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MASADA n° 1462 15-5-2013 I PRIMI 10 ARCANI MAGGIORI

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LEZIONE 2
Viviana Vivarelli

Abbiamo due semi rossi: Coppe e Denari (ovvero Cuori e Quadri)
due semi neri : Spade e Bastoni (ovvero Picche e Fiori)

Coppe = Cuori : sentimenti, amore affetti
Spade = Picche: Ostacoli, lotte, sfortuna
Bastoni = Fiori, imprese, lavoro
Denari = Quadri, ricchezze, affari

Metti il consultante accanto a te sul lato vicino del tavolo (averlo di fronte crea antagonismo). E’ bene che chi legge i Tarocchi sia rivolto verso Nord o Est e sia seduto su una zona non geopatogena.
Sistema i Tarocchi in modo che siano tutti dritti, con la figura dritta o il numero in alto). Digli di mescolare il mazzo e di metterlo sul tavolo col dorso in alto.
Digli di sollevare con la mano sinistra parte del mazzo.
Prendilo e giralo in modo da capovolgere le carte e digli di mescolare ancora.
Queste operazioni servono a impregnare il mazzo dell’energia del consultante, per cui, in teoria, non si potrebbe fare le carte a una persona che sta lontano, perché deve essere lui stesso a mescolare le carte e a sceglierle.
Crea ‘la stesa ‘(come in figura ma tenendo le carte coperte).

I metodi, a questo punto, sono tanti e puoi scegliere quello che vuoi, oppure usarne uno tuo personale. Per es. puoi fargli scegliere con la mano sinistra una Carta come ‘il consultante’, che ti dirà come è lui in questo momento.
Oppure gli fai scegliere una sola Carta che risponde a una precisa domanda che lui ti fa.
O gli fai scegliere 4 Carte che significano, per es., amore, lavoro, salute, futuro.
I metodi sono tanti.

Io faccio tre file di Tarocchi: 8 carte, poi sotto 7 carte, poi sotto altre 3 carte e gli dico che gli leggerò le Carte per un anno. Decido che le prime tre riguardano il passato, la quarta parla del presente, le altre diranno il futuro per un anno. Ma in queste Carte del futuro possono riapparire parti del passato che sono rimaste vive nel Consultante e che non ha superato.
Gli dico di estrarre con la mano sinistra (la mano del cuore o dell’irrazionale) prendendole dall’alto e dandomele in mano senza capovolgerle: prima 8 carte che metto in fila partendo da sinistra, poi 7 che allineo sotto, poi 3 che metto sotto ancora.
Se voglio, all’inizio, gli faccio scegliere una Carta come Carta del consultante che metto a lato.
Le altre carte coprono il tempo di un anno e le ultime 3 sono le più lontane nel futuro e dunque più a rischio.
Osservo quali semi si presentano di più. Se saranno Cuori, il fattore principale sarà l’amore; se saranno Fiori il denaro; Quadri indicano ostacoli e ritardi nella realizzazione dei desideri; Picche indicano sofferenza, lotte e affanni.

COLORI
Vediamo ora i colori, il loro senso simbolico vale sempre e può essere ritrovato anche nei sogni o nelle opere d’arte:

(Piccolo test: scegliete tre colori in astratto come vengono in mente)

La spiegazione del test dei colori la trovate qui:
http://masadaweb.org/2011/01/06/masada-n%C2%B0-1245-6-1-2011-il-test-dei-colori/

Alcuni colori, però, hanno un significato un po’ diverso nella lettura dei Tarocchi. Qui vedremo non il significato psicologico ma quello simbolico. In un test si deve chiedere anche la sfumatura, perché, per esempio, un giallo può essere forte e deciso (giallo becco d’anatra) e indicare stress o grande attività nervosa, o può essere un giallo oro, che indica spiritualità, mentre nei Tarocchi c’è un solo giallo che è legato al divino e non troviamo tonalità particolari come il verde pavone o il color salmone o il turchese. I colori sono semplificati.
Ricordiamo che i Tarocchi Modiano sono moderni e hanno vari colori, ma che i Tarocchi che si rifanno ai primi mazzi stampati portano in genere solo i 4 colori fondamentali: blu, rosso, verde, giallo, perché le prime stampe erano in quadricromia, senza tonalità particolari.
Il test varia di giorno in giorno e ci dice qualcosa sul Consultante che vale solo ora.

Se consideriamo la simbologia dei colori in astratto, abbiamo che:

Il BIANCO è il colore dell’inizio e della fine, indica l’alba, la nascita, l’inizio di ogni ciclo vitale, ma anche il nulla; è il non colore ma insieme la sintesi di tutti i colori. E’ la luce base da cui provengono tutte le tonalità cromatiche. Se fate vorticare una ruota con gli spicchi di tutti i colori vedete il bianco, dunque è la Genesi, l’inizio della Creazione ma anche la fine di ogni cosa. E’ la purezza, la verginità senza macchia, l’intangibilità.
Nella Trasfigurazione, quando Cristo-uomo si fa Dio, il suo viso è bianco e le sue vesti sono bianche. Anche Giove nell’antica Roma è vestito di bianco. E bianchi sono i sacerdoti egizi di Iside. Nei riti di purificazione ci si veste di bianco, così si veste di bianco il bambino nel battesimo o la sposa o la suora o la vestale. I Pitagorici portavano vesti bianche. Un tempo anche il lutto vestiva di bianco per significare la nuova vita per l’anima e festeggiare la sua rinascita celeste.
In cristalloterapia il quarzo che è bianco ha le proprietà curative di tutti i cristalli messi insieme. E’ completo e ha poteri di rigenerazione, tanto che i sensitivi o i pranoterapeuti lo portano addosso come ciondolo sul quarto chakra e li rigenera, donando loro elettroni, al punto che, dopo un certo tempo il siluro di quarzo si svuota internamente perché ha donato il suo cuore.
Il cristallo bianco è il quarzo, la gemma è il diamante che è la gemma tipica dei fidanzamenti.
(Nel test il bianco indica stasi, blocco, persona che è ferma per qualcosa)

Il ROSSO è il colore delle passioni, del cuore, del calore affettivo, del sangue. Il rosso indica la vita e la fecondità..
Nell’antico Egitto gli amuleti portavano pietre rosse, diaspro, corniola, ematite, vetro rosso. Di rosso si dipingevano bocca e capezzoli le prostitute come richiamo sessuale. Rosse sono le scarpe con i tacchi a spillo delle cover girl. Il re porta un mantello rosso come segno di forza e potere, come il cardinale che usa il colore rosso come sublimazione della vittoria dello spirito. I generali romani sfilavano nei Trionfi con mantelli porpora e il viso dipinto di rosso. Il rosso era il colore delle vesti dell’imperatore romano come dell’imperatore cinese. La gemma rossa per eccellenza è il rubino, ma va bene anche il corallo o la corniola rossa,
(Nel test indica una persona estroversa, passionale, aperta, che deve fare lavori di pubbliche relazioni o a contatto col pubblico).

IL ROSA è l’aurora che precede il nuovo giorno o il tramonto che annuncia una bella giornata. Colore solare delicato e positivo. Unione di rosso (amore) e bianco (saggezza), dunque indica la saggezza nell’amore. Venere nasce dalla spuma del mare e si orna con una rosa bianca che a contatto della sua pelle diventa rosa, segno di femminilità. La sua pietra è il quarzo rosa.
(Nel test il rosa indica femminilità, dolcezza, romanticismo)

L’ARANCIONE è un colore vivace e solare che rigenera, indica tipicamente l’energia forte e sfrecciante. Indica l’energia.
(Nel test l’arancione indica una persona dinamica, fortemente energetica, con aspirazioni artistiche. Di arancione vestivano le Muse di Apollo e nel Medioevo vestivano con questo colore i teatranti).

IL GIALLO è l’evoluzione verso il divino, è l’oro spirituale, l’evoluzione intelligente, collegato agli dei, al sacro. Si pensi alle civiltà precolombiane (Maia. Aztechi ecc.) per le quali l’oro non aveva valore economico, ma serviva per oggetti di culto. E’ anche il topazio.
(Ma nel testo il giallo significa stress, affaticamento nervoso, troppo lavoro, bisogno di calma e pace).

IL BLU è il colore della giustizia e dell’etica, viene scelto dai temperamenti un po’ rigidi e severi, che dividono le cose nettamente tra bene e male, è il mondo del giudizio e della legge. La sua pietra è lo zaffiro.
(Nel test indica persone drastiche, severe, che non conciliano, poco tolleranti e ligie alla legge).

L’AZZURRO indica la spiritualità dolce e fine, la quiete, la pace e la serenità. Colore del cielo e del mare e simbolo dell’eterno. Simbolo dell’anima per eccellenza.
I re babilonesi rivestivano la reggia di mattonelle azzurre perché consideravano se stessi degli dei. Azzurro è il lapislazzulo, antichissimo simbolo del cielo (Mesopotamia). In Egitto il Libro dei Morti conteneva preghiere che dovevano essere recitate su immagini dipinte di blu-azzurro. Una di queste preghiere dice: “Io respiro all’unisono con gli dei”.
Nettuno, dio del mare, ha occhi e capelli azzurri e vola sulle onde con un Carro dello stesso colore. Azzurro è il manto della Madonna. E’ l’acquamarina.
(Nel test indica serenità, purezza d’animo, sensibilità, dolcezza, finezza).

IL VIOLA dell’ametista, è connesso alla magia, all’occultismo. Viola sono i vestiti del mago, e il violetto è il colore della connessione magica col mondo sottile. Viola è l’ultimo colore dell’iride, connesso con la meditazione. E’ l’ametista o il lapislazzulo.
(Nel test ripete il suo significato di ‘magia’, persona attratta dall’esoterismo e dall’occultismo o con capacità paranormali).

IL VERDE dà l’intelligenza saggia e serena, il cuore calmo e profondo, la razionalità e l’equilibrio del quarto chakra. Il cuore buono. Anche nel mondo tibetano il mandala verde rappresenta la saggezza del cuore. Corrisponde allo smeraldo o alla malachite.
(Nel test parla di una persona che ama la natura, la musica e la matematica).

IL NERO indica la trasformazione alchemica dell’inconscio profondo, l’amalgama o caos primigenio, iniziale, dove tutto è mescolato in modo ancora informe prima della creazione. E’ la tormalina nera.
(Nel test è accettabile solo in persone molto giovani, adolescenziali, in conflitto per età col mondo, ma dopo una certa età è un colore negativo che porta pessimismo, chiusura, depressione).

IL MARRONE è la solidità della terra, realistica e pesante, un po’ grezza. La sua pietra è la moakaite. Fa venir voglia di fare nuove esperienze.
(Nel test i soggetti ‘marroni’ sono pratici, concreti, solidi, aderenti alla terra. poco eleganti, poco attenti all’estetica).

