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MASADA n° 1847 25 aprile 2017 UN PAESE SPACCATO IN DUE

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MASADA n° 1847 25 aprile 2017 UN PAESE SPACCATO IN DUE
Blog di Viviana Vivarelli

25 aprile, festa della Liberazione – Ma allearsi a chi? – Zanda e die Grose KoalitionPd-Fi – Due Renzi, due misure – Le elezioni francesi- Macron, il Mozart della finanza – Prescritto il processo di Cucchi – Renzi e il M5S- Il M5S e la guerra – Unisci i puntini – Ecce Bomba – La sinistra in Europa è fallita su tutta la linea – La scomparsa dei partiti -’Italia è il paese europeo con più poveri – Gli orrori di Rondolino –

Silvana Sicoli
“Oggi ho letto un articolo di giornale dove hanno intervistato il figlio di Teresa Gullace la cui storia fu portata sul grande schermo dalla indimenticabile #AnnaMagnani in ‘Roma città aperta’.
Quella scena capolavoro, in cui viene falciata da una sventagliata di mitra mentre corre verso il suo uomo prigioniero e portato via, destinato alla morte, è l’emblema dell’ingiustizia e della crudeltà ma soprattutto spiega meglio di mille parole come la libertà sia un bene irrinunciabile, come quello di amare qualcuno.
E così vorrei oggi, insieme a voi, celebrare la libertà, il bene più prezioso che in questi tempi difficili di crisi economica forse sottostimiamo, eppure intorno a noi ci sono guerre dichiarate e altre che lo sono anche se non ne hanno l’ufficialità.
Guerre anche di pensiero dove l’intolleranza si manifesta in tutti i campi, da quelli legati a temi importanti fino a quelli di minore rilevanza, ma con un unico denominatore: togliere la libertà in favore di qualcuno o qualcosa.
Sapete cosa vi dico? Auguro un buon 25 Aprile a tutti, anche alla mia libertà.
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Ovviamente il Pd non parteciperà alla Festa della Liberazione, per reazione al No dei partigiani alla sconcia riforma di Renzi che era un vero attentato alla Costituzione italiana. Non può provare nessuna empatia con la Liberazione nazionale chi briga oscuramente per soggiogarla ai signori del Capitale e per distruggere i suoi diritti civili.
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Per questo 25 aprile un mio pensiero commosso e compassionevole va alle odierne sinistre che scelgono la via dell’antifascismo in assenza di fascismo per non essere anticapitaliste in presenza di capitalismo”. (Diego Fusaro)

Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli ed educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è libertà. La libertà senza giustizia sociale è una conquista vana.”
Sandro Pertini
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CARA FRANCIA
Doriana Goracci
Cara Francia quando sarà per noi la Festa di Liberazione, il 25 aprile, voi avrete già deciso di chi liberarvi per i prossimi anni. Non è la paura che fa diventare forti e mette tutto il suo coraggio nel votare una persona ma è un popolo che risponde al suo desiderio di vita dignità e libertà.Grazie anche per chi hai accolto, sempre, e respinto al mittente violenza e fascismo. Cara Francia tu sei il Paese nel quale tanti nostri figli vivono e hanno trovato lavoro e ospitalità, perchè cittadini europei e puoi immaginare il batticuore e l’ansia di noi genitori rimasti in Italia, quando nel video appare un’edizione straordinaria del telegiornale…a chi sarà toccata la sorte di vedersi tolta la vita? L’ultimo è stato un ragazzo francese che aveva scelto di unirsi in unione civile con un compagno, che si batteva per la pace e i diritti umani per tutti, con una divisa da poliziotto. Questo gli hai dato tu cara Francia la possibilità di farlo, ed esistere con pari dignità.Non perdere un giorno in cui hai diritto di Voce e di Voto democratico.

Cara Francia non è tempo di piangere non è tempo di chiudersi in casa non è tempo di astenersi da una scelta politica, a voi in Francia, auguro che il voto nell’urna sia segno di liberazione della pace, di giustizia per noi tutti.Cara Francia vota per il popolo, unito dalla Libertà dall’ Uguaglianza e dalla Fraternità.
Un saluto e un abbraccio forte guardando verso quella Spiaggia del Profeta a Marsiglia
Qui si sono fermati. Ciao Francia
.
E ora tocca
a voi battervi
gioventù del mondo;
siate intransigenti
sul dovere di amare.
Ridete di coloro
che vi parleranno di prudenza,
di convenienza, che
vi consiglieranno
di mantenere
il giusto equilibrio.

La più grande
disgrazia che vi
possa capitare
e’ di non essere
utili a nessuno,
e che la vostra
vita non serva
a niente.

Raoul Follerau

Secondo voi in Francia vincerà Le Pen o Le Matit? (Maurizio Guido)
“Le cancellin”.
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Giuseppe Barone
Quindi Renzi sta vincendo le elezioni in Francia, la Merkel sarà felice.
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Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.”
Antonio Gramsci
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Nelly Naranjo
Il 7 di Maggio, i Francesi dovranno scegliere tra un verme o uno scarafaggio,non hanno alternative.
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Cosa dovremmo dire di quel partito che da Gramsci è nato e che da lui nel tempo si è sempre più allontanato? Ma come è accettabile che nel corso della storia, la vigliaccheria umana si sia talmente distaccata dalle origini da iniziare un lunga linea storica che comincia con Gramsci e finisce con Zanda? Poche cose mi stanno tanto sullo stomaco quanto i Giuda politici, coloro che annichiliscono quanto di buono c’era nella loro parte riducendola alla degradazione della fogna!
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Michele Galgano
Non abbandonare un cane! Morirà di fame. Abbandona un politico. Ha sicuramente già mangiato.
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Gianfranco Leri
C’è chi sbaglia i congiuntivi…
e c’è chi governa con la condizionale.
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Bruno Liberato
Viviamo nella modernità. Nel mondo della specializzazione.
Abbiamo anche cretini altamente specializzati !!!!
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In effetti basta vedere gente come la Boschi o la Moretti…
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Viviana
Non ho capito se continuare ad essere dei renzioti cretini o dei berlusconiani cretini o dei leghisti cretini è una vocazione o una specializzazione.
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MA ALLEARSI A CHI???
Viviana Vivarelli
Ci provano, ci riprovano. Cercano di spingerci alle alleanze in ogni subdolo modo. Purtroppo anche giornalisti stimati come Travaglio ci offendono con questo trabocchetto. Capisco che 10 milioni di voti farebbero comodo a chiunque. Siamo diventati fin troppo appetibili e, se avessero un minimo di giudizio, invece di continuare a farci una guerra a oltranza, dovrebbero cominciare a discutere con noi sul merito delle leggi veramente da fare. Ma su quello che occorre veramente all’Italia nemmeno ci si mettono, continuando questa politica neoliberista perversa di austerity, di balle, di sprechi, di corruzione e di asservimento al grande capitale che ci sta distruggendo. Vorrebbero i nostri voti gratis, come pensava lo stolto Bersani, senza cedere di una virgola sui contenuti. Facile, eh? Non gliene frega mezza di razionalizzare il Governo nel senso positivo di una ricostruzione sana ed etica. Lo sentono che con la loro politica dissoluta stanno perdendo gli elettori e i nostri voti gli fanno gola, eccome se gli fanno gola! Ma a chi dovremmo darli questi voti? Ai corrotti come Renzi e la sua ghenga che hanno rovinato questo Paese e fanno leggi solo per proteggere la loro impunità? Ai voltagabbana (312) acquartierati in Parlamento e attaccati alle poltrone? Ai partiti che ora si alleano a sx e ora a dx avendo perso ormai ogni identità e rispetto? A chi ogni giorno ci attacca con insulti e calunnie? A gente come quella insulsa della Moretti, come il vizioso Rondolino, come il viscido Mieli, come quel fatuo di Caprarica, come quel sadico di Debenedetti, come quella accanita della Merlin, come quella figlia di banca corrotta della Boschi? E’questa la gente con cui dovremmo allearci? Ma con che faccia, con che spudoratezza, qualcuno sano di mente potrebbe chiederci una simile aberrazione? E quegli stessi bastardi che ci chiedono alleanze con i nostri nemici continuano tuttavia a martellarci di insulti e di calunnie. E sarebbe questo il modo per chiedere una alleanza?

LE ALLEANZE FATELE TRA VOI CANI E PORCI CHE’ CI SIETE ABITUATI!
Errare humanum est, sed perseverare diabolicum. E persone come Travaglio la dovrebbero piantare di offenderci insistendo su alleanze improponibili. Ma andrebbero da un giudice onesto a proporgli una ‘alleanza’ con i criminali che è suo compito perseguire? Non offenderebbero gravemente lui e il compito sacro per cui occupa il posto che ha? E allora come si permette questa gente di proporci alleanze con gentaglia come il Pd, Fi, l’NCD o la Lega? Non siamo nati proprio per combatterli e farli sparire dalla direzione de nostro Paese? Cos’abbiamo noi da spartire con loro? Non siamo insorti proprio per l’indignazione e la rabbia della loro corruzione e del loro malgoverno? Ma sarebbe andato, Travaglio, dai Milanesi delle 5 giornate di Milano o dai Napoletani della rivolta di Napoli contro i fascisti a insistere con loro perché si alleassero con i loro nemici? Mostrateci dunque il rispetto che meritiamo in questa odierna rivoluzione popolare e non offendeteci consigliandoci alleanze che fanno vergogna solo al pensarle, come se lo scopo della nostra lotta non fosse la liberazione dell’Italia ma l’occupazione di qualche vile poltrona di Governo.

Franco Ranocchi
Travaglio vedrebbe bene un alleanza di governo fra un MoV di onesti ed il Pd, partito fra i più delinquenti d’Italia. E’ come se le guardie carcerarie si alleassero coi carcerati per amministrare il penitenziario.
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Daniele Td Martina
Allearsi con questa classe politica vuol dire “associazione a delinquere”
..
Viviana
Travaglio, ma non ti vergogni a proporre questa oscena alleanza del M5S col Pd?? Montanelli si rigirerà nella tomba. Lui Non sarebbe mai arrivato a tanta bassezza.
Col Pd ci si allei la Cassimatis, sempre che domani l’uno o l’altra significhino ancora qualcosa!Se uno doveva fare tanta lotta per allearsi col Pd, allora tanto valeva che entrasse direttamente nella fogna del Pd. E poi quale sarebbe il fantomatico Pd ‘delle origini’ di cui Travaglio travaglia? I DP che è fatto da quelli che finora hanno votato tutte le sconcezze del Pd? Persino durante il ventennio berlusconiano i Ds o PDS hanno operato nascostamente per favorire la destra. Forse Travaglio si riferiva alla sx italiana di Pertini o Berlinguer? Fategli sapere che ormai quella sx è morta da troppo tempo per pensare a una resurrezione!
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Profumo (ex-Presidente Mps) va a processo per falso in bilancio e usura.Il malgoverno Renziloni gli affida Finmeccanica.
I requisiti c’erano tutti.
Piero Froio

DUE RENZI, DUE MISURE
Marco Travaglio
Se c’è una cosa che invidiamo ai francesi, oltre alla legge elettorale, è che si capisce esattamente cosa vogliono i loro politici. Macron, l’enfant gâté dell’establishment che viene dalle banche e dal governo Hollande, vuole più Europa sul solito asse franco-tedesco. Idem, dal centrodestra e dal centrosinistra tradizionali, Fillon e Hamon, che infatti votano per lui. Invece la Le Pen vuole meno Europa, possibilmente nessuna, ridiscutendo i trattati e ridando la Francia ai francesi: infatti nessun altro la appoggia, ma il leader della nuova sinistra Mélenchon, anche lui contrario a quest’Europa e ai suoi trattati, non dà indicazioni di voto perché la parte più antieuropeista dei suoi voterà Le Pen.
Chi vota sa per chi e anche per cosa vota. In Italia, mai. A parole, sono tutti contro questa Ue, anche se poi chiunque va al governo si guarda bene dal metterne in discussione una sola regola. Anche Renzi, che ora si traveste da Macron mentre è una via di mezzo tra il centrodestrismo (e il familismo) di Fillon e lo pseudosocialismo di Hamon, ci ha regalato tante parole e qualche sceneggiata (tipo levare la bandiera dell’Ue o minacciare di tagliare i fondi a Bruxelles e di porre il veto sull’eurobilancio già approvato fino al 2021, sai che paura), ma nessun fatto concreto: anzi, i fatti concreti sono tutti a difesa dell’assetto attuale.
Mentre la Francia si divide sui contenuti, l’Italia si divide sulle etichette: se una cosa la dice o la fa chi piace al Sistema è giusta, se la dice o la fa chi dà noia al Sistema è sbagliata. A prescindere. Il “merito” non conta nulla.
Si parla molto di migranti per l’indagine della Procura di Catania e le denunce di Frontex sulle Ong (alcune, non tutte) che colluderebbero con i trafficanti per prelevarli nelle acque libiche o lì vicino e traghettarli in Italia, lucrando più fondi pubblici.
L’altro giorno La Stampa, citando fonti del governo Gentiloni, risultanze della Procura catanese e della commissione parlamentare guidata dal renziano Latorre, dichiarazioni di Renzi e del dg di Save The Children, titolava: “Il governo: sbarchi record non casuali: ‘Una regia guida i migranti in mare’”. E fin qui tutto bene.
Poi Luigi Di Maio ha sintetizzato il concetto parafrasando Frontex sui “taxi del mare” che aiutano gli scafisti e mettono i migranti vieppiù in pericolo.
Apriti cielo: fascista, razzista, sciacallo, Pinochet.
Il ministro Pd Minniti annuncia più rimpatrii per gli irregolari e accoglienza per i profughi: vivi applausi alla “svolta” del governo.
Peccato che qualche giorno prima le stesse cose le avessero chieste Grillo e Di Battista: xenofobi, leghisti, lepenisti, trumpisti.
L’ anno scorso il Fatto rivela che l’Anac contesta la legittimità di 11 contratti Rai ad altrettanti dirigenti chiamati da fuori dal dg Campo Dall’Orto senza il job posting, con l’avallo della maggioranza in Cda ed enormi sprechi di denaro pubblico. Tutti zitti. Poi Renzi decide di cacciare CdO perché gli ha soltanto renzizzato tutte e tre le reti e i tg Rai, ma non è ancora riuscito a silenziare Report e a licenziare la Berlinguer.
E – come per incanto – tutti scoprono lo scandalo: i partiti si scatenano contro Cdo, la Procura di Roma apre un’inchiesta, Cantone la rivela in un’intervista su La7 a Minoli, noto fustigatore di illegittimità e sprechi Rai (specie da quando non c’è più lui) e il Corriere moltiplica per 5 i contratti incriminati (“Cantone indaga su 55 assunti”).
Del resto pure Cantone piace a intermittenza: il governo gli leva i poteri con un decreto del renziano Delrio gestito dalla renziana Boschi, e Renzi lo sconfessa. Ma non incolpa Delrio & Boschi, bensì misteriosi “tecnici” piovuti da Marte, ovviamente scelti da lui. Persino gli errori di grammatica e sintassi diventano armi di lotta politica: Di Maio sbaglia un paio di congiuntivi e i giornaloni lo dipingono come un somaro da classe differenziale. Poi Renzi, nello stesso post di Facebook, scrive “qual’è” e “scenziati”, ma tutti tacciono. Stessa solfa per le balle. Se tal Sibilia (M5S) dice una stronzata sulle sirene, ancora se ne parla dopo 5 anni: è la prova che i 5Stelle càmpano di fake news. Se invece tal Moretti (Pd) inventa un’emergenza sanitaria nella Roma della Raggi e persino un bambino di 2 anni ucciso da un topo a 5Stelle, nessuno parla di fake news, al massimo di “gaffe”.
Franceschini accusa di fake news Virginia Raggi perché ricorre contro il suo decreto che scippa il Colosseo al Comune, mentre la fake news è tutta del ministro che, in un altro decreto, affida il monumento proprio al Parco archeologico comunale. E tutti parlano di “scontro Franceschini-Raggi”, così non si capisce chi dei due mente.
Il Tg1 s’inventa la riapertura della discarica di Malagrotta a Roma e poi censura la smentita della giunta Raggi, ma nessuno parla di fake news: anzi tutti strillano all’“assalto squadristico” perché due tizi dei 5Stelle armati di videocamera ne chiedono conto per strada al direttore Orfeo. Poi c’è il caso vaccini, con il partito della scienza (Renzi, il Pd e la grande stampa al seguito) contro quello dei ciarlatani (il M5S, più Report più tutti quelli che vorrebbero sapere cosa c’è nei medicinali e nei vaccini prima di assumerli).
Eppure il noto scienziato di Rignano sull’Arno che vuole radiare tutti i medici contrari ai vaccini obbligatori, un anno fa scatenò l’Avvocatura dello Stato a difesa della legge oscurantista n. 40 sull’eterologa, finita alla Consulta per il divieto di utilizzare per la ricerca su Parkinson, Sla e Alzheimer gli embrioni residuali non idonei per le gravidanze e destinati al freezer in saecula saeculorum.
Renzi è fatto così. È pro scienza, ma anche anti. Pro migranti, ma anche anti. Pro Europa, ma anche anti. Pro Italicum, ma anche pro Mattarellum e pure pro proporzionale. Anti fake news, ma anche pro. Dipende.
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DIE GROSSE KOALITION
Ovviamente il Pd aspetterà fino all’ultimo per fare poi una nuova legge elettorale con cui non si presenta il partito ma ‘la coalizione’ e sono già cominciate le trattative per il Nazareno 2. E’ già tutto deciso. Faranno die Große Koalition, le larghissime intese, ci daranno ad intendere che l’ha fatta anche la Merkel. Il il Pd si alleerà con FI. E la Lega, come ha già fatto in passato, andrà a ruota con Berlusconi, perché se n’è sempre fregata dei suoi elettori e gli affari sono affari. Già in passato, la Lega prima ha attaccato violentemente Berlusconi, poi per fare i suoi affaracci, ci è andata al governo assieme senza battere ciglio. I suoi elettori sono tanto scemi da non averla punita prima e non la puniranno poi. Ormai la moralità ce l’hanno sotto le scarpe. E ai ladri di Statoi ci sono abituati. Ma siccome qualche elettore del Pd o di Fi o della Lega si potrebbe sdegnare di queste infami alleanze, faranno una legge elettorale, in cui le alleanze le decideranno DOPO il voto!! IL massimo della truffa!!! Ma ormai lo abbiamo visto quanto sono falsi e capaci di tutto!

Alessandro Di Battista
Esiste il favoloso mondo di “Renzì”, un mondo dove il “bulletto” di Rignano ormai delira quotidianamente. Prova a spaventare gli italiani, stesso schema utilizzato dal suo modello di vita, Berlusconi, per le europee del 2014. E allora dice che dopo il referendum il paese è in balia del Movimento anche se lui ha fatto le nomine di Stato, lui ha messo il timbro sul governo fotocopia Gentiloni, lui ha spinto per il salvataggio delle banche (20 miliardi di soldi nostri messi a debito) tra cui MPS. Vedrete, adesso inizierà l’ennesima crociata di menzogne, riprenderà con le scie chimiche, con i complotti e con i vaccini. Sosterrà Urbi et Orbi che il M5S è contro i vaccini, la più grande sciocchezza del mondo.
Purtroppo per lui il Paese ormai lo conosce bene. Le ha viste le inchieste che hanno travolto il suo partito, li ha notati i suoi comportamenti profondamente immorali, ha preso atto che gli unici “rottamatori” sono stati i carabinieri che, negli anni del suo governo, hanno scoperchiato scandali su scandali. Gli italiani che vivono nel Paese reale e non nel favoloso mondo di “Renzì” non ne possono più delle sue menzogne, della sua totale estraneità all’etica, della sua eterna arroganza.
Nel Paese reale gli italiani lottano ogni giorno contro la povertà, contro il cancro del voto di scambio, contro la corruzione. Soltanto oggi a Guidonia, il terzo comune del Lazio per numero di abitanti, sono state arrestate 15 persone tra funzionari e imprenditori “amici della politica”. Proprio a Guidonia, dove qualche mese fa, era stato già arrestato il sindaco. Le procure italiane, la finanza, i poliziotti e i carabinieri fanno un lavoro enorme e lo fanno nonostante gli strumenti che la politica (quella più corrotta d’Europa) gli ha messo a disposizione siano insufficienti.
Il M5S al Governo approverà un pacchetto anti-corruzione durissimo. Anche per questo, soprattutto per questo, molti politicanti ci vedono come un pericolo. Se Renzi non fosse quel Renzi che ha contribuito a distruggere il Paese gli diremmo: “stai sereno, non essere ossessionato dal M5S, piuttosto dicci quel che vuoi fare”. Il problema è che quello che vuole fare l’ha già fatto e gli italiani l’hanno visto e gli hanno dato svariati avvisi di sfratto che lui – circondato da una schiera di leccapiedi e servitori che lo ossequiano quotidianamente – non vuole proprio vedere. Mentre lui continua ad occupare salotti TV per infangare il M5S noi continuiamo a stare in piazza a presentare la nostra idea di Paese.

“…Pace sono le mani strette degli uomini
e il pane caldo sulla tavola del mondo
è il sorriso della madre.
Nient’altro è la pace.
E gli aratri che tracciano solchi profondi in tutta la terra,
scrivono solamente un nome: Pace.
Nient’altro. Pace.

Sui polpastrelli dei miei versi
il treno che avanza verso il futuro
carico di grano e di rose
è la pace.

Fratelli,
nella pace respira profondamente il mondo
con tutti i nostri sogni.
Datemi la mano fratelli miei.
Questa è la pace.”

Yannis Ritsos

LE ELEZIONI FRANCESI
Elezioni francesi: Hamon prende il 6,4%. I socialisti sono persino meno di quelli dell’ISIS. [@Tenebrosio]
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Padoan è il cosiddetto esperto di finanza che in realtà si è meritato l’appellativo di ‘esperto in fallimenti’, per questo è stato appositamente mandato dalla Troika prima in Argentina, poi in Grecia e infine in Italia per promuovere il fallimento di queste Nazioni, cosa che puntualmente ha fatto. Se ancora qualcuno non ha capito che questa è una guerra finanziaria che il grande Capitale ha dichiarato contro i popoli dell’Occidente, può anche andare a nascondersi.
Io non parteggio né per l’Isis né per le destre europee come la francese Le Pen ma dovrebbero capirlo tutti che se la Le Pen dovesse vincere in Francia (cosa che non accadrà) la botta che ne riceverebbe il grande capitale finanziario e massonico europeo dell’austerità e della distruzione dei diritti dei popoli sarebbe peggiore anche della Brexit.
Paradossalmente la lotta che si sta combattendo in Europa, nell’estinzione di ogni sinistra, è tra due destre diverse. Solo il Movimento 5stelle, assurgendo da una rinnovata volontà popolare ma senza contenere elementi di destra, può rappresentare la speranza dell’occidente.

EMMANUEL MACRON
39 anni, giovane bello, carismatico, è stato funzionario al fisco, banchiere e Ministro dell’economia, dell’industria e del digitale dal 2014 al 2016, nel secondo governo Valls. Era banchiere d’affari presso Rothschild. Alla fine del 2010 è promosso ad associato all’interno della banca e subito nominato dirigente e dirige una delle più importanti negoziazioni dell’anno. Questa transazione, valutata a più di 9 miliardi di euro, gli permette di diventare milionario. Alla fine del 2016, il responsabile della comunicazione di Macron dichiara di aver già ricevuto 3,7 milioni di euro di donazioni per le presidenziali, cioè 3 volte il budget di Fillon e Juppé per le primarie della dx. Il suo partito politico ‘En marche’ non beneficia ancora di finanziamenti pubblici quindi il denaro proviene solo da donazioni private. Dice di non essere né di dx né di sx. Due anni e mezzo fa nessuno lo conosceva ma Hollande lo scelse facendolo diventare ministro dell’Economia. Oggi Emmanuel Macron è il più votato alle regionali assieme alla Le Pen e si contenderà con lei la presidenza della Francia nel ballottaggio del 7 maggio. Intanto ha avuto al primo turno più voti dei candidati dei partiti tradizionali francesi. E’ stato definito “liberale di csx”, “centrista” e “moderato”. Mescola apprezzamenti alle riforme di mercato e all’Ue ad appelli all’unità sociale. Poiché si è formato alla École nationale d’administration, ha lavorato in una banca d’investimento e ha la protezione di Rotschild, la Le Pen lo ha accusato di essere espressione di una “élite europeista finanziaria” che vuole controllare la Francia. Dal 2006 al 2015 è stato iscritto al Partito Socialista. Nei suoi comizi dice cose che nessun altro candidato francese dice, per es. «l’Europa siamo noi. Bruxelles siamo noi. Abbiamo bisogno dell’Europa». Macron si definisce un progressista liberale in economia, ma di sx sulle questioni sociali: dice che ognuno deve essere libero di praticare la sua religione ma che lo stato deve essere laico. Parla molto di istruzione. Dice che non bisogna cedere a coloro «che promuovono l’esclusione, l’odio o la chiusura in noi stessi».E’ un brillante oratore e molte cose che dice sono convincenti. Ma è la Casta finanziaria europea che ha alle spalle che non convince affatto. La sua vittoria rafforzerebbe le élite finanziaria dell’Ue. La vittoria della Le Pen sarebbe un duro colpo per l’Europa.

MACRON
Emmanuel Macron, 39 anni, giovane, bello, carismatico, è stato funzionario al fisco, banchiere e Ministro dell’economia, dell’industria e del digitale dal 2014 al 2016, nel secondo governo Valls. Era banchiere d’affari presso Rothschild. Alla fine del 2010 è promosso ad associato all’interno della banca e subito nominato dirigente e dirige una delle più importanti negoziazioni dell’anno. Questa transazione, valutata a più di 9 miliardi di euro, gli permette di diventare milionario. Alla fine del 2016, il responsabile della comunicazione di Macron dichiara di aver già ricevuto 3,7 milioni di euro di donazioni per le presidenziali, cioè 3 volte il budget di Fillon e Juppé per le primarie della dx. Il suo partito politico ‘En marche’ non beneficia ancora di finanziamenti pubblici quindi il denaro proviene solo da donazioni private. Dice di non essere né di dx né di sx. Due anni e mezzo fa nessuno lo conosceva ma Hollande lo scelse facendolo diventare ministro dell’Economia. Oggi Emmanuel Macron è il più votato alle regionali assieme alla Le Pen e si contenderà con lei la presidenza della Francia nel ballottaggio del 7 maggio. Intanto ha avuto al primo turno più voti dei candidati dei partiti tradizionali francesi. E’ stato definito “liberale di csx”, “centrista” e “moderato”. Mescola apprezzamenti alle riforme di mercato e all’Ue ad appelli all’unità sociale. Poiché si è formato alla École nationale d’administration, ha lavorato in una banca d’investimento e ha la protezione di Rotschild, la Le Pen lo ha accusato di essere espressione di una “élite europeista finanziaria” che vuole controllare la Francia. Dal 2006 al 2015 è stato iscritto al Partito Socialista. Nei suoi comizi dice cose che nessun altro candidato francese dice, per es. «l’Europa siamo noi. Bruxelles siamo noi. Abbiamo bisogno dell’Europa». Macron si definisce un progressista liberale in economia, ma di sx sulle questioni sociali: dice che ognuno deve essere libero di praticare la sua religione ma che lo stato deve essere laico. Parla molto di istruzione. Dice che non bisogna cedere a coloro «che promuovono l’esclusione, l’odio o la chiusura in noi stessi».E’ un brillante oratore e molte cose che dice sono convincenti. Ma è la Casta finanziaria europea che ha alle spalle che non convince affatto. La sua vittoria rafforzerebbe le élite finanziaria dell’Ue. La vittoria della Le Pen sarebbe un duro colpo per l’Europa.
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Renzi si affanna a salire sul carro del vincitore francese. Salirebbe anche su una baguette, pur di risalire su qualcosa.
Ha la sindrome della corona spezzata.
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Rocco Gazzaneo
In Francia al ballottaggio vanno la destra moderata e la destra estrema. Sarebbe come dire CasaPound contro il PD.
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George Clone
Sarà ballottaggio tra Macron e Le Pen. E cioè tra il Renzi di Francia e la Salvini di Francia.

Post di Giovanni Napolitano
In Francia la sinistra non ha più consenso. In Italia la sinistra non ha piùconsenso. Sono defunte entrambe.
In Francia hanno Macron che si finge il nuovo. In Italia abbiamo Renzi che si finge il nuovo.
In Francia hanno la Le Pen che fa sul serio. In Italia abbiamo Salvini che blatera, blatera e poi si allea con Berlusconi.
Solo in Italia abbiamo il M5S ,CHE NON E’ FASCISTA E NON E’ DI SISTEMA, il suo elettorato è trasversale . Va dall’operaio alla casalinga. Nelle piazze 5 stelle non ci sono svastiche o bandiere rosse.
Il M5S viene attaccato quotidianamente dal potere. Eppure è il cuscinetto sociale che tutti dovremmo ringraziare. Se in Italia ancora non c’è stata alcuna rivolta sociale è perché loro rappresentano la speranza. Sono quindi orgoglioso di essere un 5 stelle. E speriamo di cambiare insieme questa classe politica putrida! Sono convinto che il M5S governerà. Un sistema partitocratico al servizio dei potenti, e totalmente avvolto su se stesso e sui suoi luridi affari ,mentre affama il popolo, e’ destinato a implodere. La storia ce lo insegna.
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Macron è un personaggio costruito a tavolino e manovrato dalle solite lobby economiche e finanziarie che dominano l’Europa e l’Occidente.
I bankster hanno inventato un candidato di plastica e lo stanno portando alla vittoria. Giulietto Chiesa
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Viviana
Augias ha avuto la faccia di dire che gli piaceva Macron perché “non era contro”. Ma Macron non è contro l’austerità, non è contro questa Unione europea che distrugge i diritti dei popoli, non è contro la cricca di magnati e finanzieri che vede solo il proprio profitto, non è contro chi distrugge 300 milioni di cittadini per far prevalere l’arricchimento di pochi finanzieri e di poche multinazionali. Che c’è di positivo in questo non essere contro? Augias avrebbe attaccato i partigiani perché erano contro il nazismo e il fascismo. Ma che senso ha? Ho sentito solo questo, poi mi è venuta voglia di vomitare e sono andata a vedere Rai dire nius, almeno qualche risata l’ho fatta.

Le promesse di Macron sono anche belle: In politica, il risanamento morale, la fine del nepotismo, il divieto di assegnare incarichi a familiari retribuiti con soldi pubblici. Una giustizia che sia uguale per i giovani nelle periferie e i colletti bianchi. Il taglio di 120.000 impieghi pubblici. La conferma della settimana di 35 ore ma affidandone l’applicazione ad accordi azienda per azienda. Per i disoccupati, obbligo di formazione durante il periodo in cui si percepisce il sussidio, che verrà sospeso nel caso colui che lo percepisce non accetti proposte di impiego a ripetizione. Il sistema pensionistico dovrà essere semplificato e unificato, consentendo una modulazione dell’uscita dal mondo del lavoro fra 60 e 67 anni in funzione del settore. Alle imprese, si promette alleggerimento degli oneri sociali e fiscali. Il divieto dei cellulari nelle scuole elementari e medie. Sul piano dell’ecologia e della “transizione energetica”, Macron varerebbe una rottamazione su ampia scala, con 1.000 euro per chiunque passi a un’auto non inquinante.

FRANCIA: LA SCOMPARSA DEI COLPEVOLI
Manlio Di Stefano – M5S
L’unico dato veramente interessante di questo primo turno delle presidenziali francesi è la scomparsa dalla scena dei partiti tradizionali. Zero socialisti, zero repubblicani.
I francesi hanno dato un messaggio chiaro che sembra far eco a tutto il resto del mondo: non ne possiamo più della politica di chi ha distrutto il nostro Paese, la nostra economia e il nostro benessere.
Questo significa che io veda nei due candidati al ballottaggio qualcosa di diverso dal passato? No. La loro storia parla chiaro e noi abbiamo veramente poco in comune col programma di Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Nessuno di loro ha fatto entrare nelle istituzioni cittadini qualificati provenienti dalla società civile. Nessuno di loro si taglia lo stipendio. Nessuno di loro parla di limite dei due mandati. Nessuno di loro finanzia le PMI del suo Paese attraverso un fondo di microcredito.
Ma in politica conta anche la percezione di massa e, evidentemente, il popolo francese ha scelto di punire chi li ha traditi negli ultimi anni sostenendo misure come il Fiscal Compact, il pareggio di bilancio in costituzione, il taglio delle pensioni e l’austerity. Esattamente come PD, Forza Italia e Lega Nord in Italia.
Ora attendiamo il secondo turno consci che, chiunque vinca, sarà un interlocutore del M5S per il futuro dell’Unione Europea sperando che desideri, come noi, cambiarla per renderla più umana e non voglia ripetere gli errori commessi dai suoi predecessori, Sarkozy e Hollande. Il primo con la guerra in Libia nel 2011, quando la Francia si prese il petrolio lasciandoci le carrette dal mare. Il secondo con una nuova “francafrique” che ha trasformato il Paese in un bersaglio dei jihadisti mettendo in pericolo tutti i suoi vicini europei, Italia inclusa.
Parola ai francesi. Parola al popolo sovrano.
. Avrei preferito che non fosse esplosa questa ulteriore e inutilissima polemica con Saviano. Il tuttologo non si può permettere di attaccare Di Maio su fatti di cui non è a conoscenza, attaccandolo a testa bassa come un toro perché Di Maio ha denunciato il fatto che certe ONG sono in combutta con gli scafisti. Il fatto, del resto, non l’ha inventato Di Maio per incomprensibili rigurgiti razzisti, ma è uscito dai report di Frontex = agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Ho sentito già volare parole forti, come accuse a Di Maio di essere ‘fascista’. Sarebbe meglio non dire simili stupidaggini!
Quello dei migranti è un problema enorme
Non possiamo aderire ad una accoglienza indiscriminata perché non abbiamo le risorse per farlo e non sarebbe giusto se ciò dovesse far venir meno le tutele ai cittadini italiani. Ma non possiamo nemmeno parlare stupidamente di bombardare i barconi o di rifiutare persino il pronto soccorso o la scuola ai nuovi arrivati come vorrebbe la Lega, perché sarebbe criminale. La posizione del M5S è di non aderire a nessuna delle due posizioni estreme e di cercare con l’aiuto di tutta l’Europa (cosa che finora ha fallito clamorosamente) come governare questo esodo che non farà altro che aumentare e che alla fine, se non sarà regolato, farà fallire l’intera Europa. Io lavoro in una associazione di volontariato per migranti e ascolto storie terribili, ma le tragedie che avvengono nel mondo non possono essere sanate con una accoglienza a 360 gradi che non ci possiamo in alcun modo permettere. Come la giustizia, che deve ascoltare tutte le istanze, così anche l’accoglienza deve esistere all’interno di regole bene applicate o sarà solo caos e rovina.

LA SINISTRA IN EUROPA E’ FALLITA SU TUTTA LA LINEA
Giuseppe Stelluti
Gli intellettuali di sx, italiani soprattutto, che hanno fatto da contorno all’anti-berlusconismo di facciata del PD ora sono orfani. Orfani politici perché non sanno a quale delle 200 formazioni che rivendicano la “sinistrità” affidarsi, soprattutto visti i fallimenti politici dei suoi esponenti, prima, durante e dopo Vendola. Al punto che si lanciano all’estero su Varoufakis ed il suo ultimo libro politico-economico. Varoufakis che dopo il fallimento politico greco rilancia qualcosa che è al 98% quello che dice da anni il M6S, e per il restante 2% un “vorrei ma non potèi..”
Sono, questi intellettuali, orfani soprattutto – e lo ammettono loro stessi (sentire De Masi ad Ivrea) – di un modello sociale ed economico. Perché rivendicano la supremazia della filosofia, dell’intellettualismo sulla politica che mette in pratica tali teorie.
Prima pensavano che il comunismo fosse la giusta etichetta filosofica e sociale ed ha funzionato per molti anni come propaganda alternativa al neo-liberismo, ma il trend è degenerato negli anni in una vuota, a tratti incomprensibile, dialettica puramente ideologica.
In seguito, rincorrendo la storia… queste personalità in Italia si sono trasformate. Appoggiandosi, infatti, agli es. delle social-democrazie di welfare e di sviluppo dei Paesi Scandivi, con relativi impianti teorici economici di supporto di stampo keynesiano.. hanno provato a traghettarci verso quel benessere e quell’organizzazione, fallendo.
Ora sono davvero orfani. Orfani perché la globalizzazione spezza e distrugge le logiche delle social-democrazie (la tassa, strumento di distribuzione del welfare, oggi viene pagata ad uno Stato-Pirata come il Lussemburgo, l’Olanda, o la Svizzera.. per transitare il capitale svelto verso paradisi fiscali).
Il M5S non è nei cuori di questi intellettuali. Sapete perché?Perché, pur spaesati e senza risposte, non accettano che una politica di denuncia, di indignazione, di popolo e non di elite culturale o sociale o politica o economica, sia arrivata prima di loro nel denunciare questa finanza con i suoi intrecci nel sistema Europeo che hanno difeso fino a ieri. E sia arrivata prima a promuovere un nuovo lavoro a chilometri zero, agro-culturale, turistico e di tecnologia e sostenibilità associato a formazione, riconversione industriale, e quaternario, tutto sostenuto e protetto da strumenti per tutelare e modulare il lavoro, come il reddito di cittadinanza.
A parte gli intellettuali italiani a sx che sono ancora a scriver libri, a leggere quelli altrui, a re-inventare la ruota e scopiazzare il programma dei 5 Stelle…..
….Nessuno deve rimanere indietro.

IL TRAMONTO DEI PARTITI E DELLE IDEOLOGIE OBSOLETE NEL VECCHIO CONTINENTE
Gerlando Patti
Il voto delle primarie presidenziali francesi è stato chiaro e inequivocabile: L’epoca delle ideologie,l’epoca dei partiti avvelenati dalle ideologie ormai stantie e residui di inizio 900 è sul passo del tramonto,e se un fatto rilevante del genere,dopo l’Italia,succede anche in Francia,ossia i 2 Paesi storicamente coi più grandi partiti comunisti del continente,allora il processo è irreversibile e il futuro e il ruolo che era dei partiti comunisti,passa e appartiene a sinistre socialiste spostate verso un centro tendenzialmente liberista e a Movimenti popolari tendenti al variegato mondo di centro sinistra e di centro destra moderati,giustamente distaccati dai fondamenti ideologici che non hanno più ragion d’esistere. Un futuro immediato appartiene anche ai nuovi partiti o movimenti nazionalisti o di destra i quali nascono e crescono in virtù di una folle,suicida e insensata politica delle frontiere spalancate a flussi di ondate incontrollate di immigrazione provenienti da Paesi e culture che nella quasi totalità sono inconciliabili,non integrabili e non assimilabili ai valori democratici dei Paesi europei per loro stessa natura soprattutto religiosa,di pari passo ad una aumentata criminalità e insicurezza in ogni Paese del continente.
. Augias: “Salvini e il M5S prendono rottami qua e là”
Dunque dieci milioni di italiani sarebbero rottami?
Noi tutti saremmo rottami?
Mi spiace dirlo ma non tutte le vecchiezze sono felici.

Viviana
Anche di fronte alle disastrose elezioni francesi, noi italiani facciamo la figura di peracottari.
Se fossi un elettore francese mi metterei le mani nei capelli e non voterei affatto. E’ desolante vedere che fine ha fatto il partito socialista francese che sembrava il più forte dell’Occidente. La perversione dei partiti tradizionali e la loro degradazione ideale si misura proprio qui, nel Paese che in Europa sembrava il più politicizzato e con maggiore partecipazione popolare, dove ora il ballottaggio sarà tra una destra moderata e una destra estremista e dove la sinistra non è nemmeno in grado di alzare il capo avendo perso qualsiasi charme e ideologia. Macron rappresenta il totale fallimento ideologico del socialismo francese. Chiunque vincerà, vinceranno i banchieri.
Si sente, ma si sente molto, la mancanza in Francia di un Movimento che salga veramente dal popolo e superi la tenaglia finanziaria distruttiva in cui è imprigionata l’Europa e che si maniesta nei partiti della grande massoneria occidentale ormai supini agli interessi del Capitale e della Finanza e indifferenti di fronte ai bisogni dei popoli.
Lo spettacolo desolante resta comunque quello di una Francia spaccata tra due destre, una cosa che 50 anni fa sarebbe sembrata del tutto impensabile.

Gerardo de Martino
Il disegno che la finanza globale porta avanti, ha espresso la figura di Macron. Abile comunicatore, enfant prodige e banchiere dei Rothschild a soli trent’anni, avvalendosi dei modelli di comunicazione del m5s. Nulla di nuovo. Sembra che i paesi fondatori della UE si confermino nel loro disegno di condizionamento dei Governi Europei. Macron è un uomo di Rothschild: il nuovo che di più vecchio non ce n’è.
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Il controllo del territorio dovrebbe essere una delle prime funzioni dello Stato. Ma in Italia, per colpa di questi governi di fantocci, è ormai inesistente. Ciò è l’esito nefasto della legge Bossi-Fini, una delle peggiori leggi italiane, che non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che si proponeva, non ha posto nessun freno utile all’invasione e, malgrado la sua inutilità e inefficienza, da 15 anni sgoverna in Italia il fenomeno gravissimo dell’immigrazione incontrollata senza che nessuno dei governi successivi a Berlusconi abbia mai tentato di fare qualcosa per migliorarla. La Casta se n’è proprio fregata dei migranti, e non ha nemmeno posto dei freni e dei controlli ai gestori dei campi lager dove sono costretti a stare per periodi inutili e infiniti. Per verificare i diritti di un migrante a Berlino ci vogliono due ore. Ma a Bologna per es. ci vuole un anno. Di chi è la colpa di questo? Oggi Salvini regge il suo partito prevalentemente sull’odio ai migranti ma nemmeno Salvini né a livello nazionale né a livello europeo è stato capace di proporre qualcosa di intelligente per migliorare la situazione e il suo lavoro come europarlamentare risulta nullo per massimare la sua visibilità sugli schermi italiani. E nemmeno i grandi dell’Ue fanno il minimo sforzo per regolamentare i flussi migratori, dell’Italia e sei suoi problemi di accoglienza proprio se ne fregano, e anzi troppi politicanti ci speculano alla grande per mortificare ancora di più i diritti dei lavoratori e per arricchirsi coi fondi destinati ai migranti (la frase a Mafia Capitale di Buzzi: “Con immigrati si fanno molti più soldi che con la droga” è emblematica di una politica che si arricchisce laidamente sulla pelle di tanti disperati e poi fa anche attacchi demenziali al M5S alla Saviano. Così il problema già enormemente tragico non farà che peggiorare, producendo una orrenda lotta tra poveri e pervertendo qualsiasi ideale umanitario con un imbarbarimento nei rapporto sociali e nelle leggi.
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Trovo abbastanza grottesco che ci sia chi tenta di paragonare Macron a Renzi o ai 5stelle o metta la Le Pen in parallelo a Salvini. Semmai potrebbero esserci delle somiglianze tra il movimento ‘En marche’ di Macron e gli ex radicali (i quali però ormai dopo la morte di Pannella e le divisioni interne si stanno dissolvendo).
Il concetto di libertà per i radicali ha molte cose buone quando si riferisce a comportamenti sociali: divorzio, aborto, nozze di gay, uso di droghe leggere, protezione dei carcercati ecc. Scompare totalmente e si pervertisce quando entriamo in altri campi come quello dei diritti del lavoro, che essi negano attaccando i sindacati e negando qualsiasi statuto dei lavoratori, o nella finanza, in cui palesemente stanno dalla parte dei magnati del mondo e dei finanzieri. Basti pensare al fatto che la Bonino è sempre invitata alle riunioni del Bilderberg. Mi pare che Macron sia sulla stessa linea. Molte buone proposte per i comportamento sociali. Un ferreo legame di interessi con i magnati dell’Occidente.
Macron, soldi a palate che gli arrivano da Roschild e dai magnati finanziari : ….dimmi chi ti finanzia e ti dirò chi sei!!

DEBITO PUBBLICO
Luigi Di Maio
Il debito pubblico può diventare sostenibile in due soli modi: facendo ripartire l’economia ed eliminando gli sprechi. Per il primo obiettivo servono gli investimenti che in questi anni tutti i Governi hanno abbattuto, per il secondo serve un Governo dalle mani libere.
Il MoVimento 5 Stelle ha già dimostrato nei Comuni amministrati che il debito si può abbattere. In nessuno dei Comuni 5 stelle il debito è aumentato e in molti di essi ha cominciato a scendere, con i risparmi reinvestiti nell’economia reale. Solo per fare qualche esempio, a Pomezia, Comune di 66.000 abitanti, il MoVimento 5 Stelle ha vinto nel 2012 quando il bilancio era in passivo di 7 milioni di euro e oggi il risultato è in attivo di 15 milioni. A Torino abbiamo immediatamente tagliato del 30% i costi dello staff, a Roma con una centrale unica per gli acquisti abbiamo risparmiato in un lampo 40 milioni di euro e Virginia Raggi spende oggi per il suo staff meno della metà di Marino e Alemanno. Potremmo continuare a lungo.
Meglio i “populisti” o chi ha fallito clamorosamente portandoci ad un passo dalla Grecia?

PRESCRITTO IL PROCESSO DI CUCCHI
I medici che sono stati complici della morte orrenda del giovane Cucchi hanno visto annullata la loro assoluzione, ma il processo non potrà riprendere perché le leggi infernali imposte da Pd-Pdl-Lega lo chiudono con una rapida prescrizione. Trovo assolutamente demoniaco che esista la prescrizione per chi è imputato di omicidio e che un assassino, se è tanto furbo da allungare i tempi del processo, possa scansare la pena che gli spetterebbe secondo un criterio minimo di giustizia. Forse i governi che hanno votato leggi processuali così inique, Pd, Fi e Lega, sono così corrotti che, temendo, di avere nelle loro fila anche degli omicidi, hanno pensato bene di renderli impunibili per legge. Non esistono in nessun Paese del mondo 3 gradi di giudizio. A cui si aggiunge anche un ulteriore giudizio del Tribunale della Libertà. A cui può aggiungersi, a maggior beffa del diritto, l’assoluzione e la cancellazione della pena operata da un Parlamento complice (ved Minzolini). Come se ciò ancora non bastasse, si danno poche risorse alla Magistratura, si blocca la carriera dei Magistrati più capaci, si creano Ministro della Giustizia fantocci, si ingorgano le aule di giustizia per mancanza di personale. E infine, beffa suprema, si bloccano i processi ‘per decorrenza dei termini’. E Renzi ha ulteriormente accorciato i tempi del processo, così che un milione e mezzo di processi in dieci anni sono stati troncati e un milione e mezzo di colpevoli o più, sono stati rimessi in libertà. Quelli infine che hanno ricevuto condanne inferiori ai 5 anni, per legge di Renzi, non subiranno alcun carcere né ripagheranno la società finanziariamente del male che hanno fatto. Siamo una Repubblica, basata per colpa del Pd-Fi, sul crimine impunito. Solo per questo, Pd, Fi e Lega andrebbero cancellati dalla faccia della Terra, come criminali o complici di criminali.

Luigi Di Maio
Renzi continua ad andare in televisione ad attaccare il Movimento 5 Stelle con argomentazioni false. Un ex presidente del Consiglio che va in giro in Tv a sparare dati a caso, ha credibilità zero.
Renzi a Otto e mezzo ha detto: “Qui viene Casaleggio, in questa seggiola o quella, non so qual era, e dice: ‘Io voglio fare il reddito di cittadinanza per tutti’, penso a quelli che sono fuori da un posto di lavoro e che quindi seguono con attenzione queste parole. Lei gli dice: ‘Come la copri la cifra che va dai 20 ai 96 miliardi di euro necessaria per il reddito di cittadinanza? Da 20 a 96 miliardi di euro’ ‘Ah beh però possiamo fare per esempio… le pensioni d’oro e i vitalizi…’ Al massimo sta roba qui vale, al massimo esagerando, 100 milioni di euro. E devi arrivare a 96 miliardi di euro. Tu stai prendendo in giro gli italiani.”
Qui l’unico che prende in giro gli italiani è Matteo Renzi. Uno che ha governato per 3 anni questo Paese, e finge di non conoscere le coperture del nostro reddito di cittadinanza, parlando di cifre che vanno da 20 a 96 miliardi, facendo disinformazione con cifre a caso. Eppure questi sono atti depositati, sono atti depositati al Parlamento della Repubblica, e le coperture del reddito di cittadinanza sono approvate dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle costa 14,9 miliardi di euro, non lo diciamo noi, lo dice l’Istat. A quei 14,9 miliardi di euro si aggiungono 2 miliardi di euro per la riforma dei Centri per l’Impiego, che servono a far trovare lavoro a chi prende il reddito di cittadinanza. Renzi finge di non conoscere queste cose, e tra l’altro continua a difendere i privilegi della casta quando dice che con le pensioni d’oro non si può coprire il reddito di cittadinanza. Noi abbiamo individuato 25 voci di spesa che mettono insieme 17 miliardi di euro per erogare questa misura, tra queste ci sono anche le pensioni d’oro. Lui usa la retorica per continuare a difendere i privilegi della casta che durante il suo governo non ha mai voluto tagliare ma che noi taglieremo col primo decreto che istituirà il reddito di cittadinanza in Italia.
Renzi ha continuato: “In questi anni il lavoro giovanile… la disoccupazione è scesa, non troppo, purtroppo ha ragione, ma è scesa dal 46 al 35%.”
Utilizza un dato vero per dire una falsità. L’unica verità è che i giovani occupati italiani non aumentano, o emigrano o per disperazione smettono di cercare lavoro. Solo l’anno scorso sono andati via 115 mila italiani, non solo giovani, anche pensionati, over 40 che hanno perso le speranze di stare in questo Paese. E a quelli si aggiungono gli inattivi, quelli che restano in Italia ma perdono la speranza di trovare un lavoro e quindi non lo cercano più. Questi dati sono la dimostrazione del fallimento totale delle politiche di Matteo Renzi che lui ha anche il coraggio di sbandierare, ma che in realtà dimostrano che Jobs act, bonus, trovate elettorali che ha utilizzato, hanno fatto solo scappare gente e aumentare i giovani disoccupati. Queste sono le sue falsità sui dati che riguardano gli italiani, e con altrettante falsità attacca il Movimento 5 Stelle, ad esempio sulla democrazia diretta.
Il Movimento 5 Stelle ha oltre 2200 eletti nelle istituzioni grazie alla democrazia diretta, che non devono ringraziare nessun capobastone come nel suo partito, e nessuna lista bloccata per essere entrati nelle istituzioni. Lui è quel presidente del Consiglio dei Ministri mandato a casa da un referendum, quello del 4 dicembre, in cui il 60% degli italiani gli ha chiesto di andare a votare, ma lui e il suo partito tengono in ostaggio questa legislatura impedendo agli italiani di andare al voto perché devono prima risolvere i loro problemi interni, e lui deve tornare a fare il segretario. E lui viene a farci lezione di democrazia a noi! E’ ridicolo. E siccome non ha il coraggio di confrontarsi con noi sui temi seri, ad esempio sul nostro programma di governo che stiamo votando insieme ai nostri iscritti -abbiamo già chiuso il capitolo energia adesso stiamo affrontando il lavoro sempre con strumenti democrazia diretta-, allora Renzi utilizza fake news come microchip e le sirene, o strumentalizza temi seri come le mammografie, i vaccini su cui abbiamo ampiamente spiegato la nostra posizione, per attaccarci. Un modo di attaccare veramente di basso livello, di uno candidato alla segreteria del Partito Democratico che non ha argomenti per attaccare la prima forza politica del Paese e deve utilizzare questi mezzucci.
Dice anche che non vogliamo confrontarci con lui sui temi concreti, sulle questioni importanti di questo Paese o sulle proposte che noi abbiamo presentato negli anni del suo governo e che loro ci hanno sempre fermato. Questo è falso: il Movimento 5 Stelle è sempre disponibile a confrontarsi sui temi concreti anche con lui, glielo avevamo chiesto più volte durante la campagna referendaria, e si è sempre rifiutato: anche per questo ha perso. Quindi quando vuole, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, noi siamo disponibili ad un confronto con lui.

Alessandro Di Battista
Da quando sono entrato in Parlamento ho chiesto più e più volte il ritiro del nostro contingente dall’Afghanistan. La guerra in Afghanistan è la guerra più lunga dalla II guerra mondiale ad oggi. Sono morti militari italiani (oltre che decine di migliaia di civili afgani) e ci è costata oltre 5 miliardi di euro. Ogni qual volta abbiamo votato sulle missioni internazionali ci è stato detto che l’Afghanistan era un Paese ormai quasi “pacificato” e che l’Italia si avvicinava alla fine della sua missione. Ma poi che succede? Che sganciano la bomba più potente dopo l’atomica. Trump è stato criticato da più parti nelle prime settimane della sua presidenza. Poi sono bastate qualche dozzina di missili o una bomba devastatrice per renderlo simpatico ai guerrafondai di mezzo mondo come se il rispetto dipendesse da quante armi si è capaci di usare. Per qualcuno parlare di Pace e mondialità significa parlare di utopia. Ma senza utopia saremmo tutti morti da un pezzo.

I MISSILI DI TRUMP
Franco Cardini
“Quando la notte è più buia, non combattere contro le tenebre: però mantieni accesa la lampada”.
Da anni muoiono purtroppo bambini innocenti. Ne sono morti tanti, nei secoli: ma, ora che le democrazie liberali e liberiste hanno sconfitto il nazismo, sbriciolato il comunismo, quasi messo in corner (o almeno così sembrano voler far credere) il fondamentalismo islamista, tutto dovrebbe far credere che i piccoli siano fuori pericolo. O almeno, lo speravamo.
E invece no. Ne hanno ammazzati a migliaia, dall’Afghanistan ai Balcani alla Palestina al Libano all’Iraq alla Libia alla Siria: a parte quelli che muoiono di fame, di sete e di malattia in Africa e quelli che annegano nel Mediterraneo fuggendo al disastro continentale africano (tanto redditizio invece per certi adulti…).
Ma il presidente Trump ha un cuore grande così, più grande ancora del suo ciuffo arancione….
La dittatura perfetta avrà le sembianze di una democrazia, una prigione senza muri dalla quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù.
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ECCE BOMBA
Marco Travaglio
Laura Boldrini è tanto una cara persona, ma forse qualcuno dovrebbe spiegarle che non è sola al mondo. Dunque non esistono solo le fake news contro di lei: ci sono pure quelle (che noi preferiamo chiamare balle) contro gli altri. E purtroppo c’è poco da fare, nel villaggio globalissimo della Rete, se non cercare di identificare i falsari e, se diffamano, denunciarli alla magistratura. Noi per esempio, nel nostro piccolo, non più tardi di tre giorni fa, siamo stati bersagliati dalle balle di quel teppistello detto il Bomba che lei senz’altro ricorderà, perché per tre anni fino al 4 dicembre sedeva al banco del governo a Montecitorio senza che nessuno l’avesse mai eletto. E pazienza: gli abbiamo risposto, lo denunceremo e intanto ce ne siamo fatta una ragione. Ieri intanto il Quotidiano Nazionale ha pubblicato, in un pezzo dedicato ai presunti stipendi dei dipendenti dei gruppi parlamentari 5 Stelle, la foto del fratello di uno di essi, che purtroppo non percepisce alcuno stipendio perché è morto due anni fa per un terribile male. E, siccome non si chiamava Boldrini, non se l’è filato nessuno. Ma la lista è lunga.
Il 31 marzo la Procura di Genova iscrive nel registro degli indagati Beppe Grillo e Alessandro Di Battista per diffamazione su querela di Marika Cassimatis, la candidata sindaco 5Stelle che ha vinto le “comunarie” online ed è stata poi esclusa dal nuovo voto con l’accusa di essersi schierata contro il movimento. Tutti i siti dei giornaloni sparano la notizia “Grillo e Di Battista indagati” (il presunto reato è ben nascosto negli articoli per evitare le risate omeriche dei lettori), e tutti i tg Rai e la grande stampa in prima pagina. Tutte testate che, come pure la nostra, sono dirette da giornalisti letteralmente sommersi da querele per diffamazione e cause civili per danni. Per Repubblica l’indagine di Genova è addirittura la notizia del giorno. Pagina 1: “M5S, scoppia il caso Genova: indagati Grillo e Di Battista”. Pagina 2: “Genova, Grillo e Di Battista indagati: a rischio il sistema delle comunarie”. Pagina 3: “L’asse tra forzisti e 5Stelle: la svolta anti-toghe che sconcerta i magistrati”. Cioè: il crimine contestato a Grillo e Dibba è talmente grave da indurli ad allearsi con Forza Italia contro i giudici, anche se di quest’alleanza purtroppo nell’articolo non si trova traccia, e neppure dello sconcerto delle toghe. Anche il Corriere dedica due pagine alla clamorosa inchiesta, con sapidi retroscena del tipo: “I leader minimizzano: ‘Ma in questo clima prepariamoci a tutto’”. Processo per mafia? Strage? Narcotraffico? Stupro? Chissà.
Grillo, secondo il retroscenista (forse ignaro di tutte le querele e cause subite da Beppe quando faceva il comico e attaccava tutti, dalla Telecom a Craxi alla Montalcini), è in preda alla “rabbia”. E Di Battista è “molto irritato”, anche perché “i suoi si chiedono se il fascicolo aperto dal pm Cotugno possa indebolire la leadership del deputato romano”. Una carriera stroncata sul nascere.
Su La Stampa un noto giallista politico, già celebre per aver scambiato la moglie di Brunetta per una blogger grillin-putiniana (nome di battaglia: Beatrice Di Maio) specializzata in fake news contro il povero Lotti, unisce l’utile al dilettevole, cioè ai fantomatici annunci del Pd su imminenti accuse di evasione fiscale (“presto sorprese sul fisco”). E chiude in bellezza: “Il paradosso di questa storia è che la forza politica che più ha coccolato e invita i magistrati a sé, potrebbe esser sommersa, e infine illuminata, da una valanga di cause, penali e civili” (come può una valanga illuminare una forza politica? Ah saperlo: più o meno come può uno scoglio arginare il mare).
Purtroppo l’altroieri, com’era ampiamente prevedibile trattandosi di critiche politiche mosse da due politici a un politico, la Procura di Genova chiede l’archiviazione per Grillo e Di Battista: niente diffamazione, solo legittima critica politica. La notizia è molto attesa sulle copertine dei tg e sulle prime pagine dei giornaloni che l’avevano sparata come se fosse un’inchiesta per mafia, anche perché, in caso contrario, c’è da aspettarsi il solito stracciar di vesti dei “garantisti” contro il giornalismo giustizialista e manettaro, anzi il circuito mediatico giudiziario imbeccato dai pm politicizzati che scambia gli avvisi di garanzia per sentenze di condanna e prima sbatte in prima pagina le indagini sui politici per metterli alla gogna, poi le nasconde quando finiscono nel nulla.
Invece niente di tutto questo: zero tituli sulla richiesta di archiviazione nei tg e nelle prime pagine dei giornaloni, zero sdegno per la censura. E un solo commento sui 5Stelle: quello a pagina 6 de La Stampa, firmato dal giallista dadaista della valanga che illumina. Un commento di scuse (peraltro tardive) al M5S e a Putin per l’accostamento alla moglie di Brunetta, o per la panna montata sulla querela della Cassimatis? Nossignori. La richiesta di archiviazione è confinata in 10 righe al fondo di un articolo sulle firme false a Palermo, mentre il commento riguarda l’italiano malfermo di Di Maio (Luigi, non Beatrice). In basso, un altro titolo: “Corruzione, nuovi indagati per il maxi appalto Consip”. Che strano: solo due giorni fa, in prima pagina su La Stampa, un altro immaginifico giallista decretava che “l’inchiesta su Consip, sul padre di Renzi e sul ministro Lotti, è in buona parte un’invenzione… L’inchiesta è morta… Un corpo dello Stato fabbrica e manipola e occulta prove contro lo Stato medesimo, contro il presidente del Consiglio, contro un suo ministro e strettissimo collaboratore. Ed è su un episodio di tale portata eversiva che si è condotta battaglia politica. Se non ci fermiamo, siamo perduti”. Ora, nel breve volgere di tre giorni, lo stesso giornale non si ferma ed è perduto: annuncia che l’inchiesta morta, inventata, manipolata, eversiva è viva e lotta insieme a noi, tant’è che produce addirittura “nuovi indagati”. Una delle due dev’essere una fake news: chissà quale.
Ma su La Stampa, almeno, la schizofrenia è a giorni alterni. Su la Repubblica, invece, lo stesso giorno (ieri) e nella stessa prima pagina. A sinistra, il commento di Roberto Perotti che definisce la manovra finanziaria del governo “una finzione”, “fumo negli occhi”, “una presa in giro”: “tutti lo sanno, eppure tutti perdono tempo a discutere e commentare numeri puramente fittizi” (compresa Repubblica, che da giorni magnifica i balsamici effetti della manovra). Perbacco: una fake news diffusa da Palazzo Chigi, rilanciata dai giornaloni e spedita a Bruxelles nella speranza che ci caschi pure l’Europa, mentre “tutti vedono che il re è nudo, e nessuno osa dirlo”.
A destra, in lievissima controtendenza, il commento di Stefano Cappellini contro i populisti e le loro fake news: “Il nuovo mantra dei complottisti web: ‘Nessuno ne parla’”, “L’effetto è un’inversione dell’onere della prova che oltraggia impunemente la logica. ‘Siccome nessuno ne parla, è vero’… Additandone la presunta censura, qualsiasi bestialità può essere inoculata nel dibattito politico e avvelenarlo in modo spesso irreversibile… Una paranoica cultura del sospetto travestita da emancipazione e da ribellione sociale”, dagli “spettacoli di Beppe Grillo e le dichiarazioni dei suoi adepti” in giù.
Chi non viene assalito dalla da labirintite è colto da un atroce sospetto: oddio, il Cappellini a destra non ce l’avrà mica col Perotti a sinistra (“il re è nudo ma nessuno osa dirlo”)? Chi invece ha buona memoria non ha dubbi: Cappellini ce l’ha proprio con il suo giornale, che quando uscì nel 1976 si presentò così ai suoi futuri lettori: “La Repubblica, quello che gli altri non ti dicono” (e che oggi, 41 anni dopo, non ti dice neanche la Repubblica).
Ps. Viva sempre la libera informazione e abbasso sempre le fake news (degli altri).
Povero Matteo ! ormai è penoso
Pur di far parlare bene di se ha fatto fuori dalla Rai tutti i conduttori di talk che non gli andavano a genio (regalandoli alla concorrenza). Poi è passato ai direttori di Tg, facendo fuori quelli che durante la campagna referendaria osavano dare gli stessi spazi al SI e al NO.
Adesso vuole fare fuori anche l’amministratore delegato che gli ha consentito di portare avanti i suoi “editti bulgari”.
Evidentemente vuole ancora di più, vuole “TeleRenzi”.
Una persona che ha paura della libertà di informazione è destinato a perdere, per sempre.
Il suo atteggiamento resterà sempre quello di un perdente e infatti nonostante tutta questa oscena macchinazione, ha perso tutte le competizioni elettorali degli ultimi 2 anni.
Con l’ultima, gli italiani lo hanno mandato a casa.
Ora vorrebbe tornare, con gli stessi metodi e gli stessi argomenti. Faccia pure, continua così Matteo: verso lo 0% ed oltre.

UNISCI I PUNTINI
Marco Travaglio
Facciamo un gioco con i fatti dell’ultima settimana: la “pista cifrata” della Settimana Enigmistica, quella dei puntini numerati da unire con la penna. E vediamo che disegno ne esce.
1. Report, programma cult di giornalismo investigativo di Rai3, firmato per anni da Milena Gabanelli e ora da Sigfrido Ranucci, svela uno dei tanti misteri gloriosi: perché il costruttore Pessina fu ben felice di buttare un po’ dei suoi soldi per acquistare un bidone come l’Unità, organo Pd al disastro che perde 400 mila euro al mese; e perché Romeo, imprenditore di successo, tentò di svenarsi per portargliela via. La risposta, secondo Report, è nei lauti appalti che Pessina ha poi ottenuto da amministrazioni e aziende pubbliche controllate dal Giglio Magico: dal gasdotto in Kazakhstan all’ospedale di La Spezia. Risultato: Renzi bolla Report di “pura follia” e annuncia querele e cause; i suoi sgherri bombardano il programma in tutti i talk e i tweet; il centro e la destra, anziché difendere l’impeccabile inchiesta mai smentita nei fatti da nessuno, mettono pure loro mano alla fondina.
2. Anche Bianca Berlinguer, licenziata dal Tg3 per leso renzismo, poi confinata in un programma pomeridiano (Cartabianca) e infine chiamata a rianimare l’encefalogramma piatto del talk narco-renziano Politics, entra nel mirino dei renziani. Guelfo Guelfi, il Matteo boy del Cda Rai, invoca da un mese (in un’intervista al samiszdat clandestino Il Foglio, per non dare troppo nell’occhio) la chiusura del programma, reo di ospitare anche Bersani, Di Maio e financo Travaglio. Sarebbe invitato anche Renzi, ma il suo nuovo comunicatore-epuratore Michele Anzaldi, dice no per non legittimare uno dei pochi programmi liberi rimasti.
3. Siccome il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto non si decide a chiudere Report e Cartabianca, che purtroppo raccolgono buoni ascolti, mentre le tre reti di Viale Renzini e i tre TgRenzi (soprattutto il terzo deberlinguerizzato) colano a picco, i renziani e gli ascari di centro-destra cannoneggiano pure lui, da essi stessi nominato per meriti leopoldi due anni fa e ora vogliono rimpiazzarlo con uno ancor più leopoldo in vista della campagna elettorale.
4. Il Tg1 spara balle a raffica (tipo la Raggi che riapre la discarica di Malagrotta), censura le smentite alle sue balle (tagliata la rettifica dell’assessora Montanari), nasconde notizie sgradite al governo (la tesi plagiata dalla Madia) e gonfia quelle sgradite alle opposizioni (titoloni su Grillo e Di Battista indagati per l’orribile delitto di diffamazione).
Due 5Stelle con telecamera avvicinano per strada il direttore Mario Orfeo per chieder conto delle balle. Scena muta, seguita da una canea di tartufi trasversali che strillano all’“assalto squadristico”, allo “stalking”, all’attentato alla libertà di stampa del nostro eroe. Così a nessun cittadino verrà più il trip di verificare l’uso che si fa del suo canone in bolletta alla voce “informazione”.
5. L’ex premier ed ex segretario Renzi, mentre i suoi e Repubblica attaccano i 5Stelle che rifiutano i confronti in tv con altri politici, rifiuta i confronti in tv con gli altri candidati alle primarie, Emiliano e Orlando. Poi si presenta a Ottoemezzo senza confrontarsi con altri politici e insulta uno dei pochi giornali non ancora al suo servizio (“il Falso quotidiano”), pretende che chiediamo “scusa a mio padre” (ma non dice per cosa), racconta che “Travaglio fugge dal processo” nato da una citazione del babbo (ma i processi penali si celebrano anche se l’imputato fugge, e in quello non c’è stata alcuna fuga perché è una causa civile su atti scritti presentati dagli avvocati e non dalle parti in lite) e annuncia che “il buonismo è finito”, ora “iniziamo a denunciare”: ci farà sapere lui a chi toccherà con opportuni comunicati. Per molto meno, quando Di Maio diffamato da tg e giornaloni annunciò querele e si rivolse all’Ordine, fu tutto uno stracciar di vesti per le “liste di proscrizione”. Per Renzi invece tutto tace: se denuncia chi sta al potere è democrazia, se denuncia l’opposizioneè fascismo.
6. Il capitano del Noe che ha coordinato per la Procura di Napoli l’inchiesta Consip scoprendo tangenti e traffici per truccare il più grande appalto d’Europa, viene indagato per falso per aver invertito nell’informativa ai pm (ma non nella trascrizione, che è corretta) due nomi in una delle migliaia di frasi intercettate. Apriti cielo: a reti, social ed edicole unificati si urla alle “intercettazioni falsificate”, all’“inchiesta taroccata”, a “papà Renzi scagionato” e ovviamente al “complotto” con tanto di “mandanti”. Uno su tutti: il pm napoletano Woodcock (che non c’entra nulla: l’informativa era per i pm romani che hanno ereditato l’indagine). Così tutti gli investigatori e i pm sono avvertiti: non si indaga sugli amici e i parenti di Renzi.
Unendo i puntini, emerge un disegno che sapremmo descrivere meglio di così: “Io sono costernato, perché tutto questo mi evoca dei ricordi poco simpatici. Questi pensano: ‘Ripuliremo la stalla’, ‘faremo piazza pulita’… Ma questo linguaggio chi glielo ispira? Ci ricorda delle cose che avremmo voluto dimenticare. Era Mussolini che parlava così”. Parole di Indro Montanelli del 20 marzo 2001 sui deliri epuratori di B.&C. dopo una famosa puntata del Satyricon di Daniele Luttazzi. Il grande Indro ce l’aveva col centrodestra: “Questa non è la destra, questo è il manganello. Gli italiani non sanno andare a destra senza finire nel manganello”. Ora basta sostituire “destra” con “PdR” e il gioco è fatto. Se non vi piace il presepe, ritagliate e spedite la cartolina a pag. 4, oppure postatela sui social. Così capiranno che siamo in tanti.

Povertà: Eurostat, l’Italia è il Paese Ue con più poveri
Quasi 7 milioni, il doppio della Germania e tre volte la Francia
L’Italia è il Paese europeo con il numero più elevato di persone che vivono in “gravi privazioni materiali”, ovvero la definizione istituzionale di ‘poveri’. E’ quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2015, che segnalano una discesa sensibile del numero di poveri in Europa, ma solo marginale in Italia. Nel 2015 in Europa il tasso di povertà è sceso a 8,2% sul totale dei cittadini europei, dal 9% del 2014.
In totale, sono 41,092 milioni i poveri in Europa. L’Italia, invece, è passata dall’11,6% all’11,5%, ovvero un totale di 6,982 milioni di persone che vivono in conclamate condizioni di povertà. Per Eurostat, si tratta di persone che non possono affrontare una spesa inaspettata, permettersi un pasto a base di carne ogni due giorni, mantenere una casa. Il numero è molto più basso in Germania (3,974 milioni), dove il tasso è appena del 5%, e anche in Francia (2,824 milioni), con un tasso del 4,5%, entrambi Paesi più popolosi dell’Italia. In generale sono poveri soprattutto i genitori ‘single’ (17,3% del totale Ue) e gli adulti senza compagno (11%).

Fabrizio Rondolino, direttore dell’Unità:
“Emergency è un’organizzazione politica antioccidentale mascherata da ospedale ambulante, va isolata e boicottata.”
“Il suffragio universqale comincia a rappresentare un serio pericoli per la civiltà occidentale”
“Vi do una buona notizia. Virginia Raggi non andrà al ballottaggio”
“Ma perché la polizia non riempie di botte ‘sti insegnanti e libera il centro storico di Roma”
“Se gli insegnanti del Sud che urlano in tv conoscessero l’italiano, almeno capiremmo cosa vogliono”
“Lo si sospettava da tempo ma dopo la pubblicazione del video postumo, ora è una certezza: Casaleggio era un cretino!”
“L’insurrezione corporativa e ignorante dei sindacati della scuola andrebbe affrontata con licenziamenti esemplari e di massa”.
Poi uno si meraviglia che l’Unità non venda copie? Si dovrebbe meravigliare che non le diano fuoco!!

RIDIAMARO :- )

A Pasqua non mangerò un agnello, detesto l’idea che un essere senziente venga ucciso… credo che mangerò un vegano!
(SnoopyThewriter, Twitter)
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La prima cosa che gli apostoli chiesero a Gesù appena risorto fu #chefaiapasquetta?
(RubinoMauro, Twitter)
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Gesù Che fai a pasquetta?
– Mah, mi sa che vado in un risort.
(tragi_com78, Twitter)
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Dopo il pranzo di Pasqua e il mega pic nic di pasquetta, mi sento come la pietra del sepolcro: rotolo.
(dondindan, Twitter)

VOLEVO INFORMARE COLORO CHE SIEDONO SULLA RIVA DEL FIUME AD ASPETTARE CHE PASSI IL MIO CADAVERE, CHE IO DI SOLITO VADO AL MARE.
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Fulvio Maranzano
Onde evitare altri rischi, ‘sti cavalcavia non si potrebbero costruire già crollati?

La moglie al volante: “Ma guarda tu questi pedoni, sempre in mezzo alla strada”. Il marito: “Ti prego cara, scendi dal marciapiede !!!”
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Piero si lamenta con l’amico Sergio che la vita sessuale con sua moglie sta diventando sempre piu’ noiosa. “Devi essere piu’ creativo, rompi la monotonia” dice Sergio “Perche’ non giocate al dottore per un’oretta? Io faccio cosi'”. “Bella idea” risponde Piero “ma come fai a farlo durare per un’ora?”. “Semplice, la lasci nella sala d’aspetto per 55 minuti!!”.
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Samuele Megna
“Non si scherza con i vaccini”
Disse chi ha nominato la
Lorenzin Ministro della Salute.
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Un passerotto si lancia dal nido e, con pochi insegnamenti ricevuti dai genitori, comincia a esplorare il mondo.
Un giorno incontra un cane e gli chiede:
– “Tu chi sei?”
E il cane:
– “Sono il cane lupo!”
Il passerotto:
– “Non può essere! Uno, o è cane o è lupo!”
E il cane con tanta pazienza gli spiega:
– “Mia mamma era una lupa, mio papà un cane, hanno fatto sesso e sono nato io, il cane lupo!”
Il passerotto si reca perplesso presso un ruscello per bere e qui vede un pesce:
– “E tu chi sei?”
E il pesce:
– “Sono la trota salmonata!”
– “Non è possibile, uno, o è trota o è salmone!”
E la trota:
– “Mia mamma era trota, papà salmone, hanno fatto sesso e sono nata io!”
L’uccellino perplesso si gira e vede un insetto:
– “E tu chi sei?”
E l’insetto:
– “Sono la zanzara tigre.”
E il passerotto: – “Mavvaffanculo!” 😂 😂
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“Dal numero di persone che ho mandato affanc… ci deve essere un bel traffico!”
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Maurizio Di Simone
+++ ULTIMA ORA +++
Grave incidente in uno zoo lombardo. Salvini cade nel recinto delle scimmie orangutans, ed è subito capobranco.
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Un uomo entra in una farmacia e chiede un pacchetto di preservativi. Subito dopo aver pagato inizia a ridere ed esce fuori. Il giorno seguente succede la stessa cosa, con l’uomo che esce ridendo piegato a mezzo. Il farmacista pensa che sia pazzo e chiede al suo assistente che lo segua la prossima volta che torna. Difatti, il giorno dopo entra il tizio in farmacia, chiede i preservativi e, dopo averli pagati, esce ridendo. L’assistente e’ pronto a seguirlo ed esce subito dopo il tizio. Una mezz’oretta dopo torna in farmacia. “L’hai seguito?”. “Sì, l’ho fatto”. “E… dove andava?”. “A casa tua”.
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http//masadaweb.org



MASADA n° 1848 1-5-2017 LA GRANDE AMMUCCHIATA ovvero IL SOLA DELL’AVVENIR

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MASADA n° 1848 1-5-2017 LA GRANDE AMMUCCHIATA ovvero IL SOLA DELL’AVVENIR
Blog di Viviana Vivarelli

Primarie del Pd – Arrivisti e profittatori – Il silenzio degli indecenti – Vitalizi – Vaccini – Lo scandalo delle ONG, taxi del mare- Immigrazione o invasione pilotata? –Fermiamo i signori della guerra – Salme di regime – Il Governo scarica Cantone, poi ci ripensa – Biotestamento e orrori cattolici – Il favoloso mondo di Renzi – Renzi, maestro in corruzione. E i piddioti lo rivotano pure! – L’inutilità di Cantone – Attacchi a Di Maio e al procuratore di Catania per aver denunciato alcune ONG che fanno traffico di migranti – Soros il burattinaio criminale che ha sovvenzionato il colpo di stato in Ucraina
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Ficarra e Picone
“Ma possibile che non si trova una legge elettorale che vada bene?”.
“Ne hanno trovate tante ma in tutte c’era qualcosa che non andava”.
“Che cosa?”.
“Vinceva Grillo!”
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CHI FESTEGGIA CHI
VV
Il Pd ha avuto la faccia di non andare a festeggiare il 25 aprile o liberazione dal fascismo per protesta contro l’ANPI che ha votato No per la riforma costituzionale di Renzi e di fare la pagliacciata di vestirsi di blu per festeggiare quell’Unione europea e quell’austerità e quell’euro che ci hanno ridotto in braghe di tela. Ci auguriamo che, per coerenza, il Pd non festeggi nemmeno il Primo Maggio, che è la festa di quei lavoratori a cui il Pd ha fatto bellamente la festa e lo sostituisca con una neofesta di elogio al neoliberismo, al sistema finanziario e allo sfruttamento dei popoli! La potete chiamare Festa di San Renzi e dei traditori come lui, o San Giuda, andrebbe benissimo!
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Gli schiavi perdono tutto nelle loro catene, persino il desiderio di liberarsene”.
(Rousseau)
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La lotta al terrorismo va bene ma Londra tocca il ridicolo. Arrestati presunto terrorista in possesso di tre coltelli da cucina. L’accusa è ‘possesso di armi da taglio’. Cuochi, siete avvertiti!
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Il nostro destino viene formato dai nostri pensieri e dalle nostre azioni. Non possiamo cambiare il vento ma possiamo orientare le vele.”
(Anthony Robbins)

L’arrivismo è lo sterco della gloria” (Pietro Aretino)
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Renzi è un arrivista. Nulla per lui è etico. Tutto per lui è utile. Può dire tutto e il contrario di tutto, perché ha solo arrivismo e non ha nessuna etica. Un uomo come lui è buono solo a far carriera. Non è buono per fare il bene di un Paese.

Gli Arrivisti sono alquanto sospettosi ed alquanto cattivi: li ho visti, simili ai lupi siberiani, mangiare con risolutezza uno dei loro amici caduto fra la neve: hanno un buon appetito e bei denti. Alla minima imprudenza, si getteranno su di voi e vi divoreranno cominciando dalle parti molli, ma tutto sarà inghiottito, perfino le ossa e gli escrementi, ed essi saranno ammirati sul corso, fieri delle loro labbra ancora insanguinate.”
(Remy de Gourmont)
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Il regno della burocrazia ha fatto della volontà di potenza una rivalità da quattro soldi, una manovra da bassi politicanti, un machiavellismo da portinaie. L’astuzia arrivista, l’arte di arrangiarsi, gli espedienti individuali della sopravvivenza sono lo specchio uniforme delle nuove società mercantili. Così finisce, in quanto tale, lo spirito di una civilizzazione da commessi viaggiatori che piazzano la merce ovunque la merce li ha piazzati.”
(Raoul Vaneigem)
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VOTANTI PRIMARIE del PD
Ai 10mila seggi organizzati in tutta Italia, con l’impegno di circa 80mila volontari, vanno a votare poco meno di 2 milioni di persone (su 47 milioni di elettori sono il 4 per cento) ma le tessere sono 400.000. E gli altri? Ipotizzando che per Renzi abbiano votato 1.600.000 persone, sono 3,4 su cento e con queste percentuali Renzi pensa di vincere alle politiche? Sono una goccia nel mare)
2005 – 4.311.149
2007 – 3.554.169
2009 – 3.102.709
2013 – 2.814.881
2017~ 2.000.000 (su 47 milioni di elettori)
(Dalle ultime primarie il Pd ha perso 800.000 persone, in pratica di più se si sottraggono extracomunitari, sedicenni e gente di Forza Italia. In 12 anni il Pd ha più che dimezzato i suoi elettori)
adc :Una volta queste venivano chiamate “Vittorie di Pirro”, dove ad una battaglia non decisiva vinta sul campo seguiva un assottigliamento delle truppe, tale da limitare le possibilità di combattimento future. Le vere battaglie campali di Renzi saranno le prossime amministrative, le regionali siciliane di autunno e poi le politiche di quando saranno, li si vedrà la vera capacità di operazione sul campo.
Mik: 1.400.000… eccoli lì TUTTI i renzini rimasti… vi siete contati?.. un po’ pochini non vi pare??
talia : E B non lo ringrazia nessuno per il supporto ?
GATTO 74 : il più basso numero di votanti nella storia delle primarie del centrosinistra……e questi esultano…. è come se Vettel esultasse per aver portato a termine la gara, anche se ultimo…
Alessandra : le primarie SERIE di un partito dovrebbero essere riservate esclusivamente ai propri TESSERATI certificati; queste sono buffonate che servono solo a misurare giochi politici.
biuly : Il popolo del PD stupisce i loro stessi leader. Come Vanna Marchi che non riusciva a credere di trovare ogni giorno dei fessi a cui vendere il sale.
Vito Donati : Un leader sempre più forte di un partito sempre più piccolo
Luca Bonaiuti: 1.400.000 italiani hanno detto SI a Renzi segretario del PD.
Il 4 dic. 19.400.000 Italiani hanno detto NO alla sua politica.

IL SILENZIO DEGLI INDECENTI
Marco Travaglio
Sentite questa perché è forte. L’ha detta Angelino Alfano, a proposito di Carmelo Zuccaro, capo della Procura di Catania che indaga sui rapporti fra alcune Ong e i trafficanti di migranti: “Io do il 100 per 100 di ragione al procuratore. Sono degli ipocriti e dei sepolcri un po’ imbiancati tutti quelli che si indignano a comando. Cioè, se i magistrati dicono delle cose che a loro piacciono, allora possono parlare; se dicono cose che a loro non piacciono, devono stare zitti. Bisogna andare fino in fondo”. Ora, pare incredibile ma Alfano è stato dal 2013 al 2016 ministro dell’Interno nei governi Letta e Renzi, prima di passare agli Esteri nel governo Gentiloni. Il ministro dell’Interno è il responsabile dell’ordine pubblico e a lui rispondono le forze dell’ordine e i servizi segreti civili. E proprio dai dossier e dalle intercettazioni preventive dell’intelligence sono partite le indagini di Catania. Alfano, quand’era al Viminale, le ha lette e, se sì, le ha capite e, se sì, cos’ha fatto per andare fino in fondo? E se no, cioè se scopre il tutto solo ora che ne ha parlato Zuccaro, che razza di ministro è? E poi che vuol dire “do il 100 per 100 di ragione al procuratore”? Mica ha scritto una sentenza, o enunciato una formula matematica, o esposto una teoria: ha posto un problema perché governo e Parlamento lo risolvano, non perché gli battano le mani e gli dicano “vai avanti tu che a noi ci vien da ridere”.
Zuccaro, poi, è lo stesso che ha chiesto il rinvio a giudizio del sottosegretario Giuseppe Castiglione, ras di Ncd, per turbativa d’asta, falso, abuso e corruzione elettorale sulla gara truccata del Cara di Mineo. Alfano è d’accordo al 100 per 100 con Zuccaro solo quando indaga sul business del trasporto dei migranti, o anche quando indaga sul business dei centri di accoglienza dei migranti? Nel primo caso, farebbe parte di quegli “ipocriti” e “sepolcri un po’ imbiancati” che denuncia con tanta veemenza (esclusi ovviamente i presenti, cioè se stesso). Nel secondo caso, perché difende l’imputato Castiglione al governo? Nel 2009 il ministro della Giustizia del terzo governo B. presentò un ddl sulle intercettazioni che conteneva anche la seguente norma: il pm che “rilascia pubblicamente dichiarazioni su procedimenti a lui assegnati” ha l’“obbligo di astenersi” subito dalle indagini. Per fortuna la porcata non passò, altrimenti il procuratore Zuccaro che ha rilasciato dichiarazioni – per noi doverose, per il Guardasigilli del 2009 criminose – sulla sua indagine avrebbe già dovuto mollarla per legge. E indovinate un po’ chi era il ministro che voleva cacciare i pm che parlano delle loro inchieste?
Lo stesso che oggi difende “al 100 per 100” il pm che parla della sua inchiesta: quel gran genio di Angelino Jolie. Che ora potrebbe autodefinirsi un perfetto esemplare degli “ipocriti e sepolcri un po’ imbiancati che si indignano a comando e, se i magistrati dicono delle cose che a loro piacciono, possono parlare; se dicono cose che a loro non piacciono, devono stare zitti”.
Ormai il giudizio su un’azione o su un’affermazione non dipende più da ciò che si fa o si dice, ma da chi lo fa o lo dice. C’è chi può e chi non può. Prendete Piero Grasso. Sette anni fa, nel maggio 2010, era procuratore nazionale antimafia, reduce da sei anni alla guida della Procura di Palermo. E, commemorando come ogni anno l’assassinio del suo amico Giovanni Falcone sull’autostrada di Capaci, dichiarò: “Le stragi furono date in subappalto a Cosa Nostra per gettare l’Italia nel caos, dare la possibilità a un’entità esterna di proporsi come soluzione e agevolare l’avvento di nuove realtà politiche che potessero poi esaudire le sue richieste”. L’ipotesi, che era il perfetto ritratto di Forza Italia, era tutt’altro che peregrina. Infatti era uno dei caposaldi della mega-indagine “Sistemi criminali” avviata dai pm palermitani Scarpinato, Lo Forte, Ingroia e altri ai tempi del suo predecessore Gian Carlo Caselli. Poi però Grasso ne aveva preteso l’archiviazione. Quando la riesumò nel 2010, fu chiaro che non disdegnava di parlare di ipotesi addirittura archiviate (da lui) accreditandole come ancora valide, perché distingueva (come fa oggi Zuccaro) l’aspetto politico da quello penale. Del resto di chi era quel faccione così festante e prodigo di particolari su un’indagine appena aperta, nella conferenza stampa dell’11 aprile 2006 sulla fresca cattura di Bernardo Provenzano? Ma del superprocuratore Grasso, naturalmente. Il quale ora, asceso alla presidenza del Senato, spiega che “bisogna parlare delle indagini quando sono concluse, non quando sono in corso”, dunque Zuccaro è “un po’ fuori dall’ordinamento” (come i “sepolcri un po’ imbiancati” di Angelino) e “fuori dalle competenze di un magistrato”. Invece il Grasso che (legittimamente secondo noi e secondo il Grasso-1, criminosamente secondo il Grasso-2) parlava della cattura di Provenzano e delle stragi mafiose pro FI era dentro l’ordinamento e le competenze di un magistrato. Dipende.
Dunque i pm prendano buona nota. Quando fanno una retata di criminali da strada o di mafiosi o di spacciatori, si astengano dal farsi belli nelle conferenze stampa, altrimenti sono fuori dall’ordinamento e dalle competenze di magistrati: ci diranno tutto a fine indagini (nel frattempo i congiunti e gli amici degli arrestati avvertiranno Chi l’ha visto?). E se, per dire, un pm scopre che in una delle terre dei fuochi sparse per l’Italia i cittadini mangiano e bevono prodotti radioattivi o cancerogeni, non lanci alcun allarme e non avverta le pubbliche autorità: sarebbe fuori dai suoi poteri, anzi dall’ordinamento. Quindi si tenga tutto per sé un paio d’anni, sino al termine dell’indagine. Poi però, se arriva in tempo, potrà parlarne ai funerali.

Beppe Grillo
Non esistono energie esterne al Movimento, noi siamo compenetrati con qualunque espressione non-criminale e non-politica che non sia legata al “vecchio ordine” del nostro Paese. Il governo a 5 Stelle avrà la consistenza di ciò che manca in Italia da troppo tempo: onestà e competenza al servizio dei cittadini. Certamente sarà l’espressione di elezioni libere, e sarà molto difficile da zittire con il dito ossuto della Germania o con la tracotanza delle banche.
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VV
I Piddioti sono così corrotti o rincoglioniti che rivoteranno Renzi come masochisti irrecuperabili. Ma sono curiosa di vedere quanti andranno a votare, perché, pur ricorrendo a cinesi e rom, saranno quelli che mancheranno al voto per protesta a dire la verità sulla forza di Renzi e sulla sua protervia a comandare. Nei Paesi civili, quando un premier riscuote una così grande sconfitta sparisce proprio dalla circolazione e non si fa più vedere per la vergogna. In Italia il potente sconfitto non si schioda nemmeno con le cannonate, e del rispetto che si deve agli elettori se ne frega. Per questo Renzi merita solo il peggio, perché chi si incolla con tale accanimento al potere quando tutto il mare gli va contro può stare a galla solo attaccandosi agli squali.

Gianni Cappellato
DAL 2009 AL 2016 SONO FALLITE 100 MILA AZIENDE ITALIANE, NESSUN GOVERNO HA MOSSO UN DITO PER CERCARE DI SALVARNE QUALCUNA E A ME DOVREBBE DISPIACERE CHE RESTANO A CASA 12MILA DIPENDENTI IN CASO DI FALLIMENTO ALITALIA? PER QUANTO MI RIGUARDA POSSONO BRUCIARE TUTTI DOMANI COMPRESI GLI AEREI.
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Alla fine del 2016 i 5stelle parlamentari solo tagliandosi lo stipendio avevano aiutato col fondo del microcredito ben 5000 imprese. Pensiamo a cosa potrebbero fare se fossero a capo del Governo!
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CARLA RUOCCO…JOHNNY STECCHINO
Nel giugno del 2011, Roberto Benigni era tra i firmatari della petizione di Articolo21, a difesa della trasmissione Report della Gabanelli.
In essa si chiedeva che la trasmissione “…uno dei simboli del servizio pubblico…, non venisse cancellata dal palinsesto televisivo”.
A quei tempi governava Berlusconi ed era politically correct fare il paladino dei più deboli.
A detta del Fatto Quotidiano, ora che vengono toccati i suoi interessi personali, (Report racconta di uno sperpero di soldi pubblici), il comico toscano ha tentato di bloccare il servizio, dando incarico ai suoi legali di diffidare la messa in onda della trasmissione.
Quando vengono toccati gli interessi personali, l’intellighenzia radical chic che si batteva contro il bavaglio della libera informazione, ricorre alla censura preventiva. Come, se non peggio di Berlusconi. (E così abbiamo scoperto che l’unica vera ‘Costituzione’ che Benigni rispettava era quella del suo bottino personale).
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Ci hanno rotto gli zebedei offendendoci e dicendo che avremmo mandato al potere persone prive di competenza e di esperienza e poi hanno stipato il Governo con disonesti incolti e sciocchi, scelti solo per essere amici personali di un capetto la cui laurea in legge è un insulto per la stessa facoltà di legge, così come lo era quella di Berlusconi. E accanto a lui abbiamo dovuto vedere complete nullità o peggio, come Poletti o la Madia, la Boschi o Delrio o Esposito, Alfano o Verdini, o ripescaggi innominabili come l’orribile Zanda, e abbiamo dovuto vedere candidati locali come la Moretti o la Picierno che fanno vergognare appena aprono bocca. E ora stanno per riprendersi come compari gente come Gasparri o Ghedini o La Loggia o la Gelmini.. Non c’è mai fine al peggio!

Giuseppe Barone
Ci siamo uniti con l’Europa per aprire il più grande cantiere del mondo di povertà.
Non solo i rincoglioniti di questo paese non sono stati capaci ad arginare il fenomeno ma hanno trovato come giustificazione che noi italiani abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità.
Altri rincoglioniti preso a verbo il concetto, si prodigano affinché la povertà diventi condivisa, diffusa, ma peggio ancora, un premio.
Il cantiere povertà lavora tutti i santi giorni, con le sue leggine, con le sue gabelle, con la sue caste parassitarie, fanno scappare i veri imprenditori verso altri paesi e ci teniamo gli imprenditori che campano solo con gli appalti dello stato, con gli rincoglioniti che non sanno distinguere i veri imprenditori che danno lavoro a spese loro da quelli che danno lavoro a spese della collettività.
Ma non basta poi c’è lo zoccolo duro del rincoglionimento generale, man man che ti tolgono i diritti questi danno la colpa ad ipotetici complotti mondiali, d’altronde chi fotte non lo dobbiamo anche farlo ridere e tenerlo allegro.
Quando a un imprenditore gli date in gestione un’autostrada, un porto, una concessione su un bene pubblico, opere realizzate con i soldi dei contribuenti, questo non è capitalismo, nessun privato ha rischiato, questo è socialismo per ricchi, in Italia in materia siamo i numero 1, mettetevelo bene in testa.

Maria Rosa Maria Rosa Calcagno
Schiavi delle multinazionali, outlet di Serravalle docet…ormai il lavoratore non ha più diritti,o mangia sta minestra o salta sta finestra…..piano piano stanno adeguando gli stipendi italiani con quelli degli altri paesi, schiavi come noi ,stanno adeguando l orario di lavoro al rialzo e gli stipendi al ribasso, ci hanno venduti alle multinazionali, come facevano gli schiavisti anni e anni fa, un popolo di “cervelli ” nei secoli e in tutti gli ambiti, ridotto a prendere la bastonats e baciare il bastone del “padrone”per “un pezzo di pane”…tristezza cosmica …

Alessandro Di Battista
“E’ piuttosto avvilente notare che per qualcuno parlare di Pace, di disarmo, di trattato di non proliferazione atomica, di rispetto dell’art. 11 della Costituzione sia pura utopia. Come se politica estera ormai la possano fare soltanto coloro che parlano di bombe, di necessità di bombardamenti, di necessità di guerre, di interventi armati, di prove muscolari, non è così! E i fatti ci danno ragione. Perché sono ormai decenni che alcune guerre sono state portate avanti con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ecco il M5S sta portando avanti la sovranità. E questo programma è incentrato sulla sovranità. Perché siamo un grande Paese, un piccolo Paese per certi versi ma un grande Paese!”

IL MITO EDONISTICO
Gli americani hanno fatto credere al loro popolo che la Costituzione americana dovesse garantire ad ogni americano la felicità. Non ci può essere concetto più egoistico e meschino. Non solo con questa illusoria promessa di felicità il popolo americano non è stato più felice, ma si è sentito in diritto, per mantenere o aumentare quello che aveva, di invadere, depredare, distruggere annientare la felicità di altri popoli, così che alla fine senza garantire la felicità di nessuno si è prodotta l’infelicità di tutti.

Hector Ettorre
In questa Italia dove ci sono sempre meno soldi per la Sanità, la Cultura e la Polizia, dove non si fa una VERA legge anti corruzione, anti evasione fiscale o per il conflitto di interessi!
Un paese dove un ponte di cemento armato crolla dopo appena 25 anni.. (ma con che lo hanno armato? Di tanta pazienza?) assistiamo alla pantomima elettorale di gente che dopo aver preso per il culo milioni di italiani con le sue bugie continue, dopo aver aumentato a dismisura il debito pubblico con le marchette ante elezioni o referendum…dopo che per più di tre anni ha appoggiato INCONDIZIONATAMENTE la clausola di salvaguardia dell’aumento dell’IVA……. ADESSO è diventato il suo peggior nemico!
Assistiamo impotenti alla sciagurata sceneggiata in cui il PD con Renzi è assolutamente contrario a quello che sta facendo questo governo….!!!! E la domanda sorge spontanea: ma questo governo da chi stra-caxxo è formato??? Dal M5S? Oppure da Forza Italia?? O dalla SPD tedesca??
VERGOGNATEVI!!! State facendo un teatrino insopportabile dalle persone oneste e che ancora credono di salvare questo paese dilaniato da leggi e leggine che fanno comodo solo alle lobbie e a chi comanda!!! Dopo vent’anni non riesco nemmeno più a vomitare… (ho finito anche quello). Andiamo subito alle elezioni perché avete bruciato quasi tutto l’ossigeno che ci tiene in vita!!!
#pdfaipena
Menomale che l’Italia è uno stivale! Perché nella merda con le infradito sarebbe stato peggio!

VITALIZI
Il vitalizio dei politici non finisce mai: va in eredità a coniugi, figli e fratelli. Mogli, mariti, figli, fratelli che per anni o decenni campano con il vitalizio dell’ex onorevole trapassato. Un assegno, nella maggioranza dei casi, ottenuto con una contribuzione minima, una sola legislatura, o un solo mese, addirittura un solo giorno in Parlamento (il mitologico deputato Luca Boneschi, dei Radicali, ventiquattrore alla Camera nel febbraio dell’82, pensione a vita). Con 945 parlamentari (più i senatori a vita) per ogni legislatura e relativo parentado, gli assegni da pagare sono parecchi, e per parecchio tempo. Gli assegni di reversibilità dei due rami del Parlamento costano ogni anno oltre 40 milioni di euro. Abbiamo chiesto alla Camera quanti siano gli onorevoli parenti che godono del trattamento previdenziale di reversibilità, è la risposta è 652. E poi Renzi vuole levare la pensione di reversibilità alle vedove???? Ma con che faccia????

Comunque è il colmo! Non hanno sospeso Minzolini. Non hanno sospeso Lotti. Non hanno sospeso Marroni. Non hanno sospeso Poletti. Non hanno sospeso Padoan. Non hanno sospeso il generale Saltalamacchia. Non hanno sospeso il generale dei Carabinieri Tullio del Sete. Non hanno sospeso il capitano del Noe, Giampaolo Scafarto. E vogliono sospendere Sigfrido Ranucci, direttore di Report per la sua inchiesta sui vaccini????????

VIALE VACCINI
Marco Travaglio
Ma vi rendete conto che un quivis de populo, un passante, un signor nessuno che non ha neppure un mestiere e che l’ultima volta che fu eletto fu al Comune di Firenze e poi basta, che non è più premier e neppure segretario del suo partito, tiene in ostaggio un intero Paese, che incidentalmente è il nostro? Vi rendete conto che questo noto frequentatore di se stesso ha appena nominato i vertici delle aziende di Stato, controlla militarmente le tre reti e i tre tg della Rai, dà ordini al governo e le pagelle ai ministri, pretende una punizione esemplare o meglio la chiusura dell’unico programma di giornalismo investigativo rimasto (Report) e – siccome l’unica qualifica che gli è rimasta è quella di figlio di papà Tiziano – fa il diavolo a quattro affinché il Csm o il ministro della Giustizia o magari i caschi blu dell’Onu radano al suolo la Procura di Napoli e il Noe che hanno osato scoperchiare le tangenti e i traffici alla Consip per truccare il più grande appalto d’Europa? Ieri abbiamo scritto che B. non sa più che dire e fare perché i renziani gli rubano le parole, le leggi e le malefatte di bocca. Ma c’è una differenza: pur con tutti i conflitti d’interessi, B. era un premier e un leader eletto dal popolo. Renzi non ha mai sottoposto se stesso né il suo programma (lo stesso di B.) agli elettori ed è improbabile che, se l’avesse fatto, avrebbe avuto la maggioranza.
Figurarsi quanti voti prenderebbe nel popolo del centrosinistra se li chiedesse per attaccare i pm e gl’investigatori che indagano su suo padre e i giornalisti che non gli chiedono il permesso. La canea scatenata dall’inchiesta di Report sul vaccino contro il papilloma virus fa dubitare della legge Basaglia. Prima di trasmetterla, il direttore Sigfrido Ranucci ha premesso che “il servizio non è contro l’utilità dei vaccini. Parliamo di farmaco-vigilanza. Di cosa succede quando ti inietti il vaccino e hai una reazione avversa. La legge prevede che il medico informi l’ufficio di farmaco-vigilanza entro 36 ore. Ma in quanti lo fanno?”. Poi il racconto di alcune ragazze affette da Hpv che, dopo il vaccino, hanno subìto reazioni avverse e faticato a segnalarle ai medici e alla vigilanza. Anche perché i dati sugli effetti negativi sono discordanti, inattendibili, sottostimati per la carenza di studi e istituti davvero indipendenti: forse per non creare allarmismi fra la gente poco informata, più probabilmente per compiacere le case farmaceutiche, che muovono capitali spaventosi, si comprano i media e spesso la ricerca, la medicina e la vigilanza. Di che altro dovrebbe occuparsi il “servizio pubblico”, se non della nostra salute?
Lo spiega bene al Fatto il farmacologo Silvio Garattini, interpellato da Report con altri esperti internazionali: “Nessuno scandalo, occorrono più trasparenza, più studi e più controlli indipendenti sugli effetti di tutti i farmaci, non solo dei vaccini”. Quanto al papilloma, “non esistono prove certe della sua correlazione col tumore alla cervice uterina”. Ma noi conosciamo solo “il 10% di quel che dovremmo sapere sulle sostanze che assumiamo” perché la gran parte degli studi sono “presentati dalle industrie farmaceutiche”: come chiedere all’oste se il vino è buono. Ma salta su tale Beatrice Lorenzin, del cui curriculum medico-scientifico nessuno può dubitare: maturità classica, stage al Giornale di Ostia, dirigente di FI ed Ncd, dunque ministra della Salute. Dall’alto di cotanta cattedra, spiega a Report (e dunque pure a Garattini e agli altri esperti intervistati) che chi non ha i titoli scientifici non deve parlare di vaccini, altrimenti “diffonde paura con tesi antiscientifiche”. Ha parlato Marie Curie. Poi c’è il novello Albert Einstein, al secolo Guelfo Guelfi, che sta nel Cda Rai perché scriveva i discorsi a Renzi, quindi ha la laurea ad honorem in farmacologia. Infatti discetta di vaccini e, già che c’è, chiede la testa di Ranucci e Berlinguer, e pure di Campo Dall’Orto che non li ha ancora decapitati. Il resto lo fanno i telegiornaloni e i giornaloni aggreppiati alla lobby del farmaco, che non ammette discussioni sui medicinali (ripetiamo: dibattiti tra scienziati sui pro e i contro, non inviti di ciarlatani a non vaccinarsi), e alla politica mainstream, che s’è autoproclamata Partito dei Vaccini contro il fantomatico Partito dei Virus, cioè – nella narrazione fumettistica della banda del buco – i 5Stelle.
Dopo 20 anni di difesa strenua, Repubblica unisce i suoi fuciletti a quelli del Pd contro Report. Il tutore dell’ordine Sebastiano Messina disperde con gl’idranti l’ultimo fiore all’occhiello della Rai perché nomina Benigni invano e, “anziché smascherare il grande imbroglio di chi vuole impedire agli italiani di vaccinarsi, sostiene la tesi opposta”. In attesa di svelarci chi vuole impedire agli italiani di vaccinarsi (la Papilloma Spectre? le Forze Oscure della Scarlattina in Agguato? la Morbillobby?), il gendarme chiede la cacciata di Ranucci che avrebbe tradito la lezione di Milena Gabanelli (peccato che fosse il suo braccio destro, che lei l’abbia scelto come suo successore e l’abbia difeso ancora ieri). Il tutto, beninteso, per “salvare Report da se stesso, allontanandolo velocemente dal sinistro latrato degli spacciatori di bufale”. Dunque Ranucci, nella prosa stilnovista di questo fuochista della macchina del fango, sarebbe un cane che latra bufale (e quali? Messina si scorda di indicarne una). Nasce così un nuovo reato: il leso vaccino. E un nuovo dogma di fede: l’Immacolata Vaccinazione. Il tutto, quando si dice la combinazione, pochi giorni dopo che Report ha smascherato i conflitti d’interessi fra l’Unità del figlio di Tiziano e il costruttore Pessina. Ma davvero questi impuniti pensano di farci credere che sparano su Report per difendere i vaccini? Ma pensano che siamo tutti fessi?

Video di Diego Fusari
LA FINANZA E’ VIOLENTA QUANTO IL TERRORISMO

http://www.la7.it/la-gabbia/video/diego-fusaro-la-finanza-%C3%A8-violenta-quanto-il-terrorismo-17-12-2015-170624

IMMIGRAZIONE O INVASIONE PILOTATA?

Paolo De Gregorio

Credo che molti fenomeni storici abbiano un loro “contrappasso” o forse una “nemesi” (vendetta della storia), e oggi ci troviamo a subire una vera e propria invasione, dopo avere per secoli invaso altri paesi, spogliandoli di ricchezze e materie prime, schiavizzandoli, distruggendo identità culturali, imponendo una nuova religione, mascherando questo orrendo colonialismo con fasulle motivazioni di portare la civiltà e migliorare la vita delle popolazioni invase.
Anche allora un aiuto decisivo alla più sporca pagina della Storia (e parliamo solo dal 1500 in poi) venne offerto dalla Chiesa cattolica che, con le buone o con le cattive, si inserì in questo percorso di sradicamento, dando un contributo decisivo al disegno imperialista che la sola forza militare non avrebbe raggiunto.
Oggi, sempre con l’appoggio della religione, quella islamica, si pianifica una invasione dell’Europa, sostenuta economicamente e politicamente da stati come l’Arabia Saudita e da vari emiri del Medioriente, da personaggi come Soros, dal sultano turco Erdogan che, apertamente, invita i 5 milioni di turchi già presenti in Germania a fare almeno 5 figli a testa, operazione che ha già ottenuto uno spostamento a destra di alcuni stati dell’Europa basato sul disastro che provoca questa invasione.
Non solo, ma la prova provata di un disegno di destabilizzazione dell’Europa è l’azione di gruppi terroristi, che si muovono come pesci nel mare nelle grandi comunità islamiche ormai presenti dappertutto, con persone nate addirittura in Europa e radicalizzate in ambienti islamici occidentali.
Certamente questo disegno esiste ed è stato indotto anche dalla destabilizzazione del Medioriente, con la guerra per procura fatta fare dagli Usa a Saddam Hussein contro l’Iran, seguita dalle guerre del Golfo, accompagnate dall’invasione dell’Afghanistan, dalla schiacciante superiorità militare di Israele contro il popolo palestinese che rivendica il diritto ad avere uno Stato, dall’appoggio dell’Occidente in Siria a ribelli contro il presidente Assad, fino al ruolo destabilizzatore in Libia, e in Egitto appoggiando un colpo di stato militare contro un fronte islamico regolarmente eletto.
A fronte di una situazione in cui sul campo è impossibile contrastare la superiorità militare occidentale e israeliana, la parte più radicale dell’Islam ha concepito una strategia di medio e lungo termine di invasione dell’Europa, che si sposa con ambienti europei di estrema destra che crescono ogni volta che vi è uno sbarco di (falsi) profughi o un attentato terroristico.
Le anime belle e un po’ farlocche che parlano di accoglienza infinita ed operano nella direzione di una integrazione in una economia che è già piena di disoccupati, è il più grande problema che ci troviamo di fronte, perché, se non si capisce la strategia che c’è dietro gli sbarchi, non si può attivare nessuna strategia di contrasto.
Allargando un po’ lo sguardo sul fenomeno dei cosiddetti “migranti”, e in particolare su quelli provenienti dall’Africa, la loro emigrazione in massa verso l’Europa non produce nessuna diminuzione della popolazione di questo continente, anzi si è passati da cento milioni di africani nei primi del ‘900 al miliardo attuale, aumento più pronunciato proprio in questi anni di massiccia emigrazione verso l’Europa, il che dovrebbe far concludere, a persone raziocinanti, che i problemi di sovrappopolazione di questa portata non si risolvono con “l’accoglienza”.
Le prime mosse per incominciare a cambiare i rapporti con il mondo islamico sono la fine della presenza militare degli USA e della Nato e lasciare spazio alla diplomazia senza flotte e portaerei all’orizzonte, uno stato ai palestinesi, l’abbandono dell’Afghanistan, la fine delle forniture di armi a minoranze e smetterla di acuire i già cattivi rapporti tra sunniti e sciiti che generano continue stragi e violenze di ogni tipo.
L’Islam, come tutte le religioni, è destinato a indebolirsi ed a scomparire, perché le religioni, soprattutto quando diventano teocrazie, fanno dei disastri e impongono sacrifici ed infelicità incompatibili con la natura umana, soprattutto alla parte più debole, le donne, che essendo le più colpite sono quelle che hanno più interesse a cambiare usi e costumi imposti dalla religione.
Questa potenzialità di cambiamento e di abbandono dei precetti islamici si è già manifestata in Iran dove la guida suprema, Ali Khamanei, aveva chiesto alle donne iraniane di fare più figli per la grandezza della nazione, e le donne hanno risposto sposandosi di meno e facendo meno figli.
L’abbandono della religione è il presupposto di qualunque progresso sociale a cominciare dalla prima libertà per una donna che è quella di decidere se e quando fare figli usando la contraccezione. Nella cattolicissima Italia le donne non si filano per nulla gli anatemi preteschi sulla famiglia, e la loro emancipazione ha contagiato tutta la società, lasciando la religione nella marginalità e nell’impotenza e imponendo quella “crescita zero” (due figli a coppia) che sarà la salvezza del pianeta.
Le donne islamiche devono compiere questo cammino, possibilmente aiutate dalle donne europee che inventeranno mille modi per far penetrare idee e contraccettivi, ogni attività di aiuto all’immigrazione deve essere interrotta e la responsabilità di chi impedisce la contraccezione, mantiene le persone nella ignoranza, nella infelicità, nella paura, deve risultare evidente e innescare quel processo di laicizzazione e progresso di cui le religioni tutte sono le più acerrime nemiche.