(Per i cristalli, vedi http://masadaweb.org/2013/02/01/masada-n-1439-122013-i-cristalli/)

Ogni colore si relaziona con un chakra, con una nota musicale, con un pianeta ecc.

I chakra nella concezione induista sono porte di energie, vortici che creano interscambio tra le nostre fasce funzionali, piani o livelli aurici, e l’universo, l’energia cosmica. La loro vibrazione corrisponde a quella cromatica dei colori dell’iride e acustica delle note musicali.

Partendo dal basso abbiamo:
ROSSO della radice della spina dorsale (la stabilità, la sopravvivenza, il radicamento, lo stare al mondo)
ARANCIO delle gonadi o organi sessuali (la sessualità, gli istinti e impulsi, l’energia vitale)
GIALLO due dita sotto l’ombelico, della forza, attività e volontà (l’azione), plesso solare, sistema nervoso, agitazione vitale, volontà, intraprendenza, capacità di fare progetti.
VERDE del cuore, plesso cardiaco, il diaframma (il cuore intelligente, sociale, equilibrato), l’amore universale, non possessivo.
AZZURRO la gola o tiroide (la comunicazione, la spiritualità della parola, la poesia, la simbologia)
INDACO la ghiandola pineale o terzo occhio (la chiaroveggenza, l’espansione di coscienza, il vedere direttamente le cose senza interferenze spazio-temporali)
VIOLETTO l’area limbica o coronale al sommo del capo (la comunicazione con l’universo, il mondo delle conoscenze superiori, delle essenze, il contatto col divino). Questo chakra può essere pensato anche come multicolore o bianco o come una luce calda e chiara che contiene tutti gli altri colori.

Infine, se vogliamo mettere un ottavo chakra, questo rappresenta l’essenza divina più alta ed è rappresentato da una intensa luce dorata: ORO.
La zone delle funzionalità umana possono considerarsi situate in tre fasce principali, tre in basso, quella cardiaca in mezzo, tre in alto. Il verde è la zona di equilibrio tra impulsi inferiori e superiori, la porta che segna il passaggio tra l’uomo materiale e quello spirituale.

Ognuno di questi colori corrisponde a una vibrazione acustica. Prendendo le sette note base, si passa dal DO basso e largo al MI acuto e stretto, la differenza può essere vista anche dalla rappresentazione grafica delle note come onde: la tonalità cardiaca del verde, corrisponde al FA, vibrazione acustica della crescita (il verde della clorofilla delle piante, e il FA è la nota che aumenta la crescita delle piante).

Quando l’occhio scorre su un Tarocco può essere colpito non dalla Carta nel suo insieme, bensì solo da un frammento di essa, per es. un colore.
I sensi di lettura del Tarocco sono quelli delle lettura in grafologia:

ALTO, cielo, spirito, anima, cose superiori, principi nobili e spirituali.
BASSO, Terra, solidità, concretezza, impulsi, cose inferiori o materiali.
SINISTRA, luogo della nascita, della Madre, della casa, dell’interiorità, del passato, della memoria, della ricezione, la famiglia, la tana, l’origine. E’ l’OVEST o il PONENTE, il luogo dove il Sole si corica, dove rientra nel grembo della Madre Terra. Luogo dell’introspezione e dell’intuito. Luogo dove si riceve energia.
DESTRA, luogo del Padre, del futuro, dell’azione, del progetto, dell’esteriorità, la società, l’avvenire. E’ l’EST o il LEVANTE, dove il Sole sorge e porta la nuova giornata. Luogo dove si dà energia.

Ricordiamo sempre che a rovescio il significato della Carta in genere peggiora. E per una domanda risponde NO.
Il senso poi varia a seconda di come la Carta è circondata. Carte cattive sono di solito: LUNA, TORRE, DEMONIO e MATTO.

Vediamo ora gli Arcani Maggiori:
Sono 21 più IL MATTO

1-IL MAGO o BAGATTO o CIARLATANO O GIOCOLIERE- (Carta della creatività e dello spirito d’iniziativa).
Carta maschile che rappresenta l’inizio della vita, la posizione maschile vincente, la fantasia, l’intuizione creativa, l’ingegnosità, ma anche l’abilità e l’inganno.
E’ l’unità, il padre, l’origine di tutto, la Genesi, la decisione di creare o progettare o inventarsi delle soluzioni, indica la fiducia in se stessi e la determinazione.
E’ detto anche il Prestigiatore o Magio.
Uno è l’inizio del mondo, il numero primario, l’origine, ciò che crea tutte le cose, l’intelligenza del fare, la creatività, l’attività.
Questa Carta dice: “Abbi fiducia in te. Datti da fare. Vai avanti e inventati cose nuove; potrai migliorare la tua situazione grazie alla tua inventiva. Usa buona volontà e fiducia in te stesso e andrà tutto bene. Sei capace di nuove soluzioni”.
Come si vede, il Mago è un uomo ben piantato sulla terra, anticamente era vestito di rosso e di blu, nella Carte Modiano ha una veste viola chiaro (spiritualità) bordata di giallo oro (azione retta), che mostra la mano destra aperta come se si orientasse (mano dell’attività) e nella sinistra (mano dell’intuizione) tiene una bacchetta d’oro con due dita come un rabdomante, come fosse un’antenna che capta l’energia.
Sul capo porta un’aureola col segno dell’infinito (la vita superiore, illuminata dalla guida divina). La sua intuizione dunque è alta e coglie le infinite possibilità dell’universo. Egli sta ben eretto tra la terra e l’infinito. Ha lasciato ai suoi piedi la spada, cioè ha rinunciato all’azione aggressiva e si orienta, invece, usando l’intuizione, l’invenzione, la creatività, lo spirito magico o anche ingegnoso che ognuno ha dentro.
E’ il guerriero spirituale, il genio, il creatore, l’inventore, l’uomo che costruisce se stesso con intelligenza, unendo al risultato materiale quello affettivo (coppa).
Ha la possibilità di raccogliere frutti, di cogliere occasioni: la coppa che gli vola attorno sta riempiendosi di monete (successi materiali) ma indica anche un raccolto spirituale e affettivo.
Molti elementi gialli ruotano attorno a lui. Il giallo nei tarocchi è l’oro divino, come in Alchimia, dove il compito di trasformazione è cambiare il piombo in oro, sia in senso materiale che spirituale.

Ricordiamo il giallo della leggenda cinese del drago di FU HSI, il giallo è oro, ricchezza materiale e spirituale, fecondità, pienezza dell’essere, intelligenza, comprensione dell’essenza. Gialla è la bacchetta, l’aureola, il bordo della veste, gialle sono le monete d’oro. Il mago procura l’oro con l’intelligenza brillante e fantasiosa e l’inventiva. La bacchetta gialla che sale al cielo è la materia che viene innalzata dallo spirito, è l’intuizione che trae energia dall’alto, le monete d’oro che vanno verso terra indicano lo spirito che cala nella materia e la fa fruttare. Il segno di infinito, che come un anello di Moebius gli aureola la testa, è l’intelligenza vivida e brillante che può penetrare i sottili scopi della vita.

Il nastro di Moebius nella sua simbologia dice che, camminando su una strada materiale, ci possiamo ritrovare su una strada spirituale. I mondi o livelli si intrecciano così che dall’uno si può passare all’altro ed è quello che si fa col paranormale o la spiritualità. Muovendoci nel nostro spazio-tempo, possiamo ritrovarci in una dimensione diversa dove non esiste il nostro spazio tempo.
Nei Tarocchi corrisponde all’UROBORO, antica figura alchemica del serpente che morde la coda. (Urà in greco vuol dire coda)
L’Uroboro lo troviamo nell’Arcano n° 21 che è IL MONDO. E’ un simbolo molto antico che indica la compiutezza, il ciclo che si chiude e ricomincia. Indica l’eternità del cosmo e della vita, per cui non esiste morte ma sempre si ricomincia. Spesso l’Uroboro ha le squame di due colori che sono complementari, come lo Yin e Yang, a indicare gli elementi complementari dell’universo, l’armonia degli opposti. Indica il nuovo inizio. Un ciclo è finito, ora l’evoluzione ti porta avanti.

Se il n° 1 è la Carta del consultante, abbiamo uno spirito puro e bellissimo, ben piantato nel realismo della vita ma pieno di inventiva e intuizione: i piedi ben poggiati indicano l’equilibrio dei pensieri, la capacità di giudizio, l’intelligenza superiore, la vitalità, le energie che circolano liberamente. Dunque egli ha tutto per riuscire: intelligenza e creatività, spontaneità e coraggio. Deve agire, è ben centrato in sé (in alto il quadrato porta un simbolo di equilibrio che indica il centro del cielo, la dominanza della parte visibile e invisibile). Egli ha fiducia in se stesso e giustamente, sa trattare la gente, sa raggiungere gli scopi, ha buona salute, sta bene, fa buone cose. Corrisponde a MERCURIO, abile e pieno di inventiva, che aiuta i commercianti e gli artisti, è un comunicatore, sta tra il mondo degli umani e quello degli dei. O corrisponde all’ARIETE, per la sua creatività e lo spirito d’iniziativa, l’Ariete è un innovatore, vuol fare le cose in modo diverso dagli altri. La sua parola chiave è “Inizio”, il suo motto “Io sono il primo”. A rovescio indica cambiamento di situazione, anche mancanza di volontà, indugio nell’agire. Insieme a Demonio, Morte e Eremita porta male, allora per quanto uno si darà da fare ha un cattivo destino, le contrarietà saranno troppe. Il 7 e il 2 di denari gli portano perdita economica. Il 3 di coppe difficoltà, insoddisfazioni, insuccessi.
A volte il disegno mostra una tavola, che è la tavola della vita, simbolo che compare anche nei sogni quando l’inconscio fa un esame della situazione.

La stessa Carta al rovescio indica un cambio di situazione che rende le cose incerte e che richiede intelligenza e intuizione, però la Carta resta con valore positivo. Qualche volta indica abilità volta all’inganno. In genere, il Mago a rovescio indica un cambiamento di situazione.

(Mazzo Visconti Sforza)

2 LA PAPESSA, detta anche la FEDE, è l’intuizione spirituale tipicamente femminile (Carta della scienza occulta e della gestazione e procreazione). E’ vestita come una sacerdotessa, porta un mantello (protezione materna) e sta su un trono. Può essere velata a indicare una conoscenza segreta. E’ l’intuizione profonda del Bene, l’analisi interiore, la capacità di predizione. Ha una verginità obbligata come tutte le dee Madri, e sublima le sue energie in senso esoterico o spirituale, è saggia e sapiente.
Le due colonne e il numero 2 con cui la Carta viene indicata rappresentano la dualità (la vita e la morte, il Bene e il Male e tutti i dualismi o gli opposti del Mondo); questa dualità può essere sottolineata anche da altri simboli, come due file di pietre nella corona o due chiavi, due statuette nel trono ecc. Ciò dice che questa figura è saggia e sa conciliare gli opposti.
La tiara o il copricapo con Sole e Luna indicano anche qui l’unione degli opposti: maschile e femminile, Cielo e Terra, Jin e Jang. Oppure sono le due fasi Lunari: primo quarto e Luna piena.
Nei tarocchi di Wirth-Knapp la Papessa stringe nella mano sinistra due chiavi, «che aprono l’interno delle cose, svelano i segreti della Terra e del Cilo”.
Nei tarocchi Rider-Waite le lettere “B” e “J” sono le iniziali di Boaz e Jakin, i nomi delle colonne del tempio di Salomone; simboleggiano la Forza e la Giustizia, principi della saggezza. La falce di Luna o corna del Toro con al centro la sfera solare sono simbolo femminile e simbolo religioso insieme. A seconda della tradizione, la Papessa simboleggia la Madonna, la Grande Madre o la dea Iside, quindi la chiaroveggenza, l’intuizione e la percezione dei mondi sottili.
A volte ha in mano o nella veste la melagrana, come nel velo dei tarocchi Rider-Waite La melagrana è un simbolo molto antico che compare nella statuaria antica come nelle pittura rinascimentali, indica la rinascita dalla morte e anche la prosperità e fecondità. La troviamo in mano a certe Madonne o al Bambin Gesù ma anche nelle antiche statue della dea Era (dea greca della Terra), di Ishtar, Demetra e Persefone, meno spesso di Venere e Atena.

(Botticelli)

Ci sono miti che parlano di sangue di draghi o mostri da cui nasce la melagrana e dai suoi semi sorge una stirpe di eroi, dunque indica il Bene che nasce dal Male. O la Morte che genera la Vita, per cui gli antichi Egizi ponevano melagrana nelle tombe. Nelle pittura rinascimenti compare spesso.
DUE è il femminile (lo jng cinese), il quadrato in alto porta la Luna, il pianeta femminile, la Luna è ciclica come la donna, si riferisce agli organi genitali femminili, per cui con questa Carta si deve stare attenti a cisti, gravidanze, tumori all’utero. Indica la madre, la maternità, la sposa, la donna nel matrimonio, la fecondazione, Giunone o Era che sedeva a fianco di Giove per consigliarlo, è anche l’egizia Iside, o la regina di Saba della Bibbia che consigliava Salomone. Giunone veniva invocata per attivare i poteri della memoria e le facoltà predittive.
Ma la Papessa è anche la generazione nell’intelligenza e nell’amore.
Sembra una sacerdotessa, seduta sul trono, davanti alle colonne del tempio.

ISIDE è la principale divinità femminile dell’Antico Egitto, di origine celeste, personifica il trono regale, la femminilità regia. Il suo nome in egizio è un geroglifico a forma di seggio. In epoca romana viene rappresentata con questo disegno o con un mantello chiuso da un nodo che lo ripropone.
E’ considerata sposa e sorella del dio OSIRIDE. Il cattivo SETH lo uccide e lo fa a pezzi. La sposa li raccoglie e li rimette insieme, dal corpo smembrato dello sposo miracolosamente genera il figlioletto HORO. La sua è una generazione che sarebbe anomala nel regno degli umani, ma è possibile nel regno delle pure energie. ISI (terra nera) è la GRANDE MADRE di tutte le religioni antiche, la forza generativa della natura presa intrinsecamente, che richiede per sé la purezza della verginità, connotazione che si unisce all’essenza dello spirito non corrotto dalla materia.
Tutte le Grandi Madri primitive indicano l’energia pura del divino che crea il mondo entrando nella materia e per far questo non hanno bisogno di nulla, è vergine e madre insieme. L’animale che rappresenta la maternità di ISIDE è la mucca sacra HATHOR. L’energia della materia attiva, al maschile, è il bue API. In India la vacca è animale sacro perché rappresenta la Terra e i la sua fecondità, il nutrimento. Per questo ISI porta un copricapo con le corna del TORO e la LUNA PIENA, perché la femminilità corrisponde a tutte le cose cicliche del mondo, di cui la Luna è segno, le cose che si riproducono, che ritornano, che rinascono come la Luna. La donna è ciclica come la Luna, ha il suo ritmo.

(Bue Api)

Creatura d’acqua, la donna gravida porta in sé un mare d’acqua che si muove al ritmo della Luna, salendo con le sue maree quando l’attrazione Lunare la chiama. Per questo il plenilunio provoca le nascite. E il tempo della gestazione si conta dal 1° giorno dell’ultima mestruazione, per 280 giorni, 40 settimane, ovvero 10 cicli Lunari.
La Luna rappresenta l’archetipo femminile materno.

Il ritmo della Luna rappresenta gli infiniti ritmi che segnano l’insorgere la vita, i cicli vegetativi, le crescite, le fermentazioni, il pulsare ciclico dei vari organi…..Tutto nel mondo sembra muoversi secondo un ritmo ondulatorio di massimi e minimi. ISI era venerata come sposa e madre, guida dei defunti e protettrice dei naviganti; i defunti come i naviganti attraversavano la grande acqua, si nasce dall’acqua, si muore attraversando l’acqua. Attraversare la grande acqua in un sogno significa morire o affrontare problemi connessi alla morte.
Il culto di dee Lunari si diffuse in tutto il Mediterraneo antico, sovrapponendosi a quello delle dee madri. Poiché era legata all’oltretomba, generatrice di vita e conoscitrice di morte, sacra iniziata dei segreti della Vita come della Morte, i suoi culti erano detti ‘misteri’. Isi fu molto venerata anche nel mondo romano. (A Bologna l’insieme detto ‘Sette Chiese’, era nel tardo Impero un tempi egizio dedicato a Iside, ed esiste ancora il pozzo. coperto- in cui le sacerdotesse scendevano per attingere acqua santa, perché il tempio era ritenuto miracoloso)

In genere ISI è rappresentata seduta mentre sorregge o tiene in grembo il figlioletto HORO, nell’atteggiamento che poi è quello della Madonna, e, come lei, porta un mantello blu-azzurro, a indicare la protezione, l’abbraccio morbido e spirituale che può dare.
La Papessa porta sul capo il segno della dea egizia Iside, dea della femminilità, le corna del toro sacro, il bue Api, con la Luna piena, le corna indicano il collegamento alla Grande Madre Terra, la fecondità, la nascita, la saggezza profonda, il segreto della cripta. La Luna piena indica spiritualità, esoterismo, conoscenze alte e divine, sottili, esoteriche. La papessa è velata, perché vede le essenze evanescenti che si celano dietro il velo di Maia, oltrepassa l’illusione della materia, la profondità del mistero, il velo rappresenta anche la verginità.
Gli antichi culti matriarcali erano legati al simbolismo Lunare. La Luna è legata all’acqua, alle maree, alle cose cicliche, alla nascita, è una immagine di eterno ritorno, del processo ciclico della natura e dunque delle stagioni e delle semine. Il suo metallo è l’argento, il suo colore è il bianco, il suo numero è due. Rappresenta insieme nascita e morte perché la Luna cambia in modo ciclico, muore e rinasce, ed è legata al ciclo mestruale.
Il culto della Luna è presente in culture diverse, con una ricca mitologia.
La Luna crescente era un simbolo sacro dei babilonesi, Iside per gli Egizi e Diana per gli Greci. Poi utilizzata nel simbolismo associato alla Vergine Maria, che spesso appare con sotto i piedi una falce Lunata.

(Nostra Signora di Guadalupe)

La mistica cristiana unisce Maria con la falce di Luna: è il principio femminile, che porta la luce nel buio della notte. Viene anche usata come simbolo di sicurezza dell’impero bizantino, nel periodo di Costantino. Questa immagine fu poi replicata dai turchi dopo la vittoria dei musulmani sui cristiani. Il Sultano turco aveva già cominciato a utilizzarla come segno del suo potere. La mezzaluna divenne il simbolo dell’Islam in opposizione della Croce.

(Bandiera Turca)

Il fenomeno della Luna affascina tutti – le sue fasi, che vengono paragonate alle stagioni e alle diverse età della vita umana. Alla Luna nuova (quando non si vede) o Luna nera vengono attribuiti poteri magici (la capacità di curare le malattie).

La Luna piena, al contrario, era considerata un rafforzamento delle forze oscure del tempo.
Le streghe facevano le loro riunioni col plenilunio. Ma la Luna piena è favorevole anche a tutte le tecniche di meditazione e purificazione.
Ma la Luna piena attirava anche le nascite dei bambini.
Sin dai tempi antichi, le fasi Lunari concordavano tutti gli aspetti della vita. La Luna crescente era considerata di buon auspicio per la semina delle colture e di nuove imprese, per il successo e l’aumento di ricchezza, mentre la Luna calante segnava la fine e la distruzione. Nel Rinascimento quando la magica alchimia aveva raggiunto la cima, le fasi Lunari si usavano in tutti i rituali magici. Le persone si sposavano, iniziavano un nuovo business e viaggiavano in conformità alle fasi della Luna.
La Luna che appare come una terra dei morti o del mondo delle anime in attesa di rinascita, l’idea del viaggio verso la Luna dopo la morte rimane anche nelle culture più sviluppate (Grecia, India e Iran).
Il duello tra il Sole e la Luna. Il Sole sorge dal buio della notte in tutto il suo splendore, mentre la Luna appare come una falce sottile, perde la sua identità, sta subendo una dolorosa trasformazione. Mentre il Sole è legato alla riflessione, la Luna è associata all’immaginazione, dopo l’approvazione del Patriarcato, la Luna è associata al femminile e il Sole al maschile.
In generale, la Luna è considerata la dea delle donne.
Nelle mitologie sviluppate la Luna era personificata nelle vesti di una divinità femminile, ad esempio, la greca Artemide, Diana romana. Nelle culture primitive la Luna rappresentava la caccia.
La Luna era spesso oggetto di culto, ma, a differenza del Sole, non era mai considerata come una divinità potente e raramente era associata al dio supremo. Nello schema del cosmo, di solito sotto il cielo era il Sole. La Luna era associata a molti riti e credenze.
L’aspetto del primo quarto di Luna o Luna piena era associata ad alcuni riti magici, con l’obiettivo di facilitare i processi di sviluppo. In piedi sotto la luce della Luna piena, le ragazze con seni piccoli aspettavano che i loro seni crescessero, mentre sotto la Luna calante i pazienti con varie patologie neoplastiche, ritenevano che questa fase avrebbe fatto diminuire il loro tumore. Dell’Europa medievale era consuetudine di rivoltare una moneta d’argento quando c’era una Luna nuova, e la mancanza di una moneta d’argento, a questo punto si riteneva un cattivo segno. I tre giorni di “morte” della Luna ( come la sua eclissi) erano di solito considerati come pericolosi. Si associavano alla rappresentazione della sconfitta della Luna in una battaglia con il mostro celeste, o la morte della Luna e la sua risurrezione successiva. In quei momenti, la gente credeva di non dover intraprendere nuove iniziative, e di astenersi dal sesso.
Per alcune persone era solito bussare ad un recipiente in metallo o soffiare la tromba (tromba), per assistere la Luna di angoscia e scoraggiare i suoi nemici. Un cattivo presagio in molte nazioni era un alone Lunare. Le macchie Lunari erano percepite come i segni di battaglie passate con gli avversari potenti.