ATTACCHI A DI MAIO E AL PROCURATORE DI CATANIA PER AVER DENUNCIATO ALCUNE ONG CHE FANNO TRAFFICO DI MIGRANTI
Certi tg fanno apparire come se Di Maio avesse attaccato ‘tutte’ le ONG. La cosa è altamente menzognera, in quanto Grillo ha dichiarato in modo più che esplicito che le maggiori ONG, come Medici senza frontiere o Save the children fanno un eccellente lavoro e che nessuno pensa ad attaccare in modo indiscriminato tutti i volontari, ma sono sotto accusa 5 o 6 ONG maltesi, spagnole e tedesche, che vanno fino in acque libiche a prendere i migranti con lo scopo di indebolire economicamente l’Italia. L’accusa proviene da tre procure siciliane in base alle intercettazioni fatte dai servizi segreti, intercettazioni che non si possono usare in giudizio ma che il Governo italiano ha il dovere di prendere in considerazione per difendere se stesso. Purtroppo la campagna di disinformazione che è stata impiantata con i media di Stato ha invece lo scopo di oscurare la vicenda e strumentalizzarla in attacco politico ai 5 stelle, dal che si vede tutta la sporcizia e la menzogna che escono dal Governo Renzi-Gentiloni e come anche in questa occasione chi governa risponda non ai cittadini italiani ma a potenze straniere che hanno deciso di distruggere l’Italia per banchettare sulle sue rovine.

BEPPE GRILLO
Giovanni Falcone diceva ‘Segui i soldi e troverai la mafia’. Ogni immigrato che arriva in Italia ha diritto a 1.050 euro al mese per vivere. Di questi una quota va alla mafia. Dalle intercettazioni il tariffario è tra un euro e due euro al giorno. Per la mafia un immigrato è una rendita. Vale più della droga. Meglio un carico di africani che un carico di cocaina. E quindi ha tutto l’interesse a farne arrivare il più possibile. Ci sono poi gli scafisti che vengono pagati dagli immigrati, le cifre si aggirano intorno ai 1.000 euro per persona. Ma chi paga gli scafisti? L’immigrato che con quella cifra vivrebbe per anni al suo Paese? O qualcun altro? L’immigrato si indebita forse vita natural durante per ottenere il passaggio sul barcone? E in questo caso con chi? E’ irrealistico pensare che gente che ‘ha perso tutto’, indigente, senza neppure i soldi per un cambio d’abito possa disporre di 1.000 euro o più. Da dove arrivano questi soldi? La risposta più ovvia è che paghi chi ci guadagna e quindi le mafie. E in questo caso il cerchio scafisti-immigrati-mafie si chiude. Certo ci sono anche i partiti politici che creano ‘le emergenze’ in modo da aprire centri di accoglienza su cui lucrare insieme alle mafie. Mafiacapitale è solo la punta dell’iceberg. Dove c’è immigrato, c’è odore di soldi. E’ una risorsa da mettere nel Pil con droga e prostituzione. Dopo Roma ci saranno altre città, altre tangenti, altri politici. E’ solo questione di tempo. Per risolvere il problema immigrazione va prosciugato il fiume di soldi che si porta con sé.

Laura Ferrara, Efdd – MoVimento 5 Stelle Europa
Vogliamo tutta la verità sul ruolo delle Ong nelle operazioni di salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo. Non vogliamo fare di tutt’erba un fascio, vogliamo chiarezza e trasparenza, anche a tutela del lavoro di quelle ONG che da anni contribuiscono con sacrificio e dedizione a salvare vite umane nel Mediterraneo. Durante una audizione presso la Commissione schengen, il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, ha detto: “a partire dal settembre-ottobre del 2016, abbiamo registrato un improvviso proliferare di unità navali di queste ONG, che hanno fatto il lavoro che prima gli organizzatori svolgevano, cioè quello di accompagnare fino al nostro territorio i barconi dei migranti (…) Abbiamo cercato di capire come si potessero affrontare costi così elevati senza disporre di un ritorno in termine di profitto economico”.
Secondo il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, alcune ONG sarebbero direttamente in contatto con uomini libici in uniforme che non sono però Guardie di Frontiera libiche. Vogliamo sapere chi sono? Chi le finanzia? Se collaborano con gli scafisti, se il loro lavoro, anche indirettamente, alimenta il business dei trafficanti di esseri umani, perché scelgono sempre le coste italiane come approdo finale e non le più vicine coste maltesi o tunisine.
La Commissione europea deve rispondere all’interrogazione prioritaria che abbiamo presentato. Il rapporto “Risk Analysis for 2017”, curato dall’agenzia europea Frontex, parla chiaro: tutte le parti coinvolte nelle operazioni SAR nel Mediterraneo Centrale (navi EUNAVFOR Med /Frontex/ONG,/Guardia Costiera) “apparentemente aiutano, anche se involontariamente, i criminali” dediti al traffico di esseri umani a realizzare con successo il loro modello di business. Secondo i dati di UNHCR e dell’OIM i morti in mare negli ultimi anni sono aumentati e questo nonostante la loro presenza.
Queste le domande che abbiamo posto alla Commissione europea nell’interrogazione:
1) se le ONG coinvolte nelle operazioni Sar nel Mediterraneo, vicino alle coste libiche, rispettano le norme internazionali e perchè scelgono sempre le coste italiane come approdo finale.
2) se il lavoro delle ONG favorisce anche indirettamente il business dei trafficanti di esseri umani.
3) quali sono le fonti che consentono il finanziamento delle attivitá di salvataggio delle ONG.
L’Europa è un fantasma. Se vi fossero vie legali d’accesso all’UE, così come il MoVimento 5 Stelle ha sempre chiesto, questi dubbi e queste problematiche non si porrebbero neppure. Il salvataggio, l’assistenza e il soccorso dei migranti che attraversano il Mar Mediterraneo non può essere delegato a privati, tanto più se le loro operazioni di coordinamento e le loro fonti di finanziamento restano poco trasparenti. Il MoVimento 5 Stelle vuole INASPRIRE LE PENE PER I MERCANTI DI UOMINI e considerare gli scafisti al pari degli omicidi con arresto immediato e sequestro dei mezzi di trasporto, imbarcazioni o tir.
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SOROS IL BURATTINAIO CRIMINALE CHE HA FINANZIATO IL COLPO DI STATO IN UCRAINA

Sappiamo tutti quale serbatoio di voti siano per FI e Lega le formazioni mafiose. E mafia capitale ci ha mostrato stretti legami tra le organizzazioni criminali romane e il Pd . Buzzi, che era pappa e ciccia, col Pd romano e finanziava Renzi, diceva chiaramente che il traffico di migranti rendeva più della cocaina. Abbiamo dunque da una parte organizzazioni criminali che sfruttano la miseria dei più disgraziati ma forniscono voti e dunque potere ai partiti e dall’altra parte partiti che chiudono un occhio, non provvedono ai giusti controlli, indeboliscono i corpi dello Stato, depenalizzano i reati e provvedono a convenienti prescrizioni. Sono questi quelli che oggi insorgono contro il M5S che chiede maggiori controlli, appoggiandosi anche alle risultanze delle procure e ad organizzazioni europee di vigilanza come Frontex. Ma in questa drammatica situazione, il Governo, invece di pensare a provvedere a chiarire il mercato sporco di carne umana, lancia velate intimidazioni contro il procuratore di Catania e aggredisce con violenza il M5S, dimostrando in tal modo di non avere nessuna intenzione di punire i colpevoli e di sfruttare solo queste sciagure per trasformare chi è già carne da macello in materia di propaganda elettorale. Sopra questa situazione già abbastanza sporca si muovono i grandi poteri come Soros (uno dei 30 magnati più potenti del mondo e uno dei maggiori speculatori finanziari che puntano in Borsa sul fallimento degli Stati), i burattinai finanziari che hanno sempre creato situazioni di destabilizzazione contro Paesi deboli per peggiorare le loro condizioni economiche e approfittare del loro stato fallimentare per fare cassa. Lo hanno fatto con la Grecia e sembra che ora abbiano tutte le intenzioni di farlo con l’Italia.

Mi sembra molto ingenuo il commento di chi dice “Ma questi perché spendono fino a 5000 euro per un barcone, quando spenderebbero meno prendendo un aereo?”
Nei paesi del terzo mondo la gente non sa nemmeno quando è nata, non ci sono anagrafi, nessuno ha documenti, nessuno o soli pochi privilegiati possono imbarcarsi su aerei. Sarebbe molto ridicolo se, con tutti i controlli che si fanno sui voli, poi imbarcassimo così gente a caso senza nemmeno i documenti e solo perché ne ha fatto richiesta. Ma non vedete che l’Europa non accetta nemmeno che si facciano corridoi umanitari per realizzare dei ricongiungimenti di migranti arrivati in Italia che vogliono andare in altri Paesi europei dove hanno i parenti? All’Europa conviene scaricare la miseria africana in Italia, così realizzano tre scopi: 1° alleggerire il vulcano africano pronto ad esplodere, 2°indebolire l’economia italiana così che le grandi multinazionali possono comprare per due soldi le imprese italiane (ora per due soldi venderemo Alitalia e pure Poste italiane) e permettere grandi finanzieri come Soros di arricchirsi ancora di più scommettendo sul fallimento di intere Nazioni, fallimento che provocano apposta, arricchendosi poi ai loro danni. Soros è accusato di aver provocato la crisi Ucraina. I grandi capitalisti muovo capitali enormi, provocano guerre, rivoluzioni, crisi di governo, colpi di stato, comprano partiti e tutto per aumentare ricchezza e potere, e uno dei mezzi neoliberisti è portare al fallimento interi Stati, comprando pure i loro governi corrotti e spingendoli a fare riforma suicide. Se si pensa che questi magnati danno ordini agli Italiani traditori come Renzi o Padoan o Napolitano di portare a morte il proprio Paese, abbiamo tutto il quadro repellente della situazione. Non mi meraviglierei se tra le ONG maledette ce ne fossero pagate dalla Merkel per facilitare la crisi dell’Italia e capirei benissimo i governi spagnolo e maltese che deviano i flussi migratori sull’Italia per scaricarseli.

Erri De Luca e Roberto Saviano sono famosi e stimati per le loro battaglie di civiltà ma oggi rischiano di mettere al macero la loro fama se insistono in questo attacco insensato a Di Maio. Probabilmente sono partiti da una situazione di buona fede per cui, per paura che dire che nel cesto delle ONG ce ne sono di marce, rischia di far sembrare marce tutte le ONG.
Il fatto è che i numeri di aumento dei flussi migratori negli ultimi tempi hanno avuto un aumento impressionante che qualche sospetto dovevano produrlo.
Anche il Ministro Orlando si è affrettato a silenziare il procuratore di Catania che ha dato l’allarme, dicendo che se non aveva prove giudiziali, doveva tacere. Ma non è così che si fa.
Il fatto è che un Magistrato che indaga su fenomeni criminali può avere la matematica certezza che essi sono avvenuti senza però avere le prove giudiziali da portare in un processo. Ma avere certezza che qualcosa di gravemente criminoso sta avvenendo dovrebbe spingere un Governo serio a prendere immediati provvedimenti di verifica e di controllo, senza aspettare le lentezze processuali. Poiché invece noi stiamo assistendo ad una strumentalizzazione vergognosa delle accuse di Di Maio che parla di manovre criminose contro l’Italia, troviamo davvero spregevole che a questa strumentalizzazione partitica, De Luca e Saviano, consapevoli o meno, abbiano a partecipare.

Mi rendo conto che chi in vita sua non ha mai fatto niente di bene per qualcuno, possa avere dei pregiudizi o delle antipatie per chi lavora nel volontariato. E vedo che in questa questione delle ONG c’è chi prova proprio gusto a fare attacchi insensati a persone che danno la loro vita per aiutare gli altri. Ho visto con estremo disgusto gli attacchi feroci a Gino Strada. Sono stata attaccata io stessa ferocemente per avere difeso la campagna dei pacifisti. Addirittura l’essere io pacifista e aver promosso la campagna delle bandiere di pace mi ha attirato le attenzioni della Digos come se essere pacifisti fosse un reato. Il male odia sempre il bene. E l’inetto non può sopportare l’attivista. Dall’altro lato chi si batte in tutta la sua vita contro la mafia o contro la corruzione e affianca associazioni di volontari si sente punto negli affetti più cari se sente accuse alle ONG. Ma qui bisogna fare chiarezza. Esigere trasparenza e giustizia non vuol dire essere buonisti o non buonisti, è una esigenza di civiltà. E se ci sono grandi speculatori finanziari che usano anche alcune ONG per mettere in ginocchio l’Italia con flussi premeditati e guidati, questo deve essere messo in chiaro per rispetto dei cittadini. Leggo da taluni che buonisti sono degli ipocriti. del resto lo stesso termine ‘buonista’ è dispregiativo. Ma è privo di senso. Ci sono al mondo moltissime brave persone che fanno del bene in buona fede. Si deve dire però che troppi sono all’oscuro delle trame di chi tira i fili del mondo e parlano per ignoranza. Così posso anche in parte giustificare Erri de Luca e Saviano. Hanno sbagliato a parlare perché ignoravano fatti e cose, ma si sono riempiti della presunzione di sapere tutto e di poter pontificare su tutto. Potevo assolverli prima che si sapesse delle denunce del procuratore di Catania e del Frontex. Dopo no. Dopo è stato il loro orgoglio a farli insistere su un piano di errore e ciò è ingiustificabile. Spero che alla fine siano tanto intelligenti da chiedere scusa per gli errori che hanno fatto sia pure senza cattive intenzioni.
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Forse non lo sapete ma c’è anche una marina vaticana che partecipa a queste operazioni, anche se non si vedono da nessuna parte interventi della Chiesa di Roma a favore dei migranti. Il Papa viene molto elogiato per i suoi discorsi ma oltre quel discorsi non si vedono altro che attività di volontariato svolte da privati. Le enormi ricchezze della Chiesa non sono toccate da alcunché.

SOROS
Ecco come siamo messi…
Oggi il Consiglio superiore della Magistratura ha deciso di avviare una procedura nei riguardi del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. E’ chiaro adesso che il procuratore ha toccato un nervo scoperto del sistema?
Nella faccenda degli aiuti agli scafisti il Governo italiano sta dimostrando che ci sono poteri che non si toccano e che, se la magistratura, mette a nudo uno di questi poteri, il Governo sta dalla loro parte. Nella storiaccia di alcune ONG probabilmente gestite per concentrare in Italia i flussi migratori e indebolire il nostro Paese, appare uno dei più grandi burattinai della storia: George Soros.
George Soros, uno dei 30 uomini più ricchi del mondo, uno che è in grado di cambiare le sorti di uno Stato, è nato da una famiglia ungherese ebraica. Quando la campagna nazista contro gli ebrei toccò l’Ungheria, la sua famiglia che si chiamava Schwartz cambiò il cognome in Soros. Quando i tedeschi occuparono l’Ungheria, i suoi dovettero fuggire per non finire in un lager. Il padre comprò dei documenti falsi da cui risultava che George era cristiano e aveva come padrino di battesimo un ungherese collaborazionista che aiutava i nazisti a confiscare le proprietà ed i beni degli ebrei magiari mandati nei campi di sterminio. George era giovane ma sembra che accompagnasse il finto padrino adottivo, collaborando nelle operazioni di confisca. In una intervista ha dichiarato: “Naturalmente sarei potuto essere dall’altra parte o potrei essere tra coloro i cui beni ho confiscati (gli ebreo). Ma non c’è alcun senso a teorizzare su questo ora, perché è come il mercato, se non l’avessi fatto io, qualcun altro l’avrebbe fatto comunque. Io ero solo uno spettatore in quella situazione, quando la proprietà veniva confiscata: Siccome non ero responsabile non avevo alcun senso di colpa.”
Così è Soros, un ebreo che ha collaborato coi nazisti per perseguitare altri ebrei perché “Tanto, se non lo faceva lui avrebbe potuto farlo un altro!” A questo punto ci chiediamo: dove sta la coscienza di un simile individuo?
E’ chiaro adesso perché Di Maio e il M5S vengono tanto attaccati?

FERMIAMO I SIGNORI DELLA GUERRA
Padre Alex Zanotelli
Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’ , ad una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Hayrat in Siria, ora allo sgancio della Super- Bomba GBU-43 (la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare.
L’Italia, secondo l’Osservatorio sulle armi, arriverà a spendere quest’anno 23 miliardi di euro in armi (l’1,18% del Pil) che significa 64 milioni di euro al giorno! Ora Trump, che porterà il bilancio militare USA a 700 miliardi di dollari, sta premendo perché l’Italia arrivi al 2% del Pil che significherebbe 100 milioni di euro al giorno. “Pronti a rivedere le spese militari- ha risposto la ministra della Difesa R. Pinotti- come ce lo chiede l’America .”La Pinotti ha annunciato anche che vuole realizzare il Pentagono italiano a Centocelle (Roma) dove sorgerà una nuova struttura con i vertici di tutte le forze armate. La nostra ministra della Difesa ha inoltre preparato il Libro Bianco della Difesa in cui si afferma che l’Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati. E’ un autentico golpe democratico che cancella l’articolo 11 della Costituzione. Dobbiamo appellarci al Parlamento italiano perché non lo approvi. Il Libro Bianco inoltre definisce l’industria militare italiana ‘pilastro del Sistema paese’ . ” Infatti nel 2015 abbiamo esportato armi pesanti per un valore di oltre 7 miliardi di euro! Vendendo armi ai peggiori regimi come l’Arabia Saudita . Questo in barba alla legge 185/90 che vieta la vendita di armi a paesi in guerra o dove i diritti umani sono violati. L’Arabia Saudita è in guerra contro lo Yemen, dove vengono bombardati perfino i civili con orribili tecniche speciali. Secondo l’ONU, nello Yemen è in atto una delle più gravi crisi umanitarie del Pianeta. All’Arabia Saudita abbiamo venduto bombe aeree MK82, MK83, MK84, prodotte dall’azienda RMW Italia con sede legale a Ghedi (Brescia) e fabbrica a Domusnovas in Sardegna. Abbiamo venduto armi anche al Qatar e agli Emirati arabi con cui quei paesi armano i gruppi jihadisti in Iraq, in Libia, ma soprattutto in Siria dov’è in atto una delle guerre più spaventose del Medio Oriente.In sei anni di guerra ci sono stati 500.000 morti e dodici milioni di rifugiati o sfollati su una popolazione di 22 milioni! Come italiani, stiamo assistendo indifferenti alla tragica guerra civile in Libia, da noi causata con la guerra contro Gheddafi. E ora , per fermare il flusso dei migranti, abbiamo avuto la spudoratezza di firmare un Memorandum con il governo libico di El Serraj che non riesce neanche a controllare Tripoli. E così aiutiamo la Libia a frantumarsi ancora di più. E con altrettanta noncuranza assistiamo a guerre in Sud Sudan, Somalia, Sudan, Centrafrica, Mali. Senza parlare di ciò che avviene nel cuore dell’Africa in Congo e Burundi. E siamo in guerra in Afghanistan : una guerra che dura da 15 anni ed è costata agli italiani 6,6 miliardi di euro.
Mentre in Europa stiamo assistendo in silenzio al nuovo schieramento della NATO nei paesi baltici e nei paesi confinanti con la Russia. In Romania, la NATO ha schierato razzi anti-missili e altrettanto ha fatto in Polonia a Redzikovo. Ben cinquemila soldati americani sono stati spostati in quei paesi. Anche il nostro governo ha inviato 140 soldati italiani in Lettonia. Mosca ha risposto schierando a Kalinin- grad Iscander ordigni atomici, i 135-30. Siamo ritornati alla Guerra Fredda con il terrore nucleare incombente. (La lancetta dell’Orologio dell’Apocalisse a New York è stata spostata a due minuti dalla mezzanotte come ai tempi della Guerra Fredda).
Ecco perché all’ONU si sta lavorando per un Trattato sul disarmo nucleare promosso dalle nazioni che non possiedono il nucleare, mentre le 9 nazioni che la possiedono non vi partecipano. E’ incredibile che il governo Gentiloni ritenga che tale Conferenza “costituisca un elemento fortemente divisivo “, per cui l’Italia non vi partecipa. Eppure l’Italia ha sul territorio una settantina di vecchie bombe atomiche che ora verranno rimpiazzate dalle più micidiali B61-12. Quanta ipocrisia da parte del nostro governo!
Davanti a una così grave situazione, non riesco a capire il quasi silenzio del movimento italiano per la pace. Una cosa è chiara: siamo frantumati in tanti rivoli, ognuno occupato a portare avanti le proprie istanze! Quand’è che decideremo di metterci insieme e di scendere unitariamente in piazza per contestare un governo sempre più guerrafondaio? Perché non rimettiamo tutti le bandiere della pace sui nostri balconi?Ma ancora più male mi fa il silenzio della CEI e delle comunità cristiane. Questo nonostante le forti prese di posizione sulla guerra di Papa Francesco. E’ un magistero il suo, di una lucidità e forza straordinaria. Quando verrà recepito dai nostri vescovi, sacerdoti, comunità cristiane? Dopo il suo recente messaggio inviato alla Conferenza ONU, in cui ci dice che “ dobbiamo impegnarci per un mondo senza armi nucleari”, non si potrebbe pensare a una straordinaria Perugia- Assisi, promossa dalle realtà ecclesiali insieme a tutte le altre realtà, per dare forza al tentativo della Nazioni unite di mettere al bando le armi atomiche e dire basta alla ‘follia’ delle guerre e dell’industria delle armi? Sarebbe questo il regalo di Pasqua che Papa Francesco ci chiede: “Fermate i signori della guerra, la violenza distrugge il mondo e a guadagnarci sono solo loro.”

SALME DI REGIME
Viviana Vivarelli
Massimo Franco o Paolo Mieli sono ormai salme di regime, come il fatuo e stolido Antonio Caprarica che come apre bocca, falla. Incrocchiati con la Casta. Pulci inamovibili del cane di potere. Incistati nel sistema come bubboni irreversibili, al punto che solo questo incistamento pidocchioso fa loro curriculum. Ma il peggio di tutti, quello proprio insopportabile, è lo spocchioso Franco Debenedetti. Costui è fratello di Carlo De Benedetti che ha preferito cambiarsi il cognome, come ha preferito cambiarsi la cittadinanza per motivi fiscali. Attualmente lo spocchioso e odiosissimo Franco siede in alcuni consigli di amministrazione di società, enti e fondazioni, tra cui CIR, COFIDE, Piaggio, Fondazione Rodolfo Debenedetti, Fondazione Italia USA, Progetto Italia. E’ stato senatore tre volte per il Pds e Ds, anche se è il peggiore e più spietato neoliberista di tutti i tempi e ha sempre dichiarato la sua passione per il cdx. Sarà anche un grande esperto, ma è entrato in ‘Fare futuro’, operazione partitica fallita di quel fallito e bugiardo di Giannino che ha millantato lauree false, quello che derideva i complottisti che affermano che il neoliberismo e la stessa conduzione dell’euro sono nelle mani di una cricca di magnati che hanno sferrato ai popoli europei una guerra finanziaria con lo scopo di depredarli di beni e diritti, come fossero un Paese vinto, quel Giannini che diceva che questa era ‘fantascienza’. Nell’ottobre 2015, insieme al fratello Carlo, è stato rinviato a giudizio per l’indagine sulle morti per amianto alla Olivetti (20 morti sospette): processo di primo grado concluso con la condanna, identica a quella del fratello, a 5 anni e 2 mesi di reclusione ma si presume che anche questo processo per strage si concluderà con la solita vergognosa prescrizione. Ed è questo assassino, senza cuore, che come parla rivela solo un’assenza totale di empatia e di umanità, che Paragone invita alla sua trasmissione??? Non aveva soggetti più degni da invitare che un simile spregevole soggetto?

LE IPOCRISIA DELLA LEGA
Viviana Vivarelli
Salvini non perde occasione per insultare i 5stelle dicendo che non hanno mai fatto niente! Bello lui! Voi leghisti fate cosa? Avete riempito di migranti l’Italia con una legge pessima poco efficiente e priva di risorse! Vi siete alleati con Berlusconi dopo averlo attaccato in piazza con un voltafaccia vergognoso! Lo avete fatto cadere, ci siete ritornato assieme e ora siete in procinto di allearvi con lui di nuovo, come le peggio banderuole! Avete votato persino il tentativo di salvezza del ladro Minzolini! E già che di ladri ve ne intendete visto che avete rubato i soldi anche ai vostri iscritti e li avete rimpiattati nei paradisi fiscali! Avete creato una banca rovinando i vostri stessi risparmiatori e avete derubato persino i morti! Sapete solo attaccare i barconi, incitare alla violenza e difendere le fabbriche d’armi! Se fosse poi anche un sedicenne voterebbe e girerebbe armato e questo diventerebbe un Paese di assassini come l’America! Vi abbracciate a persone come Calderoli che ha prodotto una strage e Borghezio che ha dato fuoco a un senzatetto! Senza contare Bossi che ha rubato per sé e la sua famiglia! Non siete riusciti nemmeno a difendere il grana padano e il latte delle mucche venete! Avete un capo, Salvini che a lavorare nell’europarlamento non ci va mai ed è uno dei maggiori fankazzisti d’Italia! Non siete stati nemmeno capaci di non far fallire la Padania! Avete presentato un referendum federalista che è stato bocciato dagli Italiani! E dopo aver insultato il Sud d’Italia avete ora la pretesa di chiedergli pure i voti! Ma andate a ciapà i rat!

BIOTESTAMENTO E ORRORI CATTOLICI
Viviana Vivarelli
Il biotestamento ha avuto la maggioranza alla Camera. Il provvedimento aspettava di vedere la luce da otto anni, dall’epoca della morte di Eluana Englaro, e ha ricevuto un’accelerazione dopo il suicidio assistito di Dj Fabo, seguito a tre settimane di distanza da quello di Davide, l’ex barista 53enne malato di sclerosi multipla. Lo scorso 5 aprile il testo sul biotestamento ha superato il banco di prova delle prime votazioni, grazie a un’inedita maggioranza composta da Partito democratico, M5S, Mdp e Sinistra italiana. La Lega, come tutti i baluba, ha votato contro.
La legge prevede che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi può, attraverso disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari. Viene indicata una persona di sua fiducia (fiduciario) che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Le disposizione testamentarie devono essere redatte in forma scritta (o videoregistrate) e vincolano il medico che è tenuto a rispettarne il contenuto. Sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento. In caso di emergenza possono essere modificate o annullate anche a voce. Saranno inserite in registri regionali.
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Il biotestamento è una di quelle cose respinta a man bassa dalla Chiesa. Insieme alla regolazione delle nascite, i contraccettivi, la legge sull’aborto, il divorzio, l’accettazione dei gay, il loro matrimonio, la possibilità di adozione per una coppia gay, la parità di diritti per le donne, le donne sacerdote, la possibilità per le donne di salire di grado dentro la Chiesa, la punizione dei preti pedofili e la loro estromissione dalla Chiesa, il matrimonio dei preti, la concessione ai preti di avere una vita sessuale cioè normale, la laicità dello Stato, il dovere di pagare le tasse come i normali cittadini, il dovere di non far pagare le bollette dello Stato del Vaticano all’Italia come gli Stati normali, il dovere di dividere l’8 per mille equamente fra le varie chiese senza privilegi… per queste e per altre sconcezze non mi sento di attribuire alla Chiesa di Roma una qualsiasi qualifica di civiltà.

UN GOVERNO A SUA INSAPUTA
Scarica Cantone, poi si pente
Stefano Feltri. IFQ
Ora è evidente: il governo Gentiloni non è in grado di prendere decisioni autonome, basta un cambio di umore di Renzi per ribaltare decisioni già approvate e firmate dal Quirinale. Il caos che si è consumato ieri intorno ai poteri dell’Autorità anti-corruzione (Anac) di Raffaele Cantone lo dimostra. La vicenda sembra burocratica, ma è di sostanza.
Un anno fa il governo Renzi introduce il nuovo codice degli appalti, con norme severissime per prevenire la corruzione nelle gare. Tra queste viene dato all’Anac il potere di imporre agli enti pubblici che bandiscono gare, di correggere le procedure considerate anche soltanto sospette, altrimenti il dirigente rischia fino a 25.000 euro di multa. Molti giuristi e il Consiglio di Stato hanno sollevato obiezioni: l’Anac è un’autorità amministrativa, se trova irregolarità le contesta e al massimo le manda in Procura, non può dare ordini a tutta la Pubblica amministrazione. Ma era ancora la fase in cui Cantone era il campione di Matteo Renzi nella lotta alla burocrazia, e tutto era consentito.
Il codice degli appalti poi si è rivelato un po’ troppo asfissiante, anche perché pieno di errori, ed è iniziata una discussione su come modificarlo, con una delega al governo. Tra le tante variazioni, nel decreto che modifica il codice ce ne sono una serie che sembrano avere il solo scopo di preservare un po’ di spesa clientelare: per una serie di gare resta la possibilità dell’appalto “integrato”, in cui lo stesso soggetto progetta ed esegue i lavori (con la tentazione di far lievitare i costi), sotto i 40.000 euro si possono assegnare contratti senza gara, senza chiedere neppure due preventivi e senza giustificazione. E ancora: nelle gare fino a 2 milioni si può usare il criterio del massimo ribasso (cioè si guarda solo al prezzo, cosa che può generare cattive sorprese dopo o favorire imprese che tengono bassi i costi tagliando la qualità o riciclando denaro sporco).
E poi c’è il colpo a Cantone e all’Anac, le cui opinioni su molte modifiche sono state ignorate: via i superpoteri di intervento sulle stazioni appaltanti, peraltro mai usati da quando erano stati introdotti. C’è chi ha visto nella scelta del governo addirittura un avviso di sfratto a Cantone che nel 2014, insediandosi, aveva avvertito: “L’Anac non ha poteri. O me li date, o non ci metto la faccia”. Dopo le polemiche sui pareri relativi alle nomine dei collaboratori del sindaco Virginia Raggi, ora Cantone è alle prese con la Rai che ignora le sue censure sulle nomine illegittime e con gli strascichi dell’inchiesta Consip. L’imprenditore Alfredo Romeo, ora in carcere per aver corrotto un funzionario della Consip, la stazione principale di appalti pubblici in Italia, ha pagato per cinque mesi un contratto di consulenza all’avvocato Bruno Cantone, fratello di Raffaele. Entrambi sono stati ascoltati dai pm di Roma. Niente di irregolare, ma l’Anac è pur sempre l’autorità che vigila su appalti a cui partecipa la Romeo Gestioni.
Cantone, quindi, sembra un po’ meno intoccabile di quando c’era Renzi al potere, ma la vicenda di ieri indica soprattutto la debolezza del governo Gentiloni. Il provvedimento che toglieva i contestati superpoteri all’Anac aveva seguito una trafila trasparente, nessuna manina notturna che infila emendamenti: il ministero dei Trasporti di Graziando Delrio ha avanzato la proposta di intervenire sulla norma, c’è stata ampia discussione prima nel pre-Consiglio dei ministri e poi in Consiglio, il premier Paolo Gentiloni ha approvato e il capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato.
Ieri però l’Huffington Post rilancia la rabbia di Stefano Esposito e Raffaella Mariani, relatori in commissione Lavori pubblici alla Camera della riforma del codice degli appalti. Lamentano un intervento del governo non concordato. Poiché si tratta di una legge delega, il governo riceve i pareri dalle commissioni competenti ma poi ha l’ultima parola e si assume il peso politico della decisione.
Interviene subito il ministro della Giustizia Andrea Orlando, cioè uno di quelli che ha appena approvato il depotenziamento di Cantone: “Credo che il Consiglio dei ministri debba e possa fare una riflessione”. Segue una nota di Palazzo Chigi, cioè di Gentiloni: “Nessuna volontà politica di ridimensionare i poteri dell’Anac”.
Poi arriva la spiegazione di questa rapidità del governo nello sconfessare quanto appena deciso: Matteo Renzi sarebbe “irato” perché considera l’Anac una sua creatura, scrive l’Anas. E alla fine comanda sempre – e soltanto – lui.
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Il casino che il Governo Gentiloni fa su Cantone è memorabile. Gentiloni comanda. Renzi comanda il contrario. Gentiloni non fa a tempo a ordinare qualcosa che subito si deve rimangiare la parola. Figuraccia immane! Il Governo mostra appieno di essere una istituzione di pappa, che non riesce nemmeno a farcela quando gli sembra di proseguire le intenzioni di Renzi, perché Renzi, si sa, dice una cosa ma pensa e poi fa la cosa opposta. Nel bruciare di un attimo, stanotte si è tentato di togliere poteri a Cantone, per renderglieli un momento dopo. Ma questi poteri alla fine, se si guarda bene, Cantone non era mai riuscito ad usarli. La legge anticorruzione è sempre stata solo sulla carta. Cantone non è mai riuscito a bloccare niente, né le nomine illegali in Tai, né gli scandali governaivi sul suk degli appalti che gira attorno alla famiglia di Renzi. Se Renzi o Gentiloni o entrambi bocciano le procedure per rendere più trasparenti nomine e appalti e depotenzia Cantone, allora ciò vuol dire che la legge contro la corruzione che con tanta presupponenza Renzi aveva presentato, era un bluff, un falso, la solita pagliacciata per frodare gli ingenui mentre gli affaracci di Palazzo avanzano lo stesso.

IL FAVOLOSO MONDO DI RENZI
Alessandro Di Battista
Esiste il favoloso mondo di “Renzi”, un mondo dove il “bulletto” di Rignano ormai delira quotidianamente. Prova a spaventare gli italiani, stesso schema utilizzato dal suo modello di vita, Berlusconi, per le europee del 2014. E allora dice che dopo il referendum il paese è in balia del Movimento anche se lui ha fatto le nomine di Stato, lui ha messo il timbro sul governo fotocopia Gentiloni, lui ha spinto per il salvataggio delle banche (20 miliardi di soldi nostri messi a debito) tra cui MPS. Vedrete, adesso inizierà l’ennesima crociata di menzogne, riprenderà con le scie chimiche, con i complotti e con i vaccini. Sosterrà Urbi et Orbi che il M5S è contro i vaccini, la più grande sciocchezza del mondo.
Purtroppo per lui il Paese ormai lo conosce bene. Le ha viste le inchieste che hanno travolto il suo partito, li ha notati i suoi comportamenti profondamente immorali, ha preso atto che gli unici “rottamatori” sono stati i carabinieri che, negli anni del suo governo, hanno scoperchiato scandali su scandali. Gli italiani che vivono nel Paese reale e non nel favoloso mondo di “Renzì” non ne possono più delle sue menzogne, della sua totale estraneità all’etica, della sua eterna arroganza.
Nel Paese reale gli italiani lottano ogni giorno contro la povertà, contro il cancro del voto di scambio, contro la corruzione. Soltanto oggi a Guidonia, il terzo comune del Lazio per numero di abitanti, sono state arrestate 15 persone tra funzionari e imprenditori “amici della politica”. Proprio a Guidonia, dove qualche mese fa, era stato già arrestato il sindaco. Le procure italiane, la finanza, i poliziotti e i carabinieri fanno un lavoro enorme e lo fanno nonostante gli strumenti che la politica (quella più corrotta d’Europa) gli ha messo a disposizione siano insufficienti.
Il M5S al Governo approverà un pacchetto anti-corruzione durissimo. Anche per questo, soprattutto per questo, molti politicanti ci vedono come un pericolo. Se Renzi non fosse quel Renzi che ha contribuito a distruggere il Paese gli diremmo: “stai sereno, non essere ossessionato dal M5S, piuttosto dicci quel che vuoi fare”. Il problema è che quello che vuole fare l’ha già fatto e gli italiani l’hanno visto e gli hanno dato svariati avvisi di sfratto che lui – circondato da una schiera di leccapiedi e servitori che lo ossequiano quotidianamente – non vuole proprio vedere. Mentre lui continua ad occupare salotti TV per infangare il M5S noi continuiamo a stare in piazza a presentare la nostra idea di Paese

RENZI, MAESTRO IN CORRUZIONE E I PIDDIOTI LO RIVOTANO PURE!
Viviana Vivarelli
Che schifo questo Governo di truffaldini e ingannatori, che fa finta di fare leggi buone a servizio di tutti e invece pensa solo ed esclusivamente ai propri sporchi interessi! Che non ha la minima vergogna di avere in tutta Europa il primato in corruzione, che finge con gran rumore di grancassa di fare leggi punitive per i corrotti di Stato, ma poi li libera tutti con la prescrizione o quando nemmeno questa ce la fa, coi voti parlamentari, che finge di mettere su un’autorità anticorruzione con Cantone ma poi non fa nulla di quello che lo stesso Catone consiglia contro lo scandalo degli appalti fraudolenti e delle nomine illegittime, un Governo che finge di dargli dei poteri mentre non gliene dà e alla fine se ne esce pure con la beffa di diminuirglieli questi poteri dati solo sulla carta e fa un decreto di cui si pente appena firmato, per cui lo fa e lo ritira nello spazio della stessa notte, mentre continua a favorire le prescrizioni, a depenalizzare i reati, a creare masse di impuniti, a lasciare a piede libero una gran mole di delinquenti e a importarli pure nelle istituzioni. A a tutto questo schifo qualcuno dovrebbe pure dare il voto? Tanto varrebbe darlo direttamente alla mafia o alla camorra, almeno uno vedrebbe chiaro in faccia chi è il suo nemico e questi non si nasconderebbe sotto la beffa di chiamarsi pure ‘democratico’!!!
Tentato golpe a Palazzo contro l’autorità anticorruzione per sottrarle la vigilanza sugli appalti. Ma con questi fattacci Orlando, Ministro delle Giustizia, che fa? Dorme? E se dorme, ha pure la faccia di presentarsi come candidato alle Primarie contro Renzi? In cosa è diverso da lui? L’Anac era stata creata come ente anticorruzione e tutti sanno che il campo dove in Italia la corruzione è maggiore è proprio quello degli appalti. E’ qui che manfrine e mazzette fanno levitare i costi ad altezze vertiginose e non c’è appalto in Italia che non veda all’opera i corrotti come topi sul formaggio. Ed ecco che invece di aumentare la pesantezza delle pene per troncare una volta per tutte lo scandalo vergognoso degli appalti italiano che ormai vede come indagati persino il padre di Renzi, il braccio destro di Renzi, il tesoriere di Renzi, l’amico intimo di Renzi.. insomma tutto un clan di renzisti truffaldini implicati, qualcuno nel Palazzo pensa bene di sottrarre alla vigilanza dell’Anac proprio il lauto e fruttuoso mondo degli appalti. Presente nella riforma varata nel 2016, la norma scompare nella versione aggiornata e corretta passata in Consiglio dei ministri il 13 aprile scorso. E rischia di diventare legge così, col testo epurato Lo scandalo scoppia fino in USA dove Gentiloni contatta subito Cantone. E dal Palazzo tutti a dire allora che non è vero, che nessuno voleva ridimensionare Cantone ecc ecc. Intanto però, guarda caso, la variazione era stata fatta scivolare di nascosto senza farla vedere al Parlamento. E intanto gli italiani renzioti, come sempre, dormono il sonno della tomba e vanno pure a rivotarlo alle primarie, questo maestri in corruzione!
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Governo di purissima merda! Mentre aggrava le pene per i trasgressori del codice della strada, il Governo Renzi-Gentiloni tenta di togliere gli appalti dal controllo dell’autorità anticorruzione! Ma questi che stanno in Parlamento ci stanno sempre e solo per votare la nipote di Mubarak??
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Luce so fusa
(Il Governo fa. Il Governo disfa. Il Governo ci prende tutti per il c..o)
Anticorruzione, si tenta di togliere i poteri a Cantone.
Potrà solo segnalare gli appalti sospetti con l’emoticon arrabbiato.
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Notturno concertante
Anticorruzione, ridimensionato Cantone.
Consip incombe.
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Cantone, Cantone
t’hanno messo in un portone
la figura del coglione
l’hai fatta solo tu.

Come dice Carano: “Lo scherzo è bello quando dura poco” e l’anticorruzione è finita prima di cominciare.
Cantone aveva detto: “Non si risolve nulla con le manette”. Figurati senza…
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Cantone sarà anche un buon magistrato ma al momento i risultati dal suo lavoro anticorruzione stanno a zero. E comunque certe sue battute proprio avrei preferito non sentirle come gli attacchi spropositati alla Raggi mentre il suo silenzio su Consip è stato assoluto. E non mi è piaciuto affatto che abbia detto: “Dire che tutto è corruzione significa che niente è corruzione”. Intanto comincia combatterla questa corruzione e non stare a fare sofismi senza senso!

Raffaele Cantone (Napoli, 24 novembre 1963) è un magistrato italiano. Dal 27 marzo 2014, in aspettativa dalla magistratura, presiede l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Dovremmo dunque avere i risultati del lavoro di tre anni. Questi tre anni coincidono con il Governo di Renzi. A qualcuno pare che, grazie a Renzi e a Cantone, la corruzione in questo Paese sia diminuita o aumentata? Il motto di Cantone era “Politici, via da gare e appalti”. A qualcuno risulta che questo intento è stato applicato? Nel solo caso Consip, che è mostruoso e che avrebbe dovuto far sparire come minimo mezzo Governo polverizzandolo, c’è dentro il babbo di Renzi, il Ministro braccio destro di Renzi, il tesoriere di Renzi, il capo della Consip nominato da Renzi. E tutto quello che è stato fatto è buttare tonnellate di sabbia per insabbiare il maggiore appalto d’Italia e ora si pensa bene addirittura di fare un decretino per togliere gli appalti dal controllo dell’autorità anticorruzione di Cantone, quella che dovrebbe operare soprattutto sugli appalti. Insomma, il lavoro di Cantone dove sta? Perché, se il lavoro anticorruzione di Cantone sugli appalti c’è, io proprio non lo vedo.

RIDERE
Il mago di Floz
Il Governo Gentiloni cancella il ponte sullo stretto. “Metti che poi crolla sulle auto…”
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Birba Bicirossa
A 117 anni è morta la donna più anziana al mondo, e pare che le sue ultime parole siano state: «Oh mi poreta, c’am dispias lassè l’Italia in cust pastis …».
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Comagirl00
Theresa May annuncia le elezioni. Però, come si civilizzano in fretta questi extracomunitari…
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Luce so fusa
Berlusconi in un video mentre dà da mangiare agli agnellini.
Finora ha sfamato solo vacche e maiali.

Quattrocase
E non avete ancora visto le foto di Berlusconi in Salento che allatta un ulivo.
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Pirata21
Berlusconi ha adottato ad Arcore 4 agnelli. Così adesso può assumere un mafioso e spacciarlo per pastore.
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George Clone
+++BERSANI AVVISTATO MENTRE ALLATTA UNA MUCCA+++
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Marco Bux
A Pasqua, non cedere anche tu alla moda animalista.
ADOTTA UN BARBECUE
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“Fumi?”. “No”. “Bevi?”. “No”. “Fai sesso?”. “No”. “Ma come fai a trarre piacere dalla vita?”. “Dico bugie”.
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Squilla il telefono a casa Papagnetti, ma non c’e’ nessuno tranne il cane. Squilla, squilla, squilla, alla fine il cane si stufa e si arrampica al mobile del telefono, gli da’ una zampata e rovescia la cornetta sul pavimento. Voce: “Pronto? “. Cane: “Bau!”. “Pronto?! “. E il cane: “Bau! “. “Ma chi parla? Non si capisce niente! “. E il cane: “Bau! Bau! “. “Pronto! Non la sento bene! “. E il cane incazzato: “Bau! B come Bologna, A come Ancona, U come Udine!
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1849 4-5- 2017. IL QUARTO STATO

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Scappa, Renzi, Scappa…!

MASADA n° 1849 4-5- 2017. IL QUARTO STATO
Blog di Viviana Vivarelli

La pochezza delle primarie – E’ finito il Pd, inizia il PDR, il partito di Renzi – Dibattito sui vaccini – In 15 Paesi d’Europa i vaccini non sono obbligatori – Di Maio invitato ad Harvard per parlare del M5S – Ci sono ONG usate per portare i migranti solo in Italia per destabilizzarla? – Benefattori miliardari e magnati burattinai – Soros – I migranti ci sono costati 5 miliardi – Nona prescrizione di Berlusconi – Oddio, la Moretti! – Visto che gli scandali sugli appalti sono troppi, Gentiloni sopprime l’organo di controllo degli appalti – Abbassato il rating del debito – Spregevoli di potere: Luigi Zanda – La crisi della gauche e della sx europea- Il filmato sui bambini siriani è falso

D’Alema: “Renzi ha abbandonato tutti i valori della sinistra tranne uno: lo stalinismo“.
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Per fare buona politica non c’è bisogno di grandi uomini, basta che siano persone oneste, che sappiano fare umilmente il loro mestiere. Sono necessarie: la buona fede, la serietà, e l’impegno morale. In politica la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l’essere un buon affare.”
(Piero Calamandrei)

Rosario Montagna
Oggi c’è crisi anche per avere un posto fisso dentro le persone.
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Non è che le persone usano solo il 10% del loro cervello, è che solo il 10% delle persone usano il loro cervello.
(TheTweetofGod)
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Bruno Liberato
Non ricordo chi lo ha detto, ma era diversi decenni fa : Fra vent’anni non saremo come ci farà la politica ma come ci farà la televisione!!!!!

Tre giorni dopo le primarie ancora non si sanno i risultati, nemmeno ci volesse chissà quale algoritmo. Sembra che Renzi abbia perso 611.943 voti rispetto alle precedenti primarie che erano già in perdita. Dove sta la vittoria? Renzi ha dimostrato che tiene dentro il Pd ma lo fa perdere. Sai che successo! Una vittoria di PIRLA!
Primarie elettori
2013 – 2.814.881
2017~ 2.000.000 (su 47 milioni di elettori)
Se fosse successo al M5S di ridursi a quasi un terzo di quello che era 4 anni prima, avrebbero gridato tutti che il M5S si stava estinguendo. Invece gridano al successo!!?? E’ stata una vittoria di Pirro, Pirro vinse ma il suo esercito era talmente menomato che esclamò: “Un’altra vittoria come questa e me ne torno in Epiro senza più nemmeno un soldato”. Renzi ha la faccia di proclamare vittoria. Se continua con questo ritmo tra pochi anni il Pd non ci sarà più.
Nel 1976 il Pci aveva 1,8 milioni di iscritti, oggi ne ha 400.000. In 4 anni alle primarie hanno perso 800.000 elettori rispetto alle primarie precedenti dove si erano già dimezzati e hanno avuto la faccia di dire che “i risultati sono stati superiori alle aspettative”! Ma che aspettative avevano? Di merda? Ora dicono che ‘stanno tornando alle origini”. Ciò significa che tendono a zero? 🙂
Scrive un quotidiano tedesco: “Il Pd è sceso al 25-28% secondo i sondaggi, dietro i 5 Stelle, che arrivano al 30%. Come voglia cambiare Renzi lo stato d`animo del paese e del suo partito, dove sono fuoriusciti anche quelli di sinistra, rimane il suo mistero”.
“Die PD liegt mittlerweile mit nur noch 25 bis 28 Prozent in den Umfragen hinter Beppe Grillos „Fünf-Sterne“-Protestbewegung, die auf etwa 30 Prozent kommt. Wie Renzi die Stimmung im Land und in der Partei, die prominente Linke verloren hat, drehen will, bleibt sein Geheimnis.” Taz

Carlo: Secondo me Renzi è stato messo lì per distruggere l’ultimo partito della sinistra. Quindi, il perdere voti e la fuoriuscita di elementi a lui contrari che si portano via altri voti, è tutto ok per lui e per chi lo sostiene. E, casomai vincesse ancora, ok, avanti con l’opera neocon di devastazione di diritti e salari. Come Craxi distrusse un partito storico della sinistra, il partito socialista, così Renzi ora sta facendo con l’ex PCI. E, distrutto quello, rimarrebbe la destra dc (cioè il pd renziano) e la destra uniti in un grande inciucio dichiarato e a cielo aperto. Missione compiuta.
Viviana: Convengo con Carlo. La distruttività di Renzi è sotto gli occhi di tutti. Sarà stato infiltrato da Napolitano nel Pd per farlo fuori su ordine dei poteri forti europei e della massoneria deviata delle alte sfere internazionali, quelli che puntano sui fallimenti degli Stati e ci si arricchiscono (Soros ecc.).

Renato La Monica :- )
Non c’è alcun dubbio: le primarie del PD sono il più grande spettacolo dopo il big bang e i monologhi da ballatoio di Tina Cipollari. Vengono convocate periodicamente, dopo un consulto con la comunità cinese, per eleggere democraticamente il segretario del partito che ha scelto come acronimo una bestemmia. Ma ecco il profilo dei tre candidati, tutti e tre stimabili come un membro del Ku Klux Klan.
Michele Emiliano- Nato a Bari, provincia di giocatori di poker, ha 57 anni e il peso forma di un Adinolfi a dieta. Ex magistrato e attuale Presidente della regione Puglia, capisce di politica come Mughini di calcio, ma è un formidabile sgusciatore di cozze. Infatti lo chiamano mitilo ignoto. Segni particolari: porta una barba risorgimentale, cresciutagli trenta secondi dopo aver ascoltato un discorso di Gentiloni.
Andrea Orlando – Nato a La Spezia, provincia di peperoncino, ha 48 anni e l’espressione di uno che ha appena visto “C’è posta per te”. Single per scelta, possiede la maturità scientifica, l’introvabile figurina di Pizzaballa e la foto con dedica della brunetta dei Ricchi e Poveri: per questo l’hanno nominato ministro della Giustizia. Segni particolari: ha lo stesso monte ore di sonno di Sergio Mattarella.
Babbeo Renzie – Nato a La porti un bacione a Firenze, ha 42 anni e una lista di bugie alle spalle lunga come la Grande Muraglia: per questo vuole i cinesi alle Primarie. Sposato con Agnese dolce Agnese color di cioccolato, vive a Rignano con un tesoretto immaginario di 47 miliardi, tre figli e Nardella. Segni particolari: ha ancora tanta voglia di raccontarle grosse. Per questo vincerà le Primarie.

PERCHE’ I POTERI FORTI HANNO SCELTO RENZI?
VV
Perché era un venditore di pentole utilissimo dopo che Berlusconi aveva dimostrato che questo è un popolo che abbocca ai venditori di pentole, per cui quelli che tirano i fili hanno scelto un simil Berlusconi, solo più giovane, per curare i loro interessi, uno che doveva parlare ai giovani. Peccato che proprio i giovani abbiano smascherato il suo giochetto non abboccando alle promesse del parolaio. Purtroppo questo è anche un paese di vecchi rincoglioniti e questa è la sua zavorra fatale. Anche alle primarie, malgrado l’offerta illegale di voto anche ai sedicenni e ai diciassettenni e gruppi di extracomunitari portati illegalmente a votare, quelli che hanno votato in maggioranza sono stati gli ultrasessantenni e ultrasettantenni che hanno dimostrato che quando il cervello si sclera si vede solo il passato e non si riesce più a vedere il presente.
Renzi non nasce a caso. Renzi è stato, come è stato scelto Macron, perché aveva le caratteristiche di Berlusconi in un corpo più giovane ed era adatto a convincere un elettorato bambino che era quello degli spot televisivi e della Vanna Marchi. E’ stato scelto perché aveva doti da imbonitore, una gran scilinguagnola su uno zero di coscienza, ed era talmente privo di moralità da poter dire tutto ed il contrario di tutto con la massima impudenza. Ma soprattutto è stato scelto perché era disposto a vendere se stesso e il proprio Paese per ubbidire agli interessi dei poteri forti europei che avevano deciso di distruggere l’Italia e avevano bisogno di un traditore che li aiutasse dall’interno.

DA OTTO E MEZZO
Ma qualcuno crede davvero che con questo flop di Renzi le elezioni politiche siano più vicine? Il Pd ha chiaramente perso elettori, e la sceneggiata fatta da Renzi per trasformare la sconfitta in vittoria dovrebbe convincerlo di una vittoria reale? Non facciamo scherzi. Un conto è fare il giochino delle tre carte per gli inconsapevoli, un altro è farsi due conti in tasca. E qui i conti non tornano. Il Pd scende e il M5S sale. E i numeri non ci sono. Non crederà il Pd di vincere le elezioni con un milione e 850.000 elettori, meno quelli che erano abusivi e illegittimi? Mieli dice che Renzi non vince di percentuale ma per l’idea che ci sono ancora elettori (ma va?), che questi malgrado tutto amano l’idea che la sx sopravviva (ma la sx quale?).
Scanzi rifiuta la parola successo, riconosce comunque la bontà delle primarie ma ieri è finito il Pd, è iniziato il PDR, cioè il partito di Renzi, con uomini suoi più che mai. Se bastassero le primarie, potrebbe accadere come in Francia, dove chi ha vinto alle primarie ha poi perso alle elezioni. Aver battuto Orlando ed Emiliano è poca cosa. Le primarie servono a fare due conti interni ma rischiano di montare la testa a Renzi per niente. Mai dal 2007 uno che ha vinto le primarie ha poi vinto le elezioni nazionali. Dunque questa vittoria può pure portargli sfiga. Da Prodi a oggi il Pd ha perso 2 milioni e 8. Il fatto è che contro Renzi a sx non c’è veramente nessun gigante che li rappresenti. Ma il fatto è che 5 mesi c’è stato il tracollo del Pd, e i voti persi sono persi e basta. Il cdx ieri ha vinto perché spera nell’inciucio, dall’altra parte il calo dei votanti attesta che i 5stelle se ne sono fregati e non hanno votato altri personaggi della sx. L’unico per Scanzi che poteva reggere sarebbe stato Emiliano, però ha fatto troppi errori, dubbi e incertezze e ha preso tanti voti ma solo al Sud.
Dunque ora Renzi farà la sua sceneggiata ma alle elezioni non andrà perché non è affatto sicuro di vincere e andrà avanti così per 8 mesi. Mieli dice: ma gli eredi di questi 2 milioni e 8 elettori di sc a cui non piace Renzi, perché non fanno le loro primarie? Perché non fanno il loro partito di sx da contrapporre a Renzi? Per Scanzi i renzioti faranno prima a fare la grande ammucchiata con la dx. Le forze residue della sx non servono più a niente mentre il M5S raccatta tanto a sx quanto a dx. Come farà ora Renzi a conquistare i delusi? Queste primarie non dimostrano che gli italiani si siano dimenticati di quello che ha fatto Renzi. I delusi sono aumentati. Cosa intende fare Renzi per riconquistarli? Io non lo vedo messo bene.

“Nella vita attuale il mondo appartiene solo agli stupidi, agli insensibili e agli agitati. Il diritto a vivere e trionfare oggi si conquista quasi con gli stessi requisiti con cui si ottiene il ricovero in manicomio: l’incapacità di pensare, l’amoralità e l’ipereccitazione.
(Fernando Pessoa)
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Oggi la televisione è piena di cretini. Trovandosi in tanti, sono portati a credere di essere una maggioranza. Ma anche aumentando di numero, sempre cretini restano senza riuscire a fare una verità. (Viviana)
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AUGURI DA UN BLOGGER
Faccio i miei auguri a chi un lavoro ce l’ha, a chi lo sta cercando e a quelli che si sentono privati dei loro diritti. La sinistra abolisce l’articolo 18, la destra ha creato il mostro Equitalia. Auguri a quelli che stanno cercando di cambiare questo Paese, meraviglioso ma distrutto, violentato e offeso. Auguri a chi ha chiaro il proprio obiettivo, che rinuncia oggi a tante cose, per un domani poter avere la possibilità di investire il tempo per sviluppare i propri interessi, curare i propri affetti. Ci credo tanto in questo. Non è facile ma è necessario. Sono stanco di gente che si lamenta e non si muove, che critica, non conosce e che purtroppo spesso si fida delle persone sbagliate, persone che parlano per loro interessi personali. In questo ultimo anno ho vissuto tante situazione, messo in dubbio tante certezze, ho dovuto anche chiudere gli occhi, rimandare interventi su tante ingiustizie personali, pubbliche e anche su persone che credevo amiche.
Tralasciandone altre, a cui chiedo venia.
Oggi ho chiaro il percorso. Voglio non avere rimpianti, in nulla, voglio che ci sia la possibilità di cambiare questo stato delle cose, voglio avere tempo per amare, per essere uomo. In un Paese diverso, in una Città nuova, tra gente che viene ascoltata e non derisa, tantomeno insultata. Auguri a tutti.
A chi controlla, vuole gestire, a chi non accetta e sfrutta le persone. Auguri anche a loro. Auguri per poter aver la forza di cambiare e di ammettere qualche fallimento o sbaglio.
L’ultimo augurio lo rivolgo a me stesso, che nonostante gli errori, quando mi guardo allo specchio non sento l’esigenza, portata dalla coscienza, di piegare lo sguardo in basso.
A testa alta. Sempre.

VACCINI
E’ scoppiato il dibattito sui vaccini che ha portato i media a scrivere di tutto e di più, e soprattutto ha spinto molti in mala fede ad attaccare Peppe Grillo come uno che è contro i vaccini a prescindere, cosa falsa ma che ha indotto addirittura il MYT a riprendere la notizia, subito smentita da Grillo.
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Matteo
Salve, vorrei contribuire al dibattito, come medico.
Propongo ai lettori alcune osservazioni:
1) come molti sapranno, un collega medico in Veneto è stato recentemente radiato dall’ordine non per colpa grave, ma per aver espresso un parere contro l’eccesso di vaccinazioni. Funziona sempre il motto: colpirne uno.. Ovviamente, potete star certi che d’ora in poi nessun altro medico oserà parlare pubblicamente contro i vaccini inutili, se non in forma anonima. Purtroppo viviamo in un regime simile al nazismo, non in una democrazia.
2) sui libri di medicina universitari, non in oscuri testi complottisti, è ben spiegato come alcune vaccinazioni, prendiamo ad esempio quella per l’influenza, siano consigliate non a tutti, ma solo in alcune categorie di soggetti, con specifiche patologie. Sempre sui medesimi libri troverete i rischi correlati ai vaccini. Ovviamente ciò non toglie l’utilità di alcuni benemeriti vaccini (contro la poliomelite ad esempio). Ma altri sono solo speculazioni delle multinazionali farmaceutiche sulla pelle degli italiani.
3) negli altri paesi europei, fra cui persino la Svizzera, che ha un ottimo sistema sanitario, le vaccinazioni obbligatorie quasi sempre sono una/due, le altre sono solo consigliate. Quali epidemie i lettori del blog hanno visto di recente in Svizzera, Germania o Belgio?
4) il 99% degli immigrati provenienti dall’Africa non sono vaccinati. Ne arrivano circa 150.00/200.00 ogni anno. Avrebbe senso, secondo voi, vaccinare solo gli italiani per prevenire future presunte epidemie senza che nessun programma di vaccinazioni sia previsto per quest’ultimi?
Trattasi di criminale presa in giro del pd, come sempre capita al soldo dei poteri forti. A spese della salute dei poveri fessi che abitano in questo paese.
Saluti a tutti.

Gaetano Bonaiuto
Non comprendo questa gara a chi è più favorevole ai vaccini, come se essere contrari fosse un reato, come se non condividere certi allarmismi fosse antiscientifico. Ma di quale scienza si sta parlando, la scienza della paura? Mi da l’impressione che la politica stia prendendo il sopravvento sul buon senso comune.
Il morbillo l’abbiamo avuto tutti, e lo abbiamo curato semplicemente stando a letto ben caldi e con un bicchiere d’acqua e zucchero sul comodino aspettando che l’esantema sfogasse bene, e tutto si è risolto per il meglio. La stessa cosa ho fatto con i miei figli, con i medesimi risultati. Dico di più: quanto alle vaccinazioni obbligatorie (per la scuola), ho sottoposto i miei figli a questo strano rito sanitario, ma subito dopo gliele ho cancellate, su consiglio del nostro medico, con un apposito farmaco (omeopatico); e infatti le vaccinazioni, sia alla prima che alla seconda somministrazione, non hanno attecchito. Tutto ciò senza clamore e senza tante polemiche, ma semplicemente obbedendo alle mie convinzioni….antiscientifiche.
Sono per la libertà di cura, sancita anche dalla Costituzione, o no?…

Alberto
Le potentissime lobby farmaceutiche attaccano coloro che minacciano il loro fatturato e se per far questo c’è da scatenare l’inferno lo fanno tranquillamente. La loro fonte maggiore di fatturato oltre l’oncologia sono i vaccini ne creano ogni giorno di nuovi per malattie varie. Ai miei tempi anni 60 c’era l’antivaiolo, antipolio e antidifterica per il resto uno si beccava le malattie e guariva da solo,il morbillo per esempio se si veniva colpiti di solito si faceva contagiare anche i fratelli per essere immunizzati non ricordo di morti per morbillo mia madre disse a mia sorella dai un bacino al fratellino e si beccò anche lei il morbillo i medici dicevano di far così quando non erano schiavi e non prescrivevano farmaci per avere in regalo un viaggio o un televisore. Adesso ti bombardano con 15 vaccini per le cose più svariate e quando non smerciano inizia il terrore per l’aviaria la morte di un cigno in Svezia apriva il telegiornale ,a Settembre iniziano con l’influenza che arriva sempre con un virus potente che a Dicembre alletterà milioni di italiani poi il vaccinato si becca l’influenza lo stesso e si dice che il virus è mutato ma intanto hanno incassato. La meningite non esiste più perché avranno finite le scorte adesso l’epidemia è il morbillo e l’ordine dei medici ha scelto la linea dura con i dissidenti ossia la radiazione per chi non si allinea. E’ proprio un vile ricatto giocare con la salute soprattutto dei bambini per i propri sporchi interessi.

Ieri Grillo: “Lo sapete che l’unico paese al mondo dove esistono 10 vaccini obbligatori è l’Italia? L’ultimo vaccino obbligatorio è quello dell’epatite B. La legge è stata approvata nel 91 e firmata dal ministro De Lorenzo. Curiosamente poi si viene a sapere che la società farmaceutica Smith Kline, che fattura con questo vaccino 300 miliardi all’anno,ha dato all’allora ministro de Lorenzo 600 milioni. Vi sembra una cosa normale?”
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Piernicola Pedicini, M5s Europa

In 15 Paesi europei I VACCINI NON SONO OBBLIGATORI e non c’è nessuna epidemia. Austria,Cipro, Danimarca,Estonia,Finlandia,Germania,Irlanda, Islanda,Lituania,Lussemburgo,Olanda,Norvegia, Portogallo,Spagna,Svezia e Inghilterra si basano su raccomandazione,prevenzione e informazione. E in questi Paesi la copertura è simile a quella presente nei Paesi che hanno l’obbligo. Non c’è nessuna epidemia e nessuna minaccia alla salute pubblica.
Il M5S non è contro i vaccini ma contro il loro abuso.
Al Parlamento europeo il 5stelle Piernicola Pedicini ha chiesto un parere al Direttore del Centro Europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie(ECDC). La sua risposta conferma tutti i dubbi del M5S sul piano nazionale vaccini 2017-2019 del Ministro Lorenzin: secondo l’ECDC non c’è nessuna garanzia che l’obbligo assicuri una maggiore copertura vaccinale. L’ECDC e l’Unicef hanno stimato che nel periodo 2010-2015 la copertura europea è un po’ scesa (2%) rispetto ai massimi valori (95% circa) di 2012-2013. Malgrado ciò, la copertura vaccinale media Ue (appena superiore al 93%)resta al 2° posto nel mondo dopo l’Oceania (94% circa), sopra il continente americano(91% circa) e molto sopra della media mondiale (86% circa).
L’orientamento prevalente in Ue è la raccomandazione e non l’obbligo.
Il quadro europeo comprende sia vaccini obbligatori che raccomandati:dei 30 paesi(i 28 dell’Ue più Islanda e Norvegia),15 hanno almeno un vaccino obbligatorio,gli altri 15 nessuno.
(Il candidato 5stelle di Genova Pirondini continuava a ripetere questo alla Gruber,ma lei continuava a non capire e a chiedergli se avrebbe messo l’obbligo per tutti i vaccini per l’iscrizione alla materna,col solo intento di squalificarlo. Io non credo che tale obbligo possa essere imposto da un sindaco e non da un Governo. Oltre a ciò,la Costituzione prescrive la libertà della cura e obblighi inutili rischiano di essere incostituzionali e di far sospettare collusioni e mazzette).
I programmi europei risultano efficaci anche se non prevedono alcun obbligo. Infatti non ci sono differenze significative nelle coperture dei vaccini tra i paesi che obbligano e quelli che raccomandano. I Paesi che non hanno adottato obblighi per nessun vaccino, sono: Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Inghilterra e sono anche quelli che danno più informazione.
Il Belgio ha un solo vaccino obbligatorio, la Francia 3, Grecia, Italia e Malta 4. Ne hanno più di 4: Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, dove però le informazioni sono scarse.
L’obbligo è stato introdotto 50 anni fa quando c’erano epidemie. Oggi non ci sono più queste emergenze eppure in Italia si offrono fino a 13 vaccini (di cui 4 obbligatori) in totale controtendenza rispetto ai principali Paesi europei. Ricordiamo che ci dovrebbe essere rispetto per il diritto universale alla salute e la Costituzione prescrive libertà nelle cure.

Giancarlo
In Austria le vaccinazioni sono su base esclusivamente volontaria.
In Belgio è obbligatorio solo il vaccino per la polio, mentre tutte le altre vaccinazioni sono facoltative.
In Danimarca tutte le vaccinazioni sono facoltative. In Germania, in Gran Bretagna e in Irlanda tutte le vaccinazioni sono volontarie.
Lo stesso può dirsi in Lussemburgo, fatta eccezione per alcune categorie professionali che si possono considerare a rischio e per le quali alcune vaccinazioni diventano obbligatorie.
In Olanda esse sono tutte facoltative.
Portogallo sono obbligatorie alcune, mentre altre sono volontarie.
In Spagna le vaccinazioni non sono obbligatorie, anche se in alcuni casi viene richiesto il certificato.
In Svizzera – che fa parte dell’Europa, ma non dell’Unione europea – le vaccinazioni sono determinate dalle autorità cantonali, che indicano quali debbano essere eseguite obbligatoriamente: allo stato sono tutte volontarie, con l’eccezione dell’antidifterica nei cantoni di lingua italiana e francese.
Alla luce di quanto esposto è necessario spostare la battaglia su queste informazioni anziché mordersi la coda su quanto succede in Italia. Non mi sembra che in questi Paesi la salute delle persone sia peggiore di quella degli Italiani.
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Murcielago
Renzi: “Bisognerebbe radiare dalla politica chi dice no ai vaccini”.
Sempre ben accettabili in politica invece quelli che prendono tangenti, pagano voti di scambio, son collusi con la mafia.

DI MAIO E LA MERLIN SULLE ONG
La Merlin ha invitato Di Maio all”Aria che tira’ per parlare delle ONG. Ma lo ha immediatamente stoppato per esaltare la vittoria di Renzi. Di Maio obietta che il Pd ha perso un altro milione di voti mentre il M5S aumenta sempre e osserva che il vero trionfo della democrazia è di far votare il popolo, mentre con Renzi il Paese è stato bloccato per le primarie di un partito e di votazioni nazionali non si parla. Subito la Merlin tenta di chiudergli la bocca mandando in onda un intervento di Renzi. Ma Di Maio cita l’altissimo numero di disoccupati e di giovani che emigrano o che il lavoro non lo cercano nemmeno più, ricorda l’aumento del debito pubblico e il massacro che Renzi ha fatto del Paese. Dice che con questi risultati negativi Renzi poteva al più proporsi come segretario di partito. Ad ogni elezione il Pd perde un milione di voti e intanto impedisce al popolo di votare. Ma per la Merlin se non c’è una legge elettorale la colpa è del M5S che non si accorda col Pd. Di Maio risponde che basterebbe uniformare la legge della Camera con quella del Senato, e il M5S è disponibile, invece non si fa e si tentano orribili ammucchiate e a questo il M5S non ci sta. Il Pd ha già fatto una legge elettorale incostituzionale, vuole continuare così? Finalmente la Merlin accetta di parlare delle ONG e ricorda Pietro Grasso che accusa Di Maio di ignoranza e gli dice di studiare di più. Di Maio parla dei 180.000 ingressi contro gli 8.000 della Spagna. Non vi sembra che ci sia qualcosa che non va? Perché non si va a guardare quanti sono andati in Libia a prenderli? Le persone perbene dovrebbero darsi una mano per trovare ciò che non va e non criticare chi denuncia il male. Occorre verificare i finanziamenti. Quando c’è la disperazione, c’è sempre qualcuno che la sfrutta. Noi siamo di fronte a una enorme disperazione ma anche a gente che sfrutta i migranti per altro scopi. E se la Libia ancora oggi non è in condizione di avere un governo ufficiale è anche colpa dell’Italia che l’ha bombardata.
Se ci sono ONG che vanno a prendere in Libia questa gente perché, per es., non la portano a Malta o in Spagna? Non lo fanno perché ci sono dei piani precisi dietro.
Noi abbiamo leggi che ci impongono di accogliere i profughi di guerre ma chi emigra solo per motivi economici non ha diritto per legge di essere accolto in Italia.
A questo punto viene inserito un intervento di Salvini che accusa i 5stelle di fare cabaret. Di Maio ricorda che noi abbiamo ancora una legge leghista, la Bossi Fini, che congestiona le procure ma non risolve il problema. “Salvini stia sereno, perché noi non facciamo questa battaglia per prendere voti ma per vederci chiaro e chiederemo al Parlamento europeo di fare una indagine sui bilanci di queste ONG che in gran parte battono bandiere di paradisi fiscali. Il M5S non è disposto ad accettare un traghettamento di chiunque altrimenti si farebbe prima a mettere un passaggio libero tra Tunisi e Taranto. Nessuno vuole attaccare le ONG che si sono sempre comportate bene. Le regole ci sono e sono quelle della marina militare o della guardia costiera. Applichiamole! La cosa paradossale è che c’erano già due commissioni parlamentari che stavano indagando su questo fenomeno. Il merito nostro e del procuratore di Catania è stato di dare un segnale forte e di attirare l’attenzione su quanto accade e che va chiaramente contro la legge italiana e quella europea.”
La Merlin cita un tweet di Orfini che dice: “Che tenerezza chi è costretto a commentare le primarie sapendo che un bagno di democrazia non lo farà mai”. Allora Di Maio ricorda a Orfini che le ultime volte che ci sono state elezioni democratiche, il Pd ha subito una batosta. Di Maio ha detto: “L’unico vero successo per la democrazia sarebbe stato che ci avessero permesso di votare”
Magnifico Di Maio! Lo adoro proprio! Venefica e maligna come sempre la Merlin che ormai ha raggiunto vette di faziosità non più accettabili.
Di Maio: “La legge italiana non consente di usare in giudizio i rapporti dei servizi segreti e il procuratore di Catania ha questo in mano per cui il processo non si può aprire. Quando si apre una indagine conoscitiva e si scoprono cose che mettono a rischio la sicurezza personale, è necessario e doveroso che lo si sappia.”
Allora la Merlin devia subito facendo domande su Macron. E Di Maio come già Di Battista ripete che loro non hanno diritto a interferire sulle scelte elettorali di altri Stati.
PUBBLICITA’

BENEFATTORI MILIARDARI
Dobbiamo levarci dalla testa che se uno è un magnate, deve essere per forza cattivo in tutto quello che fa. Un fenomeno molto noto nel mondo anglosassone e che sta timidamente iniziando anche in Europa e in Italia è quello di persone ricchissime che devolvono alte cifre in beneficenza. Ma in Usa è la norma. Zuckerberg, inventore di Facebook, Ted Turner, fondatore della Cnn, e George Lucas, regista di “Star Wars” sono tutti e tre miliardari e tutti e tre hanno firmato il “Giving Pledge”, impegnandosi formalmente a devolvere almeno la metà del loro patrimonio per cause filantropiche. Finora hanno promesso la stessa cosa 92 miliardari americani, tra i quali gli ideatori dell’iniziativa, i due uomini più ricchi degli Stati Uniti: Bill Gates e Warren Buffett. Se tutti manterranno quanto promesso, quasi certamente saranno devoluti oltre 200 miliardi di dollari. In totale i privati cittadini americani versano in beneficenza 300 miliardi di dollari l’anno, circa il 2 per cento del Pil. Il che fa di loro i più grandi benefattori del pianeta: devolvono più del doppio dei britannici, e rispettivamente otto e undici volte più di tedeschi e francesi. Secondo la Charities Aid Foundation, nel 2012 quasi la metà degli americani ha destinato soldi a cause umanitarie. 300 miliardi di dollari l’anno sono una cifra equiparabile al Pil della Grecia e circa un terzo di quella destinata all’istruzione dai 27 paesi dell’Ue. Quei soldi vanno a finanziare di tutto, da chiese e sinagoghe a grandi università, gallerie d’arte e sale da concerto, alcuni degli ospedali più moderni al mondo, banche alimentari e think tank, istituti di ricerca contro il cancro e le malattie infettive. In genere non ci rimettono molto perché detraggono questi fondi dalle tasse e possono comprarsi la stima sociale ed entrare in livelli di rispettabilità. Ma perché no?
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MAGNATI BURATTINAI
Viceversa ci sono magnati che sono i burattinai del mondo.
I giornalisti di regime, Franco, la Berlinguer, la Gruber, ma anche Furio Colombo per es., mettono alla berlina quanti citano Soros come burattinaio di quelle ONG che fanno confluire i migranti tutti in Italia e deridono chi parla di tentativi di destabilizzazione del Paese indebolendo la sua economia, come se fossero barzellette e cose ridicole. Nessuno cita i dati che vedono nel 2016 un record assoluto con 181.436 sbarcati in Italia, il 18% in più dell’anno precedente. Siamo saliti da 12.000 a 180.000 e guai a chi dice che questo è manovrato! Eppure i fatti attestano proprio quello che gli zelanti giornalai italiani tendono a nascondere ed è che (lo scrive Berluscameno) alcune ONG sono il braccio del globalista neoliberista di SOROS per distruggere i paesi dell’UE tramite afflussi disordinati e straordinari di migranti africani ed è proprio SOROS a dichiararlo, ammettendo di finanziare l’ondata migratoria.
Luciano Lago (fonte ‘THE MILLENIUM REPORT’) dice che ci “voleva il summit dell’ONU sulle migrazioni” per ascoltare le dichiarazioni ufficiali del grande sobillatore, il finanziere ultra miliardario e speculatore George Soros, il quale, dopo aver riconosciuto di essere sponsor dell’ondata di sollecitanti asilo, ha voluto presentarsi nelle vesti del “GRANDE BENEFATTORE” ed ha assicurato che attualmente il suo obiettivo è quello di migliorare le condizioni di vita dei migranti e rifugiati.
George Soros ha approfittato del primo vertice delle Nazioni Unite sulle migrazioni per annunciare un investimento di 500 MILIONI di DOLLARI SULLA CRISI DEI RIFUGIATI.
Il magnate “ha riconosciuto già da alcuni mesi di essere lui dietro il “FINANZIAMENTO DEI FLUSSI MIGRATORI” – che nel corso dell’ultimo anno e mezzo hanno alterato il panorama dell’Europa. L’ammissione di “SOROS” d’altra parte conferma quanto era trapelato in precedenza già da oltre un anno grazie ad indagini svolte anche dai servizi di intelligence austriaci e da altri organismi che avevano trasmesso un rapporto informativo in cui si denuncia che i trasferimenti dei migranti, sia quelli dalla Turchia verso l’Europa, sia quelli dall’Africa sub Sahariana verso la Libia e poi verso l’Italia, “sono COFINANZIATI DALLE ONG “, che in buona parte fanno capo a Soros. SOROS ha anche ammesso di aver finanziato la crisi ucraina e di avere affondato la sterlina e la lira SOROS è uno dei volti più visibili del GLOBALISMO NEOLIBERISTA .
Le sue ONG sono in apparenza “organizzazioni prive di fini di lucro” principalmente la Open Society, ma riportano benefici milionari (da spartirsi con trafficanti di generi umani –anche per uso trapianti di organi).

QUANTO CI COSTANO I MIGRANTI?
L’Italia ci ha speso 5 miliardi. L’anno scorso l’ultima stima complessiva di Padoan ai commissari Ue parlava di 3,3 miliardi di euro solo per il 2016. A pesare di più sono le lunghe permanenze nei centri e le strutture temporanee: alberghi, camping e ostelli, che nel 2016 ospitavano ben 133.727 migranti. A Berlino per stabilire se uno straniero ha diritto o no all’accoglienza ci mettono due ore. Alla sede di polizia di Bologna, grazie alla Bossi-Fini, ci vuole un anno! Con leggi diverse, più uffici, più risorse e più velocità, non potremmo ridurre enormemente questi soggiorni e dunque questi costi giganteschi e rimandare rapidamente a casa sua chi non ha diritti? Eppure da 15 anni nessuno pensa a fare niente e quelli stessi che attaccano la Lega usano poi la stessa legge inefficiente della Lega.
Ci sono gruppi criminali o politici (vedi mafia capitale) che vogliono che la situazione resti esattamente così perché c’è chi ci guadagna. E questo può spiegare l’accanimento di giornalisti come la Gruber o la Berlinguer o la Merlin o Franco o Mieli o Giannini contro i 5stelle. Chi serve a chi? Quali sono gli interessi inconfessabili che stanno dietro questo accanimento mediatico in cui si dicono infamità contro i 5stelle?
La cosa paradossale è che a Strasburgo si è votato per sospendere i finanziamenti ai migranti e il M5S ha votato di no, eppure chi gestisce i CTP e ci guadagna e chi ci specula passa inosservato e chi, come il M5S, chiede giustizia e chiarezza viene messo all’indice e paragonato alla Lega.

DI MAIO INVITATO AD HARVARD PER PARLARE DEL M5S
Anche Renzi parlò all’università di Harvard, ma un docente di Harvard, il prof. Francesco Palmer, lo aveva bocciato con un post.
Il Renzi era in America per un tour che doveva essere istituzionale ma che purtroppo era la solita televendita “promozionale”. Unica differenza da quella fatta nei salotti nostrani è la lingua: in questo caso il “renzese”, una lingua tutta sua. Il rettore dell’università non l’ha fatto parlare alla Kennedy School of Government di Harvard, luogo naturale per i premier internazionali, bensì nel museo accanto, evitando così una tortura gratuita alle giovani orecchie degli studenti americani, non ancora avvezze alla pronuncia renzese. Il prof. Francesco Palmer, docente italiano ad Harvard, si rifiutato di partecipare alla conferenza:

PERCHÉ NON SONO ANDATO AD ASCOLTARE RENZI A HARVARD
“Io, professore italiano di Harvard, non ho proprio voglia di partecipare al “reality show” del nostro premier. Penso che Renzi abbia voluto venire ah Harvard, oltre che per promuovere sé stesso, per promuovere in Italia la sua riforma dell’università. Lo disse chiaramente, alcuni mesi fa: bisogna imitare il modello americano. E ora è venuto per far vedere ai suoi connazionali ed elettori che lui quel modello lo conosce. Harvard è la più prestigiosa università del mondo e questo gli basta: non si domanda con quali criteri e scopi siano stilate le classifiche di eccellenza o quali siano le condizioni e implicazioni di una simile preminenza (per esempio che Harvard sia una corporation con un capitale di più di 36 miliardi di dollari che ammette lo 0,04% degli studenti che ogni anno vanno al college) o tanto meno quale sia il livello delle altre 4139 università americane: no, lui tornerà tutto contento in patria e proclamerà che l’università italiana, la più antica del mondo, deve diventare come quella americana, convinto che se lo diventasse non sarebbe una scopiazzatura fuori contesto e fuori tempo (l’America sta cominciando a guardare all’Europa per rimediare ai disastrosi scompensi del suo sistema educativo) ma una sua grande innovazione. Un po’ come se gli riuscisse di aprire uno Starbucks in Piazza della Signoria a Firenze; o ancor meglio in Piazza della Repubblica a Rignano sull’Arno. Ma non è per questo che stamattina non andrò a sentirlo. E neppure per via del mio radicale dissenso con il suo progetto di reaganizzare l’Italia (e per di più in ritardo, quando gli altri paesi stanno cercando rimedi): non andrò a sentirlo perché è venuto a Harvard con lo stesso spirito con cui sarebbe andato a inaugurare un centro commerciale o ad aprire il nuovo anno alla Borsa di Milano. Tutte cose che un primo ministro deve fare: ma accorgendosi che sono differenti e rispettando le loro differenze. Per Renzi invece sono la stessa cosa: occasioni di visibilità, interamente prive di contenuti.
Significativamente, non parlerà alla Kennedy School of Government, dove avrebbe avuto senso per il ruolo istituzionale che ricopre. E neppure a economia, in riconoscimento delle sue riforme liberiste. Parlerà in un museo, all’Harvard Museum. Scelto, immagino, per confermare l’immagine che dell’Italia hanno gli americani: il paese della cultura e della bellezza. Forse chi lo ha invitato ricordava la sua foto insieme a Angela Merkel sotto il David, al meeting di un anno fa alla Galleria dell’Accademia: senza accorgersi (o peggio: senza curarsi) di quanto non autentica fosse quella cornice: ambienti carichi di storia abusati per promuovere politiche globaliste, volte a distruggere proprio quell’identità culturale. Più che un rottamatore Renzi è in effetti un disneyficatore: che banalizza tutto ciò che tocca riducendolo a evento mediatico, dunque equivalente a qualsiasi altro che attiri l’attenzione dei giornali e dei network televisivi, senza gerarchie, distinzioni, senza valori di riferimento. La sua dimensione è quella della pubblicità e dei reality, in cui si fa finta di essere veri ma facendo in modo di non essere davvero creduti, in cui ci si maschera ma mantenendo una distanza ironica che impedisca equivoci, guardandosi bene dal correre il rischio che possa diventare un’esperienza autentica e dunque cambiare qualcosa. In ciò Renzi è integralmente liberista, impegnato nella sistematica deregulation dei principi e specificamente dell’autenticità: contro la quale impiega collaudate tecniche come la cazzata, che toglie di significato (scrisse il filosofo Harry Frankfurt in un celebre saggio) all’opposizione verità-menzogna e realtà-virtualità.
Non so di cosa parlerà a Harvard. Gli annunci del suo intervento non aiutano: “A keynote address”, “un discorso ufficiale”, senza ulteriori specificazioni, a confermare che non è venuto perché avesse qualcosa da dire. C’è venuto per far sapere che c’è stato. Presumo che abbia messo qualcosa insieme all’ultimo momento, cercando su Google qualche aneddoto su Harvard; come fece poco più di un mese fa in un’altra università, quella di Buenos Aires, dove al termine di un discorso confuso e infarcito di perle da Baci Perugina (“Non c’è parola più grande dell’amicizia per descrivere la storia di popoli diversi”: qualcuno mi spieghi cosa significa) citò in spagnolo dei versi di Borges. Solo che non era una poesia di Borges, subito notò El País, bensì un falso che compare su internet quando si inserisca la coppia di parole Borges-amicizia.
Qualcuno ricorderà il concetto rinascimentale di sprezzatura, teorizzato nel Cortegiano, uno dei libri italiani che più influenzarono la civiltà europea. Castiglione pretendeva dalla classe dominante, in cambio dei suoi privilegi, capacità e stile senza ostentazione: bisognava sapere tutto e saper fare tutto però come se fosse una cosa naturale. Ma quella era una società fortemente regolamentata. Nell’età della deregulation i vincenti alla Renzi seguono un precetto opposto: ostentazione senza capacità né stile. Per questo stamattina non andrò a Harvard ad ascoltarlo. Perché a differenza di Berlusconi e di tanti altri politici, Renzi non si limita a ignorare la cultura o magari disprezzarla. La cultura può sopravvivere all’ignoranza e al disprezzo.
No, Renzi la svuota. Con la sua programmatica trivialità svilisce la ragione e il linguaggio, riduce la comunicazione, ossia la facoltà più propriamente umana e sociale, a rumore. La chiarezza e il rigore costringono a una certa misura di coerenza; le improprietà deresponsabilizzano, rendono tutto indifferente, il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto, le qualità e i difetti, i profittatori e le loro vittime. E quando il vuoto diventa uno stile e un programma, la fine della democrazia è pericolosamente prossima.

SILVIO PRESCRIZIONI
Marco Travaglio
Ieri Silvio Berlusconi ha collezionato la nona prescrizione della sua brillante carriera di imputato nel processo d’appello per la corruzione del senatore Sergio De Gregorio, passato nel 2006 dall’Idv a Forza Italia per la modica cifra di 3 milioni di euro, di cui almeno 1 in nero. In primo grado era stato condannato a 3 anni di reclusione. La prescrizione, specie quando scatta dopo la condanna in primo o secondo grado, non significa assoluzione, ma il contrario: l’imputato è colpevole, però la fa franca perché è trascorso troppo tempo. Se fosse innocente, il giudice dovrebbe assolverlo.
Del resto gli innocenti che vogliono essere assolti nel merito da un reato infamante, rinunciano alla prescrizione per farsi giudicare oltre i termini: B. se n’è sempre guardato bene. Anzi nel 2005 impose la legge ex-Cirielli (il proponente di An se ne dissociò) che di fatto ne dimezzava i termini, raddoppiando i processi destinati al macero e i colpevoli all’impunità. Il tutto in un Paese già affetto da regole processuali demenziali (almeno per gli onesti): mentre in tutti gli altri Stati la prescrizione decorre da quando il reato viene commesso oppure si interrompe alla richiesta di rinvio a giudizio o al rinvio a giudizio o alla condanna di primo grado, qui parte quando il reato viene commesso e non finisce mai, infatti può scattare persino alla vigilia della condanna in Cassazione. Una pacchia che i politici hanno disegnato su misura di sé medesimi e degli altri colletti bianchi, salvo fingere sdegno se ad approfittarne sono gli altri criminali, quelli fuori dal giro.
Ovviamente, il fatto che ieri anche la Corte d’appello di Napoli abbia ritenuto B. colpevole di aver corrotto un senatore della maggioranza per annetterlo all’opposizione, agevolando la caduta del governo Prodi nel 2008, cioè per il reato grave che possa commettere un politico ne ll ’esercizio perché ribalta le regole più elementari della democrazia, nei tg e sui giornaloni finirà tra le brevi di cronaca: B. è il più grande prescritto della storia non solo per la giustizia, ma anche per l’“informazione”, dunque per la memoria degli italiani. Tant’è che Forza Italia – fondata da un pregiudicato pluriprescritto e ideata da un attuale detenuto per associazione mafiosa – continua a raccogliere il 12-13% dei consensi e si accinge a correre per il primo posto alle elezioni con Lega e FdI. E viene indicata dal capogruppo Pd Luigi Zanda e dal ministro Carlo Calenda come il principale interlocutore del centrosinistra per una grande coalizione democratica che, al prossimo giro, salverà l’Italia e l’EurC hi si azzarda a ricordare i precedenti penali del Caimano e della sua ghenga viene sommerso da fischi e pernacchie: “Ancora i processi a B.? Ma è un’ossessione!”. Ebbene sì: ecco, in sintesi, quello che i giudici hanno finora accertato su questo recordman mondiale di delitti senza castigo. Facile immaginare quanti anni di galera (non di servizi sociali) avrebbe collezionato in un altro Paese: uno a caso fra quelli (tutti) che non conoscono strane usanze tribali come la prescrizione eterna e le amnistie e gl’indulti à gogo.
Mettiamo da parte i processi vinti: 4 assoluzioni (3 dubitative per corruzione della Guardia di Finanza, corruzione Sme-Ariosto-1 e fondi neri Medusa; una piena nel caso Ruby), 2 proscioglimenti (Mediatrade) e 18 archiviazioni (4 a Milano per traffico di droga, Progetto Botticelli, Telepiù, Edilnord commerciale; una a Caltanissetta per le stragi del ’92; una a Firenze per le stragi del ’93; 6 a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio; 5 a Roma per i voli di Stato, la compravendita di altri senatori, il caso Saccà, il caso Sanjust e il caso Agcom-Annozero; una a Madrid per Telecinco). Sospendiamo il giudizio sui due processi in corso (corruzione di testimoni nel Ruby-ter a Milano; induzione a mentire del teste Gianpaolo Tarantini a Bari).
E concentriamoci su quelli che hanno accertato o dichiarato altamente probabile la sua colpevolezza. B. ha frodato 7,3 milioni al fisco col trucco dei diritti Mediaset (condanna definitiva a 3 anni). Ha giurato il falso sull’iscrizione alla P2 (amnistia n.1). Ha pagato in nero i terreni della villa di Macherio (amnistia n.2). Ha frodato il fisco col trucco dei diritti Mediaset per circa 350 milioni di dollari (prescrizione n.1 di tutte le appropriazioni indebite e gran parte delle frodi fiscali durante il processo approdato alla condanna). Ha fatto corrompere dai suoi avvocati Previti&C. il giudice Vittorio Metta per scippare la Mondadori a De Benedetti (prescrizione n.2 in appello). Ha pagato 21 miliardi in nero a Bettino Craxi (prescrizione n.3 in appello al processo All Iberian-1 dopo la condanna in tribunale a 2 anni e 4 mesi) e falsificato i bilanci per stornare i relativi fondi neri in Svizzera (proscioglimento al processo All Iberian-2 perché il fatto non è più reato n.1, avendolo lui stesso depenalizzato). Ha falsificato i bilanci delle sue aziende, come accertato nei processi Milan-Lentini (prescrizione n. 4), contabilità Fininvest 1988-’92 (prescrizione n.5), consolidato Fininvest (prescrizione n.6), Sme-Ariosto-2 (proscioglimento perché il fatto non è più reato n.2, avendolo lui stesso depenalizzato). Ha ricevuto e girato al suo Giornale il file rubato della telefonata segreta Fassino-Consorte su Unipol (prescrizione n.7 in appello dopo la condanna a 1 anno in tribunale). Ha fatto pagare 600 mila dollari a David Mills perché non testimoniasse contro di lui (prescrizione n.8). E ha comprato un senatore (prescrizione n.9 in appello dopo la condanna in tribunale a 3 anni). Alla prescrizione n.10, vince una bambolina. O un posto d’onore nel prossimo governo per salvare l’Italia.



ODDIO, LA MORETTI!

La Moretti ha avuto la faccia di dire che a Roma i bambini muoiono mangiati dai topi. Forse voleva stare sulla linea di Berlusconi per cui i bambini erano mangiati da comunisti!
Ma quella stronza della Moretti non era stata dimessa perché si era data malata e invece faceva un viaggio in India? E che su 90 sedute è stata presente 25 volte? E che si è scusata dicendo che “Vale più una settimana in India che un anno al Consiglio comunale veneto”? L’hanno ripescata? Non avevano proprio niente di meglio da presentare? Una che come apre bocca fa volare la merda? Una che mentre il suo partito decurta le pensioni agli anziani propone ai pensionati di prendersi in casa un migrante per unire due poveri in uno? Una che è stata chiamata Ladylyke perché ha detto che per fare politica bisogna essere belle e curate, cosa che evidentemente lei crede di essere. Una che nel curriculum ha detto che va dall’estetista a farsi le meche ogni settimana. Una che ha fatto in Veneto un flop memorabile col peggior risultato di tutti i tempi e che ha avuto la faccia di dire che era stata attaccata non per le sue idee ma per la sua sfera personale (?) e che se aveva perso non era per colpa sua ma di Renzi (sai Renzi come è stato contento!).

SATIRA ROMANA
Cristian Pintus
Virginia è in realtà l’anticristo . da quando e’ stata eletta sono apparsi i primi segni:
1) i topi, prima non esistevano, forse in Campania dopo l’invenzione di De Luca degli stessi
2) le buche nell’asfalto,prima non esistevano, il catrame ha preso coscienza di sé ed ha deciso di sfaldarsi al sole
3) l’immondizia, prima i romani non la producevano. Si nutrivano direttamente dai grossisti evitando imballaggi (il resto lo facevano i turisti)
4) l’emergenza case, tutti vivevano in villette di oltre 200mq ed avevano lavoro e soldi ..poi ,dopo la mezzanotte, tutto si è trasformato
5) non esisteva la mafia romana, erano soltanto suggestive rappresentazioni di Cinecittà (che è poi fallita dopo la mezzanotte del giorno delle elezioni)
…ecco, più o meno e’ quel che vanno raccontando ‘sti 4 coglionari #troppopagati al governo

Dunque,stamattina passeggiavo per Roma trallallero trallalla’ e all’ improvviso, in Piazza di Spagna, sbuca un topo, morde un bambino di 2 anni che muore all’ istante.
Da Ponte Milvio si vede una signora che si sbraccia e che urla” L’avete visto tutti vero? E’ morto, il bimbo è morto, colpa della Raggi’.
Era la depilata, la Moretti, la testa più vuota del nord est, roba da rendere Borghezio un genio. Correva affannosamente verso il bambino morto, urlando: E’morto, è morto per il topo.” Ma il bimbo non era morto ancora, era sdraiato e chiedeva solo di dire un’ultima cosa. Alche la Moretti gli ha detto: “Dimmi, bambino di 2 anni, cosa vuoi dirmi?”
E lui: “’a More’, ma vattela a pia’ nder culo va!”
Claudio Porro
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A Roma, un topo di due anni è morto avvelenato dopo aver morso la Moretti
(Giuseppe Stelluti)
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Alessandra Moretti: “Rosy Bindi ha mortificato la bellezza”. Così lei si è vendicata sull’intelligenza. [@batduccio]
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Mo’-ratti
“A Roma ormai c’è l’emergenza sanitaria: ci sono ratti ovunque, è morto un bambino di due anni perché è stato morso, anche una turista è stata morsa, un cinghiale ha attraversato la Cassia e un ragazzo in motorino è morto” (Alessandra Moretti, Pd, consigliere regionale del Veneto).
Per fortuna il bambino morso dal topo sta benissimo, mentre il ragazzino morto in motorino aveva 49 anni. Ma, prima di archiviare l’emergenza sanitaria, sarà bene accertare se la Moretti non sia per caso contagiosa.

Leonardo Calconi

Ma oggi è la loro festa? IL QUINTO STATO

Vista la mole gigantesca di corruzione negli appalti, prima hanno pensato di sopprimere Cantone che doveva controllarli, poi siccome stava male, lo hanno reintegrato e hanno soppresso l’organo che doveva controllare gli appalti! Se i giornali scrivevano che il Governo aveva eliminato Cantone, qualcuno avrebbe potuto risnetirsi. Così invece se scrivono che il governo ha soppresso l’ANAC, nessuno ci fa caso. Allegria!

GENTILONI SOPPRIME L’ORGANO DI CONTROLLO DEGLI APPALTI
M5S
Gentiloni si è reso gravemente responsabile di un atto clamoroso che va nella direzione di alimentare la già dilagante corruzione negli appalti pubblici. Ha infatti soppresso il secondo comma dell’art. 211 del D.Lgs n. 50 del 2016, che prevedeva il ruolo “deterrente” dell’ANAC al fine di arginare sul nascere le fonti della corruzione. Una norma che prevedeva, inoltre, non solo di eliminare tutti quei vizi di legittimità degli atti nelle gare pubbliche, a seguito di pareri vincolanti emanati dall’ANAC, ma anche l’emanazione di sanzioni pecuniarie e segnalazioni sulla reputazione e sulla valutazione delle stazioni appaltanti.
In questo modo, dunque, il Governo, disattendendo la volontà del Parlamento, che solo un anno fa’ ha approvato il nuovo Codice degli Appalti, elimina il controllo preventivo e cautelativo dell’ANAC sugli atti illegittimi e rimette tutto nelle mani della giustizia ordinaria.
Questo significa che i soldi pubblici, anche nei casi di illegittimità delle gare, continueranno ad essere gestiti da chi si rende responsabile di queste condotte riprovevoli e che gli appalti pubblici, anche laddove siano inficiati da atti di corruzione in corso, non potranno essere fermati in via preventiva ed in autotutela, ma verranno rimessi alla successiva valutazione della giustizia ordinaria: cioè lasciati alla lentezza dei processi civili e alla conseguente prescrizione dei processi penali. Senza, dunque, alcuna conseguenza per i responsabili del malaffare.
Un atto grave da parte del Governo. L’ennesimo dopo la riduzione e la limitazione dell’utilizzo delle intercettazioni come mezzo di ricerca della prova che va in un’unica direzione: coprire corrotti e corruttori. Questa volta anche alla faccia dell’ANAC!

ABBASSATO IL RATING DEL DEBITO
Luigi Di Maio
Fitch abbassa ancora il rating del debito italiano da BBB+ a BBB, appena due mesi dopo che un’altra agenzia di rating, la svizzera Dbrs, aveva retrocesso il nostro debito da A a BBB. È una lenta agonia che ci porterà nel baratro finanziario. Ma chi ci ha condotto fin qui? I “populisti” di cui parla la stessa Fitch nel suo rapporto o proprio i Governi ritenuti affidabili dalle istituzioni internazionali? La verità è che Monti, Letta e Renzi, al riparo dal voto popolare, hanno distrutto l’economia producendo l’esplosione del rapporto debito/Pil, oggi al 132,6%.
Renzi ha gettato al vento anche una congiuntura internazionale favorevole, con il prezzo del petrolio in forte calo e l’euro debole. Ha preferito usare la flessibilità concessa dall’Unione Europea per sostenere la sua campagna elettorale permanente invece che per agganciare la ripresa. L’Italia di Renzi è sempre stata agli ultimi posti in Europa per crescita perché al posto degli investimenti produttivi e del reddito di cittadinanza ha speso 10 miliardi l’anno per un bonus da 80 euro e 20 miliardi per sostenere il fallimentare Jobs Act. Non ci sono scuse che tengano. È vero che le agenzie di rating sono in pieno conflitto di interessi con il mondo finanziario, è vero che l’Unione Europea ci soffoca con i vincoli del Fiscal Compact e dell’euro, ma che ha fatto il Governo Renzi per cambiare la situazione? La realtà è che il nostro debito pubblico sta diventando davvero insostenibile e che rischiamo un default, magari scatenato da una crisi bancaria nazionale.
Si poteva fare molto e ci ritroviamo con un Paese in macerie. Gli investimenti pubblici, gli unici in grado di far ripartire un ciclo virtuoso di occupazione e crescita, sono stati diminuiti anno dopo anno e il rapporto debito/Pil è aumentato sia per le spese insensate del Governo Renzi sia per l’austerità che ha distrutto il nostro tessuto industriale.
Paradossalmente, sono proprio i Paesi dove i cosiddetti “populismi” hanno vinto a soffrire meno sui mercati finanziari. L’America di Trump doveva crollare sotto i colpi della speculazione e gli indici di borsa sono cresciuti, la Brexit doveva scatenare una tempesta finanziaria sulla City di Londra e nulla di tutto ciò è successo. Non sarà forse che la ricetta dominante, i cui ingredienti sono l’austerità e i bonus per contenere il malcontento sociale, è alla radice dei nostri problemi?
Il debito pubblico può diventare sostenibile in due soli modi: facendo ripartire l’economia ed eliminando gli sprechi. Per il primo obiettivo servono gli investimenti che in questi anni tutti i Governi hanno abbattuto, per il secondo serve un Governo dalle mani libere.
Il M5S ha già dimostrato nei Comuni amministrati che il debito si può abbattere. In nessuno dei Comuni 5 stelle il debito è aumentato e in molti di essi ha cominciato a scendere, con i risparmi reinvestiti nell’economia reale. Solo per fare qualche esempio, a Pomezia, Comune di 66.000 abitanti, il M5S ha vinto nel 2012 quando il bilancio era in passivo di 7 milioni di euro e oggi il risultato è in attivo di 15 milioni. A Torino abbiamo immediatamente tagliato del 30% i costi dello staff, a Roma con una centrale unica per gli acquisti abbiamo risparmiato in un lampo 40 milioni di euro e Virginia Raggi spende oggi per il suo staff meno della metà di Marino e Alemanno. Potremmo continuare a lungo.
Meglio i “populisti” o chi ha fallito clamorosamente portandoci ad un passo dalla Grecia?

TRAVAGLIO
Perché il Pd non dovrebbe essere d’accordo sul reddito di cittadinanza, su un vero taglio dei costi della politica, su altri passi in avanti sui diritti civili, sulla contestazione seria di alcuni trattati europei, su politiche umane e rigorose in tema di immigrazione, su un grande piano di manutenzione del territorio e del patrimonio immobiliare e culturale al posto di qualche grande opera inutile anzi dannosa, su una lotta finalmente senza quartiere alle mafie, all’evasione fiscale e alla corruzione, su un ambientalismo anche sull’energia, su una legge elettorale decente ecc.?.
La risposta è semplice: perché Renzi è di destra, così come il suo Pd, e queste cose lui le aborre e le combatte.
Renzi è quello che toglie ai disabili per dare alla Ryder cup, E’ quello del ‘vi do 80 euro per farmi votare e dopo ve li chiedo tutti insieme, specie se siete poveri’. E’ quello della ‘manina’ che toglie poteri a Cantone per favorire la corruzione negli appalti. E’ quello del se perdo il referendum mi levo di culo, quello del non ci sono soldi per il reddito minimo ma per le banche si trovano in 30 secondi, quello dei tagli alla sanità, quello che distrugge la scuola pubblica e finanzia le private. Quello delle liberalizzazioni e privatizzazioni. Quello che ha introdotto la ‘modica quantità’ per le mazzette. Quello delle trivelle e dei rolex imboscati. Renzi è quello che toglie l’articolo 18. Quello che azzera i fondi per i bambini ammalati di Taranto. Quello dell’aereo di stato e degli f35. Quello che si fa assumere dal padre come dirigente per farsi pagare i contributi dallo Stato. Quello che schifava Trump quando parlava di distensione con Putin e risoluzione del conflitto in Siria ma, ora che invece gli ha sganciato una bomba quasi simile a lui, plaude al suo operato. E potrei andare avanti per ore…
Cosa diamine ha a che vedere il M5s con Renzi?!

Luigi Di Maio
Una persona può credere alle parole. Ma crederà sempre agli esempi.
Domani mattina da questa pagina vi mostrerò un’altra azienda frutto del Microcredito del Movimento 5 Stelle. Non dobbiamo smettere di raccontare attraverso i fatti, il Paese che vogliamo creare.
Nessuna forza politica ha mai realizzato un progetto simile: oltre 20 milioni di euro di stipendi tagliati ai parlamentari M5S hanno fatto nascere oltre 4000 nuove imprese in Italia che hanno dato lavoro a 10.000 italiani.
Quando andremo al Governo creeremo una banca pubblica italiana degli investimenti, come esiste in Germania e in Francia. Useremo i tagli agli sprechi e ai privilegi per finanziare imprese, famiglie e progetti pubblici.
Oggi lo facciamo in piccolo con i nostri stipendi, presto, molto presto lo faremo come Stato.

I traditori più infami nella storia
il pastore delle Termopili che indicò a Serse il sentiero nascosto
Bruto che assassinò Cesare di cui pure era figliastro
Giuda che vendette il Cristo per 30 monete d’argento
Il Maresciallo Petain che dette la Francia ai nazisti
la spia dell’ FBI Hanssen che regalò i suoi segreti ai russi
e ci aggiungiamo l’esecrabile Luigi Zanda, ex portavoce di Cossiga, già presidente di Lottomatica, già politico della Margherita e dell’Ulivo, che con vero orgasmo ha distrutto quanto c’era di sx nel partito di Renzi sostenendo quanto c’era di peggio per l’Italia. Ora questo traditore di qualsiasi bandiera traffica per unire il Pd a FI. Ci può essere qualcosa di peggio?

SPREGEVOLI DI POTERE
Luigi Zanda, uno dei peggiori esempi delle mutazioni della politocrazia pervertita degli ultimi decenni, dettate da interessi di poltrona e di potere. Detto ‘Cernia’ per via dei capelli tagliati a punteruolo, fu uomo di fiducia di Cossiga e già questo la dice lunga. Al suo fianco conobbe la congiura di Palazzo che portò all’assassinio di Moro. Fu il primo del Viminale a sapere della seduta spiritica di Prodi, che indicava in Via Gradoli la prigione di Moro, storiella a cui nessuno ha mai creduto e che suggerisce invece che la polizia sapeva benissimo dove Moro era imprigionato Moro ma lasciò che fosse ammazzato per bloccare il patto che Moro voleva fare con la sx. Zanda, al pari di tutti coloro che vivono tra politica e affari, è un lobbista, affiliato a gruppi di potere uniti da sottintesi e complicità e non meraviglierebbe sapere che fosse un massonico pidduista. Terminata la simbiosi con Cossiga e restando nella sua orbita, la Cernia si legò a Carlo De Benedetti, entrando nel cda del gruppo Espresso. La Cernia, si abbevera quotidianamente al verbo di Repubblica, ne realizza la linea in Parlamento filo Troika e riceve, in cambio, interviste, appoggi e potere. La cricca è lo stessa di Prodi che, da presidente Iri, favorì De Benedetti nella vicenda Sme. Nel 2003 la Cernia si candida col csx (Margherita) e, per facilitarne l’elezione, Cossiga pregò l’amico Berlusconi, allora premier, di non ostacolare la sua vittoria, per cui vinse col minimo dei voti, ma Zanda non fu piuttosto ingrato perché attaccò B da giustizialista, premendo per la sua fine politica. Zanda passò poi sotto la protezione di Bersani e infine di Renzi . Ora difende a spada tratta Renzi che lo fa capogruppo al Senato e ora lo manda come emissario da B per costruire una solida alleanza Pd- Fi che possa stroncare il M5S.

Saviano: “Di Maio cerca i voti di chi vuole i migranti morti”.
Dai, se ti calmi e ci ripensi lo capisci da solo che hai detto una cazzata. Ma ci sono cazzate che sono insopportabili.
Il potere dà alla testa, ma a volte anche la fama fa perdere la ragione. E chi si abitua a stare sempre sotto i riflettori poi arriva a qualsiasi cosa pur di far parlare sempre di sé. E’ come il bisogno di un tossico. Un’astinenza da gloria perduta. L’ego dovrebbe avere una misura. Quando diventa smisurato, diventa un pericolo pubblico e una miseria sociale.

Il prossimo partito Fi/Pd/Ndc si chiamerà ‘En marche’, ma, visto l’andazzo, sarebbe meglio ‘En manche” nel senso di maneggiare, essere maneggioni o dare mance.
Da Macron a Micron.
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ONG di medici svedesi conferma che i filmati dei bambini siriani pubblicati dai Caschi Bianchi sono fake news

Un autorevole medico svedese, fondatore di una ONG per i diritti umani, analizza il caso di due filmati diffusi dai “Caschi Bianchi” operanti in Siria, secondo i quali il governo Siriano farebbe uso di gas di cloro sui bambini. Questi filmati sono stati usati per suscitare una reazione emotiva sia del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sia dell’opinione pubblica americana. Le due conclusioni a cui arriva sono gravissime: la prima è che il video è stato distribuito in concerto con un’organizzazione fondamentalista islamica che fa capo ad Al-Qaeda. La seconda, che i filmati mostrano di essere evidentemente fasulli, dato che le procedure mediche che vi si vedono sono inappropriate e i sintomi dei bambini che vi appaiono non sono compatibili con l’intossicamento da gas di cloro.

LA CRISI DELLA GAUCHE E DELLA SX EUROPEA
Viviana Vivarelli

I cittadini francesi sono stati sempre considerati i più politicizzati d’Europa. E la sinistra francese era fino a poco tempo fa il primo partito della sx europea. A maggior ragione la sconfitta eclatante della sx francese ha colpito sgradevolmente tutti, come la fine di un’era.
Nel 2009 tutti i partiti della sx francese si erano utilmente riuniti ne ‘Le Front de Gauche’, federazione creata per le politiche e poi rimasta in vigore per le regionali del 2010 e le presidenziali del 2012. L’alleanza era frutto di un accordo elettorale tra il Partito di Sinistra e il Partito Comunista. L’accordo fu annunciato dalle due forze politiche il 18 Novembre 2008 e mirava alla creazione di un’altra Europa Democratica e sociale contro la ratifica del Trattato di Lisbona e gli altri trattati europei. Ma, al primo turno delle regionali del 14 marzo 2010 il FG ebbe solo il 5,9%. Al 2° turno si alleò ad altri partitini ed ebbe il 46,40% dei voti e il 54,70% dei seggi. Al primo turno delle presidenziali del 2012, il candidato Melanchon arrivò 4° con l’11,1% dei voti. Al 2° turno lasciò al socialista Hollande, che risultò poi vincitore. Alle parlamentari del 2012 il FG ebbe solo il 6,9% al primo turno e riuscì ad eleggere 10 rappresentanti all’Assemblea Nazionale. Alle europee del 2014, prese ancora il 6,9%, risultando il sesto partito francese e ottenendo solo 4 seggi al’europarlamento. Il crollo dunque è più che evidente.
Ora, noi abbiamo di fronte il totale fallimento dell’Unione europea, basata su un neoliberismo spietato e feroce. Abbiamo visto che la zona euro e l’austerity hanno costituito il piè di porco con cui il grande capitalismo ha fatto fuori rapidamente i diritti dei lavoratori europei, ha abbassato salari e stipendi che con la Bolkestein ha tentato di appiattire al minimo, ci ha messi in guerra a fianco degli Stati uniti, ci ha spinti a riattaccare l’Africa, ha aperto le porte ai prodotti cinesi mentre boicottava le esportazioni africane, ha distrutto i principi e valori di 250 milioni di cittadini per massimizzare i profitti di poche multinazionali, lobbie, gruppi finanziari, banche. Dopo questo strazio, pochissimi gruppi finanziari avevano realizzato altissimi profitti, nella desolazione di tutte le Nazioni europee che andavano sempre peggio e alcune, Grecia, Portogallo, Italia.. aspettavano solo un totale fallimento con la svendita di tutte le loro principali imprese. In questa situazione fallimentare, la Francia di Hollande ha creduto, fino all’ultimo, di poter avere la meglio in Europa grazie all’asse con la Germania (Hollande- Merkel) smentita di fatti che, mentre rendevano sempre più solida la Germania, gettavano la Francia in un caos di malessere e cattiva economia, in cui la guerra tra poveri si è manifestata nel massimo dell’odio razzista, aggravato da episodi cruenti di attentati terroristi.
Il grande errore della sx occidentale è stato quello di credere che la globalizzazione significasse benessere per tutti. A niente sono servite le analisi e le riflessioni no global che denunciavano in modo molto chiaro il gioco delle multinazionali, della finanza capitalista, delle Banca Mondiale, del WTO e del Fondo Monetario, quali emissari del grande capitale. In Francia, come in Italia o altrove, la sx, invece di svecchiarsi e uscire dalle sue obsolescenze e far fronte unico coi no global, li ha attaccati come concorrenti nemici, cercando di farli fuori con un odio inusitato, come non aveva fatto a livello governativo nemmeno con gli avversari politici di destra. Il risultato è il tentativo abortito di formazioni nuove come i pirati svedesi o il Movimento di Tsipras o Podemos, che poi tutti in qualche modo si sono piegati anch’essi al neoliberismo, col risultato di spostarsi sempre più a destra per essere preferiti dagli elettori da quei partiti che di destra erano già.
Così in Italia, il Movimento 5 Stelle, che usciva dai canoni tradizionali dx/sx ed ereditava le idee fondamentali del pensiero no global, veniva attaccato in egual misura dalla dx e dalla sx tradizionali, che finivano per essere sempre più uguali tra loro, finché, tra poco non si uniranno in una grande ammucchiata, tirandosi dietro la Lega, poiché, ormai, il nemico di tutti, perché unico nemico dell’iperliberismo dell’Ue è il M5S.

RIDERE E SGHIGNAZZARE :- )

Fosforo
Tosi candida la fidanzata a Sindaco di Verona.
per l’amor che li Lega.
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Marcthulhu
Orfini: “L’ANPI è un elemento di divisione”. CasaPound, Forza Nuova e gli ex-repubblichini invece sono di un conciliante che non vi immaginate.
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Luce so fusa
Roma, il PD non andrà alla manifestazione del 25 Aprile organizzata dall’ANPI.
Invece a quella del 1° Maggio parteciperà al corteo organizzato da Confindustria.
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Luce so fusa
Berlusconi prescritto per la vendita dei senatori.
Ora si farà fotografare mentre allatta De Gregorio.
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Mordicchio
Svolta nelle indagini sul killer di Budrio. “Abbiamo scoperto dove si trova Budrio”.
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Xaverius
Il PD intitola la sua scuola di partito a Pier Paolo Pasolini
Be’, almeno adesso sappiamo chi lo ha ucciso la seconda volta.
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“Ciao piccola ❤, sono Silvio. Vuoi salire da me a vedere la mia collezione privata di #prescrizioni” ?
(Cit) #FulvioMaranzano
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Una signora che soffre di emicrania viene a conoscenza di una nuova cura. Si reca quindi dal medico che le hanno indicato e questi le dice: “Signora, la cura è molto semplice: torni a casa, si metta davanti allo specchio del bagno per circa dieci minuti al giorno per tre giorni di fila; tenga l’indice della mano destra e quello della mano sinistra sulle tempie, appoggi la fronte allo specchio e ripeti convinta: non ho mal di testa, non ho mal di testa”.
La signora torna a casa e fa tutto quello che le è stato prescritto e, al terzo giorno, miracolosamente non soffre più di mal di testa.
Entusiasta, parla di questa cura ad una sua amica, afflitta da mal di schiena, e anch’ella va immediatamente dal dottore, che le dà le stesse indicazioni, ma con una formula diversa da ripetere: “non ho mal di schiena, non ho mal di schiena” e anche lei in tre giorni guarisce.
Un terza amica ne viene a conoscenza e decide di mandare dal dottore suo marito in quanto da anni non svolge i suoi doveri coniugali. Il marito torna a casa, passa i tre giorni canonici in bagno e poi esce a dare il meglio di sé.
Dopodiché chiede scusa alla moglie e va in bagno. Torna 10 minuti dopo e nuovamente fa star bene la moglie in maniera incredibile, ma poi si scusa ancora una volta e va in bagno. Allora la moglie, soddisfatta ma incuriosita lo segue e sbircia attraverso il buco della serratura del bagno e vede il marito con le dita sulle tempie, appoggiato allo specchio che, con aria convinta, sta recitando: “non è mia moglie, non è mia moglie!”

– Sei interessato solo al mio corpo, ho anche un cuore.
– Si, lo so, è sotto le tette.
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1850 5-5-2017 SOROS E IL COMPLOTTO DEI MAGNATI

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MASADA n° 1850 6-5-2017 SOROS E IL COMPLOTTO DEI MAGNATI
Blog di Viviana Vivarelli

La teoria del complotto – Chi è George Soros – Bufale. Ma chi l’ha detto che il mondo è diventato più ricco? – Fake news dei nostri media – La certezza della pena – Dopo 45 giorni finalmente qualcuno prende Zuccaro sul serio – Armi libere di notte per la legittima difesa – Spirito del tempo: contraffazione, manipolazione, destabilizzazione – Le conseguenze dei vaccini – Macaron – Reporters sans report – Una stampa condizionata e una classifica sulla libertà di stampa fatta dai condizionati

Immagina come sarebbe bello il mondo con ultrasettantenni né politici, né generali, né preti né dirigenti. Parte dell’umanità malata messa nelle condizioni di non nuocere. Vadano i vecchi a scrivere libri, diano consigli a chi li vuole ascoltare, spargano nei giardini il becchime ai piccioni, portino i nipotini allo zoo, facciano meditazione! (Viviana)
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Rosario Montagna: Toccherà bussare alle nuvole, con garbo spiegargli che l’essere vivente ha bisogno di luce per vivere.

“Ci sarà, in una delle prossime generazioni, un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici ” (Aldous Huxley) .
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Il compito di tutte le dittature, e dunque anche di quella neoliberista, è privare l’uomo della sua capacità di pensare in modo individuale, perché l’uomo che pensa è un ostacolo sulla via del potere assoluto. L’uomo che pensa è nemico del potere, perché crea mondi in cui il potere non esiste. (Viviana)

Ormai l’informazione è sostituita da armi di disinformazione di massa. I governi sono formati da fantocci messi su dai grossi gruppi del Capitale. Gli strumenti elettorali sono falsati da sistemi menzogneri che danno al popolo la sola illusione della democrazia o sono sospesi del tutto. I media sono a servizio del più forte e non hanno scrupolo a diffondere falsità. L’economia ha sostituito la politica e la finanza ha sostituito l’economia, mentre cricche di magnati tengono nelle loro mani tutto quanto. Le chiese danno messaggi finalizzati al mantenimento dello status quo. I popoli rischiano di perdere ogni soggettività per diventare oggetto di depredazione. Il Cielo e la Terra sono stanchi di questa storia umana che si ripete miseramente e chiedono a gran voce una catarsi. Ma chi potrebbe farla se non gli ultimi degli ultimi? Quelli che sono in fondo alla scala sociale dovrebbero rovesciare la piramide di potere e come possono farlo se non hanno nemmeno idea della propria forza?
(Viviana)

LA TEORIA DEL COMPLOTTO
Viviana Vivarelli
Già agli inizi del 1900 (con Steiner) si cominciò a pensare che la storia del mondo fosse determinata dal complotto di gruppi di magnati, specialmente nordamericani, che volevano imporre un imperialismo economico sul Pianeta, ostacolando il progresso della civiltà e facendo in modo che la ricchezza si accentrasse sempre in meno mani, impoverendo i popoli e derubandoli dei loro diritti.
Il termine “teoria del complotto” (conspiracy theory) fu usato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1964 (assassinio di Kennedy) e fu ripreso dopo l’attacco alle Torri, la cui interpretazione resta tutt’ora controversa.
La tesi di un complotto neoliberista per la conquista del mondo è stata ripresa da molti studiosi e giornalisti, che hanno spiegato così le collusioni dei governi con i più ricchi, e la disinformazione voluta dei media, accusati di occultamento della verità e di insabbiamento delle eventuali indagini. In parallelo si è diffusa nell’opinione pubblica la convinzione che la cultura di massa non serva solo a decentrare l’attenzione dei popoli ma anche a nascondere la verità di un mondo dominato dai poteri forti dove le democrazie stanno regredendo.
Nel 1916 l’esoterista Rudolf Steiner profetizzò che a partire dagli USA i governi avrebbero soffocato la libertà di pensare (si pensi al Patriot Act). Già allora previde che la cultura anglosassone avrebbe dominato il mondo con l’influenza economica e politica e che ci sarebbero state confraternite di magnati che avrebbero messo i governi sotto il loro dominio (si pensi a gruppi come il Bilderberg, il Council on Foreign Relations, la Trilaterale e la confraternita di Yale: Skull and Bones. A quest’ultima appartenevano i due Bush, John Kerry, i direttori della CIA, i banchieri Hariman che diedero aiuto a Stalin. Bush junior parlò esplicitamente di Nuovo Ordine mondiale.

CHI E’ SOROS (sunto da Berluscameno)
Il mondo è nel gioco di potere di una cricca di burattinai miliardari: Soros, Rockefeller, Rothschild, Clinton, Schaeuble, Merkel … E questo il Nuovo Ordine Mondiale.
Chi è George Soros? Sicuramente un miliardario filantropo con un patrimonio di oltre 35 miliardi di dollari Uno che si spaccia per benefattore filantropo. Un membro di punta del gota della finanza internazionale. Ma è uno sconosciuto per il 99% della popolazione mondiale, che pur subendone le politiche e le scelte, non ne comprende la vera natura e gli scopi, perché celati dai media di regime, impegnati a dipingere un personaggio diverso e nobile.
Nasce nel 1930 a Budapest da una famiglia dell’alta borghesia ebraica, d’ispirazione sionista.
Nel 1947 diventa uno degli studenti più noti e coccolati della London School of economics, dove diventa discepolo di Karl Popper, filosofo liberale tra i maggiori negazionisti della Teoria del Complotto, che attribuisce quanto accade nel mondo a un gruppo di potenti interessati a precisi risultati (Io: vi ricordate quel megalomane di Oscar Giannino che si era inventato 2 lauree false con quale veemenza lo negava a Barnard?).
Nel 1969 fonda la Quantum Fund, la finanziaria di gestione di capitali più capitalizzata del mondo.
La notte del 16 settembre 1992, mediante una mirata e sistematica speculazione al ribasso provoca la crisi di sterlina e lira. L’Italia esce dallo SME e Soros guadagna un miliardo di dollari.
Soros è il padre di Otpor: la celeberrima società dedita al rovesciamento pilotato dei governi scomodi nata in Serbia negli Anni 90.
Nel 1889 in sintonia con altri gruppi di pressione contribuisce al crollo del Muro di Berlino e allo smantellamento del Comunismo attraverso le sue due società iperliberiste, Open Society Foundation e Open Society Institute oggi operante in 60 paesi. Contribuisce quindi alla diffusione in Europa del liberismo capitalista più selvaggio e deleterio, contribuendo all’impoverimento dei ceti medio-basso e regalando il controllo dell’economia ad una stretta élite di oligarchi capitalisti.
Oggi il 2% della popolazione Usa possiede oltre l’80% della ricchezza. Oltre il 20% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. L’Europa vediamo in che condizioni è.
Sono in molti a sostenere che SOROS abbia finanziato organizzazioni come Radio Free Europe, Charta 77 e addirittura Solidarnosc in Polonia, incidendo sui processi politici ed economici dell’Ex-Jugoslavia e di numerosi paesi dell’est europeo, Georgia, Ucraina, Kirghizistan e delle sommosse scoppiate e fomentate ad arte in Azerbaigian e Libano (2005); in Bielorussia (2006) e Iran (2009).
E’ lo stesso Soros a dichiarare in una sconcertante intervista nel 2011: “È necessario portare il sistema cinese nella Nuovo Ordine Mondiale, che è il Nuovo Ordine Finanziario comandato da me!”.
E’ lui ad avvertire che ci sarebbe stata una DEFLAZIONE in Europa e il collasso del sistema economico reale (disoccupazione di massa e fallimenti di imprese reali dovute alle imposizioni assurde del sistema bancario e finanziario di cui Soros fa parte assieme agli amici Rockefeller “L’Europa rischia una bancarotta finanziaria (con le mie vendite speculative mirate al ribasso dell’Euro!) se non accetta la monetizzazione del debito da parte della Bce”.
La soluzione della crisi secondo Soros sarebbe passata sempre dall’Eurozona. “Cioè dalla gabbia costruita dal Nuovo ordine Mondiale per schiavizzare 500 milioni di ignare vittime”. Come? Dando più poteri alla Bce stile FED (Unione Bancaria e creazione di un prestatore unico di ultima istanza) e utilizzando il Two Pack, l’estinzione del debito illegale e truffaldino creato ad hoc dal sistema studiato dai Grandi Banchieri Ue e attraverso il completamento del progetto mondialista globalista e neoliberista.
Fondamentale – secondo la cricca dell’INET anche la “stabilizzazione degli squilibri della bilancia dei pagamenti all’interno dell’eurozona. Ma nessuno ha ammesso l’evidenza: cioè che lo squilibrio della bilancia dei pagamenti e la creazione di deficit indotto ai danni dei Paesi dell’Eurozona è stato voluto e creato ad hoc attraverso l’introduzione (nel 2007) del Sistema Target2. Possibile che il colto ed esperto finanziario Soros non lo sappia?
Come direbbe il principe De Curtis: “Ma ci faccia il piacere”!
E la “ SX DEMOCRATICA PROGRESSISTA italiana” e gli altri partiti e movimenti politici EUROPEISTI alla SOROS, sembrano non vedere nulla di tutto questo.

George Soros è una brava persona?
Mario Vandone

Di seguito, alcune cose che si sanno o si dovrebbero sapere e alcune cose che non si sanno troppo su George Soros, una brava persona.
1) E’ condannato all’ergastolo in Indonesia e alla pena di morte in Malesia per speculazione sulle monete locali.
2) E’ stato condannato dallo Stato francese per insider trading a pagare una multa di 2,1 miliardi di dollari. Appellatosi alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, la condanna è stata confermata.
3) Dopo varie condanne in mezzo globo, da alcuni anni “lavora” principalmente da Londra.
4) E’ il principale promotore della liberalizzazione della droga nel mondo, e attraverso l’Università di Harvard ha fatto raccomandare uno studio che propaganda la produzione ed il traffico di droga come rimedio agli eccessivi deficit di bilancio.
5) Secondo il Wall Street Journal, Soros è “la mano” dietro la quale negli ultimi anni si sono fatte massicce campagne di vendite allo scoperto da parte degli hedge fund (“fondi speculativi”) con l’obiettivo di portare l’euro alla parità 1:1 con il dollaro, mentre allo stesso tempo chiede di rafforzare il sistema di governo sovranazionale dell’euro attraverso gli Eurobond, ed è un fortissimo sostenitore del TTIP.
6) Dopo la speculazione su Lira e Sterlina nel 1992, Soros guadagnò più di 2 miliardi di dollari.
7) In Italia, come “ringraziamento”, invece di un mandato di cattura ha ricevuto 4 anni più tardi la laurea honoris causa all’Università di Bologna, consegnatagli direttamente da Romano Prodi.
8) Sempre in Italia e sempre nello stesso anno (1996), ci fu anche un’inchiesta della Guardia di Finanza sui fatti del ’92 per constatare se anche “influenti italiani abbiano operato illegalmente dietro banche e speculatori ricavando un guadagno accodandosi a Soros nella speculazione contro la lira”.
Secondo “Il Mondo”, tra i nomi c’erano quelli di Romano Prodi, Enrico Cuccia (ex Bankitalia e Mediobanca), Guido Rossi (quello poi divenuto famoso per “Calciopoli”) e Luciano Benetton.
Ovviamente le Procure insabbiarono tutto in un amen.
9) Ritiratosi nel 2000 dalla carriera di “speculatore” per concentrarsi sulle sue “fondazioni”, ebbe a dire: ” Sono certo che le mie attività speculative hanno avuto delle conseguenze negative. Ma questo fatto non entra nel mio pensiero. Non può. Se io mi astenessi da determinate azioni a causa di dubbi morali, allora cesserei di essere un efficace speculatore. Non ho neanche l’ombra di un rimorso perché ho fatto un profitto dalle speculazioni. L’ho fatto semplicemente per far soldi”.
10) Soros disse che i 10 mesi dell’occupazione nazista in Ungheria furono “i più belli della mia vita, così avventurosi…”.
11) Soros finanzia Barack Obama dal 2004. E’ il terzo azionista della IDG, “coop rossa” controllata dalla Lega delle Cooperative, cioè dal PD.
12) Soros ha ammesso in diretta televisiva alla CNN di aver finanziato la “rivoluzione colorata” dell’Ucraina di piazza Maidan per “favorire l’inserimento di una giunta amica degli Stati Uniti”.
13) Ha ammesso chiaramente di aver finanziato in passato, tra le altre, la prima Rivoluzione Arancione in Ucraina, la Rivoluzione delle Rose in Georgia, la Rivoluzione dei Tulipani in Kirghizistan, la Rivoluzione Zafferano in Myanmar e la rivoluzione verde in Iran.
Non ha ammesso di aver finanziato i Black Bloc ed il Popolo Viola in Italia.
14) I suoi più grandi “seguaci” tra i politici sono stati e sono Tony Blair, Bill Clinton, François Mitterrand, Jacques Attali, Gerhard Schröder, Christine Lagarde, François Hollande, Romano Prodi, Marco Pannella, Julya Tymoschenko, Victoria Nuland.
15) Finanzia vari gruppi editoriali, come l’Huffington Post, vari movimenti “ambientalisti”, vari movimenti “femministi” (come le Femen e le Pussy Riots).
16) Soros vorrebbe meno sovranità anche per gli USA, a favore di organismi sovranazionali come Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale.
17) Soros si auto-definisce “un estremista ambientale”, vede se stesso come “una figura messianica” e vorrebbe essere ricordato come “un efficace speculatore”.
18) Finanzia ONG, arcigay, puttanate per i diritti umani ecc ecc.
19) Sky ha trovato manualetti per i migranti di sua eminenza George sulla rotta Balcanica.>> La lista non è aggiornata.

Beppe Grillo
George Soros, miliardario grazie alle speculazioni finanziarie sulla pelle dei cittadini come quella del ’92 contro l’Italia che causò una perdita del 30% del valore della lira e una perdita valutaria pari a 48 miliardi di dollari, ieri è stato accolto con tutti gli onori dal presidente del consiglio Gentiloni. In barba alla trasparenza, doverosa nel suo ruolo di istituzione, il premier ha tenuto l’incontro nascosto: Palazzo Chigi non ha rilasciato alcun comunicato nè prima nè dopo l’incontro e la vicenda è diventata di dominio pubblico grazie a un’agenzia di stampa. In che veste Gentiloni ha incontrato Soros e in che veste Soros è stato ricevuto da Gentiloni? Se lo ha fatto da premier perché lo ha tenuto nascosto? Sono amiconi e si sono visti solo per un tè? Difficile da credere e da accettare che il presidente del Consiglio si dedichi a momenti di svago mentre attorno a lui c’è un Paese a pezzi.
Presidente Gentiloni, di cosa avete parlato con Soros? Il miliardario l’ha avvisata che è in vista un’altra speculazione? Vuole comprare a prezzi ridicoli qualche gioiello italiano che ancora non è passato in mani straniere? Si è lamentato per l’inchiesta del procuratore Zuccaro sulle ONG che agirebbero come taxi del Mediterraneo e che sono finanziate con milioni di dollari ogni anno da Soros stesso? Le ha chiesto di intervenire per bloccare l’inchiesta? E lei invece: le ha chiesto conto dei danni arrecati all’Italia 25 anni fa? Le ha chiesto conto dell’attività delle ONG da lui finanziate nel Mediterraneo?
Presidente Paolo Gentiloni Silveri, nobile di Filottrano, di Cingoli e di Macerata, lei deve rendere conto al popolo delle sue azioni. Può scendere dal piedistallo e raccontarci tutta la verità sul suo incontro con Soros?

BUFALE: Ma chi l’ha detto che il mondo è diventato più ricco?
Viviana Vivarelli

Questa è una bufala che fa comodo a qualcuno per giustificare la razzia del sistema neoliberista, ma resta sempre una bufala.
I dati di Oxfam sono alquanto diversi (confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo. Ne fanno parte 18 organizzazioni di Paesi diversi che collaborano con quasi 3.000 partner locali in oltre 90 nazioni per individuare soluzioni durature alla povertà e all’ingiustizia)
Oxfam dice piuttosto che è aumentata la forbice tra ricchi e poveri, per cui i ricchi sono sempre più ricchi, poveri sempre più poveri. 8 super miliardari hanno la stessa ricchezza netta (426 miliardi di dollari) di metà della popolazione più povera del mondo (3,6 miliardi di persone). Multinazionali e super ricchi continuano ad alimentare la disuguaglianza con pratiche di elusione fiscale, massimizzando i profitti anche a costo di comprimere verso il basso i salari e influenzando la politica. L’attuale sistema economico è costruito a beneficio di pochi fortunati e non della stragrande maggioranza della popolazione.
La metà più povera del pianeta è ancora più povera che in passato. È osceno che così tanta ricchezza sia nelle mani di una manciata di uomini, che gli squilibri nella distribuzione dei redditi siano tanto pronunciati in un mondo in cui 1 persona su 10 sopravvive con meno di 2 dollari al giorno. La disuguaglianza stritola centinaia di milioni di persone, condannandole alla povertà; rende le nostre società insicure e instabili, compromette la democrazia. In tutto il mondo le persone vengono lasciate indietro. Alla logica della massimizzazione dei profitti, si contrappone una realtà di salari stagnanti e inadeguati, mentre chi è al vertice è gratificato con bonus miliardari. I servizi pubblici essenziali come sanità e istruzione subiscono tagli, ma a multinazionali e super ricchi è permesso di eludere impunemente il fisco. La voce del 99% rimane inascoltata perché i governi continuano a fare gli interessi dell’1% più ricco: le grandi corporation e le élite più prospere. L’attuale sistema economico neoliberista favorisce l’accumulo di ricchezza nelle mani di una cricca super privilegiata ai danni dei più poveri. La disuguaglianza è cresciuta negli ultimi 30 anni e TRUMP E BREXIT sono alcuni dei contraccolpi del crescente divario tra ricchi e poveri.
In Italia la ricchezza dell’1% più ricco degli italiani (in possesso oggi del 25% di ricchezza nazionale netta) è oltre 30 volte la ricchezza del 30% più povero.
I super ricchi usano una fitta rete di paradisi fiscali per evitare di pagare le tasse, hanno infinite società di gestione patrimoniale per trarre il massimo profitto dagli investimenti fatti e influenzano le decisioni politiche a loro favore. Ovunque nel mondo i governi tagliano le tasse su corporation e ricchi, mentre aumentano le tasse che colpiscono i poveri e tagliano lo stato sociale. Il FMI ha rilevato che a partire dagli anni ’80 i sistemi fiscali in tutto il mondo sono diventati meno progressivi, mentre le aliquote massime sui redditi e le imposte sulle rendite finanziarie, sui patrimoni e sulle eredità sono drasticamente calate. Aggiungiamo l’elusione fiscale societaria, che costa ai paesi più poveri 100 miliardi di dollari l’anno: una cifra sufficiente a mandare a scuola 124 milioni di ragazzi e salvare la vita di 6 milioni di bambini ogni anno.

E allora? La vogliamo piantare con queste balle?

MAR WEST
Marco Travaglio
Certo che questi sedicenti cacciatori di fake news non scherzano, quanto a fake news. Stendiamo un velo pietoso sul New York Times che addita i 5Stelle come untori di morbillo: è lo stesso giornale umoristico che vaticinava un “momento Brexit” per l’Italia in caso di vittoria del No al referendum del 4 dicembre, con altri strascichi apocalittici: “Destabilizzazione della traballante economia italiana”, “serie implicazioni per il travagliato sistema bancario italiano”, “effetto contagioso in tutta l’Eurozona”.
Tralasciamo anche, per carità di patria, le belinate dei siti di Repubblica e Corriere che, nell’ansia di dimostrare l’inesistente campagna pro-morbillo del M5S, riesumano una battuta di Beppe Grillo sulla difterite in uno show del lontano 1998 (10 anni prima che nascessero i 5Stelle).
Parliamo di cose serie, cioè delle inchieste siciliane sui rapporti anomali fra alcune Ong e i trafficanti di migranti nel Mediterraneo. Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, vilipeso o tirato per la toga da questo o quel politico, segnala ancora una volta al Parlamento (dove i partiti l’hanno convocato due volte apposta, anche quelli che gli intimano di parlare solo con gli atti, cioè di tacere) le disfunzioni, le opacità e gli ostacoli alle inchieste svelati non dai suoi incubi notturni, ma dai rapporti dell’intelligence dell’agenzia europea Frontex e dalla nostra Marina Militare, in gran parte processualmente non utilizzabili, nella speranza che chi può e deve intervenga.
Intanto, se Zuccaro parla di “fase pre-investigativa” a Catania, Panorama rivela che la Procura di Trapani ha aperto ufficialmente un’indagine per favoreggiamento all’immigrazione clandestina su una Ong che avrebbe trasportato migranti forniti dai soliti scafisti senz’aver ricevuto alcun Sos né richieste d’intervento dalle autorità italiane.
E dire che ancora ieri i giornaloni vaneggiavano su uno “scontro fra procure” e su Zuccaro “smentito” dal procuratore di Siracusa Paolo Giordano, solo perché l’uno indaga e l’altro no. Ora gli ottusi negazionisti che da giorni insultano Zuccaro come un mezzo matto al servizio delle dxcce populiste (quello zuzzurellone di Luigi Manconi, sulla fu Unità, lo chiama “Carmelo Forse”) e secernono fumi e liquidi neri per confondere le navi e le acque, difendendo a prescindere tutte le Ong, anche quelle battenti bandiera maltese o neozelandese o panamense (paradisi fiscali, oh yes), quelle che rifiutano ogni collaborazione con i pm e persino col Parlamento, quelle di cui si ignorano finanziatori, regole d’ingaggio e referenti, sono serviti. I fatti, per fortuna, sono più forti dei pregiudizi e delle balle.
1. Dice Zuccaro: “Non posso rivelare l’esistenza di indagini. Io parto da tre fatti:
a) in alcuni casi le Ong hanno varcato i confini delle acque libiche;
b) l’esistenza di comunicazioni via radio o web tra terraferma libica e soggetti a bordo delle navi dei soccorritori (chi è che chiama i soccorritori dalla Libia?);
c) il distacco dei trasponder emerge in maniera oggettiva: quel tipo di strumento può non dare segnale o perché disattivato o perché si trova in una zona d’ombra”. E propone che, “se un trasponder non dà il suo segnale, si alzi in volo un velivolo che vada a vedere dove sta operando quella nave, se entra in acque libiche o comunque viola le norme”.
2. Alcune Ong recuperano i migranti al limite o dentro le acque territoriali libiche, anche col nobile intento di salvare vite (obiettivo non sempre centrato, visto che i morti in mare aumentano a vista d’occhio). Ma purtroppo questo parrebbe vietato dalla legge italiana e dalla Convenzione di Amburgo.
3. Questa prassi borderline produce almeno due conseguenze nefaste:
a) gli scafisti, sapendo di dover navigare solo per poche miglia, usano imbarcazioni ancor più pericolanti e adottano precauzioni ancor più blande di prima, mettendo vieppiù a rischio la vita dei migranti;
b) se non escono più dalle acque libiche o non si bagnano neppure i piedi, non possono essere né intercettati, né arrestati, né processati.
Zuccaro propone “l’impiego di polizia giudiziaria in alto mare, anche sulle navi delle Ong, la possibilità di indagare in acque libiche e investigare sui finanziamenti delle Ong” e soprattutto di “intercettare le comunicazioni con satellitari e digitali” per identificare i trafficanti e i loro collegamenti (oggi mancano le “apparecchiature costose” di captazione).
4. “Gli scafisti vengono istruiti a gettare il telefono in mare se il soccorso viene operato dai militari. Se invece il salvataggio viene operato dalle Ong, il telefono viene recuperato”, racconta ancora Zuccaro, che chiede di secretare la sua audizione quando parla delle “imbarcazioni sospette che affiancano quelle dei trafficanti al momento del salvataggio“. Ma, a proposito di alcune Ong, parla di figure “non proprio filantropiche” e di “risorse ingenti” di misteriosa provenienza per acquistare “strumentazioni avanzate”, come “i droni in uso alla maltese Moas”. I fondi spropositati sono un fatto, la provenienza illecita no: infatti il pm distingue i due piani, ricordando la difficoltà di indagare all’estero e l’interesse delle “organizzazioni mafiose alle ingenti quantità di risorse a disposizione dell’accoglienza dei migranti”.
5. Le richieste di soccorso alle Capitanerie di porto, a furia di appaltare i “salvataggi” ad associazioni benemerite, ma private, sono crollate: si preferiscono i contatti diretti con le Ong, fuori di ogni controllo pubblico.
Visto che poi solo una parte dei richiedenti asilo ne ha diritto, sarebbe meglio che gli Stati, anzitutto il nostro, si riappropriassero del controllo di queste bibliche migrazioni nel Mar West, un tempo detto Mediterraneo.
Sempreché esista ancora, uno Stato.

INDAGINI SULLE ONG
Il Governo Gentiloni, invece di aprire una indagine sulle ONG sospette ha aperto una indagine sul procuratore di Catania che ha denunciato i fatti.
E con Frontex come la mettiamo? E’ la massima organizzazione dell’Ue sui flussi migratori. Vogliamo indagare anche su di essa?
Certo, con un governo che è solo una cricca affaristica cos’altro ti puoi aspettare? Chi tocca i fili dei loro interessi muore. Ma era proprio questo che Saviano e De Luca volevano? Perché è questo che hanno avallato.
Come mai in così breve tempo è stato tutto un fiorire di organizzazioni umanitarie? Che cosa c’è dietro molte di loro? Da dove viene la montagna di soldi che hanno a disposizione? Come mai tanti scafisti ricevono indicazioni dirette su come contattarle? Prima dell’ottobre 2016 queste indicazioni erano il 5%. Ora sono balzate al 40%. Come mai, contravvenendo a tutte le leggi comunitarie, alcune arrivano fino a poche miglia dalle coste libiche?
Ci sono almeno tre procure che indagano sulle ONG sospette. Vogliamo metterle sotto indagine tutte e tre? Il Governo non rischia di apparire come il topo preso con le mani nel sacco?
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Oggi il procuratore Zuccaro ha precisato che ha le prove sotto forma di intercettazioni che i migranti sono in accordo con alcune ONG (sembra che una sia tedesca e l’altra maltese)affinché i migranti sui gommoni siano raccolti quando sono ancora nelle acque libiche e poi portati in Italia, per cui l’espressione ‘taxi del mare’ sembra purtroppo esatta, ma queste intercettazioni sono state fatte dai servizi segreti e dunque sono coperte da segreto di Stato. Diventa dunque inaccettabile che lo Stato, che è depositario di questi segreti, continui a tormentare Zuccaro. In pratica lo Stato lo indaga su cose di cui è a conoscenza lui stesso. Ancora più inaccettabile è che ancora oggi i tg rilascino dichiarazioni di corpi dello Stato che attaccano Zuccaro dicendo che è vergognoso che si lancino tali accuse contro le ONG. A parte il fatto che nessuno è al di sopra di ogni sospetto, ciò fa pensare che lo Stato stesso sappia cose che finge di non sapere attaccando il Magistrato che le ha rivelate. Ora, se questi aiuti sono illegali e si ipotizza che potenze straniere li gestiscano per indebolire l’Italia, Di Maio brilla di luce ancora maggiore e chi lo attacca è ancora più spregevole. Insomma ci sono verità scomode che non si devono sapere e tutto questo è aggrovigliato da accuse senza senso amplificate dai tg in modo deviato, per cui si attacca chi scopre i reati e non chi li fa o li copre e si strumentalizzano i fatti per attaccare un nemico politico. La cosa è aggravata anche da quegli individui che per cattiveria innata odiano chiunque cerchi di fare del bene agli altri, i volontari innanzitutto, e che ne approfittano per gettare merda su tutte le Ong in generale e sui 5stelle in particolare. Come sempre, in Italia, invece di far luce sui fatti, la politica attacca la Magistratura e butta tutto in strumentalizzazione politica di basso livello a cui si accodano i vari big del momento o per mettersi in luce o per interessi personali. Che schifo tutto questo!
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Anche oggi al tg,in una tv lottizzata da Renzi, ho sentito definire ‘vergognosi’ i sospetti e le indagini su quelle ONG che vanno a prendere i migranti presso le cose libiche. Questo martellamento vuol gettare fango su Di Maio e i 5stelle, per cui si assiste a un rovesciamento dei fatti, non si attacca chi commette reati ma chi indaga o anche solo rivela che ci sono indagini in corso. Questo martellamento mediatico comandato dall’alto è molto grave perché dimostra che c’è del marcio nei luoghi di potere. E il fatto che programmi come Piazzapulita puntino i fari su gente come Erri De Luca o Saviano usandoli come arma politica per nascondere la verità è ancora più grave, come è grave che essi si prestino ad essere usati.
Purtroppo la situazione è più grave e complessa di come la vogliono presentare.
Non solo abbiamo due accuse di Frontex, l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera e le indagini di tre procure su traffici poco chiari e illegali, ma girano sospetti sul Governo spagnolo, maltese e tedesco, e soprattutto su magnati come Soros, abituati a cambiare le sorti del mondo, facendo fallire interi Stati destabilizzandoli con pratiche di vario tipo.
Ora, le associazioni di volontari che agiscono nel Mediterraneo sono tante.
Le migliori e senza sospetto sono Medici Senza Frontiere e ‘Save the children”.
La prima nel 2016 aveva 3 navi: oggi solo una più una barca commerciale da 75 metri e 1000 posti a bordo. Un gigante del salvataggio.
“Save the children” spende moltissimo per i migranti, è l’organizzazione di volontariato più famosa del mondo, opera in 124 Paesi, ha più donatori ma anche molta trasparenza. Tuttavia anche qui troviamo tra i donatori Soros.
Poi c’è l’olandese ‘Life Boat Refugee Foundation’ che da quest’anno opera al servizio della Ong spagnola ‘Proactiva Open Arms’: 2 navi, per cui gli spagnoli spendono 1,4 milioni di euro, di cui il 95% usati per le azioni di salvataggio (700mila euro al largo della Libia e 700mila euro a Lesbo) . La Golfo Azzurro può ospitare 400 persone a bordo e un giorno di navigazione costa “solo” 5mila euro.
Spende invece almeno il doppio la Ong italo-franco-tedesca ‘Sos Mediterranée’, fondata dall’ex ammiraglio Klaus Vogel. Per sostenere 24 ore di mare, alla Acquarius servono circa 11mila euro.
Il mistero dei costi si infittisce osservando le attività della ‘Sea Watch Foundation’. Nel 2014 Harald Höppner investe con un socio 60.000€ nell’acquisto di un vecchio peschereccio olandese. Oggi vanta attrezzature eccellenti, 2 unità navali (una battente bandiera olandese e l’altra neozelandese), a breve dovrebbe essere operativa una terza con un aereo. Da dove vengono i soldi? Non si sa.
Le ultime due hanno tra i loro partner una società sportiva di Amburgo famosa per sposare cause buoniste come vietare l’ingresso allo stadio ai tifosi di dx. La base operativa sarebbe a Malta. Fanno missioni da 10 giorni per 24 ore di navigazione. Finora però hanno raccolto pochi soldi dichiarati per troppe missioni. Gli altri da dove arrivano?
Nelle 5 Ong tedesche ci sono la ‘Sea-Eye’ e la ‘Jugend Rettet’. La prima, fondata nel 2015 da Michael Buschheuer, conta 200 volontari e sul sito è scritto che gli bastano 1.000 euro per pagare un’intera giornata alla ricerca di clandestini. La seconda invece è formata da un gruppo di ragazzi che per 100mila euro ha comprato il peschereccio Iuventa. Ogni missione in mare costa circa 40 mila euro al mese e viene finanziata con donazioni private. La loro raccolta fondi funziona molto bene, visto che da ottobre 2016 ad oggi hanno racimolato 166.232 euro.
Il caso più curioso è però la ‘Migrant Offshore Aid Station’, maltese con due imbarcazioni, diversi gommoni e alcuni droni, fondata nel 2013 da due imprenditori italo-americani. Tra i donatori citiamo 500mila euro da Avaaz.org,riconducibile a Moveon.org, che a sua volta fa capo a Soros. Non è tutto. Uno degli imprenditori ha finanziato la Clinton.
..
Scrive l’Osservatore Romano: “Purtroppo i sospetti non sembrano infondati. Non bastano gli orrori della guerra, gli stenti di fughe interminabili, i rischi del mare aperto, lo sfruttamento economico e sessuale. Sulla pelle dei migranti sta emergendo un ennesimo scandalo: il sospetto – che purtroppo non sembra totalmente privo di fondamento – di una manipolazione a fini economici e politici anche delle operazioni di salvataggio. Il sospetto è che le navi delle organizzazioni non governative vengano utilizzate come una sorta di taxi dai trafficanti di esseri umani per fini tutt’altro che umanitari. Un atto doveroso e irrinunciabile, come quello di salvare vite umane, verrebbe così stravolto, infangato da interessi e giochi di potere. Così come è già accaduto per l’accoglienza diventata occasione di speculazione da parte di organizzazioni criminali”.
Allora, cari giornalisti del tg, cari politici del Pd, cari conduttori dei talkshow, cari Erri De Luca e Saviano, vogliamo dire anche all’Osservatore romano che è ‘vergognoso’ o vogliamo fare atto di penitenza e chiedere scusa a Di Maio??

GOVERNO CODA DI PAGLIA? #RISPETTOPERZUCCARO
Manlio Di Stefano – M5S

Io vengo dal mondo delle ONG, ho collaborato per anni in progetti di cooperazione allo sviluppo in Guatemala e in Repubblica Democratica del Congo, proprio per questo la polemica di questi giorni sul ruolo delle ONG nel Mediterraneo non può lasciarmi indifferente, anzi, mi manda proprio su tutte le furie e mi fa pretendere che si vada a fondo, fino alla verità.
Dovremmo tutti dare massima disponibilità e sostegno ad un Procuratore della Repubblica che ha bisogno di supporto per andare avanti. Invece il Governo che fa? Reagendo nel peggiore dei modi, invitandolo a moderare i toni e tenere il profilo basso onde evitare di delegittimare il lavoro delle tante ONG che operano.
Ma chi le ha mai attaccate le ONG? Né Zuccaro né il M5S hanno mai pensato di farlo e, a dirla tutta, abbiamo tutti subito chiarito che stiamo sempre dalla parte delle tante ottime ONG che spesso si sostituiscono allo stato per garantire i servizi sociali essenziali.
La cosa scandalosa, semmai, è che il Governo non si sia mai attivato in passato, eppure questo sospetto esisteva già.
Il 3 marzo 2016 il generale a capo dello staff militare UE, Wolfgang Wosolsobe, in un’audizione a porte chiuse al Parlamento inglese rivelò che i migranti ricevevano «istruzioni e linee guida su come evitare di dare informazioni» alla polizia italiana «da almeno una delle Ong». Poi la fondazione Gefira, con sede in Olanda, ha monitorato le rotte e realizzato quanto fossero vicine alle coste libiche quelle delle navi delle Ong e, in ultimo, le tre Procure italiane che si sono mosse per indagare tra cui quella di Catania con il PM Carmelo Zuccaro.
Sarà mica che dopo Mafia Capitale il Governo ha la coda di paglia?
Ma davvero il problema di questi giorni sono le parole del Procuratore Zuccaro o di Luigi Di Maio e non l’ipotesi di reato che segnalano?
Davvero i radical chic pronti a difendere chiunque sostenga di difendere il prossimo (senza dimostrarlo) credono che gli italiani sia diventati tutti razzisti solo perché pretendono verità su un caso così potenzialmente scabroso?
La ricerca della verità è il faro più prezioso che abbiamo. Non dobbiamo mai smettere di seguirlo. Fino in fondo.

LA LEGA TACE E INCASSA IN ATTESA DELLA GRANDE AMMUCCHIATA

Nella faccenda delle ONG salta all’occhio il silenzio della Lega.
Partiti come la Lega si reggono sull’odio ma hanno bisogno di disegnare il mondo a due colori soltanto. Ma io mi chiedo… dopo il fallimento megagalattico del referendum sul federalismo, il fallimento megagalattico della secessione, il fallimento megagalattico della Legge Bossi-Fini come freno ai flussi migratori, il fallimento megagalattico del loro Governo con Berlusconi, il fallimento megagalattico della loro Banca di Lodi che ha rubato anche ai morti, il fallimento megagalattico dell’onore della famiglia Bossi con soldi rubati, paradisi fiscali, lauree albanesi e consigli finanziari dalla ‘ndrangheta, il fallimento megagalattico di voto nel centro Italia e nel Sud.. ma quale pirla vota ancora Salvini?

lL DERBY DEI CRETINI
Marco Travaglio
In questa politica di cretini da bar sport, dove ogni problema serio diventa subito un derby tra partito dei vaccini e partito dei virus, partito delle guardie e partito dei ladri, partito dell’Europa e il partito anti-Europa,
ora abbiamo pure il partito delle Ong e il partito degli affogatori, cui corrispondono il partito della Procura di Catania e il partito anti.
Mai che i nostri politici riescano a prendere una posizione equilibrata a partire dai fatti (come ha fatto ieri anche l’Osservatore Romano) e ad agire di conseguenza.
Le organizzazioni non governative sono impegnate in una gran varietà di attività, spesso supplendo alle lacune e alle latitanze dei governi.
I quali sono ben felici di finanziarle per fare i lavori, spesso ingrati, che essi non possono o non vogliono fare. Tra questi, il salvataggio dei migranti nel Mediterraneo che, dopo la frettolosa chiusura di Mare Nostrum a vantaggio dello sciagurato Frontex, è stato sottratto per motivi di bilancio ai governi ed esternalizzato: cioè subappaltato alle Ong, con le Guardie costiere ridotte a dirigere il traffico.
Tra le Ong c’è di tutto: organizzazioni serie e meritorie, come Medici senza frontiere, Save the children e molte altre, e qualche congrega di furbastri che nessuno può escludere si tuffino a capofitto nel business dei migranti per marciarci e mangiarci, magari in combutta con gli scafisti.
È già accaduto con le cooperative “sociali” incistate nel lucrosissimo giro dei centri di accoglienza: una gallina dalle uova d’oro che, secondo le accuse della Procura di Roma (confermate da confessioni, condanne e patteggiamenti), consentiva ai soliti noti di “trarre profitti illeciti immensi”.
Lo diceva alla sua segretaria, nei suoi karaoke telefonici, il ras della coop rosso-nera 29 Giugno, Salvatore Buzzi: “Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno”.
Se questo avveniva a valle, dopo l’arrivo dei migranti sul suolo italiano, non ci sarebbe nulla da meravigliarsi se avvenisse anche a monte, durante il trasporto dei disperati dalla costa libica alla nostra.
È quello che ipotizza la Procura di Catania (ma anche di Trapani e altre città siciliane), divulgate dal capo Carmelo Zuccaro. Il quale dispone anche di intercettazioni dei nostri servizi segreti, legittime per legge a scopo preventivo, ma inutilizzabili (non essendo disposte da un giudice) a fini processuali.
Per questo il procuratore ne ha parlato, senza violare alcun segreto investigativo – pare non ci siano indagati e, anche se ci fossero, non sono stati rivelati – nell’ambito della doverosa “leale collaborazione fra poteri dello Stato”.
Quando un pm scopre una grave disfunzione amministrativa o un fenomeno che può danneggiare lo Stato, è bene che lo segnali alle autorità politiche che possono intervenire: poi, per gli eventuali reati, vedrà lui.
I tempi, gli ambiti e i poteri della giustizia penale sono del tutto incompatibili col pronto intervento su un pericolo incombente.
Se un vigile nota un’auto in divieto di sosta che sta bruciando accanto a una pompa di benzina, anziché perder tempo a compilare la multa chiama i pompieri per spegnere l’incendio.
Idem per l’allarme di Zuccaro, pienamente giustificato dal potenziale pericolo, anzitutto per la vita dei migranti: se lo scafista sa di poterli rifilare dopo qualche chilometro alla nave di un’Ong, userà natanti sempre più insicuri e adotterà ancor meno precauzioni per la loro incolumità.
Il tutto approfittando di quel gigantesco Far West che è il Mediterraneo, terra di tutti e di nessuno per l’inerzia dei governi europei e dell’inesistenza di quello libico (il regime-fantoccio di Serraj tenuto in piedi dalla finzione internazionale e neppure in grado di stipendiare la sua guardia costiera, che sbarca il lunario nei modi più strani).
Se poi risulta da intercettazioni (utilizzabili o meno conta poco: contano i fatti) che alcune Ong e alcuni scafisti comunicano telefonicamente per passarsi la staffetta, parlare di accuse e sospetti infondati è ridicolo.
Così come aprire pratiche al Csm sul magistrato che lancia l’Sos, invitarlo a “parlare con gli atti” (campa cavallo), accusarlo di criminalizzare le Ong, cioè intimargli il silenzio per continuare a ignorare il problema.
Delle due l’una: o Zuccaro è un folle che s’inventa fatti inesistenti, e allora il Csm che l’ha appena nominato procuratore di Catania dovrebbe trasferirsi in blocco in un reparto psichiatrico assieme a lui; oppure qualcuno dovrebbe occuparsi dei fatti che denuncia.
Non delle ipotesi di reato, che spetterà ai giudici valutare. Ma di un fenomeno preoccupante in cui s’è imbattuto nelle sue indagini, ma che non spetta a lui bloccare.
Le Ong (a parte quelle che si scoprissero implicate in traffici o finanziamenti criminali) si propongono di salvare vite a ogni costo, anche a costo di violare qualche regola.
Specialmente quelle composte da medici, che rispondono al giuramento di Ippocrate prim’ancora che al Codice penale.
Ma gli Stati e i governi (stavamo per dire l’Europa, poi ci è scappato da ridere) devono fare le leggi e poi farle rispettare. E la gestione di migrazioni bibliche da un capo all’altro del Mediterraneo spetta a loro, non a organizzazioni benemerite finché si vuole, ma pur sempre private.
C’è un Parlamento? Indaghi.
Abbiamo un governo? Acquisisca gli elementi dei suoi servizi segreti, se non vuole ascoltare i pm (peraltro già auditi a Catania da una delegazione del Parlamento Ue) e agisca di conseguenza.
Corridoi umanitari? Ritorno a Mare Nostrum? Taglio dei fondi alle Ong opache? Centri di raccolta e smistamento dei profughi sulle coste libiche cogestiti da Tripoli e Roma?
Decidano loro: li paghiamo apposta. Ma, se un pm indica la luna in fondo al mare, non provino più a mozzargli il dito.

Giuseppe Barone
In Italia abbiamo le statistiche monche, se per esempio diminuiscono i soggetti che cercano lavoro, allora abbiamo meno disoccupati, se i giovani fuggono all’estero diminuisce la disoccupazione giovanile, se la gente denuncia meno i crimini per non perdere tempo inutile allora diminuiscono i reati, se aumentano le scomparse a chi l’ha visto diminuiscono i morti, insomma un susseguirsi di dati in cui la contraddizione è un dogma.
.
UN GOVERNO ANTI ITALIA
Bruno p.
E’ di oggi la notizia che la procura di Trapani ha già iscritto nel registro degli indagati una Ong che si è mossa per prelevare immigrati su commissione senza alcun allarme da parte della guardia costiera. Forse Di Maio e Zuccaro hanno ragione? (Io: Le Berlinguer avrebbe subito obiettato: “Però la procura di Siracusa non ha indagato nessuno!”)
Abbiamo un sistema governativo che mette i bastoni tra le ruote a chi vuole fare chiarezza e fare il bene della nazione.
Un governo e un sistema partitocratico talmente colluso con potentati e lobby che si trincera sempre dietro al politically correct pur di non ammettere le proprie responsabilità in una gestione scellerata del paese.
Petrolio, rifiuti, cemento, sanità, istruzione, banche, imprese, immigrazione, occupazione, debito pubblico, le cosiddette riforme, un fallimento più che documentato.
Renzi sembra il Macron in Francia che accusa l’avversario di non avere soluzioni ai problemi mentre i governi in carica hanno già fatto il peggio di quanto promesso, in fin dei conti sono figli dello stesso male.

LA CERTEZZA DELLA PENA
Viviana Vivarelli
Il fondamento del diritto è la certezza della pena, la sicurezza, cioè, che a fronte di un reato, lo Stato interverrà con una pena certa a cui non si può sfuggire. Metti le mani sul fuoco: ti bruci. E questo deve essere sicuro.
Mettetevi ora nei panni di qualcuno che vuole delinquere in Italia. Sa benissimo che ci vorrà che qualcuno notifichi le indagini su di lui al suo domicilio e già, se questo non c’è, sarà introvabile, le forze di polizia hanno risorse insufficienti e pagate pure poco (basta vedere la ricerca di Igor a cosa è approdata), le varie armi non sono collegate tra loro, la polizia italiana non è collegata a quella europea, spesso il processo non si potrà fare perché mancano i cancellieri o perché le pratiche richieste sono lunghe e complicate, ci sono tre gradi di giudizio come in nessun Paese al mondo e a volte pure 4, il Magistrato non può intervenire se il reato è commesso in mare, sarà molto difficile che si trovino contro il reo prove accettabili in un processo, se l’indagato è in grado di pagare un buon avvocato può allungare il processo fino alla prescrizione per decadenza dei termini, se l’imputato è un politico il Parlamento lo difenderà a sprezzo del ridicolo, se è un cialtrone qualunque le leggi di Renzi gli depenalizzano i reati fino a 5 anni di pena, e se pure riuscisse a entrare in carcere ci saranno altre depenalizzazioni o amnistie o indulti, una riduzione di pena non si nega a nessuno e persino chi ha commesso due omicidi si può ritrovare libero e pronto a commetterne altri mentre chi ha rubato o frodato con corruzione non si vedrà nemmeno confiscare il patrimonio o al più dovrà pagare qualcosa che comunque sarà inferiore a quanto ha frodato e rubato, se ha più di 60 anni al massimo gli daranno qualche ora di servizio in una biblioteca o in un pensionato per anziani e se ha patteggiato si vedrà ridotta ad un terzo la pena.
A questo punto il fondamento del diritto che è la certezza della pena è andato a gambe all’aria e resta solo la certezza che delinquere conviene e si può fare e essere onesti è da coglioni.
Ecco, io vorrei che chiunque commette un reato, anche piccolissimo, anche una ubriachezza molesta, anche una calunnia, finisse in galera oppure, in proporzione alla sua ricchezza presunta, pagasse un tot allo Stato, a discrezione del Giudice e lo facesse sia che fosse un piccolo mariuolo che un grande imprenditore o politico o prete o banchiere e pagasse pure una cauzione per uscire dal carcere mentre è in attesa di processo, sempre in proporzione alla ricchezza presunta e con due soli gradi di giudizio, di cui il secondo rarissimo e senza prescrizioni, patteggiamenti, amnistie indulti e regali vari. E vorrei che, se reati gravi sono commessi da politici, questi sparissero dalla faccia della Terra e non se ne sentisse parlare mai più.
Io vorrei che la certezza della pena fosse una realtà, non una favola o una pagliacciata e non capisco coloro che sbraitano per avere una pistola e poi votano partiti che avanzano a forza di depenalizzazioni (Renzi ha depenalizzato bern 120 reati) e regali ai colpevoli.
La sicurezza sociale si ottiene con uno Stato che mantiene l’ordine sociale con leggi giuste e pene severe e certe e non andando a sparacchiare a destra e a manca e tanto meno affidando la sicurezza personale ai singoli individui, perché, allora, le tasse cosa le pago a fare?
Io vorrei che la certezza della pena fosse una realtà, non una favola e nemmeno un film western

LEGGI FATTE DA CRETINI
vv
Dopo la figuraccia di una legge sulla legittima difesa che nemmeno un ubriaco, nemmeno uno non sano di mente, nemmeno un bambino… Renzi dice che si sarebbe sempre potuta correggerla al Senato. Ma non era quello che il Senato lo voleva abolire?
Ormai il Parlamento sta lì a non far niente. Le aule sono deserte. Quei pochi che ci vanno non ci vanno il lunedì, non ci vanno il venerdì e il giovedì sono già lì col trolley in mano. Quando votano qualcosa non sanno nemmeno cosa votano, prendono ordini da uno che passa con un cartello in mano. Se li interroghi su cosa hanno votato, danno risposte evasive. O scappano. Le leggi non si fanno più in Parlamento, si fanno nelle Commissioni. Le Commissioni sono un branco piccolo di incompetenti con poteri immensi dove spesso si vota la proposta di un cretino (non so come altro chiamare chi ha presentato questa legge sulle legittima difesa).
A proposito di cretini, tempo 5 minuti, una Commissione ha deciso che gli arresti per la corruzione negli appalti erano troppi per cui si doveva eliminare Cantone, messo lì per far diminuire la corruzione negli appalti. Poi hanno cambiato idea, tempo 5 minuti: Cantone resterà come specchietto per i polli,sparirà l’ANAC, il suo istituto per controllare gli appalti! Non ho parole!
.
UN LADRO DENTRO CASA
Nicola Ambrosino

Un ladro dentro casa, un giorno fu trovato,
seduto sul divano, tranquillo, accomodato;
televisore acceso, un film che si guardava,
sigaretta in mano e drink che sorseggiava.
Io, scorto l’orologio, gli dissi: “Signor ladro,
mi scusi del fastidio!”, la casa già soqquadro.
“La posso importunare? O arrecar disturbo?
Io sono solo un fesso e lei un grande furbo!”.
“Poiché è piena luce e tenebre non v’è…
se vuole, può rubare; faccia tutto da sé!”;
“Non posso ne sparare, ne farle tanto male,
non posso più mandarla dritto in ospedale!”.
“C’è lì l’argenteria, nella grande cassaforte…
denaro, oro e azioni, miei e della consorte;
si può portare via ( gli dissi a muso duro)…
il quadro di Picasso, ché è là, vicino al muro!”.
“Anzi, se qui aspetta, poiché è ancor mattina,
quando vien mia moglie…si faccia una sveltina!
Che io so chi sparare…resti seduto lì…
i suoi mandanti, è chiaro…son quelli del Piddi’!”.

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ArsenaleKappa
La legittima difesa per Salvini deve prevedere la possibilità di sparare a chi si introduce in casa tua senza consenso. Tipo la suocera.
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Birbo bicirossa: Legittima difesa, salta l’accordo con Berlusconi: ai comunisti si deve poter sparare pure di giorno.
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Pietro Villoresi
Fatemi capire..oltre il circolo polare si potrà sparare sei mesi di fila?

Legge per vampiri?
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Viviana
Io voglio che i ladri finiscano in carcere, non voglio mettermi a fare il Far West in casa con tutto che non mi va di ammazzare nessuno e che in uni scontro all’Ok Korral finirei ammazzata io. Io non voglio che il mio Paese torni indietro alla barbarie del Far West. Io voglio vivere in un Paese civile dove c’è la certezza della pena. Io voglio che siano ritirate le assurde depenalizzazioni imposte da Renzi per cui chi commette un reato fino a 5 anni di carcere in galera non ci va. Voglio che queste schifose leggi salvaladri siano ritirate. E che siano ritirate anche tutte le leggi che il Pd e FI hanno fatto per salvare i ladri di Stato. E voglio che chi scrive leggi così demenziali sparisca dalla vita pubblica e non ci torni mai più!
.
Comunque Renzi ha fatto ritirare la legge cretina per cui si poteva sparare al ladro che ti entra in casa ma solo la notte. Notiamo che la legge è stata fatta da quegli stessi piddini che ubbidiscono a Renzi. Così come la legge che toglieva Cantone, poi lo rimetteva e toglieva l’Anac di Cantone, è sempre stata fatta e disfatta dai piddini. E sarebbero questi i ‘competenti’?

LE CONSEGUENZE DEI VACCINI
Purtroppo c’è molta oscurità sulle conseguenze non desiderate dei vaccini. E’ lo Stato stesso a non fare chiarezza, il che fa sorgere vari dubbi, visto che coi vaccini si fanno business miliardari e i nostri Ministri non sono nuovi a scandali e a mazzette (Vi ricordate De Lorenzo? Fu accusato di aver riscorsso mazzette per miliardi, in gran parte dalle case farmaceutiche. Vi ricordate della Bayer che aveva venduto sacche di sangue infetto con la collusione di politici? Vi ricordate Duilio Poggiolini che era direttore generale del servizio farmaceutico nazionale del Ministero della Sanità coinvolto nell’inchiesta Mani Pulite sullo scandalo di Tangentopoli? Era accusato di manipolazioni e tangenti nelle procedure di gestione del servizio sanitario, in favore di grandi aziende farmaceutiche)
Anni fa scoppiò il caso delle possibili relazioni tra vaccini e autismo. Ma chi ha chiesto chiarezza in proposito non è stato accontentato.
Helen Ratajczak, ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals che ha pubblicato 41 articoli su PubMed e che è Ha fatto ricerche sull’autismo dicendo che le cause documentate di autismo comprendono mutazioni genetiche, infezioni virali e encefaliti nate in seguito a vaccinazioni.
Ora, voi pensate quello che credete. Ma queste ricerche che fine hanno fatto?

Il servilismo dei giornalisti italiani verso il potere è sempre stato di uno squallore vergognoso e avvilente. Nel panorama europeo si sono sempre distinti per essere quelli apparentemente incapaci di fare una intervista ai potenti, figuriamoci poi fargli le penne o esserne il cane da guardia, in pratica sono sempre stati dei cortigiani buoni solo a reggergli il microfono e a stendergli il tappeto rosso, Come tanti cagnolini da salotto scodinzolanti e leccanti. E vedere ora questi stessi soggetti, affetti finora da afonia congenita, risvegliarsi di colpo per buttarsi come belve predatorie sui 5stelle per tempestarli di domande frenetiche prive dello spazio alla risposta, è uno spettacolo strano come di un Lazzaro che esce dalla tomba e deve rifarsi del mutismo obbligato nel sepolcro al punto da far desiderare di rimettercelo al più presto.

Oggi si dice che sui legami tra vaccini e autismo è stata fatta chiarezza, ma noi profani abbiamo tutti i diritti di dubitare. Sappiamo che nel 2015 il fatturato delle aziende che vendevano vaccini si aggirava a 8 miliardi a testa e visto che in Italia ci sono stati fin troppi casi di politici corrotti che hanno fatto leggi per arricchire lobby, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Specie quando i vaccini sono immediatamente strumentalizzati per fare velenosi attacchi politici come ha fatto Renzi.

MACARON
Travaglio
Che avrà fatto di male Emmanuel Macron? Noi non lo sappiamo, e forse neppure lui. Ma qualche peccato mortale sulla coscienza deve averlo, per meritarsi gli endorsement di tutti i peggiori menagramo sulla piazza mondiale.
Chi pensa che il leader di En Marche abbia l’Eliseo in tasca non può sottovalutare l’effetto mortifero che potrebbe sortire l’appoggio entusiastico di Juncker e Hollande, due tra i catafalchi più nefasti della scena europea. Un doppio bacio della morte aggravato dallo sciame di mosche cocchiere italiote, da Renzi in giù, a cui non pare vero di saltare sul carro del (presunto) vincitore dopo aver perso tutte le elezioni del 2016, in proprio o in conto terzi: le Comunali, la Brexit, le Presidenziali Usa e il referendum.
Ignari del fatto che in Francia c’è ancora il ballottaggio, non riescono a trattenere le lingue e fanno a gara a chi è il più Macron del reame. Ricordate le tre giovani marmotte del socialismo europeo in camicia bianca alla festa dell’Unità di Bologna 2014? Il francese Valls, lo spagnolo Sanchez, il tedesco Post, l’olandese Samson, il mezzo toscano Renzi. Nel giro di due anni e mezzo, en plein: Renzi s’è dimesso, Valls s’è dimesso, Sanchez s’è dimesso, i laburisti di Samson han perso le elezioni e Post è disperso.
Così ora il pie’ veloce Matteo si sente tanto Macron. Domenica sera, previ exit poll che lo davano in testa, ha dichiarato: “Se fossi francese voterei Macron”. Il quale, incredibilmente, ce l’ha fatta lo stesso.
Poi, a risultati acquisiti, riecco lo Zelig di Rignano: “Macron potrebbe dare molta forza a chi vuole cambiare l’Europa” (che però a Macron piace così com’è: franco-tedesca); “Bravo Macron: la sfida inizia adesso. E riguarda anche l’Italia. Avanti, insieme”. Come dire: “En Marche!” l’ho inventato io.
Sarebbe il top della comicità, se non arrivasse Andrea Romano a battere il record: “Macron si è ispirato ad alcune proposte di Renzi, le sue proposte somigliano a quelle di Matteo, come il bonus cultura dei 500 euro. E poi la linea è la stessa, quella di un europeismo solido” visto che “il Pd attuale” è “riformista, contro la conservazione e contro l’establishment”. Il che, detto da uno che stava con D’Alema, con Montezemolo e poi con Monti, è davvero irresistibile.
Quindi è ufficiale: Emmanuel=Matteo, a parte alcuni dettagliucci come le elezioni e l’uscita dal suo partito per fondare un movimento anti-partiti. Mentre Macron, ammesso e non concesso che conosca Romano, comprensibilmente si gratta, un’altra spinta verso il baratro gliela dà il noto portafortuna Giorgio Napolitano, che di solito ne stecchisce più della peste.
“Il voto ha smentito le tesi catastrofiste circa la possibilità di bloccare l’ascesa della Le Pen e del populismo nella nostra Europa”, cioè nella sua.
Inutile dunque aspettare il ballottaggio: Macron ha già vinto, parola di Re Giorgio. Sandro Gozi, sottosegretario agli Esteri, è il miglior amico di Macron a sua insaputa: pare che da piccoli giocassero a biglie insieme. La Stampa scopre che “è stato uno dei primi a cui il 39enne rivelò di voler fondare un movimento”.
Sono soddisfazioni: in Francia e non solo, quando uno vuol fondare un movimento a chi telefona? A Gozi, per chiedere il permesso. E lui, magnanimo, accondiscende. Ecco il suo prezioso consiglio per vincere: “Fai attenzione (si danno del tu, ndr) a non farti strumentalizzare con questi scivoloni (la cena chic sulla Rive Gauche), sei un uomo ambizioso ma semplice”. Come tutti i dirigenti di banca Rothschild e ministri dell’Economia, legati a Confindustria e all’Arabia Saudita: praticamente un senzatetto.
Sarebbe il top della comicità, se non arrivasse Andrea Romano a battere il record: “Macron si è ispirato ad alcune proposte di Renzi, le sue proposte somigliano a quelle di Matteo, come il bonus cultura dei 500 euro. E poi la linea è la stessa, quella di un europeismo solido” visto che “il Pd attuale” è “riformista, contro la conservazione e contro l’establishment”. Il che, detto da uno che stava con D’Alema, con Montezemolo e poi con Monti, è davvero irresistibile.
Quindi è ufficiale: Emmanuel=Matteo, a parte alcuni dettagliucci come le elezioni e l’uscita dal suo partito per fondare un movimento anti-partiti. Mentre Macron, ammesso e non concesso che conosca Romano, comprensibilmente si gratta, un’altra spinta verso il baratro gliela dà il noto portafortuna Giorgio Napolitano, che di solito ne stecchisce più della peste.
“Il voto ha smentito le tesi catastrofiste circa la possibilità di bloccare l’ascesa della Le Pen e del populismo nella nostra Europa”, cioè nella sua.
Inutile dunque aspettare il ballottaggio: Macron ha già vinto, parola di Re Giorgio. Sandro Gozi, sottosegretario agli Esteri, è il miglior amico di Macron a sua insaputa: pare che da piccoli giocassero a biglie insieme. La Stampa scopre che “è stato uno dei primi a cui il 39enne rivelò di voler fondare un movimento”.
Sono soddisfazioni: in Francia e non solo, quando uno vuol fondare un movimento a chi telefona? A Gozi, per chiedere il permesso. E lui, magnanimo, accondiscende. Ecco il suo prezioso consiglio per vincere: “Fai attenzione (si danno del tu, ndr) a non farti strumentalizzare con questi scivoloni (la cena chic sulla Rive Gauche), sei un uomo ambizioso ma semplice”. Come tutti i dirigenti di banca Rothschild e ministri dell’Economia, legati a Confindustria e all’Arabia Saudita: praticamente un senzatetto.
Ma la lista dei migliori amici italiani è lunghissima: Monti, Letta, Calenda e pure la Madia, che dichiara (copiando da non si sa chi): “Il messaggio più forte è che si può riuscire a cambiare l’Europa con la forza della politica”. Cos’abbia cambiato Macron dell’Europa non è dato sapere, ma appena trova qualcos’altro da copiare Marianna ce lo fa sapere.
Poteva mancare Fassino? Non poteva: “Nasce in Francia ciò che in Italia era sorto con il Pd” (il partito dei banchieri). E qui Macron, sempreché sappia chi è Fassino, l’amuleto prediletto di Grillo e Appendino, sarà andato a farsi benedire.

OGGI VINCERA’ MACRON, IL MANIPOLATORE
Un banchiere Rotschild ha detto che Macron va bene perché è un manipolatore. Un manipolatore è, in una banca, quello che ti rifila titoli fallimentari facendoti credere che ti arricchirai. Se un bancario ha successo con la manipolazione finanziaria può diventare un manipolatore politico che ti presenta la sua apparenza di bravo ragazzo e ti infinocchia rivendendoti dei titoli politici fallimentari che ti renderanno ancora più povero.
E’ la forza delle parole.
Le parole sono usate da troppi a caso in modo fortemente improprio, con un senso di permanente alienazione della realtà: regime, dittatura, libertà, democrazia, solidarietà, giustizia… Uno degli attentati striscianti di questi tempi bui è stato perpetrato al linguaggio che da strumento di comunicazione è divenuto arma di manipolazione. Per questo vince le elezioni non il migliore o il più onesto ma chi è massimamente venditore di parole. Come Renzi in Italia. Come Macron in Francia.
Questo è squallido e rivela soltanto come siamo facili ad essere abbindolati. I maggiori ladri della società non rubano il nostro portafoglio, rubano la nostra coscienza.
Politici astuti usano il linguaggio per manipolare la mente e spingono ad un uso estraniante del pensiero che è falsificazione delle idee e condizionamento del comportamento (vedi Orwell), per cui:
Pace diventa guerra
Dittatura: giustizia
Guerra di predazione: esportazione della democrazia
Arricchimento personale: lotta fuori da ogni etica
Migrante: assassino o stupratore
Mercato anarchico: benessere
Riforma: progresso
La parola ‘regime’ sventolata sulla piazza di Roma non è solo un attentato al linguaggio ma al cervello. Ci sono parole che sono atti terroristici. Uccidono più delle armi di un kamikaze.
Il regime, per chi non lo sa, è la forma di governo di un uomo solo che si impone con ruolo dominante e declassa e subordina tutti gli organi dello stato, accentrando su di sé ogni potere in violazione ai principi basilari della democrazia. Un uomo che si pone sopra la legge e sopra tutti. Un regime è un governo repressivo, antidemocratico e illegittimo.
Derive antidemocratiche da regime si sono viste nella bicamerale di D’Alema, nella riforma elettorale di Calderoli, nel tentativo berlusconiano di atterrare i sindacati, delegittimare la magistratura, e costruire enclave protette di impunità e privilegio
Incredibilmente quelli che parlano di regime sulla Piazza San Giovanni sono gli stessi che plaudono a Erdogan o all’asservimento dei Magistrati o alle guerre contro altre religioni, e che votano quelli che calpestano i diritti civili o la parità di tutti davanti alla legge.
Insomma quelli che più parlano di regime riferendosi a governi democraticamente eletti e rispettosi dei diritti e doveri dei cittadini sono gli stessi che vorrebbero solo imporre un regime.

LO SPIRITO DEL TEMPO E’ LA CONTRAFFAZIONE
Quale è il Zeitgeist, lo spirito del tempo? E’ la contraffazione.
Il totalitarismo al posto della democrazia. La manipolazione al posto dell’informazione. Il controllo del mondo al posto della beneficenza. L’oligarchia al posto della repubblica.
La virtualità domina sul reale. La realtà orwelliana, dove quasi sempre siamo indotti a credere l’opposto di ciò che è e dove gli indotti, i poco analfabetizzati, gli incapaci di confronto e di sintesi soccombono come l’infante nella foresta.
I partiti tramite i media sono i grandi illusionisti che ci preparano come un pubblico inerme al grande gioco dell’intrappolazione. Noi siamo gli uccelletti di campo e loro gli uccellatori.
Noi non viviamo in una realtà concreta, tangibile, di cui abbiamo prove evidenti.
Viviamo in una bolla di realtà virtuale dove la mente riceve una realtà fasulla, creata per imbrogliarci, costruita per derubarci, architettata per dominarci.
Forse questo, in un certo senso, è esistito da sempre, perché da sempre sono esistiti i mondi virtuali costruiti dalle chiese, dai sovrani… ma oggi che il mondo è dominato dagli strumenti di comunicazione, questa realtà virtuale è costruita in modo globale per intrappolare il numero massimo di persone.
Non è vero ciò che è vero ma è vero ciò che ci fanno credere sia vero.
Ebbene, c’è una legge di natura per cui “Dove c’è il pericolo cresce anche la salvezza” (Hölderlin).
E se il massimo pericolo è il luogo della comunicazione, sarà nei luoghi della comunicazione che ci salveremo.

DESTABILIZZAZIONE
Nel linguaggio politico e giornalistico, complesso di azioni tendenti a togliere stabilità a un sistema politico (lo Stato, un paese, un sistema internazionale di alleanze, un equilibrio tra forze politiche, o una istituzione come la Magistratura…): può trattarsi di aperte azioni di guerriglia, ma anche di provocazioni, campagne denigratorie, ecc., tese a minare la credibilità, ad alienare il consenso, o, quanto meno, a impedire il normale funzionamento del sistema.
Nel secondo dopoguerra abbiamo visto molte forme di destabilizzazione del nostro Paese con l’uso di guerriglia urbana e attentanti (Cossiga.. gli anni di piombo.. le stragi…gli attentati di Stato) tendenti a squalificare la contestazione politica e il comunismo.
Oggi è in corso una guerra finanziaria che punta in Borsa sul fallimento di alcuni Paesi e mette in atto operazioni per farli andare peggio. Potrebbe darsi che indirizzare i flussi di migranti solo verso l’Italia faccia parte di uno di questi disegni di destabilizzazione per accelerare il fallimento del nostro Paese.
In questa guerra finanziaria testa a destabilizzare interi Stati si sono distinti non solo servizi segreti, ma Governi, multinazionali, magnati… Soros è uno di questi burattinai del Male. Il Club Bilderberg è una congrega di destabilizzatori. Il Fondo Monetario, il WTO o organizzazione mondiale del commercio, la Banca Mondiale… sono i bracci esecutivi di un sistema di potere che si arricchisce mettendo in atto dei piani di attacco ai popoli dall’interno. E alcune ONG, attualmente, fanno parte di questi progetti malefici, a servizio di speculatori come Soros o di stati come la Germania. Nel caso dell’Italia, è evidente l’intento di aumentare i flussi migratori e convogliarli dolosamente verso il nostro Paese per indebolire la nostra economia e accelerare la nostra crisi. Che il Governo Gentiloni-Renzi si dichiari irritato da queste denunce prova o che è colluso coi nostri nemici o che può presentare solo una incapacità totale.

REPORTERS SANS REPORT
Marco Travaglio

Ora che anche Reporter Sans Frontières si è bevuta la fake news secondo cui in Italia la libertà di stampa è minacciata da Grillo, che notoriamente controlla tutte le tv, le radio, i giornali, i siti web e i social, siamo tutti più sollevati.
Potremo allegramente andare a votare con Rai1, Rai2, Rai3, Tg1, Tg2, Tg3 in mano ai renziani e Canale 5, Italia1, Rete4, Tg5, Studio Aperto, Tg4 in mano ai berlusconiani senza patemi per il pluralismo e la par condicio.
Resta da capire come mai, quando le opposizioni criticavano la Rai occupata da B., gli organismi internazionali si preoccupavano non per chi la criticava, ma per chi la occupava, mentre oggi che le critiche vengono dai 5Stelle e dalle sinistre sciolte, cioè dagli esclusi dalla spartizione, il monopolio governativo sull’informazione non è più un vizio da combattere, ma una virtù da difendere. Il guaio è che ormai la percezione della realtà è talmente falsata dai gargarismi propagandistici sul populismo, le post-verità e le fake news, che anche chi la osserva dall’esterno è costretto a indossare occhiali deformanti.
E giunge a conclusioni paradossali: se il pericolo per la stampa libera viene da chi critica la propaganda governativa, da sempre principale produttrice ed esportatrice di fake news, e non dal partito di governo che caccia la Berlinguer dal Tg3 perché non allineata, chiude Ballarò di Giannini perché non allineato e bombarda Report perché non allineato, allora anche in Turchia e in Russia la libera stampa è minacciata non da Erdogan e da Putin che arrestano i giornalisti scomodi (quelli che hanno la fortuna di non crepare in circostanze misteriose con largo anticipo sulla tabella di marcia) e chiudono i giornali di opposizione, ma da chi protesta contro gli arresti e le serrate.
C’è una bella differenza – o almeno dovrebbe esserci – fra le opposizioni che criticano i Minculpop governativi e i governi che attaccano i pochi giornalisti e testate che sfuggono al loro controllo. Forse, nello strano rapporto di Rsf, accanto a Grillo avrebbe meritato una citazione anche Renzi, che a ogni Leopolda mette alla gogna il Fatto e a ogni comparsata tv ci minaccia e ci insulta senza mai smentire una nostra parola.
Molte firme del Fatto, per vent’anni, hanno denunciato le balle (ancora non si chiamavano fake news) diffuse a piene mani dagli house organ berlusconiani targati Rai e Mediaset contro chiunque osasse opporsi a B.: dalla campagna anti-Mani Pulite alle bufale su Telekom Serbia e sul dossier Mitrokhin contro il centrosx. E con noi smascherarono quelle patacche altri giornali e molti intellettuali.
Non eravamo al potere, non avevamo alcuna influenza sulla carriera dei “colleghi” che si prestavano a quel gioco sporco. Idem i partiti di opposizione che si associavano alle nostre denunce. E queste venivano prese molto sul serio dagli amici di Rsf come dall’Osce e da Freedom House. Oggi che l’occupazione militare della Rai l’ha fatta Renzi (vuole persino cacciare il pur zelante dg Campo Dall’Orto per non avere ancora spento un paio di voci dissenzienti superstiti) e che i direttori dei tg censurano le notizie sgradite ai renziani e diffondono impunemente plateali menzogne contro la maggior forza di opposizione sulle orme dei Mimun e dei Minzolini, che dovrebbero fare le vittime di questo gioco al massacro? Subire in silenzio o reagire?
E, se reagiscono smentendo le balle e denunciando i diffamatori, attentano alla libera stampa?
Difficile, anche per mancanza della medesima. Il che non vuol dire che siano esenti da colpe, anzi. La rubrica “Il giornalista del giorno”, che un paio d’anni fa metteva alla gogna sul blog di Grillo chi criticava il M5S, era intimidatoria e inaccettabile.
Così come Grillo che scacciava i cronisti dai suoi comizi. E il pubblico elenco con nomi e cognomi dei giornalisti denunciati da Di Maio all’Ordine per alcune falsità scritte sul suo conto.
Ma la rettifica delle fake news scagliate contro un movimento peraltro accusato di averle inventate non è una minaccia: è un diritto, specie per chi ancora attende le smentite e le scuse dei giornaloni per le bufale sulla Raggi che sta per essere arrestata, o accusata di corruzione e riciclaggio, o sta trattando per patteggiare la pena, o nasconde dietro le polizze di Romeo fondi neri per comprare voti, o riapre la discarica di Malagrotta del famigerato Cerroni; o su Di Maio che difende Marra e poi mente affermando il contrario (la prova era un messaggio in chat tagliuzzato da tre giornali in stereofonia); o sulla Muraro coinvolta in Mafia Capitale; o su tal Beatrice Di Maio che diffonde post verità per i 5Stelle (era la moglie di Brunetta).
Ora anche i bersaniani di Mdp, e pure Orlando ed Emiliano si accorgono dell’asfissiante regimetto che oscura tutti i non allineati o, se parla di loro, è per manganellarli.
Benvenuti tra noi.
Se gli amici di Rsf volessero farsi un giro in Italia per correggere o integrare il loro rapporto, potrebbero fare due chiacchiere con Sigfrido Ranucci di Report o dare un’occhiata al linciaggio a reti ed edicole unificate dei dipendenti Alitalia. Che hanno tenuto la schiena dritta rigettando il finto piano di rilancio presentato da manager falliti spalleggiato da un governo ridicolo.
Eppure non c’è tg né giornalone che non dia la colpa del disastro aereo ai “piloti kamikaze”. Basterebbe trasmettere i delirii dello zuzzurellone che nel 2015 presentò le nuove, orrende e costosissime divise del personale Alitalia, appena affidata alle sapienti mani degli arabi di Etihad e del solito Montezemolo: “Vi chiedo di allacciarvi le cinture, perché qui stiamo decollando davvero! Allacciate le cinture, Alitalia decolla per nuove destinazioni. E il decollo di Alitalia è il decollo dell’Italia!”. Ricchi premi a chi indovina chi era.

LA SERVA SERVE
Marco Travaglio
Evviva, siamo un paese libero e informato, grazie a una stampa scevra da condizionamenti e soprattutto a una tv affrancata da ogni pressione! Il rapporto di Reporters Sans Frontières ha scatenato un coro unanime e liberatorio di esultanza nel mondo politico e giornalistico per la scoperta che l’Italia passa dal 77° al 52° posto nella classifica dei paesi più liberi.
Siamo sempre ultimi in Europa (eccetto Ungheria e Grecia), fra la Papuasia-Nuova Guinea e Haiti, ma questo è perché Grillo si ostina a ritenere serve le penne e le testate più indipendenti del mondo. Sennò saremmo primi.
Chi lo dice? I partiti che controllano militarmente le tv assolte da Rsf e i giornaloni controllati dai padroni del vapore assolti da Rsf. Insomma il vino è buono perché l’ha detto l’oste. Tana liberi tutti.
I conflitti d’interessi nelle proprietà editoriali? Leggende metropolitane.
Il duopolio collusivo della Rai in mano al governo e di Mediaset in mano a B.? Fregnacce.
I soldi pubblici per tenere artificialmente in vita giornali senza lettori in cambio di periodiche genuflessioni a Palazzo Chigi? Fake news.
L’editto rignanese costato il posto a Giannini, Berlinguer, Mercalli e prossimamente a Ranucci e financo a Dall’Orto? Bazzecole.
Le menzogne impunite che stampa e tv si rimpallano e rilanciano contro chi sta fuori dal giro? Post verità.
Rsf assolve i giornaloni leggendo i giornaloni, che ricambiano i complimenti a Rsf, e il cerchio si chiude.
Dev’essere un bel sollievo, per Repubblica-Espresso, La Stampa e Il Secolo XIX, che fino a un anno fa appartenevano a tre gruppi diversi e ora sono come il Giornalone Unico di Nanni Moretti, scoprire di averla fatta franca. Ma anche per il Sole 24 Ore di Confindustria, che taroccava copie vendute e abbonamenti. E pure per Caltagirone, l’editore purissimo che per spirito missionario costruisce anche qualcosina qua e là, dunque sperava tanto nelle Olimpiadi per il suo afflato decoubertiniano (localizzato sotto le Vele di Calatrava a Tor Vergata e nei cantieri della Metro C), poi ci è rimasto male per la fine di quel sogno virginale e, per contagio, il suo Messaggero se l’è presa con la sindaca Virginia.
E anche l’Unità, salvata da quell’apostolo di costruttore passato da B. a Renzi, ma soprattutto a Gramsci, poi per puro caso ha fatto affari d’oro col Pd.
Nemmeno una riga, su queste pinzillacchere, nel rapporto di Rsf. E nemmeno su Saviano, collaboratore della meritoria ong, che ha dovuto difendersi non solo dalle minacce della camorra, ma pure dagli insulti dell’Unità, che l’anno scorso lo definì “mafiosetto di quartiere” (parola di Rondolino).
Ora che B. non c’è più, o almeno così dicono, tutto è perdonato (fuorché a Grillo, si capisce). E pazienza se Renzi fa le stesse cose di B., affidando le liste di proscrizione agli Anzaldi & Guelfi, degni eredi degli epurator Storace & Gasparri: infatti le loro liste, diversamente da quelle grilline, si avverano.
L’altro giorno Anzaldi, capo-comunicazione di Renzi, si complimentava su Il Dubbio col direttore del Tg1: “Se Orfeo ha censurato Consip, vuol dire che è l’unico vero giornalista in circolazione: accorto e lungimirante”. Averne, di direttori così.
Massimo Gramellini, sul Corriere, segnala il contrappasso di Grillo che prima usava Rsf per dare dei servi ai giornalisti e ora l’attacca perché danno del censore a lui. Già. Ma è proprio sicuro che, al netto di quel fascista di Grillo, la stampa italiana sia più libera e più bella che pria?
Certo, criticare il sistema dalla prima pagina del Corriere, con un bel programmino su Rai3, dove puoi fare la marchettina al nuovo Sette dell’amico Beppe, è dura.
Ma un po’ di prudenza non guasterebbe. Specie dopo un anno di propaganda a reti ed edicole unificate spacciata per informazione sul referendum costituzionale, una roba talmente nord-coreana da suscitare la rivolta del 60 per cento degli elettori.
Ma ecco Repubblica, sempre al top. La settimana scorsa Sebastiano Messina chiedeva la testa di Sigfrido Ranucci, reo di leso Renzi, leso Benigni e leso vaccino: “Salvare Report da se stesso, allontanandolo velocemente dal sinistro latrato degli spacciatori di bufale”, dove il cane che latra bufale (quali?) era l’erede di Milena Gabanelli.
Ieri, fischiettando, il Messina ci ha regalato un’antologia degli attacchi ai giornalisti. I suoi? Macché. Quelli di Renzi? Mavalà. Solo quelli di Grillo. Il quale ne ha dette e fatte di tutti i colori, ma ultimamente ha pure chiesto di smentire alcune bufale. Non – come scrive sul Corriere Goffredo Buccini – quelle dei “cronisti che osano infastidire la Raggi”, ma dei cronisti di Repubblica, Corriere e Messaggero che sono riusciti a tagliare tutti e tre la stessa frase da un sms di Di Maio alla Raggi, per ribaltarne il senso e potergli dare del bugiardo, mentre i bugiardi sono loro. E forse, fra chi denuncia una balla e chi la fabbrica, c’è una certa differenza.
Ora però bando al pessimismo: festeggiamo anche noi la Liberazione della stampa da ogni giogo e censura (Grillo a parte). Lo dice anche l’editore più illuminato del bigoncio, reduce dall’annessione di Rcs Libri a Mondadori e dallo strepitoso flop del primo salone del Libro alla milanese: la presidentessa di Mondazzoli Marina Berlusconi. Che, intervistata dal sempre ficcante Daniele Manca del Corriere, annuncia la sua prossima missione: “Abbattere i muri pensati per sbarrare la strada alla libertà di espressione, alla libera circolazione delle idee e opinioni, al rispetto di chi non la pensa come noi”.
E qui l’intervistatore sfodera tutta la sua temerarietà: “A chi sta pensando? A Trump? Alla Le Pen? A Grillo?”. La poveretta stava pensando all’editto bulgaro di suo padre. Ma il Corriere niente: non gliel’ha proprio lasciato dire.

RIDERE :- )

“Dopo Alfano anche Verdini cambia il nome del suo partito. Si ma le impronte digitali rimangono le stesse.”
Ficarra e Picone
.
Maurizio Neri: Alla Camera la legge che amplia la non punibilità di chi reagisce ai ladri in casa. Sarà votata per alzata di mani.
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Ibico: Legittima difesa, si potrà sparare ai ladri in casa. Ora non resta che andare ad abitare in Parlamento
.
Comagirl00
Non so voi, ma io con l’attuale legge sulla legittima difesa non sarei arrivata viva ai 17 anni.
.
Montales. Ma se è una ladra, posso scoparmela?
.
ORSO
Il parlamento introduce la pena di morte per tentato furto, a discrezione di chiunque si svegli in piena notte.
Ma è tutto un incubo?
No, è il Pd

masadaweb.org


MASADA n° 1851 11-5-2017 MACRON A PARIS, MINCHION IN ITALY

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MASADA n° 1851 11-5-2017 MACRON A PARIS, MINCHION IN ITALY
Blog di Viviana Vivarelli

In Francia vince Macron, il candidato delle banche e della finanza – I Macron de noantri – La sindrome del bimbominchia – Il pistola con la pistola – Matteo Renzi e il cinepanettone in volo – Le ONG affaristiche: reato di traffico umano – Don Paolo Farinella – Ma davvero avremmo fatto un salto di 25 posti nella classifica della libertà di stampa? – Prima e dopo le primarie – Le operazioni Mare nostrum e Triton

Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico
B. Brecht
.
Se l’idea di società che abbiamo dentro è un po’ meno ignobile, un po’ più solidale e felice di quella che stiamo scontando attualmente, non è nostro diritto pretenderla,
ma è nostro dovere praticarla ed attuarla, “come se” fosse quella e non questa l’Italia in cui viviamo
.”
Jack Folla
.
Macron, anni 39, laurea in filosofia.
Spinoza: “In Italia, invece, con una laurea in filosofia e senza un partito alle spalle, friggi da McDonald’s”
….salvo essere innalzato dagli amici massoni del babbo.

In Francia ha vinto, ancora una volta, la classe dominante, l’aristocrazia finanziaria apolide nemica dei diritti sociali e delle sovranità nazionali, delle masse popolari e della possibilità per il popolo di autodeterminarsi. Se appartenete alla classe dominante, fate bene a giubilare. Se appartenete al restante 99 % della popolazione ed egualmente giubilate, siete irrecuperabili.
Gli sciocchi che appoggiano Macron contro il cosiddetto nazismo della Le Pen farebbero bene ad aprire gli occhi e prendere coscienza del fatto che il solo nazismo oggi esistente è quello dell’Unione Europea e del fiscal compact, del “ce lo chiede il mercato” e dell’austerità depressiva. Signori, Hitler non torna con baffetto e svastica: è tornato parlando inglese e condannando tutti i crimini che non siano quelli del mercato, difendendo l’apertura globalista dei confini e la libera circolazione delle merci e delle persone mercificate.
Diego Fusaro

Prima tornata elettorale: Macron 23,76%, Le Pen 21,58%, Ballottaggio: Macron 66,06% contro il 33,94%. Precisiamo: dato che i votanti sono il 34%, ciò fa il 12,92% per Le Pen e 25,98% per Macron sull’intero elettorato potenziale, insomma Macron diventa Presidente dei Francesi col voto di un elettore su 4. Su 47 milioni di elettori le schede bianche o nulle al ballottaggio danno un totale dell’11,47%, pari a oltre 4 milioni di elettori, il dato più elevato mai registrato in Francia dall’inizio della Quinta Repubblica in un’elezione presidenziale. Totale la sconfitta dei socialisti.

Perché ha vinto Macron? Perché il pupazzo utile messo su da quel grosso puparo che è il grande Capitale, deve facilitare, come è avvenuto in Italia con Renzi, l’imposizione del neoliberismo sui popoli europei, tagliando i diritti dei cittadini e dei lavoratori e aumentando le già gigantesche ricchezze di una cricca di speculatori internazionali. Ma perché contro di lui in Francia il grande Capitale non ha trovato nessuno? O meglio solo una destra estrema che tutto il passato storico dei Francesi avrebbe dovuto contrastare? Perché già da tempo la sinistra francese come già quella italiana si era venduta per un piatto di lenticchie e invece di portare avanti la lotta di classe che le era stata affidata dalla storia, è venuta a patti con essa, non ha saputo spiegare al popolo quali interessi venivano portati avanti dall’unione europea, non ha saputo combattere a viso aperto il neoliberismo, ed ha quindi compiuto un enorme suicidio storico di fronte a cui il popolo non ha saputo creare forze alternative.

Scrive Alessandro Gilioli, un residuato della sx:
“.. il problema è che avrei votato come il 43 % di coloro che lo hanno fatto, cioè solo per evitare che all’Eliseo andasse Le Pen.
In altre parole: sui quasi 21 milioni di voti presi dal neopresidente al ballottaggio (su 47 milioni di elettori potenziali), più di 9 non erano per lui, ma contro la Le Pen. Altri 7 l’hanno votato solo perché «nuovo». 3 milioni (pochissimo, il 15 %) per simpatia verso il suo programma; e meno di 2 per simpatia personale verso di lui.
È curioso: stiamo tutti qui a parlare di Macron come speranza e invece ha vinto per paura.
Paura della postfascista figlia di Vichy, paura delle frontiere chiuse, paura per le proposte economiche-monetarie. E con il tasso di astensione più alto da 40 anni a questa parte (35 %) e con un record assoluto perfino di schede bianche: 4.066.802, pari al 11,49 % dell’elettorato. In termini assoluti, l’astensione è cresciuta di 1.830.832 unità mentre le schede bianche sono aumentate di 2.354.699 e le nulle di 768.632.
Questi numeri sono sintomo di un popolo tutt’altro che rapito dalla retorica di Emmanuel Macron. Lo paragonano a Obama, ma Obama nel 2008 era hope, speranza. Non era paura.
Auguro fortemente alla Francia e all’Europa e a tutte le democrazie di poter tornare un giorno a votare per un progetto, per un programma, per una speranza. Non per paura. Che la paura, diceva Frank Herbert, uccide la mente.

Pino Palombo
Ho visto Aldo Moro accartocciato in una Renault rossa.
Ho visto Berlinguer mentre stava morendo implorare i suoi di andare casa per casa.
Ho visto il PCI diventare PD e i diritti dei lavoratori gettati nel cassonetto “ Rifiuti Ideologici”.
Ho visto Violante rammaricarsi con Berlusconi nonostante un conflitto d’interesse mai nato!
Ho visto rete quattro salva e salva rai tre, ma la verità assassinata per sempre!
Ho visto Enrico Letta consegnare un pizzino a Monti “ Dimmi cosa posso fare per te”
Ho visto Fassino gridare “ abbiamo una banca” e “ facci sognare”
Ho visto l’ILVA uccidere uomini di tumori e salvata da una “legge lampo”
Ho visto Bersani, finanziato da Riva, non dire niente su Taranto!
Ho visto l’art.18 sprofondare come se non fosse mai esistito!
Ho visto D’Alema in barca, sorridere!
Ho visto il MPS inabissarsi e nessuno ne parla.
Ho visto un popolo allo sbando ed un Premier dire che va tutto bene.
Ho visto la farsa delle primarie del PD….
…cos’altro deve vedere un popolo per capire?

RIDI, PAGLIACCIO
Marco Travaglio
Magari è superfluo, ma forse è il caso di precisarlo, visto il precipitoso arrampicarsi dei Macron de noantri sulla Tour Eiffel del vincitore: ragazzi, si è votato in Francia, mica in Italia. Per carità, è comprensibile e umano lo sforzo dei più noti perditori della storia di appropriarsi del successo altrui, però sarebbe il caso di calmarsi. E di riflettere su qualche elementare differenza:
1) Viste le sue performance alle Comunali e al referendum, Renzi non è il Macron italiano, semmai l’Hamon: il leader del Ps (nel Pse col Pd) alle primarie aveva raccolto 1,2 milioni di voti, tanti quanti Matteo due domeniche fa.
2) Macron, dopo 5 anni di governo, ha preso atto del fallimento del Ps che aveva vinto nel 2012 e ha fondato un nuovo movimento. Renzi ha preso in mano il Pd che non aveva vinto nel 2013, l’ha svuotato imponendogli un programma alternativo, è andato al governo senza passare per le urne, ha fallito su quasi tutti i fronti e s’è ripresentato come nuovo, fischiettando. E ha sostituito la doverosa autocritica per i rovesci dell’ultimo anno con le solite scuse puerili. Domenica è riuscito a scrivere che “rosica” perché “Macron è al ballottaggio col 23% e noi stiamo a casa col 41%” (scambiando il referendum rovinosamente perduto per un’elezione politica e il 41% dei Sì per un voto a lui). Ha detto che non abbiamo una legge elettorale per “colpa di chi ha votato No” (confondendo la sua riforma costituzionale bocciata dagli elettori con il suo Italicum bocciato dalla Consulta). E ha aggiunto che invidia la legge elettorale francese: e perché allora non approvò quella, al posto dell’orrido Italicum?
3) Macron è un ex banchiere, cioè un tecnico e un tecnocrate di 39 anni che ha potuto presentarsi come uomo nuovo con un gran colpo di marketing e maquillage che ha cancellato il suo fallimentare quadriennio di consigliere e ministro di Hollande, perché ha lanciato il nuovo marchio En Marche! contro tutti i partiti, compreso il suo. Renzi è un politico di professione senza un mestiere ed era un uomo nuovo di 39 anni quattro anni fa, quando vinse le primarie, andò al governo e trionfò alle Europee col 40,8%; ora è il commissario liquidatore di un partito vecchio di 10 anni che ne cumula due vecchi di decenni.
4) Macron ha stravinto il ballottaggio, ma per dire che ha “sconfitto il populismo” è un po’ presto: è stato votato da due terzi dei due terzi degli aventi diritto al voto; mezza Francia, quella arrabbiata e sfiduciata delle banlieue, dei giovani e degli esclusi, è tutta all’opposizione. Ha regalato a una come la Le Pen il record dei voti (il doppio di quelli di suo padre contro Chirac) o non ha partecipato (primato di astensioni e schede bianche dal 1969). E da oggi è pronta ad allargarsi se lui fallirà: o perché non avrà i numeri per governare da solo (senza partito e senza la sua faccia da copertina, sarà più difficile raccogliere voti alle Legislative di giugno); o perché persevererà diabolicamente nelle politiche di flessibilità che hanno già dannato la falsa sinistra di Hollande.
5) Macron s’è posto al centro e ha cannibalizzato i vecchi partiti che avevano sempre governato, il socialista e il gollista, approfittando dell’estinzione del primo e degli scandali che hanno impallinato il leader del secondo, Fillon; e soprattutto si è giovato della divisione del fronte nemico di questa Europa, che al primo turno ha sfiorato il 50% dei votanti ma era spaccato a metà tra la destra lepenista (21,3) e la sinistra di Mélenchon (19,6), più una serie di partiti minori (intorno al 7%). L’Italia è tutta un’altra storia. Anche qui gli avversari di questa Ue rappresentano circa la metà dei votanti, ma scelgono in gran parte un movimento trasversale e non demonizzabile con accuse di fascismo come i 5Stelle (30% nei sondaggi) e solo in minoranza Salvini&Meloni (15%) e le varie sinistre (5-6%).
6) In Francia il sentimento anti-Ue è meno vasto che in Italia, perché questa Europa si regge sull’asse franco-tedesco. I francesi ne fanno parte, noi no. Perciò Macron ha potuto promettere la massima continuità col sistema attuale e vincere. In Italia chi vuole lasciare le cose come stanno, e cioè Renzi e B., che infatti non hanno mai fatto nulla per modificare lo status quo dei trattati, si travestono da populisti anti-Ue e anti-Merkel, per non perdere milioni di voti, salvo accreditarsi come argini contro il populismo e l’antieuropeismo.
A Parigi chi non voleva tra i piedi la bandiera europea era la Le Pen; a Roma, è Renzi. Che si camuffa da Macron, ma non si sognerebbe mai di far suonare l’Inno alla Gioia prima di quello di Mameli, come ha fatto l’altra sera il neopresidente francese, anteponendolo alla Marsigliese. Agli interessi dell’Italia e di tutti gli altri Paesi esclusi dall’asse franco-tedesco, soprattutto dopo l’uscita della Gran Bretagna che fungeva da contrappeso, sarebbe convenuta la vittoria di un nemico degli attuali assetti europei (meglio Mélenchon della Le Pen, naturalmente): per spaccare il fronte Berlino-Parigi e incunearvisi con nuovi rapporti di forze nel segno della discontinuità. Invece ha vinto l’enfant gâté dell’establishment e delle banche d’affari, che fa esultare i piani alti di Bruxelles, Francoforte, Berlino e ora corre a baciare gli stivali della Merkel per rinsaldare l’Europa a due, con gli Stati del Sud relegati nel ruolo di comparse. Italia compresa. E allora che avranno da ridere e da esultare i Renzi, i Gentiloni, i Mattarella, i Letta, i Prodi, gli Alfano e i B.? Se ne accorgeranno quando torneranno a Bruxelles col cappello in mano a mendicare “flessibilità”, e ne riceveranno le solite pernacchie franco-tedesche. Allora, forse, smetteranno di ridere.

LA SINDROME DEL BIMBIOMINCHIA OVVERO DI HAMON
Viviana Vivarelli

Due mesi fa al Lingotto il pallonaro annunciò che avrebbe preso 12 milioni di Sì. Alle primarie lo hanno votato un milione e 250.000 persone! E poi in parte non erano nemmeno tutti elettori legali piddini, ma comprendevano sedicenni, diciassettenni, migranti senza permesso di soggiorno, cinesi e berlusconiani. A Salerno per es. c’era il triplo di voti di Napoli, il che tanto normale non sembra.
Rispetto alle precedenti primarie, Renzi perde 636.993 voti. Dopo tre anni di Governo, il Pd perde un elettore su 3. Di quelli che restano 2 su 3 hanno più di 55 anni, vecchi e del Sud visto che il Nord gli ha voltato le spalle.
Nessun segretario Pd ha preso pochi voti come lui: Bersani nel 2009 ne prese un milione e 6, Veltroni nel 2007 2 milioni e 7. Ha ragione l’Istituto Cattaneo a dire che “E’ esaurito l’effetto Renzi sul Pd”. E ha ragione Orlando: “Il Ps ha legittimato Renzi ma poi perderà alle elezioni”, il che è appunto la sindrome di Hamon (candidato socialista francese che vinse le primarie con gli stessi numeri di Renzi, poi perse le elezioni). Dunque una catastrofe elettorale lo aspetta. E con leggi come quella sui ladri di notte o l’abolizione dell’organo percontrollare gli appalti, sarà anche peggio. Un finto giovane, con una finta sinistra, finte riforme e un crollo vero. Noi aspettiamo.
VACCINI
Può darsi che a qualcuno non piaccia che si parli della conseguenze nefaste dei vaccini, e, se cercate su internet, leggerete pagine di fuoco su quelli che osano fare delle obiezioni alle stroppie di vaccini dati improvvidamente ai pargoli, ma c’è un fatto che non possiamo ignorare (cito i dati diffusi dalla Lorenzin):
“Alla data del 31 marzo 2015, i soggetti hanno ricevuto dallo Stato un indennizzo aggiuntivo in quanto riconosciuti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie sono 609, 22 sono morti”.
Questi sono danni riconosciuti dallo Stato.
Chiedere di ridurre i vaccini obbligatori al minimo, esigere maggiori verifiche e riconoscere migliori tutele non è un’offesa alla regalità dello Stato. E’ un diritto che in uno Stato civile dovrebbe essere riconosciuto a tutti i cittadini.
Il NYT potrebbe pure saperlo, a meno che il suo scopo non sia quello di diffondere panzane e calunnie contro Beppe Grillo e favore delle ricchissime società che vendono farmaci.

ALLEANZE 5STELLE, ESERCIZI D’INUTILI TRAVAGLI
Bruno Liberato

Sig. Travaglio lei è un giornalista libero.
Al microscopio delle sue analisi individua tutti i germi patogeni di questa democrazia malata, anche se uno non riesce ancora ad isolarlo, le sfugge. Così si arrovella a cercarlo lì dove non c’è. E malgrado la sua prosa pulita, parabolica, dove addirittura traspare la precisione della ortografia del suo pensiero, si perde in esercizi oziosi, come quella delle alleanze preventive, consuntive, palesi o nascoste del M5S. Non è da Lei. La soluzione le sta davanti come una montagna, come Golia stava davanti a Davide. Né può fare orecchie da mercante, non c’è nulla da mercanteggiare.
LA SOVRANITÀ POPOLARE È TRADITA DAL PARTITISMO.
Quindi se osserva meglio, al suo pur sempre magistrale microscopio analitico, le apparirà che l’organismo infettato ha iniziato a mettere in atto le sue difese immunitarie. Lei consiglierebbe al suo fegato di mettersi insieme ad una pillola di cianuro?
Il confronto politico tra M5S e sistema partitico è senza compromessi: – i 5stelle vogliono riportare al popolo la sovranità (sancita dall’art. 1 della Costituzione; La sovranità appartiene al popolo…), senza se, senza ma. I partiti non sono altro che degli usurpatori del dettato costituzionale. Questi usurpatori hanno governato per fini illusori e il più delle volte contrari agli interessi popolari,
ma non a quelli dei potentati economici, finanziari e di casta, loro sodali e stanno lasciando un cimitero. Questi roditori da sacrestia, aspettano disgrazie, emergenze, speculazioni e favoritismi per farne lucro. Mentre la pletora degli elogiatori congeniti, degli oratori e scrivani di regime, assoldati al sistema per piegare la verità con i loro sofismi sono già all’opera.
LA DEMOCRAZIA DIRETTA è oggi realizzabile, la tecnologia lo permette e questa presa di coscienza popolare li spaventa. Un programma chiaro, dettagliato e onesto può essere vagliato dai cittadini ed essere realizzato e confermato strada facendo. Il Movimento cinque stelle è il popolo, siamo tutti noi.
LA VOLONTA’ POPOLARE È ONESTA.

Concludo con i versi di P. Neruda:
“Non siamo qui per battere la testa contro la terra,
né per riempirci il cuore di acqua salata
ma per camminare sapendo.
Per toccare l’onestà con decisioni
infinitamente gravide di significato,
perché il rigore sia una condizione della gioia,
perché in tal modo possiamo essere invincibili.”