La sua mano destra è celata sul plesso solare, perché la sua azione non esprime la volontà forte e dura del maschio, ma è nascosta e indica anche la gravidanza, la nascita delle cose nascoste. La mano sinistra è aperta su un libro di saggezza iniziatica, un libro sacro, perché essa legge nel libro della vita con la sua intuizione. Il libro la collega all’insegnamento, alle virtù pedagogiche. E’ seduta su un trono, non alto perché non ambisce al potere. La sua veste è verde come il chakra del cuore, il quarto chakra, ma il suo mantello è viola come la chiaroveggenza, il settimo chakra, che collega la creatura umana al cielo dello spirito. La sua veste è bordata d’oro per indicare che il suo ornamento è l’intelligenza spirituale. Dietro di lei ci sono due colonne di colore diverso, il maschile e il femminile ed essa li domina entrambi mediandoli, i pilastri indicano il sacro ingresso del tempio, ma la dea non spiega la saggezza, indica solo il cammino, la sua mano destra non aiuta, la sua mano sinistra accenna leggermente a ciò che si deve leggere e capire, mostra solo la via, poi ognuno deciderà cosa vuol fare, se vuole percorrere o no il mondo spirituale.
La Papessa che appare in aspetto positivo generalmente è una Carta positiva, e indica consigli morali (per le persone rette). Risolve i problemi di coloro che mettono impegno nelle loro azioni, però non suggerisce le risposte.
A rovescio può avere un senso negativo. Rappresenta ignoranza, ipocrisia, falsità, bigottismo e superficialità. Il contrario di tutti i significati generali. Indica cattivi consigli e diventa un peso per tutto ciò che è intorno (confronta le Carte vicine della smazzata).
La Papessa è lo spirito femminile, un segno d’aria, l’intelligenza purissima, la saggezza e gloria dello spirito, è l’archetipo più grande che abbiamo, quello della Grande Madre, presente in ogni religione e cultura, Iside, come è scritto alla base del suo trono.. E’ una sacerdotessa mistica e Solenne, ieratica e silenziosa, che custodisce la conoscenza più alta. Il suo numero è il DUE perché cerca la relazione, è la saggezza di comunicare con l’altro, dell’insegnare, è la dualità senza cui non c’è generazione.
L’uomo crea nell’UNO, la donna partorisce nel DUE, essa è affettiva e relazionale. E’ la coscienza, il dovere, il Bene, la metafisica, la religiosità. Ci dice che dobbiamo leggere, scrivere, meditare, cercare nella nostra interiorità e in quella degli altri, aumentare il nostro livello spirituale, non per emergere ma per collegarci all’universo, per migliorare i rapporti tra gli uomini, per giungere a livelli transpersonali, per abbandonare i nostri lati egoistici.
Dobbiamo generare nello spirito e nella carne, imparare, insegnare, mettere al mondo.
Iside corrisponde alla LUNA, che domina la sfera generativa, l’utero, le ovaie.
Tutto questo aumenta e migliora ancora accanto a Carte buone come l’AMOROSO o l’asso di Bastoni che dice: da solo otterrai ogni successo.
Carta molto buona, a rovescio conserva un buon significato: “Sei capace di dare amore tanto spirituale che fisico e di incontrarlo, spera bene.”
Ha però tutte le malattie delle donne, malattie nascoste che colpiscono gli organi genitali, ovaie, tumori, oppure indica gravidanza. Normalmente ha in sé il concetto di partorire, nello spirito o nella materia, la gravidanza è materiale se le stanno vicino il Mago, l’Appeso, la Luna.
A rovescio: la situazione non è buona per far emergere il proprio fuoco, si deve essere prudenti, attenti alle esplosioni d’ira, agli amori passionali, ci sono ostacoli, si deve tenere l’energia a freno e aspettare, non parlare troppo, non raccontare i tuoi progetti.
Qui l’amore materiale si unisce a quello spirituale ma questa unione non è buona.

C’è superficialità invece di saggezza, presunzione invece che conoscenza.
Questa donna può seguire degli impulsi cattivi, essere vanitosa e frivola, e infedele, avere degli amori extraconiugali, amare il lusso e la civetteria, essere falsa
Vicino a DEMONIO, MORTE e EREMITA ci sono problemi, le cose non vanno secondo i desideri.

Questa Carta è connessa alla femminilità e alla fertilità, quindi a ovaie e gravidanza.

In genere la Papessa ha vesti di due colori e anche le colonne, se ci sono, sono di due colori. Spesso sono il rosso e il blu, i colori della Madonna, a significare l’unione del cuore con la mente, della Terra con il Cielo. Nei tarocchi Modiano i colori sono il verde del cuore saggio, il viola della chiaroveggenza o intuizione superiore e l’oro, simbolo della divinità. Gli stessi colori sono nel copricapo e negli orecchini a indicare che questa figura sente la voce del cuore e la mente saggia e amorosa.
Le colonne dietro di lei simboleggiano due livelli mentali, ragione e sentimento.

3 L’IMPERATRICE è la femminilità attiva e trionfante, dice che ogni impresa avrà successo. E’ il fuoco femminile (Carta del trionfo).
E’ una donna eretta e fiera, vestita di rosso, trionfante, che porta alla sua sinistra l’aquila, segno di comando e nella destra ha uno scettro. E’ ornata di molto oro e ha sul capo il segno della doppia Luna, però è piccolo. A volte nella sinistra porta uno scudo. I suoi colori possono essere rosso e blu, Terra e Cielo, perché rappresenta l’unione tra l’io fisico e l’Anima. Significa che c’è una bella unione matrimoniale.
Se è la Carta del consultante indica una donna pratica e intelligente, capace di comando e di energia, con un potere matriarcale, dotata di fedeltà e fecondità, passionale e imperativa, vincente, determinata e intelligente.
E’ Iside senza velo. E’ gravida o di belle forme, rappresenta dunque anche la fecondità e la chiarezza.
Corrisponde al numero 3, numero sacro in molte religioni, è il numero del cielo, della forza, di Giove, numero del divino. Indica la completezza, la trinità di padre, madre e figlio, la famiglia. Nel quadrato c’è il segno astrologico del pianeta VENERE, il triangolo e il numero tre a indicare il femminino trionfante e vittorioso.
Con questa Carta a dritto bisogna osare, ogni impresa avrà successo ma bisogna non esagerare e tenersi onesti e retti così da non perdere l’equilibrio. Non si deve essere eccessivi, né prevaricare.
I due Tori dietro indicano che occorre tenere a freno gli istinti inferiori.
L’Imperatrice ha i segni del comando e del successo, il suo viso è forte e fiero. E’ appoggiata a un trono cubico che rappresenta la solidità della materia, quindi non la rifiuta ma la usa. E’ consapevole, non è velata come la Papessa dunque è la psiche cosciente, luminosa e chiara, che si unisce al principio maschile. E’ guarnita d’oro, con ricchezza, lusso e bellezza. Porta la corona del comando del potere reale, con un segno di Iside molto piccolo. E’ vestita di ROSSO, perché la sua energia è forte, attiva e fiammeggiante. E’ una donna calda, sicura e forte. Porta gioia, generazione, amore brillante, grande intelligenza e vivacità, comando e sicurezza.
Nella mano sinistra ha una bacchetta d’oro col segno di VENERE, suo pianeta, un cerchio con sotto una croce, simbolo del femminile, è il suo scettro, dunque è la femminilità che trionfa.

In astrologia Venere è collegata a TORO e BILANCIA. E nei Tarocchi Modiano l’Imperatrice ha dietro due Tori. Venere si porta dietro gli impulsi del Toro ma la necessità di equilibrio della Bilancia. E’ il piacere di stare con gli altri, di sedurli, di affascinarli, la capacità di amare e di godere, il piacere sensuale. Il Toro le dà intensità in amore, bellezza, seduzione. La BILANCIA le consiglia equilibrio e armonia.
In basso a sinistra ha un’AQUILA, uccello solare, immagine dell’energia superiore secondo i Toltechi, a valenza forte, presente anche nell’Olimpo greco come simbolo di Giove e ripresa poi nella simbologia nazista che usa molti simboli alchemici, stravolgendone il significato. L’aquila è la regina degli uccelli, domina i cieli, è un grande archetipo di forza solare. L’aquila è regale, coraggiosa, fiera e altera, e può essere anche crudele. Fa il suo nido su alture inaccessibili.

Il Toro è un grande simbolo della Terra, è l’energia della terra profonda, scura e feconda, la generazione, l’istinto, le forze ctonie, sotterranee. Ricordiamo che Iside vuol dire ‘terra nera’. Sotto i suoi piedi è la falce di Luna, la femminilità pura e dolce. L’imperatrice dunque domina tre tipi di energia: il sesso e le pulsioni istintuali, l’energia alta del potere, la seduzione della femminilità. E’ una donna completa, molto sicura di sé, la cui femminilità è molto ricca, domina gli impulsi alti, bassi e sottili. Può essere la donna d’affari libera e indipendente che mira in alto, ma è anche intuitiva, buona madre e sorella, dolce e seduttiva, amorevole e tenera. Una creatura straordinaria. E’ la psiche dominante.
In Grecia è la madre di Dioniso, la greca Demetra (la romana Cibele), dea della Terra e della Natura. Ci riporta alla concezione matriarcale della vita e della società che dominava anticamente le civiltà del Mediterraneo. Madre buona, energica e intelligente che feconda la situazione e la volge al meglio, risolvendo i problemi.

(Statua di Demetra a Pompei)

Corrisponde ai GEMELLI, segno d’aria, o al SAGITTARIO, segno di FUOCO agile e leggero, molto mentalizzato, la cui parola chiave è “elevazione” e il motto “Io vado lontano”.