IL PISTOLA CON LA PISTOLA
Marco Travaglio

Certo che questi sedicenti cacciatori di fake news non scherzano, quanto a fake news.
Stendiamo un velo pietoso sul New York Times che addita i 5Stelle come untori di morbillo: è lo stesso giornale umoristico che vaticinava un “momento Brexit” per l’Italia in caso di vittoria del No al referendum del 4 dicembre, con altri strascichi apocalittici: “Destabilizzazione della traballante economia italiana”, “serie implicazioni per il travagliato sistema bancario italiano”, “effetto contagioso in tutta l’Eurozona”.
Tralasciamo anche, per carità di patria, le belinate dei siti di Repubblica e Corriere che, nell’ansia di dimostrare l’inesistente campagna pro-morbillo del M5S, riesumano una battuta di Beppe Grillo sulla difterite in uno show del lontano 1998 (10 anni prima che nascessero i 5Stelle).
Parliamo di cose serie, cioè delle inchieste siciliane sui rapporti anomali fra alcune Ong e i trafficanti di migranti nel Mediterraneo.
Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, vilipeso o tirato per la toga da questo o quel politico, segnala ancora una volta al Parlamento (dove i partiti l’hanno convocato due volte apposta, anche quelli che gli intimano di parlare solo con gli atti, cioè di tacere) le disfunzioni, le opacità e gli ostacoli alle inchieste svelati non dai suoi incubi notturni, ma dai rapporti dell’intelligence dell’agenzia europea Frontex e dalla nostra Marina Militare, in gran parte processualmente non utilizzabili, nella speranza che chi può e deve intervenga.
Intanto, se Zuccaro parla di “fase pre-investigativa” a Catania, Panorama rivela che la Procura di Trapani ha aperto ufficialmente un’indagine per favoreggiamento all’immigrazione clandestina su una Ong che avrebbe trasportato migranti forniti dai soliti scafisti senz’aver ricevuto alcun Sos né richieste d’intervento dalle autorità italiane.
E dire che ancora ieri i giornaloni vaneggiavano su uno “scontro fra procure” e su Zuccaro “smentito” dal procuratore di Siracusa Paolo Giordano, solo perché l’uno indaga e l’altro no.
Ora gli ottusi negazionisti che da giorni insultano Zuccaro come un mezzo matto al servizio delle destracce populiste (quello zuzzurellone di Luigi Manconi, sulla fu Unità, lo chiama “Carmelo Forse”) e secernono fumi e liquidi neri per confondere le navi e le acque, difendendo a prescindere tutte le Ong, anche quelle battenti bandiera maltese o neozelandese o panamense (paradisi fiscali, oh yes), quelle che rifiutano ogni collaborazione con i pm e persino col Parlamento, quelle di cui si ignorano finanziatori, regole d’ingaggio e referenti, sono serviti.
I fatti, per fortuna, sono più forti dei pregiudizi e delle balle.
1. Dice Zuccaro: “Non posso rivelare l’esistenza di indagini. Io parto da tre fatti:
a) in alcuni casi le Ong hanno varcato i confini delle acque libiche;
b) l’esistenza di comunicazioni via radio o web tra terraferma libica e soggetti a bordo delle navi dei soccorritori (chi è che chiama i soccorritori dalla Libia?);
c) il distacco dei trasponder emerge in maniera oggettiva: quel tipo di strumento può non dare segnale o perché disattivato o perché si trova in una zona d’ombra”.
E propone che, “se un trasponder non dà il suo segnale, si alzi in volo un velivolo che vada a vedere dove sta operando quella nave, se entra in acque libiche o comunque viola le norme”.
2. Alcune Ong recuperano i migranti al limite o dentro le acque territoriali libiche, anche col nobile intento di salvare vite (obiettivo non sempre centrato, visto che i morti in mare aumentano a vista d’occhio). Ma purtroppo questo parrebbe vietato dalla legge italiana e dalla Convenzione di Amburgo.
3. Questa prassi borderline produce almeno due conseguenze nefaste:
a) gli scafisti, sapendo di dover navigare solo per poche miglia, usano imbarcazioni ancor più pericolanti e adottano precauzioni ancor più blande di prima, mettendo vieppiù a rischio la vita dei migranti;
b) se non escono più dalle acque libiche o non si bagnano neppure i piedi, non possono essere né intercettati, né arrestati, né processati.
Zuccaro propone “l’impiego di polizia giudiziaria in alto mare, anche sulle navi delle Ong, la possibilità di indagare in acque libiche e investigare sui finanziamenti delle Ong” e soprattutto di “intercettare le comunicazioni con satellitari e digitali” per identificare i trafficanti e i loro collegamenti (oggi mancano le “apparecchiature costose” di captazione).
4. “Gli scafisti vengono istruiti a gettare il telefono in mare se il soccorso viene operato dai militari. Se invece il salvataggio viene operato dalle Ong, il telefono viene recuperato”, racconta ancora Zuccaro, che chiede di secretare la sua audizione quando parla delle “imbarcazioni sospette che affiancano quelle dei trafficanti al momento del salvataggio“. Ma, a proposito di alcune Ong, parla di figure “non proprio filantropiche” e di “risorse ingenti” di misteriosa provenienza per acquistare “strumentazioni avanzate”, come “i droni in uso alla maltese Moas”. I fondi spropositati sono un fatto, la provenienza illecita no: infatti il pm distingue i due piani, ricordando la difficoltà di indagare all’estero e l’interesse delle “organizzazioni mafiose alle ingenti quantità di risorse a disposizione dell’accoglienza dei migranti”.
5. Le richieste di soccorso alle Capitanerie di porto, a furia di appaltare i “salvataggi” ad associazioni benemerite, ma private, sono crollate: si preferiscono i contatti diretti con le Ong, fuori di ogni controllo pubblico.
Visto che poi solo una parte dei richiedenti asilo ne ha diritto, sarebbe meglio che gli Stati, anzitutto il nostro, si riappropriassero del controllo di queste bibliche migrazioni nel Mar West, un tempo detto Mediterraneo.
Sempreché esista ancora, uno Stato.

MATTEO RENZI E IL CINEPANETTONE IN VOLO
Daniela Ranieri

Per chi ne ha seguito la fulminante carriera, già era incredibile che capi di Stato e di governo si sobbarcassero il viaggio per vederlo o lo invitassero a casa loro, con le sue statue imballate, i Rolex sgraffignati ai sauditi e le “eccellenze d’Italia” al seguito come nelle corti del ’700.
Ma mai quanto vederlo girare adesso nei cieli d’Europa in cerca di approdo come Erdogan la notte del golpe. Renzi ieri è volato a Bruxelles per “chiudere la campagna delle primarie”, fondamentale evento che scuote l’Europa più della Brexit, e non per recarsi in qualche sede istituzionale, ma in un 4 stelle vicino al Parlamento europeo; non sull’Airbus A340 dei giorni napoleonici (41mila euro al giorno, 15 milioni l’anno), ma con un charter Alitalia, verosimilmente privo di wi-fi, docce e salottino; e non con discrezione, ma allestendo una gag fantozziana a beneficio di cento volontari, fra cui minori, reclutati alla bisogna.
I quali hanno visto il giovanile ex leader rubare il microfono alla hostess e fare la voce da comandante: “Vi sarà servito uno snack, arriveremo a Bruxelles alle 10:20 in perfetto orario, perché Alitalia funziona, alla faccia di quelli che ne parlano male”.
In effetti Alitalia perde solo due milioni di euro al giorno, 80 mila l’ora, 2666 nei due minuti dello show. Insomma è un affare, come Monte dei Paschi di Siena.
Renzi, che di certo si sarà pagato il viaggio coi suoi risparmi, voleva imitare il Papa, che fa spesso conferenze stampa in volo; ma non ieri (che iella), che volando al Cairo nelle stesse ore è rimasto in un silenzio grave che ha consegnato per contrasto l’iniziativa di Renzi al genere cinepanettone.
“Il programma prevede”, ha continuato lo scoppiettante Ceccherini della politica, “che a Bruxelles il sottoscritto si rivolgerà ai giornalisti stranieri. Chiederemo l’elezione diretta del presidente della Commissione, il veto al Fiscal Compact, il piano Juncker per le periferie”.
Ora, non andate a riferirglielo, ma Renzi dal 4 dicembre non conta più niente nemmeno a Rignano sull’Arno, dove il sindaco è in rotta col babbo, figuriamoci se può dettare condizioni in Europa.
Ha poi promesso a “quelli che hanno fatto forca a scuola” la “giustificazione firmata da Martina”. Martina, che non è una valletta ma un ministro della Repubblica, non ha partecipato allo sketch (quello dell’aereo, mentre resta “in ticket” per quello delle primarie).
Se la gag aerea da rag. Filini vi pare inarrivabile, non avete visto la performance da Bruxelles, città già provata dal terrorismo. Nella sala congressi del Renaissance, il pronosticato vincitore vestito da motivatore Tecnocasa ha intrattenuto il pubblico coi cavalli di battaglia: la repulsione per “quelli che sanno dire solo no”; l’amore per le periferie, dove inspiegabilmente perde da tre anni; e un “ci mettiamo la faccia” vintage, l’equivalente di Champagne per Peppino Di Capri.
In piedi, la camminata da mental coach del Folletto Vorwerk, Renzi ha presentato l’ultimo modello: “Un’Europa che torni a sorridere”. Per la parte Macron-Kennedy abbiamo: “Non credete a chi dice ce lo chiede l’Europa. Proviamo a dire l’Italia chiede questo all’Europa”. Per il format “marciare non marcire”, un inedito “Più che i voti ci interessano i volti”.
Che altro?
Ah, sì: una dura condanna delle fake news, pronunciata da quello che si è ritirato dalla politica perché ha perso un referendum per vincere il quale sventolava in Tv una finta scheda elettorale.

PENE E INTERCETTAZIONI
Mentre sempre nuovi reati si stanno scoprendo grazie alle intercettazioni, che rivelano un calderone di orrori in cui sono dentro i nostri politici, e mentre scoppia il caso delle ONG che agiscono illegalmente convogliando i flussi dei migranti tutti verso l’Italia sia per un arricchimento economico illecito che per indebolire l’economia del nostro Paese, la reazione dei nostri governanti è di dimezzare i fondi per le intercettazioni con la speranza di eliminarle totalmente. Così Renzi e la sua banda non solo non aumentano la sicurezza dei cittadini garantendo pene il perseguimento dei reati e pene sicure, ma aumentano l’insicurezza sociale e danno un protervo aiuto al criminale comune come alla criminalità organizzata.

LE ONG AFFARISTICHE
Il procuratore Zuccaro ha già detto di essere venuto a conoscenza di intercettazioni che provano contatti illegali tra alcune ONG e gli scafisti, ma queste intercettazioni vengono dai servizi segreti per cui c’è il segreto di Stato per cui non possono essere presentate in un processo. Chiedere come mai il procuratore di Catania è stato attaccato dal Governo è da ingenui, perché attorno ai migranti girano moltissimi soldi, prima di tutto quelli racimolati da questi disgraziati, poi quelli dei cosiddetti benefattori sociali, tra cui però ci sono anche persone che hanno ogni interesse a mandare in fallimento il nostro Paese per approfittare della svendita delle imprese o dei beni pubblici.. Così accade che tra quelli che traggono profitto dai migranti ci siano anche pezzi della politica (vi ricordate Buzzi che disse che i migranti rendevano più della droga?), ci sono i soldi che lo Stato dà e che finiscono nelle tasche di chi gestisce questo traffico di carne umana e nelle tasche di chi gestisce i Centri di permanenza temporanea (almeno 35 euro al giorno a testa per migrante). Vi ricordate il Cara di Mineo? E’ un luogo abitato solo da profughi che ospitava 3200 persone contro i 2000 posti disponibili, il più grande centro di profughi d’Europa dove i migranti erano trattenuti un anno contro i 35 giorni previsti per legge con condizioni di vita invivibili e gestito da persone dipendenti da Ndc (Alfano), dove si offriva lavoro in cambio di iscrizione nel partito di Alfano e di propaganda elettorale e che era in combutta con Odevaine, uno dei delinquenti di mafia capitale. Infine attorno ai migranti ruotano gli interessi di vari Stati come Malta o la Spagna che vogliono che i migranti arrivino in Italia e da loro. Infine ci sono interessi di Stati come la Germania che vogliono portare al fallimento l’Italia e usano anche l’arma delle migrazioni per comprare le nostre imprese e i nostri beni per un tozzo di pane. E’ per questo intrico di interessi illeciti che lo Stato cerca di oscurare lo scandalo e attaccare le procure che lo hanno fatto esplodere.

Honhil (sul blog di Gilioli) scrive: “Intanto, ormai è chiaro a tutti che servizi segreti dello Stivale erano, e sono, a conoscenza delle magagne che nelle acque del Mediterraneo venivano e vengono consumate. Perciò, le prime quattro cariche dello Stato non potevano che esserne a conoscenza. Quindi, le loro sconsiderate uscite prima, durante e dopo (insieme alla Santa Chiesa, che ovviamente sapeva e sa come stanno le cose) le dichiarazioni del procuratore capo di Catania sono depistaggi artatamente elaborati. Punibili per legge. Trattandosi di alto tradimento consumato a danno degli italiani. Di politici che una cosa è bianca o nera a seconda della propria convenienza, alla Grasso e company insomma, non se ne può più. Ma da loro ci si può difendere ad una sola condizione: la libertà di stampa. Che in Italy, però, manca totalmente. Tant’è vero che Grasso e company può dire tutto quello che gli fa comodo, senza che la Stampa lo bacchetti.
(Io: vorrei far notare anche la protervia della Berlinguer nella sua intervista a Roberto Fico a Cartabianca e la sua insistenza morbosa nell’accusare il procuratore di Catania come fosse uno sciagurato che ‘senza prove’ metteva in giro voci diffamatorie (mentre sa benissimo che le prove ci sono ma, poiché vengono dai servizi non possono essere usate in giudizio, e sa benissimo che il M5S ha appena presentata una proposta di legge per allargare i poteri di un Magistrato anche sui fatti che avvengono in alto mare. Il M5S ha appena depositato una proposta di legge che dà alle Procure il potere di svolgere efficacemente indagini, rispetto ai reati più gravi che si consumano in alto mare avvalendosi della Polizia Giudiziaria in navi di guardia costiera e navi militari. In sostanza la legge del M5S vuole contrastare reati come sfruttamento dell’immigrazione clandestina, associazione a delinquere finalizzata all’agevolazione dell’immigrazione clandestina, tratta dell’immigrazione, terrorismo, traffico internazionale di armi e di droga, e dà a chi indaga gli stessi poteri di indagine anche in mare aperto, a ridosso di coste internazionali.
Attualmente le procure hanno le mani legate e si trovano quasi sempre in una situazione di ritardo rispetto ai reati commessi in mare: la presenza di polizia giudiziaria in mare garantirebbe allo Stato italiano un monitoraggio costante e in tempo reale di tutte le attività illecite e, contemporaneamente, aprire un fascicolo di indagine con tutti i poteri che ne conseguono.
La stessa Berlinguer processava poi Roberto Fico come se il M5S attaccasse tutte le ONG senza fare distinzione (cosa che i 5stelle devono stare ben attenti a non fare). Noto poi con quale malignità la Berlinguer, Floris, Massimo Franco e chiunque intervisti un 5stelle insinuano che la faccenda delle ONG prova che il Movimento è uguale alla Lega ed è razzista come la Lega, così che tutti insistono nel chiedere se ci sono alleanze sottobanco tra M5S e Salvini. La malafede di questi soggetti è ormai insopportabile).

DI MAIO
Il Governo ha iniziato una crociata contro il Procuratore di Catania Zuccaro e ha chiesto di farsi spalleggiare dai due Presidenti delle Camere – Boldrini e Grasso – che dovrebbero essere due cariche al di sopra delle parti e che invece hanno deciso di prendere parte alla fiera dell’ipocrisia sulle ONG. Da queste persone non accetto lezioncine sulla responsabilità delle cariche istituzionali!. Perché la politica sta attaccando Zuccaro? Forse perché sta indagando sul CARA di Mineo? Il serbatoio di voti dei partiti siciliani e non solo”.”La ridicola indignazione di questi giorni la ricordo, è la stessa di due anni fa, quando attaccavamo le cooperative che facevano business sull’immigrazione. Poi hanno dovuto chiederci scusa perché avevamo ragione. Faranno lo stesso sullo scandalo ONG. Vedrete”, conclude.

Pino Frontera
Hai voglia, caro Salvini, a recriminare sui migranti che arrivano in Italia! Fai finta di ignorare, che se ce li dobbiamo tenere qui, mentre Francia e Germania chiudono le frontiere a qualsiasi tentativo di congiungimento di questi poveracci ai loro parenti ( perché è lì che vogliono andare, attraverso l’Italia considerata solo un territorio di transito), è anche per colpa della Lega? Non è stato forse il governo Berlusconi, alleato della Lega, a firmare il trattato di Dublino, quando Maroni era ministro del Lavoro e Politiche sociali, Castelli ministro della Giustizia, Bossi Ministro delle riforme Costituzionali (poi sostituito da Calderoli)? Non ve ne eravate accorti che il trattato imponeva allo Stato che per primo avesse ospitato un cittadino extracomunitario, di essere il solo il responsabile dell’ospitalità e dell’obbligo di elaborare la domanda di asilo politico? Non sapevate che se il migrante fosse fuggito dall’Italia per altre terre di Europa, il trattato consentiva di rimandarcelo? Vi era sfuggito il piccolo particolare, che dal mare solo in Italia potevano arrivare, e così restavamo fregati? O volevate fare i servi compiacenti dell’Europa, a discapito dei cittadini italiani? Oppure anche voi avevate intravisto il business dei migranti che, come dicevano quelli di “Mafia Capitale” rende più della droga? O eravate dei gran coglioni buoni solo a formulare cattive leggi di riforma costituzionale ed approvare le leggi ad personam di B? Fai te, Salvini, scegli tu l’ipotesi.
Perché poi, nessuno si accorge di un paradosso? Non è, la nave che batte bandiera tedesca, territorio germanico? Così come ogni altra nave, è territorio del paese del quale batte bandiera. E allora, perché navi norvegesi, tedesche, spagnole, raccolgono in mare i migranti, ma non li portano secondo il trattato di Dublino nei loro paesi, bensì in Italia? E perché l’Italia se li prende? Perché non chiede il rispetto del trattato di Dublino? Perché nessuno ne parla, e piuttosto fanno le pulci ai magistrati che ancora hanno voglia di fare il loro dovere, indagando? Mistero italico.

Bruno Liberato
Dopo le offese di Erri De Luca non ho potuto fare a meno di scrivere:…..
QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA
(Qualche intellettuale a corto di intelletto)
È risaputo che gli artisti interpretano la realtà con la fantasia. Ma quando la fantasia supera la realtà non c’è artista che tenga. Nessuno nega che il sig. Erri de Luca sia un artista, anche buono. Ma il sig. Erri non tiene, quando straborda dicendo ad altri (Grillo e Di Maio) di ” parlare a vanvera” delle ONG; solo perché si è fatto qualche giorno di mare, scrivendoci un pezzo intinto di lacrime, per il Fatto quotidiano.
Quella vista da lui, non è tutta la verità ma solo una parte. Perché invece dell’unità MSF, (ONG ineccepibile), non ha provato ad imbarcarsi su qualche altra unità tipo MOAS? (dei ricchi coniugi Catambrone, maltesi, guarda caso!) o altra, di qualche altro riccone misericordioso?
Di Maio ha rispetto delle ONG, ma che osservino gli ingaggi delle unità italiane e che siano chiari: – i salvataggi dai trasbordi (sembrerebbero taluni concordati!!). I migranti economici (80%) dovranno essere rimpatriati, con un ulteriore disastro umanitario, chi lo farà? Tutto questo ci costa caro in termini economici, di ordine pubblico, di malaffare politico, di malavita organizzata, di implicazioni internazionali (forze non amiche che spingono questo esodo). Tutto questo ha bisogno di indagini della realtà e non di offese a persone, che non campano sulla fantasia ma che affrontano la realtà, nella speranza di migliorarla non per sé ma per gli altri. Mentre il sig. De Luca addirittura adombra una vergognosa speculazione politica, che di vergognoso ha solo il fatto che lui l’adombri.
Se come ha scritto P. Picasso: l’artista deve portare il caos dove c’è ordine, Lei invece, ha portato solo caos dove c’è caos. Infine, la cito testualmente: Ogni commiato opportuno lascia una porta aperta. Ebbene sembra opportuno che si commiati da quella porta………. le scuse non sono di sua consuetudine.
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Il caso dei taxi del mare è emblematico. Invece di indagare e scoprire la verità, e cioè che ci sono potenze, nazionali o finanziarie, che vogliono la rovina del nostro Paese e cercano di destabilizzarlo indirizzando i flussi migratori tutti in Italia, è il Governo stesso che tenta di oscurare i fatti, che mette sotto indagine i tre procuratori che hanno sollevato la denuncia, che infama il M5S che chiede la verità e che mente rimandando tutto alla fine delle indagini processuali, ben sapendo che sono infinite mentre i migranti arrivano ADESSO! Ora, il procuratore di Catania è stato chiarissimo: “Ci sono intercettazioni che rivelano un preciso piano per cui alcune navi battenti la bandiera di paradisi fiscali, dunque già solo per questo, mascherate, altre spagnole, maltesi e tedesche, vanno a prendere i migranti davanti alle coste libiche per portarli in Italia. Ma queste intercettazioni provengono dai servizi segreti e la legge italiana vieta di portare in un tribunale materiale dei servizi, per cui i fatti ci sono ma non possono costituire prova giudiziale.
E il Governo che fa? La cosa più assurda che ci sia: pensa di eliminare del tutto le intercettazioni!!!
E i media che fanno? Danno addosso al M5S fingendo che abbia attaccato le ONG in blocco.
E questa è informazione? Al contrario, per chi è lucido ed esamina i fatti, l’accanimento di Orlando, di Pietro Grasso, della Boldrini ecc. fa sorgere il sospetto terribile che il Governo stesso sappia di questo complotto internazionale contro l’Italia e lo favorisca!!! Ma cos’altro si dovrebbe pensare di fronte a governanti che nemmeno quando è in gioco la sicurezza nazionale, stanno dalla parte della verità e in difesa dell’Italia ma si mettono contro quelli che vogliono sapere come stanno le cose, sepolte sotto una coltre pesantissima di omertà e di menzogna!

Paul Saunder
Finalmente si inizia a far chiarezza sul Far West delle ONG nel mediterraneo.
A prescindere che le vite in pericolo si devono sempre salvare, ora però sia FRONTEX sia la Procura di Catania hanno in mano fatti accertati che NON costituiscono salvataggio ma bensì traghettamento o taxi di mare dove si potrebbe benissimo configurare il reato di Traffico Umano.
Lo scorso Febbraio, la ONG “Proactiva Open Arms” battente bandiera Panamense fondata dall’ imprenditore spagnolo Oscar Camps, ha utilizzato la nave GOLFO AZZURRO per andare a prendere dei migranti che non solo si trovavano vicino alle coste Libiche ma che addirittura erano a bordo di una Nave della Marina Libica. 9 migranti che la Marina Libica ha trasbordato sulla GOLFO AZZURRO per poi essere portati in Sicilia.
Si può accettare che vi siano ONG che operano in questo modo ?
Ripetiamolo bene per i buonisti, perbenisti, pacifisti, scrittori, filosofi e PDini:
LA GOLFO AZZURRO NON HA SOCCORSO VITE UMANE IN PERICOLO. HA FATTO DA TAXI
Chi è Oscar Camps ? Un imprenditore la cui società a Barcellona è leader nella produzione di mezzi, materiale e attrezzature per il soccorso di mare.
43milioni di € della UE sono andati alle ONG nel mediterraneo. Sono soldi dei cittadini. Non sono contributi volontari. E allora i cittadini europei, soprattutto quelli italiani ed i loro rappresentati nelle Istituzioni, hanno il dovere di porsi una domanda: questi 43milioni vanno anche ad ONG i cui bilanci non vengono pubblicati o sono opachi (la “Proactiva Open Arms” non ha pubblicato il bilancio del 2016). Oscar Camps (e come lui tutti gli altri) intascano per poi lasciare che ai cittadini italiani pesino tutti i costi diretti e indiretti del mantenimento ed impatto sociale di un’ondata migratoria di proporzioni bibliche.
È normale tutto questo?
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Sono 45 giorni che sul povero procuratore di Catania si è scagliata una vera gogna mediatica e la stessa è stata buttata con una ferocia inaudita contro Di Maio che chiedeva solo che lo Stato difendesse se stesso e applicasse le proprie leggi di tutela! Ma che Stato è uno Stato che permette una invasione incontrollata del suo territorio? Che Stato è uno Stato che consente una tratta di carne umana contro ogni legge e ogni idea di giustizia? E che politici e giornalisti sono quelli che di fronte alla scoperta di un vero mercato degli schiavi, attaccano non chi lo fa ma chi lo denuncia?? E cosa si deve pensare di coloro che mescolano buoni e cattivi per attaccare qualinque mosca che vola, credendo così di fare cosa equa e utile, rifiutando di distinguere chi delinque e chi aiuta, aumentando la confusione sotto il sole?
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Impagabile la Gruber, dopo 45 giorni di menzogne e di attacchi vergognosi ai 5stelle, ora COME SE NIENTE FUDESSE, poiché si moltiplicano le procure che fanno le stesse indagini, scifta sulla nuova versione e NON CI PENSA NEMMENO a fare le sue scuse a quelli che fino a ieri ha trattato come pezzi di tolla! Del resto, se non avesse questa inossidabile incapacità di fregarsene dell’etica e del rispetto a chi lo merita, non l’avrebbero nemmeno messa nel posto dove l’hanno messa. Una ipocrita a servizio del regime! E gli italiani, stupidi come capre, la votarono anche col massimo di voti, 700.000, mai presi da nessun politico nella storia d’Italia. Questo per dire che lei varrà poco ma i suoi elettori non valgono niente!

MARE NOSTRUM E TRITON
Viviana Vivarelli
Premetto che sono volontaria in Sokos, associazione di medici volontari che prestano assistenza sanitaria ai senza tetto e ai migranti di primo arrivo, che prima lavoravo per Mani tese e che mia figlia ha lavorato a Londra in ‘Save the children’, associazione di aiuto ai bambini di 124 Paesi del mondo, e dunque sono a favore di associazionismo e volontariato, malgrado ciò, siccome i migranti aumentano in modo esponenziale, do ragione al procuratore Zuccaro, quando dice:
“Esiste un limite oggettivo al numero di persone che l’Italia può ospitare. Questo che sicuramente non può costituire un discrimine nel salvataggio, ma è un dato con il quale uno Stato deve fare i conti. La maggior parte dei migranti che ci vengono presentati come necessitanti di protezione internazionale in realtà non ne ha diritto. E allora non è meglio escludere le ONG da questo tipo di salvataggi e far sì che se ne facciano carico lo Stato e tutta l’Europa?”
Io invece non escludo l’integrazione del volontariato ai doveri dello Stato, so che l’Italia è il Paese che ha più associazioni di volontariato al mondo. E solo la rete di Lilliput, a cui ho partecipato per la campagna delle bandiere di pace (che tra l’altro è stata promossa da mia figlia) per esorcizzare la guerra in Irak, conta 700 associazioni.
E tuttavia, visto il costante e progressivo aumento dei numeri di ingresso, ritengo che le azioni con la Libia del Governo non bastino e che occorra sollecitare un’azione di interventi europei.
“Mare nostrum” fu l’operazione militare e umanitaria decisa da Letta nell’ottobre 2013 per affrontare l’aumento dei migranti. Consisteva in un corposo potenziamento dei controlli già attivi con due obiettivi: «garantire la salvaguardia della vita in mare» e «assicurare alla giustizia coloro che lucrano sul traffico illegale di migranti». Partecipavano personale e mezzi navali e aerei della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto. Sulle navi era presente anche il personale degli uffici immigrazione per identificare i migranti direttamente a bordo e uno staff medico per i controlli e gli interventi sanitari. Grazie a Mare Nostrum sono stati recuperati dalle navi della Marina Militare 100 mila migranti: tra cui 9 mila minorenni, sono stati arrestati 500 scafisti e sequestrate 3 navi madre, quelle che trasportano le imbarcazioni con i migranti a una certa distanza dalle coste per poi abbandonarli. Mare Nostrum” non era la sola iniziativa attiva nel Mar Mediterraneo: affiancava Hermes, attivata dall’agenzia UE che promuove la sicurezza e la gestione dei confini, Frontex, il cui scopo era di contrastare l’immigrazione irregolare da Tunisia, Libia e Algeria verso le coste italiane; e c’era, sempre promossa da Frontex, Aeneas nel mar Jonio, per vigilare sulle coste pugliesi e calabresi. Frontex è l’agenzia per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Ue, coordina la cooperazione fra gli stati membri in materia di gestione e controllo delle frontiere esterne, fornisce assistenza nella formazione professionale delle guardie in servizio, nei controlli, nei pattugliamenti e nella vigilanza. Appoggia gli stati membri in operazioni comuni di rimpatrio dei clandestini e mette a disposizione gruppi di intervento rapido, in situazioni eccezionali e urgenti, che fanno parte del Rapid Boarder Intervention Team, un contingente sovranazionale. Poi nel novembre 2014 Triton ha sostituito le missioni attive nel Mediterraneo: sia Frontex che Mare Nostrum.
A Triton partecipano 29 paesi, è finanziata dall’Ue con 2,9 milioni di euro al mese, due terzi in meno di quanti erano destinati a Mare Nostrum. A differenza di Mare Nostrum,Triton prevede il controllo delle acque internazionali solo fino a 30 miglia dalle coste italiane: il suo scopo principale è il controllo della frontiera e non il soccorso. Per cui Triton non è all’altezza del compito.

L’operazione Mare Nostrum voluta da Letta per far fronte all’ondata migratoria durò 3 anni, dalla primavera araba alla strage di Lampedusa. Assieme ai centri di accoglienza è costata 3 miliardi e fu chiusa perché giudicata troppo costosa. Oggi le cifre occorrenti sono triplicate. Siamo arrivati a più di 8 miliardi. La spesa è alta soprattutto per l’assistenza dei minori non accompagnati.
Il nostro debito pubblico, che Renzi ha aggravato di altri 100 miliardi, è appesantito non solo dagli sprechi, dalla corruzione e dai regali alle lobby, ma anche dai cataclismi naturali come terremoti e alluvioni (ma l’Ue non ci riconosce nemmeno questi) e dai migranti. Nel 2016 sono stati spesi 3,3 miliardi, nel 2017 si arriverà a 4,2. La Commissione europea non ci riconosce queste spese. In questi giorni si è riaperta la vertenza con la Libia ma finora le motovedette che le abbiamo regalato sono servite agli scafisti contro di noi.
L’Agenzia dell’Onu per i rifugiati ha denunciato l’Ue per violazione dei diritti di quanti raggiungono la Libia dopo essere fuggiti da guerre e da persecuzioni politiche o religiose, ma all’Europa ciò non interessa perché considera “irregolari” l’80 % dei profughi che sbarcano sulle nostre coste. E, benché i criteri di valutazione delle domande d’asilo siano diventati molto più restrittivi, in Italia ne viene ancora accolto circa il 40%. La cosa che più fa infuriare è che la stessa Ue ha fatto rapidamente l’accordo con la Turchia che ha avuto 3 miliardi e ne avrà altri 3 per bloccare i migranti che scappano dalla Siria, dall’Iraq e dall’Afghanistan.Noi niente. Così sono aumentati gli sbarchi in mare. Nel 2016 le vittime sono state più di 5mila.
C’è stato anche un accordo per distribuire 160mila migranti sbarcati in Italia e in Grecia, ma poi non è stato applicato. Solo 7.338 dalla Grecia e 2.654 dall’Italia. I Paesi dell’Est Europa, in testa l’Ungheria, lo hanno rifiutato e vari Stati membri hanno di fatto cancellato l’area Schengen reintroducendo i controlli alle frontiere.
Siamo rimasti soli.

PRIMA DELLE PRIMARIE
DON PAOLO FARINELLA
In Liguria il passionale e veemente Don Paolo Farinella, grande uomo di una sx che non c’è più, è una celebrità e lancia appelli politici al popolo della sx. Questo è l’ultimo in occasione delle primarie.

Ogni eccesso è sinonimo di inautenticità.. oggi l’eccesso di primarie.. invece di essere un segno maturo di democrazia, sono una manipolazione del consenso, come hanno dimostrato quelle corrotte di Genova, in cui la Paita offrì su un piatto d’argento la Liguria a FI e alla Lega (Cofferati ha portato il Pd in tribunale con l’accusa di brogli). Lo stesso in Sicilia, dove i tesserati risorgevano dalle tombe, felici di votare per il Pd, o in Campania, dove la camorra non stava con le tessere in tasca e dove il nuovo nume tutelare, De Luca incitava a comprare voti a forza di fritture di pesci. Lo stesso avviene in questi giorni, in cui un Renzi, pur privato cittadino, senza titolo né giuridico né di onorifico, continua a comandare la tv di Stato, tacitando i suoi concorrenti come comparse da avanspettacolo; a essere il mandatario del governo e il manovratore del partito e tutti gli altri zitti come pesci, invece di dargli un calcio nel sedere…Pussa via, signor nessuno, ex presid. del consiglio incostituzionale perché per due volte bocciato dalla Consulta. Invece, costui continua a nominare boiardi di Stato, comanda il ministro dell’economia, impone al governo in carica cosa deve o non deve fare, commisurando ogni scelta privata all’esito di queste primarie… Si sa in anticipo chi ha già vinto e con quale percentuale… Queste primarie sono una farsa, un inganno per i semplici del Pd, illusi che andando a votare siano loro a scegliere chi li comanderà. Per essere sicuro di essere democraticamente eletto, per le prossime elezioni, il «mezzo toscano» aveva escogitato il sistema berlusconista, pretendendo un abnorme premio di maggioranza e i capi lista bloccati, così da potersi circondare di ominicchi e donnicciole…La Costituzione scolpisce nella sua semplicità che «I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore,
prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge» (art. 54), quello che non fecero B, Alfano, Verdini e… compagnia cantante, e per questo scelti da Renzi a far parte del governo. Senza dire che si avvicina la verità su Consip, che non è stata liquidata, anzi è stata confermata in ogni suo aspetto. Si potrebbe eccepire che le primarie sono un fatto privato che riguardano un’associazione privata di cittadini… Sarebbe vero se nelle primarie partecipassero solo gli iscritti dell’anno precedente, non quelli dell’ultimo minuto, magari comprati tra i cinesi con un par di euro. Sarebbe bello se Renzi e il suo clan osservassero l’art. 49 della Carta: «Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi
liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale». Così non è perché le primarie sono aperte a tutti, anche a minorenni che non possono votare, anche a quelli di altri partiti – rigorosamente di dx – solo ed esclusivamente per aumentare le possibilità di vittoria del Brancaleone di Rignano. L’effetto del virus berlusconista è visibile a occhio nudo, se uomini e donne provenienti dalla Resistenza hanno cancellato la loro memoria e il passato loro e dei morti per comprendere il presente. Ammaliati da un pifferaio …hanno rinunciato a ideali, sogni, moralità, dignità, «disciplina e onore» e si sono ridotti a stare al governo con Alfano e con Verdini, assurti «padri costituenti», prestati da B a difesa dei suoi interessi che sono l’utile delle sue aziende per concessione statale.
…io mi chiedo come si possa votare uno che
– Ha svuotato il lavoro, creando precariato su precariato, se è vero che anche nell’ex-Pd s’invoca il ritorno all’art. 18, visto che aumentano i licenziamenti ingiustificati.
– Ha costretto i migliori cervelli a emigrare, dopo avere speso soldi dello Stato – nostri – per formarli per anni e anni.
– Ha bloccato la ricerca, se è vero che ogni giorno abbiamo offerte per aiutare la ricerca di questo o di quello, di Telethon o della Sla e le piazze sono piene di mele, di piante, di primule e di carciofi a sostegno di mille altre necessità che sono solo un insulto alla dignità di chi continua a pagare le tasse perché lo Stato organizzi il bene comune che significa ricerca, lavoro, pensioni, scuola, cultura, musica, asili, tutela dei poveri, protezione dei minore, ecc.
– Ha scientificamente smantellato la Scuola e umiliato tutto il corpo dei docenti, promettendo ristrutturazioni che non sono mai venute, riforme che hanno aggravato le condizioni di vita con deportazioni di professori e maestri, indegni solo al pensiero.
– Ha fatto una legge elettorale che doveva essere «invidiata» da tutta Europa, ma era solo in funzione personale sua, e prima ancora di «provarla» dichiarata incostituzionale dalla Corte.
– Ha voluto una nuova costituzione incostituzionale per potere governare incontrastato per
almeno 30 anni con il potere di sciogliere le Camere, di mettere la museruola alla Magistratura, eliminando in un colpo solo la radice stessa – distinzione dei poteri – della Democrazia.
-Ha perso tutte le elezioni, dopo le europee – le uniche vinte, perché nessuno ancora lo conosceva
– avendo di mira l’abolizione del Pd e sostituirlo con il berlusconiano «ammasso elettorale» da gonfiare solo in occasione di finte elezioni, dal momento che con le liste bloccate, poteva scegliersi il Parlamento su misura, senza nemmeno il Senato che potesse dire «bau!». Con un Parlamento addomesticato, al guinzaglio, poteva nominare il CSM, la Corte Costituzionale e il Presidente della Repubblica, ridotto a mero chierichetto turibolante.
– Ha giurato e spergiurato – questo è il fatto più grave che dovrebbe tagliare la testa a lui e alla Boschi – che lui e lei, se avessero perso «il referendum, la madre di tutte le guerre» se ne sarebbero andati per sempre dalla politica, ritirandosi a vita privata. Non ha mai
detto di ritirarsi da segretario del partito. Il 12 gennaio 2016 in una intervista a Repubblica TV, ha dichiarato: «Se perdo il referendum sulle riforme costituzionali smetto di far politica… Insisto su questa questione non perché voglio trasformare il referendum in
plebiscito, come ha detto qualcuno. Ma perché intendo assumermi precise responsabilità»…La stessa promessa ha reiterato per oltre 11 mesi da gennaio a
novembre 2016, almeno altre 5 volte con grugno serio e occhio lacrimoso. Parola di scout.
– Perso il referendum, ha preteso e ottenuto che Santa Maria Elena Etruria fosse promossa a sottosegretaria al governo, cioè a gestire l’agenda di Gentiloni.
Potrei continuare ancora per 24 volumi Treccani, ma penso che questo bestiario sia sufficiente a fare riflettere se può essere costui o costoro cui si possa i resti moribondi di un partito che fu. Sarebbe meglio chiamare le funebri pompe e recitare un Requiem. Chi si ostina a stare ancora nel PD insieme a Renzi sappia che secondo la morale antica, mai andata al macero: «È tanto ladro chi ruba, quanto chi para il sacco», complici e forse anche correi. Un ergastolo per uno.
Chi andrà a votare alle finte primarie per un finto ex-partito per un nulla di segretario, rifletta e come dice Renzi, che se ne intende: «Si assuma precise responsabilità». Ex-Pd avvisato, mezzo salvato.

DOPO LE PRIMARIE
I PEGGIORISTI

Marco Travaglio

La scena dei renziani, con giornaloni, telegiornaloni e Mannoni al seguito, che esultano per la formidabile partecipazione alle primarie perché hanno perso solo un terzo di votanti in quattro anni ricorda il tripudio dei berluscones ogniqualvolta uno di loro veniva condannato per mafia o corruzione, al grido di “credevo peggio”.
B. si beccava 3 anni in Cassazione per frode fiscale per non aver pagato 7,3 milioni di tasse? “Solo 3 anni per 7,3 milioni, credevo peggio”(il fatto che la frode totale ammontasse a 350 milioni di dollari e l’imputato avesse mandato il resto in prescrizione cambiando le leggi durante il processo era un dettaglio trascurabile).
Dell’Utri incassava 9 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa? “La mia difesa ha funzionato”, commentava gongolante l’interessato, che evidentemente si aspettava l’ergastolo.
Poi, in appello e in Cassazione, la pena scendeva a 7 anni: festa grande in tutta la Cassa della Libertà Provvisoria e dunque al Tg1, dove il direttorissimo Augusto Minzolini presentava quegli appena 84 mesetti di galeruccia come uno strepitoso successo dell’imputato e una cocente sconfitta delle toghe rosse, disseminando la parola “assoluzione” in titoli e servizi, mentre l’apposita inviata da riporto a Palermo tripudiava: “La Corte non ha creduto alla pubblica accusa… non ha creduto a Spatuzza, subito peraltro smentito da Filippo Graviano… ha spazzato via la costruzione accusatoria … crolla tutto… ”. Purtroppo, nonostante gli sforzi profusi, non riuscì proprio a spiegare come fosse possibile, se crollava tutto, il pover’uomo si fosse ciucciato 7 anni per mafia.
Stessi baccanali quando Cesare Previti totalizzò in Cassazione 6 anni per corruzione giudiziaria nel caso Imi-Sir e poi un altro anno e 6 mesi, in “continuazione di reato”, per il caso Mondadori, avendo comprato lo stesso giudice per truccare due cause miliardarie.
“L’ipotesi accusatoria è stata sconfessata e totalmente cancellata”, dichiarò commosso il suo avvocato (figurarsi se fosse stata accolta: sedia elettrica?).
E tutto il partito dietro: “Solo 7 anni e mezzo, credevamo peggio”.
Sul perché, appena uno della Banda B. prendeva meno di 30 anni, partisse un Carnevale di Rio, si fronteggiavano varie scuole di pensiero.
Secondo alcuni, i condannati si conoscevano così bene da attendersi quantomeno l’ergastolo: per un eccesso di autostima criminale o un difetto di autopercezione etica dei destinatari delle sentenze.
Altri ritenevano che la Banda B. sapesse cose che i giudici ignoravano e che giustificavano il sollievo per lo scampato pericolo.
Un po’come quei serial killer che si vedono condannare per un paio di ammazzatine appena e, avendo sulla coscienza alcune decine di morti ammazzati (quanti esattamente non saprebbero dire neppure loro), rincuorano il difensore un po’ abbacchiato: “Avvoca’, su con la vita, è andata di lusso: cosa vuole che siano due omicidi. Io, come minimo, mi sarei dato la fucilazione”.
Matteo Renzi, ormai espertissimo di sconfitte (non giudiziarie, ma elettorali), ha imparato in fretta anche questa lezione. Sapeva bene di stare sulle palle alla maggioranza degli italiani, e anche dei potenziali elettori del Pd, vedi elezioni comunali e referendum del 2016.
Quindi prevedeva che, ai gazebo delle primarie, peraltro già vinte, i 3 milioni e passa del 2013 se li sarebbe scordati.
Così ha fissato l’asti cella minima a 1 milione, cioè a un terzo dell’ultima affluenza, per poi spacciare da grande trionfo tutto quello che veniva in più.
“Credevo peggio”.
Tanto, nella politica italiana, al peggio non c’è più limite e nessuno domanda mai a lorsignori: “Scusi, per curiosità, lei esattamente cosa intende per ‘peggio’?”.
Ciò che neppure Renzi poteva prevedere è il precipitoso riaccalcarsi sul carro del vincitore di tutti i voltagabbana a mezzo stampa che ne erano agilmente discesi la sera del 4 dicembre: tutti renziani prima del referendum, tutti antirenziani dopo il referendum, tutti renziani dopo le primarie più scontate e meno partecipate della storia. Così, sui tg e nei giornaloni, il “Credevo peggio” è diventato un “Ammazza quanta gente”.
È la versione 2.0 del vecchio giochino del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto: si svuota il bicchiere, lo si riempie a metà, poi si fa credere che sia tutto pieno.
E la sconfitta diventa vittoria.
È un trucchetto facile facile, alla portata di tutti.
Lo studente somaro torna a casa con una sfilza di 4 in pagella?
Se al padre manesco prudono le dita, lui può sempre obiettare: “Ma che fai, papi, è andata benissimo: potevo avere tutti 2, ma anche 1, e persino zero. Fammi i complimenti”.
Commosso, il genitore stappa lo champagne e gli compra pure il motorino. Il tenore stonato chiude l’opera sotto una selva di fischi e l’impresario lo vuole cacciare? “Ma che dice, dottore, il pubblico poteva spararci dal loggione o salire sul palco e menarci a uno a uno. Invece siamo tutti incolumi, è andata alla grande”.
E l’altro, soddisfatto, gli rinnova il contratto e gli raddoppia il cachet. Il chirurgo cane asporta al paziente il rene sano al posto di quello infetto e gli lascia pure le forbici nella pancia?
Quando il malcapitato se ne accorge e gli fa causa, lui ha un alibi di ferro: “V ostro onore, di solito il paziente muore. Questo è ancora vivo e si lamenta pure per un impercettibile pruritino da cesoie?”. Assolto e promosso primario.
Per assurdo, potrebbe persino capitare che un governo abolisca l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e spenda 12 miliardi in incentivi alle imprese per creare nuovi posti di lavoro, e i posti di lavoro crescano meno di quando c’era l’articolo 18 e non c’erano i 12 miliardi di incentivi.
Anzi no, questo è accaduto davvero, come non detto.
Peggio, non poteva andare.

ERRATA CORRIGE
La Lega non votò la Legge Fornero, mentre il Partito democratico appoggiò in maniera compatta la manovra salva Italia, da cui poi è scaturita l’intera riforma del welfare, e il Popolo della Libertà – oggi frammentato in Forza Italia, Ncd e Fratelli d’Italia – conobbe varie defezioni benché la linea di partito fu quella di sostenere la riforma del professor Monti e della Fornero.
Grazie della correzione
viviana
.
Paolo de Gregorio
La democrazia può averla solo un popolo informato e consapevole. Perché’ ci possa essere non già una democrazia, ma almeno la speranza di una democrazia, è necessario che la vita pubblica di un Paese non si fondi interamente sulla menzogna e che ci sia almeno un po’ di informazione, ma, soprattutto, che alla scoperta di certe verità si accompagnino conseguenze coerenti.

SE LA BONTA’ DEL VINO LA CERTIFICA L’OSTE.
Sembra che nella classifica della libertà di stampa l’Italia abbia fatto un balzo di 25 posti in avanti, il che sarebbe strano ma lo è ancora di più se si pensa che il soggetto accusato di tenerla comunque troppo in basso è Beppe Grillo per la sua lista di giornalisti falsificatori. A questo punto ci chiediamo chi le faccia queste classifiche e come siano fatte, e viene fuori che sono formulate in base a questionari mandati ai giornali dei vari Paese. Ora, è evidente che se le risposte le dà uno come Scalfari e non un Beppe Grillo che giornali non ne ha, i risultati possono essere solo bizzarri.
Marco Travaglio dice che il modo stesso con cui è stata fatta la classifica porta a conclusioni paradossali, a seconda che i giornali siano d’accordo con la propaganda governativa e le sue balle o se ci siano oppositori. Com’è che la classifica non tiene conto “del Pd che caccia la Berlinguer dal Tg3 perché non allineata, chiude Ballarò di Giannini perché non allineato e bombarda Report perché non allineato? Se si ascoltano solo i sostenitori dei regimi, allora in Turchia e in Russia la libera stampa sarebbe minacciata non da Erdogan e da Putin che arrestano i giornalisti scomodi (o li uccidono) ma da chi protesta. Insomma si dovrebbe distinguere tra gli oppositori che criticano le falsità di Governo e i governi che attaccano i pochi giornalisti che sfuggono al loro controllo.
Insomma, se durante il fascismo, per fare questa classifica si fossero interrogati i giornalisti dei giornali fascisti, sarebbe risultato che l’Italia era in fondo alla classifica per colpa di Matteotti, Gramsci e Pertini.

Laura Tonini ha scritto una lettera al Direttore di RSF (Reporter senza frontiere) Christophe Deloire

Gli chiede come può pensare che uno come Beppe Grillo che è stato cacciato dalle televisioni e tutt’oggi subisce la gogna della stampa, da perseguitato sia diventato persecutore. Come mai ha nominato solo lui, quando non ha detto una sola parola su Berlusconi che controlla televisioni, radio, giornali o su Renzi che controlla la televisione pubblica e la radio, sostenendo il Gruppo Espresso, quel Renzi che ha cacciato Floris dalla Rai, che ha chiuso Ballarò e che ha minacciato Report.
Grazie a questo rapporto, ora Lotti, Renzi e anche Boldrini si sentono ancor più legittimati a minacciare il web.
Deloire si congratula con ‘Italia per aver protetto i suoi giornalisti di Vatileaks, ma chi è stato a difenderli davvero? L’unico che lo ha fatto, esponendosi da solo, è stato Grillo.
Non solo Grillo ha scritto ben 667 articoli sul suo blog, per difendere l’inchiesta di Nuzzi e Fittipaldi ma chi ha presentato al Parlamento Europeo la faccenda “Vatileaks” se non lui?

E’ proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
E’ proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
E’ proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
E’ proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
E’ proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
E’ proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
E’ proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che ciò che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo può togliere.
E’ proibito non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.

Alfredo Cuervo Barrero

E venne il leccaculo,
che si mangiò il diplomato,
che bruciò il laureato,
che superò il merito,
che in 3 secondi il lavoro trovò.

Si creano leggi insensate come quella sulla legittima difesa e poi si lasciano gli Italiani sprovvisti di qualsiasi difesa pubblica con le leggi di Renzi che, depenalizzando tutti i reati sotto i 5 anni di pena, hanno in pratica legittimato il furto.
Perché Salvini non attacca quelle e non chiede leggi più dure anche per i piccoli reati? Hanno legittimato il furto per rendere impunibili i ladri di Stato, mentre la vera difesa è attuare le pene e non sdoganare il furto. Ma quale è lo Stato che premia il furto?
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Il Pd vuol fare una legge demenziale che consente l’omicidio notturno. E viene appoggiato da quel Centro che dovrebbe seguire la legge cristiana e che in questo caso applaude agli omicidi potenziali. Ma dove è scritto nel Vangelo che è vietato l’omicidio diurno e che è lecito quello notturno? E poi devo ascoltare quel demente di Severgnini che parla di progresso di civiltà e di legge che ‘comunque’ costituisce un passo avanti!! E dice che “c’è anche troppa ansia attorno. facciamo leggi che portano calma ai cittadini”. Ma calma cosa? Ma fatelo tacere! Perché nessuno di costoro dice chiaramente che il codice penale è stato vandalizzato e devastato da Renzi e da Berlusconi e che ormai in carcere non ci va più nessuno, perché tra depenalizzazioni e prescrizioni se qualcuno finisce in galera, si dovrebbe gridare fortemente all’iniquità, non sua, ma dello Stato che ha fatto strame delle pene. Dice Travaglio: “Ricordiamo la differenza tra sicurezza e rassicurazione. La sicurezza è la giustizia di uno Stato civile. La rassicurazione è il tentativo di carpire voti imbrogliando sull’equità delle leggi”.. Ma qui, con leggi idiote, non abbiamo né sicurezza né rassicurazione.
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E ora dopo la legge idiota sull’assassinio consentito, non resta che invitare a sera i nostri nemici in casa con qualche esca succulenta per farli fuori a norma di legge. Ops, mi è scappata morta mia suocera! Credevo fosse un ladro! Peccato solo non poter fare questa cosa con i nostri politici, specie quelli che hanno fatto questa legge!
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Mi pare di vederli, quelli del Pd, con Renzi in testa: “E ora come facciamo per attrarre voti specie dalla dx di Salvini?” E il genio dei manipoli ha avuto l’idea brillante: “Spariamo ai ladri gratis! Sai quanti voti si pigliano! Abbiamo reso furenti gli italiani: ladri in casa e invasori alle porte. Ora gli diamo il Far West e si piglia il banco!” Ora invece spero che questa trovata da fascistelli infoiati gli vada tutta di traverso!
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Circa chi difende la tesi della diminuzione di reati, vorrei aggiungere: per forza! Renzi ha depenalizzato i reati sotto i 5 anni di pena (ha ammesso persino la modica quantità di evasione fiscale!), per cui sempre meno persone denunciano reati. Ma certo per quelli che tutto quello che fa Renzi è fatto bene, anche dimezzare i tempi delle prescrizioni e i fondi per le intercettazioni farà delle ‘magnifiche sorti e progressive’! :-))

IL NUVOLISMO DELLA SINISTRA
Viviana Vivarelli
Vivremo anche in un reiterato Medioevo ma c’è chi si fa di Medioevo di più.
La legge sulla difesa personale è demenziale? In realtà la qualifica ‘demenziale’ spetta a tutte le leggi di Renzi. Non ce n’è stata una che non avesse bisogno di essere rappezzata da Napolitano, non ce n’è stata una che fosse scritta in buon italiano o che fose chiara o che non andasse contro la Costituzione o contro il bene degli Italiani.
Che dire allora di chi ha scritto una legge elettorale incostituzionale, una riforma della PA incostituzionale, una Buona Scuola su cui sputano tutti gli operatori della scuola, un codice degli appalti ’pieno di vaccate’ (Travaglio), un emendamento di Natale che depenalizza la frode fiscale, la legge che depenalizza ben 120 reati sotto i 5 anni di pena che ovviamente comprendono anche il furto fatto in casa di giorno o di notte, il borseggio e la rapina, una legge sulla Banche Popolari che conferma la truffa, gli 80 euro che un milione di poveri ha dovuto rendere, un Jobs Act che ha comportato 12 miliardi in più di tasse senza aumentare stabilmente la forza lavoro, il tentativo di licenziare Cantone che era stato messo per controllare gli appalti e subito dopo l’eliminazione dell’Anac, l’organo creato da Cantone per controllare gli appalti, i bonus bebè dati anche a Falco Briatore, 3 decreti per fregare i clienti già fregati delle banche.
Leggi orrende passano, fanno schifo a tutti, a volte sono rimosse. Non si trovano responsabili. Eppure a volte sono imposte con la fiducia. E la legge sulla legittima difesa, da schifo ,l’hanno votata in 222. Tutti nipoti di Mubarak? Ma non erano i 5stelle che avevano il microchip nel cervello??
Dice bene Travaglio: “Ecco, il firmatario della legge sulla legittima difesa (ma pure gli altri) dev’essere un simpatizzante grillino, o leghista, o meloniano, perché ad ogni sua impresa le forze anti-sistema guadagnano migliaia di voti gratis, senza far nulla: basta lasciar fare gli altri. Cioè ai professionisti e ai competenti che han fatto le scuole alte, mica come i baluba che si bevono le fake news, sbagliano i congiuntivi, non distinguono il Cile dal Venezuela, non sanno neppure sterminare i topi e i centurioni a Roma, e figurarsi se un giorno – Dio ne scampi – dovessero andare al governo e scrivere le leggi!” E questa è satira, si intende. 🙂
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Bechis prova che l’emergenza della spazzatura a Roma è inventata

ma Vespa mostra proditoriamente foto del 2014

E domenica i piddini faranno la loro sceneggiata fingendo di ripulire Roma
Sarebbe bello se i 5stelle facessero la stessa cosa ripulendo Firenze
Ma o danni di mafia capitale chi mai li pulirà?
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1852 14-5-2017 EMERGENZA RIFIUTI

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MASADA n° 1852 14-5-2017 EMERGENZA RIFIUTI
Blog di Viviana Vivarelli

Domenica i piddioti si metteranno una maglietta gialla per pulire Roma – Rifiuti in England – L’economia circolare – E’ lo Stato che deve fare un piano nazionale per i rifiuti – L’Europa è ancora indietro su un piano per rifiuti zero, ma l’Italia lo è ancora di più – Magliette gialle, un gigantesco boomerang che mette sotto accusa il Governo – Tassare le discariche – Si aggrava l’inquinamento dell’aria e con i termovalorizzatori è peggio – Multe per l’Italia – I rifiuti riguardano salute e ambiente. Chi si occupa dell’ambiente? Il Ministro Galletti??? – I separatori di immondizia – Il martellamento mediatico – Fuck news – E’ morto Oliviero Beha, un grande giornalista – Il grande tradimento della sx – Carlo de Benedetti – L’attacco alla democrazia e la JP Morgan, la più grande banca d’affari americana

La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l’immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti.
(Mark Victor Hansen)

I rifiuti mandano un doppio crudele messaggio: ci dicono che le cose vengono usate con economica brutalità, senza comprensione e sintonia, e che tutto ciò che non conserva l’abbagliante luccichio del ‘nuovo di zecca’ è semplicemente da buttare: che terribile oracolo: l’usa e getta come canone fondamentale della nostra società!
(Alexander Langer)

Ogni civiltà ha la spazzatura che si merita.
(Georges Duhamel)

“Papà, papà, è arrivato l’uomo della spazzatura!”
“Digli che non ne vogliamo”
(Groucho Marx)

SPAZZATURA IN ENGLAND
A Londra la raccolta differenziata la fanno una volta la settimana singolarmente per le unità unifamigliari e in cortile in contenitori grandi per i palazzoni.
Ora la fanno addirittura una volta 2 settimane ma c’è da dire che non fa mai caldo.
Addirittura sono rarissimi se non assenti del tutto i cassonetti per le strade.
Ma sono molto severi su chi abbandoni qualcosa per strada e multano anche se dai giardini sporge vegetazione sul marciapiede.
Gli abitanti sono puliti e civili, non si vedono né rifiuti né cassonetti.
Per i rifiuti da giardino il quartiere consegna dei sacchi appositi che vengono ritirati da camion appositi. Lo stesso per l’umido che ha dei bidoncini apposta rettangolari verdi. Poi viene dato un bidone nero grande per l’indifferenziata.
I camion sono divisi in scomparti (vetro, plastica ecc.) e operatori rapidissimi aprono lo sportello laterale relativo e buttano dentro. Se i rifiuti non sono differenziati non li ritirano. Sono bravissimi, velocissimi e davvero efficienti. Praticamente i rifiuti arrivano al deposito già separati
Però si deve dire che i cittadini inglesi sono molto civili e puliti. Per abituare i bambini fin da piccoli, ci sono addirittura camion giocattoli con i cassettini che si aprono di lato e che si aprono da sopra per la pulizia generale dell’interno.
Per gli oggetti in buone condizioni,libri ecc. c’è l’uso ogni tanto di mettere per strada un tavolino per offrirli in regalo o ci sono,mantenute dal Comune, delle botteghe, le Charity, dove uno può portare tutto quello che non gli serve più, dalla tazza da thè spaiata al vestito al mobile, e dove si possono comprare questi oggetti per pochi centesimi, li curano dei volontari e il ricavato va in beneficenza
Altre cose come libri,cd e giocattoli vengono portati dalle famiglie nelle feste periodiche delle scuole dove tutte le famiglie collaborano attivamente preparando cibo, stand, giochi, cori ecc.,come in una fiera; la festa dura tutto il giorno e col ricavato che è sempre molto abbondante la scuola provvede a quello che le manca (se una scuola è grande si possono raccogliere migliaia di sterline,sistemare la palestra o il campo di calcio ecc.) oltre a ciò le famiglia socializzano.
Da notare che l’Inghilterra non è affatto un Paese virtuosi in materia di rifiuti. Ne parlo solo perché la conosco.

CONGREGA CRIMINALE ALL’OPERA
ECCO COSA CI SAREBBE DA RIPULIRE A ROMA

L’ECONOMIA CIRCOLARE

L’Economia circolare è un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo, in cui si ha: creazione di posti di lavoro, risparmio di risorse e riduzione dei rifiuti
Certo l’ideale sarebbe una armonizzazione europea delle regole per avviare l’Ue ad una crescita sostenibile ma purtroppo l’Europa non è omogenea riguardo ai rifiuti.
Recentemente ci sono state 4 direttive apprezzate anche da Legambiente.
Il 14 marzo il Parlamento Europeo ha approvato il Pacchetto rifiuti da attuare entro il 2030
Entro il 2030, almeno il 70%, in peso, dei cosiddetti rifiuti urbani (familiari e di piccole imprese) dovrebbe essere riciclato o preparato per il riutilizzo, ovvero, controllato, pulito o riparato; la proposta della Commissione europea prevedeva il 65%. Oggi i paesi EU, in media, giungono al 44%, vicino all’obiettivo comunitario del 50% che dovrebbe essere centrato entro il 2020.
Per i materiali di imballaggio, come carta e cartone, plastica, vetro, metallo e legno, si propone l’80% come obiettivo per il 2030, con obiettivi intermedi per ogni materiale nel 2025.
Si potranno collocare in discarica non più del 5% dei rifiuti urbani entro il 2030, con la previsione di una proroga di cinque anni a determinate condizioni per gli Stati membri che, nel 2013, hanno collocato in discarica più del 65% dei loro rifiuti urbani. Gli step intermedi sono necessari visto che nel 2014 Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia non hanno inviato rifiuti urbani in discarica, mentre Cipro, Croazia, Grecia, Lettonia e Malta ancora smaltiscono con questa modalità più di tre quarti dei propri rifiuti urbani.
I rifiuti alimentari nell’UE sono stimati a circa 89 milioni di tonnellate, pari a 180 kg pro-capite annui: si dovrebbero ridurre del 30% per il 2025 e del 50% entro il 2030. Legambiente ha portato l’esempio di 107 esperienze tra aziende, cooperative, start-up, associazioni, realtà territoriali e Comuni che hanno già investito su un nuovo modello produttivo e riciclano materie prime seconde che fino a oggi finivano in discarica.
L’economia circolare porterebbe a 580 mila nuovi occupati in più con un uso più efficiente delle risorse che farebbe ridurre le importazioni di materie prime, con un risparmio annuo di 72 miliardi di euro per le aziende dell’Ue.
In realtà, i posti di lavoro potrebbero arrivare a 867 mila se, oltre agli obiettivi di riciclo, Bruxelles e gli Stati membri si adoperassero per misure altrettanto ambiziose in termini di riuso, in particolare nell’arredamento e tessile.
L’Italia guadagnerebbe 190 mila posti di lavoro.

E’ LO STATO CHE DEVE FARE UN PIANO NAZIONALE PER RIDURRE O RICICLARE I RIFIUTI

In una economia circolare si fa in modo che i prodotti durino di più (divieto per es. di microchip che rendono gli elettrodomestici non funzionanti dopo pochi anni), si producano beni di lunga durata, si riducano i rifiuti sia alla fonte agendo sugli imballaggi che col riciclo.
I rifiuti possono diventare risorse. Gli Stati civili agiscono attraverso i loro Governi per modificare in senso utile sia la produzione dei beni, che le norme sugli imballaggi, che i metodi di raccolta che la separazione dei rifiuti e il riciclo dei materiali utili. Tutto questo tende a rifiuti zero e dovrebbe migliorare la vita delle città, la purezza dell’aria, la salute dei cittadini e, se condotto bene, dovrebbe portare a un mondo più pulito e intelligente, a diminuire gli sprechi, a ridurre le importazioni di materie prime, a incrementare le casse dello Stato e ad aumentare l’occupazione.
Gli Stati civili fanno piani seri a livello nazionale sui rifiuti, non sceneggiata propapandistiche per cercare di infamare la sindaca di una singola città. Per cui la manifestazione indetta per oggi dal Pd rischia solo di essere un enorme boomerang che sottolinea l’incapacità da parte del Governo Renzi e del Governo Renzi-Gentiloni che ne fa le veci di governare l’Italia in modo serio, moderno, civile e senza pagliacciate e aiutini a lobbye o imprenditori singoli contro il bene della popolazione.

Forse sono questi i topi di fogna

L’EUROPA E’ ANCORA INDIETRO SULL’APPLICAZIONE DEL PIANO RIFIUTI
MA L’ITALIA LO E’ ANCORA DI PIU’

Nell’Unione Europea il 40% dei rifiuti urbani vengono riciclati o compostati. Sono i nuovi dati rilevati da Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, secondo il quale la media dei rifiuti urbani prodotti è stata pari a 524 chili a persona
L’Italia supera la media con 567 kg a testa
Per cui la prima cosa da fare sarebbe ridurre questa quota agendo sugli imballaggi,cosa che può essere fatta solo dallo Stato con leggi apposite e multe per chi produce imballaggi eccessivi, specie i supermercati che esagerano nella plastica non biodegradabile. Sono sparite le borsine, ma è aumentato il cellofan inutile degli incarti, per cui anche quella delle borsine biodegradabili è stata solo una sceneggiata.
Il sistema di smaltimento vede i 27 ancora impegnati nell’uso di un mix dosato di discariche, inceneritori e impianti di compostaggio.
Nella raccolta differenziata dei rifiuti, sommando i riciclati e i compostati, ha la meglio l’Austria (69%), seguita da Germania (65%), Belgio (60%) e Olanda (59%), mentre in Italia si attesta sul 45%. Umiliate il Regno Unito con il 35%, la Spagna (34%) e la Francia con un misero 33%
Chi in assoluto utilizza meno le discariche è la Germania e l’Olanda, ciascuna con un 1%
Entro l’anno i 27 devono adottare la direttiva sui rifiuti, entrata in vigore nel dicembre del 2008, che propone un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclaggio. La direttiva dovrebbe essere adottata entro l’estate.

UN GIGANTESCO BOOMERANG CHE METTE SOTTO ACCUSA IL GOVERNO

L’accanimento del Pd contro il M5S, suo unico avversario (viste le manovre di coalizione di Renzi con B, che si tirerebbe dietro Salvini e FI) porta a questa domenica grottesca dove si sferrerà un attacco propagandistico di ramazze contro Roma, col tentativo di dimostrare l’inefficienza della sindaca Raggi in materia di rifiuti.
L’attacco dovrebbe portare a turbe di renzioti in maglietta gialla spediti “a ripulire Roma” e si unisce a tenaglia con le manovre dall’alto del Pres. Pd di Regione Zingaretti, sordo alle richieste della Raggi di predisporre altre discariche, dopo la chiusura fatta da lui di Malagrotta.
A latere c’è il tentativo del solito imprenditore alla Caltagirone di costruire un nuovo inceneritore, che la Raggi rifiuta per il bene dei romani e che, comunque, non ci sarebbe prima di 2 anni, mentre intanto i rifiuti incombono e il Pd se ne serve per fare propaganda contro la Raggi accusata di mala amministrazione (e sarà questo che gli idioti vedranno e di cui i giornali stranieri parleranno).
Quelle speculazioni che al Pd non sono riuscite con le Olimpiadi tornano con questo nuovo termovalorizzatore che aggraverebbe ancora di più l’aria respirata dai Romani con rischi cancerogeni.
Su queste querele da basso impero si erge l’enorme menefreghismo dei Governi Renzi e Renzi/Gentiloni che una volta di più rifiutano un Piano generale nazionale serio e moderno sui rifiuti richiesto dall’Ue per salvaguardare il Paese da rischi ambientali.
Già nel 2012 l’Ue ha vietato l’incenerimento a vantaggio del riciclaggio perché “i rifiuti devono diventare una risorsa”.
Malgrado ciò, per favorire gli interessi di qualcuno, il Governo insiste con la Raggi per la costruzione di un nuovo termovalorizzatore.
Nel testo che detta le linee guida del 7° programma sull’Ambiente si ordinano chiaramente “obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio, più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti e un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati”. A questo la Raggi si allinea nel suo rifiuto al Governo di un nuovo termovalorizzatore che le viene imposto.
E’ chiarissimo che la querela non è solo locale, ma dovrebbe essere trasferita al piano nazionale, dove manca del tutto un volontà governativa ad amministrare il futuro del Paese in modo più sostenibile, rimandando a questa pagliacciata delle magliette gialle che rischia di diventare un gigantesco boomerang contro un Governo inefficiente e servo delle lobby.

TASSARE LE DISCARICHE

da http://www.lastampa.it/2017/02/07/italia/cronache/lue-incalza-litalia-serve-unimposta-sulle-discariche-bU5GB9EtmzEglkuJjegQKI/pagina.html

Un’imposta nazionale sulle discariche. Ecco ciò di cui avrebbe bisogno l’Italia per risolvere una volta per tutte il problema della gestione dei rifiuti, secondo la Commissione europea. Nel rapporto sull’attuazione delle politiche ambientali della Ue, l’esecutivo comunitario raccomanda al Paese di «introdurre un’imposta nazionale sulle discariche o armonizzare le sue imposte regionali per ridurre il conferimento» negli invasi. Questo permetterebbe di utilizzare la capacità di trattamento dell’immondizia in modo più efficiente. Più in generale, però, Bruxelles suggerisce una più ampia riforma del sistema di tassazione ambientale per disincentivare cattive pratiche. L’Italia sconta retaggi culturali e ritardi che aveva già prima dell’adozione delle normative comunitarie. Seppur a fatica si sta recuperando, come mostrano i dati sul riciclo di rifiuti urbani. Il riutilizzo degli scarti riguarda il 45% dei sacchetti di spazzatura, meglio della media Ue (44%). Permangono però divari Nord-Sud da colmare, per aumentare i tassi di riciclo nelle regioni meno virtuose, e chiudere anche le quattro procedure d’infrazione aperte. Due di queste finora sono costate oltre 200 milioni di euro tra emergenza in Campania (86) e siti abusivi (141).

SI AGGRAVA L’INQUINAMENTO DELL’ARIA E CON I TERMOVALORIZZATORI E’ PEGGIO

Molto salato è il conto che si rischia di dover pagare per l’inquinamento dell’aria. La qualità di quella che si respira in Italia continua a destare preoccupazioni. Il 60% degli italiani vive per più di 35 giorni in un anno oltre i limiti di polveri sottili (Pm10) e biossido di azoto (NO2). Si tratta di violazioni persistenti degli obiettivi Ue, motivo di procedure d’infrazione su cui la Commissione europea è decisa ad andare avanti con direttive e multe salate anch’esse.
«Stiamo lavorando con l’Italia», ha ricordato il commissario per l’Ambiente, Karmenu Vella. Se come sembra dovesse far progredire il dossier, deferimento alla Corte e possibile maxi-multa sarebbero scenari più che probabili.
Anche il trattamento delle acque reflue per l’esecutivo comunitario è «motivo di preoccupazione persistente», in particolare nel Mezzogiorno. Ci sono circa 80 agglomerati urbani non a norma, nonostante i richiami europei. Manca poi una definizione di Zone speciali di conservazione di flora e fauna (Zsc), con più del 50% delle specie protette che si trova in uno stato di conservazione «sfavorevole» (17%) e «inadeguato» (33,9%). Ancora, il sistema Paese è «significativamente in ritardo» nel rispetto degli obiettivi di riduzione dell’inquinamento acustico.
Data la situazione, per l’esecutivo Ue l’Italia «dovrebbe considerare» la creazione di una commissione speciale per valutare le misure più idonee per la riforma del sistema di tassazione ambientale. Un modo per disincentivare pratiche insostenibili per l’ambiente, la salute e le finanze.

NUOVA STANGATA

Discariche, dall’Ue altri 21 milioni di euro di multe per l’Italia: in Sicilia 11 siti non bonificati
Le multe inflitte dall’Europa all’Italia per la mancata bonifica di circa 200 discariche abusive salgono a 141 milioni. L’ultima mazzata ammonta a circa 21 milioni e riguarda gli ultimi quattro mesi, quando per fortuna 98 discariche sono state ripulite e l’importo della sanzione dimezzata.
..
Come ha di recente denunciato la Bbc, tre treni a settimana, dopo un viaggio di oltre 1.000 chilometri, portano circa 2.500 tonnellate di rifiuti in un impianto viennese che genera poi energia elettrica utilizzata per alimentare 170.000 case.
È veramente paradossale che i rifiuti di Roma vengano portati in Austria per essere smaltiti da un inceneritore alle porte di Vienna. Cosa aspetta il Governo a fare un piano rifiuti attraverso il quale i rifiuti diminuiscano, aumenti il riciclo, aumenti la differenziata con ritiri porta a porta e si faccia una trasformazione dei rifiuti in elettricità o il riciclo in materiali per riuso, con aumento conseguente dei miliardi nelle casse dello Stato, miglioramento della qualità dell’aria e aumento dell’occupazione?

La cosa assurda è che ci danno ad intendere che la colpa di tutto sia della sindaca Raggi che rifiuta un nuovo termovalorizzatore che sarebbe per di più contro le direttive europee e ci fanno credere che la questione sia tutta della Raggi che non si intende con Zingaretti, presidente della Regione Lazio, quando lo stesso Zingaretti è contro un altro termovalorizzatore ed è stato proprio lui a chiudere la discarica di Malagrotta, senza aver individuato un sito alternativo e senza aver costruito l’impiantistica necessaria a chiudere il ciclo.
L’ultima soluzione di disperazione è quella di portare i rifiuti all’estero, ma perché all’estero ci guadagnano trasformandoli in elettricità o in materie prima e i nostri Governo non sono capaci di farlo?
Oltre tutto, portando rifiuti all’estero, spendiamo un sacco di soldi e incorriamo nel rischio di nuove infrazioni europee con multe successive.
Ma la colpa di tutto è della sindaca Raggi che rifiuta un nuovi termovalorizzatore ubbidendo tra l’altro alle direttive Ue o è di Governi in mano al Pd che non sono capaci di fare il loro lavoro?

Secondo gli ultimi dati Ispra 2015 Roma Capitale produce 1.681.245 t/a di rifiuti, con una raccolta differenziata pari al 38,8%, e circa 1.028.922 t/a di indifferenziato, che con l’aggiunta dei rifiuti di Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, arriva a un totale di 1.122.522 t/a da trattare, pari all’incirca a 3.000 t/g.
Con la differenziata la produzione della frazione organica (umido) è pari a 200.000 t/a, ma l’impianto Ama di Maccarese ha una capacità pari a 30.000 t/a, per cui oltre 170.000 t/a dal sito di trasferenza di Maccarese vengono portati a Pordenone.
Con l’aumento della raccolta differenziata aumenta la produzione dell’umido e la decisione del Campidoglio di costruire con Ama impianti per la frazione organica per 120 mila tonnellate appare del tutto insufficiente per soddisfare le attuali esigenze.
A Roma ci sono quattro impianti di Tmb, due di Ama e due di Colari, con una capacità complessiva di trattamento pari a 935.000 t/a (3000 t/g) e quindi con un deficit pari a 187.522 t/a ( 601t/g) di rifiuti che devono essere portati in altri impianti fuori Regione per essere trattati.
Gli impianti di trattamento producono complessivamente, secondo i dati della Regione, circa 420.000 t/a di cdr, che vengono portati in termovalorizzatori all’estero, e 510.000 t/a di scarti e fos, che vengono portati in discariche fuori Regione o all’estero.
Come si vede da questi numeri la carenza impiantistica è strutturale, per cui Regione e Campidoglio invece che litigare farebbero bene a mettersi intorno ad un tavolo, assumersi le proprie responsabilità e soprattutto decidere.
A meno che non sperano che il Governo nomini un commissario per togliere le castagne sul fuoco alle istituzioni locali.

Grillo poche ora fa ha detto:
«Per risolvere il problema dei rifiuti dobbiamo risolvere il problema della politica, che sui rifiuti ci ha vissuto per cinquant’anni. Affrontiamo la politica sul suo core business: la spazzatura. È noto: mafia e politica vanno d’accordo e si uniscono sul rifiuto. E questa sarà la nostra battaglia. Dovremmo mettere due separatori di rifiuti come ce ne sono a Barcellona per risolvere finalmente il problema dei rifiuti di Roma». «Discariche e inceneritori sono la manna della politica di oggi, e noi abbiamo interrotto questo corto circuito. La produzione dei rifiuti va ridotta, e lo faremo. Ma esistono già delle tecnologie che possono aiutarci. A Barcellona ci sono tre dei più grandi separatori di immondizia, non bruciano niente, separano le materie prime dalle secondarie e poi vendono alluminio, carta, vetro, plastica. L’immondizia diventa un risorsa. E questa potrebbe essere un’ipotesi. Ne mettiamo uno a Roma Nord e uno a Roma Sud. Fanno circa 2mila tonnellate a testa e risolviamo finalmente il problema dei rifiuti di Roma»
«Andare avanti con discariche e inceneritori, che l’Europa nel 2020 ci dice che non si potranno più fare, vuol dire sotterrare e bruciare i rifiuti. Sotterrare e bruciare vuol dire respirare e mangiare i rifiuti per vent’anni. Allora basta! Su questo dobbiamo fare la nostra lotta».

RUMENI CRIMINALI
L’ITALIA I RIFIUTI NON SOLO LI ESPORTA MA PURE LI IMPORTA

Più che pulire Roma, si sono visti gruppetti di piddioti in maglia gialla che si facevano il selfie.

Alessandro Bertone
Il gesto di far finta di pulire Roma non conta E’ la cassa di risonanza mediatica ed il martellamento continuo delle TV ,a convincere il popolo teledipendente che Roma è sporca. È questo il potere di stravolgere la realtà .Se tu tutti i giorni, cento volte al giorno su cento mezzi di informazione, dici che Roma è sporca, una buona parte di popolo se ne convincerà .Anche se non è vero! Si chiama manipolazione mentale collettiva….se lo dice la TV sarà vero ! Lo faceva Mussolini ..lo fa oggi Renzi. Stessa propaganda becera con duplice scopo: denigrare gli avversari e depistare gli italiani dai veri enormi problemi di questo paese .

I RIFIUTI RIGUARDANO SALUTE E AMBIENTE
CHI SI OCCUPA DELL’AMBIENTE? IL MINISTRO GALLETTI?????

Si insiste a chiedere alla Raggi che individui dei siti per nuove discariche, ma questa individuazione non spetta a un sindaco ma al Presidente di Regione quanto non addirittura al Governo.
Abbiamo un Ministro dell’Ambiente che si chiama Galletti, nominato da Renzi. Vi risulta che esista? Che faccia qualcosa? Che si stia occupando del problema rifiuti a livello regionale o, come dovrebbe, a livello locale?
Non è lui che dovrebbe essere intervistato sui problemi dei rifiuti di Roma come di tutta Italia?
Vi risulta che qualcuno gli abbia chiesto qualcosa?
Come protettore dell’ambiente in campagna elettorale aveva dichiarato: ” Sono a favore del nucleare. Se mi dimostrano che in tutta Italia il sito più sicuro e più economico è in Emilia-Romagna, io non avrei timore a metterlo in Emilia-Romagna”.
Non sa nulla dell’ambiente. Renzi lo ha messo lì a caso perché dell’ambiente non gliene frega nulla.
E’ un commercialista. Monica Frassoni, dei Verdi europei, lo definì “il commercialista di Casini”.
Ha firmato la modifica della normativa europea sugli OGM, consentendo a ogni stato autonomia decisionale sulla coltivazione o meno sul proprio territorio degli organismi geneticamente modificati.
Ha firmato il decreto sulla compatibilità ambientale del progetto TAP (Gasdotto Trans-Adriatico), nonostante l’avversione di Provincia di Lecce, Regione Puglia e Ministero Beni Culturali.
A gennaio 2016 ha partecipato al “Family Day”, organizzato da movimenti di destra e associazioni cattoliche contro il riconoscimento delle unioni fra omosessuali.

Questo è il Ministro che dovrebbe occuparsi dell’ambiente!!

BEPPE GRILLO- I SEPARATORI DI IMMONDIZIA
A Barcellona c’è uno dei più grandi separatori di immondizia, non brucia niente, separa le materie prime dalle secondarie e poi vende alluminio, carta, vetro, plastica. L’immondizia diventa un risorsa. E questa potrebbe essere un’ipotesi. Ne mettiamo uno a Roma Nord e uno a Roma Sud. Fanno circa 2mila tonnellate a testa e risolviamo finalmente il problema dei rifiuti di Roma.
Andare avanti con discariche e inceneritori vuol dire sotterrare e bruciare i rifiuti. Sotterrare e bruciare vuol dire respirare e mangiare i rifiuti per vent’anni.
Allora basta! Affrontiamo la politica sul suo core business: la spazzatura. Del resto, è noto: mafia e .
politica vanno d’accordo e si uniscono sul rifiuto. E questa sarà la nostra battaglia.

FUCK NEWS
Marco Travaglio
Venerdì, alla scoperta che Tiziano Renzi, sospettando di essere intercettato, raccontava in giro di aver saputo delle indagini Consip dal nostro Marco Lillo per nascondere le sue vere talpe, e poi ebbe pure la spudoratezza di ripeterlo a verbale davanti ai pm di Roma, ci siamo fatti una risata. Ecco da chi ha preso Matteo Pinocchio: da babbo Geppetto.
Poi ci siamo chiesti come possano i pm di Roma pretendere che il capitano Scafarto prendesse sul serio quella patacca e contestargli di non averla riferita. Il Noe aveva montagne di prove del fatto che babbo Renzi sapeva delle indagini dai primi di ottobre 2016, dunque è assolutamente normale che abbia ignorato la pista Lillo (che ebbe con Renzi sr. un breve scambio di sms un mese dopo, il 2 novembre, sull’inchiesta di Genova per il crac Chil Post). Se, puta caso, il fantasioso vecchietto avesse detto che le indagini gliele aveva spifferate la Madonna di Medjugorje, il capitano avrebbe dovuto fare rapporto anche su quello?
Abbiamo smesso di ridere quando ci siamo domandati: come daranno la notizia i giornali? Lillo era tranquillo: la bufala era troppo grossolana, e poi l’avevano chiamato i cronisti giudiziari di alcuni quotidiani (eccetto Corriere della Sera e Stampa), ai quali aveva mostrato il suo unico scambio di sms con Tiziano nell’autunno 2016, quello di novembre. Siccome tutti i colleghi, anche quelli che non si erano scomodati a verificare la notizia, hanno scritto e riscritto che il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini situa a inizio ottobre la soffiata istituzionale a babbo Renzi, abbiamo pensato che nessuno avrebbe dato peso alla bufala.
Ma dei giornaloni, quelli che la menano contro le fake news altrui, non si riesce mai a pensare abbastanza male. Infatti ecco il Corriere: “Le telefonate intercettate di Tiziano Renzi: omissioni e nuovi sospetti”. E il nuovo caso è questo: Scafarto attribuisce le fughe di notizie ai vari Lotti, Del Sette, Saltalamacchia e Vannoni (indagati sia a Napoli sia a Roma), ma “in realtà nelle telefonate intercettate è lo stesso Tiziano Renzi a raccontare di essere stato avvertito dell’inchiesta in corso ‘da un giornalista del Fatto Quotidiano’. I controlli sui tabulati confermano che effettivamente ci sono stati scambi di sms sin da novembre”. E Scafarto questa frase non la riporta, dunque gatta ci cova: vuoi vedere che Lotti, Del Sette, Saltalamacchia e Vannoni sono innocenti e il colpevole è Lillo?
Sarebbe bastato chiamarlo, per conoscere il contenuto di quegli sms. E sarebbe bastato ricordare ciò che lo stesso Corriere ha scritto varie volte, e cioè che papà Renzi sapeva tutto da inizio ottobre, per smontare la baggianata.
Ma la nuova frontiera del giornalismo esclude categoricamente la verifica delle notizie: i fatti non devono disturbare le opinioni. Era già avvenuto quando Corriere, Repubblica e Messaggero tagliuzzarono un sms di Di Maio alla Raggi per fargli dire il contrario di ciò che aveva detto su Marra e dargli del bugiardo: se l’avessero chiamato per controllare, non avrebbero potuto dargli del bugiardo, perché quello avrebbe messo a loro disposizione l’sms integrale, come poi fece dimostrando che i bugiardi erano loro.
La Stampa non ha dubbi: “Tiziano Renzi seppe dell’inchiesta da un giornalista”. E il capitano Scafarto è certamente in malafede, perché “non vede cose evidenti, che erano sotto i suoi occhi”. Quali? Le “due conversazioni telefoniche” in cui babbo Renzi “aveva detto apertamente di aver avuto la notizia dal giornalista del Fatto Marco Lillo”. Certo, “potrebbe aver saputo dell’indagine anche da altre persone”. Ma va? C’è la testimonianza giurata di Lorenzini che parla del generale Saltalamacchia e racconta di averlo sentito parlare a inizio ottobre con Tiziano dell’inchiesta di Napoli nella famosa “braciolata” a Rignano: questo però La Stampa non lo ricorda, altrimenti le crollerebbe tutto l’articolo e non potrebbe scrivere che “sorge spontanea la domanda sul perché l’ufficiale non abbia riportato nell’informativa le telefonate in cui Renzi sosteneva di essere stato informato dal giornalista”.
Una versione 2.0 della regola aurea del giornalismo “i fatti separati dalle opinioni”: via i primi per non smentire le seconde.
Il Messaggero, bontà sua, scrive che nemmeno i pm di Roma credono alla patacca su Lillo. Ma, per non perdere l’abitudine, piazza un’altra balla: la mancata annotazione della patacca su Lillo sarebbe uno degli “altri falsi” contestati al capitano.
Invece l’unico falso finora accertato è il titolo del Messaggero: a Scafarto i pm non hanno contestato nuovi falsi oltre ai due del primo avviso di garanzia (lo scambio Romeo-Bocchino e la spia che non era una spia).
E così, mentre tentano di dimostrare che Scafarto sbagliò e omise in malafede, i giornaloni fanno di tutto per dimostrare che in malafede sono i loro errori e le loro omissioni, ribaltando e nascondendo elementi d’indagine che conoscono benissimo.
Ma noi, a dispetto dell’evidenza, ci ostiniamo a credere che siano solo dei gran boccaloni. E, sperando che ci caschino, regaliamo loro altri due scoop mondiali, ovviamente occultati da Scafarto.
Ricordate Marroni che fa bonificare gli uffici Consip dalle microspie del Noe? Maroni non fu avvertito dal suo presidente Ferrara, a sua volta avvisato dal generale Del Sette: la talpa era Ferruccio de Bortoli che ora, per confondere le acque, tira dentro al caso Etruria quella santa donna della Boschi. Ricordate i due pizzini recuperati dal Noe nella spazzatura del gruppo Romeo con su scritto “30 mila euro al mese a T. e 5 mila ogni due mesi a C.R.”? Non li ha scritti Alfredo Romeo: sono stato io, nascosto in un cassonetto.
Cari colleghi, già pregustiamo i vostri titoli di dopodomani: non deludetemi!

LO SPORCO CONTINUA

IL MARTELLAMENTO MEDIATICO
Alessandro Bertone

Il gesto di far finta di pulire Roma non conta E’ la cassa di risonanza mediatica ed il martellamento continuo delle TV ,a convincere il popolo teledipendente che Roma è sporca. È questo il potere di stravolgere la realtà .Se tu tutti i giorni, cento volte al giorno su cento mezzi di informazione, dici che Roma è sporca, una buona parte di popolo se ne convincera’ .Anche se non è vero! Si chiama manipolazione mentale collettiva….se lo dice la TV sarà vero ! Lo faceva Mussolini ..lo fa oggi Renzi. Stessa propaganda becera con duplice scopo: denigrare gli avversari e depistare gli italiani dai veri enormi problemi di questo paese .

Il Partito Democratico con questa pagliacciata dovrebbe scendere al 1%.. questi signori dov’erano quando le case crollavano ad Amatrice ?..non sono scesi per le strade con picco e pala ad aiutare i soccorritori ,si sono presentati in giacca e cravatta promettendo il nulla ,e adesso fanno i paladini della pulizia quando sono loro i veri artefici del disastro di Roma….
post di Matteo Cannata

Reiyel Rhode
Urge trovare soluzione alla “questione rifiuti”, certo, ed è bene che la sindaca Raggi si attivi, ma quanto tanfo emana il caso Boschi? Quanto il caso Woodcock? È immondizia governativa,familismo, quanto denunciato da De Bortoli? Può una ministra,che dovrebbe curare l’interesse generale, tutelare l’interesse del babbo e chiedere all’ad di Unicredit d’acquistare Banca Etruria in crisi?Non può. Se l’ha fatto, ha tradito la sua funzione e deve dimettersi. Noi registriamo:
-Che De Bortoli è sicuro di sé:“Mi quereli pure, ho fonti sicure”
-Che Boschi “da neo ministra ricevette in casa banchieri che resistevano alle richieste”
-Che Renzi la difende contro ogni evidenza
-Che proprio questa difesa estrema è un indizio contro Boschi:per molto meno altri ministri,non incistati in gigli magici,sono stati costretti a dimettersi. Insomma,l’affare puzza e l’immondizia delle strade romane non c’entra nulla. Mi correggo: c’entra. Ma come trappola per gonzi
Nella “Nausea” Sartre parla di malafede. Contesti diversi,certo,ma è qualcosa di più di un’associazione d’idee
C’è poi Woodcock.Qualcuno può dire davvero, restando intellettualmente onesto,che non sia strano il suo caso?L’azione disciplinare contro di lui è da manuale. È un pm scomodo: va punito. Non si spiega altrimenti una circostanza:Woodcock,che ha indagato sul Babbo di Renzi,è spedito al Csm dal Pg miracolato da Renzi.Quando un magistrato indaga i potenti,finisce sotto accusa:è una vecchia questione:la giustizia si blocca/si perde/svapora di fronte al Potere:nella Grecia antica avevano già posto il problema:“Le leggi sono come ragnatele:quando qualcosa di leggero e di debole ci cade sopra,lo trattengono,mentre se ci cade una cosa più grande, le sfonda e fugge via”. E allora, eccoli i “rottamatori”, gli “innovatori”: i casi Consip ed Etruria mostrano quale realtà ci sia dietro le parole. C’è una brutta aria nei Palazzi romani e, ancora una volta, non c’entrano i rifiuti.
C’entrano invece le menzogne e i giuramenti traditi. Travaglio ricorda che la ministra Boschi in Parlamento dichiarò: “Non c’è conflitto d’interessi, non c’è alcun favoritismo, non c’è alcuna corsia preferenziale, non ho tutelato la mia famiglia… Si dimostri che ho favorito mio padre… e sarò la prima a lasciare l’incarico”. Bene.
Ferruccio de Bortoli evidenzia che lei – egregia ministra – ha tutelato la sua famiglia. Tragga le conseguenze. In questa storia brilla la figura di De Bortoli. Si è dato come obiettivo la verità, l’ha cercata, inseguita e ha raccontato i fatti: insomma: ha avuto il coraggio di essere giornalista. Con la schiena dritta. Non è facile di questi tempi. Eppure, il giornalismo vero è questo: stare dalla parte dei cittadini e fare le pulci al potere (denunciare): se un colonnello, un alto funzionario dello Stato, un ministro, il presidente della Repubblica per qualche motivo finiscono nelle indagini della magistratura, può la stampa tacere? Accade, talvolta. I giornaloni nascondono le notizie quando riguardano il Potere. Immortale Emile Zola: “J’accuse”. Su L’Aurore denunciò proprio gli intrighi dei potenti. “Io accuso il colonnello De Paty di Clam… accuso il generale Billot…”. Non si preoccupò dell’immondizia di Parigi. Vide altre immondizie. Ben più maleodoranti

E’ MORTO OLIVIERO BEHA, UN GRANDE GIORNALISTA

Scriveva:
“Nel giugno del 2005, scrissi un rapido pamphlet intitolato Crescete & prostituitevi. Già il titolo era tutto un programma. Il sottotitolo era ancora più esplicativo: «In una Repubblica fondata sul denaro l’Italia di Berlusconi e di una sinistra in riparazione manda ai giovani un pessimo messaggio».

“Terrorismo, bande armate finanziarie, globalizzazione suicida: e noi quale partita stiamo giocando?”

“Il punto oggi non è la povertà che ha un’intrinseca dignità. La parola che l’ha sostituita è MISERIA. Ci capiamo?”

“I rappresentanti di questo sfacelo con che occhi guardano il loro figli, che cosa insegnano loro con questi esempi?”

“Avere una figlia down è stata un’esperienza che ha migliorato tutta la famiglia”

“Il cittadino è sempre più un consumatore sfigato. Salvo i ricchi, cerchia nutrita (dal lavoro altrui) che non molla.”

“Vivere decentemente essendo onesti in Italia più che nel resto del mondo un’impresa disperata”

“Pompei: si passa dalle rovine alle macerie. Ed è un fenomenale riassunto di ciò che accade a tutto il Paese”

“Siamo noi anche gli altri, sembra proprio che la collettività questo se lo sia dimenticato”

“Abbiamo “solo” salvato la Costituzione, resta da salvare un Paese in pezzi.”

“L’ebbrezza che ti da la libertà di pensiero è un’ebbrezza rara”

“Il buco nero creditizio metafora dell’Italia di oggi: si salvano i soliti, crepano i risparmiatori”

“EUROSTAT 67% di giovani tra i 18-35 anni vive con genitori. Ma quando il governo parla di giovani sa di che parla?”

“Dei numeri devastanti della nostra situazione economica e lavorativa ne avrà accennato a cena Renzi a Obama?”

“Basterebbe cancellare il M5S per vivere felici? Davvero? Ma farsi un esame collettivo di coscienza mai?”

“Sono da sempre a favore dello sport ma non di “questo” adulterato in tutti i modi dal business.”

“E’ in atto una gigantesca presa in giro, ma non della Boschi bensì dell’opinione pubblica”
“Intanto il Milan di Berlusconi diventa cinese. È la globalizzazione pallonara, bellezza!”

“Chi ha paura del M5S? Beh, tutti…”

“Senza un voto informato e libero (e se non lo è non dipende dai votanti) che ce ne facciamo della democrazia?”

“Il delitto Regeni, un delitto di Stati?”

“Di umano nella cronaca nera, nella finanza e nella politica c’è rimasto davvero poco”

“Rischia molto di più Renzi con la sua Riforma a tutti i costi che gli avversari della medesima”

“Come hanno distrutto un paese come il nostro questi ladri incapaci!…ci resta solo l’espatrio in paesi normali!”

“Muore il cittadino Casaleggio, grande visionario, scienziato della politica, del civismo, della cittadinanza”

“Sembra non essere un grande problema il diritto a morire decentemente”

“C’è un vuoto di valori impressionante; Bartali è la dimostrazione, invece, che il bene può trionfare nella vita»

“Sembra il casinò della politica: tutto ruota intorno al premier, incurante di quello che avviene fuori”

“Non abbiamo bisogno del terrore dell’Isis ma basta la società contemporanea a incuterci panico”

“Ci sarebbe bisogno di una bella bonifica meritocratica. Ma tant’è…”

“Il leccaculismo impera ma sulla qualità o meglio sulla mancanza di qualità della Rai si tace”

“Vent’anni di grottesca presa in giro per arrivare al renzismo avanzato del Partito della Nazione?”

UN GRANDE: OLIVIERO BEHA
Oggi tutti i tg sono a celebrare Beha. Nessuno parla della sua simpatia per i 5stelle. 5 anni fa scriveva: “Il sonno della ragione genera mostri, ma qui siamo all’opposto, il sonno di questi mostri -intesi come la casta- sta generando la ragione. Il Movimento 5 Stelle ha centrato questo: la manifestazione di protesta e democraticamente di intervento del Movimento è un dire basta, un volere abbozzarla, una manifestazione dal basso, di gente per bene. Per dare una lettura calcistica, io credo che Beppe Grillo abbia impersonato qualche cosa che significa il goal, il massimo risultato. Grillo da anni ha giocato a uomo tatticamente, che altro ha fatto se non questo, ha giocato in contropiede contro queste persone identificando le magagne e uno status francamente repellente, la casta si è difesa ignorandolo prima e demonizzandolo poi. Dopo, il Movimento ha iniziato a giocare a zona, occupando il territorio, la casta invece ha continuato a trattare Grillo e il Movimento come se stessero giocando contro di loro e basta, non solo sono cattivi, ma anche stupidi. Il Movimento 5 Stelle sta dimostrando che si può fare politica anche senza soldi, io non mi preoccuperei del futuro come fanno truffaldinamente tutti gli altri perché intanto c’è una forza seria e onesta che sta occupando il territorio e tutto questo senza soldi. Questa è la peggiore accusa per la casta che ha sempre lavorato con i nostri soldi e non solo perché hanno trafficato con la banche e con le fondazioni, ma questo chi segue il blog già lo sa..” Conclude Beha: ” la rete non deve rimanere solo un mezzo tecnico, ma deve farsi carne e sangue delle persone, altrimenti continueranno sempre a farci il culo.”

Beppe Grillo al Corriere della Sera
«Il reddito di cittadinanza è una priorità innanzitutto per il Paese più che per noi. Secondo i dati di Oxfam di qualche giorno fa oltre 1 persona su 4 in Italia è a rischio di povertà o di esclusione sociale. 17 milioni e mezzo di italiani vivono in una condizione di estrema precarietà e vulnerabilità. I poveri assoluti sono diventati 4,6 milioni: vuol dire che 1 su 13 non ha cibo a sufficienza o una casa decentemente riscaldata, o di che vestirsi, né mezzi per curarsi, informarsi, istruirsi. Il fatto che questo tema sia bloccato in Parlamento la dice lunga sulla capacità del governo di cogliere le necessità dei cittadini. «Abbiamo trovato i 17 miliardi di coperture necessari per garantire a tutti gli italiani di vivere al di sopra della soglia di povertà. Secondo noi a ogni cittadino deve essere garantito questo diritto: su questo non si può trattare. Se questa legge iniziasse a essere discussa in Parlamento sarebbe una vittoria straordinaria».

«Se questo Papa ha scelto di chiamarsi Francesco è perché ha voluto dare un chiaro segno di vicinanza agli ultimi della nostra società. Con Gianroberto scegliemmo di fondare il Movimento il giorno di San Francesco proprio per lo stesso motivo. San Francesco è stato un uomo straordinario: ricordò al mondo che ogni uomo, ogni animale, l’acqua, ogni parte del creato ha la sua importanza e in quanto tale deve essere rispettata e amata. Le nostre battaglie di solidarietà si fondano sullo stesso principio. È naturale che molti cattolici si riconoscano in gran parte del nostro programma come ha affermato il direttore di Avvenire. C’è anche chi non condivide la sua opinione ed è perfettamente naturale che sia così».

«Con un sistema tripolare ci vuole una legge che permetta la governabilità con la vittoria di una lista affinché possa realizzare il proprio programma senza pasticci, ammucchiate e inciuci. Come dice Toninelli fondiamo il Legalicum con la proposta del pd Fragomeli (che prevede il premio al 37% e un doppio turno, ndr) cosi da dare certezza di governabilità».

“Il New York Times ci ha attaccato sui vaccini dicendo falsità. Per dimostrare che siamo contro vaccini i media hanno riportato un paio di minuti di un mio spettacolo comico di 20 anni fa. Le sembra normale? Come se noi giudicassimo Renzi o Salvini dalle loro performance alla Ruota della Fortuna. La nostra posizione è molto chiara e l’abbiamo ribadita più volte: vogliamo, semplicemente, la massima copertura vaccinale possibile. “

“Su de Bortoli, aspettiamo la querela della Boschi a de Bortoli. Se non arriva si deve dimettere».

“Reporteres sans Frontiere ci ha criticati per le liste di proscrizione. Non ci sono mai state liste di proscrizione. Ci siamo limitati a segnalare sul blog le bufale diffuse dai media, il termine ‘lista di proscrizione’ ha tutto un altro significato. E’ colpa mia che ho un blog. Chi controlla la Rai e il resto delle tv e dei giornali invece non ha alcuna colpa».

«L’Europa così come è oggi non funziona. Non è un mistero e non sono il solo a dirlo. Il Movimento non è contro l’Europa. Vogliamo che sia una comunità. Vogliamo cambiare le parole chiave. Austerità va sostituita con solidarietà. I trattati possono essere rivisti e adeguati alla situazione attuale. Ne è un esempio il Regolamento di Dublino. Ci siamo presentati alle Europee con 7 punti tra cui il referendum sull’euro, ma ce ne sono altri 6. Dall’abolizione del Fiscal compact, all’adozione degli eurobond, ad una alleanza fra i paesi mediterranei per una politica comune, solo per citarne alcuni».

“Per la formazione della futura squadra di governo posso dire che diverse personalità vedono ora in noi una proposta seria e affidabile e molti altri, anche “insospettabili,” si stanno avvicinando con grande rispetto e curiosità. La scelta della squadra di governo spetterà al nostro candidato premier che annunceremo a Italia 5 Stelle in autunno».

“Bonifazi, il tesoriere del Pd, ci ha fatto un esposto su presunte irregolarità fiscali del blog. Sono contento che abbiano fatto l’esposto così vedranno con i loro occhi che è tutto regolare e saranno loro stessi a doverlo dire e a doversi rimangiare le loro accuse infamanti: è la più grande pubblicità che possano farmi. Li ringrazio di cuore. Noi aspettiamo ancora di sapere quanti soldi ha preso il Pd da Salvatore Buzzi e che restituiscano ogni centesimo dei miliardi di euro di finanziamento pubblico».

QUANDO CI ARRESTANO?
Marco Travaglio
Ormai è ufficiale. Il caso Consip è tutto un complotto del pm Woodcock e del Fatto Quotidiano.
Tiziano Renzi ha dichiarato a verbale che la notizia di essere indagato a Napoli l’ha appresa dal nostro Marco Lillo (che, astuto come una volpe, avrebbe avvertito lui anziché scriverlo sul nostro giornale).
Quanto a Henry John Woodcock, le sue colpe sono note da tempo: fin dalla più tenera età, si ostina a osservare i precetti della Costituzione scritta, tipo che “tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”, anziché di quella materiale, tipo “non disturbare il manovratore” e “quieta non movere et mota quietare” (non agitare ciò che è calmo, ma calma piuttosto ciò che è agitato).
Dunque è di nuovo nel mirino di politici, media e alti magistrati, come gli accade da quasi vent’anni, cioè da quando, giovane pm a Potenza, cominciò ad affacciarsi sulle cronache nazionali. Si disse che indagava per finire in copertina, ma erano i personaggi in cui si imbatteva nelle sue indagini che erano da copertina, non lui (che non ha mai rilasciato interviste sulle sue inchieste in vita sua).
E lo erano perché il potere in Italia è talmente marcio che, quando un pm fa seriamente il suo mestiere, ovunque si trovi, anche in Lucania, è facile che incappi in pezzi grossi della politica, dell’economia, della Pubblica amministrazione, delle forze dell’ordine, della magistratura. Basta sollevare un sasso o grattare un intonaco, e subito saltano fuori i vermi.
Chi non vuole grane, ma solo campare in santa pace, fa finta di niente, si gira dall’altra parte, o si contenta dei vermiciattoli di superficie, richiudendo subito il pertugio prima che venga fuori il grosso del verminaio.
Lui no: si accanisce a scavare ancora per ricostruire tutta la trama, fino ad afferrare il vermone capo o la pantegana regina della cloaca. Un masochista, incurante della sorte toccata a tanti colleghi come lui.
Tutte le grandi inchieste sul potere in Italia sono sempre nate da uno spunto casuale che mai, sulle prime, avrebbe fatto immaginare gli sviluppi successivi. Mani Pulite scaturì da una causa per diffamazione intentata da Mario Chiesa a un cronista de Il Giorno per un articolo sul racket del caro estinto al Pio Albergo Trivulzio, incrociata dal pm Antonio Di Pietro con una banale causa di separazione e alimenti fra il ras socialista dei vecchietti e l’ex moglie.
E, tirando il filo fino al bandolo della matassa e seguendo le tracce dei soldi senza alcuna fretta di chiudere subito, venne giù tutta Tangentopoli. Lo scandalo Toghe Sporche nacque da un libretto al portatore di B., usato per saldare una parcella all’avvocato Vittorio Dotti.
E Dotti l’aveva girato alla fidanzata Stefania Ariosto per pagarle un mobile di antiquariato. Interrogando la Teste Omega, il pool di Milano scoprì che B. comprava giudici e sentenze tramite i suoi avvocati Previti & C. Idem per lo scandalo Consip: Woodcock indaga sullo smaltimento dei rifiuti speciali all’ospedale Cardarelli di Napoli, il che spiega perché impiega il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri (Noe).
Di lì, dalla ditta appaltatrice di Alfredo Romeo e dai sospetti legami con esponenti della camorra, si scopre da intercettazioni e pedinamenti che l’imprenditore usa come “facilitatori” Tiziano Renzi e il fido Carlo Russo per entrare dalla porta principale alla Consip, dove punta all’appalto più grande d’Europa da 2.7 miliardi e ha già corrotto il dirigente Marco Gasparri con 100 mila euro. I due pizzini di Romeo recuperati dal Noe nel cassonetto della spazzatura dei suoi uffici romani dimostrano l’intenzione di retribuire babbo Tiziano con 30 mila euro al mese e Russo con 5 mila a bimestre.
Ma sul più bello l’indagine viene rovinata da varie fughe di notizie. Già a ottobre il padre dell’allora premier viene a sapere che si indaga su di lui a Napoli per i rapporti con Romeo, anzi per un loro incontro, da lui confessato al sindaco di Rignano Daniele Lorenzini e raccontato anche dal commercialista napoletano Alfredo Mazzei (invece la frase “L’ultima volta che ho incontrato Renzi”, erroneamente attribuita a Romeo, era del suo consulente Italo Bocchino: uno dei due presunti falsi contestati al capitano del Noe Giampaolo Scafarto).
Questa è la genesi dell’indagine, che non parte dalla volontà di “incastrare” la famiglia Renzi: ma da un appalto ospedaliero che nessuno poteva sospettare avrebbe portato da Napoli a Rignano sull’Arno, la Betlemme renziana. Ora però fa comodo raccontarla in un altro modo, il solito: se uno ha la febbre non è colpa della malattia, ma del termometro.
Quindi l’inchiesta Consip arriva a babbo Renzi, e poi ai renziani Lotti, Del Sette, Saltalamacchia, Marroni e Vannoni non perché, a vario titolo, si sono interessati di appalti Consip o di fughe di notizie e poi si sono accusati a vicenda, ma per una congiura targata Woodcock e Noe.
I fatti, cioè i pizzini, le intercettazioni, le testimonianze, i documenti, spariscono. Anzi, si enfatizza l’inchiesta sull’inchiesta aperta a spron battuto a Roma per un paio di errori nell’informativa investigativa di Scafarto, che non inficiano uno solo degli indizi-chiave sugli indagati, e si perde di vista l’inchiesta-madre, che intanto va a rilento.
Ieri, l’apoteosi: una raffica di titoli suggestivi di giornali e tg sul verbale (reso pubblico poche ore dopo l’interrogatorio) del capitano Scafarto, come se questi avesse indicato in Woodcock il suggeritore o il mandante di uno di quegli errori: un paragrafetto dell’informativa sui sospetti di interventi dei servizi segreti nell’inchiesta. Sospetti che – scrivono gli smemorati “colleghi” – erano infondati.
Infondati un paio di palle: Bocchino incontrava l’ex Sismi Marco Mancini e l’ex capocentro della Cia in Italia Robert Gorelick; l’iPhone di Scafarto era probabilmente infettato da un virus spia, visto che appena acceso dopo la ricarica diventava incandescente e si scaricava all’istante; ogni mossa del Noe era nota alle alte sfere dell’Arma e agli indagati in tempo reale; e restano da identificare due dei soggetti che spiavano il Noe durante il recupero dei pizzini, mentre un terzo si è già rivelato un passante (il secondo falso contestato a Scafarto, che non lo precisò nell’informativa) e un altro tizio sospettato di appartenere all’Aise si è poi scoperto un collaboratore di Romeo.
Quindi che fece Woodcock? All’ufficiale che gli raccontava questi episodi, consigliò di dedicarvi un paragrafo della sua informativa. Capito lo scandalo?
Le informative investigative non sono atti pubblici, ma rapporti segreti a uso esclusivo dei pm, suscettibili di approfondimenti, integrazioni ed errata corrige nel prosieguo dell’inchiesta.
E nessuno degli errori di Scafarto – simili a mille altri contenuti in moltissime indagini, spesso anche con conseguenze molto gravi – ha avuto alcuna conseguenza: nessuno è stato indagato, o perquisito, o arrestato, o sospettato in base a quelle sviste innocue. Inoltre, non tutto il materiale che la polizia giudiziaria raccoglie finisce nelle informative: solo ciò che è ritenuto penalmente rilevante. Provvedono poi i pm, gli avvocati e i giudici a recuperare gli eventuali elementi trascurati, ignorati o travisati. Perciò Scafarto non segnalò la millanteria di Tiziano Renzi che, pur sapendo delle indagini fin dai primi di ottobre 2016, raccontò a questo e quello di averle apprese da Lillo (che a inizio novembre lo contattò per verificare notizie di stampa su un’altra inchiesta, quella per la bancarotta della sua Chil Post).
I pm di Roma lo sanno benissimo, perché hanno il verbale del sindaco Lorenzini, che racconta in presa diretta la fuga di notizie di ottobre. Eppure han contestato a Scafarto anche di non aver citato la balla di babbo Tiziano su Lillo.
In questa campagna elettorale permanente che trasforma tutti – giornaloni, telegiornaloni e magistratoni – in manifesti di partito, i fatti non contano più nulla. Preparatevi, cari lettori: stanno per raccontarci che lo scandalo Consip non esiste, nessuno ha fatto nulla e che babbo Renzi & C. sono indagati per un complotto di Woodcock, di Scafarto e del Fatto. Ora attendiamo a pie’ fermo gli avvisi di garanzia e, possibilmente, i mandati di cattura.
Vista l’ottima compagnia, saranno medaglie.

IL GRANDE TRADIMENTO DELLA SINISTRA

La banca d’affari Jp Morgan lo disse chiaramente che la Costituzione italiana era ‘troppo’ democratica e che bisognava cambiarla, partendo dall’abolizione dell’equilibrio dei poteri, accentrando il potere in un Governo dispotico, riducendo il lavoro del Parlamento, distruggendo i diritti del lavoro e privatizzando a 360° lo stato sociale (fini che stavano già nella prima Leopolda enunciati addirittura in chiaro da Renzi). Sta di fatto che il sistema concentrato di Banche-Finanza-e Multinazionali che vuole dominare l’Occidente è nemico di ogni democrazia e vuole frenarla e limitarla fino a distruggerla totalmente, togliendo a cittadini e lavoratori diritti e tutele, realizzando una cricca di ricchi sempre più ricchi e di poveri indifesi sempre più poveri. Questo fine perverso è stato, d’altronde, lo scopo principale del Capitale sempre e dovunque, a partire dagli Imperatori romani contrastati dai tribuni della plebe.
La tragedia moderna è che, mentre per secoli, ci sono stati gruppi eroici di resistenti che si sono opposti al Potere del Denaro in nome dei diritti e delle tutele del Popolo dei cittadini, portando avanti una battaglia continua di giustizia e civiltà, oggi questo compito storico è stato rinnegato dalle sinistre europee che si sono sempre più rammollite e ripiegate fino a prendere le stesse caratteristiche dei cortigiani di Palazzo. La Francia mostra oggi quanto si possa cadere in basso. Le elezioni che hanno dato la vittoria al pupillo delle Banche e della Finanza hanno visto la morte del Partito Socialista Francese che era uno dei primi in Europa e ora è crollato al 6%. Lo stesso è accaduto ai laburisti in Olanda e al Pasok greco. Non abbiamo speranze per le elezioni britanniche, dove Corbyn è messo anche peggio, per di più contrastato dal suo stesso partito. Cosa potrà fare ora il popolo francese? Cosa faranno gli altri popoli? Ci aspettano anche le elezioni tedesche dove il cambiamento di Schäuble con Schultz potrebbe aprire prospettive nuove.
Infelice il popolo che perde coscienza di se stesso! E’ destinato a perdere la sua libertà.
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CARLO DE BENEDETTI

EDITORE DI REPUBBLICA E L’ESPRESSO. TESSERA NUMERO 1 DEL PD E NUMERO IGNOTO DELLA P2. GRAN CERIMONIERE DEI GOVERNI DI CENTROSINISTRA E OPPOSITORE DI BERLUSCONI. CARLO DE BENEDETTI È UNO DEI PERSONAGGI PIÙ CONTROVERSI DELLA NOSTRA STORIA RECENTE. E OGGI SI SCOPRE ANCHE CHE LAVORA PER I ROTSCHILD, I BANCHIERI PIÙ SPIETATI DEL MONDO. SARÀ PER QUESTO CHE LA SUA SORGENIA RIESCE SEMPRE AD AVERE COMPORTAMENTI DI FAVORE DALLE BANCHE ITALIANE?
I Rotschild sono i banchieri più spietati e spregiudicati del mondo, speculatori in grado di modificare e influenzare – a proprio piacimento – le politiche di qualsiasi nazione in cui abbiano interessi. (E sono loro che hanno mandato al potere in Francia Macron).
Nel 1993, in piena bufera Tangentopoli, Carlo De Benedetti venne arrestato. Presentò al pool di Mani Pulite un memoriale in cui ammetteva il pagamento di 10 miliardi di lire in tangenti ai Partiti di governo e funzionale all’ottenimento di una commessa dalle Poste Italiane, consistente in telescriventi e computer obsoleti. Nel maggio dello stesso anno, viene iscritto all’albo degli indagati; De Benedetti non andrà mai a processo per questa tangente per sopraggiunta prescrizione.
Ferruccio Pinotti, nel libro “Fratelli d’Italia” dove parlava dei legami tra Potenti italiani e massoneria, diceva:
“Ricostruire il lungo e complesso «filo rosso» della finanza massonica significa occuparsi anche della figura dell’ingegner Carlo De Benedetti. Una figura la cui storia imprenditoriale è intrecciata con quella di altri uomini della finanza ritenuti vicini alla finanza «laica» e alla massoneria: Roberto Calvi in primis, Enrico Cuccia e soprattutto Silvio Berlusconi, un massone «dormiente» con il quale De Benedetti si è più volte incontrato e scontrato.” “All’epoca in cui De Benedetti viene «regolarizzato» come maestro alla loggia Cavour, l’imprenditore è alla guida della Gilardini, una società quotata in Borsa che fino ad allora si era occupata di affari immobiliari e che i due fratelli Carlo e Franco De Benedetti trasformeranno in una holding di successo, impegnata soprattutto nell’industria metalmeccanica. Nel 1974 era stato nominato presidente dell’Unione Industriali di Torino, una realtà che ha sempre vantato una forte presenza massonica, a partire dallo storico «fratello» Gino Olivetti, una dei massoni più rappresentativi del mondo economico torinese negli anni Venti.”
Il nome di De Benedetti si lega a vicende poco chiare, come l’affaire del Banco Ambrosiano, Roberto Calvi e soprattutto Flavio Carboni, il tanto vituperato faccendiere finito nel tritacarne mediatico di Repubblica in seguito allo scandalo P3.
Non vi sembra strano che un personaggio così inquietante sia stati scelto come tessera n° 1 del Pd?

L’ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA E LA JP MORGAN, LA PIU’ GRANDE BANCA D’AFFARI AMERICANA

“L’attacco alla democrazia, richiamato dalla Jp Morgan nel 2013, secondo ‘Marco Bersani’ è particolarmente evidente con i trattati di libero commercio (Ttip, Ceta), attraverso i quali si tenta il “passaggio definitivo dallo “STATO di DIRITTO A QUELLO di MERCATO ”, permettendo alle grandi multinazionali di non rispondere – impugnandole davanti a una corte arbitrale internazionale – alle leggi promulgate dai parlamenti nazionali.
“E questa tendenza “è altrettanto chiara nella progressiva erosione degli spazi democratici”.
Si manifesta a livello locale, “con sindaci che, da garanti dei diritti di una comunità, ne diventano gli sceriffi addetti al controllo sociale delle fasce di popolazione “indecorose”, ma anche sul piano nazionale,“con l’accentramento dei poteri sui governi, invece che sulle assemblee elettive:
era questo il disegno “costituzionale” di Renzi, seppellito da una valanga di “No”.
Fenomeno ancor più vistoso a livello europeo,
“con il COMMISSARIAMENTO di FATTO di OGNI SCELTA di POLITICA ECONOMICA E SOCIALE , ATTRAVERSO I VINCOLI FINANZIARI di MAASTRICHT E DEL FISCAL COMPACT “.
Tutto ciò, continua Bersani, produce un paradossale circolo vizioso:
“Più la democrazia viene erosa, più aumenta la separatezza tra politica istituzionale e società, producendo una forte disaffezione sociale verso la “casta”, più quest’ultima può continuare a “PERSEGUIRE LA STRADA DELL’OLIGARCHIA AL SERVIZIO DEI GRANDI INTERESSI FINANZIARI E BANCARI del soci del “NWO” di SOROS & C.”
Per questo, conclude, oggi “ogni lotta per la riappropriazione sociale”
“deve porsi il doppio obiettivo della “socializzazione della politica” e della “politicizzazione della società”. Ovvero: deve
“porre con forza, da una parte, la “riappropriazione di ogni spazio di democrazia diretta e dal basso” e dall’altra, premere per un salto culturale e di qualità delle” lotte dei movimenti sociali”, che devono inserire, nelle proprie rivendicazioni “specifiche”, gli “ASPETTI SISTEMICI CONTRO L’ECONOMIA DEL DEBITO (attuale ) e PER UNA NUOVA DEMOCRAZIA REALE “.

E’ proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
E’ proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
E’ proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
E’ proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
E’ proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
E’ proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
E’ proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che ciò che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo può togliere.
E’ proibito non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.

Alfredo Cuervo Barrero
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RIDIAMARO :- )

Dal web
Ho visto cose che voi umani……
Ho visto anziani con il casco e maglietta gialla in quel di Roma, raccogliere carte che non c’erano e gridare TROVATAAAAAA come in una caccia al tesoro. Ho visto questa propaganda ridicola supportata da media vergognosi fatta dal pd, quello stesso pd che fino a nove mesi fa amministrava Roma insieme alla mafia.
La vita mi ha insegnato che non c’è limite alla decenza e alla disonestà intellettuale.
Ed il pd e Renzi oggi me ne hanno dato triste conferma.
A Roma non c’è e non c’è mai stata emergenza rifiuti. Solo un vergognoso attacco mediatico strumentale politico contro il movimento cinque stelle, che continua ogni giorno a reti unificate. Mi conforta che molti italiani “Anche i più ingenui” se ne stanno accorgendo. Tutta l’informazione ed in primis la tv, sono servi di un potere che ci nasconde i veri problemi per depistarci quotidianamente sui punti neri della Raggi. A tutto questo sistema infame e menzognero dico solo una cosa: ci rivedremo nelle urne.
.
Un Grazie doppio a Bruno Fusco! :-))
Domani non perdetevi la diretta RAI sulle imprese di Tatteo Tanzi mentre pulisce Roma, prevista l’apertura di tutti i tg, Rai, Mediaset, La7; seguirà la MaratonaMentana diretta dalle 9 prima dell’Angelus del Papa, vi troverete sicuramente la Sardoni, sorridente e bella come sempre, poi
collegamenti speciali e rassegne televisive saranno disposti nell’arena di Giletti, con cangurate dalla Barbara D’Urso; il New York Times avrà inviati nelle fogne per assicurarsi che i topi non scappino; saranno presenti con ramazza e scopa gli indefessi ripulitori del PD, in prima fila: Ernesto Carbone (applausone), al seguito Matteo Orfini (non lo scambiate per un topo di fogna, è proprio Matteo Orfini in persona, e anche se le foto dei topi di Roma sono state spacciate per autoritratti dello stesso, dice: “sono più bello in quelle foto!!!).
Tra gli altri ammireremo all’opera Rosati, Romano, Guerini, rigorosamente in tenuta gialla, i moscerini restano avvisati,le mosche invece non temono il giallo e insisteranno a perseguitarli come sempre, la merda non si nasconde sotto una maglia gialla. La parte femminile vedrà la presenza della Morani, con tailleur giallo e decoltè con tacco 20, rossetto leggero e capelli leggermente laccati lucidi, star del momento. La Serracchiani ci delizierà con esilarante comicità, molto richiesta da Forza Nuova, donna di grande respiro…meglio non avvicinarsi..l’alito è quello che è, consumatrice indefessa di mentine bianche, schifa la liquirizia, dice che è troppo nera!
La Boschi non sarà presente, aveva altri impegni nella pulizia di alcune banche…
La giornata proseguirà tra cassonetti dei rifiuti, zoccole e fango televisivo, e, quando sentirete le trombe fiatare, la fanfara risuonare e la bandiera garrire..arriverà il grande, l’unico, l’inimitabile, l’insuperabile cazzarooooo, riconoscibilissimo dalla dentatura rigida e lo sguardo assente: “Signori miei, questo non è un giorno come ieri o come l’altro ieri, oggi, siamo qui per dare speranza!”
Ma una voce rompeva l’idillio: “’A speranza è chella ca mieza a tutt’ stà munnezza umana se portano pur’a te!”. Un ragazzetto impavido osava interrompere il “grande cazzaro” come nessuno fino a quel momento, e i pochi giudici, e giornalisti veri, che parlavano di banche e di Consip, venivano taciuti e sotterrati dai loro stessi colleghi, come traditori della patria, ma quel bambino non temeva e continuava imperterrito: “Munnezz’, ca l’unico sacchetto spuorco si tu!!!”. Piano, piano, gli astanti sembravano apprezzare l’audacia del ragazzino, il Re era nudo, e anche gli altri al seguito del “cazzaro” presi dalla paura di una reazione del popolo, si davano a gambe levate, restava solo l’immenso nulla, con l’unica sacchetta d’immondizia in mano, tra l’altra portatagli dalla moglie Agnese in ritardo, allora anche lui preferiva darsi a gambe elevate.
Nessuna traccia del partito democratico in giro, anche i fari delle televisioni si erano spenti, il New York Times scappava lasciando i suoi redattori nelle fogne.
Finalmente Roma, era pulita!!!”
:-)))
ALLELUIA!!!

Ibico
Macron è il candidato dell’establishment ma si chiama “indipendente”. Questo sì che è marketing

Rostokkio
I francesi scelgono un’esponente dell’estrema dx e un ex banchiere legato ai Rothschild. Sono abituati alla puzza sotto il naso.
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Si sono scontrati due fascismi, quello di piazza e quello di banca.
Vince Macron. Esulta Rotschild.
I socialisti francesi digrignano.
La France est mort.
La gauche française est morte. Comme l’Italien.
Amen.
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Francia.
I compagni hanno perso
I Camerati hanno perso
Hanno vinto gli associati bancari.
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Un agricoltore texano va in vacanza in Australia. Qui incontra un agricoltore australiano e incominciano a discutere. L’australiano mostra il suo campo di grano e il texano: “Oh! Noi in Texas abbiamo campi di grano che sono grandi il doppio”. I due fanno un giro per la fattoria e l’australiano mostra la sua mandria e il texano: “Oh! Noi in Texas abbiamo mandrie che sono grandi almeno tre volte le vostre”. Vanno avanti a parlare ma il texano si interrompe quando vede un gruppo di canguri e chiede: “Oh! Che cosa sono quelli?”. L’australiano risponde con uno sguardo incredulo: “Come? Non avete cavallette in Texas?”.
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Un uomo è a letto con l’amante, a casa di lei, quando si sente aprire la porta di casa*.
-Cielo! Mio marito! Presto scappa dalla finestra!
-Ma sta piovendo! E io sono nudo!
-Macchissenefrega! Se quello ti vede ci ammazza tutti e due!
E così l’uomo fa un fagotto con i vestiti, se li infila sottobraccio, con l’altra mano prende le scarpe ed esce dalla finestra (per sua fortuna a piano terreno).
In quel momento sul viale davanti alla casa sta passando un gruppo di persone che fanno jogging. Lui, per mimetizzarsi, si infila nel gruppo e comincia a correre.
Dopo un po’ che corrono uno del gruppo gli chiede:
-Ma lei corre sempre nudo?
-Si, certo. Correre nudi aiuta a disperdere meglio il calore corporeo e migliora le prestazioni. Inoltre è molto piacevole sentire il fresco dell’aria sulla pelle.
-Ho capito…
Corrono ancora un po’…
-E, mi dica, perché si porta i vestiti e le scarpe sottobraccio?
-Perché così, quando ho finito di correre, mi posso rivestire subito. Non vorrà mica che giri nudo per la città?
-Ovviamente…
Corrono ancora un po’..
-E, scusi se la disturbo ancora, quando corre nudo, si mette sempre il preservativo?
-No. *Quello lo metto solo quando piove*.
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So che hai litigato con tua moglie. Com’e’ finita? Sapessi, e’ venuta da me in ginocchio. Ah, sì? E che cosa ha detto? Vieni fuori da sotto il letto, vigliacco!…
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1853 19-5-2017 CAMERIERI

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MASADA n° 1853 19-5-2017 CAMERIERI

I più grandi business italiani del momento: appalti ed immigrati – Nuovo sistema elettorale: Rosatellum o Verdinellum, una legge truffa – Sole 24 ore riconosce che i fondi per il reddito minimo di cittadinanza ci sono – Del resto se ci sono 20 miliardi per le banche, 24 miliardi per la Nato e 23 miliardi l’anno per le spese militari…-Magnati e populisti – L’asse Francia-Germania – Macron e il popolo – Pd e FI ormai alleati per interessi di potere – Tutte le balle di Renzi- Populista? Un complimento – La Boschi chiede a Unicredit di comprare banca Etruria per salvare suo padre. Il conflitto di interessi è enorme- Il copione della vergogna

Blog di Viviana Vivarelli

Lei pensa che i miei colleghi siano giornalisti?
La maggior parte di loro sono camerieri

Oliviero Beha
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Oggi Renzi voleva speculare su questa fantomatica emergenza rifiuti di Roma, ma l’operazione magliette gialle si é trasformata in un boomerang. Tutte le immagini mostrano una città che va verso la normalizzazione. Nessuna emergenza.
In questi giorni ho fatto comizi in diverse città amministrate dal Pd. Ed ho trovato un degrado impressionante. Lì si che servirebbero diverse magliette gialle o più semplicemente un Sindaco che fornisse un serio servizio di nettezza urbana, senza mangiarci sopra.
Luigi Di Maio
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Leonardo Minnozzi
Non tutto viene per nuocere, ieri per esempio abbiamo capito che Orfini non è capace manco a fare l’operatore ecologico.
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Bisogna essere in due per mentire: un furbastro che mente e un bischero che ci crede.
Viviana
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Matteo Renzi è la prova provata che pirla si nasce, non si diventa.
Viviana
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I figli non vanno protetti dalla realtà, ma dalla menzogna.
C. Santamaria

L’Istat certifica la scomparsa della classe media. L’euro ha creato una società fatta da una ricchissima elite e da una massa di poveri.
“PROFESSIONISTI” della politica (LXIX) – Debito pubblico.
A marzo nuovo record: è salito a 2.260 miliardi, 20 in più rispetto a febbraio
E … i 20 Miliardi dati alle banche, c’entrano qualcosa?.
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Siamo arrivati al punto che ogni forma di dissenso del Potere è considerata reato grave e questa è la miglior prova della morte della democrazia.
Viviana
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ANNALISA-LA CONGIURA DELLA SPERANZA
Bisogna resistere
resistere perché siamo parte di qualcosa di molto più grande di quello che ci fanno vedere
resistere all’omologazione del pensiero perché siamo in tanti ed è bello sperimentare le differenze
resistere mantenendo la capacità di discernere che è già nostra
resistere perché il futuro è nella comunità
resistere riprendendoci le nostre città, la vita sociale, la famiglia, gli affetti
resistere alla seduzione di lasciarsi scorrere nel tempo perché il tempo è nostro e scegliamo noi come viverlo
resistere perché la nostra anima, il nostro pensiero, la nostra esistenza sono un granello di un cosmo infinito
preziosi ed unici
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Viviana. La televisione va guardata

La televisione va guardata a occhi chiusi
senza audio
con le spalle girate
affinché
i pensieri possano volare liberi
e sognare
il mondo che vogliamo.

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Solum Mammonam cogitant, quorum Deus est sacculus.
Pensano solo a Mammona, il loro dio è la borsa.
Il termine Mammona viene usato nel Nuovo Testamento per personificare il profitto, il guadagno e la ricchezza materiale, generalmente con connotazioni negative, e cioè accumulato in maniera rapida e disonesta ed altrettanto sprecato in lussi e piaceri.
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“A fronte di tutti i suoi fallimenti al governo del Paese, va dato atto a Renzi che si è impegnato parecchio per le politiche a tutela della famiglia…
LA SUA “.
Marco Travaglio

IL PIU’ GRANDE BUSINESS ITALIANO DEL MOMENTO: GLI IMMIGRATI

I Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) sono stati istituiti nel 2002 con la denominazione di Centri di Identificazione (CDI), sono chiamati ad ospitare i richiedenti asilo ammessi, o comunque presenti, sul territorio nazionale in attesa dell’esito della procedura di richiesta della protezione internazionale. Il periodo di “accoglienza” non dovrebbe eccedere i 35 giorni, oltre i quali il richiedente asilo dovrebbe ricevere un permesso di soggiorno della durata di 3 mesi, rinnovabile di 3 mesi in 3 mesi fino alla definizione della richiesta di asilo. Di fatto, a causa dei ritardi delle Commissioni territoriali nella definizione delle domande di protezione internazionale ricevute, i tempi di permanenza superano in genere i 6 mesi. Ma sorge il sospetto che queste lungaggini sulle pratiche siano volute per mantenere aperto un business miliardario. Attualmente i C.A.R.A sono 10.
L’amico di Renzi, Buzzi, che dice: “Gli immigrati rendono più della droga», Odevaine che incassava 5.000 euro al mese per orientare il traffico di profughi verso le coop amiche, il C.A.R.A. di Mineo, business di Alfano e patria di tutti gli scandali. Tutto gira attorno al Pd, al partito di Alfano, a Renzi e ai suoi compagni di merende.
Da Mafia capitale allo scandalo di Mineo. Dopo le denunce tutto torna come prima. In ballo c’è una torta da 4 miliardi per la gestione di 179.000 migranti che fa gola a troppi criminali protetti dai politici. Ma in tv l’unica cosa che i giornali di regime sanno dire è la menzogna che “Grillo attacca TUTTE le ONG”. Sugli sciagurati che si arricchiscono a spese dei migranti nemmeno una parola. Tutto viene stravolto e manipolato per calunniare Grillo.
Pagine e pagine di giornali e libri su Mafia capitale e sulla corruzione imperante nel mondo politico e in tutto ciò che da esso cade a pioggia sul Paese, trasmissioni tv, processi e denunce. Eppure il giro del fumo è sempre lo stesso. Appalti per miliardi di euro destinati alla cosiddetta «accoglienza» che, nonostante l’ondata migratoria duri da almeno 7 anni, viene sempre gestita con criteri di emergenza, perché l’emergenza permette un rapido giro di affari senza controllo che fa gola a chi comanda. A quanto pare ai governi che si sono succeduti da mafia capitale in poi sta bene così: l’ex capo del Dipartimento Libertà civili del Viminale Mario Morcone, l’uomo che ha gestito per anni questa partita, uno con cui Odevaine era in ottimi rapporti, è stato promosso dall’erede di Alfano, Marco Minniti, a capo di gabinetto.
Si teme anzi una indagine di attacco al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, che dice:
“All’interno del Cara di Mineo cose veramente tristi, quali ad es. 500 immigrati che devono mangiare a mezzogiorno, ma arrivano i pasti per 150 immigrati, gli altri resteranno a digiuno, mangeranno la sera sempre che giungano in tempo. Nel mentre il Presidente della Misericordia… nel mentre il prete.. nel mentre quelli del clan Arena si arricchiscono e ringraziano per milioni di euro, e con quello comprano teatri, barche di lusso, cinema, appartamenti sulla pelle di quei poveracci. Dunque anche il C.A.R.A. è diventato un grosso business, un affare per la ‘ndrangheta. E non solo il cibo manca ma si dà a questi disgraziati il cibo che si dà ai maiali.”
Il sacerdote che doveva dare assistenza spirituale (e si noti che gli immigrati sono quasi tutti musulmani!) si è appropriato di 150 milioni di euro (Il Papa ha intenzione di fare o dire qualcosa o se ne lava le mani?).
Dice il procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro: «C’è una massa di denaro destinata all’accoglienza dei migranti che attira gli interessi delle organizzazioni mafiose». Ma tutto questo è permesso a facilitato dal Pd e dai suoi alleati di Governo, mentre il popolo ciuco viene accecato da una tv assassina che sa attaccare solo il M5S con menzogne e calunnie. Poi ci sono quelli che non hanno meglio da fare che accusarci di fascismo, quando i fatti mostrano una collusione inquietante tra chi governa e la parte mafiosa e criminale di questo Paese. Nessuna meraviglia poi se nelle Finanziarie non c’è più alcun riferimento alla lotta alla mafia o appaiono altri tagli alle forze di polizia e ai tribunali!!!
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Perché l’Ue dà sanzioni ai Paesi che non rispettano il pareggio di bilancio e non dà sanzioni ai Paesi che non prendono la quota prevista di immigrati o calpestano il Trattato di Schengen? Solo i soldi contano per l’Europa e non le persone o i diritti? E perché l’Ue vieta che uno Stato dia finanziamenti alle imprese fallite ma accetta che l’Italia dia 20 miliardi a 4 banche decotte? Le banche sono imprese privilegiate rispetto alle imprese comuni? E in nome di che?

BEPPE GRILLO
“L’82% dei migranti che arriva in Europa sbarca in Italia. Di questi migranti l’Italia si fa carico per il 98% della spesa. Noi italiani ci mettiamo quattro miliardi e mezzo di euro all’anno. L’Unione Europea solo 91 milioni di euro.
La rotta Mediterranea è un problema di tutta l’Unione Europea. E bisogna lavorare per chiudere la rotta del Mediterraneo. In questi giorni tutti parlano di un rafforzamento dell’asse Franco-Tedesco. Bene, lavorino per chiudere la rotta mediterranea, come hanno chiuso altre rotte in passato. Ma soprattutto inizino a dare sanzioni ai Paesi che non rispettano i ricollocamenti per quote. L’asse Franco-Tedesco venga in Sicilia a vedere l’emergenza che stiamo vivendo.
I partiti di Governo hanno favorito la mafia e i furbetti nel business dei migranti. È da Mafia Capitale che sappiamo che questo sistema andava riformato. Il fatto che il Governo Renzi e poi Gentiloni non abbiano mosso un dito dimostra la loro complicità. Servivano leggi per fermare la corruzione in questo ambito, non maggiori finanziamenti alle solite cooperative, alberghi e altre strutture private di accoglienza. Aspettare le sentenze definitive è una sciocchezza. Le inchieste ci hanno già lanciato un allarme e non possiamo aspettare 10 anni per agire.
Per noi si devono subito sospendere i finanziamenti ai privati che gestiscono l’accoglienza. A questi privati che fingono di fare accoglienza ma che in realtà fanno solo affari con i nostri soldi, non deve essere dato più un solo euro da domani.
Lasciamo finanziate solo le realtà gestite direttamente dallo Stato e se serve potenziamole. Dove mettiamo tutte quelle persone che sono in quei centri? Prima di tutto assumano una regia pubblica di gestione.
Ma da domani iniziamo subito i ricollocamenti e i rimpatri. L’Unione Europea sia seria. Noi faremo in modo da essere seri nella gestione dei fondi. Voi però sbloccate i ricollocamenti. Altrimenti smettiamo di darvi 16 miliardi di euro all’anno. E anche sulle ONG. Nessuna nave delle Ong dovrà più approdare nei porti europei se non esibiscono tutti i bilanci e accettano la presenza della polizia giudiziaria italiana a bordo durante le operazioni di sbarco.
I numeri degli sbarchi creano un’emergenza nazionale. Il caso ONG crea un problema di sicurezza nazionale. Tutte e due vanno affrontati subito. E non ci sono sentenze definitive da aspettare. Chiedo all’Europa se voglia darci una mano. Altrimenti faremo da soli. Con i 16 miliardi che gli diamo”.

IL ROSATELLUM O VERDINELLUM
Alessandro Gilioli

Si prende il numero dei parlamentari (630, per la Camera) e, tolti i deputati eletti all’estero, lo si divide a metà. L’Italia viene divisa per un numero di collegi pari a questa metà, cioè 303. In ogni collegio viene eletto un parlamentare con il maggioritario secco: va alla Camera chi arriva primo.
Gli altri 303 seggi sono in modo proporzionale, in base alle percentuali ottenute dai loro partiti a livello di ciascuna circoscrizione (sono in tutto 80) fatta salva una soglia di sbarramento al 5 %.
L’elettore ha una sola scheda (per ogni Camera) ma divisa in due: a sx i nomi dei candidati del maggioritario; a dx, una lista bloccata di 4 nomi, collegata al candidato di collegio (quello che viene eletto col maggioritario). Se uno vota solo il candidato di collegio, vota solo per la quota maggioritaria. Se vota solo una delle liste collegate, automaticamente il suo voto va anche al candidato di collegio. Non c’è preferenza (la lista è bloccata, decisa dal partito) e non è permesso il voto disgiunto.
Ogni candidato può correre in un solo collegio maggioritario, ma può anche contemporaneamente stare in 3 listini bloccati del proporzionale.
Il meccanismo sembra un po’ da ubriachi ma il suo scopo è di sovrarappresentare il Pd.
Nella quota maggioritaria, infatti, viene penalizzato il candidato per il maggioritario che non può o non vuole fare alcuna alleanza, mentre viene premiato quello che trova una qualche forma di alleanza pre-elettorale, anche locale, a dx o a sx. Così viene premiato il candidato che ha più radicamento e riconoscibilità territoriale, anche di tipo clientelare. Inoltre, a livello di collegio, viene premiato il candidato che ha come “vicini” (politicamente) partiti che non arriveranno mai primi: i loro elettori, sapendolo, per non buttare via il proprio voto sono stimolati a darlo al più “grosso” che sentono come meno lontano ma che ha qualche possibilità di arrivare primo.
Insomma è una legge cucita per avvantaggiare il Pd in una situazione di possibile pareggio numerico complessivo, a livello nazionale, tra Pd e M5S.
«Grazie al Verdinellum Renzi potrebbe conquistare la maggioranza in Parlamento», dice oggi Ugo Magri sulla Stampa, ben consapevole che i sondaggi danno lo stesso Renzi sotto il 30 %. «Con il Rosatellum Renzi è libero di pescare sia a dx che a sx», scrive Monica Guerzoni sul Corriere.
Non sappiamo se il meccanismo funzionerà ma è un aiutino al Pd. Del resto: è dal ’93 che ogni governo si cuce le leggi elettorali su misura. Renzi non fa eccezione.
Quello che lascia più perplessi è il solito giochino con cui i partiti si arroccano in se stessi, allargano la distanza con gli elettori, ne riducono l’importanza e mantengono molto forte il potere dei partiti.
Il mezzo Parlamento eletto con le liste bloccate scelte dall’alto è un mostriciattolo che ci trasciniamo dietro dal Porcellum. Il meccanismo permette ai big del partito e ai loro cortigiani di avere l’elezione praticamente assicurata, attraverso la candidatura multipla, una nel maggioritario e tre nelle liste bloccate.
Il Porcellum negava la democrazia. Il Rosatellum fa altrettanto.
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MoVimento 5 Stelle
Niente preferenze, Parlamento di nominati, porte aperte al voto di scambio e ingovernabilità: la porcata di Matteo Renzi è servita. La legge elettorale che ha proposto è una nuova legge truffa, pensata per ingannare gli elettori e distorcere la volontà popolare, ma soprattutto per consentire a Pd, Forza Italia e Verdini di governare insieme nonostante siano espressioni di una minoranza di elettori.
Il Verdinellum inganna gli elettori perché si basa su collegi uninominali che permettono coalizioni multiple, cioè accozzaglie elettorali tipiche della Seconda Repubblica, e inciuci tra i partiti che per spartirsi i collegi si coalizzeranno in maniera differente a seconda della convenienza, con alleanze che varieranno da Nord a Sud, da circoscrizione a circoscrizione. Il PD di Renzi pur di vincere vuole allearsi con Pisapia a Milano, con Alfano ad Agrigento e con Verdini a Firenze, senza che gli elettori se ne rendano conto leggendo la scheda sulla quale voteranno.
In questo modo alla Camera e al Senato si avrà una rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare: potrebbe verificarsi che il partito che prende più voti ottenga meno seggi, oppure che il secondo partito che prende pochi voti in meno del primo sia estremamente sotto rappresentato. Tanto valeva che le abolissero direttamente le elezioni!
Il MoVimento 5 Stelle che, fedele ai suoi principi, non fa voto di scambio, non fa accordi segreti in combutta con gli altri partiti e alle spalle dei cittadini per spartirsi a tavolino i collegi sicuri, e che rifiuta le pluricandidature, in Parlamento potrebbe vedere una rappresentanza che equivale alla metà del consenso popolare di cui gode nel Paese.
E’ una legge abominevole e antidemocratica perché favorisce clientelismo e voto di scambio e dà un potere enorme ai capibastone locali, i De Luca di turno che sanno come muovere voti. La ciliegina sulla torta è l’assenza delle preferenze che consegnerà il Parlamento ai fedelissimi nominati da Renzi e dagli altri capi partito.
Il collegio uninominale – in cui vince chi prende un voto in più degli avversari – avvantaggerà chi ha tanti soldi da investire per la campagna elettorale e a livello locale può promettere un posto di lavoro o altri benefici in cambio di un voto. A ispirare questa legge è stato Denis Verdini, tirando fuori dal cassetto un progetto che non era riuscito a imporre nemmeno a Silvio Berlusconi ma che, dicono i ben informati, piace alla massoneria.
Dove troverà i voti per fare approvare la sua legge truffa? In Parlamento, naturalmente, ridotto già in questi giorni a mercato delle vacche e dove aleggia già ora la puzza insopportabile di compravendita di parlamentari. Come li convincerà? Cosa prometterà loro? Per il resto basterà raccattare i voti dei voltagabbana e dei partitini che alle ultime elezioni non esistevano nemmeno, che si sono creati artificialmente in Parlamento e che non rappresentano la volontà popolare espressa nel 2013.
Gli italiani sappiano che la legge elettorale – una legge cruciale perché detta le regole del gioco di un sistema democratico – viene fatta da un uomo spregiudicato e assetato di potere, con una maggioranza che non esiste, raccattata appositamente per truffare i cittadini e la loro volontà.
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MANLIO DI STEFANO
La cosa più fastidiosa che un popolo può subire è la presa in giro dalla politica e dalla stampa a essa asservita.
In 4 anni abbiamo visto 3 Presidenti del Consiglio mai scelti dagli italiani, 2 Presidenti della Repubblica, un referendum costituzionale, una riforma elettorale, una riforma del mondo della scuola e del lavoro, 9 riforme a favore delle banche per una spesa di quasi 40 miliardi complessivi, una media di 3 decreti legge approvati al mese, in cui abbiamo visto nascere e morire partiti e alleanze come se fossero mosche, in cui abbiamo visto il Patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi e poi quello tra Renzi e Alfano e tanto tanto altro…
Dopo questi 4 anni, hanno il coraggio di dirci che non hanno avuto il tempo di fare una legge contro la pensione privilegiata dei parlamentari o contro i vitalizi, oppure che non si è riusciti a trovare 15 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza.
Ma la cosa più fastidiosa è che nel dirci queste balle sostengono che la soluzione sia “finalmente” un Governo nazionale progressista che solo uno come Renzi può darci.
Perché chi ha governato in questi anni?
Non ha sempre governato il PD?
Non ha governato forse Renzi?
La memoria è importante e la memoria ci dice che Renzi ha avuto la sua chance e ha fallito su tutto!
Ogni riforma che ha fatto è stata bocciata dalla corte costituzionale o dal popolo italiano.
Se oggi siamo costretti ad assistere al mercato delle vacche sulla legge elettorale è proprio per la spocchia di Renzi che ne aveva scritta una che non prevedeva il Senato prima ancora di averlo davvero abolito.
Io sono stanco di sentire parlare di Renzi, sono stanco di chi prova a vendere la causa come soluzione, sono stanco del sistema, sono stanco di prende sul serio queste buffonate perché tutti, in realtà, sanno che l’unico dibattito vero attorno alla legge elettorale è centrato sul modo di farla perfetta per danneggiare il MoVimento 5 Stelle.
Riprendiamoci il Paese, ricordiamo a tutti con chi abbiamo a che fare.
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SOLE 24 ORE RICONOSCE CHE I FONDI PER IL REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA CI SONO

Le coperture per il Reddito di Cittadinanza ci sono: basta scuse!-fonte: Il Sole 24 Ore
È la bandiera del M5S, la risposta unanime dei pentastellati alla domanda: quale sarebbe il vostro primo provvedimento se riusciste ad andare al governo? Il reddito di cittadinanza, che sarà celebrato sabato alla «marcia contro la povertà» Perugia-Assisi a cui parteciperà tutto lo stato maggiore dei Cinque Stelle, compresi Beppe Grillo e Davide Casaleggio, è ritenuta «la vera manovra per la crescita», capace di «aumentare la domanda interna dal 4 al 22%» e i ricavi delle Pmi al prezzo dell’1% del Pil e del 2% della spesa pubblica. Un sostegno economico riconosciuto a chi è a rischio di povertà, ovvero quegli oltre 9 milioni di italiani (3 milioni di famiglie) che non raggiungono i 9.360 euro l’anno (vedi la tabella con tutte le coperture indicate per il reddito di cittadinanza).
Quali coperture
Grillo ha avuto gioco facile, ieri, davanti ai nuovi dati Istat che parlano di 1,6 milioni di famiglie in povertà assoluta, a ricordare dal blog che «la povertà è la piaga più esposta dell’Italia di oggi», colpa di «globalizzazione e deliri bancari». Le coperture individuate per il reddito di cittadinanza (la tabella a fianco è l’ultima prodotta, aggiornata al 21 marzo) superano la soglia di 20 miliardi. «Il governo Gentiloni li ha trovati in 24 ore per pagare il debito del sistema bancario, per i cittadini in difficoltà e i pensionati minimi invece non si trovano denari», ha sottolineato Alessandro Di Battista. Che però non si sofferma sulla differenza: i fondi per le banche sono una tantum e dunque avranno impatto solo sul debito pubblico, mentre l’eventuale introduzione di un sussidio universale inciderebbe sul deficit, anno per anno.
Tagli alle detrazioni
Il grosso dei 20 miliardi arriva dalle sempreverdi tax (le detrazioni fiscali) expenditures e dalla spending review, con incursioni nei settori contro i quali il M5S è più critico: banche e assicurazioni, multinazionali del gas e del petrolio, giochi. Ma tornano anche i tagli ai ««privilegi della casta» su cui il Movimento ha costruito la sua fortuna politica: vitalizi, auto blu, indennità parlamentari, fondi ai partiti e all’editoria. Nonché l’addio al Cnel, salvato dal referendum.
Se una persona è sola e senza reddito, la proposta M5S – messa nero su bianco nel ddl 1148 presentato nel 2013 in Senato, a prima firma Nunzia Catalfo – gli garantirebbe 780 euro al mese. Se percepisce già un reddito, gli spetterebbe la differenza tra i 780 euro e quanto percepito. Se il nucleo è composto da più persone, scatterebbe una sorta di quoziente familiare: in due si va da un minimo di 1.014 euro a un massimo di 1.170, in tre da 1.248 a 1.560 euro. E così via.
A quali condizioni
I Cinque Stelle tengono sempre a sottolineare che il reddito di cittadinanza non è una misura assistenziale, ma «condizionata». Comporta cioè precisi obblighi per il destinatario, tra cui iscriversi presso i centri per l’impiego pubblici e offrire un contributo di massimo 8 ore settimanali ai progetti sociali del Comune di residenza. I controlli sono affidati agli stessi centri, collegati telematicamente con i ministeri e con l’Agenzia delle Entrate. Sono in molti a dubitare che basterà. Ma il M5S insiste: «L’Italia è l’unico Paese europeo insieme alla Grecia a non avere ancora il reddito di cittadinanza». È possibile che il Pd di Matteo Renzi rilancerà. Magari articolando sul serio una proposta di «lavoro di cittadinanza», accennata dall’ex premier durante il viaggio in California. Soprattutto se è vero, come sostengono i sondaggisti, che alle prossime elezioni conquistare il voto dei poveri sarà determinante…
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CHIUDE L’UNITA’
L’Unità chiude proprio quando doveva essere annunciata la vittoria di Renzi alle primarie. Ma come? Lotti doveva in tutti i modi pagare una mazzetta di 97 milioni al circolo del Golf (unica cosa che ha fatto nella sua brillante carriera!) e il Pd non trova i soldi per pagare i debiti del proprio giornale con lo stampatore?? Che figura di merda! Intanto l’amministratore delegato Guido Stefanelli ha comunicato l’intenzione dell’azienda di dare lavoratori solo il 5% dello stipendio di aprile per via del pignoramento eseguito per conto di un creditore, si prevede anche il licenziamento del 20% dell’organico, il Pd insomma scarica sugli stipendi dei lavoratori le proprie inefficienze e incapacità gestionali.
Ed è a questa gente che dovrebbe essere affidata la gestione dell’Italia??

SPESE MILITARI
Enrico Piovesana – giornalista esperto di spese militari
L’Italia spende oggi per la difesa 23 miliardi di euro l’anno, cioè 64 milioni al giorno, di cui oltre 5 miliardi l’anno in armamenti. Una spesa militare ingente nella media dei Paesi NATO (Stati Uniti esclusi) e in costante aumento, + 21% nelle ultime tre legislature. Spendiamo quindi molto, ma spendiamo male, in modo irrazionale e inefficiente, gran parte della spesa è infatti assorbita dai costi di una struttura del personale elefantiaca e squilibrata, fino al paradosso di avere più comandanti che comandati, cioè più anziani ufficiali e sottufficiali da scrivania che graduati e truppa giovane e operativa.
Continua invece a crescere a dismisura la spesa per armamenti di tipo tradizionale, + 75 % dal 2006: armamenti costosissimi, logisticamente insostenibili, e soprattutto non rispondenti alle reali esigenze di sicurezza nazionale, bensì agli interessi dell’industria bellica e della lobby politico-militare che la sostiene. Succede ad esempio con i carri armati, che l’esercito continua a comprare in quantità sproporzionata rispetto alle esigenze operative, e spropositata rispetto alle capacità di manutenzione, così che la maggior parte di questi mezzi finiscono ad arrugginire nei depositi, o cannibalizzati per i pezzi di ricambio. Oppure le nuove navi da guerra ordinate dalla Marina, una seconda portaerei, quando già mancano i soldi per il gasolio necessario a far navigare la prima, e altre 7 fregate lanciamissili che porteranno la flotta italiana a superare la potenza navale francese e ad eguagliare quella inglese (entrambe ricordiamo potenze nucleari). Per non parlare dei famosi i cacciabombardieri F35 che l’Italia continua a comprare -contrariamente ad altri Paesi NATO- nonostante i costi esorbitanti (14 miliardi per 90 aerei) e la loro inutilità rispetto alle reali esigenze di difesa aerea nazionale, denunciata anche da ex generali dell’Aeronautica Militare.
A fronte di queste spese da potenza militare di altri tempi, l’Italia è gravemente impreparata a difendersi dalle minacce concrete del presente e del futuro, dal terrorismo alla cyberwar. Se carri armati, navi da guerra e bombardieri non sono di alcuna utilità nel prevenire attentati, serve allora più intelligence sul territorio e online; per difendersi da attacchi informatici potenzialmente in grado di mettere in ginocchio un intero Paese servono investimenti massicci nella cyberdifesa, che oggi mancano completamente: appena 150 milioni nel 2016, nulla nel 2017, con personale e strutture militari dedicate il cybercomando italiano è ancora solo sulla carta. E’ a dir poco paradossale continuare a spendere miliardi in armamenti tradizionali, e nulla per prevenire e fronteggiare cyberattacchi che potrebbero mettere fuori uso tutte queste armi con un semplice virus.

Nell’ambito di una revisione del modello di difesa, e a proposito degli strumenti d’arma, si dovrebbe:
A) tagliare i sistemi di armamenti prestamente offensivi, vedi F-35, destinando le risorse ad altri strumenti innovativi come la cyber security, le reti di intelligence e gli equipaggiamenti che vengono utilizzati per l’operatività dei militari;
B) Lasciare la programmazione per sistemi d’arma come attualmente pianificata della Difesa

MAGNATI E POPULISTI
Viviana Vivarelli

La dx alza la testa. La sx è morta. Ma dx e sx sono categorie superate e se ci credete ancora siete dei dinosauri. L’Europa è divisa tra ‘magnati e populisti’. E al momento vincono i magnati. Facciamocene una ragione.
Per la Francia non cambia nulla. Prima era pro Merkel. Ora resta pro Merkel. L’asse Francia-Germania sarà rafforzato e tutto a danno dell’Italia. Per cui che un capo partito italiano se ne rallegri, come ha fatto Renzi, è da dementi.
Le vittime, i populisti, non hanno ancora imparato ad associarsi in Europa in un modo nuovo, con un Movimento veramente democratico e che abbia sotterrato le etichette passate. Se i vecchi partiti persistono e non si rinnovano, sono perduti. Vincerà la cricca banche-finanza con i rampolli che sceglierà di mandare, alla Macron, appunto, o alla Renzi-Boschi. L’Europa questo non lo capisce. La stessa sx residua oscilla tra il suo appoggio al potere e vecchi cliché che nega nel momento stesso che si perverte al neoliberismo.
Ma un Casaleggio non nasce dappertutto. E finché i diritti dei popoli non riusciranno a vincere in tutta Europa, ce ne sarà di cammino da fare.
Nel 1951 Calamandrei diceva: “La nostra Costituzione è in parte una realtà, ma solo in parte. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere”.
Ormai si usa il termine fascista in modo improprio, per bollare un nemico indesiderato.
Non è stato forse fascista il tentativo di Renzi di stuprare la Costituzione e le sue leggi e i suoi atti che continuamente tentano di mettere il potere del Governo sopra Magistratura e Parlamento?
Macron non è la soluzione, a meno che da Presidente non diventi un Macron inedito, perché la finanza (e più in generale la politica economica) liberista è il motore della crisi sociale e della deriva politica che mina le democrazie e distrugge i diritti del popolo e la democrazia.
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Beppe Grillo e Macron
Quante saranno le persone che si riconoscono nell’estrema dx in Francia? Davvero è possibile che il 34% dei francesi sia di “estrema dx?”. È veramente “amore” quello per Macron, così come viene spacciato dai sorridenti mass media dell’establishment? La vera notizia è che nella speranza di disfarsi di questa Europa più di un terzo dei votanti ha scelto l’estrema dx e più di un terzo dei francesi non si sente rappresentato con l’astensionismo oltre il 25% (record storico dal 1969) e con il record storico assoluto di schede bianche, il 12%. Considerando che in Francia l’euro, la globalizzazione e le banche non hanno potuto fare disastri paragonabili a quelli perpetrati a danno dei diritti dei cittadini in Italia: dovrebbe essere chiaro quanto è pesante quel 34%.
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Straccioni d’Europa, di che vi rallegrate se ha vinto la dx delle banche e della finanza? Avete da perdere tutte le vostre catene ma passando da una dx all’altra non farete che rafforzarle.
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Diego Fusaro
Vince Macron, i mercati festeggiano, l’Unione Europea esulta, il capitale ringrazia, la classe dominante brinda. Vi è altro da aggiungere?

NE RESTERA’ SOLO UNO
bruno p., napoli

In Europa l’ultimo immortale della democrazia delle masse è il M5S, ed è questo il nemico da abbattere da parte di quell’establishment che sta facendo terra bruciata delle costituzioni nazionali e dei diritti delle persone in nome di una Europa della finanza e delle banche.
E’ per questo che cercano di omologare il M5S nei gruppi dei populisti, visto che è fallita miseramente ogni collocazione politica da parte della propaganda partitocratica per cercare di identificare il Movimento con la dx o con la sx e dare l’opportunità ad una informazione di regime che vuole imporre una Europa di finti moderati come modello perfetto di democrazia.
Non esiste in Europa un organismo capace di rappresentare direttamente il popolo come fa il M5S che della partecipazione fa la sua bandiera e da informazioni veloci e mirate di quello che sta accadendo nel vecchio continente.
L’UE della Merkel e dei Junker si aggira come una bestia ferita dopo l’effetto Brexit e il ciclone Trump, cercando di contenere quello che chiama populismo che altro non è che la voce della democrazia morente che non si sente più rappresentata da questa élite finanziaria.
Macron è il nuovo pupazzo francese che da noi si chiama pinocchio, legislature di facciata per addolcire la pillola di nuove tasse e nuovi debiti per mantenere sempre gli stessi cerchi di potere.
L’Italia è l’ultimo baluardo per ritornare a quell’Europa dei job act e delle riforme costituzionali che permetteranno al più forte ma sopratutto al più cattivo di prendersi pezzi di nazione a prezzi di outlet per egemonizzare l’intero continente e poter sottomettere i popoli a suon di debiti e svalutazioni salariali.
Il M5S ha una grande responsabilità: costituisce la linea Maginot dello strapotere finanziario europeo rendendo soldati i singoli cittadini. Superata tale linea la democrazia sarà solo una parola vuota.
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MACRON E IL POPOLO
La Francia ha scelto il suo Presidente. Per i francesi è stato un suicidio assistito, pur di non far vincere la Le Pen sono caduti dalla padella alla brace.
Purtroppo non hanno avuto una alternativa valida, una vera rappresentanza del popolo. Così ha vinto un uomo della grande finanza, un uomo delle Banche, l’emblema della politica liberista, fatta di politiche di lacrime e sangue, di disgregazione del tessuto sociale.
Siccome i francesi non sono come gli italiani, io penso, spero di essere smentito, che la Francia vivrà un periodo di lotte, di scioperi, anche violenti, contro le riforme che le verranno imposte dall’Europa tecnocrate.
In Italia c’è chi festeggia, copiando slogan, vestiti e cravatte. Ma ha fatto i conti senza l’oste. In Italia la vera forza di opposizione e la più grande rappresentanza del popolo non è la Lega di Salvini, ma un movimento politico nato e cresciuto tra la gente. Quindi dal punto di vista di scegliere chi guidare il Paese, noi italiani siamo più fortunati rispetto ai francesi e possiamo scegliere consapevolmente tra chi, come Renzi, ha portato avanti politiche liberiste come la svalutazione del salario dei lavoratori e lo smantellamento di qualsiasi tutela, e tra chi si è opposto a tutto ciò mettendo al centro della politica le esigenze dei cittadini, ascoltando i loro problemi, lottando dentro il Parlamento sempre più espressione dei poteri forti e non della sovranità popolare.
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Perle di MACRON
1) In questa società c’è una maggioranza di donne. E molto di loro sono, per la maggior parte, incolte.
2) I salariati francesi sono pagati troppo. 3) I salariati devono poter lavorare di più, senza essere pagati di più .
4) Gli inglesi hanno la fortuna di aver avuto Margaret Thatcher.
5) La Francia è in lutto di un re .
6) Non sono qui per difendere dei lavori esistenti.
7) La disoccupazione di massa in Francia è dovuta al fatto che i lavoratori sono troppo protetti.
8) Macron qualifica tutti coloro che nel Partito Socialista si oppongono alla sua legge (308 articoli tra cui quello sul lavoro di domenica, di notte, o la privatizzazione della donazione del sangue) di infestati e fannulloni .
9) Penso ci sia una politica di fannulloni e che ci sia una politica di artigiani
10) Macron propone transfert gigantesco di 450 miliardi dei contributi sociali del salario lordo pagato dal capitale « loro » su quello dello Stato pagato dalle tasse « noi ».
11) Conto su di voi per assumere più apprendisti. Ormai è gratuito quando sono minorenni.
12) Considerata la situazione economica, non pagare più le ore supplementari è una necessità.
13) 35 ore per un giovane, non è abbastanza.
AUGURI!!!
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Gian Franco Dominijanni
Tra Maccheron e Le Pennette, oggi all’arrabbiata, ha vinto la Francia dei je suis cojon. Il popolo è sempre un’incognita, spesso vive di logica riflessa dagli specchietti per Allodole.
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LA SIGNORA MACRON
Dunque Macron a 15 anni si innamora della sua insegnante quarantenne, sposata e con 3 figli. Alla fine la sposa e la porta all’Eliseo. Bella storia, un po’ estrema, anche se in certi Paesi o in Francia in tempi non lontani lei sarebbe finita in carcere per seduzione di minore. Lei viene descritta come colta, elegante, raffinata. Lui, appena eletto, la bacia furiosamente.
Professoresse, occhio ai vostri allievi! Chissà che tra loro non ci sia qualche futuro re d’Italia!
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L’AFFASCINANTE TECNOCRATE
Berluscameno

Emmanuel Macron è il più recente prodotto dell’élite globalista neoliberista di SOROS &C., cui sogni di dominio sono turbati dall’incubo Le Pen .(Ormai il pericolo è passato?).
Dopo Brexit e Trump, l’ “OLIGARCHIA DEL DENARO” che governa l’Europa e l’Occidente, non si poteva certo permettere una vittoria del Front National in Francia che avrebbe dato un colpo mortale alla sopravvivenza dell’ ‘UE’, della ‘zona Euro’ e del “sistema di potere tecno-finanziario”.
Sia chiaro, Macron non è un tecnocrate alla Mario Monti: triste, grigio, anziano, con il culto della sobrietà polverosa. E’ colto, bello, ricco, elegante, ammaliante nei modi e affascinante nella retorica; è il candidato ideale che piace alla gente che si piace (e sopratutto che conta!). Ha una storia personale viva, una moglie di 25 anni più grande incorniciata da classe e raffinatezza; ha frequentato le scuole migliori: diploma al Lycée Henri-IV (uno degli Istituti più prestigiosi di Francia); laurea alla Nanterre di Parigi (l’Università che ha sfornato Presidenti, Primi Ministri, banchieri); specializzazione all’ENA.
Ha iniziato a lavorare nell’”Ispettorato Generale delle Finanze” uno dei sette “Grand Corps” dello Stato, i centri di potere della tecnocrazia. Poi nel 2008 è entrato alla “CORTE DEI ROTSCHILD” come banchiere d’affari. Qui ha fatto il “colpo grosso” mettendo in piedi l’operazione di acquisizione da parte della” Nestlé”, del colosso farmaceutico americano “Pfizer”; “Peter Babreck”, il patron della Nestlé, di lui dirà: “E’ un giovane saggio che sa padroneggiare la tecnica e gli esseri umani”. E così, tra un’operazione finanziaria e l’altra, Macron “ha accumulato una fortuna” e ha maturato la voglia di scendere in politica.
Ovviamente nel “Partito Socialista”(il Partito dei soli ricchi che contano!), perché il “cuore dei banchieri e dei tecnocrati batte sempre a sx , solo così possono derubare i risparmiatori che votano a sx” !
Nel 2012 è diventato “Vice Segretario Generale dell’Eliseo” e nel 2014 “Ministro dell’Economia” nel primo Governo Valls. Nel 2015 fonda il suo movimento “En Marche!” con cui lancia la candidatura alle presidenziali e giorno dopo giorno, porta con sé pezzi dell’ormai agonizzante Partito Socialista. Una carriera sfolgorante ed incredibilmente veloce e sino alla “vittoria sulla Le Pen”; anche troppo per i tempi della politica francese.
La sua “ascesa fulminea” ha destato sospetto anche oltre Manica, tanto che “The Spectator” ha cercato di indagare sui potenti amici che lo sostengono da dietro le quinte con l’obiettivo non solo di “dividere i socialisti ma di sostituirli”.
“Oggi Macron è il Presidente di tutti i francesi “! Forse era l’unico in grado di contendere l’Eliseo alla’ Le Pen’. Il rivale che poteva insidiargli pezzi di elettorato era il “gollista Fillon”, fatto fuori da una puntuale quanto provvidenziale inchiesta giudiziaria.
Ma sopratutto “Macron è il perfetto prodotto di laboratorio dell’ideologia dominante”:
un tecnocrate, “banchiere di sx”, con idee più illuminate che illuministe, “progressista, multiculturale, ecologista “ma a “favore della globalizzazione neoliberista progressista ”di SOROS &C, proprio come il nostro Renzi; “pro-immigrazione”, vuole più Europa, più “integrazione” cioè più potere a Bruxelles e in politica estera condivide le posizioni guerrafondaie sulla Siria ed è “ostile alla Russia di Putin” in perfetta sintonia con l’agenda atlantista. “Le sue idee politiche” sembrano prese direttamente dai documenti dell’ “Open Society di George Soros”; come il nome del suo Movimento (En March!) così incredibilmente uguale a “Move.On”, l’organizzazione di cui Soros è il principale finanziatore e che appoggia le politiche” liberal” dei “candidati democratici negli Stati Uniti”.
Attorno a Macron si è raccolto il gotha del potere finanziario, mediatico e industriale francese che ‘ in primis’ vogliono “spennare l’ ITALIA (io: ha poco da rallegrarsi Renzi!).
Il capo fila è “Pierre Bergé” -il grande industriale miliardario e filantropo -definito non a caso il “Soros di Francia”; Bergé è –infatti – uno dei più straordinari interpreti del nostro tempo: l’uomo che ha amato “Yves Saint Laurent” ,trasformando il suo genio in industria.
Bergé, “omosessuale e laicista estremo” che vuole l’abolizione di tutte le festività cristiane in Francia, “filantropo in prima linea per le battaglie progressiste”, è anche l’azionista di maggioranza di Le Monde (di cui detiene il 64% delle quote insieme a ‘Pigasse’ l’altro “banchiere enfant prodige della sx francese”) e Nouvelle Observateur.
Ci dice ‘Gianpaolo Rossi ‘che nel team di Macron, ha un ruolo guida “Bernard Mourad”, l’uomo di” Morgan Stanley” in Francia e poi a capo del comparto media del colosso olandese “Altice Sfr” che gestisce oltre 60 testate (quotidiani e periodici) tra cui Liberation, Le Figaro, L’Express, radio e tv come RMC e BFM; ruolo da cui si è dimesso per gestire la campagna elettorale di Macron conducendolo alla vittoria.
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Macron ha di fronte molte difficoltà:
Non rappresenta la maggioranza dei francesi
Al ballottaggio il 56 % dei francesi o si è astenuto o ha messo scheda bianca o ha votato Le Pen. Macron può aver ottenuto la maggioranza dei voti, ma questo non equivale alla maggior parte dei francesi. E anche al 1°turno, gli elettori che lo hanno votato sono stati solo 8,6 milioni su 47, uno su 6 e molti di questi in realtà non lo sostengono. Troppi sono stati voti non per lui ma contro la Le Pen. Solo 8 su 100 lo hanno realmente scelto.
I voti della Le Pen sono troppi, al 1° turno 7,6 milioni, al 2° 10,6. Ci sono troppi disoccupati e scontenti e non sarà facile convincerli.
In parlamento Macron avrà una serie di difficoltà per ottenere la maggioranza e senza avrà difficoltà a far passare le leggi che vuole. I repubblicani si stanno attrezzando per cercare di ottenere una maggioranza in parlamento. Non sarà facile per lui allearsi con un altro partito e avrà contro 4 gruppi: Mélenchon, quel che resta dei socialisti, i repubblicani e i lepenisti e ha contro i sindacati. Una simile debolezza in Francia non c’è mai stata. Potrebbe finire come Hollande.
La CGT ha detto: “Non è un Presidente eletto, è come un Presidente-amministratore delegato.” Se Macron vuole riformare le leggi del lavoro – e ha detto che lo farà per decreto – può aspettarsi più manifestazioni nei mesi e anni a venire.
Ha dei compiti enormi: riconciliare il Paese, ridurre la disoccupazione, ripristinare la fiducia nell’Europa, riformare l’Unione europea, rilanciare l’economia, far fronte alla minaccia terroristica e trovare un modo per riconciliare la Francia con l’Islam e l’immigrazione, dare una nuova identità alla Francia. Non sono cose da poco.
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David Divad
Ecco chi sono i finanziatori di Macron: SOCIO DI RENZI !!!
George Soros: 2.365.910,16 €
David Rothschild: 976.126,87 €
Goldman-Sachs: 2.145.100 €
FRANCESI, POPOLO MASOCHISTA!

E’ cominciata la corsa a bighe unite
IL PD E FORZA ITALIA ALLEATI
A Sava, comune di 16.500 abitanti in provincia di Taranto, il PD e Forza Italia appoggiano già lo stesso candidato sindaco. Evviva! E questo è solo l’inizio!
Il nuovo sistema elettorale costruito dal Pd prevede che in ogni circoscrizione ci si possa alleare con partiti alla propria dx o sx secondo gli interessi del momento. Avete mai visto un simile obbrobrio? Può funzionare per le amministrative, ma come si sintetizzerà con le politiche? Non si capisce proprio come tali alleanze locali di comodo si riassumeranno in un Parlamento nazionale. Mettiamo che localmente al sud ci si allei di più con la dx e a nord con la sx, come si decide il risultato finale? Ma è costituzionale tutto questo? Tutto è parcellizzato in un caos indescrivibile, dove a Bergamo di sopra ci si allea con la dx e a Bergamo di sotto con la sx. E dopo? Si vede solo un gran casino dove l’unica cosa che conta è avere la maggioranza con qualunque mezzo. Il Pd sembra un accecato che corre con ogni iniquità attaccata ai talloni!
Meschini coloro che credono ancora nelle divisioni tra partiti! Ormai costoro sono una cricca comune, dove l’unico scopo è la vittoria sul campo con qualsiasi mezzo, legittimo o pazzoide. Vincere: collante universale che ha divorato tutte le ideologie.
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Alessandro Bertone
Oggi la battaglia politica non è più tra dx e sx, visto che in vari Paesi europei la sx è scomparsa e al più abbiamo una dx populista contro una dx dell’alta finanza e delle multinazionali, o una ex sx che rinnega tutti i suoi valori e ideali per allearsi con la dx che trova. Oggi la lotta è tra quelli che sostengono la cricca dei magnati e quelli che difendono i diritti dei popoli. Neoliberisti e fautori della democrazia diretta. Inutile cercare di dimostrare che la democrazia potrebbe stare tra i primi.
Infelici quei Paese dove non esiste nessun Movimento a favore del popolo!

RENZI È UNA GIGANTESCA FAKE NEWS, IL BOMBA HA COLPITO ANCORA: ECCO TUTTE LE BALLE DI RENZI MINUTO PER MINUTO
Riccardo Fraccaro

Renzi aveva promesso ai quattro venti di ritirarsi dalla politica ed è stato appena nominato segretario del Partito Demagogico. Renzi è una gigantesca fake news, nel suo discorso il mentitore seriale Renzi ha colpito ancora: ecco le balle più clamorose del bomba minuto per minuto.
1. “Il Pd non è il luogo dove tutti sparano contro”. Solo negli ultimi tempi abbiamo assistito solo a Prodi impallinato dai 101 traditori, di cui molti renziani, a Letta pugnalato alle spalle da una congiura di palazzo, guidata da Renzi, alla scissione di Bersani e company, fortemente voluta dal segretario.
2. “Il Pd non è un partito personale”. Renzi ha trasformato il Pd in una macchina di potere e propaganda a proprio uso e consumo, imponendo una svolta leaderistica che si riflette sui temi dell’agenda politica, sulle nomine di ogni ordine e grado, sull’azzeramento del concetto stesso di pluralismo.
3. “Lo stallo sulla legge elettorale non dipende dal Pd”. Renzi ha creato il caos istituzionale con l’Italicum e ora, mesi dopo la sentenza della Consulta, il partito di maggioranza non sblocca la riforma. Il M5S ha chiesto sin dall’inizio di andare subito al voto con il Legalicum, ma il segretario del Pd tiene il Parlamento in stallo.
4. “Il Pd mette al centro tre parole: lavoro, casa e mamme”. Il Jobs Act sta creando la più grande bolla di disoccupazione mai vista, la casa è diventata facilmente pignorabile dalle banche grazie al Pd e alla mamme sono stati chiusi i punti nascita in tutta Italia.
5. “Guardo al ballottaggio in Francia e rosico”. Renzi rosica perché ignora che in nessun ordinamento democratico esiste un ballottaggio per gli organi legislativi, come il Parlamento, ma solo per quelli monocratici come la carica di Presidente della Repubblica.
6. “Domenica andremo a Roma per pulire la città”. I decenni di gestione criminosa della Capitale non potranno certo essere ripuliti con una sceneggiata domenicale. È vero piuttosto che il Governo a guida Pd non elargisce le decine di milioni di euro che spettano a Roma per sviluppare la raccolta differenziata.
Ecco, in circa 60 minuti di discorso Renzi ha sfornato una media di una frottola ogni 10 minuti. Una media destinata ad aumentare con l’avvicinarsi della campagna elettorale, che è inversamente proporzionale alla sua credibilità: ormai ogni volta che apre bocca Renzi è come Pinocchio, solo che invece di allungarsi il naso perde la faccia.

POPULISTA? UN COMPLIMENTO
Paolo De Gregorio

Vedo su il Fatto Quotidiano, un appello del Procuratore di Palermo Di Matteo che recita: “come ai mafiosi togliere i beni ai corrotti, sarebbe una rivoluzione” e aggiunge “la democrazia non si può veramente realizzare senza una liberazione dalla mentalità mafiosa, da un sistema di illegalità diffusa a tutti i livelli, che sta corrodendo come un cancro il nostro Paese”
Sarò un inguaribile “populista”, ma di questa possibilità, anzi necessità di sequestrare tutti i beni, anche della famiglia, a coloro che hanno rubato alla collettività, sia politici, che manager (vedi Alitalia, Ferrovie, Banche), sono perfettamente consapevoli molte persone che frequento, gente di 70 anni e più, con al massimo la quinta elementare, che sono pronte a votare qualsiasi partito metta nel proprio programma politico il sequestro di ogni tipo di bene acquisito illegalmente. Non solo, ma questi “ignoranti” si spingono a pensare che la prescrizione nei processi è causa della loro lentezza e va dunque abolita, che dopo il primo grado di giudizio si va in galera, e che i parlamentari sono cittadini come gli altri e non devono decidere se un membro del Parlamento sia processabile o meno.
Vedendo da quali bocche esce il termine “populismo” e in quali circostanze, mi sono persuaso che viene usato da persone che hanno un profondo disprezzo per il popolo (teoricamente sovrano) di cui temono il giudizio e che usano il potere politico e quello mediatico (che hanno in mano al 90%) per complicare le cose semplici (per loro le leggi sono da interpretare non da applicare), per omettere e far sparire notizie sgradite, per mettere i bastoni tra le ruote alla magistratura che li indaga.
Nel quadro del quotidiano depistaggio di politica e media dai vari problemi, non appare mai una deduzione che è lampante: dal dopoguerra ad oggi la casta politica è stata piena di laureati, esperti, professoroni, economisti, avvocati, banchieri, capitalisti, manager, molti dei quali pizzicati con le mani nella marmellata, e che hanno portato l’Italia ad un debito pubblico di 2.250 miliardi di euro (praticamente insostenibile), la disoccupazione giovanile al primo posto in Europa, la corruzione dilagante, l’assetto idrogeologico del territorio abbandonato, le tre mafie sempre più presenti in tutte le regioni, ma non c’è nessuno che concluda che è l’onestà il primo requisito da chiedere a chi fa politica e l’interesse della collettività deve essere la sua guida.
Anzi, i “populisti” vengono anche definiti inesperti e ignoranti, da dx e da sx, nel vano e ridicolo tentativo di ridare credibilità a partiti ormai marci, che si sono rottamati da soli, sotto il peso di fallimenti e corruzione.
La politica delegata ai partiti ha dimostrato di non funzionare e deve essere sostituita dalla democrazia diretta che porti gli elettori ad avere l’ultima parola su ogni provvedimento legislativo importante, tramite tecnologie avanzate che permettano votazioni sicure e senza spese.

Renato Soru del PD e’ stato assolto in appello dal reato di evasione.
“Ha evaso sette milioni di euro per errore”
Cosi dice la Corte d’ Appello.
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Giuseppe Stelluti
Soru, eurodeputato piddino, condannato in primo grado per evasione fiscale, oggi in appello è stato assolto (e i piddini ballano assieme ai topi) perché il fatto non sussiste.
ATTENZIONE però, non sussiste non perché non ha evaso, ma ha evaso involontariamente, poverino, evadeva a sua insaputa

LA BOSCHI CHIESE A UNICREDIT DI COMPRARE BANCA ETRURIA PER SALVARE LA BANCA DEL PADRE. IL CONFLITTO DI INTERESSI E’ ENORME

Lo sostiene l’ex direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, nel suo ultimo libro “Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo”:“L’allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’amministratore delegato”, scrive l’ex numero uno di via Solferino. Le anticipazioni del libro hanno immediatamente incendiato il dibattito. “Lo vedete adesso il conflitto di interessi?”, scrivono su Facebook, in un post identico, i deputati M5s Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio. “La Boschi dovrebbe dimettersi all’istante dopo aver chiesto scusa agli italiani”.
Sono arrivati a scrivere che le accuse alla Boschi di aver cercato di favorire da ministra la Banca del padre sono un depistaggio dei 5stelle per distrarre l’attenzione dal malGoverno della Raggi (Bonifazi). Ma da quando de Bortoli è un 5stelle?
Sentite cosa ha la faccia di scrivere Bonifazi, tesoriere del Pd: “Leggo che il pluripregiudicato Beppe Grillo annuncia di essere pronto a fare azioni legali contro esponenti del PD. Considerata la sua fedina penale e la sua lunga storia costellata da evasione e condoni fiscali, se Grillo facesse finalmente un’azione legale sarebbe una novità davvero interessante. Ma lo togliamo dall’imbarazzo. Domani alle 12,00 presenterò personalmente l’esposto denuncia contro il M5S e Beppe Grillo”.
E Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera: “È vergognoso e strumentale l’attacco M5S a Boschi teso unicamente a coprire i disastri di Roma o l’inchiesta sulle firme false a Palermo. Si occupino dei problemi della gente e non di fare gli aspiranti pm visto che non hanno né i criteri morali né le capacità giuridiche”.
E Lorenzo Guerini: “Il M5s strumentalizza un brano di un libro, su cui tra l’altro Maria Elena Boschi ha già espresso la volontà di citare in giudizio, per nascondere le clamorose difficoltà sui rifiuti che sommergono Roma e soprattutto l’imbarazzo delle registrazioni audio di Palermo”.
Davvero comico e impressionante! Da una parte le calunnie alla sindaca di Roma, dall’altra un intreccio sporchissimo di renziani legati alla massoneria che usano il potere politico per fare gli interessi delle banche di famiglia!
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Dunque uno scandalo che vede al primo posto i padri di Boschi e Renzi e gli amici di famiglia. Un intreccio perverso con la P2. Un caso di corruzione gigantesco.
200.000 clienti derubati. Cittadini che devono pagare con le loro tasse i danni prodotti da queste banche. Clienti che sono stati truffati e ora ci rimettono il 20%. Bancari che hanno frodato. Clienti ricchi e morosi che non vengono disturbati e di cui non si dicono nemmeno i nomi ‘per la privacy’ (?). Organi di controllo che non hanno controllato. Nessuno che viene punito.
Il Governo piddino fa una legge salva banche e regala 20 miliardi alle banche corrotte, togliendoli ai cittadini.
Una ministra che trama per ordinare, dall’alto della sua carica, a Unicredit di salvare la banca di famiglia comprandola. E tutto in piena violazione del conflitto di interessi. E contro l’Ue che vieta aiuti pubblici a imprese private.
E l’unica cosa che costoso riescono a dire per scagionarsi è che è tutta una invenzione del pluripregiudicato Grillo per distrarre l’attenzione da Roma?????

IL COPIONE DELLA VERGOGNA
Marco Travaglio

Due fatti, freschi di giornata. 1) Nel suo libro Poteri forti (o quasi) (Rizzoli), l’ex direttore del Corriere e del Sole 24 Ore Ferruccio de Bortoli rivela che nel 2015 una ministra chiese all’amministratore delegato di una grande banca quotata in Borsa, Unicredit, di acquistare la banchetta decotta di Arezzo, la Etruria vicepresieduta dal di lei padre, multato da Bankitalia e indagato dalla Procura per averla male amministrata. 2) Il pm di Napoli che ha avviato le indagini sul padre e alcuni stretti collaboratori dell’ex premier, dopo vari attacchi calunniosi, viene trascinato dinanzi al Csm da un procedimento disciplinare promosso dal Pg della Cassazione a cui il Governo dell’ex premier ha appena allungato la carriera, prorogandogli l’età pensionabile; il procuratore capo di Napoli invece viene spedito anzitempo a casa da un decreto dell’ex premier che gli anticipa l’età pensionabile; l’indagine di Napoli viene trasferita a Roma, con i ritmi da ponentino tipici del luogo; e il capitano del Noe che l’ha coordinata viene indagato per falso in atto pubblico a Roma per uno scambio di persona nell’informativa.
Immaginate che accadrebbe se i protagonisti di questi due fatti fossero Silvio Berlusconi e una sua ministra: avremmo (giustamente) le piazze piene di manifestanti contro l’abuso di potere, l’uso privato di pubbliche funzioni, il familismo amorale e l’attacco all’indipendenza della magistratura. Invece la protagonista del primo fatto è Maria Elena Boschi, ex ministra delle Riforme del Governo Renzi, ora sottosegretaria del Governo Gentiloni: tutti zitti. Cuore di figlia: cosa non si fa per salvare il papà. L’ex premier che ha fatto attaccare dai suoi il pm Henry John Woodcock e gli altri inquirenti napoletani, rei di avere scoperto il ruolo di suo padre Tiziano e del suo ministro Luca Lotti nello scandalo Consip, poi ha allungato la carriera del Pg della Cassazione Pasquale Ciccolo mentre anticipava la fine di quella del procuratore di Napoli Giovanni Colangelo, poi ha esultato per l’incriminazione del capitano Giampaolo Scafarto e ora vede finire al Csm Woodcock, è Matteo Renzi: tutti zitti. Cuore di figlio: cosa non si fa per salvare il babbo.
Si ripete paro paro il vecchio copione collaudato nel biennio di Tangentopoli e nel ventennio berlusconiano: un pm scopre reati dalle parti del Governo e subito finisce nel fuoco incrociato di attacchi politico-mediatici, ispezioni ministeriali, azioni disciplinari, procedimenti di trasferimento d’ufficio, tentativi di scippare l’inchiesta per trasferirla a Roma o in altri lidi più placidi e ameni.
La differenza tra ieri e oggi è che i punti di resistenza sono scomparsi. Ai tempi di B. c’erano alcuni giornali, intellettuali e programmi tv che denunciavano i fatti, una parte di opinione pubblica informata e dunque indignata che scendeva in piazza trascinandovi un’opposizione tremebonda e consociativa, una magistratura piuttosto compatta a difesa delle prerogative costituzionali, un Csm non proprio prono ai diktat del Governo. Ora che il pericolo viene dal centrosx, complice il lungo martellamento di Napolitano contro le Procure più attive, non si muove una foglia. Oggi l’azione disciplinare contro quel discolo di Woodcock, che ha avuto l’ardire di indagare sui cari di Renzi, non la sferra più il ministro della Giustizia, come facevano i vari Biondi, Mancuso e Castelli agli ordini di B. (il Guardasigilli Andrea Orlando ha respinto le pressioni renziane in tal senso e, in un’intervista al Fatto, ha avvertito l’ex premier che, se vuole colpire i magistrati, deve trovarsi un altro ministro): la promuove direttamente un magistrato, il Pg della Cassazione, pochi mesi dopo il decreto contestatissimo (anche dall’Anm) che ha esentato lui e poche altre supertoghe (ma non il procuratore di Napoli) dal pensionamento anticipato. Lo stesso Ciccolo aveva già dato ottima prova di sé nel 2007 contro il pm Luigi de Magistris, impegnato a Catanzaro in inchieste sgradite ai politici e a Napolitano; e soprattutto nel 2012, quando Napolitano, su richiesta dell’indagato Mancino, tentò d’interferire nelle indagini di Palermo sulla trattativa Stato-mafia. Napolitano scrisse al Pg Ciani e al suo vice Ciccolo di assecondare le richieste di Mancino, che puntava al trasferimento dell’indagine e al quale il consigliere giuridico del Colle confidò: “Ho parlato sia con Ciccolo che con Ciani: hanno voluto la lettera così fatta per sentirsi più forti”. Fu persino convocato il procuratore antimafia Piero Grasso, che però rifiutò di avocare l’inchiesta perché non ne aveva il potere e non ne ricorrevano i presupposti.
Ora tocca a Woodcock: Ciccolo lo accusa di “grave scorrettezza” e “indebita interferenza” nelle indagini romane su Consip. E non per un’intervista, che peraltro sarebbe stata giustificata, anzi doverosa per chiarire la sua posizione e difendere l’ordine giudiziario, viste le calunnie di cui era bersaglio. Ma per alcune frasi scambiate con colleghi e riportate da Repubblica che smentivano le menzogne di giornali e politici sulla sua “guerra” ai pm romani e sul suo ruolo di “mandante” dell’errore del capitano Scafarto. Frasi che non interferiscono affatto nel lavoro della Procura di Roma e non rivelano alcun segreto d’indagine. Dunque – lo diciamo chiaro e tondo, anche in perfetta solitudine – quest’azione disciplinare non sta né in cielo né in terra, come dimostrano gli infiniti precedenti di pm coraggiosi (Woodcock compreso) trascinati davanti al Csm e poi prosciolti per aver detto la verità. Piercamillo Davigo, che di simili rappresaglie ne ha subìte parecchie sulla sua pelle, ripete spesso: “Non ce l’hanno con noi per quello che diciamo, ma per quello che facciamo”.

LA SAGRA DEL TARTUFO
Marco Travaglio
Prosegue a Roma la sagra del tartufo. Siccome Ferruccio de Bortoli rivela che la ministra Boschi tentò di rifilare a Unicredit il bidone paterno di Banca Etruria di cui giurava di non essersi mai occupata, e nessuno smentisce tranne lei, tutti a domandarsi chi sarà mai la bugiarda. Intanto, al Csm, il Pg della Cassazione Pasquale Ciccolo risponde alle critiche del Fatto sull’azione disciplinare contro il pm Woodcock: “Ho fatto il mio dovere, non conosco Renzi”. E molti consiglieri del Csm fanno a chi si indigna di più per l’ignobile atto di leso Ciccolo. Sono gli stessi che il 20.9.2016 votarono unanimi il duro parere negativo del Csm sul decreto del Governo Renzi che esentava dal pensionamento anticipato (da 72 a 70 anni) una trentina di supertoghe, ma soprattutto due: il Presidente della Cassazione Giovanni Canzio e il Pg Ciccolo (che ovviamente si astennero). Intanto l’Anm minacciò lo sciopero e disertò l’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione contestando “una scelta incostituzionale e discriminatoria che crea una distinzione tra magistrati di serie A e di serie B”. “Il Governo – spiegò il Presidente Davigo – pensa di poter decidere chi deve fare il giudice, ma questo non è possibile: i governi non possono scegliere i giudici. È un vulnus, che non ha precedenti nella storia della Repubblica, nell’indipendenza e autonomia della magistratura: un esecutivo che sceglie i magistrati da trattenere in servizio o da collocare a riposo”.
Poi, siccome sarebbero spariti 450 procuratori e presidenti di tribunale difficilmente sostituibili in tempi brevi, il Governo Renzi s’impegnò per iscritto con l’Anm a prorogare anche loro. Ma, guardacaso, a dicembre il Fatto rivelò che la Procura di Napoli indagava su Consip e i traffici di Lotti, babbo Renzi & C. E il Governo fotocopia Gentiloni si rimangiò l’impegno, pressato dal Pd renziano: così andarono a casa tutti i magistrati settantenni tranne Canzio, Ciccolo e pochi altri fortunati. E fra quei tutti, combinazione, il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo. Che poi dichiarò al Corriere: “Sono rimasto sorpreso dalla determinazione del Governo e del gruppo Pd a non far votare l’emendamento dall’assemblea… Con la sostituzione di due Senatori in commissione, si è voluto impedire che l’aula del Senato potesse decidere se approvare o meno l’emendamento”. E, alla domanda se c’entrasse l’inchiesta Consip, ammise: “Certo, la coincidenza temporale è un dato oggettivo”. Ecco, gentile dottor Ciccolo, le nostre critiche riguardano proprio questo.
Non la sua convinzione, legittima e comprensibile, di aver fatto il suo dovere col processo disciplinare a Woodcock (mentre l’altro titolare dell’azione disciplinare, il ministro della Giustizia, ha escluso che ne ricorrano i presupposti). Ma il fatto che a trascinare al Csm il pm più detestato da Renzi&C. sia proprio lei, cioè uno dei pochissimi giudici – per dirla con Davigo – “scelti dal Governo” Renzi. Che poi lei non conosca Renzi, non l’abbiamo mai dubitato, ma importa poco. È Renzi che, magari per sentito dire, deve conoscere sia lei sia Canzio, se per lasciarvi in servizio dopo la scadenza fissata da lui stesso ha sfidato la Costituzione, il Csm e l’Anm. E, col senno di poi, ci ha azzeccato. Brutto affare: il giudice non dovrebbe solo essere, ma anche sembrare imparziale.
Lei, dottor Ciccolo, accusa Woodcock di “interferenza indebita” nelle indagini di Roma (cui sarebbe stato ormai “estraneo una volta declinatane la competenza”) sul capitano del Noe Giampaolo Scafarto, indagato per falso per uno scambio di persona e un’omissione nell’informativa Consip. Woodcock, in alcune frasi dette ai colleghi del suo ufficio, attribuitegli da Repubblica e mai smentite, ipotizzò un “errore” non doloso dell’ufficiale, negò di essere il mandante di complotti contro la famiglia Renzi e smentì contrasti con i colleghi romani. Ora, oltre al suo sacrosanto diritto di difendersi dalla calunniosa campagna politico-mediatica che infangava l’intero ordine giudiziario, ci sono due fatti incontestabili.
1) L’informativa Scafarto l’aveva ricevuta per primo proprio Woodcock, prima di passarla a Roma (il che rende almeno dubbia la competenza della Procura capitolina).
2) Dire che Scafarto ha commesso un “errore grave”, ma in buona fede, non impedisce ai pm romani di pensarla diversamente. E comunque anche il procuratore reggente di Napoli, Nunzio Fragliasso, parlò di semplice “errore”: perché Ciccolo non contesta anche a lui, oltreché a Woodcock, la medesima “interferenza indebita”? O l’hanno commessa entrambi, o non l’ha commessa nessuno. C’è invece un alto magistrato che, lui sì, del tutto “estraneo” a un’indagine altrui, la criticò pubblicamente con una “indebita interferenza”. È Canzio che nel 2015, ancora Presidente della Corte d’appello di Milano, approfittò dell’inaugurazione dell’anno giudiziario per sparare a zero non solo sulla Procura di Palermo, ma addirittura sulla Corte d’Assise che aveva deciso di ascoltare come teste il Presidente Napolitano al processo sulla trattativa Stato-mafia: “È mia ferma e personale opinione che questa dura prova si poteva risparmiare al Capo dello Stato, alla magistratura stessa e alla Repubblica Italiana”. Perché il Pg Ciccolo non attivò l’azione disciplinare, se è suo “dovere” perseguire tutti i magistrati che “interferiscono indebitamente” in procedimenti cui sono “estranei”? Qualcuno potrebbe dedurne che le indagini e i processi non si possono criticare, salvo quelli sgraditi al potere. Cioè che la legge non è uguale per tutti. Come la pensione.

BANCA ETRURIA, IL SEQUEL
Stefano Ragusa

Fatti:
– primi di gennaio 2015, ispettori di bankitalia passano al setaccio i conti di banca Etruria;
– Boschi chiede al capo di Unicredit, Ghizzoni, di comprare Banca Etruria
– Ghizzoni rifiuta.
– 20 gennaio 2015 il Governo vara la riforma delle popolari che le trasforma in Spa e facendo schizzare alle stelle le quotazioni di Banca Etruria
– febbraio 2015, Banca Etruria viene commissariata
Sequel:
– Ottobre 2015, la DDA di Firenze indaga il numero 2 di Ghizzoni, Palenzona. Un terremoto in Unicredit che distruggerà la carriera sia di Palenzona che di Ghizzoni che si dimetteranno da Unicredit.
I fatti sono che Boschi chiese a Ghizzoni, capo di Unicredit di comprare Banca Etruria. Ghizzoni rifiutò e ora Ghizzoni non è più a Unicredit.
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Ferruccio de Bortoli è uno dei massimi giornalisti italiani, direttore per due volte del Corriere della Sera dal 1997 al 2003 e dal 2009 al 2015, nonché direttore del Sole 24 Ore dal 2005 al 2009 per volontà di Montezemolo. Dal 2015 è Presidente dell’Associazione Vidas di Milano. Attualmente è Presidente della casa editrice Longanesi. E’ uno che non accetta di essere il lacchè di nessun Governo. Si dimise dal Corriere della Sera per il conflitto con Berlusconi, Previti e Ghedini. Nel 2009 rifiutò la proposta di diventare Presidente della Rai, per non ritrovarsi inquadrato e sottoposto al csx nella lottizzazione successiva.
Sul caso Etruria, ha detto : “Sono sicuro delle mie fonti, colleziono querele: sono già a 160 e sono tranquillo»

RIDERE :- )

Uomo molto saggio è colui che non gioca mai a saltacavallo con unicorno. – Confucio
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DE PIRLIBUS
Viviana
Il termine pirla indica una rinomata categoria di gente poco intelligente, tutti accomunati dal dire cazzate come se piovesse.
Il tipico pirla è uno che si rende conto di essere tale, perché è intenzionale, ma, continuando a farlo, dà ancora di più la prova di quanto sia pirla.
Ma più pirla del pirla è quello che crede al pirla. In questo caso la pirlaggine non è doppia ma esponenziale.
Si crede a torto che le Nazioni siano rovinate dai nemici esterni, invece sono rovinate dai pirla interni, quelli che comandano e quelli che li votano.
In Itaglia i pirla sono eletti a parlamentari, il più delle volte anche a Premier, il famoso PPP, “Premier Pirla Pazzesco”.
Il fenomeno è stato studiato dagli scienziati perché è presente solo nella specie umana e non nelle altre specie che scelgono come capo il più bravo, il più forte, il più intelligente, il più utile al gruppo. Nella specie italica no. Nessuno è riuscito a spiegare la cosa.
Il pirla è un esemplare di uomo così antico che quando nel mondo c’era un solo uomo, era un pirla, tant’è che abitava nel Paradiso terrestre e si fece sfrattare, perché anche Dio, nella sua infinita misericordia, non sopporta i pirla.
Al pirla si può dire una sola cosa: “Prendi una corda, mettitela intorno al collo e sparati!”
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Mi sovviene un dubbio:
Le sacre scritture non dicono niente a riguardo ?
non è che Adamo fosse Italiano , magari anche del PD.
Bisognerebbe approfondire.
Vincenzo A
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1854 20-5-2017 12 VACCINI OBBLIGATORI

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MASADA n° 1854 20-5-2017 12 VACCINI OBBLIGATORI

I più ricchi d’Italia – Salvabanche – Il neoliberismo è la morte della democrazia – Moas, è arrivato un bastimento carico di …I Catambrone – La Lorenzin rende obbligatori 12 vaccini per poter andare a scuola – Ricordiamo le tangenti di De Lorenzo – Vittime dei vaccini – O 12 vaccini o la perdita della patria potestà – Il decreto sarà impugnato dal Codacons – Spariti i rapporti sui danni – L’Italia è tra i 10 Paesi del mondo con meno morbillo – Ai servi del regime tutto va bene – CARA di Crotone: spartisce anche la mafia

Blog di Viviana Vivarelli

C’è una grande differenza tra la cecità di chi cammina nel mondo chiuso in se stesso e nei propri interessi e la chiara percezione di chi partecipa con empatia ai problemi del mondo e sente come proprio il bene di tutti. (Viviana)
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“Democrazia vuol dire prima di tutto fiducia del popolo nelle sue leggi: che il popolo senta le leggi dello Stato come le sue leggi, come scaturite dalla sua coscienza, non come imposte dall’alto”. (Piero Calamandrei)
… e sopratutto non imposte col sospetto che non servano al bene di tutti ma al lucro di qualcuno.
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Io non chiedo al ferito come si senta, io divento il ferito”.
(Walt Whitman)
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Anni fa Travaglio scrisse:
“A leggere i giornali di regime (molti), il V-Day è stato il trionfo dell'”antipolitica”, del “populismo”, del “giustizialismo” e del “qualunquismo”.
In un paese che ha smarrito la memoria e abolito la logica, questa inversione del vocabolario ci sta tutta: la vera politica diventa antipolitica, la partecipazione popolare diventa populismo, la sete di giustizia diventa giustizialismo, fare i nomi dei ladri anziché urlare “tutti ladri” è qualunquismo.
E infatti, che il V-Day fosse antipolitico, populista, giustizialista e qualunquista, lorsignori l’avevano stabilito prim’ancora di vederlo, di sapere che cos’era.
A prescindere.“

Gloria Origgi (filosofa)
“Politica e marketing sono due attività profondamente differenti, una basata sulla partecipazione dei cittadini, l’altra sulla persuasione dei consumatori. Le due attività hanno negli anni usato tecniche sempre più simili, come la pubblicità e varie forme di propaganda diventando spesso agli occhi del pubblico indistinguibili. Così degli abili uomini di marketing sono riusciti a sfruttare il sistema politico e il meccanismo elettorale per farne uno strumento di auto-promozione. A cosa serva poi l’auto-promozione è un altro problema: a salvare i conti delle proprie aziende, a guadagnare l’immortalità, a soddisfare aspirazioni di gloria… sicuramente non a fare politica.“
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La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi, da ‘democrazia di spettatori passivi’, in ‘democrazia di partecipanti attivi’, nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private”.
Erich Fromm

COSA FANNO PER IL BENE DEL MONDO I PIÙ RICCHI D’ITALIA?

Forbes, ecco i tre italiani più ricchi del mondo.
Con un patrimonio stimato di ben 25,2 miliardi di dollari, Maria Franca Fissolo, è la prima degli italiani nella nuova classifica di Forbes sulle persone più ricche del mondo; vedova di Michele Ferrero, ha un patrimonio della famiglia stimato a 26,1 miliardi di dollari, sale quest’anno di un gradino e si piazza al 29° posto, a pari merito con il finanziere George Soros: è la quarta donna più ricca al mondo.
Molto più giù, al 50° posto si piazza Leonardo Del Vecchio, l’industriale degli occhiali è il secondo italiano più ricco secondo Forbes, con un patrimonio stimato a 17,9 miliardi di dollari.
All’80° posto l’ultimo italiano presente nella Top 100, Stefano Pessina, industriale del ramo farmaceutico con 13,9 miliardi.
Al 133° posto, con un patrimonio stimato a 9,5 miliardi di dollari, Massimiliana Landini Aleotti, anche lei del ramo farmaceutico.
Più avanti, con un patrimonio stimato a 7 miliardi di dollari, Silvio Berlusconi è riuscito a rientrare nella Top 200, piazzandosi al 199° posto dal 203° dello scorso anno.
Resta invece fuori, al 209° posto Giorno Armani con 6,9 miliardi di dollari.

CUI PRODEST?
Che la Boschi sia in pieno conflitto di interessi e pertanto sia da eliminare è talmente evidente che non occorre nessun libro di De Bortoli per dimostrarlo.
Come nei gialli per ogni morto ammazzato per trovare l’assassino ci si chiede “Cui prodest?”, “A chi giova?, così per ogni legge del Pd si cerchi chi sono i beneficiari e diventa subito chiaro che non è il popolo italiano né un senso generale di giustizia né un adeguamento alla giustizia europea, ma lobby, banche, cricche, mafie, se non addirittura le persone stesse che stanno al Governo e i loro compari e famigliari.

Leggi che il Pd non farà mai:
-reddito minimo di cittadinanza
-pulizia del Parlamento e degli organi di Governo locali dai delinquenti e divieto di tornare in politica per colpe gravi
-applicazione della neutralità bellica ordinata dalla Costituzione
-semplificazione e snellimento della burocrazia
-riduzione delle 150.000 leggi ad un numero accettabile come le 6-7.000 di Francia o Germania
-un solo grado processuale, come in tutti i Paesi e un solo ricorso da usare in casi rarissimi in cui si abbiano nuove e importanti prove
-legge sul conflitto di interessi
-eliminazione dalla Costituzione del fiscal compact
-separazione delle banche familiari dalle banche d’affari
-divieto per enti pubblici e Ministero delle Finanze di speculare in derivati
-abolizione del quorum nel referendum
-vincolo di mandato e possibilità per i cittadini di licenziare chi occupa cariche politiche e ne è indegno
-abolizione delle liste bloccate e ritorno alle preferenze
-penalizzazione del reato di tortura
-equiparazione del trattamento e dei benefit dei parlamentari alla media europea
-fisco trasparente e facile con resa fiscale delle ricevute
-carcere per le evasioni gravi e possibilità di sequestro di beni
-cancellazione della prescrizione e del patteggiamento
-riduzione dell’intero Parlamento da mille membri a 200 come in USA
-carcere anche per piccoli reati o pagamento di multe altissime commisurate al reddito presunto del reo
-rafforzamento delle forze di polizia o di controllo fiscale, razionalizzazione, ammodernamento, collegamenti tra loro e con le forze di polizia europee
-rifiuto del contratto per gli F35 e riduzione della spesa in armi
-abolizione dei regali alle scuole private (già vietati dalla Costituzione) e ritorno alle graduatorie per titoli
-abolizione del Jobs Act e ritorno ai diritti dei lavoratori

PROVE DI CRIMINE
Hanno salvato 4 banche di malviventi, rovinando 190.000 risparmiatori; non hanno punito nessuno dei responsabili; non hanno fatto nessuna norma per evitare in futuro crolli simili; non hanno chiuso in alcun modo i crediti incontrollati a utenti non solventi; non hanno frenato l’uso smodato di prestare soldi a go go ai politici e ai loro amici; non hanno responsabilizzato penalmente i dirigenti disonesti; non hanno costretto gli organi di controllo a controllare meglio o a tutelare in modo serio gli utenti; non hanno voluto che si pubblicassero i nomi dei debitori più grossi per tutelare la loro ‘privacy’; non li hanno spinti, nemmeno De Benedetti o la Marcegaglia, a rendere quanto hanno ricevuto pena il sequestro dei beni; hanno fatto una legge salvabanche che serve solo a salvare i bancari disperati e malviventi e soprattutto le banche di famiglia, rovesciando sui risparmiatori ogni danno; hanno regalato a queste banche 20 miliardi che faranno pagare a noi con nuove tasse…
Nardella blatera che “non ci sono prove”!!
Ma di quali prove hanno bisogno ancora per dimostrare al mondo che hanno agito illecitamente, con dolo, il modo delinquenziale, contro ogni spirito di giustizia e contro il bene di questo Paese????
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120 REATI DEPENALIZZATI
Vi rendete conto che il furto in Italia non è punito perché Renzi ha depenalizzato ben 120 reati, in pratica tutti i reati fino ai 5 anni di pena? E che addirittura se uno commette un efferato omicidio, se chiede il rito abbreviato, ottiene un terzo di riduzione della pena? il che vuol dire che l’ergastolo non viene dato a nessuno. Ma cosa hanno fatto della certezza della pena?
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NEGARE
Ora che il cerchio si stringe e chi rubava la marmellata è stato scoperto con tutte le dita sporche, la nuova parola d’ordine è negare.
Negare tutto: la malvagità delle riforme, la distruzione dei diritti del lavoro, il fascismo delle leggi, la complicità coi delinquenti, la protezione delle banche, l’impunità dei più ricchi, la mafia politica, la perdita di ogni ideologia, l’egoismo più smaccato, l’omertà di casta, il genocidio di intere generazioni presenti e future, la rovina di un Paese.
Negare, negare, negare. Basta dire “non è vero” e tutto scompare. Tutto torna normale, come sempre. Così almeno credono i politici idioti e i loro cloni.
Ma davvero basta negare e il mondo continua a girare come vuole il potere?

Cave asinus
Dal 2011 fino al commissariamento dell’11 febbraio 2015 il papà del Ministro Boschi, Pierluigi, faceva parte del Cda Etruria. Non appena la figlia Maria Elena diventa Ministro, il papà diventa Vicepresidente della Banca. Se il conflitto d’interessi non fosse ancora troppo: il Ministro è azionista e il fratello è dipendente.
La Banca Etruria viene poi commissariata per un buco di 3 miliardi, 6 volte il suo patrimonio netto, ma le obbligazioni subordinate vengono ancora scaricate sugli ignari risparmiatori.
A varare successivamente il decreto “Salva banche” c’era tra gli autori anche il Ministro Boschi. In quel decreto c’era una norma, ribattezzata da molti osservatori come “salva-banchieri” (articolo 35, comma tre), in base alla quale venne reso più complicato per gli azionisti truffati chiedere risarcimenti ai manager e dunque – in quanto manager – a papà Boschi. Uno scudo legale per gli ex amministratori e l’impossibilità, per azionisti e obbligazionisti truffati, di rifarsi. Difatti, gli ex amministratori delle banche bollite ne sono usciti praticamente indenni mentre tra gli ex dipendenti ed i risparmiatori lasciati senza più un soldo è scoppiata la proverbiale “guerra tra poveri”. A seguito di un’ispezione della Vigilanza della Banca d’Italia condotta tra il novembre 2014 e il febbraio 2015, nel 2016 a papà Boschi viene comminata una multa di 130 mila euro. Ma papà Boschi già nel 2014 era stato colpito da una sanzione di 144 mila euro e sempre a causa della sua quantomeno spensierata gestione di Banca Etruria: “Carenza organizzazione e controlli interni, carenza gestione e controllo del credito, violazioni in materia di trasparenza, omesse inesatte segnalazioni”. In pratica non fece nulla di quello che doveva fare.
In un Paese civile tutto questo sarebbe più che sufficiente per far sloggiare il Ministro Boschi e più in generale tutto il Clan Etruria che era ed è al Governo. Invece è ancora al suo posto come se nulla fosse e nonostante “se il referendum sulla Costituzione sarà bocciato lascio la politica insieme a Renzi”.



CI AMMAZZANO LA DEMOCRAZIA

I nostri diritti stanno franando rapidamente giorno per giorno. È una distruzione metodica e mirata di un cinismo e di un’avidità spaventosi, che sta passando rapidamente nell’ignoranza voluta e indotta della massa attraverso l’imbonimento solido e distrattivo dei media e dei male-intenzionati.
Rendiamocene conto: nel sistema liberista non esistono i diritti dei cittadini o gli scopi alti di una Nazione, troviamo solo: gli squali del mercato, le merci e gli acquirenti.
Non ci sono i cittadini, ci sono solo “i compratori”, come disse Berlusconi una volta.
Il business di pochi pretende di controllare tutto e soverchiare tutti in nome del solo guadagno di quei pochi, usurpando ogni criterio di cautela e di civiltà.
La concezione aziendalista è distruttiva dei valori che fondano uno Stato democratico e cozza con tutti i valori etici su cui dovrebbero basarsi: una scuola pubblica, un ospedale pubblico, un treno, una strada, un ponte, un servizio d’ordine, un sistema bancario…uno qualsiasi dei servizi e delle funzioni per tutti che danno allo Stato il diritto ‘morale’ di esistere come Stato democratico. Ed è per avere quei diritti e quei servizi che noi rinunciamo a parte della nostra libertà per assoggettarci alle leggi, pagare tasse, accettare delle regole di convivenza, subire sanzioni….
Il diritto etico di uno Stato e la sua sopravvivenza si basano su un patto storico molto esplicito in cui uno Stato, inteso come Potere e Apparato, ci danno servizi, sicurezza e diritti in cambio di ubbidienza, partecipazione e contributi. Ove questo patto venga a rompersi, ove i diritti scompaiano e i servizi si mercatizzino, lo Stato si svuota di ogni sua ragione di essere, cade la sua ragione sociale, si passa dalla democrazia alla dittatura, e la ribellione è giusta e necessaria.
Se questi servizi e queste funzioni ‘morali’ sono sostituiti dal mercato, lo Stato muore, usciamo dalla democrazia ed entriamo in un sistema di schiavitù da cui è giusto liberarsi.
Quello che sta avvenendo in tutti i settori dell’interesse pubblico, è l’ingresso massiccio e anticostituzionale del liberismo nell’insieme dei diritti fondamentali che fondano una democrazia che oggi vengono lesi profondamente. Neoliberismo e democrazia sono antitetici perché il primo distrugge il secondo. Il liberismo si basa sull’egoismo e il profitto di pochi, la democrazia persegue i diritti e il bene di molti. Le due cose insieme non possono stare. Sono opposte. Lo Stato (e la crisi finanziaria lo prova decisamente) ha pieno ‘diritto e dovere’ di imporre leggi ‘morali’ al mercato, perché il mercato non è solo a-morale, come pretende la teoria economica, ma è contrario a ogni morale.
Nel caso in cui il lucro abbia il sopravvento sui diritti della comunità, lo Stato democratico perisce ed entriamo nello sfruttamento capitalista insostenibile e suicida.
Pretendere di gestire una scuola come un’azienda è folle. Pretendere di gestire un Paese come un’azienda al punto da sacrificare i diritti di tutti all’interesse di pochi è dittatura.
Il liberismo è fallito. È in piena crisi. Eppure la dx/sx continua la sua marcia implacabile come se il fallimento non lo vedesse, come se non fosse davanti ai nostri occhi e per di più così grande che la politica non vi trova rimedio. Non solo un fallimento finanziario, ma di democrazia, di pace, di sopravvivenza, di libertà, di vita.
Il liberismo ha provato in ogni modo possibile la sua falsità e la sua capacità di distruzione fino all’autodistruzione, eppure la sx/sx italiana continua imperterrita ad applicarlo, tentando di trascinare i servizi dello Stato nella stessa rovina che ha preteso per il sistema bancario e finanziario o per lo statuto dei lavoratori o per la giustizia.
Comunità Europea e Trattato di Lisbona ordinano che tutti i servizi pubblici siano privatizzati, cioè consegnati agli interessi lucrativi dei grossi gruppi del mercato.
Se la scuola viene considerata solo un pezzo del mercato da occupare e svendere, il suo unico scopo non sarà quello di aiutare la crescita formativa, culturale e morale dei cittadini ma quello di incrementare i profitti di pochi privati e privilegiati, che saranno sempre più esenti dai controlli delle leggi nazionali, peggiorando ogni servizio e aumentando ogni costo. Non è la teoria a dimostrarlo, sono proprio i fatti a provare, senza il più piccolo dubbio, che, ovunque il potere del mercato ha messo le mani sui servizi pubblici, questi si sono rapidamente deteriorati al punto da non mantenere più alcuno degli effetti per cui si era costituito, così da peggiorare le condizioni di vita dei cittadini fino a spingerli alla rivoluzione.
Prima l’Europa ha permesso poche esportazioni ai Paesi africani purché svendessero i loro servizi pubblici alle corporation, ora impone la spada del mercato liberista al welfare europeo che costituisce un ricco campo da saccheggiare.
Prodi permise l’ingresso degli OGM così da mettere a rischio la nostra produzione agricola. Spese poi 30 miliardi di euro in armi per favorire le lobby della guerra. Da D’Alema in poi, e senza una reale opposizione della Sx radicale, la guerra è entrata tra le nostre priorità, contro ogni dettato costituzionale. Poi è stata ordinata la privatizzazione dell’acqua, oggi si intende svendere la scuola mentre si porta avanti lo smantellamento della sanità. Tutto sarà mercatizzato. E quando l’Italia sarà diventata un mercato, sarà la fine della democrazia, per l’impero del business, ma sarà anche la morte del cittadino, il suo impoverimento e la sua schiavizzazione, mentre i maggiori organi dello Stato diventeranno organi democraticamente fasulli alle dipendenze dei magnati interni e internazionali.
Questo è il massiccio piano di svendita totale del Paese.

Sono depresso
Sono depresso perché non ho sigarette e la macchinetta automatica non si commuove. Sono depresso perché non ho la Mercedes in garage, e non ho nemmeno il garage.
Sono depresso perché i problemi si risolvono fondando un nuovo partito.
Ho parcheggiato un’ora e 25 minuti nelle strisce blu alla modica cifra di 4 euro.
Il Ministro della cultura di questo Paese si dibatte…al Billionaire.
Quando è stato depenalizzato il falso in bilancio mia moglie ha ammesso che faceva cresta sulla spesa .
Confondo l’attuale revisionismo con lo storico.
Mi si è abbassata la vista e ho notato un accenno di adipe . L’ho rialzata subito e ho notato una crepa sul soffitto.
Regalero’ un plastico di villette a schiera a Bruno Vespa perché tanto prima o poi lo usa. Tutto va bene madama la marchesa ma io sono depresso perché è morto il re ed è subito resuscitato. Nemmeno la morte è più quella di una volta.
Lucignolo, l’amico stronzo di Pinocchio è ancora rinchiuso nel Paese dei balocchi ma adesso oltre agli asini c’è pure qualche vacca.
Sono depresso per l’amor che nulla ho amato e amar perdona loro che non sanno quel che fanno… e perdona pure quelli che si fanno…ma non sanno perché si fanno.
La donna è mobile, la nonna è immobile. Addio pensione.
Una volta in Russia si stava bene, adesso sono diventati tutti figli di Putin.
Oggi tutti hanno diritto ad un quarto d’ora di Camera di sicurezza , le luci della ribalta si accendono su fenomeni da baraccone, in un Paese di santi, navigatori e cocainomani fin sotto le segreterie .
Sono depresso perché va tutto in vacca.
Ho aperto la partita I.V.A. e mi sono messo in proprio per investire su me stesso. Mi sento un bond argentino. Olé.
È saltato lo stato sociale…Dalla finestra. Sicuramente gli hanno dato una spintarella. L’affitto di un monolocale costa più dell’ affitto di un monoloculo… Vabbè ci penso… Poi magari ripasso.
Mi sento rappresentato da un comico ma mi viene da piangere. Si dev’essere inceppato qualcosa.
Le banane marciscono ancora acerbe. Organismi geneticamente mortificati.
Stiamo invecchiando male… E velatamente e continuamente ci viene fatto notare che, oggi invecchiare non conviene. Il messaggio subliminale? La morte non è poi così brutta come la si dipinge ! Niente più crisi dell’ I.N.P.S. Niente precari. Niente crisi degli alloggi. Niente traffico. Niente fila alle poste! Parcheggi a volontà, acchiappi subito la linea al telequiz, gratti e vinci, risonanze immediate, ecografie prendi tre per tre trentatre trentini restati residenti in Trento più trentatre nel resto del Trentino.
Nascondo il nonno, che ha quasi novant’anni. Ci sono affezionato. È quasi l’una, sono troppo stanco. Stanco e depresso … Ma prima o poi …m’incazzo.