Se è rovesciata, ogni significato detto si altera, il fuoco diventa acqua, intemperie, burrasca, cose che ristagnano o si oppongono, che spengono, ostacoli. Se il fuoco dell’amore si spegne, insorge aridità, disarmonia e solitudine. Le cose non parlano, gli eventi non si muovono, tutto ristagna e soffre, l’intuizione non illumina. Allora l’energia è indecisa, inquieta o apatica, infedele alla propria armonia. Le patologie connesse sono mal di testa, problemi intestinali, problemi mestruali…
Ovviamente non si dicono mai caratteri negativi al Consultante, possiamo consigliargli di essere più dolce, più conciliante, più accogliente. Mai dire cose secche e dure, ma possiamo consigliarlo con dolcezza verso il meglio.
Con Carte di denari (7 o 10) o 8 di coppe porta soldi, guadagni o eredità.
In genere indica propensione agli studi del profondo: psicoanalisi, studi esoterici, occultismo .
Se ha vicino Carte cattive (il DEMONIO) il suo significato può distorcersi, è sempre la femminilità ma nei suoi difetti, diventa una cattiva Venere: vanità, egoismo, eccesso di seduzione, ambizione sfrenata, avidità di potere. Ovviamente questo non lo diremo.

Poiché questa Carta indica la psiche, il dominio della mente sulla conoscenza psichica, a rovescio può indicare malattie mentali: fissazioni, isterie, manie, problemi psichici, disturbi del comportamento, fissazioni…

Il numero TRE è importantissimo in ogni tradizione, è il ritmo ternario, governa l’universo, la conciliazione di tesi e antitesi, il TAO che unisce le due polarità diverse, il Figlio divino che lega Padre e Madre celesti.
Per Pitagora la TRIADE è un arcano ternario, esistenza in cui l’Immutevole e il Mutevole si congiungono. L’UNO è la partenza o inizio, il DUE la polarità, il TRE l’unione.
Nel TAO TE KING (libro sacro dei Cinesi) è scritto: “Il Tao genera l’Unità, l’Unità la Dualità, la Dualità genera la Triade, e quest’ultima tutte le cose.”

4 – L’IMPERATORE è il potere, la potenza e gli affari, i superiori, gli uomini che contano, l’autorità.
Rappresenta il potere terreno, cioè potenza attiva della materia e intelligenza acuta e creativa. Traboccante energia materiale che bisogna controllare e dominare. A dritto ha influenza sulle Carte vicine e le indirizza al meglio. Carta in genere positiva e di apporti pratici e efficaci. Indica consigli favorevoli e determinati. Può riferirsi a un superiore, un docente, un capoufficio, una persona che potrebbe aiutarci se volesse, ma il consiglio è di non contare troppo sul suo aiuto e di cercare di fare da soli.
A rovescio, rappresenta una protezione insufficiente. Se si riferisce al consultante dice che egli è schiavo di se stesso, immaturo, e che trova ostacoli, oppure che cerca un protettore ma quello che si presenta non sarà poi in grado di aiutarlo.
L’Imperator può essere seduto su un trono o stabilmente in piedi, ma quasi sempre è rivolto a sinistra, cioè guarda al passato.
Rappresenta un personaggio influente nelle cose materiali, per es. sul lavoro o negli studi. Il suo numero è il QUATTRO, numero molto solido della concretezza, delle cose pratiche; il suo pianeta è Giove, che indica sempre il potere. A destra c’è un cubo che rappresenta la stabilità, la solidità, la forza, la sicurezza, a volte anche la legge, la giustizia.
Nella Cabalà il nome di Dio si scompone in 4 lettere, è un tetragramma, Yod-He- Vau-Heth.
L’imperatore è l’uomo di affari che costruisce solidamente la sua casa con saggezza e forza maschile. Impugna uno scettro nella mano destra, che è la mano dell’azione per indicare che con le sue doti, il suo acume e la sua intelligenza, ha una posizione di potere da cui domina il mondo. Ha uno scettro col globo e la croce, che indica governo sul mondo come potere materiale e potere spirituale. Sul capo ha un copricapo imponente, negli antichi Tarocchi portava le corna, che erano segno di potere per il re di Creta, Mino o Minosse, il Re-Toro, analogamente al dio celtico Cernunnos o al greco Pan che ha dei cornetti da capro. Anche qui c’è un’aquila, uccello simbolo di Giove, che in molte culture denota il potere regale. E questa aquila guarda a destra, cioè verso il futuro, la programmazione, le decisioni. Quest’uomo è vestito come un faraone, un re, un signore del mondo, un padrone. Giove è il re degli dei, indica la forza, la potenza, il comando, il potere, la giustizia.
Il cubo dice che il suo potere è solido. E il 4 indica appunto le cose solide, un tavolo a 4 gambe sta in piedi. Quattro sono gli elementi che egli domina, 4 le direzioni dove può andare, 4 le sue virtù: azione, resistenza, compimento e risultato.
Quest’uomo sa dominare i suoi istinti, può anche guardarli perché guarda a sinistra e sta sulla gamba sinistra, li guarda ma li domina. E’ vestito di verde e porta sullo scettro il segno di Venere, dunque è un uomo buono, ma sta su una sola gamba o incrocia le gambe e questo dice che non è così sicuro come sembra. La Carta può presentarlo con le gambe incrociate, atteggiamento prescritto per gli alti magistrati anche nei quadri. Il comandante sta ritto sui due piedi, il magistrato è dipinto con le gambe incrociate perché deve ponderare ogni lato. Egli usa la sua mente bene, la mette al servizio degli altri con forza e autorità, sa guidarli e dirigerli. E’ maturo, esatto, resistente e potente. Se questa Carta si riferisce al Consultante, dice:” Tu realizzerai ogni cosa, la tua volontà è forte, sei nel giusto. Sei un vincente”. Ma può dire anche: “Se vuoi realizzare i tuoi progetti cerca qualcuno in alto che ti aiuti, cerca un protettore, uno che ti aiuti o ti raccomandi, conoscilo e chiedine l’appoggio”, però non ti fidare troppo e metti il 90% delle tue speranze nelle tue risorse. Se poi è capovolta, dice che la protezione che si cercherà altrove sarà insufficiente, cercherai invano qualcuno che ti aiuti o pensi di averlo trovato ma la sua protezione sarà inefficace.
Questa Carta, il n° 4, corrisponde a GIOVE, il grande pianeta che risolve tutti i problemi e in genere porta fortuna. Il suo motto è “Vado lontano”.
La Carta presenta una prevalenza di giallo e giustamente Giove è collegato all’oro, colore degli Dei superiori. Giallo è anche il topazio che, nell’antico Egitto e nella antica Roma, era celebrato come la gemma della giustizia e della verità. Si dice che il topazio aiuti la mente, permetta di superare gli ostacoli, faccia vincere le cause, dia potenza e senso della giustizia, risolve problemi conflittuali. Il Topazio giallo porta saggezza ed è collegato all’ottavo chakra.

Come ogni sovrano, l’Imperatore sta eretto col capo alto, perciò le parti del corpo che sosterranno la sua energia saranno la testa, il collo, le spalle alte, questi saranno i punti a rischio, dove somatizza la sua posizione di potere. In questi punti il consultante dovrà essere massaggiato e sciolto dolcemente affinché le tensioni si distendano.
A rovescio indicherà il contrario, uomo debole e inetto, schiavo dei suoi desideri.

Nei Tarocchi Modiano è visto di lato su una gamba sola, ma ben solido, vestito del verde della protezione e dell’oro del potere, con accanto la coda dell’aquila e dietro l’ombra perché ogni potere ha la sua ombra. Nella mano destra porta le insegne regali. Nel quadrato c’è il numero 4 e il nome di Giove.

IL PAPA è la forza spirituale che dà aiuto, è la Carta della religione, intesa come unione agli altri, nel senso latino di religare = unire. Spesso indica chi fa le Carte e dà buoni consigli, una persona buona e saggia che sa aiutare gli altri perché è ispirata spiritualmente. In genere il Papa si riferisce a chi legge le carte.
Nei Tarocchi Modiano il Papa è una donna, vestita di rosso, su un trono, con la lunga antenna dell’intuizione nella mano sinistra e i fedeli che la ascoltano riverenti. Anche se viene disegnato come uomo, spesso con la barba e anziano, il Papa indica la saggezza profonda di chi ha molto meditato e ha una alta intuizione, per questo è facile che sia rappresentato come donna, perché l’intuizione è considerata una dote femminile, dunque il Papa indica una forza, ma non dei muscoli e del potere, bensì una forza spirituale e intuitiva.
Nei Tarocchi Modiano si mostra come una donna seduta sul trono che guarda verso sinistra in alto, come per ispirarsi al Cielo, al passato, alla conoscenza nascosta, al destino. Ai suoi piedi due consultanti si prostrano chiedendo consiglio.
Il Papa rappresenta l’intuizione del sacro, parte femminile della psiche, per questo porta i segni di Iside sul capo, le corna del toro che reggono la Luna piena, tipici simboli dell’era minoica che fu un’era femminile, dominata dai valori della Grande Madre e della Luna.
La sua mano destra si protende verso sinistra, cioè la sua mente entra nel regno dell’invisibile, la metafisica, la religione, il paranormale, il destino. I consultanti aspettano da lei consigli buoni, la parola che salva, l’ispirazione mistica, la conoscenza del perché della propria vita.
La mano sinistra porta la triplice croce, simbolo della forza creativa nella sfera materiale, intellettuale e divina.
Il suo numero è il CINQUE, 3+2, la famiglia, la completezza, l’unione fertile. Tre e due sono Cielo e terra, maschile e femminile, e cinque è la loro unione.

Qui non abbiamo il Dio della Genesi che crea il mondo ma Elohim= “Dio con noi“, il Cristo, l’energia di amore con cui Dio si unisce agli uomini, si incarna e scende sulla terra per salvarci. Questa dunque è la forza che aiuta, la saggezza che si fa amore per gli altri.
Dietro questa donna si vede una stella a 5 punte, che indica la qualità della sua energia, rappresenta l’unione e l’armonia di tutti gli elementi: Aria, Acqua, Terra, Fuoco e Etere. E’ un talismano contro le negatività. E’ l’uomo in rapporto con Dio.

5 è il numero di Cristo, del verbo che si fa carne, dell’uomo evoluto che aiuta gli altri.
5 indica anche l’uomo (testa braccia e gambe) che è come una stella, anche per i Cinesi il pentagono è simbolo dell’uomo. Paracelso considerava il 5 come simbolo del microcosmo, l’energia che si fa terra, uomo, il segno più potente. In magia per distruggere il male si disegna un pentacolo. La Rosacroce è una rosa con 5 petali. Il quinto elemento dopo aria, acqua, terra e fuoco viene detto QUINTESSENZA. Aristotele chiamava così l’impalpabile o indefinibile, l’etere, o elemento che comprende gli altri. Comunemente indica una realtà perfetta, una natura sublime, il meglio che c’è. Leonardo rappresenta l’Uomo come un essere a 5 punte.