Livhandre Garufueller



MOAS-È ARRIVATO UN BASTIMENTO CARICO DI…

Centro studi Giuseppe Federici

Al Moas salvare vite conviene: un affare da 2 milioni di utili. Parte delle cifre versate dai donatori girate alla società dei Catrambone, il miliardario che salva i migranti in mare. L’aereo acquistato grazie a Ryanair. Quasi 2 milioni di euro girati alla multinazionale dei fondatori dell’Ong, che salva i migranti, per noleggio delle navi, oltre un milione di affitto per due droni, 400mila euro per marketing e pubbliche relazioni. E dal 3 aprile addirittura un aereo di pattugliamento, che sarebbe stato pagato dalla fondazione del figlio del patron di Ryanair. Dai bilanci 2014 e 2015 della discussa organizzazione non governativa Moas (Migrant offshore aid station) con sede a Malta si scoprono costi e giri di soldi sorprendenti. «A mio avviso è un’operazione imprenditoriale più che umanitaria. Uno straordinario business» spiega a il Giornale, Paolo Romani, Presidente del gruppo di Forza Italia in Senato.
Il bilancio del primo anno di attività è introdotto da Martin Xuereb, ex direttore della Ong ed ex capo di stato maggiore di Malta. Proprio lui presentò Moas al ministero della Difesa a Roma. Nel 2014 le donazioni sono di appena 56.659 euro, veramente esigue. I fondatori, l’italo-americana Regina Catrambone e suo marito Christopher, hanno sempre detto di aver tirato fuori di tasca loro 8 milioni di dollari. Tutti pensano che sia una donazione a fondo perduto per salvare i migranti in mare e portarli in Italia. A tal punto che il Presidente della Repubblica concede a Regina, lo scorso 14 ottobre, l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il contributo che attraverso l’Ong Moas offre nella localizzazione e assistenza dei migranti in difficoltà nel Mediterraneo».
In realtà i bilanci raccontano un’altra storia. Nel 2014 la società privata dei coniugi Catrambone, Tangiers International Ltd, sborsa 1.554.875 euro «per le spese operative». Un’altra compagnia del gruppo paga altri 174.022 euro per costi amministrativi. E compare il primo drone, simile ad un mini elicottero, che costa 633.043 euro. L’anno dopo saranno due per un prezzo considerato troppo alto dagli esperti.
Nel 2015 piovono 5.700.000 euro di donazioni. Nell’introduzione al bilancio si scopre che l’Ong lancia i droni per cercare i barconi partiti dalla Libia e «quando il vascello in difficoltà viene localizzato, l’equipaggio della Phoenix invia le coordinate la Centro di soccorso marittimo di Roma». Non il contrario, come i rappresentanti della Moas hanno sostenuto nell’audizione in Commissione Difesa del Senato. «È chiaro che con aerei e droni fanno una ricerca attiva dei barconi. E poi avvertono Roma» spiega Romani, che fa parte del Copasir, il comitato parlamentare per il controllo dei servizi segreti.
A bilancio vengono iscritti 1.200.000 euro in uscita per i due costosi droni. Dal 3 aprile, come ha rivelato il settimanale Panorama in edicola, l’Ong ha annunciato sul suo sito l’utilizzo «per la prima volta di un aereo di pattugliamento» alla ricerca dei barconi. I soldi arriverebbero dalla One foundation, un’organizzazione no profit irlandese voluta da Declan Ryan, il figlio del fondatore della compagnia aerea low cost Ryanair. Peccato che dal 2013-2014 la fondazione irlandese avrebbe praticamente chiuso i battenti dopo l’esaurimento dei fondi.
Nel 2015 salta agli occhi anche la spesa di 412.698 euro per «marketing e pubbliche relazioni». A pagina 10, punto 9, si trova la sorpresa. «Dato che Moas è gestita da ReSyH Limited, che fa parte del Gruppo Tangiers International LLC (gruppo Tangiers)» l’Ong ha pagato 1.865.556 euro di «charter fee», si suppone noleggio nave alla multinazionale dei fondatori. E sparisce il costo dell’equipaggio. Non solo: «Oltre a quanto sopra, 855.428 euro sono stati ricaricati a Moas dalle parti collegate per spese». Le «parti collegate» sono sempre il gruppo Tangiers. «Alle nostre domande in Commissione difesa hanno negato l’evidenza della distribuzione di quasi metà dell’utile del 2015 al gruppo Tangiers – spiega Romani – E stiamo parlando di una multinazionale dell’intelligence e di assicurazioni in zone di guerra».
In pratica quasi due milioni di euro dei donatori vanno a finire nella casse delle società private dei fondatori, come se il salvataggio in mare dei migranti fosse un normale business di investimenti e rimborsi. Peccato che sul sito dell’Ong spicchi il faccione di un bambino e l’appello: «Il tuo aiuto dà loro speranza. Da quest’anno puoi donare il tuo 5 per mille a Moas. Aiutaci a salvare altre vite in mare».

Il volto segreto di Moas: l’Ong con i santi in paradiso

Ieri l’audizione in Commissione Difesa del Senato «Siamo trasparenti». Ma i finanziatori restano oscuri
«Siamo sempre trasparenti, sinceri e collaborativi con istituzioni e collaboratori. I nostri interventi non sono mai autonomi e indipendenti, ci muoviamo solo su chiamata del centro operativo della Guardia Costiera di Roma».
Per quanto riguarda la lista dei donatori, invece, «non ho problemi» a fornirla «ma devo ottenere il loro consenso». Così ieri Ian Ruggier, Christina Ramm-Ericsson, Benjamin Briffa e Ian Ruggier, rispettivamente membro del consiglio d’amministrazione, capo-staff e responsabile finanziario di Moas (Migrant Offshore Aid Station), l’organizzazione che nel 2014 diede il via alle prime operazioni «private» di salvataggio nel Mediterraneo si sono presentati alla Commissione Difesa del Senato. Una Commissione assai curiosa di saperne di più su questa Ong, sui suoi finanziatori e sulle molteplici attività del suo (in)discusso padre padrone Chris Catrambone.
In verità un primo, evidente elemento di anomalia sedeva davanti a loro. Il maltese Ruggier, riciclatosi come morigerato salvatore di migranti, ha un passato da ufficiale delle forze armate del suo Paese ed è finito sotto inchiesta per aver comandato i militari che nel gennaio 2005 sedarono a bastonate una protesta di richiedenti asilo spedendoli all’ospedale. Ma se il «convertito» Ian Ruggier è il più presentabile che dire del «mecenate» Chris Catrambone arricchitosi tra il 2003 e il 2010 stipulando polizze sulla vita per i contractor in partenza per Afghanistan e Iraq. Assicurare i professionisti del mercenariato non è un reato, ma garantirsi una sorta di monopolio su una fetta di mercato dove i contratti più desiderati sono quelli del Governo americano non è da tutti. In quel passato è basato il sospetto che ha spinto fonti militari di Malta a segnalare a Il Giornale le possibili attività di intelligence svolte utilizzando il Moas come copertura. Un sospetto condiviso dal procuratore di Catania Carmelo Zucchero che accennando al Moas parla di «profili non sempre collimanti con quelli dei filantropi».
Certo se sospetto e realtà corrispondessero la copertura sarebbe a dir poco perfetta. Grazie alla generosa e indifferente copertura della nostra Guardia Costiera – da cui ottiene il placet per operare persino dentro le acque territoriali libiche il Moas è libera di scorrazzare in una delle aree più calde del Mediterraneo spostando ora il Phoenix, una barca di 40 metri appoggiata da droni registrata nel Belize, ora il Topaz Responder, un vascello di 51 metri con bandiera delle isole Marshall.
Due imbarcazioni «notate» sia dalle autorità di Malta, sia dai sistemi di rilevamento di Eunavfor Med per la potenza di alcuni apparati destinati all’intercettazione di onde radio. Apparati che poco hanno a che fare con il salvataggio dei profughi, se veramente il Moas interviene solo su richiesta dalla Guardia Costiera e molto di più con le operazioni d’ intelligence in appalto che il Tangiers Group, la holding di Chris Catrambone pubblicizza su siti e depliant delle sue consociate.
E anche sul fronte dei finanziamenti i dubbi non mancano. Certo è singolare che nel settembre del 2014 – dopo una sola missione di salvataggio nel Mediterraneo il Moas sia stato inserito nelle liste di «Global Impact», l’organizzazione che gestisce e spartisce tra un selezionatissimo numero di Ong le offerte per decine di milioni di dollari, fiscalmente detraibili, donate dai dipendenti federali di tutti Stati Uniti.

Il regolamento di Dublino non garantisce i diritti dei rifugiati, perché non è in grado di attuare un riconoscimento,considerando che l’80% di loro non hanno neanche un documento, e non sono neanche registrati nel loro Paese tramite impronte digitali. Il regolamento li tiene inchiodati nel Paese che li ospita, e a spese del Paese stesso in attesa di un fantomatico riconoscimento o di un giudizio. BASTA QUESTO PER FAR CAPIRE CHE È UN’ULTERIORE SPESA SENZA APPORTARE UNA RISOLUZIONE AL PROBLEMA.
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IL NEOLIBERISMO È LA MORTE DELLA DEMOCRAZIA
(sunto da Berluscameno)

Il mondo è dominato da una cricca di potere (vd Soros) che non tollera la democrazia e farà di tutto per eliminarla. Nella scomparsa di ogni sx, movimenti come il M5S sono per loro ostacoli da rimuovere in tutti i modi possibili.
Noi Italiani siamo considerati solo degli ingenui da infinocchiare.
Quando ci fu il colpo di stato in Cile di Pinochet voluto dagli USA contro il Governo di sx, democraticamente eletto, di Allende, Milton Friedman disse. “Solo uno shock trasforma il socialmente impossibile in politicamente inevitabile”.
Sappiamo di quali violazioni dei diritti umani Pinochet fu responsabile con l’avallo americano, ma quel golpe fu la premessa (lo shock, appunto) per la prima sperimentazione delle teorie economiche liberiste della scuola di Chicago, di cui Friedman era il massimo esponente.
IL LIBERISMO MONDIALISTA NON HA BISOGNO DELLA DEMOCRAZIA, che per lui è solo UN OSTACOLO DA ERODERE.
Oggi, nel pieno della crisi economico-finanziari che ha investito l’Europa, abbiamo il proliferare di poteri “tecnici”, che intendono applicare le politiche monetariste volute dalle grandi lobby del capitale finanziario e bancario.
Marco Bersani ci richiama a una riflessione profonda sulla relazione tra neoliberismo e lotta alla democrazia: “Sarà utile ricordare – dice- che la nascita delle teorie economiche liberiste è avvenuto esattamente attraverso la FEROCE DISTRUZIONE DELLA DEMOCRAZIA. I banchieri creditori furono i primi a salutare la nascita della democrazia parlamentare nei Paesi Bassi durante il Rinascimento, e in Gran Bretagna dopo la rivoluzione del 1688, perché, contrariamente alle epoche precedenti, nelle quali i debiti erano appannaggio di principi e sovrani e divenivano inesigibili con la loro morte, il fatto che i parlamenti potessero contrarre debiti pubblici per conto dello Stato rendeva perennemente esigibili gli accordi e i contratti stipulati da parte dei cittadini”.
Chiunque forniva crediti a un principe sapeva che il rimborso del debito dipendeva solo dalla capacità e dalla volontà del debitore di pagare. Ma col nascere delle città, ogni singolo cittadino divenne responsabile per i debiti della città, sia con l’esposizione della sua persona che delle sue proprietà.
Ovviamente il neoliberismo tende a un sistema oligarchico.
Ciò che in Cile fu reso possibile dai carri armati, oggi viene realizzato attraverso la finanziarizzazione e la trappola shock del debito. Il debito mette gli Stati nelle mani delle cricche neoliberiste che chiedono in cambio la distruzione delle tutele del lavoro e la svendita del patrimonio pubblico con la privatizzazione dei servizi pubblici. Ed è ciò che Renzi fa e che Macron si accinge a fare, con una espropriazione progressiva e totale dei diritti e dei beni comuni che non si concilia con la democrazia ma richiede governi accentrati e totalitari.
Scrive sempre berluscameno:
LA BUROCRAZIA di BRUXELLES È STATA SEQUESTRATA DALLE BANCHE!
I burocrati di Bruxelles sembrano piuttosto sensibili alle pressioni statunitensi per firmare il TTIP, il Trattato Trans Atlantico, di impronta neo liberista, fortemente voluto da Obama e dalle grandi corporation USA per regolare il commercio e gli investimenti.
Ci dice Luciano Lago che “questo è un programma ispirato dalle grandi multinazionali che cercano di mettere la politica di regolamentazione nelle mani delle stesse imprese” sottraendola alla facoltà dei governi, con particolare riguardo alle normative per la tutela medio ambientale e la politica della salute pubblica e della etichettatura degli alimenti.
Tutto deve essere deregolato per consentire l’introduzione di prodotti nocivi come i glisolfati nelle culture agricole, le carni gonfiati da antibiotici e gli alimenti a base di prodotti geneticamente modificati che sono tipici delle produzioni nordamericane.
Le sinistre europee (il PD in Italia, secondo le dichiarazioni del Ministro Calenda ) sono genericamente propense all’approvazione di questo trattato in nome del falso mito del “mercato aperto” e della “libertà dei commerci” che di fatto favorirebbe le grandi multinazionali USA a danno della salute e delle norme di precauzione europee, oltre della sopravvivenza delle aziende europee di medie e piccole dimensioni, impossibilitate a confrontarsi con la concorrenza delle grandi multinazionali.

RICORDIAMO CHE GENTILONI, PUR NELLA CRISI ATTUALE, CON UN’ITALIA CHE HA LA CRESCITA MINIMA DELLA ZONA EURO E UN DEBITO PUBBLICO DI 2.240 MILIARDI DI EURO, HA APPENA REGALATO 24 MILIARDI ALLA NATO

La burocrazia di Bruxelles è stata sequestrata non solo dalle banche ma anche dalla NATO. Col pretesto di una fantomatica minaccia russa, si millanta il pericolo di una invasione militare dell’Europa da parte della Russia, come se un qualche Paese del mondo possa oggi lanciare una guerra terrestre contro un altro.
Questa minaccia fittizia è chiaramente il pretesto per aumentare la spesa militare dei Paesi europei incrementando l’acquisto di armamenti, guarda caso, dagli USA (Renzi ha aumentata la nostra spesa militare del 23% e non ha disdetto i 15 miliardi per i non funzionanti F35 americani) .
Il bellicismo di Bruxelles, continuamente aizzato dagli USA e dal bellicoso segretario generale della NATO, Stolenberg, condiziona i governi della sx europea globalista e neoliberista così da arricchire gli affari militari di Washington.
La sx europea (succube del Nuovo Ordine Mondiale di SOROS & C) si presta al gioco al massacro, seguendo tutte le direttive di Merkel e Schäuble, con la patetica figura della Mogherini che fa le sue dichiarazioni leggendo le veline prestampate dal Governo tedesco.
Chiunque manifesti qualche opposizione alle sanzioni decretate contro la Russia o si opponga all’austerità dettata da Bruxelles, è considerato un agente di Putin e sospettato di ricevere finanziamenti dalla Russia (lo si è fatto anche col M5S).
La più importante dissidente contro queste politiche di totale subordinazione agli interessi tedeschi e americani, è stata Marine Le Pen (ma non Macron, nuovo Presidente francese). La Le Pen si oppone in modo netto alla partecipazione francese nella NATO perché ciò comporta la cessione del controllo militare agli USA e alle sue guerre predatorie (vd Iraq, Afghanistan, Libia, Siria..) che vanno contro gli interessi europei.
La Lega di Salvini è ambigua. I 5stelle dichiarano di volersi staccare dalla Nato, riappropriandosi della sovranità nazionale.
La sx socialista europea è morta, la sx globalista attuale di è venduta al grande Capitale e va contro gli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Un tempo questi interessi la sx li difendeva, oggi è stata in silenzio davanti al fatto incontestabile che questa Europa, al servizio dei potentati finanziari, non è quella che la gente si aspettava e ci sono buone ragioni per negare il consenso ad un simile aborto di costruzione europea.

DECRETO DELLA LORENZIN: 12 VACCINI SARANNO OBBLIGATORI
Andrea Brunori

I vaccini obbligatori passano da 4 a 12. Per decreto della Ministra della Sanità Lorenzin: i bambini da 0 a 6 anni che non saranno vaccinati non potranno iscriversi agli asili.
Oltre i 6 e fino ai 16 se non si è in regola con le vaccinazioni la scuola dovrà avvertire la ASL che a sua volta darà un certo tempo alla famiglia per “mettere in regola” i figli e, se questo non accadrà, ci saranno multe da 500 a 7500 euro. Fino ad arrivare a togliere la potestà al genitore.
Mi chiedo (senza entrare nel merito di certi argomenti, ma per come hanno impostato questa legge) se questo è uno Stato di diritto oppure una dittatura.
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Magari sarà il caso di ricordare il Ministro Francesco De Lorenzo, che a suo tempo intascò una tangente da 600 milioni di lire per rendere obbligatorio per legge il vaccino anti epatite B. Questa norma, varata 14 anni fa con la firma di Cossiga (capo dello Stato), Andreotti (presidente del consiglio dei Ministri), De Lorenzo (Ministro della sanità) e Martelli (Ministro di grazia e giustizia), è in vigore dal 16 giugno 1991, ma ancora nessuno ha pensato bene di abrogarla, esponendo a rischi e pericoli milioni di bambini in Italia.
La Cassazione, nell’ ultimo e definitivo grado di giudizio, aveva dato ragione ai giudici inquirenti, condannando De Lorenzo a 5 anni, 4 mesi e 10 giorni di reclusione per associazione per delinquere e corruzione. Per 9 miliardi di lire di tangenti che, secondo la Procura, gli industriali farmaceutici versarono fra l’ 89 e il ’92 per ottenere vantaggi nella revisione dei prezzi dei loro prodotti. La Suprema Corte ha ridotto la condanna emessa in 2° grado (7 anni, 5 mesi 20 giorni) perché, per alcuni reati, è scattata la prescrizione. Nell’aprile 2012, dopo alterne vicende giudiziarie, ha ricevuto anche una condanna definitiva per aver causato danno d’immagine allo Stato, prevedendo che debba risarcire a 5 milioni di euro. Finalmente, il 9 luglio 2015 gli è stato revocato il vitalizio, unitamente ad altri 9 ex deputati e 8 ex senatori. Il Ministro De Lorenzo fu perseguito con procedimento penale per avere percepito nell’occasione dalla casa farmaceutica produttrice del vaccino, SmithKline Beecham una “tangente” di 600.000.000 di lire, un procedimento definito con patteggiamento da parte del predetto imputato.

VITTIME DEI VACCINI
Intervistiamo un uomo molto forte, un papà coraggioso, al quale dobbiamo, tra le tante lotte, anche la vittoria per l’approvazione della storica Legge 210/92 (diritto all’indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da vaccino e trasfusioni). Denunciò il Ministro De Lorenzo avendo le prove della sua corruzione. Nel 2007 venne nominato da Livia Turco, Ministro della Salute dell’epoca, Responsabile per il Ministero dei danneggiati da vaccino, lo è ancora oggi. I vaccini gli hanno portato via due figli e reso un terzo tetraplegico con insufficienza respiratoria, tutto documentato nel libro “Maggiorenne e vaccinato o diritto alla vita?” (Macro Edizioni), stampato e diffuso in varie lingue e nazioni nel mondo. Giorgio Tremante è ancora qui a lottare, instancabile, per il dispiacere di chi vorrebbe una popolazione disinformata sui danni da vaccino.

-Qual è secondo lei il rapporto tra le Istituzioni e le case farmaceutiche in Italia??
“Lo Stato ha messo la vita dei nostri figli nelle mani delle case farmaceutiche, perché la salute o per meglio dire la malattia è diventata la più ricca risorsa di fondi lucrata sulla disperazione della gente indifesa. Sulla Sanità, non tutta, ma non sulla salute, sono stati fatti degli enormi investimenti che devono necessariamente rendere per dare lavoro e possibilità di sopravvivenza all’enorme numero di soggetti che lavorano in questo settore. La Sanità è ormai un’industria e obbedisce a tutti i suoi canoni.”

-Cosa è cambiato in Italia, sul fronte vaccini, dopo la sua denuncia contro il Ministro della Sanità De Lorenzo?
“Come presidente del COMILVA (Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle vaccinazioni – NDR) firmai l’atto di denuncia contro l’ex Ministro della Sanità Francesco De Lorenzo e Duilio Poggiolini poiché avevamo, come Associazione, le prove che il Ministro aveva percepito, dalla SmithKline-Becman, una tangente di 600 milioni di lire per rendere obbligatoria nel nostro Paese, primo al mondo, la vaccinazione per l’Epatite B. Nonostante i tre gradi di giudizio che hanno condannato definitivamente De Lorenzo, nulla è cambiato nel nostro paese, il vaccino è rimasto purtroppo ancor’oggi obbligatorio nella maggior parte delle Regioni. Ricordo, all’epoca, un’intervista nella quale il Dottor Sabin (sviluppò il vaccino contro la poliomielite – NDR), il che è tutto dire, dichiarava che il Ministro della Sanità De Lorenzo era stato mal consigliato nel rendere obbligatoria questa vaccinazione. Poi scoprimmo bene il perché: 600 milioni.”

-Dobbiamo al suo impegno anche la nascita della Legge 210/92
“La Legge 210 del 1992 divenne Legge dello Stato anche grazie all’assidua insistenza che personalmente feci presso innumerevoli parlamentari. I più sensibili a questo problema e che spinsero perché fosse varata la Legge furono l’ex Ministro della Sanità dell’epoca Maria Pia Garavaglia e l’Onorevole Tina Anselmi, che si prodigarono maggiormente per dare almeno un ristoro a coloro i quali erano colpiti da questi drammi. La proposta di Legge, durante il dibattito parlamentare, nel suo complesso venne però stravolta includendo anche quelle persone che erano state colpite dall’Epatite causata dall’immissione in commercio del famigerato “sangue infetto”. L’impianto della Legge era stato pensato per tutelare lo Stato dalla sua responsabilità derivante dall’obbligatorietà vaccinale, mentre la questione del sangue infetto era completamente diversa trattandosi di una fatalità e non di una imposizione dello Stato che pertanto non poteva esserne considerato responsabile, se non indirettamente, a causa della truffa dovuta alla commercializzazione di “sangue infetto”. Quello, per me, è stato un grande pateracchio voluto, utile a salvare qualche alto funzionario dello Stato che, in quel frangente, era stato colto con “le mani nel sacco”. Ministro ed entourage dell’epoca.”

-GlaxoSmithKline e i vaccini non biocompatibili, lei continua a denunciare. Ci spieghi meglio.
“Il 4 febbraio del 2008 ho presentato alla Magistratura di Verona, dove aveva ed ha ancora la sua sede italiana la GSK, una denuncia contro la multinazionale GlaxoSmithKline che col benestare della politica ha commercializzato il vaccino per l’epatite B. Questo vaccino doveva essere ritirato dal mercato a causa della sua composizione contenente “prodotti transgenici”, cioè modificati geneticamente, il che era assolutamente vietato dallo Stato italiano. Nonostante la mia circostanziata denuncia, in supporto ad un’altra stessa denuncia fatta da un gruppo di cittadini francesi, rimasti invalidi in conseguenza a questo vaccino, accompagnata da ben quattro memorie allegate, il procedimento fu archiviato dalla Magistratura di Verona e lo stesso vaccino è tutt’ora commercializzato nel nostro Paese e, per di più, è ancora obbligatorio in molte Regioni.”

-Tutto questo perché il vaccino è “un dono di Dio”? (affermazione del Presidente Mele -Federazione Italiana Medici Pediatri – NDR)
“Il vaccino semmai è un dono di “mammona”, direi io, non come afferma il Presidente Mele “un dono di Dio”. Mi piacerebbe molto sapere se questo medico ha dei figli e se veramente li ha vaccinati, perché mi risulta che un’alta percentuale di medici italiani da molti anni esonerano i loro figli dalle vaccinazioni, con mezzi ed espedienti a loro leciti, essendo medici, ma assolutamente proibiti per le persone comuni non addette ai lavori. La loro casta si è appropriata così di questo privilegio, imponendo agli altri un’assurda obbligatorietà che contrasta in maniera eclatante con il principio della libertà di cura.”

-E inoltre sembra che i pediatri non diagnostichino mai il danno da vaccino, me lo conferma?
“I pediatri non diagnosticano mai il danno vaccinale, poiché, se lo facessero, crollerebbe all’istante una delle colonne portanti della medicina moderna e, con essa, l’approvvigionamento continuo di clienti bambini. A mio parere si tratta di difendere ad oltranza un ‘mito’ che non deve assolutamente venire meno, per puro interesse commerciale.” (In fondo alla pagina il video dell’intervento di Giorgio Tremante al Congresso dei Pediatri Italiani tenutosi a Verona il 25.04.12)

-Quanti bambini avrebbe potuto salvare, il Ministero della Salute, somministrando semplicemente un test sul sistema immunitario dei bambini, prima di inoculare i vaccini?
“Il numero dei bambini salvati da morte o da malattie invalidanti, se fossero stati fatti almeno degli accertamenti preventivi prima di sottoporli alle vaccinazioni, sarebbe stato certamente molto grande. I dati statistici potrebbero confermarlo, se ci fosse la possibilità di accedere agli archivi segreti che tali rimangono, per ora. Le persone devono ancora incominciare a rendersi conto della gravità di questo problema, poiché i danni da vaccino possono manifestarsi a breve, ma anche a lungo termine, anche a distanza di molti anni dall’atto vaccinale.”

-I suoi figli, la fondazione, sente di aver ottenuto giustizia?
“I miei due figli Marco e Andrea, deceduti purtroppo all’età di cinque e quattro anni, ne sono fermamente convinto, hanno sicuramente ottenuto giustizia al cospetto di Dio. Mio figlio Alberto, rimasto gravemente handicappato, per la vita di sacrificio che ancora è costretto a sostenere pur col sorriso che riesco a strappargli in molti momenti, e la Fondazione “Marco e Andrea Tremante” attendono ancora di ottenere giustizia dal punto di vista umano, ammesso e non concesso che la giustizia umana esista. Ciò però di cui siamo orgogliosi e soddisfatti, sul piano morale, è di aver potuto evitare col nostro sacrificio ad altri esseri, sconosciuti e forse non del tutto consapevoli, di dover passare ancora oggi sotto le forche caudine che noi siamo stati costretti a subire.”
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O 12 VACCINI O PERDITA DELLA PATRIA POTESTÀ
Leonardo Calconi

Già che c’erano potevano prevedere l’ergastolo o, perché no, il ripristino della pena di morte.
Non si capisce bene se i Ministri in quota PD dell’attuale non-governo si impegnano particolarmente nell’abbattere la credibilità della classe politica scavando come forsennati il fossato che già la divide dai cittadini.
O se invece sono tutti preda di un panico collettivo che li porta ad azioni disperate e senza senso che finiscono immancabilmente in altrettanti boomerang.
Ma del resto se l’esempio è quello dato dal buffo segretario del loro partito non ci si può aspettare di meglio dai suoi sottoposti.
O sottomessi.
Cos’è meglio?
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L’indecente decreto sui vaccini è in preparazione da febbraio. La Lorenzin avrebbe voluto il divieto penalizzato per i bambini o ragazzi fino a 16 anni ma la Fedeli ha deciso di mantenerlo solo per l’iscrizione scolastica fino ai 6 anni. Il divieto vale per scuole pubbliche e private.
Chi non è vaccinato e può mostrare una dichiarazione del suo medico che attesta il pericolo del vaccino su quel dato bambino, potrà mandare lo stesso il figlio a scuola, ma sarà messo in una classe differenziale che presumibilmente sarà formata da extracomunitari. L’apartheid continua.
Fino ai 16 anni rimane però la multa fino a 7.500 euro.
Oltre ai rilievi di incostituzionalità, il decreto corre il rischio di essere impugnato dalle Regioni, perché invade un campo legislativo di loro competenza. Speriamo che i Governatori di Regione si sveglino e facciano qualcosa. Non abbiamo mai sperato che il Presidente Mattarella rimandasse il decreto per palese incostituzionalità o per conflitto di competenza. Come già Napolitano, anche costui firmerà qualunque cosa, senza badare al merito o alla legittimità, ad occhi chiusi, perché non è pagato per pensare o per valutare ma solo per ubbidire ai diktat del Governo.
Renzi vuol fare dei vaccini il suo cavallo di battaglia per la campagna elettorale e urlerà a gran voce che i 5stelle sono contro i vaccini, tutti e sempre. Spero che ciò si trasformi in una pietra della sua tomba politica.

IL DECRETO SARA’ IMPUGNATO DAL CODACONS

Il decreto sui vaccini approvato oggi dal Consiglio dei Ministri è per il Codacons palesemente incostituzionale e, pertanto, verrà impugnato dall’associazione al fine di ottenerne l’annullamento presso la Consulta.
“La decisione del Governo, oltre a rappresentare un regalo alla lobby dei farmaci grazie all’estensione dei vaccini obbligatori, presenta diversi profili problematici – spiega il presidente Carlo Rienzi – La trasformazione delle vaccinazioni facoltative in obbligatorie costringerà a sottoporre i bambini ad una dose massiccia di vaccini, senza alcuna possibilità di una diagnostica prevaccinale, con conseguente incremento delle reazioni avverse che secondo l’Aifa solo nel 2013, per l’esavalente, sono state ben 1.343, di cui 141 gravi”.
“Ai rischi connessi ai trattamenti sanitari coattivi si aggiunge anche un pesante conflitto col diritto all’istruzione, oltre alla crescita abnorme dei costi per il SSN derivante dalle decisioni del Governo – prosegue Rienzi – Resta poi l’impossibilità di ricorrere ai vaccini in forma singola e l’indisponibilità sul mercato dell’antidifterico se non abbinato ad altri vaccini. Per tali motivi ricorreremo contro il decreto del CdM per portarlo alla Corte Costituzionale e, se necessario, anche alle Corti di giustizia europee”.
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Viviana
Il punto non è nemmeno se i vaccini sono gratuiti, in quanto se non li pagheremo direttamente li pagheremo comunque con la tasse, essendo a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Il punto è che un vaccino non è come dare una zolletta di zucchero ma come inoculare una malattia, il che può avere conseguenze indesiderabili fino alla morte e questo mentre da anni le società farmaceutiche hanno smesso di aggiornarci sui controlli che dovrebbero fare sui farmaci e dare una botta di 12 vaccini a dei bambini equivale a inoculare in nuce 12 malattie pesantissime che l’organismo delicato di un bambino può rigettare con gravi conseguenze e questo senza che ci sia alcuna epidemia in corso e parlare di picco del morbillo è ridicolo, essendo il morbillo una banale malattia esantemica (cioè della pelle) che si risolve in pochi giorni. Nessun Paese al mondo dà o darebbe mai una botta così pesante come 12 vaccini, rendendoli oltretutto obbligatori con pesantissime sanzioni. Spero che contro questo obbrobrio dittatoriale ci sia la sollevazione dell’opinione pubblica. Perché è un fatto di una gravità inaudita. Constato invece che sul tg di Sky i sondaggi sono enormemente favorevoli ai vaccini, perché evidentemente ci si guarda bene dall’informare che potrebbero causare gravi conseguenze e anche la morte.


VACCINI: SPARITO RAPPORTO AIFA SU REAZIONI AVVERSE, CODACONS DIFFIDA IL MINISTRO LORENZIN

IL CODACONS DIFFIDA IL MINISTRO LORENZIN A PUBBLICARE DATI segreti SU REAZIONI A VACCINAZIONI DAL 2014 AD OGGI
Ci sono stati 1.343 CASI DI REAZIONI AVVERSE ALL’ESAVALENTE NEL 2013, DI CUI 141 GRAVI

Fino al 2013, l’Agenzia del farmaco ha pubblicato il “Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia”, un documento che ogni anno analizzava le segnalazioni di reazioni avverse registrate per tipologia di vaccino: esavalente, trivalente e tetravalente, antipneumococcico, antimeningococcico, contro il morbillo, la parotite, la rosolia e la varicella, vaccinazione HPV, antinfluenzale stagionale e altri vaccini.
Dopo il 2013 misteriosamente tale rapporto annuale sparisce. Eppure si tratta di un documento fondamentale, considerando che nell’ultimo si segnalava che “le reazioni negative erano state 1.343, 90 per 100.000 dosi vendute. Le reazioni gravi sono state 141 (10,5%)”. Le reazioni gravi riguardano in particolare piressia e iperpiressia, ma nel 23,3% dei casi, secondo il rapporto, si registrano disturbi psichiatrici, mentre il 16,8% delle reazioni riguarda patologie del sistema nervoso.
“Il Ministro Lorenzin vuole imporre la vaccinazione di massa dei bambini addirittura portando da 4 a 12 i vaccini obbligatori, ma se vuole farlo non può nascondere le reazioni avverse perché è diritto delle famiglie avere una informazione completa e trasparente – afferma il presidente del CODACONS Carlo Rienzi – Per questo presenteremo oggi una diffida nei confronti del Ministro della salute affinché pubblichi tutti i dati relativi alle reazioni ai vaccini per il periodo che va dal 2014 ad oggi”.
(Il CODACONS è il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori).

Il Governo Pd (ovvero Renzi) aveva già previsto l’aumento di spesa sanitaria per acquistare i vaccini, aumento che ovviamente sarà recuperato aumentandoci le tasse.
Legge di bilancio fatta da Renzi:
2017 : + 100 milioni di euro
2018 : + 127 milioni di euro
2019 : + 186 milioni di euro
In totale 413 milioni di euro
come rimborso alle Regioni per l’acquisto dei suddetti vaccini…
Insomma Renzi, per favorire le lobby del farmaco, ci aveva già messo in carico più tasse per vaccini che dovevano ancora essere approvati dal Parlamento, con la collusione della Lorenzin con la Fedeli (alla prima non importa una pippa se aumenteranno le vittime da vaccino, alla seconda non importa una pippa se molti bambini saranno buttati fuori dalla scuola come non vaccinati, e in particolare tutti quelli extracomunitari.
Viva il razzismo e l’apartheid!
Sala fa la manifestazione a Milano per l’accoglienza ai migranti e a Roma il Pd li caccia dalla scuola! Complimenti!)
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Valentina Rojatti
La strumentalizzazione del picco epidemiologico del morbillo nel territorio italiano, che risulta essere tra i 10 Paesi al mondo con la mortalità infantile più bassa, per imporre il decreto sulla coercizione vaccinale per le famiglie è inaccettabile ed incostituzionale”.”In decisa controtendenza con i protocolli europei che, sul tema della prevenzione vaccinale, indicano nell’informazione, raccomandazione, garanzie e coinvolgimento di tutti gli attori, i punti centrali di una politica efficace e concreta. Incostituzionale un decreto che, per rispondere ad un picco epidemiologico sul morbillo, inserisce l’obbligo per altri vaccini che non hanno un quadro epidemiologico di necessità ed urgenza, proprio del decreto. Tutto questo avviene in aperto contrasto con i consolidati orientamenti provenienti dalle esperienze europee, dove l’obbligo risulta quasi ovunque assente, e dagli organismi sanitari europei, che non suggeriscono l’obbligo vaccinale bensì politiche volte all’informazione, raccomandazione, coinvolgimento, garanzie ed efficienza della rete vaccinale”, conclude Affinita.Anche per il Codacons il decreto “palesemente incostituzionale e, pertanto, verrà impugnato dall’associazione al fine di ottenerne l’annullamento presso la Consulta. La decisione del Governo, oltre a rappresentare un regalo alla lobby dei farmaci grazie all’estensione dei vaccini obbligatori, presenta diversi profili problematici – spiega il presidente Carlo Rienzi – La trasformazione delle vaccinazioni facoltative in obbligatorie costringerà a sottoporre i bambini ad una dose massiccia di vaccini, senza alcuna possibilità di una diagnostica prevaccinale, con conseguente incremento delle reazioni avverse che secondo l’Aifa solo nel 2013, per l’esavalente, sono state ben 1.343, di cui 141 gravi”.”Ai rischi connessi ai trattamenti sanitari coattivi si aggiunge anche un pesante conflitto col diritto all’istruzione, oltre alla crescita abnorme dei costi per il SSN.

Grande scandalo per la frase della Serracchiani “Lo stupro è più odioso se commesso da un profugo”: Mi pare molto più razzista l’ordinanza della Lorenzin per cui è obbligatorio che il bambino che vuole iscriversi a scuola debba presentare prova delle vaccinazioni. In pratica si vieta l’iscrizione scolastica a tutti i bambini extracomunitari. Vorrei vedere come riescono a provare che sono stati vaccinati!
Il 99% degli immigrati provenienti dall’Africa non sono vaccinati. Ne arrivano circa 150.00/200.00 ogni anno. Avrebbe senso, secondo voi, vaccinare solo gli italiani per prevenire future presunte epidemie senza che nessun programma di vaccinazioni sia previsto per quest’ultimi?
In 15 Paesi europei I VACCINI NON SONO OBBLIGATORI e non c’è nessuna epidemia. Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Inghilterra si basano su raccomandazione, prevenzione e informazione. E in questi Paesi la copertura è simile a quella presente nei Paesi che hanno l’obbligo. Non c’è nessuna epidemia e nessuna minaccia alla salute pubblica.
Questa legge che li rende obbligatori è un grosso regalo alle società farmaceutiche che faranno così grandi affari. Le potentissime lobby farmaceutiche attaccano coloro che minacciano il loro fatturato e se per far questo c’è da scatenare l’inferno lo fanno tranquillamente. La loro fonte maggiore di fatturato oltre l’oncologia sono i vaccini ne creano ogni giorno di nuovi per malattie varie.
Se ci si è precipitati sulla obbligatorietà, non si sente però parlare di gratuità. E chi non si può permettere di pagarli?
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PROTESTA DI 700 GENITORI TOSCANI
700 genitori toscani, iscritti al Comitato per la libertà dei vaccini, scrivono a Gentiloni per protestare contro l’obbligo dei vaccini come condizione per potersi iscrivere alla scuola primaria, una legge che la Ministra della Sanità Lorenzin ha con tanta leggerezza imposto per decreto senza che la sua collega Valeria Fedeli, Ministra dell’istruzione, facesse la minima obiezione. I genitori insistono su un punto che era stato criticato anche dal nostro Di Battista: l’obbligo dei vaccini è un atto molto grave che dovrebbe risultare incostituzionale, perché va contro la libertà di cura e dunque anche di prevenzione (art. 32), mentre uno Stato civile dovrebbe basarsi principalmente sull’informazione e sulla libera scelta, come è di fatto in quasi tutti i Paesi europei, senza che per questo si abbiano epidemie o pericoli.
Nel 1998, un Ministro italiano (la Rosy Bindi) permise anche ai bambini non vaccinati di iscriversi a scuola. Da allora non ci sono stati pericoli che giustifichino questa improvviso mutamento di cui beneficiano solo le società farmaceutiche, tanto più che nel frattempo l’Agenzia italiana del Farmaco ha cessato di pubblicare i risultati dei suoi controlli, senza che il Ministro della Sanità la richiamasse ai suoi obblighi.
(Intanto sono saliti a 609 i bambini danneggiato o morti a causa dei vaccini e lo Stato li ha riconosciuto pagando i danni alle famiglie, il che fa pensare che questi 609 bambini siano la cima di un iceberg molto più vasto di bambini morti o danneggiati in conseguenza dei vaccini).
Escludendo dalla scuola dell’obbligo i bambini non vaccinati (penso solo ai bambini extracomunitari) si compie una discriminazione illegittima, si va contro la nostra Costituzione che riconosce a tutti il diritto di andare a scuola “La scuola è aperta a tutti”, art. 34), si va contro i diritti della Convenzione di Oviedo (1° Trattato internazionale di bioetica), si va contro la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue.
Si rendono conto la Lorenzin e la Fedeli della gravità del loro atto? Crediamo proprio di no. Ma le leggi sono una cosa seria e se penalizzano i bambini, lo sono ancora di più, e non è accettabile che siano fatte con tanta leggerezza e solo, come sembra, per favorire certe lobby come le società del farmaco.
La storia delle vaccinazioni è costellata di menzogne e di inganni. Da quando Jenner volle “vaccinare” invece di “vaiolizzare”, fino alla ricerca attuale di un vaccino per l’AIDS alla balla attuale che ci si possa vaccinare “contro il cancro”, tutto si fonda sul condizionamento delle menti. È ovvio pensare che quando i Governi premono esageratamente su vaccini la cui utilità non è comprovata e i cui danni non sono testati, ci possa essere, dietro, una brutta storia di tangenti e non sarebbe la prima volta che questo accade, essendo la storia dei nostri Ministri o operatori della Sanità (De Lorenzo, Poggiolini…) costellata da fatti inquietanti e obbrobriosi. Alla fine ci hanno fatto diventare consumatori dipendenti e in overdose di farmaci e vaccini, il che non è bene. Le multinazionali farmaceutiche ci fanno affari miliardari e premono sui Governi per alimentare con false paure la nostra dipendenza, spesso creando anche epidemie inesistenti e falsi allarmi ingiustificati, a cui sia i Ministri che i media hanno contribuito allegramente. Il loro scopo è ottenere campagne di vaccinazioni che si ripetano per tutta la vita, spesso con vaccini non testati e per epidemia fasulle (si pensi solo all’aviaria).
Ma davvero questa brutta storia deve continuare? Davvero il lucro di qualcuno deve prevalere sul bene di tutti? Ma davvero le leggi devono essere imposte dal mercato e non da un principio generale di utilità e giustizia?

I SERVI DEL REGIME
Willyam Pacelli
Ci sono persone che sono nate per essere una benedizione per i regimi dittatoriali, senza nessuna imposizione giustificano tutto l’operato di regime, senza farsi domande credono ciecamente tutto ciò che un potente in giacca e cravatta di governo mette loro davanti agli occhi! In più attaccano tutti coloro che cercano di alzare al testa e cominciano a porsi delle domande, queste persone non hanno un secondo fine, sono semplicemente nate così, tifano sempre per la squadra che ritengono più forte, stanno sempre attaccati a colui che ritengono l’alfa di turno, loro seguono ed eseguono, non esiste dubbio, non esistono domande e non esiste esitazione alla parola del capo, gli altri hanno torto a prescindere, sono complottisti! Serve subito una risposta che li attacchi!! Cerca la carezza sul pelo da parte del capo, serve scodinzolare! Non si può non far notare la devozione al regime! Non importa se tutti saremo condannati alla schiavitù, perché per lui è una condizione normale! Gli anormali, i pericolosi alla stabilità sono gli altri! Sorridi!! Scodinzola servo!! Il capo ti sta osservando!

I dati sull’immigrazione che mostrano come ci prendono in giro
M5S
L’82% di tutti i migranti in Europa arriva in Italia. Nei primi 4 mesi del 2017 ci sono stati 47.000 ingressi nell’Unione, 37.200 in Italia. L’Italia spende 4,5 miliardi per l’accoglienza di questo 82% e la UE ci mette 91 milioni. Ossia l’Italia copre il 98% delle spese necessarie per accogliere l’82% dei migranti che arrivano in Europa
Grazie al Regolamento di Dublino l’82% dei migranti che arrivano in Europa con l’Italia come primo approdo devono rimanere in Italia e l’Europa si rifiuta di ricollocarli.
Gli arrivi di migranti in Unione Europea sono diminuiti complessivamente dell’84% grazie all’accordo miliardario (pagato anche da noi italiani) con la Turchia, contemporaneamente in Italia sono aumentati del 33% senza che nessuno ci abbia versato mezzo euro in più.
In tutto questo alcune navi delle ONG di tutta Europa sono sotto indagine perché fanno da taxi del mediterraneo Africa – Italia in combutta con gli scafisti e coperti dalla totale assenza di trasparenza.
Non vi sentite leggermente presi in giro?

SCANDALO AL CARA DI CROTONE DOVE SPARTISCE ANCHE LA MAFIA
M5S
Dopo Mafia Capitale, adesso la ‘ndrangheta.
Il M5S nel 2014, dopo una visita al Cara di Crotone dell’europarlamentare Laura Ferrara, aveva denunciato in un esposto il malaffare nella gestione del centro più grande d’Europa. L’operazione della Dda di Catanzaro, che ha portato in carcere 68 persone, conferma i nostri dubbi.
In Italia la chiamano ospitalità e invece è solo business. Il profitto delle cooperative si fonda su questa addizione: più la burocrazia è lenta, più immigrati arrivano sulle coste italiane, maggiori sono i profitti. Migrantopoli è una realtà che deve essere smantellata al più presto.
I centri di accoglienza sono una gallina dalle uova d’oro per chi li gestisce. l contratti di assegnazione di appalti e subappalti, possono andare in deroga e non sempre prevedono un bando pubblico. La trasparenza non esiste.
Come già dimostrato in passato con gli scandali dei Cie di Lampedusa e Roma, le cooperative hanno mani libere, a volte anche a detrimento dei più elementari diritti umani.
Il 26 ottobre 2014 Laura Ferrara ha visitato il Cara di Sant’Anna di Crotone per verificare di persona le condizioni di vita degli ospiti e la corretta gestione dei fondi europei.
Ha trovato container sovraffollati, mancanza di igiene, i bagni una latrina, l’acqua dei pochi rubinetti che funzionavano sgorgava fredda.
Eppure l’associazione che la gestisce – Confederazione nazionale delle Misericordie – per anni ha usufruito di milioni di euro dallo Stato italiano.
Laura Ferrara ha scritto un esposto al prefetto di Crotone, Ministro Alfano, Presidente giunta Regione Calabria, Sindaco di Isola Capo Rizzuto, procura di Catanzaro, questura e guardia di finanza di Crotone.
Il M5S ha chiesto chi fornisce e controlla i beni erogati dall’ente gestore, come avviene la selezione dei fornitori, di avere accesso ai bilanci e le informazioni sulla gara d’appalto per la costruzione dei nuovi alloggi sostitutivi dei container. In una sola parola, TRASPARENZA.
Abbiamo scoperto che il Ministero dell’Interno ha misteriosamente avocato a se tutti i documenti nonostante la convenzione siglata con la cooperativa stabilisca diversamente.
Perché?
Cosa voleva nascondere l’allora Ministro Alfano?
Nell’opacità nascono i piccoli e grandi affari, così come denunciato da una giornalista.
Oltre a gestire il centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, la confraternita della Misericordia ha nel 2014 vinto anche l’appalto di quello di Lampedusa.
Vogliamo vederci chiaro anche lì. Trasparenza ma anche nuove regole.
L’Europa non può lavarsi le mani se i propri fondi vanno ad arricchire le mafie.
Il Regolamento di Dublino impone all’Italia di trattenere i rifugiati sul proprio territorio anche quando vogliono raggiungere i loro parenti in altri Paesi europei.
Questa è la trappola in cui nasce il business dell’immigrazione. Bisogna prosciugare i pozzi di questo business, ecco perché al Parlamento europeo abbiamo presentato una proposta di riforma del Regolamento di Dublino.
Tutti sanno dove nasce il malaffare ma nessuno fa niente, anzi con certi loschi figuri (Leonardo Sacco, Presidente della sezione calabrese della Confraternita che gestisce il Cara di Crotone) si fa la gara dei selfie: Berlusconi, Renzi, Alfano. Il caso delle foto con Sacco ci mostra che la politica italiana o cambia o muore.
Tutti i partiti che hanno governato hanno avuto a che fare con questo personaggio.
Esattamente come con Buzzi per Mafia Capitale. Dal Cara di Mineo a Crotone passando per la malagestione di Lampedusa… guarda caso, sempre tutti amici del Ministro Alfano.
Alfano, la misura è colma: DIMISSIONI SUBITO!

IN SEPARATA SEDE…
Bruno Fusco

Allora, ricapitolando: i migranti sono merce di colore nero che ha più valore della polvere bianca, e la criminalità la usa a suo piacimento, e sono anni che lo fa, ergo, chi cazzo controlla?
Chi affida gli appalti?
Chi governa questo Paese? Nessuno, il ritorno di Ulisse.
Chi scrive le leggi anticostituzionali?
Quel componente di commissione, scrive che si può ammazzare solo di notte?
Chi ha detto che l’Italicum ce l’avrebbero copiata in tutto il mondo? Nessuno, sempre nessuno…
Chi ha sepolto Roma sotto anni di vergogna e ruberie, lisciando il pelo a gruppi di criminali, seduti al tavolo con la politica, vicino a Poletti, e compagnia bella, anzi brutta? Nessuno….ancora nessuno.
Quale donna con gli occhi azzurri ha detto bugie su banca Etruria e sulla sua assoluta indifferenza al caso del babbo? Una Pinocchia che ricorda un pinocchio…, ma per tutti nessuno…
Chi ha tolto i poteri a Cantone e poi si è mozzicato la lingua? Nessuno, il solito nessuno…
Quale governo, ha tolto i diritti ai lavoratori, rovinato la scuola, distrutto la legge Severino, avallato la Fornero, difeso Berlusconi e umiliati giudici e giornalisti per bene? Nessuno, sempre questo cazzo di nessuno…
Chi aveva promesso che dopo il referendum di Dicembre si sarebbe tolto dalle palle se avesse perso? Quale donna, e quale sottospecie di uomo?
E per finire, chi ha fatto finta di spazzare Roma con le magliette gialle aspre come i limoni, come se volesse spazzare via il passato che li insegue come elicotteri che lanciano coriandoli ai matrimoni, e uomini che ridono, imprenditori che promettono, e morti sotto le macerie miste a neve, ancora vive e ancora sporche di mezza Italia, dai campanili silenziosi, che attendono di rivedere un po’ di dignità? Nessuno…, ovvero il PD di Tatteo Tenzi, senza dimenticare altre schifezze, ma presto voteremo, e allora capiremo se la colpa è solo del PD, o anche di parte del popolo italiano che si veste a lutto e grida al lupo, e in separata sede, se ne fotte
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http://masadaweb.org



MASADA n° 1855 27-5-2017 VOGLIO UN CODICE ETICO

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MASADA n° 1855 27-5-2017 VOGLIO UN CODICE ETICO

Vaucher tolti per scongiurare il referendum e poi rimessi – Questi vaccini non s’hanno a fare – Il Tar rifiuta le nomine di Franceschini- San Francesco e Zanotelli

Blog di Viviana Vivarelli
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Ti chiederanno di scegliere tra galleggiare e affondare. Tu scegli di volare.
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Una questione morale al giorno
ci toglierà il Pd di torno.
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Siamo vincoli o sparpagliati?
(Pappagone)

UN CODICE ETICO
Viviana Vivarelli

E’ necessario avere e seguire un codice etico come perno del proprio orizzonte. Viviamo in un tempo «senza Legge» e «senza Etica», segnato dalla frantumazione degli interessi individuali che impediscono una visione d’insieme, un codice di convivenza partecipata e insieme una visione di futuro migliore e più evoluto.
Quando l’autorità amministra senza una «missione» globale a largo respiro, quando si chiude nel mondo limitato dei propri vantaggi personali, si capovolge il Diritto: l’autorità spadroneggia sui cittadini sovrani e insegue solo il proprio interesse e la Legge, allora, diventa una Non Legge perché il Diritto si trasforma da bene per tutti a comodo per qualcuno, perdendo quel carattere di universalità e generalità che lo rende sacro.
Un popolo senza Legge e senza etica è un gregge senza guida che può essere dominato facilmente da un uomo senza spirito di legalità, che perverte la Legge per i suoi comodi e insegna ai cittadini solo a inseguire scopi di basso livello e moralità, sicuri di farla franca e di essere nel giusto in quanto imitano esempi che stanno in alto e inquinano un intero Paese.

AL FIGLIO
Stasera ho pensato di insegnarti questo :
tu ribellati
qualunque cosa accada: ribellati
ribellati alle lettere allineate
ai colori alle cornici intorno al foglio
agli indici nei libri alle immagini nel verso giusto
agli orli alle cinture ai calzini uguali
ai bottoni sempre nelle asole
e alle asole sempre in cerca di bottoni
ai saponi alle creme ai dentifrici raccomandati
alla pelle che si rimargina alle cicatrici ai calli ossei
alle donne ai sentimenti ai patimenti
al tempo che guarisce tutto
e al dolore che si lascia guarire
a me soprattutto, e certo!

Carla Lebowski Cavallini, eteronimo di Emilio Piccolo

Paolo Liverani
1) Mettono i voucher
2) li tolgono, per evitare il referendum,
3) scampato il pericolo li rimettono
NO COMMENT…
PS: chi continua a votarli ha una Sindrome di Stoccolma grande come una casa..
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VAUCHER TOLTI PER SCONGIURARE IL REFERENDUM-VAUCHER RIMESSI
Viviana Vivarelli

I vaucher avrebbero dovuto mettere in chiaro solo alcuni lavoretti sporadici, ma sono dilagati diventando il sostituto di ogni stipendio fisso, in pratica sono serviti a svilire ancora di più il lavoro togliendogli ogni garanzia, così il vaucher ha coperto il lavoro nero legalizzato che ha entrate quasi nulle per lo Stato (come il lavoro nero) e nessuna garanzia, malattia, periodo di lavoro, diritti del lavoro (come il lavoro nero). Ma, essendo “legale”, fa salire l’occupazione con cifre distorte, visto che l’Istat considera occupato anche chi prende un solo vaucher a settimana. Così i dati dell’occupazione saliranno e non faremo un’orrenda figura in Europa e Poletti continuerà con le sue balle che i Governi Renzi hanno fatto salire l’occupazione in Italia.
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Cobra89
Un partito favorevole ai voucher, all’immigrazione senza controllo, al lavoro senza diritti pagato poche centinaia di euro al mese e contrario al reddito di cittadinanza in quanto ritenuto contro la Costituzione…C’è ancora qualcuno che potrebbe votarlo?
(Io aggiungerei: un partito che costringe un milione di italiani ad andare a lavorare all’estero, che guadagna sulle mazzette degli appalti, che arricchisce solo le banche e che svende la salute dei nostri bambini ai vaccini delle multinazionali…)
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Sand freeman51
E cosa cambia tra lavoro nero e voucher? Oltre che è “legale”. Me lo spiegate per favore… Ricordo che i voucher non generano NESSUNA entrata Irpef come il lavoro nero, non hanno garanzie come il lavoro nero, non hanno una retribuzione minima oraria visto che li usano per pagare più di un’ora, non hanno malattie, ferie e diritti come il lavoro nero. Ah, sì, sì, versa un ZIC di soldi all’ INPS, che però non genereranno quasi nessun effetto in termini pensionistici perché di gran lunga inferiori ai minimi INPS annui.
L’unico vantaggio è che le aziende sono a posto in caso di controlli. Non è lavoro nero, è legale, ma agli effetti esterni i due sono praticamente la stessa cosa, col vantaggio che basta un voucher a settimana per essere considerati occupati e far salire i dati Istat così anche lo Stato si sente a posto con l’Europa (doppia truffa).

Arturo
L’attentato alla democrazia secondo Orfini sarebbero i giudici che applicano la legge e i giornalisti che pubblicano notizie di pubblico interesse. Invece aggirando un referendum, rimettendo i vaucher in questo modo truffaldino, il Parlamento sarebbe democratico! Bersani & C. dovevano essere coerenti e non fare nemmeno il governo Monti delle larghe intese, invece sono andati avanti per consentire queste vere e proprie violazioni dei diritti costituzionali dei cittadini.
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IO AVREI UNA PROPOSTA: VOLETE RIMETTERE I VAUCHER? BENE! PERO’ COMINCIAMO AD APPLICARLI A MINISTRI E PARLAMENTARI!
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Zero diritti. Zero tutele. Zero giustizia. Zero pensione. Zero assistenza sanitaria. Zero ferie pagate. Zero malattia protetta. Assoluta dipendenza del lavoratore dal datore di lavoro schiavista. Con lo scopo di allargare il precariato assurdo dei vaucher a qualsiasi tipo di lavoro, anche a quello dell’ingegnere specializzato epieno di master.
Questa sarebbe la muova sx di Renzi & C.

Nena91
Voucher: ovvero come ti metto a norma il lavoro nero, ergo ti licenzio se ti tengo a contratto e ti prendo quando mi servi a cottimo, ergo ti pago per il tempo che ti faccio crepare sotto gli ordini.
Vorrei pagarci quelli del Pd con i voucher, così capiscono cosa significa “normare”.
I voucher vanno eliminati dall’ anticamera del cervello, in un paese serio, a piena occupazione e a bassissimo, quale indice di sfruttamento non esisterebbero nemmeno.
Allora parliamoci chiaro, se ti devo chiamare per 25-30 ore di lavoro alla settima, per un mese di lavoro, in cui ti chiamo per l’ aiuto extra, allora posso anche capire, ma se mi assumi per un intera stagione estiva/invernale che sia, mi fai il contratto perché tu non mi stai chiamando per un extra, ma stai sfruttando il pagamento a nero “normato” per non pagare tasse allo stato, ergo io lavoro quanto uno a contratto forse anche di più, e senza nessun diritto.
Quello al mio paese si chiama sfruttamento.
Gli imprenditori possono anche dire che il lavoratore a contratto gli costa un sacco di soldi, bene è a questo punto che la politica deve fare delle serie leggi sul welfare al fine di garantire l’ occupazione.

12 VACCINI OBBLIGATORI

E così il Governo Renzi-bis decide (come già aveva deciso Renzi primus) di imporre 12 vaccini obbligatori (che poi sono 14), cioè decide di inoculare in forma leggera l’enorme botta di 14 malattie di cui alcune gravissime nel delicatissimo organismo di un bambino piccolo, col rischio di gravi danni e anche della morte (già 1334 sono stati gravemente danneggiati e 41 sono morti, già coi 4 vaccini precedenti), e questa cosa gravissima la fa il nostro Paese, unico al mondo! Lo fa con decreto mentre mancano tutte le condizioni di necessità e di urgenza previste costituzionalmente per i decreti che sono diventati ormai la scorciatoia dei cattivi Governi non democratici. Lo fa gravando la legge di pene fortissime come la non iscrizione a scuola, multe fino a 7500 euro e addirittura la sospensione della patria potestà. Lo fa senza nemmeno sentire le Regioni a cui spetterà o sobbarcarsi l’enorme spesa o trasferirla sulle famiglie (quando solo uno di questi vaccini costa 306 euro!). Mentre in tutti i Paesi civili non esiste nessun vaccino obbligatorio e solo nei Paesi dell’est ne troviamo con 4. E, cosa ancora più grave, non lo fa per eccessiva preoccupazione per la nostra salute, ma perché gli viene ordinato dalle multinazionali del farmaco che vogliono massimizzare i loro profitti!
PERCHE’ SONO STATE LE MULTINAZIONALI A ORDINARE I 12 VACCINI AL GOVERNO ITALIANO
“L’Italia guiderà nei prossimi 5 anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global health security agenda (Ghsa) che si è svolto il 19 maggio scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche l’ex presidente USA Barack Obama” .
L’Italia, mediante una decisione presa a Washington e non certo dal nostro Stato sovrano, è stata eletta capofila e apripista della nuova strategia mondiale di vaccinazione coatta (Global health security agenda). Il capitale controlla in modo totalizzante la vita.
Nessuno si chiede come mai di 40 Paesi l’Italia sola viene scelta per una vaccinazione su larga scala? Nessuno si chiede quale sovranità e quale democrazia ci siano rimaste quando il Governo, senza sentire il parere di nessuno, fa un atto legislativo così opprimente e di cui nessuno sentiva la necessità? Nessuno si chiede se questo è un Governo per l’Italia o un Governo servo delle multinazionali per fare gli interessi di queste?

QUELLO CHE NON CI DICONO SUI VACCINI
Magari sarebbe bene sapere che:
in Giappone il vaccino contro il papilloma virus è stato introdotto in aprile e ritirato nel giugno dello stesso anno o che dal 1993 non si fa più il trivalente perché giapponesi lo ritengano pericoloso;

http://www.japantimes.co.jp/opinion/2013/06/14/editorials/hpv-vaccine-raises-questions/#.U8zsOPldV8E

che negli USA l’ordine dei pediatri ha pubblicato una nota con preoccupazioni per le reazioni avverse sempre al vaccino contro l’HPV;

https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/health-issues/new-concerns-about-the-human-papillomavirus-vaccine

stessa cosa in Inghilterra

http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/thousands-of-teenage-girls-report-feeling-seriously-ill-after-routine-school-cancer-vaccination-10286876.html

che in Svezia il 10 maggio il parlamento ha votato CONTRO l’obbligatorietà dei vaccini per i rischi oltre che per l’anticostituzionalità dell’obbligo sanitario

http://www.thenhf.se/riksdagen-rostade-nej-till-alla-vaccinmotioner/

http://yournewswire.com/sweden-and-finland-comply-with-russia-military-demands/

Ma se un medico in Italia dice questo, viene radiato!!
Allora questo è FASCISMO SANITARIO!!

STEFANO MONTANARI
Sentite l’intervista al Prof. Stefano Montanari:”Abbiamo cominciato 12 anni fa ad analizzare i vaccini, scoprendo che contengono polveri molto piccole che provocano varie malattie. Una dozzina di anni fa dei tedeschi ci mandarono dei reperti strani. Nel punto di iniezione dei vaccini si formava un gonfiore, guardammo questi reperti e i vaccini che risultarono contenere delle particelle di acciaio, piombo, tungsteno … nessuno si farebbe mai delle iniezioni di piombo. Abbiamo analizzato 19 vaccini e tutte contenevano queste polveri. Negli anni ne abbiamo analizzati 29 (l’ultimo per la meningite) e 27 erano sporchi. L’unico che non era sporco era per i gatti. Queste polveri sono respinte dall’organismo, si forma una infiammazione perché si difende da un corpo estraneo che l’organismo non riesce ad espellere. Alla lunga (decenni) questa infiammazione diventa un cancro. A volte l’incubazione è più lunga della vita umana. Il bambino comincia ad essere ammalato e lo sarà per sempre. Queste polveri possono andare a cervello e vanno a interferire con dei centri cerebrali con varie reazioni negative (ne trovammo anche nella mucca pazza). Noi non sappiamo cosa produce l’autismo però ci sono dei vaccini in cui l’autismo è citato addirittura dal foglietto illustrativo come effetto possibile. Se hanno fatto dei vaccini per gli animali che non contengono queste polveri, vuol dire che li sanno fare. ma se non li hanno fatti per i bambini, ciò vuol dire che le case farmaceutiche si sono premuniti di avere essere umani malaticci tutta la vita. Eppure queste non sono polveri costruite in laboratorio, sono polveri di inquinamento normale. Nel bugiardino del vaccino per la meningite è scritto chiaramente che non sono state fatte prove per vedere se il vaccino funziona o no, cosa che è comune in parecchi altri vaccini. In tutti i vaccini ci sono degli inquinanti. Io non mi vaccino perché questi inquinanti non li voglio. Penso che i vaccini potrebbero essere un’ottima idea se fossero puliti e se fossero spiegati in maniera corretta, cosa che non avviene. Purtroppo ci raccontano un sacco di bugie. Si finge che ci siano delle epidemie di meningite. E’ falso. Però non si dice che non è detto che quel vaccino abbia effetto. La meningite può derivare da diverse fonti.; il meningococco è presente in 13 ceppi. Il vaccino, sempre che funzioni, vale per un ceppo o in casi particolari per 4. Poi ci sono meningiti con altre cause. Per cui raccontare che se si fa il vaccino si è protetti dalla meningite è delinquenziale. Lo stesso vale per tutti i vaccini. Se si guarda la storie delle malattie si vede che dal 1900 al vaccino le malattie infettive erano tutte in calo verticale, quando è entrato il vaccino, si è visto che esso non aveva il minimo effetto sulla discesa naturale della malattia. Lo dicono gli enti di statistica del mondo. I vaccini non hanno avuto il minimo effetti sulle malattie. MAI. IN NESSUN CASO. Ci vacciniamo perché i vaccino sono una enorme causa di guadagno per le case farmaceutiche. Quindi si convince il medico che i vaccini hanno salvato molte vite umane quando storicamente e statisticamente non è vero. Addirittura in Italia la poliomelite ha ripreso ad aumentare dopo l’ingresso dei vaccini. Invece è calata drasticamente quando si è cominciato ad avere acqua pulita, le fogne che funzionavano. Il tetano è calato quando c’è stata una maggiore igiene. Dietro i vaccini ci sono business miliardari che in pochi anni si sono decuplicati. E’ vero che queste società vendono ogni sorta di farmaci ma se i vaccini sono inquinanti, procurano dei malati a vita e questo per le società farmaceutiche equivale a una pensione. Non esiste nessun farmaco che non abbia effetti collaterali. Ci sono forti dubbi che i vaccini servano nei primi mesi quando il sistema immunitario non è ancora tutto formato e alla fine della vita quando non reagisce più.

Il 10 maggio il Parlamento svedese ha respinto 7 proposte che avrebbero promosso le vaccinazioni obbligatorie. Il governo svedese ha deciso infatti che le politiche di vaccinazione forzata sono contrarie ai diritti costituzionali dei loro cittadini.
La Svezia, invece di aderire alla pressione delle aziende farmaceutiche o delle tattiche spaventose dei media mainstream, ha adottato la decisione di rifiutare l’applicazione della vaccinazione obbligatoria ai suoi cittadini. Infatti, un tale mandato, hanno affermato, violerebbe la Costituzione del paese.
Anche altri fattori hanno influenzato questa decisione. Da un lato c’è stata la pressione dei cittadini che hanno manifestato chiaramente il loro dissenso oltraggio al concetto di vaccinazioni forzate. Il testo di uno dei moti relativi alla decisione ha rilevato che i parlamentari avevano osservato “una grande resistenza a tutte le forme di coercizione per quanto riguarda la vaccinazione“.
I politici hanno anche citato alcuni dati dal sistema sanitario svedese (NHF) che hanno rivelato frequenti e “gravi reazioni avverse” al vaccino MMR (morbillo, orecchioni e rosolia) ed hanno osservato che tali reazioni sono specificate anche nel foglietto informativo del vaccino. I politici hanno affermato che siccome i bambini dovrebbero ricevere due dosi di questa vaccinazione, questi considerevoli rischi sarebbero raddoppiati. Inoltre hanno sottolineato che tali rischi non erano limitati al vaccino MMR, ma che altri vaccini causavano “reazioni avverse simili”.
I politici parlamentari hanno sicuramente notato che c’è una massiccia resistenza a tutte le forme di coercizione per quanto riguarda la vaccinazione.
Inoltre, questo deve essere osservato da tutti i paesi che impongono vaccinazioni obbligatorie di bambini e adulti, specialmente in Italia, dove esiste un vero e proprio regime nazista fatto di minacce e ritorsioni a tutti coloro che mettono in dubbio il dogma dei vaccini, senza alcuna apertura al dialogo e alla comprensione delle critiche. Abbiamo una scoraggiante lista di studi che dimostrano che la vaccinazione è una cattiva idea.
E’ importante notare un punto che viene sempre tralasciato in questa campagna mediatica portata avanti in Italia da televisioni e giornali dove si usa tanta retorica e poco cervello, perché “non si discute sui vaccini” ovvero “non si usa il cervello, si fa il gregge e basta”. La questione degli additivi trovati nei vaccini che non “non sono sostanze per la salute e certamente non appartengono ai neonati o ai bambini”.
Quali sono gli additivi dei vaccini? Thimerosal. E’ composto a base di mercurio che ha la funzione di conservante. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato il collegamento tra mercurio e autismo. Sali di alluminio. Ha la funzione di adiuvante. L’alluminio provoca enormi danni a livello cerebrale. E’ stato dimostrato che è collegato al morbo di Alzheimer.
Formaldeide. Usata per inattivare virus e tossine durante la produzione e viene nella maggior parte eliminata nella fase di purificazione. E’ una nota sostanza cancerogena.
Tessuti di feti umani abortiti nei vaccini
C’è uno studio che mostra la connessione tra autismo e inserimento di feti umani abortiti nei vaccini.
Dai dati rusulta che più del doppio di persone è morto per vaccino contro il morbillo rispetto al morbillo reale…

Da notare che in Francia una decisione simile a quella della Svezia è stata presa all’inizio di quest’anno – il ministro della sanità stava spingendo per i vaccini obbligatori e aumentando il numero di vaccini raccomandati, avevano una commissione e stavano spingendo questa opzione, ma il pubblico e alcuni esperti li persuasero a non farlo.

QUESTI VACCINI NON S’HANNO DA FARE
Claudio Laugeri

Il vaccino esavalente è sotto inchiesta. Nessuna ipotesi di reato, ma la procura di Torino vuole capire se sia dannoso per la salute. A sollevare la questione è un esposto del Codacons, che sottopone al pm Vincenzo Pacileo svariati elementi. Compresi gli esami di laboratorio fatti da Antonietta Gatti e Stefano Montanari, specialisti in nanotecnologie.
Hanno analizzato i vaccini esavalenti della Glaxo, quelli che la legge renderebbe obbligatori. Il lavoro dei due scienziati è stato pubblicato a gennaio dall’International Journal of Vaccines and Vaccination: secondo lo studio, il campione analizzato di quel vaccino aveva «una contaminazione da micro e nanoparticelle». Quegli elementi ci sono davvero? Erano stati comunicati a ministero della Salute e Aifa? Sono dannosi per la salute? La procura di Torino ha affidato ai carabinieri del Nas gli accertamenti. E valuta di commissionare una perizia sull’argomento.
«Siamo favorevoli ai vaccini» è l’esordio dell’avvocato Tiziana Sorriento, che ha studiato la questione per il Codacons. E spiega: «Ma ci sono mancanze da parte delle istituzioni che devono dialogare con i cittadini, anche nella farmacovigilanza. Chiediamo solo chiarezza». L’elenco delle incongruenze è lungo. Come la scomparsa dal mercato del vaccino contro la difterite, nel 2014. È tra i 4 obbligatori per legge. Ma in Italia, esiste solo combinato con altri. Come nel vaccino esavalente. Soluzioni ben più costose. Fino al 2014, era prodotto da un’azienda danese, poi ceduta a una società degli Emirati Arabi con stabilimenti in Malesia. Nell’ultimo anno e mezzo di produzione danese, però, l’importazione si era fermata. Dopo il 2012, all’Italia spettava il «controllo di Stato» sul prodotto, fino a quel momento garantito dalla Danimarca. Ordinativi a carico delle Regioni, con il controllo da richiedere all’Istituto Superiore di Sanità. Da quel momento, nessuno ha più ordinato il vaccino. E per avere la copertura antidifterica, la via più semplice è il vaccino esavalente.
Ma c’è anche la storia del rapporto confidenziale «Glaxo» finito per errore «on line», dove sono elencati molti «effetti avversi» al vaccino mai sottoposti alle autorità sanitarie. La stessa azienda ha ammesso l’autenticità del documento. Nessuno, però, lo ha considerato.

Fulvio Grimaldi
Siamo all’eugenetica da far invidia a Mengele, a Malthus e agli Usa dei grandi esperimenti eugenetici (tossicità sperimentate sulla folla, sui detenuti, su volontari inconsapevoli, su popolazioni colonizzate).
Con la legge sul fine-vita hanno dovuto mollare il controllo sulla nostra morte, ora si sono presi il controllo sui corpi dei nostri figli.
E QUI NON E’ IN DISCUSSIONE SE I VACCINI FACCIANO BENE O FACCIANO MALE. Probabilmente dipende.
E’ in ballo un principio assoluto di civiltà e di integrità sanitaria: il principio di precauzione.
Con diversità di valutazione anche in campo scientifico, ogni dogma è abuso.
E’ in discussione la sovranità sul proprio corpo e gli ultimi a potersene appropriare sono i farmaceutici e i loro commessi viaggiatori ministeriali, con la storia criminale che hanno alle spalle.
Si ammanta di “scienza” una che ha la maturità classica, ma decide, senza discussione parlamentare e consultazione popolare, di omaggiare i farmaceutici passando da 4 a 12 vaccini obbligatori.
In 15 paesi europei, quelli detti più progrediti, civili, democratici, non esiste obbligo di vaccinazione. E quelli che predicano l’accoglienza a milioni di immigrati, mai vaccinati, cosa fanno: un altro megaregalo a Big Pharma con la vaccinazione forzata di 5 milioni di immigrati?
Ogni libero arbitrio, ogni diritto di libera espressione, ogni scelta alternativa sono diventati delitti di negazionismo.
Dove il pensiero diverso è negazionismo siamo all’ultra-nazismo, alla Chiesa di Torquemada e dei roghi. Museruola per tutto e per tutti. Firmate!

https://www.change.org/p/alla-corte-costituzionale-italiana-firma-contro-obbligatorieta-dei-vaccini-prevista-dal-disegno-di-legge-2679-del-pd

A tutt’oggi non c’è ancora una informazione chiara su cosa sia il nuovo obbligo sui 12 vaccini (che poi sono 14). Poiché ognuno di questi induce anche se in modo omeopatico una certa malattia, il profano si chiede se questo attacco contemporaneo di 14 vaccini (ovvero malattie in nuce) su un neonato o bambino non possa comportare dei rischi, visto che, per es., la facilità con cui i medici italiani prescrivono antibiotici anche per motivi poco seri come una febbretta o una influenza ha prodotto reazioni serie per cui l’organismo è diventato indifferente agli antibiotici che diventano inefficaci in caso di malattia grave. Non ci rassicura sapere che non esiste in Italia alcuna legge che imponga piani epidemiologici o che costringa le case farmaceutiche a pubblicare i controlli e che questi mancano da 4 anni. Non ci rassicura constatare che gli stessi farmaci hanno costi molto diversi nei vari Paesi d’Europa. E che sui danni eventuali da vaccino vigne il più scrupoloso silenzio.
Dunque la Lorenzin dice che i vaccini saranno gratuiti ma non è vero affatto.
Se così fosse, il loro costo ricadrebbe sulle Regioni già gravemente falcidiate dai tagli del Governo con un nuovo buco di bilancio.
Per legge se manca una delle vaccinazioni previste da 0 a 6 anni, il bambino non può essere iscritto all’asilo o alla materna. Per i ragazzi non vaccinati fino ai 16 anni ci sarà una multa per i genitori fino a 7500 euro o la sospensione della patria potestà (notare che la patria potestà non si toglie nemmeno ai padri mafiosi o pedofili! anzi al padre pedofilo che ha molestato i propri bambini si danno i domiciliari! ma se non li vaccini te la tolgono??)
Gli italiani tra 0 e 16 anni sono 9 milioni e mezzo.
Si legge che i vaccini gratis sono solo fino ai 6 anni. Ma se si scende a livello regionale anche questa gratuità sparisce e il caos regna sovrano.
In Trentino Alto Adige si paga il 50%
In Piemonte si paga per i neonati 4 dosi a 309 euro, dal sesto mese 3 dosi da 236 euro, a un anno 2 dosi da 162 euro (non poco!)
In Lombardia il vaccino antimeningococco è gratuito solo per i bambini a rischio, per gli altri costa 20 euro a dose
In Liguria si paga 65 euro per l’anti-meningococco B, 19 per quello c, 46 per l’antivaricella
Nelle Marche l’anti-pneumoccoco costa 16 euro, quello C 3,l’antivaricella 41
In Sicilia paga 30 euro chi ha più di 30 anni
In Sardegna i vaccini contro la meningite costa 81 euro.
E’ troppo chiedere un quadro esplicativo del totale che ogni singolo o ogni Regione dovrebbe pagare per questi vaccini? E’ dato saperlo? Che senso ha dire che nei sondaggi gli italiani sono favorevolissimi a questi vaccini se giacciono in una tale disinformazione? Non esiste un giornale serio o un Ministro serio in grado di darci le informazioni che servono? Lo capisce qualcuno che un cittadino disinformato corrisponde a un servo comandato? Alla faccia della democrazia!

Oltre 100 medici hanno scritto al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità con una proposta per una pratica vaccinale consapevole
“…i bambini non vaccinati appaiono più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle prime vie aeree, meno soggetti a disturbi intestinali. patologie croniche, neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e interventi sanitari….
Molti bambini reagiscono con febbre più alta, alterazione delle normali funzioni digestive e ritmo sonno-veglia, diventano più irritabili, piangono in modo inconsolabile e regrediscono in alcune abilità (dunque c’è stata una irritazione del sistema nervoso centrale).
I vaccini by-passano completamente le barriere fisiologiche dell’organismo ed entrano direttamente in circolo e non si può affermare che siano tutti sicuri visto che molti sono stati revocati e ci sono stati casi mortali
Crediamo nella prevenzione che si attua con una corretta igiene di vita, bonifica dell’ambiente ecc. Non ci sono farmaci che possono essere somministrati in modo generalizzato, incondizionato e indiscriminato a tutti, senza un adeguato studio della persona volto a personalizzare il trattamento e valutare correttamente il rapporto rischio/beneficio per ogni singolo ricevente.
I vaccini sono farmaci veri e propri che possono avere reazioni avverse.
Se usati adeguatamente e attentamente personalizzati, possono essere molto utili.
La Legge italiana attuale impone 4 vaccini pediatrici obbligatori (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitica B), ma la prassi ne somministra 7 per diktat
Nelle attuali condizioni socio-sanitarie del nostro Paese, non è né necessario né urgente ricorrere alle vaccinazioni di massa con 7 vaccini contemporanei nei primissimi mesi di vita, quando il sistema immunitario è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile. La quasi totalità dei Paesi dell’Europa Occidentale non impone alcuna vaccinazione, ma si limita a formulare delle raccomandazioni: dei 29 Paesi dell’Ue (i 27 più Norvegia e Islanda), 17 non hanno alcuna vaccinazione obbligatoria (quasi tutti i Paesi dell’Europa Occidentale più Estonia e Lituania); tra i Paesi dell’Europa Occidentale, hanno vaccinazioni obbligatorie solo Italia e Grecia (con 4 vaccini) e Francia (con).
Oggi i bambini sono immunologicamente più deboli dei coetanei di qualche decennio fa per maggior numero di fattori di malattia nei genitori; alimentazione più povera e squilibrata; ambiente più inquinato; più facile ricorso a trattamenti farmacologici sia nella madre durante gravidanza, parto e/o allattamento, sia nel neonato; maggior incidenza di parti cesarei, ecc.
La letteratura scientifica attuale conferma che quanto maggiore è il numero dei vaccini somministrati contemporaneamente e quanto più è piccolo e/o nato prematuramente il bambino, tanto maggiori sono i rischi di reazioni avverse.
Le attuali conoscenze di immunologia non considerano razionale la somministrazione contemporanea di 7 antigeni vaccinali ad un neonato di pochi mesi di vita, anche perché in Natura, indipendentemente dal grado di contagio, non si manifestano mai simultaneamente 7 patologie infettive e ciò significa che l’organismo non è fisiologicamente idoneo a gestirlo.
Se esistono vaccini pediatrici multipli, non capiamo perché non debbano essere commercializzati anche i medesimi vaccini singoli; per es. non è chiaro perché una donna, che prima di una eventuale futura gravidanza desideri vaccinarsi contro la rosolia, debba essere obbligata ad inocularsi anche i vaccini contro il morbillo e la parotite.
Nella letteratura scientifica, soprattutto in USA, esiste attualmente una accesa discussione sia sul rapporto rischio/beneficio del vaccino trivalente MPR (contro Morbillo-Parotite-Rosolia) a virus vivi attenuati, sia sull’utilità e sull’efficacia del vaccino anti-HPV (contro il Papillomavirus Umano). Quest’ultimo è stato commercializzato molto prima che fossero disponibili dati certi sulla sua capacità di ridurre il rischio di tumore della cervice uterina e a tutt’oggi sono disponibili solo estrapolazioni statistiche sulla reale capacità di prevenzione tumorale da parte del vaccino anti-HPV m per questo in alcuni Paesi il vaccino è stato ritirato per precauzione e in Francia, Spagna e Italia centinaia di medici hanno firmato una petizione per sospenderlo.
Recentemente, il vaccino antinfluenzale viene consigliato anche nei bambini sotto l’anno di età, ma le prove sono molto scarse, deboli e discutibili, sia per la vaccinazione pediatrica che per quella dell’adulto.
I bambini nati prematuri o con patologia acuta nei primi mesi di vita o affetti da qualche patologia infettiva acuta o che l’hanno superata da poche settimane o che hanno ricevuto farmaci interferenti con il sistema immunitario (antibiotici, cortisonici e/o altri immunosoppressori) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici in anestesia generale o hanno alterazioni immunitarie o sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche o vivono intensi sono sicuramente a maggior rischio di danni vaccinali.
Le reazioni avverse dei vaccini non dipendono solo dalla componente antigenica di questi ultimi, ma anche dai loro componenti tossicologici (adiuvanti e conservanti) e sappiamo bene che l’innocuità a lungo termine della somministrazione parenterale in neonati di questi composti, singoli e/o variamente associati tra loro, non è sufficientemente dimostrata, mentre esistono prove scientifiche della tossicità e pericolosità isolata di alcuni di essi, sia in vitro, sia negli animali da laboratorio, sia nell’uomo. Inoltre, è noto che più è piccolo il bambino, maggiore deve essere la quota di antigene necessaria a innescare la risposta immunitaria.
Purtroppo, nel nostro Paese la pratica della segnalazione delle sospette reazioni avverse a farmaci e vaccini è poco attuata e in alcuni casi è ostacolata.
Da molti anni giungono nel nostro Paese, rispetto altri Paesi europei, numerosi immigrati i e questo suscita allarmi ingiustificati: il fenomeno migratorio, ormai consolidato da decenni in Europa, non ha mai causato la diffusione di poliomielite o difterite. E’ noto invece che gli immigrati, a causa delle precarie condizioni di vita in cui vivono, possono portare altre patologie, come tbc, scabbia, salmonellosi, ecc.
I giornali parlano molto di “crollo delle coperture vaccinali” in Italia, ma non è vero.
Viviamo in un ambiente gravemente inquinato e l’inquinamento è legato a molte patologie sia neuropsichiatriche,per cui i vaccini sono la “goccia che può far traboccare il vaso”.
La nostra proposta è
Ogni trattamento medico sia personalizzato
I genitori sono i primi responsabili della salute dei loro figli. Si richieda il consenso informato
Nel rispetto della Costituzione per garantire la vera tutela della salute è necessario che nessun responsabile sia in conflitto di interessi
Per l’adeguamento dell’Italia alle norme vaccinali attualmente in uso in tutti gli Stati Europei socialmente e culturalmente simili al nostro (come Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Portogallo) si superi l’obbligo vaccinale
Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta faccia una anamnesi globale della famiglia
Il bambino risulti sano senza malattie recenti e controindicazioni
Si facciano solo le 4 vaccinazioni obbligatorie
Si spieghi ai famigliari quali sono le controindicazioni, le componenti tossicologiche e le reazioni avverse di ogni farmaco
Si informi della Legge 210 del 1992 per eventuali danni vaccinali
Si lasci alla famiglia la decisione finale di accettare o meno questo trattamento.

http://www.terranuova.it/News/Genitori-e-figli/Vaccinazioni-l-appello-di-oltre-100-medici#.WSLGHnMY4vJ.facebook

Per chi insiste che l’obbligatorietà dei vaccini è prova di uno stato civile ed evoluto, ricordo che i paesi europei che hanno l’obbligatorietà per più di 4 vaccini sono: Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia. Non mi sembra proprio che siano i più evoluti e civili d’Europa.
I Paesi che non hanno adottato obblighi per nessun vaccino, sono: Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Questi Paesi sono anche quelli che si posizionano più in alto nella classifica dei Paesi con più libertà d’informazione.

Licciardello Alfio
Sono un Biologo e leggendo diversi studi ho compreso , senza dubbio, che in un sistema immunitario immaturo come quello dei bambini ,fare 12 vaccini è un’aberrazione scientifica che induce uno stimolo immunitario tale da poter sviluppare patologie autoimmuni e neoplasie da adulti causate dal mimetismo cellulare in cui tratti del DNA vengono alterati, un poco come succede nel virus dell’herpes o del hpv che si comportano da eterocromatina cioè si inseriscono nel DNA senza venire espressi, in quel momento, ma alterando il patrimonio genetico e che, potenzialmente , si possono trasmettere alle generazioni future . Si creerà una serie di individui immunologicamente e geneticamente squilibrati, una sorta di ingegneria genetica che riuscirà solo a indebolire le generazioni future. È una PAZZIA da fermare… già 4 vaccini andrebbero fatti attuando misure tali da valutare lo stato di salute del vaccinando in modo opportuno, una carica di 12 vaccini è una FOLLIA .

Ricordiamo la denuncia alla Magistratura di Giorgio Tremante, che ha avuto tutti e tre i figli danneggiati gravemente dai vaccini che dice:
“I vaccini della GlaxoSmithKline non sono biocompatibili.
Il 4 febbraio del 2008 ho presentato alla Magistratura di Verona, dove aveva ed ha ancora la sua sede italiana la GSK, una denuncia contro la multinazionale GlaxoSmithKline che col benestare della politica ha commercializzato il vaccino per l’epatite B. Questo vaccino doveva essere ritirato dal mercato a causa della sua composizione contenente “PRODOTTI TRANGENICI, cioè modificati geneticamente, il che è assolutamente vietato dallo Stato italiano. Nonostante la mia circostanziata denuncia, in supporto ad un’altra stessa denuncia fatta da un gruppo di cittadini francesi, rimasti invalidi in conseguenza a questo vaccino, accompagnata da ben 4o memorie allegate, il procedimento fu archiviato dalla Magistratura di Verona e lo stesso vaccino è tutt’ora commercializzato nel nostro Paese e, per di più, è ancora obbligatorio in molte Regioni.”

LETTERA DELLA DR.SSA GABRIELLA LESMO (PEDIATRA, ANESTESISTA) A PAOLO MIELI DEL CORRIERE DELLA SERA AUTORE DELL’ARTICOLO “Cinque stelle, la malattia pericolosa dei complottisti anti-vaccini”

Preg.mo Signor Paolo Mieli,
Ho letto il Suo editoriale comparso sul “Corriere” del 20 ottobre, dal titolo “Cinque stelle, la malattia pericolosa dei complottisti anti-vaccini” in cui Lei attribuisce a costoro la responsabilità della ondata anti-vaccini che starebbe travolgendo l’Italia e scatenerebbe un’epidemia prossima ventura di malattie come il tetano, la poliomielite, l’epatite B, la difterite e la pertosse. Non commento le Sue opinioni politiche, ma non posso tacere sulle affermazioni che riguardano i vaccini, essendo Medico, Specialista in Pediatria e Anestesia e Rianimazione, nonché madre di un ragazzo con la vita rovinata da una reazione avversa alle vaccinazioni anti-infettive eseguite per obbligo di legge. Con tutto il rispetto, l’articolo dimostra quanto profonda sia la disinformazione. Infatti, non possono verificarsi epidemie di tetano in quanto il tetano non è malattia infettiva e, propriamente, nemmeno epidemie di epatite B, che si trasmette per via parenterale e venerea. Circa la utilità delle vaccinazioni ricordo solo, per brevità, che la malattia invasiva da Haemophilus B, di per sé rara negli Stati Uniti con 1,73 casi ogni 100.000 bambini di età inferiore ai 5 anni, lo è ancor più nel nostro paese. Inoltre essa è più rappresentata negli over 65 che in età pediatrica. Da ultimo, il vaccino anti-Haemophilus B non protegge dalle infezioni invasive di ceppi non tipizzabili, che risultano essere più frequenti. Il vaccino anti-pneumococcico contiene solo alcuni sierotipi di pneumococchi e risulta scarsamente immunogeno, specie nel bambino piccolo. Per ciò che riguarda l’efficacia della pratica vaccinale, non è possibile comprovare l’avvenuta immunizzazione dei vaccinati, sia per inesistenza di parametri specifici, sia perché, quando dosabili gli anticorpi specifici, per ammissione delle stesse ditte produttrici di vaccini, la presenza di un titolo anticorpale specifico, non garantisce la capacità di difesa del vaccinato in caso di contagio futuro per via naturale.
Informazioni e dati non sono una invenzione dei “complottisti anti-vaccini”, bensì sono scritti nel più importante testo di infettivologia pediatrica mondiale, il “Red Book” della American Academy of Pediatrics, regolarmente aggiornato. Personalmente, non nego a priori l’utilità del “farmaco-vaccino”, come strumento di prevenzione di specifica patologia in categorie di persone a rischio, bensì contesto la pretesa innocuità della pratica delle “vaccinazioni di massa”. Con questo termine si indica la somministrazione di 25 -26 vaccinazioni anti-infettive a tutti i nuovi nati nel primo anno di vita, in un lasso di tempo di 10-11 mesi, vaccini rivolti anche verso malattie poco o nulla rappresentate nella fascia di età pediatrica. Nonostante il D.M. 7 aprile 1999 che individua in quattro i vaccini obbligatori, di fatto i nuovi nati ne ricevono SEI perché da anni il Sistema Sanitario Nazionale fornisce solo una formulazione composta contenente sei vaccini, i quattro obbligatori oltre al vaccino anti-Haemophilus B e il vaccino anti-pertosse. Alla inoculazione del vaccino esavalente viene associata la iniezione di vaccino 13-valente anti-pneumococcico, per tre sedute. Oltre a queste, altre vaccinazioni vengono promosse e fornite dal SSN: la vaccinazione anti-morbillo, anti-parotite e anti-rosolia, vaccinazione anti-meningococcica, anti-varicella, anti-epatite A. Secondo le specifiche linee guida del Ministero della Salute, un lattante deve essere vaccinato anche se nato prematuro, di basso peso, epilettico, cerebropatico, HIV positivo, convalescente, “moderatamente” febbrile e persino se ha già avuto una reazione avversa grave ad una vaccinazione. Tale pratica ha sollevato e solleva non poche perplessità nel mondo scientifico internazionale, che ravvisa significativi e inquietanti collegamenti tra la precoce iperstimolazione del sistema immunitario infantile indotta dai vaccini e l’insorgenza di gravi malattie neurologiche infantili, alterazioni dello sviluppo, allergie, sindromi autoimmuni, morte improvvisa in culla, patologie sino a pochi anni fa sconosciute o estremamente rare, ma ancor più preoccupa le tante famiglie che hanno visto ammalarsi un figlio e diventare autistico in concomitanza con un inoculo di vaccini. Nonostante la Medicina Accademica reagisca con estrema lentezza a tale drammatica situazione, è ormai disponibile a livello mondiale una notevole quantità di dati epidemiologici e di studi clinici ed autoptici che indicano che la malattia autistica si realizza nell’organismo infantile nella delicata fase di sviluppo, come effetto di una encefalopatia innescata dalle vaccinazioni che danneggiano il tessuto nervoso con meccanismo immuno-allergo-tossico. Tale patologia non va confusa con l’encefalite acuta ed ha un andamento tipicamente subdolo, le manifestazioni cliniche essendo evidenti dopo settimane e mesi dalla vaccinazione interessando le aree cerebrali deputate alla funzioni integrative, funzioni che mancano fisiologicamente nel bambino piccolo. Poiché Lei nomina, per sconfessarne la credibilità, il dottor Andrew Wakefield che assieme ad altri colleghi londinesi evidenziò la presenza di virus del morbillo nei linfonodi intestinali di bambini autistici con malattia infiammatoria intestinale, dovrebbe sapere che questa prima parte del lavoro di Wakefield fu confermata, sin da allora, da un immunologo universitario giapponese, il Dr Kawashima. Questi fu in grado di identificare il virus del morbillo riscontrato nei linfonodi ileali ed era il virus vaccinale. In tempi recenti i lavori londinesi di Wakefield sono stati riabilitati ed il suo allora primario londinese ha avuto la meglio contro chi lo volle cacciare. Per dovere di verità ricordo anche che alcuni studi danesi, citati per anni a dimostrazione della inesistente correlazione tra vaccinazioni e insorgenza di autismo si sono rivelati FALSI. Il principale autore degli studi danesi fu il Dr. Poul Thorsen, attualmente latitante, che figura nella lista dei maggiori ricercati dalla FBI, contro cui è stato spiccato mandato di cattura per una lunga serie di reati federali contestatigli negli Stati Uniti, in merito alle ricerche sull’Autismo. Lo “scandalo nello scandalo” è emerso altresì dalle dichiarazioni del Deputato americano Bill Posey, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Florida che traduco, l’originale lo trova in rete.
“… Se leggete le e-mail e i dati relativi alle riunioni, nonché le disposizioni finanziarie che questo truffatore ha intrattenuto con il CDC, vi farà assolutamente venire il voltastomaco. Costui non era un ricercatore qualunque. Costui era l’uomo chiave del CDC in Danimarca. Costui era strettamente legato ai migliori ricercatori nell’ambito della sicurezza dei vaccini del CDC … e Thorsen ha cucinato gli studi per produrre i risultati che volevano diffondere. A loro non importava se gli studi fossero validi o quanto veniva pagato per manipolarli dall’inizio. Stiamo parlando di qualcuno che ha fondamentalmente rubato soldi pubblici che avrebbero dovuto essere utilizzati per migliorare la salute e la sicurezza dei più vulnerabili della nostra società: i nostri bambini. …”.
Per brevità non riporto la testimonianza del dottor Thompson, rintracciabile sul web, che ha confessato pubblicamente di aver falsato gli studi che negavano la correlazione autismo e vaccino MMR. Da tempo esiste un forte contrapposizione tra lo Stato Italiano che impone la politica delle “vaccinazioni di massa” pretendendo che siano l’unico modo di combattere le malattie e che siano sempre e comunque innocue ed una parte sempre più vasta della popolazione che rifiuta l’obbligo vaccinale per i propri bambini e pretende di poter scegliere consapevolmente come proteggere la loro salute. In questa guerra pro- vaccinazioni- di- massa, ministero, regioni e Asl, dimenticano che i vaccini sono a tutti gli effetti dei farmaci pro-infiammatori aventi lo scopo di far maturare una memoria immunologica al di fuori della malattia naturale, ma che non sempre ci riescono. I vaccini anti-infettivi, in quanto farmaci, posseggono indicazioni, controindicazioni, effetti collaterali ed effetti avversi, ma questi ultimi vengono volutamente omessi con strategie diverse, sia sui foglietti illustrativi dei vaccini, sia sul materiale divulgativo delle Asl. Infatti, forse per scarsa consapevolezza della questione, forse per colpevole ignoranza, la maggior parte delle reazioni avverse ai vaccini non viene segnalata alla farmacovigilanza, come si evince dalla disamina dei tanti casi gravi per i quali le famiglie intentano causa allo stato. In questo modo i vaccini risultano falsamente “innocenti”. La politica sanitaria, come ogni politica, impone scelte non sempre condivisibili, spesso discutibili e basate su motivazioni tutt’altro che cristalline. Nel nostro Paese, per citare i casi più famosi, un Ministro della sanità, De Lorenzo, fu condannato per tangenti ricevute in cambio di aver reso obbligatorio il vaccino anti-epatite B. Poggiolini, direttore generale del servizio farmacologico nazionale, fu condannato per aver falsato i prezzi dei medicinali e inserito farmaci nel prontuario nazionale, in cambio di tangenti; ancor oggi Poggiolini è sotto processo per omicidio colposo, per la possibile responsabilità avuta nel mancato controllo di sangue trasfusionale. I morti da trasfusioni infette non saranno presenti al dibattimento. Numerose case farmaceutiche sono state a loro volta condannate per tangenti relative all’inserimento di farmaci negli elenchi del SSN e spinto in alto i prezzi. Queste ed altre frodi in campo sanitario sono ricorrenti e minano irreversibilmente la credibilità del sistema che ci governa e ci impone una sola e indiscutibile “verità scientifica”, la sua, e che costringerebbe i medici in protocolli comportamentali e rigidi percorsi di cura, in contrasto con i dettami della Professione Medica che ha come scopo primario il prendersi cura del paziente e non la vendita di farmaci, peraltro sempre più costosi e tossici. Il tribunale di Milano, lo scorso anno, ha emesso una sentenza che riconosce il nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino esavalente e lo sviluppo di encefalopatia post-vaccinica in forma di Autismo, nel figlio dei ricorrenti. Non è stata la prima sentenza a riconosce la lesività di un vaccino anti-infettivo esavalente, ma è la più importante per sostanza. Ebbene, il ministero della salute si è violentemente scagliato contro la sentenza e più società di pediatria hanno chiesto la testa del Medico Consulente Tecnico D’Ufficio “colpevole” di aver studiato, guardato gli atti e ragionato sui fatti con mente libera da pregiudizi. Questo non è un comportamento di uno Stato democratico, che ha il dovere di verificare periodicamente l’appropriatezza e delle proprie scelte sanitarie e del loro impatto sullo stato di salute della popolazione, bensì di un sistema dittatoriale che, lungi dal considerare gli interessi dei cittadini, men che meno quelli più fragili come i bambini e gli anziani, si dà da fare per escogitare le minacce più efficaci perché diventino bacino d’utenza di tanti farmaci, cercando di piegare all’obbedienza la classe medica premiando l’esercito degli yes-men e privando dell’abilitazione all’esercizio i medici “eretici”, “complottisti”, “anti-vaccinisti”, e persino navigatori del web, ossia i medici che sanno ragionare con la propria testa, che hanno a cuore l’interesse dei pazienti, che non sono sul libro paga delle industrie farmaceutiche, che non han paura che i loro pazienti curiosino su internet prima di venire in studio, quelli che hanno indagato lo stato immunologico, metabolico, tossicologico e nutrizionale dei bambini e ragazzi ammalatisi dopo i vaccini, quelli che han studiato le innumerevoli cartelle cliniche di bambini e ragazzi finiti in ospedale dopo aver ricevuto le vaccinazioni, quelli che hanno cercato e trovato modo di far scomparire tanti sintomi sistemici e neurologici delle encefalopatie post-vaccinali.
Se quella della libertà di scelta per la salute dei propri figli e la libertà di cura deve essere una guerra, questi medici la combatteranno con decisione, stetoscopio al collo, parker nel taschino, PC a tracolla, a fianco di sani e malati, stretti in un’alleanza per la salute senza tentennamenti.
Gabriella Maria Lesmo

Silvio Garattini
“Ci sono troppe voci che ci descrivono i benefici dei farmaci. E poche che invece indagano sulla loro tossicità. Sappiamo tutti che ci sono grandi interessi che spingono a far vendere le medicine, proprio per questo serve un maggiore equilibrio per poterne valutare i pro e i contro. Il punto è che non possiamo valutare le conseguenze dell’assunzione dei farmaci basandoci soltanto sugli studi presentati dalle industrie farmaceutiche. Sugli studi è riportato il 10 % di quello che dovremmo sapere sulle sostanze che assumiamo. serve vigilanza e sono necessari studi indipendenti e accurati. E in Italia da questo punto di vista siamo piuttosto scarsi: non abbiamo programmi efficaci di ricerca della tossicità. Il Servizio Sanitario Nazionale spende 18 mld l’anno per acquistare farmaci, possiamo dedicare l’1 per cento di questa somma alle ricerche sulla tossicità. Tra l’altro conoscendo gli effetti negativi dei farmaci potremmo evitare somministrazioni dannose, risparmiando ben più dell’uno % cento”.
(scienziato italiano, ricercatore scientifico in farmacologia, medico e docente in chemioterapia e farmacologia, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”.)

E così la GlaxoSmithKline, multinazionale britannica del farmaco, leader mondiale nei vaccini, investe un miliardo in Italia perché conta di incrementare il business dei prossimi vaccini.
E’ possibile non dubitare che sotto ci sia una grossa tangente? Viste le persone in gioco e quanto è successo finora nella Sanità in Italia, qualsiasi sospetto è molto probabile.

Stefano Ragusa
(Stanno tentando di fare sui vaccini una crociata medievale accusando Beppe Grillo di essere contro a prescindere. Niente di più falso.)
Grillo ha solo detto: “Ci riserviamo di giudicare dopo aver letto il decreto”, poi ha riconosciuto l’obbligatorietà solo a 4 vaccini e NON 6 come di fatto ci vengono imposti con l’esavalente. Resta contrario alla vaccinazione obbligatoria per gli altri: “Il M5S rimane favorevole alla politica della raccomandazione”. Raccomandazione vuole dire che il vaccino è facoltativo, eccetto nei casi in cui “esiste una reale emergenza”. Se c’è un pericolo per la comunità, l’interesse collettivo prevale su quello individuale, come da Costituzione. E ribadisce il concetto della libertà di cura più avanti: “il tipo di PERSUASIONE rappresenti il modo migliore”. Il M5S non si è fatto strumentalizzare.
(Malgrado ciò, i media continuano ad accusare Grillo di cose non dette).

Ripetiamo:
– il tetano non è una malattia infettiva
-propriamente, nemmeno l’epatite B, che si trasmette per via parenterale e venerea
-la malattia invasiva da Haemophilus B è rara negli Stati Uniti con 1,73 casi ogni 100.000 bambini di età inferiore ai 5 anni, lo è ancor più in Italia ed è più rappresentata negli over 65 che in età pediatrica
-il vaccino anti-Haemophilus B non protegge dalle infezioni invasive di ceppi non tipizzabili, che risultano essere più frequenti
-il vaccino anti-pneumococcico contiene solo alcuni sierotipi di pneumococchi e risulta scarsamente immunogeno, specie nel bambino piccolo
-il vaccino contro l’epatite B della GlaxoSmithKline contiene PRODOTTI TRANGENICI, cioè modificati geneticamente, il che è vietato per legge
– l’antipolio è una vaccinazione obbligatoria nonostante dal 2002 l’Italia sia stata dichiarata polio-free dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
– l’anti-epatite B è stata resa obbligatoria in Italia nel 1991, proprio negli anni in cui l’allora ministro della Sanità, Francesco De Lorenzo, e il responsabile farmaceutico del Ministero, Duilio Poggiolini, venivano condannati per aver intascato mazzette da casa farmaceutiche tra cui la Glaxo-SmithKline, l’azienda produttrice del vaccino (piccolo dettaglio: l’epatite B si trasmette coi rapporti sessuali, perché imporla ai neonati?)

Un lattante deve essere vaccinato anche se nato prematuro, di basso peso, epilettico, cerebropatico, HIV positivo, convalescente, “moderatamente” febbrile e persino se ha già avuto una reazione avversa grave ad una vaccinazione. E questo è assurdo!

Prendiamo meglio la mira
sennò rischiamo
di perderci per sempre.

Vaccini obbligatori a scuola: le polemiche e il rischio caos

Con la nuova legge sulle vaccinazioni obbligatorie per l’accesso nelle scuole,sono scattate molte polemiche. Su Fb migliaia di proteste. Molti esponenti della politica e personalità scientifiche ritengono i vaccini pericolosi. Inoltre, manca un piano sanitario del governo per evitare il rischio caos che può scoppiare per l’alto numero di bambini da vaccinare entro l’inizio del prossimo anno scolastico.Si parla di una “legge dittatoriale e vessatoria”.Il rischio caos è dietro l’angolo perchè probabilmente ci vorrà del tempo prima che il nuovo sistema entri a regime. Il nuovo decreto potrebbe diventare una bomba ad orologeria dato il numero dei bambini che dovranno sottoporsi alla inoculazione dei sieri indispensabili all’ingresso a scuola. La nuova legge sui vaccini obbligatori produrrà i suoi effetti già dall’anno scolastico 2017-2018 e il pericolo è che le Asl, ma anche scuole e Tribunali minorili, non saranno pronti alla valanga di casi da risolvere rapidamente per rendere operativo il decreto legge approvato dal governo. Sarebbero infatti circa 800 mila i giovani da vaccinare,un numero davvero elevato che rischia di generare un enorme caos.Il Codacons critica apertamente la scelta del governo di estendere l’obbligatorietà a ben 12 vaccini, e lo fa attraverso le parole del suo presidente Carlo Rienzi: «Il decreto sui vaccini approvato oggi dal Consiglio dei ministri è palesemente incostituzionale e pertanto verrà impugnato dall’associazione al fine di ottenerne l’annullamento presso la Consulta».Precisa che “la decisione del Governo,oltre a rappresentare un regalo alla lobby dei farmaci grazie all’estensione dei vaccini obbligatori,presenta diversi profili problematici. La trasformazione delle vaccinazioni facoltative in obbligatorie costringerà a sottoporre i bambini a una dose massiccia di vaccini,senza alcuna possibilità di una diagnostica prevaccinale,con conseguente incremento delle reazioni avverse“.

SONO STATE LE MULTINAZIONALI A ORDINARE I 12 VACCINI AL GOVERNO ITALIANO

L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global health security agenda (Ghsa) che si è svolto il 19 maggio scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche l’ex presidente USA Barack Obama” .
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MODI TOTALITARI
Questo governo, bis-renziano, ha proprio in odio la democrazia, che è informazione, convincimento e partecipazione. I modi con cui procede sono la disinformazione, il decreto, il voto alla fiducia, l’imposizione, la minaccia, la calunnia, la querela e l’intimidazione, che non sono mai stati i metodi di un sistema democratico quanto quelli di un sistema totalitario. Anche sulla faccenda dei vaccini la cosa che offende di più è stata il modo dispotico con cui sono stati imposti con pene spropositate quali la sottrazione della patria potestà.
A fronte di questo, abbiamo un contr’altare costruito sulla depenalizzazione di ben 120 reati, sull’abuso della prescrizione e sui privilegi della classe politica, non tanto per sfoltire le carceri quanto per rendere impunibile una casta ormai sotto indagine permanente che non vogliono pagare il fio dei reati che fanno. Sempre più si delinea un sistema non democratico, essendo la democrazia prima di tutto eguaglianza di tutti nei confronti della legge, poi partecipazione di tutti alla cosa pubblica in modo soddisfacente per entrambe le parti e infine giusta correlazione tra comando legislativo e pena.

Da piccoli ci insegnano ad avere paura del lupo per poi scoprire, da grandi, che il vero pericolo proviene dalle pecore.

SAN FRANCESCO
Non mi pare che Grillo si sia paragonato a San Francesco che aveva del suo e lo dette ai poveri. Mi pare invece che abbia detto che i 5stelle sono francescani perché prendono quello che hanno e ne danno parte ai piccoli imprenditori in difficoltà.
Ma la Chiesa pretende di avere un monopolio sui santi e guai a chi glieli tocca! Meglio sarebbe che certe eminenze come il Cardinal Bertone, quello dell’attico grande 800 mq, o certi preti come don Edoardo Scordio di Crotone che si è impossessato di 150.000 euro che dovevano soccorrere i migranti, si comportassero più in modo francescano o almeno che si vedesse il Papa intervenire con rapidità su certi comportamenti non proprio encomiabili dei suoi dipendenti, invece di polemizzare sull’aggettivo ‘francescano’ usato da Beppe Grillo in modo del tutto proprio, come sarebbe proprio di ogni persona di buona volontà che vuol fare cose buone.
Bellissima l’immagine del segretario Vaticano Parolin, che replica a Grillo, reo secondo lui di aver definito i 5 Stelle come dei veri Francescani, mentre passeggia fra due uomini di scorta e con l’auto blu ad attenderlo. Certo non è lui ad aver scelto il metodo francescano.
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C’è in San Francesco una purezza desueta che oggi si trova raramente. Dovendo scegliere un equivalente moderno, prenderei padre Alex Zanotelli, il santo comboniano che ha passato 30 anni nella baraccopoli di Korogocho e ora fatica per i poveri di Napoli, il cui scopo è: “Aiutare la gente a rialzarsi, a riacquistare fiducia”.

« Metà della ricchezza finanziaria mondiale, parlo di finanza, è in mano a 300-400 famiglie. Queste 300-400 famiglie, decidono, sono il vero governo del mondo. Decidono non attraverso i governi, ma attraverso tre grandi organismi internazionali: la banca Mondiale, il fondo monetario, l’Organizzazione Mondiale del Commercio. »

Ho la certezza che potrà esserci un mondo diverso da quello che abbiamo, un mondo che tocca a noi costruire“.
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Spett. sig. Briatore,
in riferimento alla sua frase :”Se voglio la cultura vado a Parigi, in Sicilia ci si va solo per il mare e il cibo”, volevo ricordarle che, quando io, a Siracusa, discutevo di matematica, geometria, fisica, ottica, idraulica e meccanica, a Parigi vivevano sugli alberi.
Distinti saluti,
Archimede.
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Franceschini si è visto rifiutare dal Tar del Lazio 5 nomine museali scelte tra stranieri

I giudici del TAR rispondono a Renzi e Franceschini.
“Le istituzioni rispettino i magistrati, chiamati semplicemente ad applicare le leggi, spesso poco chiare se non incomprensibili.
La nomina di dirigenti pubblici stranieri (chiamati a esercitare poteri) è vietata nel nostro ordinamento.
Se si vogliono aprire la porte all’Europa – e noi siamo d’accordo – bisogna cambiare le norme, non i Tar“.
Lo afferma Fabio Mattei, presidente Anma, l’Associazione nazionale magistrati amministrativi sulla decisione del Tar sui direttori dei musei.
Si tratta di una replica frontale al segretario del Pd ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi che su facebook nelle scorse ore aveva scritto: “Non abbiamo sbagliato perché abbiamo provato a cambiare i musei: abbiamo sbagliato perché non abbiamo provato a cambiare i Tar“.
(Il Fatto Q.)
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Laura Tonino
Questi sono quelli con cui i 5 Stelle dovrebbero fare l’alleanza secondo le capre del fatto quotidiano e gli illustri dottori alla Zagrebelsky?
Questo è il programma del PD… e c’è ancora qualche neurone impazzito nel cervello di questi intellettuali che immagina possibile un’alleanza tra il cioccolato ed il letame !
E nei loro ragionamenti pensano che il risultato possa anche essere piacevole al palato…
Cari giornalisti del Fatto, volete allearvi con il PD? Accomodatevi! I 5 stelle sono anche giornalisti, professionisti, ingegneri, medici. Se volete giocarvi il nome e la reputazione … giocatevi la vostra di carriera, ed alleatevi con questa roba prima di permettervi un’altra volta di chiederne conto ad altri.
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Un certo Michele Carugi su IFQ dà un’altra stangata al M5S titolando “Reddito di cittadinanza, il programma M5S propone una fresca novità: più tasse”. Poi, leggendo si scopre che le maggiori tasse colpirebbero le società delle trivelle, le pensioni d’oro, grosse rendite e patrimoni. Insomma si tratta di redistribuzione. Non ci citano le slot chissà perché né le armi. Carugi è irritato per l’articolo di Sole24ore che ha riconosciuto al M5S la bontà delle risorse per il reddito minimo di cittadinanza, ma l’articolo trabocca odio contro il M5S. Del reddito minimo nemmeno si parla. Né del fatto che l’Ue ha ordinato all’Italia più tasse e ci potremmo giurare che queste non colpiranno le categorie su indicate e che resteranno vitalizi, buonuscite stratosferiche, manager e politici più pagati d’Italia ed evasione fiscale record mondiale. Ma anche questo a Carugi non interessa. Gli basta sparare contro il M5S a farlo apparire come un affamatore di popoli.
Ma si deve andare avanti così con questi articoli diffamatori del M5S scritti davvero con l’odio in bocca?
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(Allucinante il giornalista Rizzo che asserisce che non si sa nulla dei piani della Raggi per Roma e,quando gli si obietta che la Raggi fa una conferenza la settimana per spiegarli,dice che la cosa non lo interessa e non si capisce se vuole che lei gliene parli di persona!?)

Nel frattempo andrà avanti il tentativo legislativo di incaprettare la Magistratura (ormai il giudice che indaga su membri del Pd viene indagato a sua volta, intimidito o allontanato), di bloccare il web (oggi per es. era impossibile scaricare l’elenco dei piddini sotto inchiesta o condannati), di azzerare le intercettazioni, che spesso sono l’unica prova di reato, e di realizzare un sistema elettorale che permetta alleanze diverse del Pd nella singola circoscrizione a dx e a sx così da racimolare il massimo, fregandosene delle etichette ideologiche, nell’apoteosi massima del machiavellismo di comodo.

RIDERE :- )

Vauro
Conclusa la visita di Trump al Papa
“Ma, Santità, che fa con quel missile terra-aria?”
“Se non compravo nulla non c’era modo di toglierselo dalle palle!”
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Paolo Rossi
“Come diceva Zarathustra: nella vita, che tu cammini e ti muovi, o siedi e aspetti, prima o poi uno stronzo lo incontri.”
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MASADA n° 1857 28-5-2017 ASPETTI CULTURALI E INTERAZIONE TRANSCULTURALE NELLA RELAZIONE DI CURA

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MASADA n° 1857 28-5-2017 ASPETTI CULTURALI E INTERAZIONE TRANSCULTURALE NELLA RELAZIONE DI CURA

Appunti presi da Viviana Vivarelli ad una conferenza di formazione interna per SOKOS
(associazione di medici volontari per l’assistenza sanitaria e senza tetto e migranti) di
Barbara Pezzotta, antropologa, psichiatra transculturale, che è stata volontaria in Senegal e ha lavorato con i rifugiati.

SOKOS = Associazione di medici volontari per l’assistenza sanitaria a migranti e senza tetto.

Quando qualcuno arriva in Sokos tutto è terapia, dall’accoglienza in segreteria all’incontro con i medici volontari.
Si parla spesso di cultura, ma cosa è la cultura? Ovviamente non parliamo qui di cultura in senso scolastico. Ma di una cultura in senso lato non possiamo avere una definizione semplice. La cultura è ciò che l’acqua è per il pesce, è l’ambiente in cui siamo nati e che ci forma interagendo con ciò che siamo, è ciò di cui non ci rendiamo conto se non quando i suoi elementi sono minacciato, veniamo a confronto con culture diverse e incontriamo persone che sono portatrici di altri caratteri. Ognuno di noi vive in un contesto culturale che è come la nostra placenta esterna. Essa ci protegge e regola, come fosse il guscio di un uovo e regola i nostri rapporti con l’esterno. E, come ogni guscio, può rompersi o spezzarsi se incontra dei momenti critici, se, in un momento sbagliato, si crea una grave frattura di significato.

La cosiddetta cultura in sé non esiste. Ci sono tanti elementi diversi che tiriamo fuori a seconda delle diverse circostanze. Tutti questi elementi insieme concorrono a formare la mia identità culturale, una identità che ognuno di noi integra naturalmente e che cambia nel tempo.
Possiamo rappresentare questa identità come un iceberg che esce dal mare, con una sua parte esterna più visibile (picco che emerge dall’oceano) e altre parti che via via sono più profonde e anche inconsce.
Non serve a nulla per es. etichettare un paziente, per es., come “ tunisino”. All’interno di uno stesso Paese le identità culturali possono essere le più diverse. Sarebbe come dire “è un italiano” e creare degli stereotipi dentro i quali si va dall’altoatesino al siciliano, perché è chiaro che, all’interno della stessa Nazione possiamo avere le culture più diverse.

Nel picco emergente possiamo trovare:
-letteratura, musica, abbigliamento
artigianato, usi e costumi
feste, leggi, religioni, espressioni facciali, tono della voce…

Nella parti via via più profonde:
-valori, credenze religiose, come crescere i bambini
-concetto di leadership, regole di comportamento e etichetta
-modi di vedere la natura e l’ambiente
-etica del lavoro, rapporto tra sessi, importanza del tempo
-modi di considerare l’amicizia o la solidarietà
-visione generale del mondo o dell’uomo nel mondo, la cooperazione,
-idea di sé e del proprio post nel contesto sociale, concetto dello spazio personale
-concezione della propria intimità, del pudore, del rispetto

Più in basso di tutto troviamo:
-reazioni di fronte all’imprevisto o a fatti importanti della propria vita personale…
Più si va sotto, più si è inconsci.

Nella nostra concezione occidentale il mondo sta qui perché ‘serve’ al nostro progresso.
Nella visione orientale il mondo, o la natura, è qualcosa da rispettare per poterlo trasmettere alla generazione successiva.

I comportamenti nei confronti degli eventi sono tanti. Prendiamo la morte di un bambino o di un vecchio. Noi ci disperiamo per la prima mentre nel secondo caso diciamo che il vecchio aveva ormai goduto la sua vita. In genere noi abbiamo figli unici, per sui sentiamo in modo doloroso anche la morte di un bambino sconosciuto perché è come un lutto che ci riguarda. Ma in Senegal, per es., va diversamente. Il dolore è lo stesso, ma il bambino viene avvolto in un panno e messo nella sabbia. Per la morte di un vecchio il cordoglio produce una festa che dura una settimana. Teniamo presente che colui che in Senegal è chiamato vecchio è una persona che per noi è ancora giovane e che quella persona spesso è baluardo della sua famiglia, è morto mentre era ancora utile alla comunità. Il cordoglio è lo stesso ma la considerazione sociale è diversa.

Altro es. noi possiamo dire a qualcuno: “Fa’ come se fossi in casa tua!”. Ma poi ci irriteremmo se ci prendesse in parola, aprisse il nostro frigo, si prendesse da solo il cibo ecc. Ma quando entrate in una casa in Senegal, siete considerati realmente ‘di casa’ e venite subito inserito nelle dimensioni della famiglia.

Ancora: se in un autobus ci sono molti posti liberi, noi tendiamo a sederci lasciando degli spazi tra di noi. In Giappone i passeggeri si siedono in modo da stare tutti attaccati lasciando mezzo autobus vuoto.

In un Paese nordico non ci si vergogna a mostrare delle effusioni fisiche in pubblico, ma ci sono Paesi dove questo è proibito.

In modo similare ci sono culture dove si deve mostrare un grandissimo rispetto verso i genitori o i nonni. La nostra cultura, invece, ha rapporti famigliari in genere oppositivi, i figli contestano i genitori, le figlie in particolare contestano le madri e non vogliono certo somigliare a loro.

Ci sono Paesi dove nei momenti critici dell’esistenza, le donne trovano ‘rassicurazione’ in un cerchio di altre donne. Queste possono accarezzare e massaggiare la puerpera per favorire la gravidanza, a volte la servono come una regina nel primo mese dopo il parto, le insegnano via via cosa deve fare fino ai 40 giorni dopo il parto e questo facilita enormemente le neo mamme.
Noi sappiamo che i momenti critici della vita creano pathos e paura, sono momenti in cui si passa dal visibile all’invisibile, in quei momenti critici imprevisti noi peschiamo in elementi ereditari rassicuranti, ma se non ci sono?

La cultura cambia nel tempo ed esiste solo nell’interazione tra persone.
Lo psicologo ci chiede di definirci mediante 10 sostantivi (non aggettivi), cosa non facile: es. Donna, Madre, Insegnante… I sostantivi che vengono in mente sono tutti relazionali, ci vedono in relazione agli altri. Non esiste dunque una cultura in sé, quanto vari elementi culturali che si integrano variamente.

Anche quando si incontrano elementi culturali diversi, lo scambio avviene in un contesto culturale, per di più queste persone hanno delle rappresentazioni reciproche, non vedono propriamente voi quanto la rappresentazione di ciò che siete ai loro occhi, e intanto voi siete non solo medici ma italiani, integrati ecc.. Ciò vale soprattutto nel rapporto medico-paziente, dove si giocano molti fattori relazionali e vige una asimmetria di potere e di ruolo. Ma le asimmetrie possono essere tante. Italiano/straniero: bene inserito / subalterno ecc.…Ognuno è visto in un contesto culturale Un medico non è solo un medico ma rappresenta l’Italia, la conoscenza, il potere, colui che può permettere certe cose.
Per es. lo psicologo libanese dice che un paziente non voleva lui perché era libanese ma chiedeva un medico italiano, perché nella sua rappresentazione mentale il medico italiano era più permissivo.
Teniamo conto anche del fatto che nel rapporto medico/paziente ci sono anche persone invisibili, che non sono lì, da una parte c’è tutto il gruppo organizzativo Sokos, dall’altra tutto il gruppo famigliare del soggetto, che è in patria ma in qualche modo è anche lì con lui. Il paziente, anche se è solo come un cane, è come se avesse dietro di sé tutto il suo gruppo famigliare e magari questo gruppo, invisibile ma non di meno presente, spinge contro il gruppo Sokos ed entrambi sono portati a presentarsi simbolicamente in un certo modo. Dunque non ci sono solo i gruppi effettivi ma quelli simbolici.
Le variabili sono infinite.

Dov’è che possono sorgere conflitti? In infiniti punti dell’insieme:
-odori
-rumori
-gestione degli spazi
-modi di vestire
– percezione del corpo o dello spazio-tempo
-differenze implicite del gruppo famigliare
-diversa visione dei rapporti tra le età
-diverso senso della proprietà, condizioni dello scambio o dell’ospitalità
-rapporto con il potere o l’autorità
-eventi improvvisi
(Aggiunta mia: Un esempio può essere la distanza che si pone tra due persone che si parlano. Noi abbiamo delle regole di cortesia implicata, regola non scritte ma culturali, per cui possiamo distinguere 4 zone: intima, personale, sociale e pubblica:
-50 cm, zona ottenuta accostando il gomito al corpo e piegando il braccio a 90°, zona intima o affettiva = zona di sicurezza equivalente a mezzo braccio. Se qualcuno, parlando, entra in questa zona intima, vìola il nostro spazio, ci viene troppo vicino, lo guardiamo troppo negli occhi, sentiamo il suo odore, diventiamo nervosi, ci sentiamo invasi. Da un punto di vista ancestrale questa è la zona dove non abbiamo spazio di manovra, dove non possiamo difenderci tirando una pietra o alzando un bastone, pensiamo all’uomo primitivo e alle sue armi. Per sferrare un colpo dovrebbe indietreggiare e prendere le distanze. E’ chiaro che in un autobus affollato o in una folla siamo invasi nella zona intima, ma, appena la condizione lo permetterà, riprenderemo le distanze, cercando di evitare contatti ravvicinati, lo stesso facciamo se qualcuno ci prende il braccio o il gomito, lo sentiamo come una invasione e cerchiamo gentilmente di scioglierci. Se contattiamo persone di altri paesi, ricordiamo però che la zona intima può essere diversa, per es. gli Africani sono abituati a stare più vicini di noi, si parlano a distanze più brevi, due arabi si parlano a 20 cm di distanza, quasi naso contro naso, facendoci fare un istintivo passo indietro, per noi questo non va bene. Gli Inglesi tengono invece distanze maggiori e guardano con sospetto gesti invasivi, mentre gli Americani hanno distanze più brevi perché hanno preso dai gruppi tribali (africani come pellerossa) usi come le case aperte, i giardini senza recinzioni, i rapporti tra vicini…. Gli italiani hanno gesti di affettuosità e approcci o toni di voce che risultano offensivi per un Inglese, offendono il suo senso di privacy, che è maggiore del nostro, per es. due inglesi non si baciano sulle guance come facciamo noi, mentre gli Americani sono molto più camerateschi e hanno un approccio corporeo quasi infantile, adolescenziale. Per due giapponesi toccarsi è tabù, non esiste che si abbraccino, e se noi li baciamo si offendono come gli islamici, una mamma giapponese tocca il meno possibile i suoi bambini e non li bacia e guardatevi da fare gesti intimi con una donna islamica. Berlusconi lo fece e fu guardato molto male. Un musulmano non dà la mano a una donna. Berlusconi, chiamato a fare da testimone alle nozze del figlio di Erdogan, turco, ha cercato di fare il baciamano alla sposa, ma questo è vietato dalle regole islamiche per cui la poverina ha subito ritirato la mano nascondendola dietro i fianchi tra il gelo dei presenti perché il gesto era sconveniente. Analogamente la Bonino girò delle scene con donne in un ospedale afgano e la portarono immediatamente in carcere sotto i kalashnikov, perché è vietato riprendere donne islamiche con la telecamera, tanto più in un ospedale.)
Il tutto crea una mappa che ci fa leggere le situazioni, ci spinge, ci sollecita, influisce sulla percezione dell’altro.

Prendiamo il matrimonio. Noi veniamo da una storia recente in cui il matrimonio non era una questione di scelta personale ma riguardava la sopravvivenza del gruppo. Questo era ancora valido 100 anni fa. Nei momenti critici in cui insorge il panico, scattano le paure, ci ricolleghiamo ad un retaggio culturale più antico.

Ricordiamo sempre che quello che vediamo noi può apparire come il contrario nello sguardo di un altro. Quello che per me è un 6, per l’altro può essere un 9. Ognuno dal suo punto di vista ha ragione. Ma i due, per cooperare, devono trovare elementi di accordo.
In più, elementi culturali e psichici vanno insieme. Se è culturale ciò che è condiviso nel gruppo, questo non vale per gli aspetti psichici. Nella cultura ci sono più aspetti identitari in cui fattori culturali e fattori psichici sono intrecciati.
Oltre a ciò ricordiamo che io ricevo aspetti culturali ma insieme li creo, vivo la cultura del mio Paese e del mio tempo ma insieme concorro a crearla.

Chiediamoci ora cosa significa stare bene, cosa è la salute.
Anche qui le definizioni non sono univoche. In ogni Paese la simbologia è diversa.
In occidente prevalgono visioni meccanicistiche, si cerca la causa. La salute si ha quando tutto nel corpo funziona bene e abbiamo la rappresentazione della prevenzione.
In altre culture lo stare bene può essere inteso in modo più olistico, il benessere coinvolge anche la parte psichica ed emozionale dell’uomo.
Per es. noi non consideriamo malattia la melanconia, la consideriamo un tratto del carattere a meno che non sia di alto livello, lo stesso facciamo con la depressione, ma per valori alti può scattare lo stigma.
In India lo stare bene è una condizione di equilibrio tra microcosmo e macrocosmo.
E poiché la salute è un equilibrio dinamico, va continuamente regolata.
In Cina tutto si gioca sulla dualità yin/yang, caldo/freddo, secco/umido…
Nel Buddhismo salute e felicità sono condizioni naturali dell’esistenza purché si rispettino naturalmente le leggi fondamentali della creazione, della natura, della giustizia divina (Dharma).

Che vuol dire per noi che uno sta male? In base a quali criteri lo si parametra?
Per es., nelle zone rurali della Turchia la malattia è quando uno non può stare in piedi per lavorare e ci sono malattie, come l’epilessia, che non è considerata tale.

Ognuno ha la propria rappresentazione culturale della salute e della malattia e non sono tutte uguali.
Per es. in Occidente certe depressioni non sono considerate malattie. Noi pensiamo che la malattia esprima un disfunzionamento ma crediamo anche che certe malattie dipendano da una predisposizione genetica, anzi c’è la tendenza a cercare il gene di tutto, anche, paradossalmente, per es., della tendenza a rubare!
La nostra classe medica tende ad avere visioni specialistiche frammentate.

In Senegal potremmo dire, in senso ironico, che c’è una malattia che si chiama “Tre giorni fa stava bene”. Si chiede di cosa uno è morto e spesso la risposta è: “Tre giorni fa stava bene”, come se non si evidenziasse la causa ma il processo.

In molte società la malattia è una esperienza assai complessa che coinvolge l’identità culturale di un gruppo intero e non si esaurisce nella sola sfera delle tecniche terapeutiche e questo influisce anche sulla rappresentazione del processo di guarigione e dell’efficacia del ruolo del terapeuta.
Può essere che sia il gruppo che produce la malattia e che debba essere il gruppo che la risana.

Ma troviamo stranezze nella considerazione della malattia anche nella nostra storia della medicina. Morire di parto, fino a qualche decennio fa, non era considerato una malattia. Un numero enorme di donne moriva per febbre puerperali solo perché i chirurghi passavano dalla sala anatomica dove avevano infettato i ferri con i morti alle partorienti a cui attaccavano infezioni (la febbre puerperale) che le facevano morire. Ma queste morti venivano considerate ‘un rischio naturale’.
Ugualmente la depressione o la melanconia o il nervosismo erano considerate, e lo sono spesso anche ora, non malattie ma elementi del carattere.
Così fino a poco tempo fa si consideravano normali i processi che si accompagnano all’invecchiamento, mentre oggi sembra sia proibito invecchiare e si considerano come malattie tutti i segni della vecchiaia.
L’anziano che perde i denti o la memoria per noi è una patologia. Il messaggio che passa in Occidente è che “non si deve invecchiare”.

(Qui manca un’ora di lezione, perché sono dovuta andare a un funerale).

Supposto che il rapporto paziente/medico sia un rapporto di subalternità, diciamo che non c’è paziente che accetti in toto o rifiuti in toto una terapia. Essa viene inserita nel suo sistema di significati. Sta al medico fiutare se c’è qualche contraddizione.
Un tunisino diceva: “Adesso io prego”. Anche queste sono presenze che bisogna considerare.
Nei confronti di queste rappresentazioni, potrei provare rifiuto o fascinazione. Potrei essere curiosa o affascinata da un sentore di magia. Ma è meglio cercare di calmierare entrambi gli estremi.

All’interno di una relazione terapeutica chi è che ha il diritto di parola?
Attenzione ai simboli, ai valori! Gli aspetti culturali non siano sopravvalutati né sottovalutati.
Nei casi critici, potrei ricorrere ad una domandina facile che faccio a me stesso: “Ma se questi aspetti mi si presentassero in una persona del mio stesso quartiere, come mi comporterei?
Fate attenzione agli incidenti che possono dipendere da equivoci o da impliciti culturali. Per es. fate attenzione alle ripetizioni. Quando più soggetti presentano la stessa reazione, qualcosa vorrà dire. Per es. cosa vuol dire se più pazienti si oppongono a un’ecografia? Cosa rappresenta per loro? La via più facile è chiedere al paziente, interrogarlo.

Il medico che cura migranti, può trovarsi davanti persone che sono state oggetto di torture e violenze. Chi ha subito torture elettriche può darsi che sia terrorizzato da un elettrocardiogramma. Chi ha subito torture ai denti sarà più terrorizzato di noi dal dentista. Pensiamo ora che quasi tutte le donne sono state violentate in patria e tutte lo sono state sui barconi. Questo ci può far capire il terrore dinanzi a una visita ginecologica.
Ricordiamo che la tortura non viene inferta per far parlare ma per far tacere per cui non ve ne parleranno e dovrete fare attenzione ai silenzi. Il paziente è lui il nostro informatore, è l’esperto della sua situazione, ma non sempre parlerà.
Interrogarlo gentilmente certamente aiuta e se lui sarà ascoltato, si sentirà riconosciuto. Occorre un approccio antropologico corretto per poter costruire insieme la terapia partendo da un insieme di significati riconoscibili per entrambi.

Ricordiamo anche che non tutte le culture hanno un linguaggio psicologico, per cui il disagio si esprimerà prevalentemente col linguaggio fisico e mandare un paziente dallo psicologo può essere non facile, per cui teniamo conto del fatto che il corpo è rappresentativo anche del non detto.

C’è poi l’impatto che il paziente stesso ha sul medico.
Nessuno è del tutto neutrale. Nessuno è completamente professionale.

Un problema di cui molto si discute oggi è la ‘radicalizzazione’.
Cosa accede quando due culture si mescolano.
Se sei respinto in ciò che sei, ti radicalizzi.
Un’altra via è la fuga o il rifiuto della propria etnia, che è un’altra forma di radicalizzazione. C’è un rimaneggiamento continuo della propria identità.
Se conservi le tue caratteristiche etniche non sarai considerato dagli italiani; se lasci le tue caratteristiche, sarai rifiutato dai tuoi.
Chi è da molto tempo in un luogo che non è il suo Paese natale è in totale crisi, non può tornare indietro.
Nella storia delle migrazioni c’è tutto questo gioco. Nasce l’esigenza della sistemazione di uno stato. Ma chi è che lo decide?
C’è il tentativo di esistere in due culture, di entrare in un sistema.
La malattia è spesso una domanda di legittimazione.

Ragazzi che crescono in un Paese diverso da quello di nascita ricevono un doppio messaggio, uno dalla famiglia: “Crescete come loro ma non diventate come loro”.
Uno dal nuovo Paese: “Cresci come noi ma non diventerai mai come noi”.
Ovviamente molti si smarriscono, non riuscendo a trovare una identità accettabile: “Se tanto non riesco ad andare bene da nessuna parte, ti faccio vedere io come posso essere bravo nel male!”.
Occorre dunque aiutarle ad accogliere una identità accettabile.

La relazione di cura riguarda tutti, non solo il medico ma anche la segretaria o il mediatore culturale. Chiunque lavori in Sokos fa parte del sistema di cura.

Ma può esserci la richiesta consumistica: “Vengo da te perché mi fai le ricette”; e può anche essere la componente dominante. Nell’asimmetria stabilizzata medico/paziente nasce la negoziazione, per cui se ti chiedo cosa ne pensi dell’ecografia, non parlo più come detentore di un potere ed evito la stabilizzazione dei ruoli, altrimenti rischio di non capire, per es., perché ci sia il rifiuto ad una ecografia o ad un esame vaginale. “Perché vuoi o non vuoi questo esame?” “Cosa ti sta succedendo?”. E’ importante come la persone risponde, se minimizza, tergiversa, allontana il problema ecc. Ognuno ha il suo modo di rispondere. Ognuno ha il suo modo di reagire allo stato di salute o di malattia. Ma anche noi siamo coinvolti in prima persona. Noi abbiamo delle modalità culturali, esperienza, temperamento e non tutti rispondono allo stesso modo a stati di disagio. La domanda è veicolata da aspetti culturali, storie, temperamenti.. sia dalla parte del pazienze che del medico.
Circa il paziente, ricordiamo che la persona ha delle risorse con cui si può collaborare.
Noi siamo abituati a pensare secondo cause. Se c’è una malattia cerchiamo la sua origine in una causa (pensiero meccanicistico). Ma i pazienti possono pensare a cause molto più ampie di quanto facciamo noi.

Possiamo anche lavorare per rappresentazioni simboliche o associazioni: “Questo mi ricorda una situazione in cui…”. Il paziente può aderire o no, oppure può richiamare un caso diverso e noi lo ascoltiamo. Ma attenzione sempre a non invertire i ruoli, perché ciò per loro non sarebbe pensabile.
Potremmo chiedere: “Questo ti è mai successo quando eri a casa?”

Poi ci sono casi dei malati terminali e qui ci vorrebbe un accompagnamento alla ‘buona morte’. E in colui che si sente vicino alla morte può esserci il desiderio di tornare in patria con una depressione analoga alla depressione post partum (ricordiamo il beneficio del cerchio di donne che aiuta la partoriente anche dopo il parto).

Un’altra cosa che nelle varie culture può essere vista diversamente è ‘il diventare adulti’.
Gli Occidentali hanno attraversato varie rivoluzioni, sociale, industriale, politica…e per noi è normale che l’adolescente abbia certi conflitti prima di diventare adulto.
In alcune culture i momenti di passaggio possono essere sanciti da patti rituali per cui c’è una legittimazione sociale progressiva dalla nascita all’età adulta a cui partecipano tutti. Abbiamo una continuità storica che coinvolge l’intera comunità.
Noi chiediamo alla pubertà l’adozione di certi comportamenti ma poi lasciamo gli adolescenti in balia di loro stessi, in pieno smarrimento. I nostri adolescenti non trovano forme di aiuto e adottano comportamenti oppositivi, mentre i genitori sono socialmente svalutati, così che l’adolescente figlio di migranti soffre di altre discontinuità, e il genitore può non capire quello che accade e dire: “Ho perso mio figlio”. Questo disagio può arrivare fino all’allontanamento del figlio, che crea problema, o alla morte. E non aiuta certo tutta la storia dei matrimoni combinati che il giovane non sente più come un’autodifesa del gruppo ma come un’imposizione personale intollerabile.
Nei momenti critici, la famiglia migrante di prima generazione fa riferimento alla propria famiglia di partenza, non alla nostra rappresentazione di famiglia, ma il giovane si trova sospeso tra due mondi e alla fine potrà sentirsi escluso da entrambi.
Il fatto che un figlio si ribelli per noi è fisiologico, per la famiglia migrante può non esserlo perché la sua ribellione compromette i legami della famiglia col gruppo di partenza, al punto che il genitore può trovarsi nel dilemma tragico di scegliere tra rinnegare le proprie radici o rinnegare il proprio figlio e questo lo può portare a reazioni estreme. Se sento che la mia integrità è fortemente minacciata, posso arrivare ad eliminare la causa della minaccia. Teniamo conto che nelle culture orientali, per es., è molto più importante quello che dicono gli altri rispetto a quello che uno può pensare da solo. Il contesto sociale può richiedere ad ogni età delle cose precise che devono essere fatte. Il figlio vuole vivere nel mondo in cui si trova e si trova a dover vivere obbligatoriamente nel mondo di partenza della sua famiglia. Il dissidio può essere violento. Questa dimensione di appartenenza ad una cultura fa parte della propria identità. Ognuno vuole essere riconosciuto, ma da chi?

Accanto a questo desiderio di appartenenza possiamo porre il tema, nuovissimo, della ‘cittadinanza globale’: come essere diversi ma sentirsi simili, sviluppando certe attitudini al rispetto a priori, secondo una cultura delle diversità, in cui si ha rispetto dell’altro da noi, per costruire un mondo globale che non sia un agglomerato di Chinatown, ma dove ognuno sia un ‘global citizen’ nel rispetto reciproco.
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Il mio blog è : http://masadaweb.org


MASADA n° 1857 31-5-2017 VUOI IL REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA?

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MASADA n° 1857 31-5-2017 VUOI IL REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA?
Blog di Viviana Vivarelli

Il reddito minimo di cittadinanza è un messaggio devastante”.
Renzi
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Il reddito di cittadinanza garantirebbe una vita dignitosa contro il lavoro povero, favorirebbe l’autodeterminazione, la solidarietà, il diritto all’esistenza.”
Il Manifesto
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Il reddito di cittadinanza è una trappola contro i poveri
Raoul Kirchmayr. docente di estetica (Espresso)
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BEPPE GRILLO
Il disegno di legge del Movimento 5 Stelle ha ricevuto la copertura delle Commissioni Bilancio di Senato e Camera e permetterebbe a 9 milioni di cittadini che vivono sotto la soglia di povertà di raggiungere un reddito di almeno 780 euro netti mensili.
Non si tratta di una misura assistenzialista ma di una vera e propria manovra economica che ridà speranza e dignità alle persone e nuova linfa al sistema economico del Paese.
Chi ne usufruirà dovrà seguire un percorso di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro, che prevede anche un progetto di impegno settimanale per la collettività.
Il Reddito di Cittadinanza va approvato immediatamente per rendere illegale la povertà e strappare milioni di cittadini dalle grinfie del potere di intermediazione delle mafie e del voto di scambio.

Viviana Vivarelli
Se il M5S non ci salva, siamo davanti a un salto epocale antropologico con una regressione social-politica imponente. Un intero Paese volto all’indietro, dove i vecchi fanno zavorra e i giovani non contano un fico. Nulla somiglia a quanto era giusto o sbagliato nel comportamento umano e sociale del nostro Paese di soli 30 anni fa (Andreotti permettendo). La degradazione è stata abissale.
La speranza è che, come in ogni cambiamento di lungo periodo, prima si vada in basso rispetto al passato, poi si salga facendo un balzo verso l’alto e il M5S quello intende fare. Spesso la storia si è mossa così, come una sinusoide impazzita.
Il grande balzo all’ingiù nasce con Craxi, LA “NUOVA VIA LUNGIMIRANTE”, e la maggioranza dei politici e dei cittadini la segue precipitando nell’abisso.
Il furbissimo B viene poi, con tutto il peso della P2 e del suo impero, a stravolgere quel poco dell’antico modo di fare politica che era sopravvissuto a tangentopoli, e la maggioranza dei politici lo segue a testa bassa. Il berlusconismo, che era sempre stato nei precordi del popolo italiani peggiore, trionfa.
La nuova via e’ “FARE RAZZIA”. Da un cielo ancora più alto e torvo, i grandi burattinai internazionali danno le direttive. I Governi:docili per rubare per i propri interesi e per gli altrui.
Gli italiani, popolo obbediente, disinformato e poco intelligente, segue la moda perversa e la difende. La cleptocrazia ha successo. Se non sei ladro, non vai al potere. Se non hai scheletri dell’armadio e non sei ricattabile, non entri nella grande mafia di Governo.
“L’immagine del nostro paese è talmente compromessa che Cosa Nostra pensa di far causa allo Stato: “Prima, chi pensava all’Italia, pensava alla mafia. Adesso guarda che figura!” (Alessandro Brescia): la mafia è diventata lo Stato. Gli elettori dello zoccolo duro non lo capiscono, non sono diversi dai picciotti, con la stessa ubbidienza cieca e la stessa malafede torbida e oscura.
A breve: “Cambiare l’ormai obsoleto Inno di Mameli col più coerente tema del film “Il Padrino”.
Ma il cielo è sempre è sempre più blu….
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Non capisco gli astensionisti o i distratti o gli indifferenti o i menefreghisti o quelli chiusi solo nel proprio orticello e che si schifano del resto. Nella Bibbia è scritto: “Dio le pietre fredde e quelle calde le tiene presso di sé ma quelle tiepide le vomita”: Dice proprio così “le vomita”! Non so cosa avrebbe detto degli opportunisti!
Il nuovo partito Pd/Fi in incubazione è esattamente il partito degli opportunisti, quelli che per mantenere una poltrona svendono in modo protervo coscienza, ideologia, valori, Identità, Patria e bene di tutti. Il partito dei traditori. Innanzitutto di se stessi e poi di noi tutti. Eppure il vecchio mondo partitico è fatto prevalentemente di questi, che sopravvivono con inciuci innominabili ed espedienti furbastri.
Il merito massimo del M5S è di aver svegliato tanti dal torpore attivando quella che è una pulsione antichissima e splendida dell’essere umano: LA PARTECIPAZIONE A UN BENE COLLETTIVO, LA VOLONTA’ DI CERCARE IL BENE COMUNE, LA POLITICA COME CURA DISINTERESSATA DEL FUTURO DELLA COMUNITA’. ESSERE UNO PER ESSERE TANTI E PER IL BENE DI TUTTI.
Di fronte a questo anelito non c’è programma elettorale che tenga, non c’è fine politico che regga, non c’è coalizione di interessi che valga.
E’ la resurrezione dello spirito civile, l’elogio dello stare insieme, la gloria del cammino comune, l’apoteosi dell’uomo senza potere che recuperando la propria dignità, la propria socialità, il proprio compito collettivo si erge sopra se stesso, si riconosce nell’altro, prima quello a lui più vicino ma poi su una strada che porta al cittadino del mondo per il bene del mondo.

Siamo in un flusso regressista.
Mi devo esser persa quello progressista.

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Reddito di cittadinanza, il modello sociale europeo che l’Italia ignora

La sua esistenza spiega molte cose che in Italia vengono riproposte in modo assurdo. Spiega la flessibilità europea (peraltro di gran lunga minore che in Italia), l’assenza in Europa di lavoro nero, l’assenza delle massicce raccomandazioni, spiega anche il fatto che le persone competenti occupino in genere il posto che compete loro (mentre così non è in Italia). Non capisco perché nonostante l’Europa raccomandi dal lontano 1992 all’Italia di introdurre un reddito di cittadinanza questo non succede neanche con la crisi. E soprattutto è incomprensibile che a sinistra nessuno ne parli chiaramente. A chi giova? Certo non agli operai che si danno fuoco, alle famiglie che resteranno senza un reddito, e senza una casa. Il reddito di cittadinanza in tutta Europa per milioni di persone è normale. L’ultima a introdurlo è stata la Francia che lo ha fatto, tuttavia, venti anni fa. Se l’Italia non si confronta mai con gli altri Paesi europei si capisce che non cambia nulla. Per scegliere bisognerebbe conoscere. Sapere che un’altra società non solo è possibile, ma già esiste da diversi decenni, impegnerebbe diversamente le forze politiche, e i sindacati. Questo sarebbe “rivoluzionario”, e sarebbe europeo. L’unico che in Italia sta ponendo con coerenza il problema del reddito di cittadinanza sul modello europeo è Maurizio Landini, ma è un outsider, una scheggia impazzita del sistema.
In Germania non c’è solo l’indennità di disoccupazione ma c’è, come c’è in tutta Europa un altro sussidio illimitato che copre anche l’affitto dell’alloggio. Vi pare poca cosa? Vi sembra un dettaglio trascurabile? Una donna sola e disoccupata con figli ha in Germania dallo stato più di 1800 euro mensili.
Possibile che nessuno ricordi che è dal 1992 che l’Europa raccomanda all’Italia di adottare il reddito di cittadinanza? Possibile che nessuno veda che anche nella famosa lettera della Bce si rinnova al governo italiano l’invito a introdurre i sussidi di disoccupazione sul modello europeo e che la stessa cosa viene ripetuta nelle famose domande di chiarimento dell’Europa?
“Ogni lavoratore della Comunità europea ha diritto ad una protezione sociale adeguata e deve beneficiare, a prescindere dal regime e dalla dimensione dell’impresa in cui lavora, di prestazioni di sicurezza sociale ad un livello sufficiente.
Le persone escluse dal mercato del lavoro, o perché non hanno potuto accedervi o perché non hanno potuto reinserirvisi, e che sono prive di mezzi di sostentamento devono poter beneficiare di prestazioni e di risorse sufficienti adeguate alla loro situazione personale.

Il Parlamento europeo, nella sua risoluzione concernente la lotta contro la povertà nella Comunità europea auspica l’introduzione in tutti gli Stati membri di un reddito minimo garantito, inteso quale fattore d’inserimento nella società dei cittadini più poveri“.

“Il Comitato economico e sociale, nel suo parere del 12 luglio 1989 in merito alla povertà ha anch’esso raccomandato l’introduzione di un minimo sociale, concepito ad un tempo come rete di sicurezza per i poveri e strumento del loro reinserimento sociale”.

E dunque l’Europa raccomanda a tutti gli stati membri:
di riconoscere, nell’ambito d’un dispositivo globale e coerente di lotta all’emarginazione sociale, il diritto fondamentale della persona a risorse e a prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana e di adeguare di conseguenza, se e per quanto occorra, i propri sistemi di protezione sociale ai principi e agli orientamenti esposti in appresso“.

E questo significa che al reddito minimo garantito si può avere accesso senza limiti di durata, purché il titolare resti in possesso dei requisiti prescritti e nell’intesa che, in concreto, il diritto può essere previsto per periodi limitati, ma rinnovabili

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:31992H0441:IT:HTML

In tutti i Paesi dell’Europa questo è realtà. Non in Italia, in Grecia e in Ungheria

Possibile che nessuno abbia capito che quello che manca in Italia è quella sicurezza economica che viene dalla rete dei sussidi che permette alle persone di cambiare lavoro con relativa tranquillità soprattutto da giovani? È questo che si chiama “flessibilità”, non la macelleria sociale che hanno in mente in Italia destra e sinistra.
Liberalizzare significa aprire l’accesso alle professioni senza doversi fare un tessera di partito, pagare tangenti, essere parte di un sistema di potere, di una lobby famigliare, politica, religiosa ecc. Significa che in Italia uno che vuole fare il giornalista o il notaio non debba essere figlio di un giornalista o di un notaio, significa che se vuole aprire un negozio si viene aiutati (come avviene in tutta Europa) e non ostacolati.
Ma veramente nessuno capisce che una cosa è la precarietà con la certezza del reddito e dell’alloggio, e un’altra è la precarietà con il niente?
Ho capito che il reddito minimo garantito è come un punto archimedeo: sembra piccolo, ma in realtà è il punto d’appoggio di due concezioni della società completamente diverse.

Giovanni Perazzoli (Micromega)
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Beppe Grillo
Oggi Papa Francesco ha parlato dei due temi che sono al centro del dibattito per il futuro del nostro Paese e della nostra civiltà: reddito e lavoro. I piccoli leader in cerca di visibilità e i piccoli giornalisti hanno subito strumentalizzato alcune sue parole a fini politici, ma non si sono soffermati a capire e hanno ascoltato solo quello che pareva a loro. Il Papa ha detto che “Il sistema politico a volte sembra avvantaggiare chi specula e non chi investe”, come dargli torto davanti a un governo che ha abolito l’articolo 18 per rendere più facili i licenziamenti? Ha criticato il gioco d’azzardo, che il governo continua a incentivare in tutti i modi possibili, e la scelta di mantenere negozi aperti 24 ore su 24. Ha detto anche che “l’obiettivo da raggiungere non è il reddito per tutti, ma il lavoro per tutti, perché senza lavoro per tutti non ci sarà dignità per tutti”. La proposta di Reddito di Cittadinanza del MoVimento 5 Stelle va esattamente in questa direzione. Il Reddito di Cittadinanza del MoVimento 5 Stelle garantisce a tutti i cittadini di avere un reddito al di sopra della soglia di povertà e contemporaneamente permette loro di inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro. L’occupazione è il fine del Reddito di Cittadinanza, ma mentre si raggiunge questo obbiettivo dobbiamo tirare fuori milioni di persone dalla povertà, garantire loro un tenore di vita dignitoso che gli consenta di potersi sfamare e vivere a testa alta all’interno della società. Il Reddito di Cittadinanza che il MoVimento 5 Stelle propone all’Italia è una misura che è presente in tutta Europa, tranne che nel nostro Paese e in Grecia ed è l’unica risposta possibile all’emergenza nazionale che i partiti hanno causato e fanno finta di non vedere: la povertà.
Non è un mistero che il lavoro che dà reddito stia scomparendo a causa dell’avanzata dell’automatismo, della robotica e dell’intelligenza artificiale. Non tenere in conto questo dato, per chiunque si candidi a governare il Paese, è segno di miopia. Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg, nel suo discorso ad Harvard, ha avanzato l’ipotesi di un “reddito di cittadinanza universale, per dare a ognuno un punto d’appoggio per provare a fare cose nuove. Cambieremo lavoro molte volte, quindi abbiamo bisogno di assistenza ai bambini che sia accessibile, per potere andare al lavoro, e di cure sanitarie che non siano legate a un’azienda.” Elon Musk, CEO di Tesla, ha avanzato la stessa proposta a più riprese. Sono due delle persone al mondo che hanno i mezzi più avanzati per avere un’idea precisa del futuro che ci aspetta. Ma adesso la priorità è il Reddito di Cittadinanza come proposto dal MoVimento 5 Stelle: garantiamo alle persone una dignità e aiutiamole a inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro.

Rosa
Non vi sembra strano che Papa Francesco faccia un simile discorso dopo che Trump è stato in Vaticano e dopo la notizia che Marcegaglia compra l’Ilva? Ma soprattutto dopo la marcia ad Assisi. Deve aver molto infastidito quello che Beppe ha organizzato. Con il reddito di cittadinanza non si fa solo star meglio i bisognosi ma è anche organizzare una parte dello stato sociale.
Gente, GLI VERREBBERO A MANCARE I POVERI ! Questi disgraziati sono una risorsa per la chiesa e per la politica.
Che tristezza! Non ha letto nemmeno la proposta di legge, sentite che cosa dice:
“Un assegno statale mensile che ti faccia portare avanti la famiglia non risolve il problema“, ha detto Bergoglio entrando a gamba tesa nel dibattito politico sul reddito di cittadinanza per il quale lo scorso 9 maggio i Cinque Stelle hanno sfilato ad Assisi definendosi “i francescani di oggi”. “Non bisogna rassegnarsi all’ideologia che sta prendendo piede ovunque, che solo la metà o i due terzi dei lavoratori lavoreranno, gli altri invece mantenuti da un assegno sociale“, ha aggiunto il pontefice. “Senza lavoro per tutti non ci sarà dignità per tutti”.

Viviana Vivarelli

E basta col discorso ripetuto a pappagallo che mancano le coperture per il RMC! Le coperture ci sono eccome. Il M5S le ha indicate esattamente nell’anno della proposta di legge, 19 novembre 2013, e le ha aggiornata poco dopo, e sono state riconosciute valide dalla Corte dei Conti e dalla Ragioneria dello Stato, per cui continuare con questo mantra negativo a oltranza è da sciocchi.
Perché gli stessi che contestano che si possano trovare 19 miliardi per il reddito minimo di cittadinanza non hanno fatto nessuna contestazione sui 23 miliardi che abbiamo regalato alla NATO per nuove guerre, quando la NATO avrebbe dovuto essere cancellata, vista la fine della lotta contro la Russia e visto che non serve certo a debellare l’Isis e che invece è stata rinforzata da Trump, lo stesso che aveva detto che gli USA si sarebbero occupati di più di se stessi e avrebbero smesso di fare guerre al mondo? E perché nessuna contestazione è stata fatta dai nemici dei 5stelle anche per quei 20 miliardi che sono stati sveltamente trovati per salvare le 4 banche fallimentari, specie quella del padre della Boschi? In una situazione congelata e oscurata in cui nessuno dei responsabili delle truffe bancarie è stata punito. Nessuno degli organi di controllo che non ha controllato (Bankitalia o Consob), è stata richiamato ai suoi doveri o biasimata. Nessuna delle orrende leggi pro banche è stata variata. Nessuna commissione parlamentare è stata istituita. Non si sono separate le banche famigliari da quelle di investimento. Si sono fatti pagare i danni (delle truffe o dei crediti facili) ai risparmiatori e ai cittadini, salvando i debitori maggiori, come De Benedetti e Marcegaglia, coprendo col segreto anche la lista dei loro nomi, per “rispetto alla loro privacy”. Ma dove sono in queste situazioni illegali e illegittime coloro che aprono la bocca solo per attaccare le misure per tutelare i poveri in uno Stato che tutela solo i ricchi?
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Nel 2016 in Italia, si sono “giocati” 95 miliardi, praticamente 260 milioni al giorno tolti alla nostra economia reale; una somma pari al 12% della spesa delle nostre famiglie. Dal 2000 ad oggi siamo diventati il Paese europeo dove si ‘azzarda’ di più. Di un giro d’affari mondiale stimato intorno ai 380 miliardi di €, la parte italiana rappresenta più del 22%. Una enorme tassa sulla povertà.
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Renzi regala a Sorgenia di De Benedetti gli oneri di urbanizzazione, 22 milioni di €, tanto a noi ci cascano i soldi di tasca.
E dei 600 milioni di Sorgenia da rendere a banca Etruria nemmeno una pallida richiesta, immagino.
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David Divad
I 16 provvedimenti per le banche dai capaci 🙉 🙉….. ma in 40 mesi di governo manco la legge elettorale sono stati capaci di varare 😩 😩
1) Nel 2013 il primo provvedimento a favore delle banche dal Governo di Enrico Letta, la fiscalità di vantaggio sulla deducibilità delle perdite, passate da 18 anni a 5 anni, valutato da Mediobanca 19,8 miliardi di €; (portato da Renzi ad 1 anno, con ulteriori 3,7 mld di €);
2) Le garanzie sulle obbligazioni tossiche appioppate dalle banche allo Stato per un valore di 161 miliardi di €, che hanno generato esborsi alle banche di affari (Fonte €stat) di 24 miliardi di € dal 2013 al 2016;
3) La pubblica malleva sulla Cassa Depositi e Prestiti per consentire alle banche di pagare i dividendi alle Fondazioni bancarie;
4) La rivalutazione delle quote di Banca d’Italia, da 156.000 € a 7,5 miliardi di € per offrire dividendi pari a 1,060 mld di € alle banche socie, con la durissima battaglia in Parlamento dei portavoce del M5S, espulsi dall’aula perché gridavano ‘onestà’;
5) Il recepimento della direttiva BRRD (bail-in) per l’esproprio criminale del risparmio approvato in Europa all’insaputa del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, del Ministro Pier Carlo Padoan, infine di Vegas (Consob), che ne hanno chiesto la successiva revisione;
6) Il decreto salva-banche del 22 novembre 2015, che ha azzerato i risparmi di una vita a 130.000 famiglie, truffate e prese in giro da Governo e Ministri ostili, che provano odio feroce verso le vittime che reclamano i propri diritti, con manifestazioni, presidi e sit-in;
7) L’esproprio delle case in assenza di 7 rate (portate a 18 dopo le proteste) di mutuo non pagate direttamente dalla banca, senza passare per la legittimità di un giudice terzo;
8) Lo sconto per i trasferimenti immobiliari nell’ambito di vendite giudiziarie con l’imposta di registro, ipotecaria e catastale, non più assoggettata da un’aliquota del 9%, ma nella misura fissa di 200 €;
9) La riforma delle banche popolari (bocciata dal Consiglio di Stato), varata dal governo Renzi nel 2015, in ossequio ai desideri di banche di affari, grandi fondi e finanza internazionale, per mettere le mani sul risparmio degli italiani, rimuovendo gli ostacoli rappresentati dal voto capitario, che intralciava il far west dei mercati senza regole, che si nutrono di denaro dal nulla, di swap e derivati tossici, per alimentare l’avidità della finanza speculativa;
10) Il prestito vitalizio ipotecario a tassi esagerati e ricapitalizzati per sottrarre agli eredi i risparmi immobiliari, costati sacrifici, sudori ad intere generazioni e dure vite di lavoro;
11) La Bad Bank con la garanzia statale sulle cartolarizzazioni dei crediti morosi (la Gacs), concessa alle banche ed altri intermediari, con dotazione iniziale del Tesoro di 120 milioni;
12) La ricapitalizzazione degli interessi, che genera 3,4 miliardi di € l’anno a favore delle banche, disposto dal nuovo art.120 del Tub (Testo Unico Bancario) entrato con legge dello Stato nella prassi bancaria, trionfalmente figurata dalla stampa di regime, come norma che ha determinato “la fine dell’anatocismo”, prima vietato nel 2014 e poi resuscitato a cadenza annuale, in pieno spregio della Giurisprudenza unanime;
13) L’anticipo pensionistico (Ape), la cui concessione di forme creditizie per 43 mesi di anticipo, nasconde l’ennesimo regalo a banche ed assicurazioni, con onerosi costi assicurativi per i richiedenti e ricchi introiti per le banche che non rischiano alcunché. Ipotizzando un tasso del 3%, per una pensione da 1.000 € al mese (con 3 anni e 7 mesi di anticipo), si paga una rata di circa 200 € al mese per 20 anni; per una pensione di 2.500 € al mese, l’utilizzo dell’APE porta la decurtazione del 20% della pensione, con rata di 500 al mese;
14) Il Governo Gentiloni, arrivato a Palazzo Chigi il 12 dicembre 2016 col governo ‘fotocopia’ dopo le dimissioni di Renzi per la dura batosta al referendum JPMorgan del 4 dicembre, non poteva sfatare la tradizione di fedele maggiordomo dei banchieri, infilando ulteriori regali, il primo da 20 miliardi nel Cdm de 19 dicembre 2016, spacciato per decreto “salvarisparmio” per salvare le banche e l’omessa vigilanza di Bankitalia e Consob;
15) Nella ‘manovrina’, per completare l’opera, il secondo ulteriore regalo di sconti fiscali per gli istituti di credito che navigano in cattive acque, camuffate nei parametri di Aiuto alla crescita economica (Ace), meccanismo fiscale nato nel 2012 per premiare gli imprenditori che fanno investimenti attraverso sgravi sugli apporti di capitale effettuati. Ulteriori soldi pubblici (stimati in circa 1,3 mld di €), per favorire banche decotte, che per evitare la bancarotta hanno bisogno di soldi pubblici, come MPS che ha già appostato 891 milioni di € di minori tasse nel prossimo trimestre. Con le Banche Venete che potrebbero usufruire di oltre 400 milioni di € di sconti fiscali, come premialità di vantaggio per i crac addossati a 210 mila famiglie truffate da una gestione criminale del credito e del risparmio.
16) Ultimo regalo, il DDL Concorrenza (oltre al Telemarketing selvaggio ed alla fine del mercato tutelato, per offrire sotto le mentite spoglie della competizione ai predoni elettrici e del gas la minore concorrenza ed un aumento delle bollette sulla luce, circa 42 € l’anno, ben 68 € per il gas, con l’intento di aggiustare i conti delle aziende energetiche a spese dei consumatori domestici e delle piccolissime imprese), apre il mercato dei lavori privati alle società di ingegneria, costituite in forma di società di capitali o cooperative (finora potevano lavorare solo nel pubblico), offrendo alle banche la possibilità di aprirsi le loro società di ingegneria e monopolizzare l’intero mercato delle abitazioni private, in un unico pacchetto (mutuo, assicurazione, agenzia immobiliare, ristrutturazione della casa).
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COPERTURE REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA

Sul RMC Masada ha già risposto più volte:

https://masadaweb.org/2013/11/10/masada-n-1494-10-11-2013-il-reddito-minimo-di-cittadinanza/

Per rispondere alle tante domande che sento ripetere a manetta senza che si ascoltino le risposte, prendo questa volta dei POST da Il Fatto Quotidiano in risposta ad una articolo del vicedirettore Stefano Fltri, negativo contro il M5S.

(RMC = Reddito Minimo di Cittadinanza)

Viviana
Chi dice che Il fatto Quotidiano è a favore del M5S sbaglia. Non lo sono Gomez e Padellaro, e il vicedirettore Stefano Feltri lo ha veramente in antipatia pregiudiziale. Oggi attacca il RMC dicendo varie sciocchezze in cui prova disinformazione e malafede, difetti inaccettabili per un vicedirettore.
La prima è che la proposta di 5stelle è rimasta invariata da 4 anni (non lo sa che ne è stata fatta un’altra?), la seconda è che il programma di governo è vago (non sa nulla dei punti dettagliati esposti e votati dalla base? Gli risulta che i programmi degli altri partiti siano altrettanto precisi?) ed è inattuabile (e perché poi, visto che il RMC è stato attuato in tutti i Paesi europei meno Italia a Grecia?). Avanza dubbi su come trovare i 20 mld di copertura (e allora come sono stati trovati 23 mld per le banche e 24 per la NATO?).
Parla di 2,5 mld chiesti centralizzando gli acquisti (ci sarebbe un rischio di corruzione come adesso) mentre si è chiesto di fare un listino di prezzi pubblici su base nazionale e non un centro unico di appalti. Ignora che Grillo ha parlato di patrimoniale, cioè di redistribuzione fiscale più equa. Ripete, come B, che se si tassano di più i ricchi aumenterò solo l’evasione (gli sembra che là dove questo avviene si vada peggio?). Contro il RMC dice delle stupidità che spesso si sentono da parte di chi del M5S non sa nulla: che se si prendono 780 € lavorando, nessuno vorrà più lavorare. “ci sarà sicuramente chi perderà il RMC se rifiuta un’offerta a 200 km di distanza o un ingegnere che si indigna se costretto ad accettare un posto da addetto alle pulizie” (e perché poi uno dovrebbe essere costretto a questi ricatti?). Considera la promessa del RMC una boutade in quanto il M5S non può provarla non essendo mai arrivato al potere (ignora che il RMC è stato già applicato in sede locale con ottimi risultati?)
Le obiezioni dei lettori sono interessanti:

-Il RMC esiste già in vari paesi dove probabilmente all’inizio avevano gli stessi dubbi. Basta copiare. I soldi ci sono, vanno solo presi dove sono e redistribuiti. La proposta del M5S è solo il tentativo di dare una soluzione .Quella del lavoro per tutti, suggerita da Renzi è più falsa e meno percorribile in quanto il lavoro sta scomparendo, e più saremo flessibili e competitivi, meno ce ne sarà e più verrà sottopagato. Dunque c’è la necessità imprescindibile di trasferire denaro alle classi meno abbienti. Altrimenti salta il sistema.

-A parte il fatto che se c’è la volontà, i denari si trovano sempre. 20 mld per salvare le banche non sono usciti dall’uovo di Pasqua (come 24 mld dati alla NATO); a parte il fatto che nei paesi europei in cui vige il reddito di cittadinanza i cittadini continuano a lavorare, eccome se lavorano !!! tant’e`vero che la disoccupazione è un terzo di quella italiana (vedere Inghilterra-Germania) e ciò accade perché il RMC mette in circolo un cospicuo flusso di denaro che a sua volta crea lavoro e occupazione, oltre a garantire un minimo di sicurezza sociale; a parte il fatto che è da 7 anni che l’Europa ci chiede di garantire il reddito di RMC…il RMC ce l’abbiamo già dentro casa nostra, in Lombardia è in vigore dal 2015 e funziona benissimo.

– Ma seriamente questo è il vicedirettore del FQ ? Informatelo che è stato presentato un aggiornamento un anno e mezzo fa con nuove coperture e più “esteso” rispetto al primo.

-20 mld sono meno di un terzo di quanto la corruzione politica (70 mld ogni anno) ruba ogni anno al paese. Rendere la prescrizione simile a quella degli altri stati europei, creare team di PM che indagano sui sistemi illegali formati dalla politica e dalla criminalità organizzata, leggi ad hoc e maggiori mezzi alla magistratura per snellire i processi con un uso allargato delle intercettazioni, sarebbero già un passo in avanti nell’obiettivo di dimezzare la corruzione in Italia e trovare i soldi anche per il reddito di cittadinanza.

-Vago il programma del M5S??? Ci spieghi allora, caro Feltri, il livello dei programmi di governo dei partiti che governano oggi e hanno governato in passato.

-Un governo a guida M5S dovrà apportare significative modifiche alla macchina dello Stato. In primis i centri per l’impiego dovranno cominciare a funzionare procurando lavoro a chiunque, ventenne o cinquantenne, quindi non ci dovranno più essere le odiose discriminazioni in base all’età esistenti allo stato attuale, andrà applicata una tassa patrimoniale del 2/3% sulle rendite mobiliari e immobiliari superiori a euro 500.000 , l’Imu sulla prima casa dovrà essere pagata da chi possiede un immobile con una rendita catastale superiore a euro 1000, chi riceverà un offerta di lavoro non potrà rifiutarla per più di 3 volte pena la perdita dell’assegno di sussistenza, chi oltre a percepire il reddito garantito dovesse percepire anche un reddito ” in nero ” perderà ovviamente la possibilità di usufruire del reddito garantito e dovrà scontare obbligatoriamente due anni di carcere inflitti da un Giudice Monocratico senza possibilità di ricorrere né in Appello né in Cassazione, solo così l’Italia potrà diventare un Paese finalmente serio e normale come gli altri Paesi civilizzati, tutto il resto è noia .

– Forse Feltri non ha seguito tutti gli interventi (Di Battista, Di Maio) sul reddito di cittadinanza, si è sempre detto che viene dato a fronte di una attività lavorativa sociale con partecipazione a corsi di formazione per un buon numero di ore, per cui si ha interesse a lavorare normalmente e non accettare lavori sottopagati 40-50 ore la settimana a 600 – 700 euro al mese ecc

-la proposta del Movimento vorrebbe introdurre in Italia qualcosa che è già presente da decenni in tutti i Paesi avanzati. Certo, ci vuole serietà, ma si può fare. Finora, in Italia, si è lasciato alla famiglia il compito di “ammortizzatore sociale”: ma se questa famiglia non c’è?
Uno Stato che voglia essere moderno e civile non può abbandonare i suoi poveri. Inoltre, la proposta favorirebbe il reinserimento lavorativo dei disoccupati ed un migliore utilizzo degli esistenti centri per l’impiego.

-Egregio dr Feltri, se vogliamo recuperare un bel po’ di quattrini: VIA dall’Afghanistan immediatamente! In 15 anni mi pare sia cambiato ben poco: i talebani dovrebbero essere scomparsi e invece continuano ad ammazzare, le donne dovrebbero essere libere dallo Shador integrale e invece .., i giornali riportano che è aumentata la produzione di oppio. Che ci stiamo a fare? Tra l’altro come NATO e non come ONU. L’insieme della Difesa Italiana dovrebbe costare 23 mld, ma costerà almeno il triplo. Ecco dove si spendono i denari e da dove si potrebbero recuperare!

-Caro Feltri , lei ha ragione, ci sono aspetti che vanno definiti meglio, però la proposta (17 mld) ha già ricevuto l’assenso dalla Corte dei Conti, quindi c’è già il riscontro positivo dell’ente incaricato di valutare la sostenibilità della legge stessa. A che serve continuare a dubitarne?

-Sai cos’è Feltri? E’ che nessuno in Italia si mette a tavolino con i 5stelle per esaminare seriamente le proposte e dare un indirizzo per legiferare insieme. Fanno volare stracci e cattiva propaganda, alzano un polverone perché sanno che la cosa andrebbe a ficcare il naso in tutto il malaffare e le pessime gestioni precedenti estendendosi a macchia d’olio. Occorrono nuovi settori innovativi (biotecnologie, energie alternative, microtecnologie ecc), occorrono infrastrutture efficaci ed efficienti, una pressione fiscale dimezzata, un sistema burocratico trasparente e snello, ecc., redditi minimi garantiti.

-La Ragioneria di Stato a già messo il timbro sulle coperture da anni e l’Istat ha parlato di solo 20 mld l’anno di costo. Del resto la proposta del M5s esiste in tutta Europa.
Ormai non sapete più che inventarvi per fermare il m5s.

-Le coperture? L’Italia ha la pressione fiscale più alta d’Europa Gli altri Paesi i soldi li hanno trovati perché l’Italia non li trova i soldi? Possibile che nessuno abbia notato che anche nella famosa lettera della Bce si rinnova al governo italiano l’invito a introdurre il RMC sul modello europeo e la stessa cosa viene ripetuta nelle famose domande di chiarimento dell’Europa? Nessuno ha spiegato bene che dopo l’indennità di disoccupazione in Germania e in tutta Europa c’è un altro sussidio, che è illimitato (ovvero limitato solo dalla pensione e, ovviamente, da una nuova eventuale occupazione) e che copre anche l’affitto dell’alloggio? Una donna sola, disoccupata e con figli ha in Germania dallo Stato più di 1800 euro mensili.

– Chi ha pensato al minimo reddito garantito lo ha pensato in funzione di una forte sburocratizzazione e di una diminuzione delle spese dello Stato. Sparirebbe pure L’INPS, a quel punto tutte le pensioni sarebbero integrative, pensioni sociali, d’invalidità ecc addio.
La vera domanda è che Stato vogliamo.

-Nessun governo ha mai pianificato una cosa del genere e altre iniziative dei soliti partiti sono sempre state così generiche e superficiali da risultare mance elettorali e niente altro .
Quindi, chi ha delle idee a proposito si spenda per aiutare i 5stelle a migliorare il proprio programma, e ricordiamoci che non è un partito ma un Movimento composto dai Cittadini.

-Posto che ridurre il programma del M5S alla sola realizzazione del reddito di cittadinanza mi pare abbastanza riduttivo (basta andarsi a guardare tutto il lavoro che si sta facendo in questi mesi sulla realizzazione del programma di Governo) dal 2013 ad oggi di fatto le esigenze degli italiani non sono affatto cambiate, il numero di poveri non è sceso, il numero dei disoccupati nei fatti nemmeno per non parlare dei dati economici che fotografano un paese che arranca e che cresce mediamente meno della metà della media europea se non si capisce che in questo paese occorra necessariamente una manovra espansiva ( in cui il discorso del reddito di cittadinanza può essere tranquillamente considerato come tale) per far riprendere almeno ad un livello di decenza i consumi e quindi la produzione industriale non se ne esce abbiano già visto che manovre spot come quelle di Letta e Renzi sugli incentivi alle imprese e allo sgravio fiscale (sull’es. prodiano) non hanno minimamente scalfito il problema della crescita economica anzi hanno incentivato gli imprenditori a disfarsi dei dipendenti “superflui”.

-Quindi? Lasciamo tutto così com’è? Così il fine non è più il RMC ma diventa la povertà e l’ingegnere deve rimanere a casa dei genitori a vivere con la loro pensione? E poi che dire degli ultracinquantenni senza lavoro? Quando mai lo trovano un lavoro da 780 euro? Che devono fare? Morire? Chi tra i giovani si accontenterebbe di fare una vita con un reddito che a malapena gli consentirebbe di sopravvivere? Secondo queste idee allora un giovane si accontenterebbe di vivere così o sarebbe incentivato a trovare qualcosa di meglio?
Domandiamoci invece cosa succederà il giorno in cui questa “forza” senza lavoro sarà pari o maggiore a quella lavoratrice perché di questo passo ci stiamo arrivando

-se rapportiamo l’inesperienza ed il tralasciare determinate questioni rispetto a ciò che viene oggi svolto dai governi che si susseguono ed ognuno pare la fotocopia del precedente nel senso che niente è stato fatto in passato e niente oggi, allora non trovo il filo del rapporto. Vede Feltri, io sarò anche un emerito zuccone in economia ma mi pare che chi sta e stava al governo ne sappia ancora meno e allora mi domando: in che cosa differisce il programma del M5S per farle così schifo?

-Il reddito di cittadinanza serve quando uno Stato non è in grado di garantire la sopravvivenza! Feltri resettati! Fossero anche 50 o 100 i mld da spendere sarebbero i miglior spesi! Parlai di costi ma non dei benefici! Vicedirettore de che? Vai a studiare!

-Le coperture ci sono – come certificato dalla Ragioneria di Stato, non dai 5 Stelle – e dal momento che il Reddito di Cittadinanza è una misura necessaria e si farà, non ha senso ridiscutere continuamente le coperture finché non arriva il momento di legiferare Per giunta questa dev’essere la prima volta nella storia in cui i giornali si interessano alle coperture: nessuno era curioso infatti di sapere da dove si prendono i soldi per salvare le banche, per comprare gli imprescindibili F35, per fare la TAV o il ponte sullo stretto di Messina, o per l’ultima colossale sparata sui vaccini (o per i 24 mld regalato alla Nato per fare altre guerre o per i 15 mld spesi nei fallaci F35). Un’altra svista colossale quando si parla di questa misura è di ignorare completamente l’indotto. Perché, per quanto costoso, il Reddito di Cittadinanza non è un appalto che alimenta un privato: è una distribuzione di reddito a coloro che non ne hanno uno. E che quindi nel momento stesso in cui lo ricevono lo andranno a spendere fino all’ultimo centesimo, alimentando il prelievo fiscale e lo stesso mercato del lavoro che li deve riassorbire.

-In altri paesi esistono forme di sostegno al reddito di persone disagiate. Sono cosa diversa dall’assegno di disoccupazione. Vengono erogate a chi non ha depositi bancari o altri risparmi, a chi non ha redditi, e a chi possiede al più un solo immobile di modesto valore adibito ad abitazione principale. L’assegno è di modesta entità e chi lo riceve deve accettare qualsiasi tipo di lavoro. Pena perdita del beneficio. Se gli altri paesi europei riescono a fare ciò, lo può fare anche l’Italia.

-L’Italia è l’unico paese europeo senza reddito di cittadinanza. Per prevenire i prevedibili abusi di un paese poco civile basta mettere sanzioni efficienti e certe. Entrambe servono per civilizzarlo.

-Da qualche parte bisogna comunque incominciare. Finora la Lobby bancaria ha finanziato grandi imprenditori come De Benedetti o individui spregevoli come Verdini. In entrambi i casi (e non sono certo gli unici), le Banche hanno perso una valanga di soldi. Domanda: se invece di cederli a quei luridi individui, tutti quei finanziamenti fossero stati nel corso degli anni utilizzati per garantire il RdC, cosa sarebbe potuto succedere? E’ presto detto: ci si sarebbe avviati verso un processo evolutivo (al contrario di quello pduino che è involutivo) Perché con il RdC, i soggetti avrebbero acquistato merci ->determinando aumento di produzione ->assunzioni -> altra gente con soldi che compra e risparmia. Già perché, la gente ritornerebbe a mettere in banca una parte dei soldi. Quindi alla fine anche il sistema bancario avrebbe da guadagnarci. Se solo accettasse di perseguire questa via, invece che quella piduina dell’aiuto ”agli amici degli amici”…

-Come risolverebbe Feltri il problema dei 10 milioni di poveri? Non mi dica con la crescita, vaghezza che fa ridere.

-Si è trattato di una manovra di riduzione fiscale con componente redistributiva. Che senso ha paragonarla ad una norma assistenzialista? Al massimo un confronto potrebbe riguardare un’ipotetica manovra alternativa di sgravi fiscali alle imprese.

-Perché non chiamarlo salario minimo garantito? Perché un salario minimo garantito va a chi il lavoro ce l’ha, mentre il nostro problema è l’enorme disoccupazione che tiene al palo i consumi e, di conseguenza, la crescita. Chi non lavora non spende. Chi non spende non fa fare profitti alle imprese. Le imprese che non fanno profitti non assumono (anzi, spesso licenziano) Dunque il numero di persone che non lavorano cresce, e si ricomincia.

– Che vi piaccia o no, le coperture del RdC sono state validate dalla Ragioneria di Stato, dando per scontato che non serva una doppia bollinatura da parte dell’articolista, oggi siamo oltre ! Siamo ad attendere una calendarizzazione del provvedimento per una discussione politica in aula Cosa che evidentemente il PD non vuole poiché calerebbe la maschera, rivelando una precisa volontà politica di negare il RdC perché ciò avrebbe un’enorme ritorno politico per il M5S, in quanto i beneficiari farebbero parte di quella classe sociale bassa, che il PD ha perso da tempo e che non recupererebbe neppure avallando il RdC. Quindi una mera speculazione, una strumentalizzazione politica meschina fatta sulla pelle dei poveri e degli emarginati, che invece vedono il M5S come ultima spiaggia

-Ora, appurato che il lavoro non c’è, e questo perché i consumi interni sono crollati concorrendo per l’80% del pil, ora, come si intendono incrementare i consumi se i potenziali consumatori ossia i poveri e i disoccupati non hanno reddito?
I consumi si incrementano in un solo modo, cosa che ripetono gli economisti non di fede liberista: Mettendo più soldi in tasca ai cittadini
Come extrema ratio, esistono i capitoli di spesa e le priorità di spesa da invertire, si potrebbe in alternativa dismettere gli aiuti alle aziende diretti e indiretti che ci costano decine e decine di mld all’anno, che servono solo a garantire i loro profitti e non a creare posti di lavoro perché mancano i consumatori, dirottandoli invece su coloro che non hanno reddito trasformandoli alla pari in altrettanti consumatori
Ciò aumenterebbe il pil all’istante, sortirebbe un ritorno fiscale dimezzando la spesa iniziale, e innescherebbe un giro virtuoso tra maggiori consumi con richiesta di personale, abbassando ulteriormente la richiesta di assistenzialismo
Solo chi è in malafede può sostenere che adottando sempre le stesse politiche, esse possano sortire risultati differenti dai precedenti
Serve un cambio di mentalità

-Ma perché nessuno fa notare che tutti questi soldi andrebbero ad alimentare il mercato interno, l’acquisto di cibo, beni e servizi, producendo quello shock economico di cui avremmo tanto bisogno per ripartire? Quanto rientrerebbe di tasse ? Insomma, tanti argomenti sottostimati, forse per precisa volontà, ma spero di no

-Considerando che gli “esperti” di economia danno solo bonus senza risultati, se non accaparramento di voti, e che il paese è ancora fermo al 1992 e continua ad indietreggiare in tema di diritti e crescita, sembra che con le idee del 2013, m5s, possa essere considerato futurista. E lei Feltri, considera realmente un male l’idea degli stati sovrani che non siano schiavi dell’economia di mercato ? Stranamente , in molti paesi del mondo, la sovranità e la libertà di creare debito pubblico, idea sostenuta da tantissimi economisti, sembra funzionare Perché non dovrebbe farlo in Europa, unica parte del mondo dominata dalle idee del flusso dei capitali e schiavi dell’economia tedesca ? Troppo poco spazio per ripetere e ribadire la fallacia dei suoi ragionamenti

-Andare ad analizzare nei dettagli la proposta RDC del M5S significherebbe dover abbattere le sacche di spesa nei bacini elettorali e malgestioni di diverse cause Sarebbe per loro come spararsi sui gioielli di famiglia. Lo hanno sempre fatto solo che si pagava in lire, adesso ci vogliono gli eurO e bisogna darli a dei privati. Hanno trovato a debito 20 mld per le banche ma non hanno ridotto una sola pensione d’oro, come puoi pensare che questa gente possa unirsi onestamente al M5S per fare un serio reddito di cittadinanza?

-ma se in tutti gli altri paesi esiste possibile ma che noi italiani siamo dei geni in economia e loro degli incapaci fessachiotti ? se siamo cosi geni in economia perché le agenzie di rating ci declassano e bocciano ? copiare le azioni di successo degli altri è cosa cosi difficile ? le coperture sono delle autentiche fesserie per incantare i gonzi
tutta la politica è fatta di scelte nel destinare le risorse fiscali
investire qui piuttosto che per banche imu bonus vari una tantum 80 euro bebe giovani f 35 ecc le coperture sono state trovate anche se iva e debito aumentano nel silenzio generale
più che le coperture macroeconomicamente è o non è di successo come volano dell’economia ?
boeri fornero bagnai gli ho sentito dire di si potrebbe essere utile come misura insieme con altre misure
per lei feltri macroeconomicamente è misura utile ?

-manca solo la VOLONTA’ di volerla attuare
boeri la stessa fornero e molti esponenti del pd sanno che potrebbe essere utile ma politicamente non vogliono darla vinta ai 5 stelle andando contro
interesse nazionale per meri calcoli politici
per aiutare gli amici banchieri petrolieri e di confiNdustria si sbattono alla grande che piaccia o meno e’ una scelta

-Io mi baso su quello che il PD ha “FATTO” PER ANNI La rovina socioeconomica di un Paese Per non parlare del centro destra. Attaccate il M5S su cose forse dette o pensate o in qualche discussa intenzione, e vi volete tenere chi i misfatti li ha già compiuti e perpetrati in anni di potere. Ultima la notizia di oggi della volontà di reintegro dei voucher, bella mossa scorretta in pieno stile renziano. Prima li tolgono per cancellare un referendum che avrebbero (anche quello) perso e poi li reintegrano. Ma chi dovremo votare secondo te la prossima volta? Salvini ? Volete affossare i 5stelle prima che governino per tenerci invece il marcio che è già sotto gli occhi di tutti da decenni ?

-Le obiezioni sono legittime ma non giustificate
1: le copertura si troverà tagliando spese militari ( si sono appena dati 23 Mld alla NATO), eliminando sprechi e tassa di il gioco d’azzardo. Le fonti per coprire il reddito di cittadinanza sono molte e se ne potranno trovare altre al momento.
2: il reddito dura al massimo 3 anni quindi solo questo è un incentivo a darti da fare
3: se menti per avere il reddito rischi anche la galera. Ne vale la pena per meno di 9000 euro l’anno?
4: anche un lavoratore dipendente potrebbe accettare un lavoro in nero per non perdere il RDC ma rischierebbe uguale la galera
5: già dai primi mesi si creerà un circuito virtuoso che auto sosterrà il RDC
6: il RDC sostituirà o eliminerà altre forme di welfare come Naspi o cassa integrazione, le cui coperture esistono già
7: se il lavoratore non sarà più ricattabile, i salari saliranno e dato che tutti vogliono un iPhone o in TV 55 pollici, tutti lavoreranno per avere quello che il RDC “non permette”

-Il sussidio di disoccupazione non è un diritto, devi stare entro certi parametri per poterlo ottenere, se lavori coi voucher niente, se non hai mai lavorato niente, se sei una partita iva niente, ecc. Il RDC è un diritto per tutti quelli che non ce la fanno. Dura 3 anni. Devi svolgere lavori socialmente utili. Devi attivarti per trovare lavoro. Devi accettare il lavoro che ti viene proposto o perdi il diritto al reddito

-E’ quando ti leggo, Feltri, che capisco che l’università a certi non serve a nulla! Ma come cavolo ti ritrovi ad essere vicedirettore? COME?
Tranne la Grecia c’è in tutti i paesi d’Europa e non solo! Gli altri come fanno? Spiegamelo!

-Persino Elon Musk prevede che nella società umana il reddito di cittadinanza sarà indispensabile per l’avvento dei robot e nuove tecnologie, tutto sempre in direzione di una economia sostenibile Detto questo, lo sai che 2 giorni fa è morto Jacque Fresco (101 anni, genio fondatore del “Venus Project”), nessuno ne ha dato notizia se non lo conosci già vatti studiare le sue teorie (fondamenta del “Zeitgeist Movement” per una economia sostenibile) Un articolo su la sua morte potrebbe aiutare molto il dibattito anche sul reddito di cittadinanza.

– Di questo si tratta, sostituire i vecchi ammortizzatori sociali (cassa integrazione, disoccupazione, ecc) che regalavano soldi in cambio di NULLA. Il reddito di cittadinanza, strumento già adottato in molti paesi europei, garantisce un reddito minimo in cambio di un po’ del proprio tempo per svolgere un lavoro utile (ne puoi rifiutare uno, due, al terzo rifiuto ti viene tolto il reddito) e un percorso di formazione obbligatorio per essere introdotti (o re-introdotti) nel mondo del lavoro. Capisco che a molta gente faccia paura, io invece non vedo l’ora, perché mi sono rotto di vedere gente a casa che non fa una beata minchia in “ferie” pagate con i soldi delle tasse di chi come me si alza presto tutti i santi giorni per andare a lavorare, avete idea di quanto si spende per tutti questi ammortizzatori sociali??

-La classe politica PD è fotocopia di Forza Italia, una massa di incompetenti raccomandati alla ricerca di potere (Boschi, Madia, Carbone, Migliore, Romano, Picierno per nominarne alcuni), tra l’altro messi al potere grazie a Berlusconi, quindi un proseguimento dello stesso. Sono stati al governo in un periodo economico favorevole (tesoretto Monti, tassi d’interesse bassi di Draghi) e che cosa hanno dimostrato di saper fare? Il nulla e solo demagogia da 80 euro mentre tutti gli altri stati Europei sono cresciuti. Hanno dimostrato palesemente che sono inadatti a governare. E’ arrivata l’ora di vedere al governo il M5S, mettiamoli alla prova e poi giudichiamo, tanto peggio di così non possiamo andare

-egregio giornalista, ci sono proposte di legge che rimangono nel cassetto per decenni in Parlamento, perché non esiste la volontà politica di approvarle. Il Reddito di cittadinanza non trova consenso perché i partiti non vogliono aiutare il M5S ad avere più consenso, quindi se ne fregano della povertà e di chi non lavora. La Ragioneria dello Stato ne sa più di lei, approvando il Reddito di Cittadinanza e ritenendo le coperture valide. Studi di più, invece di buttare fango sull’unica possibilità di cambiamento politico e culturale del Paese!

-Ricordiamoci che anche una misura “semplice” come gli 80€ ha creato buchi di bilancio con situazioni paradossali, tipo doverli restituire un anno dopo in un’unica soluzione. Peggio ancora è stato il relativo fallimento del Jobs Act .Tutto ciò stranamente non determina, da parte degli organi di stampa un eguale e ovvio giudizio di pressapochezza e dilettantismo per il PD.
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Siamo il terzo Paese per debito pubblico del mondo e i mille giorni di Renzi lo hanno aumentato di 125 mld (mentre in Germania per es. è diminuito di 240 mld mentre è aumentato il PIL), nessun Governo ha fatto peggio e per giunta il suo spreco di denaro in regali e bonus non ha avuto nessun risultato positivo. Il fallimento di uno Stato europeo avrebbe senso se ne avesse il fallimento degli Stati uniti. Gli Stati Uniti hanno un debito pubblico di quasi 20.000 dollari, il Giappone di 10.557 mld. Ma per loro nessuno parla di fallimento. E’ il vantaggio di non appartenere all’Ue. Tuttavia anche il pericolo di fallimento per uno Stato dell’Ue è solo uno spauracchio: se un Paese membro fallisse, crollerebbe tutta l’Unione.
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Il Pd ormai è schizofrenico. La manifestazione a Milano pro migranti non solo sta sulla linea di oscuramento delle ONG sospette per salvare il Governo (ma Soros allora che ci è andato a fare da Mattarella?), non solo tenta di rifare una verginità a un partito che continua dopo 17 anni ad applicare una legge infame come la Bossi-Fini, non solo cerca di mostrare quanto il Pd sia caritatevole e sensibile alle sofferenze dei poveri, proprio mentre rifiuta il reddito minimo di cittadinanza, taglia lo stato sociale e si accinge ora ad aumentare le tasse, non solo il Pd non fa nulla a livello europeo per cambiare il Patto di Dublino che obbliga un Paese a tenersi i propri migranti senza redistribuzione europea, ma questa manifestazione di Milano che vede le autorità presenti a scopi elettorali fa proprio a pugni col decreto della Lorenzin sui 12 vaccini obbligatori che penalizzerebbe proprio i figli dei migranti, che verosimilmente non sarebbero in grado di provare i vaccini né di pagarli se fossero a pagamento. Insomma le cose che il Pd fa non stanno insieme.
Nessun media offre informazioni sui vaccini. Nessuno dice quanto costano, chi paga e che danno possono avere. Non è affatto vero che il M5S ha calato le braghe sul decreto vaccini. Da una parte c’è un’opinione pubblica disinformata che li vuole perchè non ha nemmeno capito quanto li dovrà pagare o quali danni possono procurare, dall’altra associazioni, movimenti di cittadini e medici che hanno dato battaglia.
Di Battista si è detto cauto, ha chiesto che si levasse l’obbligatorietà e si aumentasse l’informazione così come avviene nei 15 più civili Paesi europei.
L’obbligatorietà è un atto dittatoriale che ha suscitato molti malumori, non per niente non c’è un Paese al mondo che imponga così tanti vaccini, per cui, anche se la tv non ne parla, il Pd si deve essere accorto che questo decreto generava troppe resistenze. Così al momento non è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e, se anche poi fosse pubblicato, la Costituzione richiede che entro 60 giorni sia convertito in legge, previa discussione parlamentare,o decada. Ma una discussione parlamentare dovrebbe per forza finire sui giornali, scatenerebbe un casino e Renzi, ora, se lo può permettere?
Il decreto contiene troppi rilievi incostituzionali per cui la mia speranza è che venga ritirato.
Ci sono al momento fin troppe contestazioni al Pd e la faccenda degli appalti Consip con attacchi a persone vicine a Renzi ha già fatto perdere alcuni milioni di elettori. Se saltasse fuori qualche sospetto che le società farmaceutiche hanno pagato fior di mazzette per avere questo regalo dalla Lorenzin, per il Pd sarebbe la fine e in questo momento preelettorale Renzi un altro scandalo non se lo può permettere. Il Pd ha tentato il completo asservimento dei media a Renzi ma il 100% non sarà mai raggiunto, restano giornalisti come Marco Lillo o Sigfrido Ranucci che si butterebbero sulla notizia. Ranucci ha già fatto uno scoop sui farmaci omeopatici e non starebbe indifferente se filtrasse la voce che l’affare dei vaccini è anche peggio. Del resto chi ha saputo fare mercato degli appalti pubblici non è verosimile che si sia tirato indietro di fronte ai mld in gioco coi vaccini. Ma l’affare vaccini è troppo scottante perché Renzi lo butti in campo. Se è furbo lo oscurerà.

Assisi. M5S, Grillo: “Per il reddito di cittadinanza i soldi ci sono (17 mld, riconosciuti dalla Corte dei Conti con risorse riconosciuto persino da Sole24 ore di Confindustruia) ma esso non varrà per gli immigrati anche se regolari”.

Domanda: Per gli immigrati, regolari o no, c’è qualcosa che quelli che hanno sfilato a Milano intendono fare concretamente o fanno solo chiacchiere e manifestazioni di sola immagine a scopi elettorali? Ai fatti, il Pd, come Fi, continuano a tenere quella orrenda legge Bossi-Fini che da 17 anni non realizza nessuna accoglienza civile (basti pensare che a Berlino per decidere se un migrante ha diritto o no ad essere accolto ci mettono 2 ore e a Bologna un anno per fare gli interessi finanziari dei gestori dei CPT), una legge malfatta che nemmeno frena il flusso incontrollato dei migranti, mentre in pratica a livello europeo non è mai stato fatto nulla per cambiare il famoso Trattato di Dublino che stabilisce che “la responsabilità dell’asilo è del Paese di primo sbarco. Ovvero: chi arriva in Italia tocca all’Italia”. E l?Europa se ne frega. Nemmeno Renzi nel suo semestre di Presidenza europea fece qualcosa per distribuire il flussi, anzi non toccò nemmeno l’argomento. E ora tutto questo fervore di accoglienza? E tutto questo presenzialismo di massime cariche a Milano? Le stesse che finora a livello legislativo non hanno fatto nulla e hanno mancato gravemente nel controllo di chi gestisce i Centri di Permanenza Temporanea, quelli dove i migranti sono chiusi per tempi infiniti e dove si dà il cibo dei maiali !!! Le stesse dove i soldi del Governo sono spartiti tra preti e mafia!! Ma con che faccia??
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Il Reddito minimo di cittadinanza ci è stato richiesto espressamente dall’Europa dal 1992, cioè ci viene richiesto in modo pressante da ben 25 anni. La protervia dei nostri politici nel volerlo negare ad ogni costo ha qualcosa di demoniaco e dimostra tutto il loro menefreghismo nei confronti della miseria, una miseria, che grazie alle loro politiche dissennate non sta diminuendo ma sta aumentando. Che vi sia ancora chi nutre speranze nelle loro scelte, dopo il fallimenti sistematico e progressivo di tutte le loro riforme, è un mistero tutto italiano.
Solo il nostro Paese, insieme alla Grecia, non si è adeguato alla richiesta di Bruxelles sul sostegno pubblico ai disoccupati. E Italia e Grecia, non a caso, sono quelli che in Europa hanno la ripresa minore, l’Italia addirittura peggio della Grecia.
Ricordiamo che alle ultime politiche TUTTI i partiti promisero ipocritamente il reddito minino di cittadinanza: Pd (500 € al mese), Sel (600), per rimangiarsi poi le promesse al momento del voto in parlamento.
Visto che ora persino la Grecia ha avviato un progetto pilota sul reddito minimo garantito, l’Italia rischia di essere l’unico Paese europeo che calpesta i propri poveri.
Tuttavia abbiamo delle introduzioni locali:
-in Emilia-Romagna da 80 a 400 € per chi sta sotto i 3000 € annuali
-a Livorno da 100 a 300 € per chi è sotto i 6.350 €
-a Ragusa, da 100 a 400 € a chi è sotto i 3000 €
-a Trento, fino a 950 € per chi ha meno di 6.500
-In Friuli-Venezia Giulia 550 € per chi ha meno di 6000 €
-a Bari, 450 € per chi ha meno di 3000
-in Puglia, 600 € per chi ha meno di 3000 €
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Vincent
Il lavoro implicava avere un reddito. Oggi e domani futuro prossimo, anche il lavoro piano piano andrà sempre di più scomparendo, sostituito dai mezzi tecnologici e robotica favorita direttamente dalla concentrazione del CAPITALE (mezzi finanziari) in pochi umanoidi. Capitale che diventerà sempre di più aggressivo nei confronti della “forza lavoro in espansione, favorita dalla crescita inarrestabile demografica”. La domanda che occorre porci è come sarà il futuro dell’essere umano?. Il modello economico attuale basato sul liberismo selvaggio attuale è quello di chi riesce a “produrre sempre di più e a prezzi più bassi” e si sviluppa economicamente ed in quei paesi “competitivi a livello globale dove ci sarà una disoccupazione programmata dal capitale”, ed una miseria per i senza lavoro con conseguente emarginazione sociale.
In tutti gli altri paesi con produzioni a costi crescenti sarà “miseria nera”, quindi non è difficile prefigurarsi il prossimo futuro con masse sempre più numerose di poveri ed emarginati.
Il modello capitalistico è di fatto fallito, e sarà sempre di più fallimentare con conseguenze sempre più disastrose, migrazioni e guerre.
Il fallimento sta nei fatti e trovare un lavoro per tutti è “UN’UTOPIA” realizzabile soltanto se, e soltanto se, l’essere umano accetta di riconvertirsi attraverso il lavoro, nell’arco della sua esistenza, in una flessibilità continua accettando il progressivo cambiamento in peggio”. Altrimenti c’è il baratro delle vecchie teorie, di cui la storia passata del genere umano ci insegna gli esiti.
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Salvatore Cuozzo
Prima delle selvagge PRIVATIZZAZIONI di Enti e Aziende pubbliche (Poste, Ferrovie, Telefoni…) Il LAVORO era UN DIRITTO COSTITUZIONALE. Oggi, dopo le privatizzazioni, il lavoro è sceso ai minimi termini ed è diventato una sorta di elemosina da parte di affaristi senza scrupoli, autori delle stesse malefiche privatizzazioni.
Pertanto, Santo Padre, nell’attesa che il lavoro torni ad essere diritto sacrosanto, ben venga un REDDITO DI CITTADINANZA per i senza lavoro, per un minimo di DIGNITA’.
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Vincenzo M
Un articolo da internet.. Mark Zuckerberg è intervenuto questo Giovedì durante la chiusura dell’anno accademico dell’Università di Harvard. Nel corso del suo discorso il fondatore di Facebook, dopo aver parlato della minaccia imminente delle nuove tecnologie, ha dichiarato che è il caso di pensare seriamente all’ipotesi di introdurre un reddito di cittadinanza.
Una dichiarazione inaspettata ed accolta calorosamente dal pubblico di giovani universitari del prestigioso ateneo. “Ogni generazione espande la sua definizione di uguaglianza. Ora è tempo per la nostra di definire un nuovo contratto sociale -ha sottolineato con enfasi Zuckerberg-, dobbiamo cominciare ad avere una società che misura il progresso non sulla base del PIL ma sulla base di quante persone hanno un ruolo che ritengono appagante”.
“Dobbiamo esplorare l’idea di un reddito di base, che dia a ciascuno un paracadute per provare nuove idee”. Il fondatore del social network ha infatti detto che non sarebbe stato in grado di concretizzare la sua passione per Facebook se non avesse saputo che dietro di lui c’era comunque la solidità finanziaria della sua famiglia. Cosa che ben poche persone possono vantare. “Se non avessi avuto il supporto della mia famiglia, oggi non sarei qua. Non avrei avuto tempo e modo di programmare”.
Parole che sembrano quelle di un aspirante candidato alla Presidenza USA, anche se lui nega. Mark Zuckerberg, come Bill Gates anni prima di lui, ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Università di Harvard.
L’idea di un reddito base in risposta all’incessante fenomeno di robotizzazione, ha recentemente ottenuto il supporto di molti big del tech, tra cui Sam Altman di Y Combinator e Elon Musk di Tesla.
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Fabrizio
A quanto ho capito, il Papa vorrebbe un lavoro per tutti, perché è più dignitoso avere un lavoro che un reddito. Cioè, per come va la globalizzazione, il Santo Padre vorrebbe un lavoro per tutti anche se sottopagato. Quindi, chi prende 400-500 euro al mese, deve ringraziare la sua buona stella che gli ha salvato la dignità di uomo, avendo trovato un lavoro, anche se i soldi non gli bastano neanche per la stessa sopravvivenza.
Molto curioso questo auspicio del Papa, tenendo conto che gli imprenditori terranno buono il suo secondo concetto – non è il reddito che da dignità all’uomo – e continueranno a sottopagare i dipendenti.

p.s. forse al Papa non è arrivata la notizia che, nelle campagne pugliesi e campane, il caporalato paga gli immigrati a 2-3 euro l’ora e per i quali non si può proprio dire che siano soddisfatti e di aver salvato la propria dignità, anzi…
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Cit.: “Sono quasi 100mila, secondo l’Istituto nazionale di statistica, gli italiani che lo scorso anno hanno lasciato l’Italia per andare a vivere all’estero. Certo vanno in cerca di occasioni di lavoro, ma in alcuni di questi Paesi trovano anche forme di welfare particolarmente convenienti, anche in termini di Sussidi di disoccupazione e reddito di cittadinanza. Cioè sorte di salario anche se non si lavora. Perchè in futuro avrà sempre meno senso dividersi fra sostenitori e oppositori della flessibilità sul lavoro, quanto piuttosto chiedersi se il lavoro potrà ancora essere il paradigma di reddito. Vediamo di seguito vantaggi oggettivi e dubbi sul reddito di cittadinanza, ed una panoramica sui redditi di cittadinanza in Europa in attesa Italia, unico paese insieme alla Grecia a non prevedere forme di sostegno di questo tipo.”
Che poi a parlare della distribuzione “equa” delle risorse, sia la CHIESA, ovvero l’organizzazione (o come vuole chiamarla) più RICCA DEL MONDO, beh, questo fa davvero pensare… Male. Lo so, mi sono giocato il paradiso: beh, me ne farò una ragione.
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Adele Nacci Di Chio
Il Papa dice che le persone hanno bisogno di un lavoro non di un reddito. Vorrei dire al Papa: se il lavoro non c’è, come fanno a vivere? Di accattonaggio? Ha mai visto le persone vicino al cassonetto? Ha mai visto la gente raccogliere ciò che i supermercati buttano?
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Considero questa battuta del Papa contro il reddito minimo uno scivolone che poteva e doveva evitare. tant’è che Renzi ci si è buttato a pesce per sfruttare la battuta
Meglio dare 24 miliardi alla NATO per nuove guerre o 20 miliardi alle Banche per nuove truffe!

LE NOTIZIE CHE NON CI DANNO
Ogni tanto, all’ennesima strage del terrorismo, c’è qualcuno che dice: “Ma sono proprio idioti questi dell’Isis, con le loro bombe messe nei teatri o nei metro, quando, per attaccare al cuore il Capitalismo occidentale basterebbero degli hacker per paralizzare il sistema!”.
Bene, può darsi che questo stia già accadendo, solo che, per ovvi motivi, non ce lo diranno mai. Una di queste notizie oscurate mi arriva da mia figlia che vive a Londra da 12 anni e che mi dice che ieri è stata la giornata del caos aeroportuale perché gli hacker hanno bloccato il sistema informatico della British Air, per cui nessun aereo della British ha volato e, siccome Londra è un modo cruciale per gli aeroporti di tutto il mondo, migliaia di persone si sono trovate bloccate a terra, per di più senza bagagli, medicine ecc., essendo tutto fermo sugli aerei fermi. Twitter era intasato da proteste, grida di aiuto, accenti di disperazione.. mentre per la British non funzionava niente, nemmeno il pannello dei voli sostituito da Board scritti a mano. Hanno detto che “c’era stato un guasto elettrico!” Strano, perché a Heathrow volavano tutti meno la British.. Ecco, questa è la guerra che l’Isis dovrebbe fare, non ammazzare le ragazzine nei teatri! Perché il capitalismo sarà pure un mostro ma ha un tallone d’Achille che si chiama web e chi riesce a dominare il web può fare, oggi, qualunque cosa.
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DORIANA GORACCI
Taormina, sede del G7: numerosi mezzi elettrici ed una flotta di 150 vetture per garantire la mobilità,oltre 7.000 unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Forze armate, per le operazioni di sicurezza, prevenzione e controllo di tutti gli obiettivi sensibili, 2.900 militari, almeno 1.200 le postazioni dedicate ai media e ben 2.000 giornalisti tra italiani e stranieri, 70 box tv e 61 postazioni tv open space .
Sicuramente tutti quei mezzi di informazione ci hanno dato modo di sapere che il sontuoso soprabito di D&G a fiori, è costato alla signora Melania Trump,50.500 dollari ai quali vanno aggiunti i 1.630 della pochette. Cosicché, udite udite: i sette Grandi hanno “adottato una road map per la parità di genere, che sarà ripresa e rilanciata qui per la prima volta dal G7 per i diritti delle donne.”
COSA HANNO CONCLUSO? «La crescita globale è la nostra urgente priorità».
E allora mi viene alla mente l’ultima canzone di Giulia Anania le stelle cadono…
Sarebbe bello sapere cosa rispondete, da Taormina e da tutta Europa, dal Mondo, guardando cadere le stelle.
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G7
E’ stato il 43° incontro dei Grandi della Terra. 43° incontro che non è servito a niente. Sintesi: una gran puttanata. Ma farla su una portaerei o su una corazzata con meno dispendio di soldi e senza le mogli e figli, no??
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A
Caro iscritto al PD,
leggimi pure (anzi, me lo auguro) se sei tra coloro che oggi vedono nel Pd una pur lontana parentela con quel vecchio partito (Pci ). Non siete tantissimi ma ci siete,
alcuni vivacchiano sconsolati,
altri propugnano il nuovo Ottocento che avanza.
Mi rivolgo a te …
Ti spiace molto vedere come questi 25 anni senza il Pci siano stati sufficienti per rottamarne la sua tradizione, la storia, la prassi, il modo di lavorare ?.
Poi è arrivato il Pd, (una disgrazia ) quel pacco di buoni a nulla dove il conflitto capitale lavoro hanno fatto sparire per far posto a Jovanotti e ad altre leggerezze da partito liquido. Per diventare successivamente ciò che è ora: un comitato elettorale al servizio di un capo (Napolitano ) che propugna politiche fasciste legate al massacro della nostra povera Italia..
Non offenderti, dunque, ma ascoltandoti o leggendo quanto scrivi sui social .. che pena scorrere tutti i vostri fallimenti giorno dopo giorno.. Sei come quei preti spretati che si trasformano in feroci anticlericali e assomigli a quei cinici che dopo la militanza nei gruppetti estremistici, da un giorno all’altro abbandonarono gli slogan rivoluzionari per passare armi e bagagli alla corte di Bettino, poi a quella di Silvio per salire infine, pur attempati ma esperti, al soglio di quell’idiota di Matteo.
Aspetta, non ho finito… ora guardi mio mito per l’onestà che noi sbandieriamo anche la notte.. ci scruti ci guardi e magari ci invidi.. a chi vuoi attaccarti oggi vedendo il vostro misero e totale fallimento.. (al caxxo ? )
Forse esagero perché onesta, per fortuna, siamo a milioni e aumenteremo… ovunque. Certamente puliti, onesti, combattivi, patrioti, rigorosi. Legati al dovere.
E a proposito di dovere ,
non scordarti di quello per merito nostro , ufficiosamente è stato scoperto.
Noi rappresentiamo la carta d’identità e ci distinguiamo con forza e coraggio.
Ora ti guardo amico mio.
E vedo che ingoi tutto, anche il fiele. Ora sei nel Pd, un partito che vuole trasformarsi in Partito della Nazione. Dove Verdini e Alfano possono trovare cittadinanza come te, perché quella formula tutto raccoglie… (querele , arresti e contatti con mafiosi )
Amico mio che tristezza vedere in tv Ministri di un governo il cui premier è pubblicamente lodato dalla Confindustria e dagli organismi finanziari per aver stracciato lo Statuto dei lavoratori e abolito l’articolo 18.
Ora rispondi e non stare zitto…
altrimenti, taci per sempre.

Lorena Antonioli Lory
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RIDERE : – )

Pierino al babbo: “Papà cos’è la politica?”. Il papà: “Vedi Pierino, non è facile da spiegare cos’è la politica, ma posso provare con un esempio: io porto a casa i soldi quindi sono il capitalismo, tua madre li amministra quindi è il Governo, la cameriera è la classe operaia, tu che brontoli sempre che vuoi una paghetta più alta sei il sindacato, e la tua sorellina è la generazione futura”. Quella stessa notte Pierino viene svegliato dal pianto della sorellina che si è fatta la cacca addosso. Decide quindi di andare a svegliare la madre e mentre va verso la Camera dei suoi, sente dei rumori provenienti dalla stanza della cameriera, sbircia nella serratura e vede suo padre a letto con la cameriera e ad un tratto ha l’illuminazione: “Ho capito cos’è la politica : il capitalismo si fotte la classe operaia, il Governo dorme e i sindacati stanno a guardare, mentre le generazioni future sono nella merda fino al collo!!”.
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Ho visto per anni e anni uomini sudare e raddoppiare gli sforzi per raggiungere obiettivi che nel frattempo si erano dimenticati.”
Paolo Rossi
(Io: E ho visto uomini continuare a votare partiti che nel frattempo erano diventati l’opposto di come erano cominciati).
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1847 25 aprile 2017 UN PAESE SPACCATO IN DUE

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MASADA n° 1847 25 aprile 2017 UN PAESE SPACCATO IN DUE
Blog di Viviana Vivarelli

25 aprile, festa della Liberazione – Ma allearsi a chi? – Zanda e die Grose KoalitionPd-Fi – Due Renzi, due misure – Le elezioni francesi- Macron, il Mozart della finanza – Prescritto il processo di Cucchi – Renzi e il M5S- Il M5S e la guerra – Unisci i puntini – Ecce Bomba – La sinistra in Europa è fallita su tutta la linea – La scomparsa dei partiti -’Italia è il paese europeo con più poveri – Gli orrori di Rondolino –

Silvana Sicoli
“Oggi ho letto un articolo di giornale dove hanno intervistato il figlio di Teresa Gullace la cui storia fu portata sul grande schermo dalla indimenticabile #AnnaMagnani in ‘Roma città aperta’.
Quella scena capolavoro, in cui viene falciata da una sventagliata di mitra mentre corre verso il suo uomo prigioniero e portato via, destinato alla morte, è l’emblema dell’ingiustizia e della crudeltà ma soprattutto spiega meglio di mille parole come la libertà sia un bene irrinunciabile, come quello di amare qualcuno.
E così vorrei oggi, insieme a voi, celebrare la libertà, il bene più prezioso che in questi tempi difficili di crisi economica forse sottostimiamo, eppure intorno a noi ci sono guerre dichiarate e altre che lo sono anche se non ne hanno l’ufficialità.
Guerre anche di pensiero dove l’intolleranza si manifesta in tutti i campi, da quelli legati a temi importanti fino a quelli di minore rilevanza, ma con un unico denominatore: togliere la libertà in favore di qualcuno o qualcosa.
Sapete cosa vi dico? Auguro un buon 25 Aprile a tutti, anche alla mia libertà.
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Ovviamente il Pd non parteciperà alla Festa della Liberazione, per reazione al No dei partigiani alla sconcia riforma di Renzi che era un vero attentato alla Costituzione italiana. Non può provare nessuna empatia con la Liberazione nazionale chi briga oscuramente per soggiogarla ai signori del Capitale e per distruggere i suoi diritti civili.
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Per questo 25 aprile un mio pensiero commosso e compassionevole va alle odierne sinistre che scelgono la via dell’antifascismo in assenza di fascismo per non essere anticapitaliste in presenza di capitalismo”. (Diego Fusaro)

Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli ed educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è libertà. La libertà senza giustizia sociale è una conquista vana.”
Sandro Pertini
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CARA FRANCIA
Doriana Goracci
Cara Francia quando sarà per noi la Festa di Liberazione, il 25 aprile, voi avrete già deciso di chi liberarvi per i prossimi anni. Non è la paura che fa diventare forti e mette tutto il suo coraggio nel votare una persona ma è un popolo che risponde al suo desiderio di vita dignità e libertà.Grazie anche per chi hai accolto, sempre, e respinto al mittente violenza e fascismo. Cara Francia tu sei il Paese nel quale tanti nostri figli vivono e hanno trovato lavoro e ospitalità, perchè cittadini europei e puoi immaginare il batticuore e l’ansia di noi genitori rimasti in Italia, quando nel video appare un’edizione straordinaria del telegiornale…a chi sarà toccata la sorte di vedersi tolta la vita? L’ultimo è stato un ragazzo francese che aveva scelto di unirsi in unione civile con un compagno, che si batteva per la pace e i diritti umani per tutti, con una divisa da poliziotto. Questo gli hai dato tu cara Francia la possibilità di farlo, ed esistere con pari dignità.Non perdere un giorno in cui hai diritto di Voce e di Voto democratico.

Cara Francia non è tempo di piangere non è tempo di chiudersi in casa non è tempo di astenersi da una scelta politica, a voi in Francia, auguro che il voto nell’urna sia segno di liberazione della pace, di giustizia per noi tutti.Cara Francia vota per il popolo, unito dalla Libertà dall’ Uguaglianza e dalla Fraternità.
Un saluto e un abbraccio forte guardando verso quella Spiaggia del Profeta a Marsiglia
Qui si sono fermati. Ciao Francia
.
E ora tocca
a voi battervi
gioventù del mondo;
siate intransigenti
sul dovere di amare.
Ridete di coloro
che vi parleranno di prudenza,
di convenienza, che
vi consiglieranno
di mantenere
il giusto equilibrio.

La più grande
disgrazia che vi
possa capitare
e’ di non essere
utili a nessuno,
e che la vostra
vita non serva
a niente.

Raoul Follerau

Secondo voi in Francia vincerà Le Pen o Le Matit? (Maurizio Guido)
“Le cancellin”.
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Giuseppe Barone
Quindi Renzi sta vincendo le elezioni in Francia, la Merkel sarà felice.
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Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.”
Antonio Gramsci
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Nelly Naranjo
Il 7 di Maggio, i Francesi dovranno scegliere tra un verme o uno scarafaggio,non hanno alternative.
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Cosa dovremmo dire di quel partito che da Gramsci è nato e che da lui nel tempo si è sempre più allontanato? Ma come è accettabile che nel corso della storia, la vigliaccheria umana si sia talmente distaccata dalle origini da iniziare un lunga linea storica che comincia con Gramsci e finisce con Zanda? Poche cose mi stanno tanto sullo stomaco quanto i Giuda politici, coloro che annichiliscono quanto di buono c’era nella loro parte riducendola alla degradazione della fogna!
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Michele Galgano
Non abbandonare un cane! Morirà di fame. Abbandona un politico. Ha sicuramente già mangiato.
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Gianfranco Leri
C’è chi sbaglia i congiuntivi…
e c’è chi governa con la condizionale.
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Bruno Liberato
Viviamo nella modernità. Nel mondo della specializzazione.
Abbiamo anche cretini altamente specializzati !!!!
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In effetti basta vedere gente come la Boschi o la Moretti…
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Viviana
Non ho capito se continuare ad essere dei renzioti cretini o dei berlusconiani cretini o dei leghisti cretini è una vocazione o una specializzazione.
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MA ALLEARSI A CHI???
Viviana Vivarelli
Ci provano, ci riprovano. Cercano di spingerci alle alleanze in ogni subdolo modo. Purtroppo anche giornalisti stimati come Travaglio ci offendono con questo trabocchetto. Capisco che 10 milioni di voti farebbero comodo a chiunque. Siamo diventati fin troppo appetibili e, se avessero un minimo di giudizio, invece di continuare a farci una guerra a oltranza, dovrebbero cominciare a discutere con noi sul merito delle leggi veramente da fare. Ma su quello che occorre veramente all’Italia nemmeno ci si mettono, continuando questa politica neoliberista perversa di austerity, di balle, di sprechi, di corruzione e di asservimento al grande capitale che ci sta distruggendo. Vorrebbero i nostri voti gratis, come pensava lo stolto Bersani, senza cedere di una virgola sui contenuti. Facile, eh? Non gliene frega mezza di razionalizzare il Governo nel senso positivo di una ricostruzione sana ed etica. Lo sentono che con la loro politica dissoluta stanno perdendo gli elettori e i nostri voti gli fanno gola, eccome se gli fanno gola! Ma a chi dovremmo darli questi voti? Ai corrotti come Renzi e la sua ghenga che hanno rovinato questo Paese e fanno leggi solo per proteggere la loro impunità? Ai voltagabbana (312) acquartierati in Parlamento e attaccati alle poltrone? Ai partiti che ora si alleano a sx e ora a dx avendo perso ormai ogni identità e rispetto? A chi ogni giorno ci attacca con insulti e calunnie? A gente come quella insulsa della Moretti, come il vizioso Rondolino, come il viscido Mieli, come quel fatuo di Caprarica, come quel sadico di Debenedetti, come quella accanita della Merlin, come quella figlia di banca corrotta della Boschi? E’questa la gente con cui dovremmo allearci? Ma con che faccia, con che spudoratezza, qualcuno sano di mente potrebbe chiederci una simile aberrazione? E quegli stessi bastardi che ci chiedono alleanze con i nostri nemici continuano tuttavia a martellarci di insulti e di calunnie. E sarebbe questo il modo per chiedere una alleanza?

LE ALLEANZE FATELE TRA VOI CANI E PORCI CHE’ CI SIETE ABITUATI!
Errare humanum est, sed perseverare diabolicum. E persone come Travaglio la dovrebbero piantare di offenderci insistendo su alleanze improponibili. Ma andrebbero da un giudice onesto a proporgli una ‘alleanza’ con i criminali che è suo compito perseguire? Non offenderebbero gravemente lui e il compito sacro per cui occupa il posto che ha? E allora come si permette questa gente di proporci alleanze con gentaglia come il Pd, Fi, l’NCD o la Lega? Non siamo nati proprio per combatterli e farli sparire dalla direzione de nostro Paese? Cos’abbiamo noi da spartire con loro? Non siamo insorti proprio per l’indignazione e la rabbia della loro corruzione e del loro malgoverno? Ma sarebbe andato, Travaglio, dai Milanesi delle 5 giornate di Milano o dai Napoletani della rivolta di Napoli contro i fascisti a insistere con loro perché si alleassero con i loro nemici? Mostrateci dunque il rispetto che meritiamo in questa odierna rivoluzione popolare e non offendeteci consigliandoci alleanze che fanno vergogna solo al pensarle, come se lo scopo della nostra lotta non fosse la liberazione dell’Italia ma l’occupazione di qualche vile poltrona di Governo.