Il Papa è l’energia pura e spirituale che vede le cose nascoste, è l’iniziazione, parla a chi può capire. Nella mano sinistra porta la croce dei Templari coi 3 regni o livelli, ciò indica una conoscenza che si espande su 3 piani: fisico, intellettuale e divino.
E’ anche la Carta della DUALITA’, dietro ha 2 colonne che sembrano una, con fiamme verdi d’amore, che danno il senso dell’ascesi, essa riporta all’Albero della Vita che collega cielo e terra. Sono due perché indicano la possibilità per l’uomo di seguire la legge o di disubbidire. Come sono due i fedeli davanti a lei. Il dualismo indica possibilità di scelta. A volte è indicata con due chiavi della conoscenza: quella intellettuale e quella della fede.
E’ una guida illuminata, un gran sacerdote, che aiuta coloro che sono rimasti indietro. Il suo compito è il consiglio e la guida. E’ l’energia spirituale che viene incontro a chi si sente povero e solo, a chi ha perso la strada, è l’energia d’amore indulgente verso chi ha povertà spirituale o è preda di passioni umane, lo capisce e consola.
Indica l’evoluzione morale e spirituale, la vocazione religiosa e scientifica, il potere dello spirito, la filosofia, la religione, la maturità dell’esperienza profonda, la saggezza unita a bontà e compassione, la capacità di dare buoni consigli, di curare e proteggere. La donna è vestita di colore caldo, rosa corallo, colore-calore, a indicare il suo carattere armonioso e affettuoso, la saggezza che si unisce all’amore. Poggia su una base quadrata, verde, perché si fonda su una intelligenza pratica e illuminata.
5 è anche il numero del matrimonio, 2+3, femmina più maschio, può dunque portare un buon matrimonio o la capacità di aiutare una famiglia spirituale con l’insegnamento e una buona vita interiore. Viene collegata a un segno di fuoco come l’ARIETE che spesso è buon insegnante o profeta (ma alcuni la legano al SAGITTARIO). L’Ariete è connesso al color rosso. Nell’antico Egitto l’ariete è il simbolo della primavera, della creazione, della nascita,. Il dio Amon-Ra è rappresentato come un ariete che porta sopra il capo un Sole unito a una falce di Luna. Amon-Ra è il dio supremo che crea e unisce tutte le cose.
Il Tarocco indica che chi legge le Carte usa la parola, il soffio, l’alito vitale, l’ispirazione, dunque è un MERCURIO, in comunicazione col divino.
Poiché l’Ariete corrisponde alla testa e alla fronte, la sua somatizzazione è nella testa e nella bocca e nell’apparato vocale e respiratorio, se ci saranno degli ostacoli, se non potrà parlare, se dovrà esprimersi, si produrrà influenza, mal di gola, bronchite, asma. Se ha vicino Carte cattive, il suo eccesso può portare a rigidità ideologica, fanatismo, presunzione, intolleranza, integralismo, superstizione, bigotteria, orgoglio smisurato.
Insieme al Sole o agli Innamorati porta grandi gioie in amore e un buon matrimonio.

A rovescio: persona conformista, arida, diffidente, che non sa comunicare, persone di cui si deve diffidare, contrarietà per ingannatori o intriganti. Acanto alla regina di denari (donna buona) dà il rischio di grave malattia di persona di famiglia, che bisognerà aiutare. Accanto all’8 di denari dà amore illegittimo. Dritta, vicina alla Morte dà pericolo di morte, vicino all’Eremita dà pericolo di solitudine.

6- L’AMOROSO- (Carta dell’indecisione). Rappresenta una scelta difficile, in genere o è un uomo che tiene tra le braccia una donna ma guarda altrove o un uomo conteso fra due donne. La Carta dice: sei in un momento cruciale della tua vita, devi scegliere e la scelta è difficile, rifletti bene.
La Carta mostra un uomo scuro come la terra, vestito di un rosso impulsivo e passionale, che tiene una donna tra le braccia ma guarda in un’altra direzione, è l’indeciso tra due vie. La Carta a volte è contrassegnata dalla lettera Y che denota biforcazione, scelta tra una via buona e una cattiva. Per lo stesso motivo la Carta è chiamata anche I DUE SENTIERI o I DUE CAMMINI o l’INDECISO, IL DUBBIO o GLI AMANTI.
Anche Gesù parla della scelta tra bene e male, di una strada piana e facile, che porta a una cattiva meta e di una via disagevole e erta che porta alla virtù.
La Carta è il n° SEI, il numero del diavolo, questa persona è tentata, è un’anima che lotta con la materia, deve scegliere tra una vita facile con promesse di godimento e una vita più ardua, amor sacro e amor profano, e per questo esita. Può indicare il tradimento.
Per i Pitagorici 6 è il numero della sessualità, ma essa ha assunto una connotazione demoniaca solo col Cristianesimo che la considera alla stregua di un peccato, facendole perdere il suo carattere di naturalità. Per il Cristianesimo la donna è la tentatrice, la materia, il Male. L’uomo ha un turbante verde, dunque la sua intelligenza c’è, potrebbe giudicare la situazione, non ne è ignaro, ma in lui il rosso prevale, cioè gli istinti inferiori. E’ a piedi nudi sulla terra, dunque è direttamente collegato col basso, e riceve luce da un Sole bianco o una stella. Una gamba è stabile, l’altra sembra muoversi in un’altra direzione. Il legame con la terra è segnalato anche dal suo segno zodiacale, il TORO, il quale è legato alla terra, ama i godimenti e cerca situazioni piacevoli. Il TORO è la passione incontrollata.
Il Toro è attratto dalla VENERE sensuale. Il piacere è molto attraente ma non sempre è ragionevole. La situazione è ingannevole perché non è considerata con occhi saggi. Ora l’uomo è in un crocevia, l’esitazione è dovuta al fatto che sa dentro di sé che la scelta più facile non è la migliore, e deve decidere tra due vie o tra due donne. Cupido ha per lui due frecce, che lo colpiscono in punti diversi e vengono da direzioni diverse, il dio lo mette in una condizione di ambivalenza. Deve essere consigliato alla riflessione, prima di scegliere, affinché decida per la cosa più giusta nel tempo più lungo. Egli non sa che fare. Una soluzione sembra a portata di mano, la donna che ha fra le braccia, l’altra è più lontana e difficile, egli sembra considerarla, non si capisce se guardi lontano o abbia gli occhi chiusi, ma è una soluzione che non compare nemmeno nell’immagine.
SEI è un numero pari, secondo la filosofia cinese, è un jng mobile, femminile, passivo, ricettivo, che indica debolezza e mutamento. Dietro di lui è una stella a 6 punte, che significa le due strade e la tentazione. A parte il mondo ebraico che la nobilita, la stella a sei punte può avere valore negativo. I nazisti la mettevano sui vestiti degli ebrei per contrassegnarli. Nel mondo cinese, a differenza del nostro, il 6 è la cifra del mondo, anche le note musicali sono 6. Nel mondo cristiano, invece, il 6 è connesso al diavolo, 666 è la cifra della Bestia.

Il simbolo dice: il momento è cruciale, scelta e destino sono collegati, rifletti bene! Cerca in te la saggezza profonda! Se puoi, rimanda la scelta, prendi tempo, allontanati dalla situazione per un certo periodo, in modo da valutare meglio da lontano, con maggiore distacco. Per alcuni questa Carta avvisa di un tradimento.

A SEI punte è la stella di Davide, il simbolo di re Salomone, che nella Bibbia è nominato come il re saggio e giusto, che edificò un tempio con sei gradini e un trono con sei livelli come a significare il percorso dell’uomo nella materia (si veda come questo percorso di elevazione passi attraverso un numero diverso di passi, 5 per i pellerossa d’America, sei per gli Ebrei, sette per gli aztechi, gli Assiro Babilonesi, gli Indiani, infine nove per le civiltà più evolute). Il suo sigillo è la memoria dell’Eden e la caduta, ricorda quindi la prima scelta dell’umanità, quella di Adamo, che scelse secondo il proprio piacere e poi fu punito. Salomone era giudice dei peccati degli uomini.
SEI è la stella del macrocosmo, indica che bisogna guardare in alto e non ai piccoli piaceri egoistici. Se questa Carta prelude a un incontro sentimentale, non ti far fuorviare dalla passione, la vita dura più di un istante di passione che può anche finire. Dunque sta’ in guardia contro gli impulsi momentanei che bruciano veloci e non lasciano nulla.
Se la Carta viene rovesciata, la scelta in un certo modo è già stata fatta, la persona ha scelto il suo piacere, un amore che può essere vizioso e non di lunga durata, egli non potrà poi incolparne il destino, la scelta del Toro è una scelta impulsiva e focosa, ma la vita dura più del piacere e il fuoco è destinato a spegnersi. La prova è fallita, la scelta è sbagliata. L’uomo sceglierà l’amore profano, si lascerà fuorviare dal sesso.
Se si trova tra un re e una donna, l’Amoroso segna la rottura di una relazione.
Se è dritta vicina a un EREMITA vuol dire: una persona che ami ti lascerà solo e ti tradirà.
L’8 di denari gli porta fortuna: allora la scelta viene fatta bene, la relazione giusta si rafforza con buoni esiti, forse sarà completata da un matrimonio.
Anche il 7 di spade vicino, che è una Carta di buone speranze, ne migliora il senso: se c’è stata una discussione, ora ci sarà una riconciliazione.

Nel quadrato la Carta è collegata al Toro, la cui patologia è naso, bocca e gola.

7 IL CARRO- (Carta del successo)
Ottima salute, riuscita e successo, viaggi, azione, progresso, fortuna Le cose vanno bene. Vittoria piena, gli ostacoli spariranno, i nemici resteranno confusi
E’ detta anche IL CONQUISTATORE.
Nei Tarocchi Modiano, su un cielo violetto un bellissimo Carro arancione con le insegne di Iside (energia spirituale) è condotto da un auriga vestito di verde, molto stabile e con l’asta perfettamente verticale come un’antenna volta al cielo. Egli porta sul capo le insegne di Iside. Guida due sfingi d’oro che sembrano andare in direzioni diverse. Questa Carta corrisponde al segno zodiacale dei GEMELLI (22 maggio. 21 giugno) tra primavera e estate, tempo bellissimo in cui si raccoglie molto, rappresenta i contatti umani, la relazioni e i viaggi, è un segno molto mobile e dinamico, giovanile e vivace. (E’ fatto corrispondere anche a MARTE o al SAGITTARIO). Segna un momento esplosivo della primavera inoltrata, in cui gli alberi sono tutta una promessa di fiori e frutti. I Gemelli sono segni vincenti, amano esibirsi, cercano il palcoscenico, l’applauso, sono in genere grandi attori, prime donne, molto estroversi. Questo è il Carro del successo, il Carro del trionfatore. Immaginate i grandi trionfi romani, quando i generali vincitori sfilavano per Roma sul Carro a capo delle loro truppe seguiti da schivi che portavano tesori, spoglie di guerra, trofei. Il momento dunque è ottimo, tutto va per il meglio. Abbiamo una intelligenza e forza straordinarie.
Il simbolo del divenire è in tutte le culture del mondo una ruota.

Il CARRO è un archetipo molto antico. Nel famoso mito di Platone sull’anima, questa è rappresentata come una biga guidata da un auriga e tirata da due cavalli, uno nero ovvero gli istinti, e uno bianco ovvero la spiritualità o la ragione buona, in quanto l’anima, che tripartisce in una parte razionale che dovrebbe condurre e in una parte concupiscente (il cavallo nero) e irascibile (il cavallo bianco). I tre simboli sono dunque la mente, i sensi e il cuore. La perfezione si ha quando i tre elementi sono in buon equilibrio e la persona usa bene tutte e tre le sue energie.
Nei chakra (porta di energia) indiani esse corrispondono, dal basso, alla fascia dei primi tre chakra (sopravvivenza, sesso, volontà), al quarto (cuore), alla fascia dei tre chakra più alti (comunicazione, chiaroveggenza, spiritualità). L’uomo sta bene quando attinge a tutte le sue risorse in modo bilanciato. Secondo Platone, è l’intelletto che dirige le altre energie. Secondo noi, può essere il cuore intelligente l’elemento di equilibrio, il colore verde. Il chakra del cuore è quello che bilancia gli altri e dà loro equilibrio, segna il passaggio tra la sfera più bassa e materiale della persona a quella più alto, e giustamente qui l’auriga è vestito di verde.
Secondo il mito platonico, verde è l’intelligenza calma e tranquilla che permette di fare le scelte giuste.
Il suo colore è il “fa”, la nota della crescita , giustamente ancora la nota intermedia nella scala musicale, Questo è il segno delle cose che crescono, che si evolvono, che mirano al cielo, e l’asta dell’auriga è dritta verso il cielo. Egli è la giusta intelligenza che sa cosa deve essere fatto, il Carro a volte è arancione come la decisione rapida, l’attività energica, forse per questo è collegato anche a un MARTE vittorioso. L’auriga porta l’asta con la destra perché ha la capacità di scegliere in modo forte, attivo, ma ha sul capo i segni dell’intuizione: le corna con la Luna piena, segno di Iside.

I GEMELLI sono un segno d’aria (come la Bilancia e l’Acquario), c’è in loro una duplicità vincente, ed essi hanno sempre in sé la necessità di un equilibrio, devono sempre gestire una energia doppia (mente-corpo), e l’equilibrio sarà il terzo elemento. Essi indicano i contatti con gli altri e dunque una eventuale patologia si riferirà a orecchi, timpani, braccia, polsi e polmoni.
Il Carro sta tra terra e cielo. Tra istinti e ragione (la ragione di Platone non è la razionalità, ma la Saggezza). Se vince il cavallo nero precipita verso la materia. Se vince quello bianco può elevarsi e contemplare le cose divine.
E’ un segno di grande evoluzione.
Nei tarocchi Modiano il Carro è tirato non da due cavalli alati, come nel mito platonico, ma due SFINGI, leoni con busto di donna o di cane, spesso alate, un archetipo della mitologia greca ed egizia. La Sfinge è creatura mitica, figura enigmatica e aggressiva che sostituisce il drago cinese o quello celtico, segno di una immane energia che, se domata, può dare grandezza e gloria, ma di cui difficilmente si sostiene e gestisce l’urto. Solo l’eroe controlla i poteri della Sfinge e ne elude il pericolo.
Celeberrima è la Sfinge con corpo di leone che per volto ha quello del re Chefren presso la piramide funeraria di el – Giza. Morendo, il sovrano egizio, si immedesimava con la forza del dio.

La Carta dice che la scelta tra due azioni o due persone o situazioni è già stata fatta nel senso migliore, le opposizioni sono state riunite, e l’eroe può avanzare con sicurezza trionfante sulla strada del Sé.
Buone le forze fisiche, affettive e intellettuali. Fortuna.. Si superano gli ostacoli, si avanza verso il successo. La salute è ottima, c’è grande vitalità e energia. Cose straordinarie ci aspettano.
Il numero SETTE è 3+4, cielo più terra, numero di perfezione e compiutezza, aspirazione verso l’alto e solidità, il numero mistico per eccellenza che rappresenta la divina armonia, sette come i chakra, segno dell’ordine cosmico, però non strafate! SETTE sono anche i peccati capitali e il primo è l’orgoglio. C’è volontà e conoscenza, si marcia verso il successo ma occorre gestire bene la situazione, tenere tutto in equilibrio.
La Cabalà e i Veda dicono che 7 sono i livelli dell’uomo, 7 sono le parti dell’aura e 7 i chakra. Gli Zigurrat (piramidi) di Babilonia avevano 7 gradoni, per indicare i piani dell’ascesa umana e il suo movimento dalla terra al cielo, 7 sono i colori dell’iride e le note musicali, 7 i pianeti conosciuti fino a qualche tempo fa (ora il mondo evolve verso il 9).
Qualche volta questa Carta prelude a un viaggio vero e proprio.
Se la Carta è rovesciata, tutto il buon messaggio si attenua, ci sono ostacoli prima della vittoria. Bisogna avere un poco di pazienza, alcune cose devono ancora essere consumate. E’ facile perdere qualcosa, ci sono rinvii e ritardi.
Poiché indica anche viaggio e spostamento, se ha vicino Torre o Appiccato, bisogna stare cauti e guidare con prudenza, per evitare un incidente di viaggio, d’auto ecc.

8 – LA GIUSTIZIA (Carta del giusto valore)
Bene e male saranno ripartiti con giustizia. Desiderio di armonia e ordine. Legalità.
Rappresenta la giustizia classica, la dea NIKE, che dà a ognuno quello che gli spetta, con equanimità, e sui Tarocchi può non essere bendata, a significare che vede nelle cose invisibili (mentre le donne bendate vedono nell’invisibile).
Con la spada ripartisce Bene e Male e con la bilancia pesa cioè giudica i fatti con equità. Si chiamava anche TEMI o Temide, e le corrisponde un pianetino scoperto da poco. Siccome la scoperta di nuovi pianeti significa simbolicamente l’avvento nella storia umana di nuove caratteristiche, speriamo che la scoperta di Temi indichi un progresso del mondo verso una maggiore giustizia.
Rappresenta anche la legge, la legalità, un accordo legale, un contratto.
Il suo numero è l’OTTO, un doppio 4, numero perfetto, che dà garanzia, solidità e verità e corrisponde al segno del CANCRO, il cui glifo somiglia a un 8 .

C’è chi collega la Giustizia alla BILANCIA, che è per eccellenza il segno della giustizia.
Glifo” viene da geroglifico = disegno. Etimologicamente: “hieros glyphein” = incisione sacra
Il CANCRO inizia col solstizio d’estate (21 giugno), tempo medio dell’anno (22 giugno-21 luglio) e la verità e la giustizia stanno nel mezzo, tempo in cui il Sole sembra fermo, si arresta. Questa porta solstiziale apre la seconda metà del cielo (in latino “JANUA”, in indù “GANESHA”) la “porta degli uomini” o ingresso dell’energia nella manifestazione individuale, mentre il Capricorno (solstizio d’inverno) è “la porta degli dei”, ingresso dell’energia nel divino, nel Deva o angelo, o strato superiore dell’essere.
Il CANCRO è l’abisso delle acque dove sono in embrione (uova) i semi del mondo. Il suo glifo rappresenta due uova in un nido d’acqua. E l’acqua è collegata alla LUNA, la regolatrice delle acque, il mondo della formazione e della generazione delle forme.
Questo germe è doppio, con due posizioni diverse, insieme di Ying e Yang. Somiglia al TAO, una doppia spirale o svastica, lato oscuro e lato solare, due metà dell’uovo cosmico, che indicano tutte le opposizioni del mondo prese insieme. La giustizia deve vedere i due lati di ogni questione e comprendere e analizzare tutto.
Il CANCRO è un segno d’acqua, abissale e difficile, lunatico e permaloso, che pensa di non essere mai rispettato nei suoi diritti e continuamente giudica. Spesso retrocede, si ritira, è dubbioso. E’ analitico, preciso ed emana sentenze.

Qua abbiamo una donna vestita d’oro che porta una corona, dunque ha potere e capacità regali. Nell’immagine la bilancia pesa, la spada ripartisce (nel cristianesimo è l’angelo Michele, angelo della giustizia divina, che porta spada e bilancia).
La Giustizia valuta ogni cosa nel suo giusto valore, la giudica esattamente con forza e misericordia. La Giustizia è seduta su un cubo, trono stabile e sicuro, che indica volontà, rigore ed esattezza. Le sue gambe sono incrociate come vengono rappresentati di solito in pittura i magistrati, che devono valutare entrambe le parti di una questione.
Dietro ha un’unica forte colonna a cui si appoggia, dunque non fa distinzioni, si appoggia al Vero.
L’ OTTO era il numero magico dei Pitagorici, una delle prime scuole di filosofia greca, a Crotone, nella Magna Grecia (Calabria) nel 6° sec. a.C., una setta di iniziati che cercava ordine e bellezza attraverso l’aritmetica, la geometria, l’astronomia e la musica.
Pitagora considerava i numeri i semi del mondo, e ne aveva un concetto aritmetico-geometrico, magico-esoterico. l’OTTO rappresentava la cifra della giustizia e della riflessione. Per noi è il segno dell’Infinito, il lemniscata.
Secondo i chakra indiani, l’8° chakra non corrisponde più al corpo visibile dell’uomo ma si apre sopra il suo capo come la connessione con una spiritualità più alta e invisibile. E rappresenta la giustizia divina.

Se la Carta è mal circondata, l’applicazione della giustizia sarà dura, integralista e intollerante. Passivamente, si possono avere problemi legali, divorzi o rottura di contratti, pesantezze di vita che gravano su di noi e a cui possiamo reagire con male ai reni, che corrispondono ad amarezze.

Le patologie della BILANCIA riguardano gli organi che liberano dalle scorie, cioè che separano il buono dal cattivo: vescica, fegato, pancreas e reni.
Mentre le patologie del CANCRO sono relative a ventre, stomaco, reni e organi femminili della generazione (per il collegamento con la LUNA).

Rovesciata, la Carta cambia nettamente il suo significato ed è negativa, porta ingiustizie, noie, fastidi legali, senso di oppressione. I conti non tornano, le previsioni non si realizzano, rimarrai con un senso di ingiustizia e delusione, subirai false accuse, ti occorrerà molta fatica per far quadrare di nuovo tutto e togliere di mezzo gli ostacoli e dovrai agire con molto equilibrio.
Se è rovesciata e ha accanto il Re di Bastoni, le cose vanno anche peggio. I Bastoni sono neri e negativi e il Re di Bastoni è una Carta particolarmente antipatica, che indica noie legali, dunque ci saranno perdite di denaro, di lavoro, di affari. Ma anche il 10 di Bastoni è particolarmente negativo, Carta che segnala ostacoli e difficoltà, insidie. Non avrete ciò che vi spetta o che aspettavate.

9- L’EREMITA (Carta della prudenza)
Consiglia molta cautela e prudenza perché la situazione è pesante e buia. L’Eremita è solo e percorre faticosamente il suo cammino nell’oscurità, ripiegato su se stesso, vestito di colori terrosi e appoggiandosi a un bastone. Solitudine e ricerca potranno fargli trovare una verità nascosta per cui è connesso anche al paranormale.
E’ detto anche l’ANZIANO o IL SAGGIO. Nel mazzo di Marsiglia è indicato come “Heremite” (pronunzia Hermit), la parola francese ha assonanza con Hermes Trismegisto, il Thot egizio, dio della sapienza occulta.
E’ ovviamente collegato a SATURNO o Crono, dio del tempo e della vecchiaia, energia dell’insegnamento che si apprende attraverso gli ostacoli, la crescita difficile, le avversità, ma può collegarsi anche a NETTUNO, dio delle acque profonde e dell’inconscio.
L’eremita è serio e taciturno, paziente e lento, incita a un lavoro tenace e proficuo. E’ rappresentato come un uomo molto vecchio, curvo, artritico, che gira nelle tenebre con una piccola lucerna dalla luce fievole (la luce è la saggezza divina o luce interiore), camminando a fatica appoggiandosi a un bastone, si muove verso sinistra, l’interiorità, la riflessione sul passato, la memoria. Dice che siamo nelle tenebre e abbiamo poche risorse, per cui occorre andare con prudenza e cautela, tacere e riflettere. La situazione non è facile, forse ci sono nemici o ostacoli e sentiamo il freddo della solitudine. Ci sentiamo tristi e ci fanno male le ossa.

Questa Carta porta artrosi, artriti, dolori reumatici, senso di pesantezza nelle articolazioni. Ci si muove male. C’è solitudine e depressione e un senso di fatica. Ci sono persone che ci stanno contro. Con la pazienza ne possiamo venire a capo, ma non è facile, occorre essere prudenti, non fidarsi, stare per conto proprio. Stranamente la Carta viene collegata al LEONE, che è un segno gioioso e vitale, ma SATURNO sembra più indicato. SATURNO è un dio cupo e triste, che ride poco, concentrato in sé, non si fa prendere dai sentimenti, valuta tutte le circostanze. E’ un pianeta pesante che crea difficoltà, mette di fronte ai problemi seri della vita, dunque serve a far maturare molto, togliendo le illusioni. Dice di guardare con realismo la propria situazione e di cercare risorse interiori perché proprio dalle difficoltà può scaturire una nuova conoscenza e una nuova maturità,quasi obbligata.
La sua patologia è sulla colonna vertebrale, le ossa, il dorso.

Il numero NOVE è un numero bellissimo, che indica l’iniziazione, l’occulto, l’esoterismo, le conoscenze profonde, ma nessuna verità può essere trovata senza dolore perché solo il dolore ripiega l’uomo su se stesso e lo porta oltre se stesso.
Il segno richiama il glifo del serpente, l’energia profonda, collegata a ERMES TRISMEGISTO, il dio o saggio leggendario a cui si rifanno i culti esoterici della fine del Medioevo, riprendendo il mitico dio egizio THOT o il latino MERCURIO (che in greco è ERMES). Questo è il saggio che esplora l’animo umano alla luce della fede e col bastone della saggezza.
Il bastone dell’eremita è come il serpente di Esculapio, creatore della medicina, allievo di Mercurio e di Apollo, rigeneratore di vita. Il suo bastone o serpente è il caducèo di Mercurio, o la Kundalini indiana, energia che cura il corpo e l’anima.
Con la luce dell’intelligenza profonda, l’EREMITA illumina le tenebre che attraversa, opera silenziosamente e insegna attraverso l’amore. Sembra severo ma è molto buono.
Ci consiglia riflessione, prudenza, meditazione, raccoglimento, interiorità.
E’ un Arcano difficile, ma se la Carta è rovesciata il senso migliora, vuol dire che riusciremo a venirne fuori, i nemici non prevarranno e gli ostacoli saranno faticosamente superati.

Peggiora se è vicino a un altro Arcano negativo; Mal circondato porta solitudine, ritardo, povertà, tristezza.
Con LA LUNA, le tenebre diventano ancora più fitte, vogliono farci del male, forse è qualcuno della nostra famiglia che è mal disposto. Ma se abbiamo vicino IL SOLE, possiamo liberarci e difenderci e ritrovare la luce.
Se è presso il GIUDIZIO, il senso non è buono per noi. Con la TORRE, produce un senso di prigionia e oppressione e può esserci un’operazione o un incidente.

10 LA RUOTA DELLA FORTUNA (Carta dell’ascesa)
La vita è come una ruota che dovrebbe farci evolvere verso livelli superiori. Questa Carta è molto buona, e dice che avremo una riuscita perfetta. Annuncia sempre grandi cambiamenti, la prossima soluzione di un problema, progresso e fortuna.
Il DIECI è il numero perfetto per la Cabalà ebraica, il numero che Pitagora amava di più, come segno delle cose perfette, il numero di chi ha tutto, che risulta somma di tutti gli altri numeri nella decade mistica: 1+2+3+4=10. Dieci è formato da uno e zero, cioè Essere e Non Essere. Il Dieci romano compare nei raggi della ruota del Tarocco.
Questa bellissima Carta mostra una RUOTA, grande archetipo del movimento e dell’evoluzione e annuncia un innalzamento a un gradino superiore. Simboleggia il moto dell’universo, l’eterno ritorno, la natura ciclica. In Tibet non ci sono ruote né carri, ma il lamaismo tibetano usa l’archetipo della ruota per gli innalzamenti dello spirito e per la serie delle rinascite. Infine gli stessi chakra sono ruote o vortici di energia, e anche le preghiere tibetane sono rotoli che girano e mandano i pensieri del fedeli al Cielo con le loro vibrazioni. Ugualmente gli Indiani d’America, che non conoscono ruote né carri e trascinano i loro bagagli su coperte tirate tra due aste, disegnano le cinque ruote dell’energia che immaginano sul corpo come 5 chakra fondamentali che sono usati anche nelle guarigioni da parte dello stregone.
Prima di essere uno strumento di progresso materiale, la ruota è nata come simbolo di progresso spirituale. Per noi occidentali corrisponde al cerchio dello Zodiaco e si collega al glifo del CAPRICORNO con le sue corna arrotolate. Come la capra di montagna sale in alto, così la Ruota della vita ci porta a livelli superiori. La parola chiave del CAPRICORNO è “controllo, ambizione”, il suo motto: “Io domino, io controllo”.
La vita è formata da cicli che ritornano con alternanza di gioie o prove. Vivere significa avanzare verso stadi superiori. Ciò vale per l’umanità tutta intera nel suo cammino universale, come per l’anima isolata nel suo cammino individuale. Essa dovrebbe sempre procedere verso livelli superiori.

I tre esseri aggrappati alla ruota rappresentano tre aspetti dell’uomo che sono anche i tre stadi in cui il cervello umano si è sviluppato attraverso le ere.
IL DRAGO indica la parte istintuale e primitiva della materia, (bisogni animali).
IL CANE è l’intelligenza sociale successiva, addomesticata e non più selvaggia.
LA SFINGE, o angelo, più in alto, è la sapienza divina, l’uomo spirituale che si collega alla divinità, creatura intermedia tra terra e cielo, tra umano e divino.
Il nostro cervello è formato da tre parti: un cervello rettile o primitivo, che presiede agli istinti primari di difesa, nutrizione, accoppiamento e possesso del territorio (il drago o rettile che sta in basso a sinistra); il cervello mammifero, che è venuto successivamente che presiede alla nostra vita relazionale e affettiva, la famiglia, gli amici, la comunità (e nella Carta è l’uomo con la testa di cane vestito di rosso che sale aggrappato a destra); il cervello superiore, che si è prodotto solo da qualche millennio e che è ancora aperto in alto per formazioni successive, si collega col divino e indica la nostra parte più spirituale (la Sfinge, con corpo di leone, testa di donna e ali di angelo, che guarda a destra = futuro, con una spada nella sinistra; Sfinge d’oro, perché l’oro è il metallo degli Dei).
Abbiamo così le tre anime di cui parla Platone nel mito della biga alata: concupiscente, passionale, mentale.
I colori del disegno possono non essere, il drago dovrebbe essere rosso come colore delle passioni e degli istinti; il cane dovrebbe essere verde come il cuore saggio; e la Sfinge d’oro; seguendo almeno i colori dei tre chakra fondamentali; l’oro è l’oro pallido della luce solare o della spiritualità, che riunisce in sé tutte le vibrazioni cromatiche, la “Chiara Luce” come la chiamano i Tibetani. Ma nella tradizione occidentale il drago è sempre verde a memoria delle leggende e dei miti, e le pulsioni affettive sono rosse.
Giustamente la Sfinge esprime l’enigmatica presenza del divino incomunicabile, che parla all’uomo solo con enigmi, con la voce misteriosa dei simboli, con le immagini viventi degli archetipi.
L’immagine ci ricorda che dopo la notte viene il giorno, dopo la tempesta il sereno. Indica il destino insondabile, il caso, la fortuna che aiuta. Dunque sii felice, la vita evolve in meglio, sei sulla strada giusta e la fortuna ti aiuta. Stai per conoscere di più, per avere di più, per essere più felice. Tutto va per il meglio, la tua situazione migliora, si arricchisce, si riempie di benessere.
Il glifo della VERGINE indica delle onde, la mutevolezza delle cose che cambiano.
Questa Carta è così buona che resta buona anche rovesciata, la fortuna sarà solo un po’ instabile, le cose si realizzeranno meno rapidamente, ci sarà qualche problema al fegato perché ti sentirai un po’ ostacolato nella tua avanzata. Ma nessuna Carta né prima né dopo può abbassarne il significato positivo.
Rovesciata, può portare con sé possono problemi di evacuazione delle passioni: intestino, fegato, coliti, stitichezza, diarree, infiammazioni epatiche, tipiche malattie della Vergine.
In psicoanalisi gli intestini e il fegato manifestano con le loro patologie le passioni controllate. Il fegato è l’organo della rabbia o dello stressa. L’intestino è collegato agli organi di respirazione e in genere si ammala quando abbiamo delle malattie respiratorie, ed è simbolicamente connesso con i sentimenti, per cui abbiamo diarrea quando si vuole allontanarsi da un affetto e stitichezza quando non si vuole perderlo.

Prima lezione: http://masadaweb.org/2013/05/06/masada-n-1460-6-5-2013-tarocchi-lezione-1/
..

http://masadaweb.org



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