Franco Ranocchi
Travaglio vedrebbe bene un alleanza di governo fra un MoV di onesti ed il Pd, partito fra i più delinquenti d’Italia. E’ come se le guardie carcerarie si alleassero coi carcerati per amministrare il penitenziario.
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Daniele Td Martina
Allearsi con questa classe politica vuol dire “associazione a delinquere”
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Viviana
Travaglio, ma non ti vergogni a proporre questa oscena alleanza del M5S col Pd?? Montanelli si rigirerà nella tomba. Lui Non sarebbe mai arrivato a tanta bassezza.
Col Pd ci si allei la Cassimatis, sempre che domani l’uno o l’altra significhino ancora qualcosa!Se uno doveva fare tanta lotta per allearsi col Pd, allora tanto valeva che entrasse direttamente nella fogna del Pd. E poi quale sarebbe il fantomatico Pd ‘delle origini’ di cui Travaglio travaglia? I DP che è fatto da quelli che finora hanno votato tutte le sconcezze del Pd? Persino durante il ventennio berlusconiano i Ds o PDS hanno operato nascostamente per favorire la destra. Forse Travaglio si riferiva alla sx italiana di Pertini o Berlinguer? Fategli sapere che ormai quella sx è morta da troppo tempo per pensare a una resurrezione!
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Profumo (ex-Presidente Mps) va a processo per falso in bilancio e usura.Il malgoverno Renziloni gli affida Finmeccanica.
I requisiti c’erano tutti.
Piero Froio

DUE RENZI, DUE MISURE
Marco Travaglio
Se c’è una cosa che invidiamo ai francesi, oltre alla legge elettorale, è che si capisce esattamente cosa vogliono i loro politici. Macron, l’enfant gâté dell’establishment che viene dalle banche e dal governo Hollande, vuole più Europa sul solito asse franco-tedesco. Idem, dal centrodestra e dal centrosinistra tradizionali, Fillon e Hamon, che infatti votano per lui. Invece la Le Pen vuole meno Europa, possibilmente nessuna, ridiscutendo i trattati e ridando la Francia ai francesi: infatti nessun altro la appoggia, ma il leader della nuova sinistra Mélenchon, anche lui contrario a quest’Europa e ai suoi trattati, non dà indicazioni di voto perché la parte più antieuropeista dei suoi voterà Le Pen.
Chi vota sa per chi e anche per cosa vota. In Italia, mai. A parole, sono tutti contro questa Ue, anche se poi chiunque va al governo si guarda bene dal metterne in discussione una sola regola. Anche Renzi, che ora si traveste da Macron mentre è una via di mezzo tra il centrodestrismo (e il familismo) di Fillon e lo pseudosocialismo di Hamon, ci ha regalato tante parole e qualche sceneggiata (tipo levare la bandiera dell’Ue o minacciare di tagliare i fondi a Bruxelles e di porre il veto sull’eurobilancio già approvato fino al 2021, sai che paura), ma nessun fatto concreto: anzi, i fatti concreti sono tutti a difesa dell’assetto attuale.
Mentre la Francia si divide sui contenuti, l’Italia si divide sulle etichette: se una cosa la dice o la fa chi piace al Sistema è giusta, se la dice o la fa chi dà noia al Sistema è sbagliata. A prescindere. Il “merito” non conta nulla.
Si parla molto di migranti per l’indagine della Procura di Catania e le denunce di Frontex sulle Ong (alcune, non tutte) che colluderebbero con i trafficanti per prelevarli nelle acque libiche o lì vicino e traghettarli in Italia, lucrando più fondi pubblici.
L’altro giorno La Stampa, citando fonti del governo Gentiloni, risultanze della Procura catanese e della commissione parlamentare guidata dal renziano Latorre, dichiarazioni di Renzi e del dg di Save The Children, titolava: “Il governo: sbarchi record non casuali: ‘Una regia guida i migranti in mare’”. E fin qui tutto bene.
Poi Luigi Di Maio ha sintetizzato il concetto parafrasando Frontex sui “taxi del mare” che aiutano gli scafisti e mettono i migranti vieppiù in pericolo.
Apriti cielo: fascista, razzista, sciacallo, Pinochet.
Il ministro Pd Minniti annuncia più rimpatrii per gli irregolari e accoglienza per i profughi: vivi applausi alla “svolta” del governo.
Peccato che qualche giorno prima le stesse cose le avessero chieste Grillo e Di Battista: xenofobi, leghisti, lepenisti, trumpisti.
L’ anno scorso il Fatto rivela che l’Anac contesta la legittimità di 11 contratti Rai ad altrettanti dirigenti chiamati da fuori dal dg Campo Dall’Orto senza il job posting, con l’avallo della maggioranza in Cda ed enormi sprechi di denaro pubblico. Tutti zitti. Poi Renzi decide di cacciare CdO perché gli ha soltanto renzizzato tutte e tre le reti e i tg Rai, ma non è ancora riuscito a silenziare Report e a licenziare la Berlinguer.
E – come per incanto – tutti scoprono lo scandalo: i partiti si scatenano contro Cdo, la Procura di Roma apre un’inchiesta, Cantone la rivela in un’intervista su La7 a Minoli, noto fustigatore di illegittimità e sprechi Rai (specie da quando non c’è più lui) e il Corriere moltiplica per 5 i contratti incriminati (“Cantone indaga su 55 assunti”).
Del resto pure Cantone piace a intermittenza: il governo gli leva i poteri con un decreto del renziano Delrio gestito dalla renziana Boschi, e Renzi lo sconfessa. Ma non incolpa Delrio & Boschi, bensì misteriosi “tecnici” piovuti da Marte, ovviamente scelti da lui. Persino gli errori di grammatica e sintassi diventano armi di lotta politica: Di Maio sbaglia un paio di congiuntivi e i giornaloni lo dipingono come un somaro da classe differenziale. Poi Renzi, nello stesso post di Facebook, scrive “qual’è” e “scenziati”, ma tutti tacciono. Stessa solfa per le balle. Se tal Sibilia (M5S) dice una stronzata sulle sirene, ancora se ne parla dopo 5 anni: è la prova che i 5Stelle càmpano di fake news. Se invece tal Moretti (Pd) inventa un’emergenza sanitaria nella Roma della Raggi e persino un bambino di 2 anni ucciso da un topo a 5Stelle, nessuno parla di fake news, al massimo di “gaffe”.
Franceschini accusa di fake news Virginia Raggi perché ricorre contro il suo decreto che scippa il Colosseo al Comune, mentre la fake news è tutta del ministro che, in un altro decreto, affida il monumento proprio al Parco archeologico comunale. E tutti parlano di “scontro Franceschini-Raggi”, così non si capisce chi dei due mente.
Il Tg1 s’inventa la riapertura della discarica di Malagrotta a Roma e poi censura la smentita della giunta Raggi, ma nessuno parla di fake news: anzi tutti strillano all’“assalto squadristico” perché due tizi dei 5Stelle armati di videocamera ne chiedono conto per strada al direttore Orfeo. Poi c’è il caso vaccini, con il partito della scienza (Renzi, il Pd e la grande stampa al seguito) contro quello dei ciarlatani (il M5S, più Report più tutti quelli che vorrebbero sapere cosa c’è nei medicinali e nei vaccini prima di assumerli).
Eppure il noto scienziato di Rignano sull’Arno che vuole radiare tutti i medici contrari ai vaccini obbligatori, un anno fa scatenò l’Avvocatura dello Stato a difesa della legge oscurantista n. 40 sull’eterologa, finita alla Consulta per il divieto di utilizzare per la ricerca su Parkinson, Sla e Alzheimer gli embrioni residuali non idonei per le gravidanze e destinati al freezer in saecula saeculorum.
Renzi è fatto così. È pro scienza, ma anche anti. Pro migranti, ma anche anti. Pro Europa, ma anche anti. Pro Italicum, ma anche pro Mattarellum e pure pro proporzionale. Anti fake news, ma anche pro. Dipende.
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DIE GROSSE KOALITION
Ovviamente il Pd aspetterà fino all’ultimo per fare poi una nuova legge elettorale con cui non si presenta il partito ma ‘la coalizione’ e sono già cominciate le trattative per il Nazareno 2. E’ già tutto deciso. Faranno die Große Koalition, le larghissime intese, ci daranno ad intendere che l’ha fatta anche la Merkel. Il il Pd si alleerà con FI. E la Lega, come ha già fatto in passato, andrà a ruota con Berlusconi, perché se n’è sempre fregata dei suoi elettori e gli affari sono affari. Già in passato, la Lega prima ha attaccato violentemente Berlusconi, poi per fare i suoi affaracci, ci è andata al governo assieme senza battere ciglio. I suoi elettori sono tanto scemi da non averla punita prima e non la puniranno poi. Ormai la moralità ce l’hanno sotto le scarpe. E ai ladri di Statoi ci sono abituati. Ma siccome qualche elettore del Pd o di Fi o della Lega si potrebbe sdegnare di queste infami alleanze, faranno una legge elettorale, in cui le alleanze le decideranno DOPO il voto!! IL massimo della truffa!!! Ma ormai lo abbiamo visto quanto sono falsi e capaci di tutto!

Alessandro Di Battista
Esiste il favoloso mondo di “Renzì”, un mondo dove il “bulletto” di Rignano ormai delira quotidianamente. Prova a spaventare gli italiani, stesso schema utilizzato dal suo modello di vita, Berlusconi, per le europee del 2014. E allora dice che dopo il referendum il paese è in balia del Movimento anche se lui ha fatto le nomine di Stato, lui ha messo il timbro sul governo fotocopia Gentiloni, lui ha spinto per il salvataggio delle banche (20 miliardi di soldi nostri messi a debito) tra cui MPS. Vedrete, adesso inizierà l’ennesima crociata di menzogne, riprenderà con le scie chimiche, con i complotti e con i vaccini. Sosterrà Urbi et Orbi che il M5S è contro i vaccini, la più grande sciocchezza del mondo.
Purtroppo per lui il Paese ormai lo conosce bene. Le ha viste le inchieste che hanno travolto il suo partito, li ha notati i suoi comportamenti profondamente immorali, ha preso atto che gli unici “rottamatori” sono stati i carabinieri che, negli anni del suo governo, hanno scoperchiato scandali su scandali. Gli italiani che vivono nel Paese reale e non nel favoloso mondo di “Renzì” non ne possono più delle sue menzogne, della sua totale estraneità all’etica, della sua eterna arroganza.
Nel Paese reale gli italiani lottano ogni giorno contro la povertà, contro il cancro del voto di scambio, contro la corruzione. Soltanto oggi a Guidonia, il terzo comune del Lazio per numero di abitanti, sono state arrestate 15 persone tra funzionari e imprenditori “amici della politica”. Proprio a Guidonia, dove qualche mese fa, era stato già arrestato il sindaco. Le procure italiane, la finanza, i poliziotti e i carabinieri fanno un lavoro enorme e lo fanno nonostante gli strumenti che la politica (quella più corrotta d’Europa) gli ha messo a disposizione siano insufficienti.
Il M5S al Governo approverà un pacchetto anti-corruzione durissimo. Anche per questo, soprattutto per questo, molti politicanti ci vedono come un pericolo. Se Renzi non fosse quel Renzi che ha contribuito a distruggere il Paese gli diremmo: “stai sereno, non essere ossessionato dal M5S, piuttosto dicci quel che vuoi fare”. Il problema è che quello che vuole fare l’ha già fatto e gli italiani l’hanno visto e gli hanno dato svariati avvisi di sfratto che lui – circondato da una schiera di leccapiedi e servitori che lo ossequiano quotidianamente – non vuole proprio vedere. Mentre lui continua ad occupare salotti TV per infangare il M5S noi continuiamo a stare in piazza a presentare la nostra idea di Paese.

“…Pace sono le mani strette degli uomini
e il pane caldo sulla tavola del mondo
è il sorriso della madre.
Nient’altro è la pace.
E gli aratri che tracciano solchi profondi in tutta la terra,
scrivono solamente un nome: Pace.
Nient’altro. Pace.

Sui polpastrelli dei miei versi
il treno che avanza verso il futuro
carico di grano e di rose
è la pace.

Fratelli,
nella pace respira profondamente il mondo
con tutti i nostri sogni.
Datemi la mano fratelli miei.
Questa è la pace.”

Yannis Ritsos

LE ELEZIONI FRANCESI
Elezioni francesi: Hamon prende il 6,4%. I socialisti sono persino meno di quelli dell’ISIS. [@Tenebrosio]
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Padoan è il cosiddetto esperto di finanza che in realtà si è meritato l’appellativo di ‘esperto in fallimenti’, per questo è stato appositamente mandato dalla Troika prima in Argentina, poi in Grecia e infine in Italia per promuovere il fallimento di queste Nazioni, cosa che puntualmente ha fatto. Se ancora qualcuno non ha capito che questa è una guerra finanziaria che il grande Capitale ha dichiarato contro i popoli dell’Occidente, può anche andare a nascondersi.
Io non parteggio né per l’Isis né per le destre europee come la francese Le Pen ma dovrebbero capirlo tutti che se la Le Pen dovesse vincere in Francia (cosa che non accadrà) la botta che ne riceverebbe il grande capitale finanziario e massonico europeo dell’austerità e della distruzione dei diritti dei popoli sarebbe peggiore anche della Brexit.
Paradossalmente la lotta che si sta combattendo in Europa, nell’estinzione di ogni sinistra, è tra due destre diverse. Solo il Movimento 5stelle, assurgendo da una rinnovata volontà popolare ma senza contenere elementi di destra, può rappresentare la speranza dell’occidente.

EMMANUEL MACRON
39 anni, giovane bello, carismatico, è stato funzionario al fisco, banchiere e Ministro dell’economia, dell’industria e del digitale dal 2014 al 2016, nel secondo governo Valls. Era banchiere d’affari presso Rothschild. Alla fine del 2010 è promosso ad associato all’interno della banca e subito nominato dirigente e dirige una delle più importanti negoziazioni dell’anno. Questa transazione, valutata a più di 9 miliardi di euro, gli permette di diventare milionario. Alla fine del 2016, il responsabile della comunicazione di Macron dichiara di aver già ricevuto 3,7 milioni di euro di donazioni per le presidenziali, cioè 3 volte il budget di Fillon e Juppé per le primarie della dx. Il suo partito politico ‘En marche’ non beneficia ancora di finanziamenti pubblici quindi il denaro proviene solo da donazioni private. Dice di non essere né di dx né di sx. Due anni e mezzo fa nessuno lo conosceva ma Hollande lo scelse facendolo diventare ministro dell’Economia. Oggi Emmanuel Macron è il più votato alle regionali assieme alla Le Pen e si contenderà con lei la presidenza della Francia nel ballottaggio del 7 maggio. Intanto ha avuto al primo turno più voti dei candidati dei partiti tradizionali francesi. E’ stato definito “liberale di csx”, “centrista” e “moderato”. Mescola apprezzamenti alle riforme di mercato e all’Ue ad appelli all’unità sociale. Poiché si è formato alla École nationale d’administration, ha lavorato in una banca d’investimento e ha la protezione di Rotschild, la Le Pen lo ha accusato di essere espressione di una “élite europeista finanziaria” che vuole controllare la Francia. Dal 2006 al 2015 è stato iscritto al Partito Socialista. Nei suoi comizi dice cose che nessun altro candidato francese dice, per es. «l’Europa siamo noi. Bruxelles siamo noi. Abbiamo bisogno dell’Europa». Macron si definisce un progressista liberale in economia, ma di sx sulle questioni sociali: dice che ognuno deve essere libero di praticare la sua religione ma che lo stato deve essere laico. Parla molto di istruzione. Dice che non bisogna cedere a coloro «che promuovono l’esclusione, l’odio o la chiusura in noi stessi».E’ un brillante oratore e molte cose che dice sono convincenti. Ma è la Casta finanziaria europea che ha alle spalle che non convince affatto. La sua vittoria rafforzerebbe le élite finanziaria dell’Ue. La vittoria della Le Pen sarebbe un duro colpo per l’Europa.

MACRON
Emmanuel Macron, 39 anni, giovane, bello, carismatico, è stato funzionario al fisco, banchiere e Ministro dell’economia, dell’industria e del digitale dal 2014 al 2016, nel secondo governo Valls. Era banchiere d’affari presso Rothschild. Alla fine del 2010 è promosso ad associato all’interno della banca e subito nominato dirigente e dirige una delle più importanti negoziazioni dell’anno. Questa transazione, valutata a più di 9 miliardi di euro, gli permette di diventare milionario. Alla fine del 2016, il responsabile della comunicazione di Macron dichiara di aver già ricevuto 3,7 milioni di euro di donazioni per le presidenziali, cioè 3 volte il budget di Fillon e Juppé per le primarie della dx. Il suo partito politico ‘En marche’ non beneficia ancora di finanziamenti pubblici quindi il denaro proviene solo da donazioni private. Dice di non essere né di dx né di sx. Due anni e mezzo fa nessuno lo conosceva ma Hollande lo scelse facendolo diventare ministro dell’Economia. Oggi Emmanuel Macron è il più votato alle regionali assieme alla Le Pen e si contenderà con lei la presidenza della Francia nel ballottaggio del 7 maggio. Intanto ha avuto al primo turno più voti dei candidati dei partiti tradizionali francesi. E’ stato definito “liberale di csx”, “centrista” e “moderato”. Mescola apprezzamenti alle riforme di mercato e all’Ue ad appelli all’unità sociale. Poiché si è formato alla École nationale d’administration, ha lavorato in una banca d’investimento e ha la protezione di Rotschild, la Le Pen lo ha accusato di essere espressione di una “élite europeista finanziaria” che vuole controllare la Francia. Dal 2006 al 2015 è stato iscritto al Partito Socialista. Nei suoi comizi dice cose che nessun altro candidato francese dice, per es. «l’Europa siamo noi. Bruxelles siamo noi. Abbiamo bisogno dell’Europa». Macron si definisce un progressista liberale in economia, ma di sx sulle questioni sociali: dice che ognuno deve essere libero di praticare la sua religione ma che lo stato deve essere laico. Parla molto di istruzione. Dice che non bisogna cedere a coloro «che promuovono l’esclusione, l’odio o la chiusura in noi stessi».E’ un brillante oratore e molte cose che dice sono convincenti. Ma è la Casta finanziaria europea che ha alle spalle che non convince affatto. La sua vittoria rafforzerebbe le élite finanziaria dell’Ue. La vittoria della Le Pen sarebbe un duro colpo per l’Europa.
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Renzi si affanna a salire sul carro del vincitore francese. Salirebbe anche su una baguette, pur di risalire su qualcosa.
Ha la sindrome della corona spezzata.
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Rocco Gazzaneo
In Francia al ballottaggio vanno la destra moderata e la destra estrema. Sarebbe come dire CasaPound contro il PD.
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George Clone
Sarà ballottaggio tra Macron e Le Pen. E cioè tra il Renzi di Francia e la Salvini di Francia.

Post di Giovanni Napolitano
In Francia la sinistra non ha più consenso. In Italia la sinistra non ha piùconsenso. Sono defunte entrambe.
In Francia hanno Macron che si finge il nuovo. In Italia abbiamo Renzi che si finge il nuovo.
In Francia hanno la Le Pen che fa sul serio. In Italia abbiamo Salvini che blatera, blatera e poi si allea con Berlusconi.
Solo in Italia abbiamo il M5S ,CHE NON E’ FASCISTA E NON E’ DI SISTEMA, il suo elettorato è trasversale . Va dall’operaio alla casalinga. Nelle piazze 5 stelle non ci sono svastiche o bandiere rosse.
Il M5S viene attaccato quotidianamente dal potere. Eppure è il cuscinetto sociale che tutti dovremmo ringraziare. Se in Italia ancora non c’è stata alcuna rivolta sociale è perché loro rappresentano la speranza. Sono quindi orgoglioso di essere un 5 stelle. E speriamo di cambiare insieme questa classe politica putrida! Sono convinto che il M5S governerà. Un sistema partitocratico al servizio dei potenti, e totalmente avvolto su se stesso e sui suoi luridi affari ,mentre affama il popolo, e’ destinato a implodere. La storia ce lo insegna.
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Macron è un personaggio costruito a tavolino e manovrato dalle solite lobby economiche e finanziarie che dominano l’Europa e l’Occidente.
I bankster hanno inventato un candidato di plastica e lo stanno portando alla vittoria. Giulietto Chiesa
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Viviana
Augias ha avuto la faccia di dire che gli piaceva Macron perché “non era contro”. Ma Macron non è contro l’austerità, non è contro questa Unione europea che distrugge i diritti dei popoli, non è contro la cricca di magnati e finanzieri che vede solo il proprio profitto, non è contro chi distrugge 300 milioni di cittadini per far prevalere l’arricchimento di pochi finanzieri e di poche multinazionali. Che c’è di positivo in questo non essere contro? Augias avrebbe attaccato i partigiani perché erano contro il nazismo e il fascismo. Ma che senso ha? Ho sentito solo questo, poi mi è venuta voglia di vomitare e sono andata a vedere Rai dire nius, almeno qualche risata l’ho fatta.

Le promesse di Macron sono anche belle: In politica, il risanamento morale, la fine del nepotismo, il divieto di assegnare incarichi a familiari retribuiti con soldi pubblici. Una giustizia che sia uguale per i giovani nelle periferie e i colletti bianchi. Il taglio di 120.000 impieghi pubblici. La conferma della settimana di 35 ore ma affidandone l’applicazione ad accordi azienda per azienda. Per i disoccupati, obbligo di formazione durante il periodo in cui si percepisce il sussidio, che verrà sospeso nel caso colui che lo percepisce non accetti proposte di impiego a ripetizione. Il sistema pensionistico dovrà essere semplificato e unificato, consentendo una modulazione dell’uscita dal mondo del lavoro fra 60 e 67 anni in funzione del settore. Alle imprese, si promette alleggerimento degli oneri sociali e fiscali. Il divieto dei cellulari nelle scuole elementari e medie. Sul piano dell’ecologia e della “transizione energetica”, Macron varerebbe una rottamazione su ampia scala, con 1.000 euro per chiunque passi a un’auto non inquinante.

FRANCIA: LA SCOMPARSA DEI COLPEVOLI
Manlio Di Stefano – M5S
L’unico dato veramente interessante di questo primo turno delle presidenziali francesi è la scomparsa dalla scena dei partiti tradizionali. Zero socialisti, zero repubblicani.
I francesi hanno dato un messaggio chiaro che sembra far eco a tutto il resto del mondo: non ne possiamo più della politica di chi ha distrutto il nostro Paese, la nostra economia e il nostro benessere.
Questo significa che io veda nei due candidati al ballottaggio qualcosa di diverso dal passato? No. La loro storia parla chiaro e noi abbiamo veramente poco in comune col programma di Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Nessuno di loro ha fatto entrare nelle istituzioni cittadini qualificati provenienti dalla società civile. Nessuno di loro si taglia lo stipendio. Nessuno di loro parla di limite dei due mandati. Nessuno di loro finanzia le PMI del suo Paese attraverso un fondo di microcredito.
Ma in politica conta anche la percezione di massa e, evidentemente, il popolo francese ha scelto di punire chi li ha traditi negli ultimi anni sostenendo misure come il Fiscal Compact, il pareggio di bilancio in costituzione, il taglio delle pensioni e l’austerity. Esattamente come PD, Forza Italia e Lega Nord in Italia.
Ora attendiamo il secondo turno consci che, chiunque vinca, sarà un interlocutore del M5S per il futuro dell’Unione Europea sperando che desideri, come noi, cambiarla per renderla più umana e non voglia ripetere gli errori commessi dai suoi predecessori, Sarkozy e Hollande. Il primo con la guerra in Libia nel 2011, quando la Francia si prese il petrolio lasciandoci le carrette dal mare. Il secondo con una nuova “francafrique” che ha trasformato il Paese in un bersaglio dei jihadisti mettendo in pericolo tutti i suoi vicini europei, Italia inclusa.
Parola ai francesi. Parola al popolo sovrano.
. Avrei preferito che non fosse esplosa questa ulteriore e inutilissima polemica con Saviano. Il tuttologo non si può permettere di attaccare Di Maio su fatti di cui non è a conoscenza, attaccandolo a testa bassa come un toro perché Di Maio ha denunciato il fatto che certe ONG sono in combutta con gli scafisti. Il fatto, del resto, non l’ha inventato Di Maio per incomprensibili rigurgiti razzisti, ma è uscito dai report di Frontex = agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Ho sentito già volare parole forti, come accuse a Di Maio di essere ‘fascista’. Sarebbe meglio non dire simili stupidaggini!
Quello dei migranti è un problema enorme
Non possiamo aderire ad una accoglienza indiscriminata perché non abbiamo le risorse per farlo e non sarebbe giusto se ciò dovesse far venir meno le tutele ai cittadini italiani. Ma non possiamo nemmeno parlare stupidamente di bombardare i barconi o di rifiutare persino il pronto soccorso o la scuola ai nuovi arrivati come vorrebbe la Lega, perché sarebbe criminale. La posizione del M5S è di non aderire a nessuna delle due posizioni estreme e di cercare con l’aiuto di tutta l’Europa (cosa che finora ha fallito clamorosamente) come governare questo esodo che non farà altro che aumentare e che alla fine, se non sarà regolato, farà fallire l’intera Europa. Io lavoro in una associazione di volontariato per migranti e ascolto storie terribili, ma le tragedie che avvengono nel mondo non possono essere sanate con una accoglienza a 360 gradi che non ci possiamo in alcun modo permettere. Come la giustizia, che deve ascoltare tutte le istanze, così anche l’accoglienza deve esistere all’interno di regole bene applicate o sarà solo caos e rovina.

LA SINISTRA IN EUROPA E’ FALLITA SU TUTTA LA LINEA
Giuseppe Stelluti
Gli intellettuali di sx, italiani soprattutto, che hanno fatto da contorno all’anti-berlusconismo di facciata del PD ora sono orfani. Orfani politici perché non sanno a quale delle 200 formazioni che rivendicano la “sinistrità” affidarsi, soprattutto visti i fallimenti politici dei suoi esponenti, prima, durante e dopo Vendola. Al punto che si lanciano all’estero su Varoufakis ed il suo ultimo libro politico-economico. Varoufakis che dopo il fallimento politico greco rilancia qualcosa che è al 98% quello che dice da anni il M6S, e per il restante 2% un “vorrei ma non potèi..”
Sono, questi intellettuali, orfani soprattutto – e lo ammettono loro stessi (sentire De Masi ad Ivrea) – di un modello sociale ed economico. Perché rivendicano la supremazia della filosofia, dell’intellettualismo sulla politica che mette in pratica tali teorie.
Prima pensavano che il comunismo fosse la giusta etichetta filosofica e sociale ed ha funzionato per molti anni come propaganda alternativa al neo-liberismo, ma il trend è degenerato negli anni in una vuota, a tratti incomprensibile, dialettica puramente ideologica.
In seguito, rincorrendo la storia… queste personalità in Italia si sono trasformate. Appoggiandosi, infatti, agli es. delle social-democrazie di welfare e di sviluppo dei Paesi Scandivi, con relativi impianti teorici economici di supporto di stampo keynesiano.. hanno provato a traghettarci verso quel benessere e quell’organizzazione, fallendo.
Ora sono davvero orfani. Orfani perché la globalizzazione spezza e distrugge le logiche delle social-democrazie (la tassa, strumento di distribuzione del welfare, oggi viene pagata ad uno Stato-Pirata come il Lussemburgo, l’Olanda, o la Svizzera.. per transitare il capitale svelto verso paradisi fiscali).
Il M5S non è nei cuori di questi intellettuali. Sapete perché?Perché, pur spaesati e senza risposte, non accettano che una politica di denuncia, di indignazione, di popolo e non di elite culturale o sociale o politica o economica, sia arrivata prima di loro nel denunciare questa finanza con i suoi intrecci nel sistema Europeo che hanno difeso fino a ieri. E sia arrivata prima a promuovere un nuovo lavoro a chilometri zero, agro-culturale, turistico e di tecnologia e sostenibilità associato a formazione, riconversione industriale, e quaternario, tutto sostenuto e protetto da strumenti per tutelare e modulare il lavoro, come il reddito di cittadinanza.
A parte gli intellettuali italiani a sx che sono ancora a scriver libri, a leggere quelli altrui, a re-inventare la ruota e scopiazzare il programma dei 5 Stelle…..
….Nessuno deve rimanere indietro.

IL TRAMONTO DEI PARTITI E DELLE IDEOLOGIE OBSOLETE NEL VECCHIO CONTINENTE
Gerlando Patti
Il voto delle primarie presidenziali francesi è stato chiaro e inequivocabile: L’epoca delle ideologie,l’epoca dei partiti avvelenati dalle ideologie ormai stantie e residui di inizio 900 è sul passo del tramonto,e se un fatto rilevante del genere,dopo l’Italia,succede anche in Francia,ossia i 2 Paesi storicamente coi più grandi partiti comunisti del continente,allora il processo è irreversibile e il futuro e il ruolo che era dei partiti comunisti,passa e appartiene a sinistre socialiste spostate verso un centro tendenzialmente liberista e a Movimenti popolari tendenti al variegato mondo di centro sinistra e di centro destra moderati,giustamente distaccati dai fondamenti ideologici che non hanno più ragion d’esistere. Un futuro immediato appartiene anche ai nuovi partiti o movimenti nazionalisti o di destra i quali nascono e crescono in virtù di una folle,suicida e insensata politica delle frontiere spalancate a flussi di ondate incontrollate di immigrazione provenienti da Paesi e culture che nella quasi totalità sono inconciliabili,non integrabili e non assimilabili ai valori democratici dei Paesi europei per loro stessa natura soprattutto religiosa,di pari passo ad una aumentata criminalità e insicurezza in ogni Paese del continente.
. Augias: “Salvini e il M5S prendono rottami qua e là”
Dunque dieci milioni di italiani sarebbero rottami?
Noi tutti saremmo rottami?
Mi spiace dirlo ma non tutte le vecchiezze sono felici.

Viviana
Anche di fronte alle disastrose elezioni francesi, noi italiani facciamo la figura di peracottari.
Se fossi un elettore francese mi metterei le mani nei capelli e non voterei affatto. E’ desolante vedere che fine ha fatto il partito socialista francese che sembrava il più forte dell’Occidente. La perversione dei partiti tradizionali e la loro degradazione ideale si misura proprio qui, nel Paese che in Europa sembrava il più politicizzato e con maggiore partecipazione popolare, dove ora il ballottaggio sarà tra una destra moderata e una destra estremista e dove la sinistra non è nemmeno in grado di alzare il capo avendo perso qualsiasi charme e ideologia. Macron rappresenta il totale fallimento ideologico del socialismo francese. Chiunque vincerà, vinceranno i banchieri.
Si sente, ma si sente molto, la mancanza in Francia di un Movimento che salga veramente dal popolo e superi la tenaglia finanziaria distruttiva in cui è imprigionata l’Europa e che si maniesta nei partiti della grande massoneria occidentale ormai supini agli interessi del Capitale e della Finanza e indifferenti di fronte ai bisogni dei popoli.
Lo spettacolo desolante resta comunque quello di una Francia spaccata tra due destre, una cosa che 50 anni fa sarebbe sembrata del tutto impensabile.

Gerardo de Martino
Il disegno che la finanza globale porta avanti, ha espresso la figura di Macron. Abile comunicatore, enfant prodige e banchiere dei Rothschild a soli trent’anni, avvalendosi dei modelli di comunicazione del m5s. Nulla di nuovo. Sembra che i paesi fondatori della UE si confermino nel loro disegno di condizionamento dei Governi Europei. Macron è un uomo di Rothschild: il nuovo che di più vecchio non ce n’è.
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Il controllo del territorio dovrebbe essere una delle prime funzioni dello Stato. Ma in Italia, per colpa di questi governi di fantocci, è ormai inesistente. Ciò è l’esito nefasto della legge Bossi-Fini, una delle peggiori leggi italiane, che non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che si proponeva, non ha posto nessun freno utile all’invasione e, malgrado la sua inutilità e inefficienza, da 15 anni sgoverna in Italia il fenomeno gravissimo dell’immigrazione incontrollata senza che nessuno dei governi successivi a Berlusconi abbia mai tentato di fare qualcosa per migliorarla. La Casta se n’è proprio fregata dei migranti, e non ha nemmeno posto dei freni e dei controlli ai gestori dei campi lager dove sono costretti a stare per periodi inutili e infiniti. Per verificare i diritti di un migrante a Berlino ci vogliono due ore. Ma a Bologna per es. ci vuole un anno. Di chi è la colpa di questo? Oggi Salvini regge il suo partito prevalentemente sull’odio ai migranti ma nemmeno Salvini né a livello nazionale né a livello europeo è stato capace di proporre qualcosa di intelligente per migliorare la situazione e il suo lavoro come europarlamentare risulta nullo per massimare la sua visibilità sugli schermi italiani. E nemmeno i grandi dell’Ue fanno il minimo sforzo per regolamentare i flussi migratori, dell’Italia e sei suoi problemi di accoglienza proprio se ne fregano, e anzi troppi politicanti ci speculano alla grande per mortificare ancora di più i diritti dei lavoratori e per arricchirsi coi fondi destinati ai migranti (la frase a Mafia Capitale di Buzzi: “Con immigrati si fanno molti più soldi che con la droga” è emblematica di una politica che si arricchisce laidamente sulla pelle di tanti disperati e poi fa anche attacchi demenziali al M5S alla Saviano. Così il problema già enormemente tragico non farà che peggiorare, producendo una orrenda lotta tra poveri e pervertendo qualsiasi ideale umanitario con un imbarbarimento nei rapporto sociali e nelle leggi.
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Trovo abbastanza grottesco che ci sia chi tenta di paragonare Macron a Renzi o ai 5stelle o metta la Le Pen in parallelo a Salvini. Semmai potrebbero esserci delle somiglianze tra il movimento ‘En marche’ di Macron e gli ex radicali (i quali però ormai dopo la morte di Pannella e le divisioni interne si stanno dissolvendo).
Il concetto di libertà per i radicali ha molte cose buone quando si riferisce a comportamenti sociali: divorzio, aborto, nozze di gay, uso di droghe leggere, protezione dei carcercati ecc. Scompare totalmente e si pervertisce quando entriamo in altri campi come quello dei diritti del lavoro, che essi negano attaccando i sindacati e negando qualsiasi statuto dei lavoratori, o nella finanza, in cui palesemente stanno dalla parte dei magnati del mondo e dei finanzieri. Basti pensare al fatto che la Bonino è sempre invitata alle riunioni del Bilderberg. Mi pare che Macron sia sulla stessa linea. Molte buone proposte per i comportamento sociali. Un ferreo legame di interessi con i magnati dell’Occidente.
Macron, soldi a palate che gli arrivano da Roschild e dai magnati finanziari : ….dimmi chi ti finanzia e ti dirò chi sei!!

DEBITO PUBBLICO
Luigi Di Maio
Il debito pubblico può diventare sostenibile in due soli modi: facendo ripartire l’economia ed eliminando gli sprechi. Per il primo obiettivo servono gli investimenti che in questi anni tutti i Governi hanno abbattuto, per il secondo serve un Governo dalle mani libere.
Il MoVimento 5 Stelle ha già dimostrato nei Comuni amministrati che il debito si può abbattere. In nessuno dei Comuni 5 stelle il debito è aumentato e in molti di essi ha cominciato a scendere, con i risparmi reinvestiti nell’economia reale. Solo per fare qualche esempio, a Pomezia, Comune di 66.000 abitanti, il MoVimento 5 Stelle ha vinto nel 2012 quando il bilancio era in passivo di 7 milioni di euro e oggi il risultato è in attivo di 15 milioni. A Torino abbiamo immediatamente tagliato del 30% i costi dello staff, a Roma con una centrale unica per gli acquisti abbiamo risparmiato in un lampo 40 milioni di euro e Virginia Raggi spende oggi per il suo staff meno della metà di Marino e Alemanno. Potremmo continuare a lungo.
Meglio i “populisti” o chi ha fallito clamorosamente portandoci ad un passo dalla Grecia?

PRESCRITTO IL PROCESSO DI CUCCHI
I medici che sono stati complici della morte orrenda del giovane Cucchi hanno visto annullata la loro assoluzione, ma il processo non potrà riprendere perché le leggi infernali imposte da Pd-Pdl-Lega lo chiudono con una rapida prescrizione. Trovo assolutamente demoniaco che esista la prescrizione per chi è imputato di omicidio e che un assassino, se è tanto furbo da allungare i tempi del processo, possa scansare la pena che gli spetterebbe secondo un criterio minimo di giustizia. Forse i governi che hanno votato leggi processuali così inique, Pd, Fi e Lega, sono così corrotti che, temendo, di avere nelle loro fila anche degli omicidi, hanno pensato bene di renderli impunibili per legge. Non esistono in nessun Paese del mondo 3 gradi di giudizio. A cui si aggiunge anche un ulteriore giudizio del Tribunale della Libertà. A cui può aggiungersi, a maggior beffa del diritto, l’assoluzione e la cancellazione della pena operata da un Parlamento complice (ved Minzolini). Come se ciò ancora non bastasse, si danno poche risorse alla Magistratura, si blocca la carriera dei Magistrati più capaci, si creano Ministro della Giustizia fantocci, si ingorgano le aule di giustizia per mancanza di personale. E infine, beffa suprema, si bloccano i processi ‘per decorrenza dei termini’. E Renzi ha ulteriormente accorciato i tempi del processo, così che un milione e mezzo di processi in dieci anni sono stati troncati e un milione e mezzo di colpevoli o più, sono stati rimessi in libertà. Quelli infine che hanno ricevuto condanne inferiori ai 5 anni, per legge di Renzi, non subiranno alcun carcere né ripagheranno la società finanziariamente del male che hanno fatto. Siamo una Repubblica, basata per colpa del Pd-Fi, sul crimine impunito. Solo per questo, Pd, Fi e Lega andrebbero cancellati dalla faccia della Terra, come criminali o complici di criminali.

Luigi Di Maio
Renzi continua ad andare in televisione ad attaccare il Movimento 5 Stelle con argomentazioni false. Un ex presidente del Consiglio che va in giro in Tv a sparare dati a caso, ha credibilità zero.
Renzi a Otto e mezzo ha detto: “Qui viene Casaleggio, in questa seggiola o quella, non so qual era, e dice: ‘Io voglio fare il reddito di cittadinanza per tutti’, penso a quelli che sono fuori da un posto di lavoro e che quindi seguono con attenzione queste parole. Lei gli dice: ‘Come la copri la cifra che va dai 20 ai 96 miliardi di euro necessaria per il reddito di cittadinanza? Da 20 a 96 miliardi di euro’ ‘Ah beh però possiamo fare per esempio… le pensioni d’oro e i vitalizi…’ Al massimo sta roba qui vale, al massimo esagerando, 100 milioni di euro. E devi arrivare a 96 miliardi di euro. Tu stai prendendo in giro gli italiani.”
Qui l’unico che prende in giro gli italiani è Matteo Renzi. Uno che ha governato per 3 anni questo Paese, e finge di non conoscere le coperture del nostro reddito di cittadinanza, parlando di cifre che vanno da 20 a 96 miliardi, facendo disinformazione con cifre a caso. Eppure questi sono atti depositati, sono atti depositati al Parlamento della Repubblica, e le coperture del reddito di cittadinanza sono approvate dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle costa 14,9 miliardi di euro, non lo diciamo noi, lo dice l’Istat. A quei 14,9 miliardi di euro si aggiungono 2 miliardi di euro per la riforma dei Centri per l’Impiego, che servono a far trovare lavoro a chi prende il reddito di cittadinanza. Renzi finge di non conoscere queste cose, e tra l’altro continua a difendere i privilegi della casta quando dice che con le pensioni d’oro non si può coprire il reddito di cittadinanza. Noi abbiamo individuato 25 voci di spesa che mettono insieme 17 miliardi di euro per erogare questa misura, tra queste ci sono anche le pensioni d’oro. Lui usa la retorica per continuare a difendere i privilegi della casta che durante il suo governo non ha mai voluto tagliare ma che noi taglieremo col primo decreto che istituirà il reddito di cittadinanza in Italia.
Renzi ha continuato: “In questi anni il lavoro giovanile… la disoccupazione è scesa, non troppo, purtroppo ha ragione, ma è scesa dal 46 al 35%.”
Utilizza un dato vero per dire una falsità. L’unica verità è che i giovani occupati italiani non aumentano, o emigrano o per disperazione smettono di cercare lavoro. Solo l’anno scorso sono andati via 115 mila italiani, non solo giovani, anche pensionati, over 40 che hanno perso le speranze di stare in questo Paese. E a quelli si aggiungono gli inattivi, quelli che restano in Italia ma perdono la speranza di trovare un lavoro e quindi non lo cercano più. Questi dati sono la dimostrazione del fallimento totale delle politiche di Matteo Renzi che lui ha anche il coraggio di sbandierare, ma che in realtà dimostrano che Jobs act, bonus, trovate elettorali che ha utilizzato, hanno fatto solo scappare gente e aumentare i giovani disoccupati. Queste sono le sue falsità sui dati che riguardano gli italiani, e con altrettante falsità attacca il Movimento 5 Stelle, ad esempio sulla democrazia diretta.
Il Movimento 5 Stelle ha oltre 2200 eletti nelle istituzioni grazie alla democrazia diretta, che non devono ringraziare nessun capobastone come nel suo partito, e nessuna lista bloccata per essere entrati nelle istituzioni. Lui è quel presidente del Consiglio dei Ministri mandato a casa da un referendum, quello del 4 dicembre, in cui il 60% degli italiani gli ha chiesto di andare a votare, ma lui e il suo partito tengono in ostaggio questa legislatura impedendo agli italiani di andare al voto perché devono prima risolvere i loro problemi interni, e lui deve tornare a fare il segretario. E lui viene a farci lezione di democrazia a noi! E’ ridicolo. E siccome non ha il coraggio di confrontarsi con noi sui temi seri, ad esempio sul nostro programma di governo che stiamo votando insieme ai nostri iscritti -abbiamo già chiuso il capitolo energia adesso stiamo affrontando il lavoro sempre con strumenti democrazia diretta-, allora Renzi utilizza fake news come microchip e le sirene, o strumentalizza temi seri come le mammografie, i vaccini su cui abbiamo ampiamente spiegato la nostra posizione, per attaccarci. Un modo di attaccare veramente di basso livello, di uno candidato alla segreteria del Partito Democratico che non ha argomenti per attaccare la prima forza politica del Paese e deve utilizzare questi mezzucci.
Dice anche che non vogliamo confrontarci con lui sui temi concreti, sulle questioni importanti di questo Paese o sulle proposte che noi abbiamo presentato negli anni del suo governo e che loro ci hanno sempre fermato. Questo è falso: il Movimento 5 Stelle è sempre disponibile a confrontarsi sui temi concreti anche con lui, glielo avevamo chiesto più volte durante la campagna referendaria, e si è sempre rifiutato: anche per questo ha perso. Quindi quando vuole, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, noi siamo disponibili ad un confronto con lui.

Alessandro Di Battista
Da quando sono entrato in Parlamento ho chiesto più e più volte il ritiro del nostro contingente dall’Afghanistan. La guerra in Afghanistan è la guerra più lunga dalla II guerra mondiale ad oggi. Sono morti militari italiani (oltre che decine di migliaia di civili afgani) e ci è costata oltre 5 miliardi di euro. Ogni qual volta abbiamo votato sulle missioni internazionali ci è stato detto che l’Afghanistan era un Paese ormai quasi “pacificato” e che l’Italia si avvicinava alla fine della sua missione. Ma poi che succede? Che sganciano la bomba più potente dopo l’atomica. Trump è stato criticato da più parti nelle prime settimane della sua presidenza. Poi sono bastate qualche dozzina di missili o una bomba devastatrice per renderlo simpatico ai guerrafondai di mezzo mondo come se il rispetto dipendesse da quante armi si è capaci di usare. Per qualcuno parlare di Pace e mondialità significa parlare di utopia. Ma senza utopia saremmo tutti morti da un pezzo.

I MISSILI DI TRUMP
Franco Cardini
“Quando la notte è più buia, non combattere contro le tenebre: però mantieni accesa la lampada”.
Da anni muoiono purtroppo bambini innocenti. Ne sono morti tanti, nei secoli: ma, ora che le democrazie liberali e liberiste hanno sconfitto il nazismo, sbriciolato il comunismo, quasi messo in corner (o almeno così sembrano voler far credere) il fondamentalismo islamista, tutto dovrebbe far credere che i piccoli siano fuori pericolo. O almeno, lo speravamo.
E invece no. Ne hanno ammazzati a migliaia, dall’Afghanistan ai Balcani alla Palestina al Libano all’Iraq alla Libia alla Siria: a parte quelli che muoiono di fame, di sete e di malattia in Africa e quelli che annegano nel Mediterraneo fuggendo al disastro continentale africano (tanto redditizio invece per certi adulti…).
Ma il presidente Trump ha un cuore grande così, più grande ancora del suo ciuffo arancione….
La dittatura perfetta avrà le sembianze di una democrazia, una prigione senza muri dalla quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù.
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ECCE BOMBA
Marco Travaglio
Laura Boldrini è tanto una cara persona, ma forse qualcuno dovrebbe spiegarle che non è sola al mondo. Dunque non esistono solo le fake news contro di lei: ci sono pure quelle (che noi preferiamo chiamare balle) contro gli altri. E purtroppo c’è poco da fare, nel villaggio globalissimo della Rete, se non cercare di identificare i falsari e, se diffamano, denunciarli alla magistratura. Noi per esempio, nel nostro piccolo, non più tardi di tre giorni fa, siamo stati bersagliati dalle balle di quel teppistello detto il Bomba che lei senz’altro ricorderà, perché per tre anni fino al 4 dicembre sedeva al banco del governo a Montecitorio senza che nessuno l’avesse mai eletto. E pazienza: gli abbiamo risposto, lo denunceremo e intanto ce ne siamo fatta una ragione. Ieri intanto il Quotidiano Nazionale ha pubblicato, in un pezzo dedicato ai presunti stipendi dei dipendenti dei gruppi parlamentari 5 Stelle, la foto del fratello di uno di essi, che purtroppo non percepisce alcuno stipendio perché è morto due anni fa per un terribile male. E, siccome non si chiamava Boldrini, non se l’è filato nessuno. Ma la lista è lunga.
Il 31 marzo la Procura di Genova iscrive nel registro degli indagati Beppe Grillo e Alessandro Di Battista per diffamazione su querela di Marika Cassimatis, la candidata sindaco 5Stelle che ha vinto le “comunarie” online ed è stata poi esclusa dal nuovo voto con l’accusa di essersi schierata contro il movimento. Tutti i siti dei giornaloni sparano la notizia “Grillo e Di Battista indagati” (il presunto reato è ben nascosto negli articoli per evitare le risate omeriche dei lettori), e tutti i tg Rai e la grande stampa in prima pagina. Tutte testate che, come pure la nostra, sono dirette da giornalisti letteralmente sommersi da querele per diffamazione e cause civili per danni. Per Repubblica l’indagine di Genova è addirittura la notizia del giorno. Pagina 1: “M5S, scoppia il caso Genova: indagati Grillo e Di Battista”. Pagina 2: “Genova, Grillo e Di Battista indagati: a rischio il sistema delle comunarie”. Pagina 3: “L’asse tra forzisti e 5Stelle: la svolta anti-toghe che sconcerta i magistrati”. Cioè: il crimine contestato a Grillo e Dibba è talmente grave da indurli ad allearsi con Forza Italia contro i giudici, anche se di quest’alleanza purtroppo nell’articolo non si trova traccia, e neppure dello sconcerto delle toghe. Anche il Corriere dedica due pagine alla clamorosa inchiesta, con sapidi retroscena del tipo: “I leader minimizzano: ‘Ma in questo clima prepariamoci a tutto’”. Processo per mafia? Strage? Narcotraffico? Stupro? Chissà.
Grillo, secondo il retroscenista (forse ignaro di tutte le querele e cause subite da Beppe quando faceva il comico e attaccava tutti, dalla Telecom a Craxi alla Montalcini), è in preda alla “rabbia”. E Di Battista è “molto irritato”, anche perché “i suoi si chiedono se il fascicolo aperto dal pm Cotugno possa indebolire la leadership del deputato romano”. Una carriera stroncata sul nascere.
Su La Stampa un noto giallista politico, già celebre per aver scambiato la moglie di Brunetta per una blogger grillin-putiniana (nome di battaglia: Beatrice Di Maio) specializzata in fake news contro il povero Lotti, unisce l’utile al dilettevole, cioè ai fantomatici annunci del Pd su imminenti accuse di evasione fiscale (“presto sorprese sul fisco”). E chiude in bellezza: “Il paradosso di questa storia è che la forza politica che più ha coccolato e invita i magistrati a sé, potrebbe esser sommersa, e infine illuminata, da una valanga di cause, penali e civili” (come può una valanga illuminare una forza politica? Ah saperlo: più o meno come può uno scoglio arginare il mare).
Purtroppo l’altroieri, com’era ampiamente prevedibile trattandosi di critiche politiche mosse da due politici a un politico, la Procura di Genova chiede l’archiviazione per Grillo e Di Battista: niente diffamazione, solo legittima critica politica. La notizia è molto attesa sulle copertine dei tg e sulle prime pagine dei giornaloni che l’avevano sparata come se fosse un’inchiesta per mafia, anche perché, in caso contrario, c’è da aspettarsi il solito stracciar di vesti dei “garantisti” contro il giornalismo giustizialista e manettaro, anzi il circuito mediatico giudiziario imbeccato dai pm politicizzati che scambia gli avvisi di garanzia per sentenze di condanna e prima sbatte in prima pagina le indagini sui politici per metterli alla gogna, poi le nasconde quando finiscono nel nulla.
Invece niente di tutto questo: zero tituli sulla richiesta di archiviazione nei tg e nelle prime pagine dei giornaloni, zero sdegno per la censura. E un solo commento sui 5Stelle: quello a pagina 6 de La Stampa, firmato dal giallista dadaista della valanga che illumina. Un commento di scuse (peraltro tardive) al M5S e a Putin per l’accostamento alla moglie di Brunetta, o per la panna montata sulla querela della Cassimatis? Nossignori. La richiesta di archiviazione è confinata in 10 righe al fondo di un articolo sulle firme false a Palermo, mentre il commento riguarda l’italiano malfermo di Di Maio (Luigi, non Beatrice). In basso, un altro titolo: “Corruzione, nuovi indagati per il maxi appalto Consip”. Che strano: solo due giorni fa, in prima pagina su La Stampa, un altro immaginifico giallista decretava che “l’inchiesta su Consip, sul padre di Renzi e sul ministro Lotti, è in buona parte un’invenzione… L’inchiesta è morta… Un corpo dello Stato fabbrica e manipola e occulta prove contro lo Stato medesimo, contro il presidente del Consiglio, contro un suo ministro e strettissimo collaboratore. Ed è su un episodio di tale portata eversiva che si è condotta battaglia politica. Se non ci fermiamo, siamo perduti”. Ora, nel breve volgere di tre giorni, lo stesso giornale non si ferma ed è perduto: annuncia che l’inchiesta morta, inventata, manipolata, eversiva è viva e lotta insieme a noi, tant’è che produce addirittura “nuovi indagati”. Una delle due dev’essere una fake news: chissà quale.
Ma su La Stampa, almeno, la schizofrenia è a giorni alterni. Su la Repubblica, invece, lo stesso giorno (ieri) e nella stessa prima pagina. A sinistra, il commento di Roberto Perotti che definisce la manovra finanziaria del governo “una finzione”, “fumo negli occhi”, “una presa in giro”: “tutti lo sanno, eppure tutti perdono tempo a discutere e commentare numeri puramente fittizi” (compresa Repubblica, che da giorni magnifica i balsamici effetti della manovra). Perbacco: una fake news diffusa da Palazzo Chigi, rilanciata dai giornaloni e spedita a Bruxelles nella speranza che ci caschi pure l’Europa, mentre “tutti vedono che il re è nudo, e nessuno osa dirlo”.
A destra, in lievissima controtendenza, il commento di Stefano Cappellini contro i populisti e le loro fake news: “Il nuovo mantra dei complottisti web: ‘Nessuno ne parla’”, “L’effetto è un’inversione dell’onere della prova che oltraggia impunemente la logica. ‘Siccome nessuno ne parla, è vero’… Additandone la presunta censura, qualsiasi bestialità può essere inoculata nel dibattito politico e avvelenarlo in modo spesso irreversibile… Una paranoica cultura del sospetto travestita da emancipazione e da ribellione sociale”, dagli “spettacoli di Beppe Grillo e le dichiarazioni dei suoi adepti” in giù.
Chi non viene assalito dalla da labirintite è colto da un atroce sospetto: oddio, il Cappellini a destra non ce l’avrà mica col Perotti a sinistra (“il re è nudo ma nessuno osa dirlo”)? Chi invece ha buona memoria non ha dubbi: Cappellini ce l’ha proprio con il suo giornale, che quando uscì nel 1976 si presentò così ai suoi futuri lettori: “La Repubblica, quello che gli altri non ti dicono” (e che oggi, 41 anni dopo, non ti dice neanche la Repubblica).
Ps. Viva sempre la libera informazione e abbasso sempre le fake news (degli altri).
Povero Matteo ! ormai è penoso
Pur di far parlare bene di se ha fatto fuori dalla Rai tutti i conduttori di talk che non gli andavano a genio (regalandoli alla concorrenza). Poi è passato ai direttori di Tg, facendo fuori quelli che durante la campagna referendaria osavano dare gli stessi spazi al SI e al NO.
Adesso vuole fare fuori anche l’amministratore delegato che gli ha consentito di portare avanti i suoi “editti bulgari”.
Evidentemente vuole ancora di più, vuole “TeleRenzi”.
Una persona che ha paura della libertà di informazione è destinato a perdere, per sempre.
Il suo atteggiamento resterà sempre quello di un perdente e infatti nonostante tutta questa oscena macchinazione, ha perso tutte le competizioni elettorali degli ultimi 2 anni.
Con l’ultima, gli italiani lo hanno mandato a casa.
Ora vorrebbe tornare, con gli stessi metodi e gli stessi argomenti. Faccia pure, continua così Matteo: verso lo 0% ed oltre.

UNISCI I PUNTINI
Marco Travaglio
Facciamo un gioco con i fatti dell’ultima settimana: la “pista cifrata” della Settimana Enigmistica, quella dei puntini numerati da unire con la penna. E vediamo che disegno ne esce.
1. Report, programma cult di giornalismo investigativo di Rai3, firmato per anni da Milena Gabanelli e ora da Sigfrido Ranucci, svela uno dei tanti misteri gloriosi: perché il costruttore Pessina fu ben felice di buttare un po’ dei suoi soldi per acquistare un bidone come l’Unità, organo Pd al disastro che perde 400 mila euro al mese; e perché Romeo, imprenditore di successo, tentò di svenarsi per portargliela via. La risposta, secondo Report, è nei lauti appalti che Pessina ha poi ottenuto da amministrazioni e aziende pubbliche controllate dal Giglio Magico: dal gasdotto in Kazakhstan all’ospedale di La Spezia. Risultato: Renzi bolla Report di “pura follia” e annuncia querele e cause; i suoi sgherri bombardano il programma in tutti i talk e i tweet; il centro e la destra, anziché difendere l’impeccabile inchiesta mai smentita nei fatti da nessuno, mettono pure loro mano alla fondina.
2. Anche Bianca Berlinguer, licenziata dal Tg3 per leso renzismo, poi confinata in un programma pomeridiano (Cartabianca) e infine chiamata a rianimare l’encefalogramma piatto del talk narco-renziano Politics, entra nel mirino dei renziani. Guelfo Guelfi, il Matteo boy del Cda Rai, invoca da un mese (in un’intervista al samiszdat clandestino Il Foglio, per non dare troppo nell’occhio) la chiusura del programma, reo di ospitare anche Bersani, Di Maio e financo Travaglio. Sarebbe invitato anche Renzi, ma il suo nuovo comunicatore-epuratore Michele Anzaldi, dice no per non legittimare uno dei pochi programmi liberi rimasti.
3. Siccome il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto non si decide a chiudere Report e Cartabianca, che purtroppo raccolgono buoni ascolti, mentre le tre reti di Viale Renzini e i tre TgRenzi (soprattutto il terzo deberlinguerizzato) colano a picco, i renziani e gli ascari di centro-destra cannoneggiano pure lui, da essi stessi nominato per meriti leopoldi due anni fa e ora vogliono rimpiazzarlo con uno ancor più leopoldo in vista della campagna elettorale.
4. Il Tg1 spara balle a raffica (tipo la Raggi che riapre la discarica di Malagrotta), censura le smentite alle sue balle (tagliata la rettifica dell’assessora Montanari), nasconde notizie sgradite al governo (la tesi plagiata dalla Madia) e gonfia quelle sgradite alle opposizioni (titoloni su Grillo e Di Battista indagati per l’orribile delitto di diffamazione).
Due 5Stelle con telecamera avvicinano per strada il direttore Mario Orfeo per chieder conto delle balle. Scena muta, seguita da una canea di tartufi trasversali che strillano all’“assalto squadristico”, allo “stalking”, all’attentato alla libertà di stampa del nostro eroe. Così a nessun cittadino verrà più il trip di verificare l’uso che si fa del suo canone in bolletta alla voce “informazione”.
5. L’ex premier ed ex segretario Renzi, mentre i suoi e Repubblica attaccano i 5Stelle che rifiutano i confronti in tv con altri politici, rifiuta i confronti in tv con gli altri candidati alle primarie, Emiliano e Orlando. Poi si presenta a Ottoemezzo senza confrontarsi con altri politici e insulta uno dei pochi giornali non ancora al suo servizio (“il Falso quotidiano”), pretende che chiediamo “scusa a mio padre” (ma non dice per cosa), racconta che “Travaglio fugge dal processo” nato da una citazione del babbo (ma i processi penali si celebrano anche se l’imputato fugge, e in quello non c’è stata alcuna fuga perché è una causa civile su atti scritti presentati dagli avvocati e non dalle parti in lite) e annuncia che “il buonismo è finito”, ora “iniziamo a denunciare”: ci farà sapere lui a chi toccherà con opportuni comunicati. Per molto meno, quando Di Maio diffamato da tg e giornaloni annunciò querele e si rivolse all’Ordine, fu tutto uno stracciar di vesti per le “liste di proscrizione”. Per Renzi invece tutto tace: se denuncia chi sta al potere è democrazia, se denuncia l’opposizioneè fascismo.
6. Il capitano del Noe che ha coordinato per la Procura di Napoli l’inchiesta Consip scoprendo tangenti e traffici per truccare il più grande appalto d’Europa, viene indagato per falso per aver invertito nell’informativa ai pm (ma non nella trascrizione, che è corretta) due nomi in una delle migliaia di frasi intercettate. Apriti cielo: a reti, social ed edicole unificati si urla alle “intercettazioni falsificate”, all’“inchiesta taroccata”, a “papà Renzi scagionato” e ovviamente al “complotto” con tanto di “mandanti”. Uno su tutti: il pm napoletano Woodcock (che non c’entra nulla: l’informativa era per i pm romani che hanno ereditato l’indagine). Così tutti gli investigatori e i pm sono avvertiti: non si indaga sugli amici e i parenti di Renzi.
Unendo i puntini, emerge un disegno che sapremmo descrivere meglio di così: “Io sono costernato, perché tutto questo mi evoca dei ricordi poco simpatici. Questi pensano: ‘Ripuliremo la stalla’, ‘faremo piazza pulita’… Ma questo linguaggio chi glielo ispira? Ci ricorda delle cose che avremmo voluto dimenticare. Era Mussolini che parlava così”. Parole di Indro Montanelli del 20 marzo 2001 sui deliri epuratori di B.&C. dopo una famosa puntata del Satyricon di Daniele Luttazzi. Il grande Indro ce l’aveva col centrodestra: “Questa non è la destra, questo è il manganello. Gli italiani non sanno andare a destra senza finire nel manganello”. Ora basta sostituire “destra” con “PdR” e il gioco è fatto. Se non vi piace il presepe, ritagliate e spedite la cartolina a pag. 4, oppure postatela sui social. Così capiranno che siamo in tanti.

Povertà: Eurostat, l’Italia è il Paese Ue con più poveri
Quasi 7 milioni, il doppio della Germania e tre volte la Francia
L’Italia è il Paese europeo con il numero più elevato di persone che vivono in “gravi privazioni materiali”, ovvero la definizione istituzionale di ‘poveri’. E’ quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2015, che segnalano una discesa sensibile del numero di poveri in Europa, ma solo marginale in Italia. Nel 2015 in Europa il tasso di povertà è sceso a 8,2% sul totale dei cittadini europei, dal 9% del 2014.
In totale, sono 41,092 milioni i poveri in Europa. L’Italia, invece, è passata dall’11,6% all’11,5%, ovvero un totale di 6,982 milioni di persone che vivono in conclamate condizioni di povertà. Per Eurostat, si tratta di persone che non possono affrontare una spesa inaspettata, permettersi un pasto a base di carne ogni due giorni, mantenere una casa. Il numero è molto più basso in Germania (3,974 milioni), dove il tasso è appena del 5%, e anche in Francia (2,824 milioni), con un tasso del 4,5%, entrambi Paesi più popolosi dell’Italia. In generale sono poveri soprattutto i genitori ‘single’ (17,3% del totale Ue) e gli adulti senza compagno (11%).

Fabrizio Rondolino, direttore dell’Unità:
“Emergency è un’organizzazione politica antioccidentale mascherata da ospedale ambulante, va isolata e boicottata.”
“Il suffragio universqale comincia a rappresentare un serio pericoli per la civiltà occidentale”
“Vi do una buona notizia. Virginia Raggi non andrà al ballottaggio”
“Ma perché la polizia non riempie di botte ‘sti insegnanti e libera il centro storico di Roma”
“Se gli insegnanti del Sud che urlano in tv conoscessero l’italiano, almeno capiremmo cosa vogliono”
“Lo si sospettava da tempo ma dopo la pubblicazione del video postumo, ora è una certezza: Casaleggio era un cretino!”
“L’insurrezione corporativa e ignorante dei sindacati della scuola andrebbe affrontata con licenziamenti esemplari e di massa”.
Poi uno si meraviglia che l’Unità non venda copie? Si dovrebbe meravigliare che non le diano fuoco!!

RIDIAMARO :- )

A Pasqua non mangerò un agnello, detesto l’idea che un essere senziente venga ucciso… credo che mangerò un vegano!
(SnoopyThewriter, Twitter)
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La prima cosa che gli apostoli chiesero a Gesù appena risorto fu #chefaiapasquetta?
(RubinoMauro, Twitter)
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Gesù Che fai a pasquetta?
– Mah, mi sa che vado in un risort.
(tragi_com78, Twitter)
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Dopo il pranzo di Pasqua e il mega pic nic di pasquetta, mi sento come la pietra del sepolcro: rotolo.
(dondindan, Twitter)

VOLEVO INFORMARE COLORO CHE SIEDONO SULLA RIVA DEL FIUME AD ASPETTARE CHE PASSI IL MIO CADAVERE, CHE IO DI SOLITO VADO AL MARE.
..
Fulvio Maranzano
Onde evitare altri rischi, ‘sti cavalcavia non si potrebbero costruire già crollati?

La moglie al volante: “Ma guarda tu questi pedoni, sempre in mezzo alla strada”. Il marito: “Ti prego cara, scendi dal marciapiede !!!”
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Piero si lamenta con l’amico Sergio che la vita sessuale con sua moglie sta diventando sempre piu’ noiosa. “Devi essere piu’ creativo, rompi la monotonia” dice Sergio “Perche’ non giocate al dottore per un’oretta? Io faccio cosi'”. “Bella idea” risponde Piero “ma come fai a farlo durare per un’ora?”. “Semplice, la lasci nella sala d’aspetto per 55 minuti!!”.
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Samuele Megna
“Non si scherza con i vaccini”
Disse chi ha nominato la
Lorenzin Ministro della Salute.
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Un passerotto si lancia dal nido e, con pochi insegnamenti ricevuti dai genitori, comincia a esplorare il mondo.
Un giorno incontra un cane e gli chiede:
– “Tu chi sei?”
E il cane:
– “Sono il cane lupo!”
Il passerotto:
– “Non può essere! Uno, o è cane o è lupo!”
E il cane con tanta pazienza gli spiega:
– “Mia mamma era una lupa, mio papà un cane, hanno fatto sesso e sono nato io, il cane lupo!”
Il passerotto si reca perplesso presso un ruscello per bere e qui vede un pesce:
– “E tu chi sei?”
E il pesce:
– “Sono la trota salmonata!”
– “Non è possibile, uno, o è trota o è salmone!”
E la trota:
– “Mia mamma era trota, papà salmone, hanno fatto sesso e sono nata io!”
L’uccellino perplesso si gira e vede un insetto:
– “E tu chi sei?”
E l’insetto:
– “Sono la zanzara tigre.”
E il passerotto: – “Mavvaffanculo!” 😂 😂
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“Dal numero di persone che ho mandato affanc… ci deve essere un bel traffico!”
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Maurizio Di Simone
+++ ULTIMA ORA +++
Grave incidente in uno zoo lombardo. Salvini cade nel recinto delle scimmie orangutans, ed è subito capobranco.
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Un uomo entra in una farmacia e chiede un pacchetto di preservativi. Subito dopo aver pagato inizia a ridere ed esce fuori. Il giorno seguente succede la stessa cosa, con l’uomo che esce ridendo piegato a mezzo. Il farmacista pensa che sia pazzo e chiede al suo assistente che lo segua la prossima volta che torna. Difatti, il giorno dopo entra il tizio in farmacia, chiede i preservativi e, dopo averli pagati, esce ridendo. L’assistente e’ pronto a seguirlo ed esce subito dopo il tizio. Una mezz’oretta dopo torna in farmacia. “L’hai seguito?”. “Sì, l’ho fatto”. “E… dove andava?”. “A casa tua”.
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MASADA n° 1857 5-6-2017 L’ESTATE DEL NOSTRO SCONTENTO

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MASADA n° 1857 5-6-2017 L’ESTATE DEL NOSTRO SCONTENTO

E’ stato firmato il Trattato euro-canadese CETA che distruggerà le piccole e medie imprese europee aumentando la disoccupazione – NAFTA- Avanza il nuovo sistema elettorale- Attaccate il sistema neoliberista non con le bombe ma sul web!- Un nuovo attentato a Londra – Una campagna di odio – Wahhabismo – L‘assurdità delle spese militari italiane- Trump esce dall’accordo sul clima- Attaccate il sistema liberista sul web!

Blog di Viviana Vivarelli

Non abbiamo scelto di vivere
eppure dobbiamo imparare a vivere
come si impara un mestiere
perché esistere è un fatto, vivere è un’arte

(Enzo Bianchi)
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Non è iniquo solo chi commette il male ma anche e soprattutto chi glielo lascia fare.”
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Ci sono giorni
che se vuoi sopravvivere
devi saper sognare
”.
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COALIZIONI ELETTORALI
Non siamo più la repubblica delle banane
Ora siamo la repubblica della macedonia.
(Viviana)
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E’ nato il partito animalista.
Dobbiamo aspettare che siano gli animali a fare quello umano?
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Siamo nel post Medioevo venturo.
Com’è che la notizia non mi riempie di gaudio e beatitudine?
A quando il post neolitico presente?

Già dalla prima creazione del mondo si poteva intuire nel lavoro di Esso una anticipazione della modernità del trash, dei troll del blog, del kitsch del job, del mobbing del politicamente attivo, della visione del mondo come spazzatura, del Parlamento come discarica, del leader coi baffetti metaforici alla Hitler, del CETA, del TTP, . Probabilmente c’era già tutto il peggio.
E nessuna speranza di catarsi.
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Io adoro Altan. Vedete come si attaglia sempre al criminale di turno: Renzi come Berlusconi, il Pd come Fi. Una frase tipica di Altan attribuibile a tutti i mezzi busti nostrani:
“Mi piacerebbe sapere chi è il mandante di tutte le cazzate che faccio”

Il 15 febbraio nel Parlamento europeo si è votato per la ratifica europea del CETA.
408 voti a favore (Popolari, Liberali, Conservatori e Socialisti-Democratici) e 254 contrari (Verdi, Sinistra, l’Enf di Lega e Le Pen, l’Efdd di Farage e M5S, ma anche alcuni socialisti: oltre ai francesi, tra gli eurodeputati del Pd ha votato contro solo Daniel Viotti).
Il 30 maggio il premier canadese Trudeau è venuto in Italia ospite di Gentiloni per perorare la ratifica italiana del CETA.

«Il premier Trudeau viene a vendere ai nostri parlamentari un accordo tossico – dichiara Monica di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP – Chi ne ha letto tutte le 1600 pagine sa bene che al suo interno vi sono gravi rischi per l’agricoltura, il Made in Italy, i servizi pubblici, l’ambiente e l’occupazione. Il CETA, come il TTIP, è un trattato che fa della deregolamentazione obiettivo centrale: un approccio che mette il business di poche grandi imprese davanti ai diritti dei lavoratori e alla qualità dei prodotti».
«Non sono riusciti con il TTIP, fermato dalla mobilitazione popolare, e ci provano con il CETA – aggiunge Marco Bersani, tra i coordinatori di Stop TTIP Italia – Diritti, beni comuni, servizi pubblici e agricoltura di qualità non sono in vedita. I parlamentari sappiano che il loro compito è rappresentare l’interesse generale e non quello delle multinazionali. Non rinunciamo alla democrazia».
Sei giorni fa il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di ratifica e attuazione del trattato di libero scambio con il Canada. Siamo dunque a livello di decreto. Ma un decreto deve essere trasformato in legge entro 60 giorni dopo una discussione parlamentare. Siamo ancora in tempo a sollevare vivamente la conoscenza di quanto avviene e di opporci.
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DOPO 7 ANNI DI NEGOZIATI. IL 30 OTTOBRE SCORSO E’ ARRIVATA LA FIRMA DEL PARLAMENTO EUROPEO AL CETA, TRATTATO COMMERCIALE EURO-CANADESE

Il CETA è un trattato lunghissimo di 1598 pagine che contiene centinaia di articoli.
Nella teoria il Trattato prevede:
Eliminazione del 98% dei dazi doganali (500 milioni di euro annui circa risparmiati dai membri UE);
– Nessuna restrizione nell’accesso agli appalti pubblici;
– Maggior apertura del mercato dei servizi;
– Prevenzione delle copie illecite di innovazioni e prodotti tradizionali dell’UE;
– Rispetto delle norme riguardanti sicurezza alimentare e diritti dei lavoratori.
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Nella sostanza il Canada, e attraverso il Canada, gli stessi Stati uniti del TTP, entrano a piè pari con le loro multinazionali nell’economia europea dove faranno sconquassi, aumentando crisi e disoccupazione e subordinando ogni contenzioso economico a tribunali privati dominati dalle multinazionali stesse che avranno il diritto di dare multe miliardarie agli Stati che, per difendere diritti, salute, ambiente e lavoro, possano fare danno ai loro profitti.
Il Parlamento europeo con la sua maggioranza di centro destra e falsi partiti di sx ha detto di sì. Il Pd italiano ha detto di sì. Ora ogni singolo Paese dovrà ratificare il Trattato.
Il 24 maggio, il nostro Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Alfano, senza che i media avvertissero almeno la popolazione, ha firmato la ratifica del CETA. Nessuno ha parlato di una discussione parlamentare. Il tutto è stato fatto in segreto e fuori dall’opinione pubblica.
I media italiani col loro silenzio sono stati al gioco. Nessuna voce dagli unici due giornali che potevano dire qualcosa nel modo giusto, il Manifesto, perché non lo compra più nessuno, e Il Fatto Quotidiano, perché la sua redazione, pur avversando Renzi e il Pd, ha ancora una linea filoeuropeista per cui rifiuta il M5S. Unico contestatore ufficiale resta il M5S, che tuttavia non ha giornali né televisioni.
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MoVimento 5 Stelle
Il primo ministro canadese, Trudeau, qualche giorno fa è venuto alla Camera dei deputati. A riceverlo in pompa magna prima la presidente della Camera, Boldrini, e poi il presidente del Consiglio Gentiloni, che, in conferenza stampa con il premier canadese accanto, ha svelato la vera mission delle vacanze romane di Trudeau: sponsorizzare il Ceta, l’accordo commerciale di libero scambio tra Canada ed Unione Europea che asfalta Made in Italy e sovranità nazionale.
Un trattato simile al Ttip (quello tra Usa e Ue), che in un certo senso lo sostituisce visto che molte multinazionali statunitensi hanno una sede anche in Canada, e che, solo per citare alcuni rischi, svenderà i servizi pubblici italiani, renderà irreversibili le privatizzazioni (dagli ospedali alla gestione dell’acqua), sdoganerà in Europa gli Ogm, di cui il Canada è il terzo produttore mondiale, e circa 130mila tonnellate di carne canadese trattata con ormoni.
E il Governo davanti al primo ministro canadese Trudeau, sponsor principale del Ceta, cosa fa? Lo accoglie a braccia aperte. Prima la Boldrini con i suoi panegirici, elogiandolo a tutto tondo in quanto ‘femminista’, promotore di una ‘visione multiculturale’ e della ‘lotta ai cambiamenti climatici’ in casa propria, ma del tutto favorevole alle porcate che è venuto a piazzare in Italia e nel resto d’Europa.
Pochi minuti dopo è la volta di Gentiloni, che, ospitando in conferenza stampa Trudeau al proprio fianco, ha dichiarato pubblicamente che spera che il Parlamento italiano dia al più presto il via libera alla ratifica del Ceta, che l’ultimo Consiglio dei Ministri ha predisposto in tutta fretta con un disegno di legge. Un’indicazione di voto vergognosa.
Cosa faranno adesso il Pd e le altre forze politiche alla prova del voto in Aula? Risponderanno, come Gentiloni e Boldrini, al diktat delle multinazionali pro Ceta, votando a favore della ratifica, o avranno il coraggio, come il MoVimento 5 stelle, di restare fedeli ai cittadini e votare contro il Ceta per rispedirlo al mittente? Un promemoria importante per le prossime elezioni politiche in cui i cittadini italiani dovranno scegliere tra un Governo 5 stelle, che difende i loro interessi, e l’ennesimo Governo, figlio della partitocrazia, supino invece alle istanze delle multinazionali e degli altri Governi che, come il Canada in questo caso, se ne fanno portavoce.
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CETA
Se volete leggere il trattato:

http://disq.us/url?url=http%3A%2F%2Ftrade.ec.europa.eu%2Fdoclib%2Fdocs%2F2014%2Fseptember%2Ftradoc_152806.pdf%3AsuJrGd2XGwr8VQPSR8AWvwXx8p4&cuid=1127999

Nelle 1600 pagine del CETA, trattato euro-canadese del commercio, ci sono gravi rischi per l’agricoltura, il Made in Italy, i servizi pubblici, l’ambiente e l’occupazione.
Il CETA, come il TTIP, è un trattato che va contro le piccole e medie imprese, favorisce solo le multinazionali canadesi, distrugge la regolamentazione dell’Unione europea, favorendo poche grandi imprese e preferendole ai diritti dei lavoratori e alla qualità dei prodotti. Il CETA è stato negoziato in segreto per 7 anni. Era fatto divieto agli europarlamentari di conoscerlo. Poi è stato presentato al Parlamento europeo come un pacchetto chiuso che era vietato correggere ed è stato votato in fretta e furia e imposto dai Governi ai propri cittadini. I Governi lo hanno accettato senza discuterlo, svendendo alle multinazionali i diritti dei propri cittadini, la salute, l’ambiente, la difesa dei beni di qualità, i propri marchi e le proprie leggi.
I Capitoli sono 29, in quello agroalimentare si prevede il riconoscimento di un elenco di prodotti Dop e Igp in Canada, Paese da sempre scettico sulle denominazioni di qualità europee. Gentiloni lo ha firmato ad occhi chiusi per l’asservimento che ha alle multinazionali, piegandosi ad a un iperliberismo semplicemente vergognoso che calpesta i diritti umani, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del clima.
Si favorirà l’esportazione senza dazi dei prodotti canadesi, ma per es. solo una parte delle carni sarà non trattata con OGM, sopra quella quota scattano i dazi, ma si ammetterà lo stesso che entrino in Europa prodotti OGM mentre prima erano bloccati. Saranno protetti i vini canadesi ecc,.
La nostra protesta è tardiva, visto che tutto è già stato firmato. Invece la cosa gravissima è che Governo e media hanno distratto l’opinione pubblica con la Raggi e i Vaccini mentre non hanno fatto nessuna informazione su questo trattato che Gentiloni ha firmato nel completo silenzio e segreto.
Uno dei punti più gravi del Trattato riguarda l’acqua pubblica. Durante i negoziati segreti, la Commissione europea aveva dichiarato che l’acqua era esclusa dal trattato e che non sarebbe stata rimessa in discussione. Ora invece, la quasi totalità degli usi dell’acqua (potabile, fognatura, irrigazione agricola…) è considerata una merce e pertanto soggetta alle disposizioni CETA, calpestando qualsiasi referendum o legge nazionale.
Le imprese canadesi ed europee del settore idrico sono filiali delle solite multinazionali (Veolia, Nestlé, Suez, Coca Cola…). A esse il CETA e anche il TTIP offrono straordinarie opportunità di mettere le mani sull’acqua e i servizi idrici a detrimento delle popolazioni che vivono sull’una e l’altra sponda dell’Atlantico. Insomma Renzi, Gentiloni e Calenda hanno svenduto la nostra acqua pubblica alle multinazionali canadesi senza nemmeno fare una piega e i nostri spregevoli giornali e televisioni non ci hanno nemmeno informati di questa svendita vergognosa.

Alessandro
La cooperazione normativa permette a tutte le imprese private di essere consultate in merito alle procedure legislative della UE o degli Stati membri pregiudizievoli per il commercio e gli investimenti e di farle annullare se appaiono dannose per i loro interessi.
Grazie alla cooperazione normativa, le imprese private potranno bloccare questa iniziativa legislativa. Inoltre, una clausola di arbitraggio tra investitore privato e Stato (ISDS) permette all’investitore privato di contestare davanti a un tribunale arbitrale privato un provvedimento pubblico se questo danneggia i profitti che si attendeva.
Veolia ha trascinato in un tribunale arbitrale il Governo egiziano per aver aumentato il salario minimo; nell’aprile 2015.
Suez ha fatto condannare lo Stato argentino dal tribunale arbitrale della Banca Mondiale al pagamento di 400 milioni di dollari di danni e interessi per aver diminuito il prezzo dell’acqua nel periodo della grave crisi economica e sociale del 2001.
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gigi einaudi
Non si capisce perché il CETA non recepisce la tutela, l’identità e la garanzia di tutte le denominazione di origine doc, dop, docg europee ma solo di qualcuna…
Inspiegabile mediocrità o cialtroneria dei negoziatori europei?
“alcuni formaggi alcuni vini?” e gli altri?
Quindi una cosa che non è ancora importata in Canada, quando lo sarà non avrà nessuna tutela di marchio e legale?
Trovo gravissimo che si sia firmato un Patto scellerato che consegna ai tribunali delle multinazionali qualunque arbitrato Stato-cittadino e che valuterà qualunque contenzioso sulla base dell’utile emergente o perduto delle multinazionali, con la potestà di infliggere multe miliardarie agli Stati se questi per rispettare le proprie leggi, i propri diritti e i propri cittadini, procureranno perdite di ricavi. Per fare un es. pratico, nel caso delle malattie cancerogene prodotte dell’inquinamento dell’Ilva, una causa dello Stato italiano contro i proprietari dell’Ilva avrebbe portato a una sentenza che multava lo Stato italiano in quanto con le sue pretese aveva procurato un danno economico all’Ilva. Insomma abbiamo firmato di far decidere a tribunali internazionali dominati dalle multinazionali qualunque contenzioso Stato-cittadini. Questi tribunali avranno il potere di dare multe miliardarie ai Paesi che non rispetteranno gli accordi sapendo già che le multinazionali hanno a disposizione soldi e avvocati ed il controllo tramite corruzione del tribunale stesso sarà la prassi consolidata.
A livello di gruppi nell’europarlamento hanno votato a favore del CETA a favore i gruppi delle aree CSX, Centro e CDX. Contro Verdi, estrema SX, estrema DX.
Lo scopo di questo Trattato iperliberista è quello di ridurre la regolamentazione sulle aziende, con l’idea che questo renderebbe più facile le esportazioni. Ma farà di più. Attraverso la “cooperazione normativa” gli standard verranno ridotti in tutti gli ambiti sulla base del fatto che rappresentano “ostacoli al commercio”. Ciò potrebbe coinvolgere gli standard sulla sicurezza alimentare, sui diritti dei lavoratori e sulle regolamentazioni ambientali.
Ricordiamo sempre che l’Unione europea a difesa dei propri prodotti, della salute, dell’ambiente e del lavoro ha posto 1600 leggi e che queste in Canada come in USA semplicemente non ci sono, per cui i produttori italiano o europei avranno mille regole e condizionamenti, mentre dal Canada arriverà di tutto.
Col Trattato entreranno in vigore gli ISDS, strumenti che permettono alle multinazionali di fare causa agli Stati ritenuti colpevoli di impedire o creare svantaggi alla loro attività, cioè tribunali speciali istituiti appositamente (tecnicamente si tratta di corti arbitrali) per far vincere le multinazionali e proteggere sempre e comunque i loro investimenti con un‘unica base di giudizio: il loro lucro.
Con l’invasione dei prodotti canadesi, i consumatori europei ed italiani vedranno la qualità dei prodotti abbassarsi drasticamente. I grandi produttori, che hanno maggiori possibilità economiche, saranno i soli avvantaggiati, a discapito delle piccole e medie imprese, le quali si avviano a una nuova ondata di fallimento per cui si prevede la perdita di 300.000 posti di lavoro,mentre il ritorno stimato per l’Europa sarà molto basso.
Oltre a ciò, siamo già in deflazione, cioè i prezzi dei beni non aumentano perché a causa della crisi c’è poca domanda, e proprio in questo momento invadere il mercato europeo di beni canadesi, si creeranno nuovi svantaggi per le nostre imprese che per restare competitive dovranno abbassare i prezzi tagliando nel processo produttivo e, nel costo del lavoro. Ovviamente chi ci perde di più sono le piccole e medie imprese che, sono costrette a vendere sotto-costo per stare al passo, innescando così una spirale che piano a piano li porterà prima a ridurre la produzione, quindi a licenziare e, poi a chiudere, aumentando così la deflazione stessa (più gente povera, meno consumatori).
Andrea Paladini : In realtà l’obiettivo del Ceta è solo in apparenza il “libero commercio”, visto che i vantaggi per l’Europa saranno ridicoli, mentre il vero obiettivo è lo scardinamento delle tutele sociali, ambientali, di sicurezza alimentare, con un impatto negativo sull’occupazione della concorrenza di prodotti con standard qualitativi e di sicurezza inferiori ai nostri.
Ci saranno 500 miliardi di euro in meno di dazi doganali col Canada, a fronte di minori introiti da dazi per 331 milioni di euro..
La Tuft University ha calcolato che il Ceta provocherà un abbassamento medio dei redditi da lavoro di 615 euro tra tutti i lavoratori Ue, con punte minime di -316 euro fino a picchi di –1.331 euro in Francia, e la distruzione di 204mila posti di lavoro, dei quali circa 20mila in Germania e oltre 40mila sia in Francia sia in Italia.

All’ interno del CETA c’è una piccola postilla chiamata “Investor-state dispute settlement” o ISDS che tradotto in italiano sarebbe: Risoluzione delle controversie tra investitore e Stato. Cosa fa di preciso? Annulla le leggi nazionali, le leggi ambientali e i diritti dei lavoratori in favore di un organismo terzo e sovranazionale che, giudica per l’appunto, a porte chiuse e senza pubblico controllo, le dispute tra aziende private e lo Stato, dove le prime sono le sole a poter citare in giudizio i singoli Stati, ma non viceversa. E saranno le multinazionali a decidere chi sono i giudici e le sentenze saranno date in base al loro profitto e daranno alle multinazionali il diritto di imporre multe miliardari agli Stati che non lo garantiscono, per es. per rispettare le proprie leggi di tute della salute o dell’ambiente o del lavoro.
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BadBoys
Lo scopo fondamentale del CETA è quello di ridurre la regolamentazione sulle aziende, con l’idea che questo renderebbe più facile le esportazioni. Ma farà più di questo. Attraverso la “cooperazione normativa” (che suona una cosa così bella), gli standard verranno ridotti in tutti gli ambiti sulla base del fatto che rappresentano “ostacoli al commercio”.
Ciò potrebbe coinvolgere gli standard sulla sicurezza alimentare, sui diritti dei lavoratori e sulle regolamentazioni ambientali. VERGOGNAAAA
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mick
Non serve a niente dire che i canadesi sono solo 36 milioni, col CETA si riformerà il TTIP negato da Trump.Il CETA è il cavallo di Troia con cui le corporation americane entreranno nel mercato europeo tramite le loro controllate canadesi. Gli standard europei verranno gradualmente limati, grazie alle lobbie a Bruxelles. Il CETA è un ottimo motivo per uscire dalla UE.
Nel CETA rientrano tutte le società che hanno una sede in Canada, cioè il 70% delle società e marchi degli Usa. Trump ha vietato il TTIP, ma col CETA rientrerà di nuovo con altro nome.
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antonino39
Un’ulteriore colossale scelta sbagliata di questa Ue che ci affama e ci consegna alle multinazionali e alla finanza. Una scelta che collaborerà a ridurre le peculiarità dei prodotti di ogni Stato dell’eurozona e aprirà spazi al pensiero unico in economia ed ad uno sfrenato neo-liberismo. Ad avere ricadute negative sarà, come sempre, il popolo.
Con questi trattati i prodotti nazionali o di qualità invece di essere tutelati andranno fuori mercato..
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Eugenio Bongiorno
Ricordiamo che il Canada è il TERZO PRODUTTORE al mondo di OGM.
Quindi con questo accordo se prima gli Ogm che in Europa erano rigorosamente controllati e soggetti possibile limitazione da parte dei singoli paesi, ora saranno immessi liberamente grazie al Ceta, mentre i paesi europei saranno vincolati alla normativa europea e a quella dei singoli stati molto più stringente.
In sostanza i paesi non potranno più opporsi agli Ogm provenienti dal Canada.
Il Canada è il più grande produttore di grano e noi ne siamo grandi utilizzatori, quindi d’ora in poi la nostra pasta sarà a base di grano Ogm.
Il settore della pesca canadese è enorme, con prezzi bassi e quantità enormi, quindi chiuderà quel poco di pesca che abbiamo.
Negli allevamenti dei suini in Canada viene impiegata la RACTOPAMINA (steroide vietato in 160 paesi ).
In Canada vengono impiegati neonicotinoidi ( pesticidi) con il quale vengono coltivati i foraggi per gli allevamenti in più vengono impiegati gli ORMONI da noi vietati per pompare i vitelli che poi dato l’alto tasso di industrializzazione, inonderanno i nostri mercati e tavole senza potersi opporre.
ecc.
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Hush
Quello che accade alle nostre spalle è profondamente aberrante… questa UE è chiaramente dominata da transnazionali e finanza, non rappresenta i popoli e con questa configurazione non potrà produrre che disastri.
L’UE dev’essere riformata al più presto, a partire dai fondamentali, oppure è meglio uscirne a gambe levate.

Horus
Il CETA, Comprehensiv Economic and Trade Agreement, è un trattato che prevede la creazione di un’area di libero scambio (senza barriere tariffarie) tra il Canada e l’Unione Europea. Anche in Canada molti si oppongono al CETA e lo fanno partendo da un’esperienza molto concreta: i danni causati dal Nafta, l’accordo di libero mercato tra Stati Uniti, Canada e Messico. L’esperienza dimostra come questi accordi ledano diritti, ambiente e democrazia. In più il CETA permetterà alle multinazionali americane, anche in assenza del TTIP di operare in Europa, tramite le filiali in Canada e lo stesso dicasi per le imprese del TPP.
I meccanismi decisionali di questa Unione Monetaria sono opachi, in cui il processo di integrazione viene portato avanti da un’élite transnazionale, vero potere dominante dell’Europa e non solo, tramite un processo caratterizzato da un persistente « deficit democratico », che li ha portati ad ignorare o ad aggirare la volontà dei popoli, ogni volta che si è opposta ai loro disegni. La UE non è disponibile a qualsiasi cambiamento vero, queste notizie confermano la sua natura. La UE come tutte le tirannie può solo CROLLARE, non cambiare.
Questi trattati sono un gioco a scatole cinesi quello che incastra i grandi trattati di libero commercio che sanciscono parte delle nuove alleanze mondiali. La loro intenzione non è nutrire l’umanità, ma tenerla sotto scacco, non è assicurare un’alimentazione buona e sana, bensì un’alimentazione omologata, omogeneizzata, inquinata da pesticidi sempre più pericolosi e da OGM (organismi geneticamente modificati) i cui effetti a lunga scadenza non sono nemmeno immaginabili. Questo trattato inoltre prevedere una liberalizzazione totale e sconsiderata, che già di per sé sarebbe bastevole a mettere definitivamente in ginocchio le nostre piccole/medie imprese, a spingerci alla privatizzazione (svendita) selvaggia, ad abbandonare e distruggere le nostre campagne (e molto, molto altro), prevede qualcosa di molto simile alla clausola ISDS. Questa clausola, ancora una volta protetta da un’apparentemente insignificante sigla, rappresenta un tribunale internazionale privato. Esso è composto da giudici quasi sempre contemporaneamente consulenti di multinazionali, dunque mossi da evidenti conflitti di interessi, giacché proprio le grandi società sono spesso e volentieri le principali parti in causa.
I signori del mondialismo e dell’eurocrazia hanno già deciso. Tutto il resto sarà solo un fastidioso intralcio o, per citare Mario Monti, un inopportuno «eccesso di democrazia». Il think tank voluto da Rockefeller la cui prima pubblicazione era uno studio, Crisis Of Democracy, nel quale si sosteneva che le uniche democrazie che funzionavano erano quelle dove il popolo restava ai margini del dibattito pubblico. Letteralmente, i cittadini dovevano restare in apnea.
Si direbbe che ci sono riusciti. Tutte le lotte rivoluzionarie sono state inutili, tutto ciò che l’umanità aveva ottenuto viene richiesto compreso gli interessi. Questo grazie alla smodata liberalizzazione e globalizzazione senza tener conto del sociale.
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M5S europeo
Il M5S è riuscito a “calendarizzare” per settembre oltre 20 petizioni contro i mostruosi trattati commerciali TTIP e CETA. Grazie in particolare alla sentenza della Corte di Giustizia UE, che ha ricordato alla Commissione Europea i principi democratici calpestati dai tecnocrati, si sono sbloccate in commissione PETI del Parlamento europeo tutte le istanze pendenti. Si dovrà parlare del modo in cui questi accordi sono stati impostati, ovvero passando sopra la testa di milioni di persone in maniera folle e autoritaria.
Questo step politico è fondamentale, in particolare perché è stato ottenuto come dicevamo grazie alla sentenza della Corte di Giustizia Europea, che circa un mese fa annullò una fondamentale decisione della Commissione europea: il rifiuto di portare la volontà dei cittadini all’interno delle istituzioni comunitarie. Una mossa estremamente disonesta, anche perché lo strumento dell’ICE non è facilmente attivabile: servono almeno un milioni di firme provenienti da 7 Stati membri per poter portare le questioni all’attenzione della Commissione europea.
Stracciare dunque l’iniziativa va nella direzione opposta al buon senso e nasconde interessi che vanno ben oltre a quelli propagandati dall’esecutivo europeo. Ci è voluta la Corte per sbugiardare i tecnocrati di Bruxelles e il M5S per svegliare il Parlamento e mettere in agenda le petizioni rimaste volutamente inascoltate per anni. Ora pretendiamo le risposte che fino ad oggi nessuno ha voluto darci.
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Trump ha che ritira formalmente Washington dal TPP asiatico non ancora entrato in vigore; ha mosso passi formali per rinegoziare il nordamericano Nafta; ha invocato un nuovo accordo bilaterale con la Gran Bretagna; e ha brandito la minaccia di pesanti dazi sull’import per tutte le aziende che faranno offshoring.
Il TPP (TransPacificPartnership) è un accordo commerciale firmato da Stati Uniti, Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam (sono fuori Cina e Corea del Sud).
Ha minacciato una nuova «significativa border tax», cioè una tassa sull’import, per fermare l’invasione di merci globali frutto dell’esodo di aziende fuori dai confini. In passato l’aveva quantificata al 35 %. «Vogliamo tornare a produrre qui», ha detto.
Ma la sua uscita dal TTP non penalizzerà le multinazionali americane perché basterà che abbiano una sede operante in Canada e potranno imporre i loro affari lo stesso tramite il CETA.
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Gli europarlamentari del M5S hanno dichiarato che la firma al CETA è un ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA
“Il primo colpo di Stato silenzioso della storia è stato realizzato: tenuto al guinzaglio dalle multinazionali il Parlamento europeo ha appena approvato il CETA e ha condannato i cittadini europei, eroso la sovranità e pugnalato al cuore la democrazia”, hanno dichiarato.
“Questa mattina per entrare in Parlamento siamo tutti passati attraverso una manifestazione di centinaia di persone sdraiate davanti alle porte d’ingresso: questa è la vera voce dei cittadini! E non sono i soli a opporsi al CETA. In 150.000 hanno scritto alla Commissione contro le clausole ISDS, 2137 regioni e comuni si sono dichiarati liberi dal CETA e oltre 3 milioni 500 mila europei hanno firmato la petizione contro questo trattato: è la petizione all’UE con più firmatari mai realizzata”, continuano gli eurodeputati. “Oggi i nostri colleghi hanno ignorato tutto questo. Aspettiamo di conoscere i nomi degli eurodeputati italiani favorevoli al CETA. Più che aver votato un trattato, hanno tradito una fiducia. I loro padroni saranno orgogliosi del loro lavoro, ma noi, francamente, ci vergogniamo per loro”, concludono gli eurodeputati M5S.

Mentre gli europei sono informato del CETA,in Italia domina la disinformazione. Tutti i media sono stipendiati dal regime e danno solo le notizie che il regime Pd/Fi permette,oscurando il resto. Questo permette che i cittadini non siano informati di certe operazioni come la firma del fiscal compact (in cui siamo stati primi in Europa e che per gli italiani è ancora qualcosa di cui non sanno nulla), o il rapido versamento di Gentiloni dei 23 miliardi alla NATO per nuove guerre, quando la NATO avrebbe dovuto essere cancellata alla fine delle guerra fredda, o la veloce firma di Gentiloni a questo Trattato che aprirà le porte al TTP USA e sarà un’altro colpo mortale alle nostre piccole e medie imprese, aumentando la disoccupazione per l’ingresso nel mercato europeo di prodotti canadesi o americani che non sono soggetti alle 1600 norme europee di tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro. E se alcuni obiettano che sembra che le merci di importazione atlantica rispettino queste norme, leggendo bene, si vede che questo rispetto vale solo per una piccola quota,oltre cui in Europa può entrare di tutto, OGM, glifosfati, inquinanti ecc.
E’ inutile dire che i canadesi godono di un sistema di vita civile e moderno, i trattati non importano uno stile di vita ma delle merci e queste peggioreranno enormemente il nostro stile di vita, producendo un allargamento della crisi.
Con questa Europa dell’euro abbiamo già perso la nostra sovranità monetaria senza godere di benefici nella vita del cittadino,nella protezione dei diritti,nella difesa contro i flussi migratori o i cataclismi naturali, in un fisco equo comune, in una comune operazione a tutela del clima e dell’ambiente.
L’Ue si è risolta nella difesa folle di banche corrotte e nell’imposizione di un sistema neoliberista che contraddice ogni tutela del lavoro e delle classi media e bassa, ogni investimento alla Keynes e opprime gli Stati che vanno peggio portandoli lentamente alla rovina mentre fa gli interessi delle multinazionali e dell’alta finanza.

Ricordiamo che stare in questa Europa delle banche e delle multinazionali comporta l’obbligo di versare ogni anno 20 miliardi e di avere indietro ogni anno 5 o 6 o più miliardi in meno, mentre si dobbiamo subire multe pesantissime perché a causa della crisi indotta il nostro PIL non sale abbastanza così che a ottobre l’Ue ci impone di aumentare le tasse, di raddoppiare l’Iva (che in USA nemmeno esiste) di rimettere la tassa sulla prima casa, di farci inondare da merci americane e canadesi e noi dobbiamo già fare entro il 15 dicembre una manovra di 30 miliardi che costerà lacrime e sangue e in una economia già in declino.
La maggior parte di quei denari, 17 miliardi, servono per sterilizzare le clausole di salvaguardia ereditate dal passato.
Renzi in mille giorni ci ha lasciato una voragine di 40 miliardi da trovare in due anni, facendoci scendere all’ultimo posto in Europa per crescita economica, peggio della Grecia e,malgrado questo, ha ancora la faccia di presentarsi alle elezioni e, grazie all’inciucio con Berlusconi, ha persino una speranza di essere votato.
Con Padoan ministro delle finanze e col cerchio magico renziano, il debito pubblico è aumentato di 153 miliardi in 1.140 giorni, 134 milioni al giorno. Grazie Padoan, grazie Renzi, grazie Gentiloni!
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Sappiamo tutti che l’Italia è povera di materie prime ma basa il suo commercio principalmente su prodotti di qualità, il famoso ‘made in Italy’ ha fatto conoscere i nostri prodotti in tutto il mondo per la loro eccellenza, mentre il mondo viene invaso da prodotti spazzatura, inquinati o inquinanti, OGM, nocivi alla salute o all’ambiente, o risultato finale di processi di lavorazione che calpestano i diritti del lavoro. In passato sono state fatte campagne no global contro precisi merci che uscivano da multinazionali assassine, come la Coca Cola, McDonald’s, o la Del Monte e hanno portato anche a successi locali, tant’è per es. che certi Paesi del mondo si è posto il veto a un prodotto oltretutto nocivo alla salute come l’hamburger della McDonald’s (Montenegro, Bermuda, Bolivia, Macedonia, Ghana,Islanda…), la Del Monte ha dovuto accettare regole a protezione dei raccoglitori e nessun no global berrebbe mai una Coca Cola (anche qui abbiamo dei divieti locali).
Col CETA si è fatto credere ai produttori italiani che avrebbe aumentato i loro guadagni con l’ingresso in Canada di prodotti prime vietati come il parmigiano o il prosciutto di Parma, in realtà le previsione statistiche ci dicono che l’economia europea peggiorerà e sarà calpestato il diritto degli Stati di proteggere i propri prodotti e i propri standard di produzione.
Tiziana Beghin, eurodeputata del M5S titolare nella commissione per il commercio internazionale, sostiene: “Questo non è un trattato di libero scambio, ma una riforma istituzionale occulta, concepita in stanze segrete da tecnocrati non eletti e camuffata da trattato internazionale”.
I rischi, secondo Beghin, passeranno per le nostre tavole, considerando che in Canada l’81% del mais e l’80% dei grano sono OGM e che la carne contiene sostanze ora vietate in Europa, ma che con il Ceta rischierebbero di diventare legali. L’accordo sembra negare gli OGM ma lo fa solo per una certa quota, per cui accadrà che gli OGM rientreranno in Europa, costeranno meno e soppianteranno prodotti più sani: “Il Ceta è un assegno in bianco dal momento che crea un organismo tecnocratico e non eletto, che potrà interpretare a piacimento i protocolli del trattato. E non si tratta di poche pagine, ma del 75% delle 1.500 pagine che lo compongono, alcune delle quali sono state lasciate volutamente in bianco. Tutto questo senza nessun, ripeto nessun, controllo democratico”.
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NAFTA
Il NAFTA è un trattato di libero scambio commerciale stipulato tra Stati Uniti,Canada e Messico nel 92.
Il giorno stesso della firma è cominciata nel Chiapas la rivolta zapatista delle popolazioni che vedevano nell’accordo un altro mezzo per impoverire ulteriormente il Messico a favore del Canada e degli Stati Uniti,dato che tutti questi Trattati USA o Canada hanno prodotto dei danni gravissimi agli Stati contraenti.
Gli economisti non sanno ancora dire se questo Trattato ha prodotto dei vantaggi. Sicuramente ha abbassato lo standard dei prodotti messicani allineandoli a quelli USA e ha aumentato l’impoverimento dei contadini messicani. Anche qui si disse che tutti ne avrebbero tratto vantaggio, invece,per es.,i contadini messicani si sono trovati in concorrenza con quelli americani che sono fortemente aiutati dai sussidi statali per cui possono fare costi inferiori facendo fallire l’agricoltura messicana,così i prezzi dei prodotti agricoli messicani sono scesi,obbligando molti a fuggire e a cercare di entrare in America per sopravvivere. Insomma gli accordi erano sproporzionati a favore dei produttori americani e aumentavano i fallimenti messicani e le principali esportazioni messicane sono peggiorate di anno in anno.
L’opposizione al NAFTA viene pure dalle organizzazioni che difendono l’ambiente e i diritti del lavoro che denunciano il NAFTA perché ha impatti negativi su tutto.
Ma questo non vale solo per il NAFTA. Tutti i trattati simili stipulati finora da Canada e Usa sono stati micidiali per i Paesi contraenti.
Trump in un primo momento ha dichiarato di voler cancellare il NAFTA anche vista la sua aumentata durezza contro il Messico e l’immigrazione clandestino dei messicani che fuggono proprio a causa del Nafta. Negli ultimi giorni sembra aver cambiato idea e contratta col primo ministro messicano, ma presenta cose vecchie e già rifiutate e ormai Trump dice di tutto e il contrario di tutto.

GRANO
Una delle cose disgraziate dl CETA è che, pur essendo formato da 1598 pagine, non prevede nulla sul grano. Ne andrà di mezzo il grano italiano, in pratica l’economia agricola del Sud. Il trattato taglia fuori il grano che non avendo alcuna protezione né alcun marchio di tutela rischia di essere la cenerentola dell’ accordo. Eppure quello italiano è il miglior grano duro al mondo: quello del mezzogiorno che mai nessun Governo ha saputo valorizzare e difendere in ambito mondiale.
Il folle accordo commerciale rischia di distruggere la granicoltura del Mezzogiorno d’Italia
Il Canada è il primo paese produttore ed esportatore mondiale di grano duro, se ne producono due tipi: uno buono (quello di 1° grado e 2° grado che i canadesi tengono per loro) e uno pieno di contaminanti (quello di 3°-4°-5° grado). Quello di 3° grado è ufficialmente l’ unico che arriva in Italia, in prevalenza al Porto di Bari e viene quotato al Borsino di Altamura. Il Canada tiene molto al CETA, perché non sa come “sbarazzarsi” di tutto il grano duro contaminato che produce e che viene fatto maturare artificialmente a colpi di glifosato, il temibile erbicida (seccatutto) che il Test del Salvagente ha trovato nelle urine delle mamme in gravidanza. Grazie al CETA nessuno sarà più esente da contaminazione da glifosate. Nemmeno Alfano che ha firmato questo Trattato e a cui questo particolare sarà sfuggito perché la Lorenzin non glielo ha fatto notare.
“Ci sono numerosi dati sperimentali condotti su cellule placentari ed embrionali umane che dimostrano come il glifosato induca necrosi e favorisca la morte cellulare programmata – ha spiegato Patrizia Gentilini, oncologa e membro del comitato scientifico di Isde, in occasione della conferenza stampa in cui sono stati presentati gli esiti del Test – Quindi si tratta di una sostanza genotossica oltre che cancerogena, come ha stabilito la Iarc, non dimenticando che l’erbicida agisce anche come interferente endocrino”.
Il grano canadese oltre che di glifosate è ricco di DON e Cadmio
Gli interessi del Canada si saldano, dunque, con quelli della grande industria italiana della pasta. E’ bene ricordare che i consumi di pasta nel mondo crescono e le nostre industrie, che hanno la leadership nel mondo della pasta, sono costrette a prendere grano ovunque, che viene miscelato al nostro. I canadesi non sono fessi e sanno benissimo che il loro grano duro fatto maturare con il glifosato fa male alla salute: così lo ‘rifilano’ all’Europa.
E’ bene ricordare che il CETA non consentirà deroghe. Insomma: gli interessi delle multinazionali verranno prima degli interessi degli Stati. Se per esempio GranoSalus dovesse permettersi di far causa al Ministro della Salute per far rispettare il divieto sul glifosate, le multinazionali che esportano il grano in Italia si rivarrebbero direttamente sullo Stato italiano.
. Il consiglio dei ministri si è riunito mercoledì sera in fretta e furia per parlare di questi argomenti senza neanche un minuto di preavviso. Non è stata convocata nessuna conferenza stampa. Una notizia di epocale importanza che è stata sottaciuta dai media? Come mai?
Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri del CETA Gentiloni ha scoperto le carte. Insomma, il Pd non può sottrarsi alle pressioni delle multinazionali che hanno grandi interessi affinché il CETA venga approvato. E’ un colpo di stato silenzioso che rischia di pregiudicare il più grande giacimento d’oro dell’Italia.
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Il CETA distruggerà quel che resta dell’economia italiana. Al momento la sua ratifica è un decreto di Alfano che deve essere convertito in legge entro 60 giorni. Siamo ancora in tempo a fermarlo.

Firma contro il CETA
https://stop-ttip.org/it/firma/?noredirect=it_IT

Proposta di legge elettorale del M5S
Danilo Toninelli
Leggo commenti critici anche autorevoli sul modello tedesco di legge elettorale a cui stiamo lavorando in Commissione alla Camera. Voglio dire anzitutto che il lavoro, in questo momento, è in pieno svolgimento, e non c’è niente di definitivo che si possa giudicare correttamente.
Mi preme tuttavia chiarire alcuni punti:
1) gli elementi caratterizzanti del “modello tedesco” sono tre: sistema proporzionale, 5% di sbarramento e divisone tra collegi uninominali e liste plurinominali. Sono presenti nel testo su cui stiamo lavorando e sono ciò che gli iscritti del M5S hanno votato;
2) in Germania non ci sono le pluricandidature, né i capilista privilegiati nell’assegnazione dei seggi. Non sono elementi essenziali nella definizione di un modello elettorale, ma certamente sono dettagli per noi estremamente importanti. Stiamo lavorando incessantemente per cancellare entrambi;
3) in Germania il vincitore del collegio si vede assegnato il seggio senza che ciò tolga nulla ai partiti che hanno preso una certa percentuale di voti e dovrebbero quindi avere un certo numero di seggi. Lo possono fare perché lì possono aumentare il numero dei parlamentarie. In Italia, per fortuna, non si possono aumentare gli “onorevoli”, perché il loro numero è stabilito dalla nostra Costituzione: anche qui stiamo lavorando per inserire modifiche ben fatte che garantiscano, come in Germania, il seggio al candidato più votato nel collegio anche senza modificare il numero complessivo dei parlamentari;
4) il sistema tedesco prevede sì il voto disgiunto, ma su un’unica scheda, non su due come dice qualcuno. Stiamo lavorando anche su questo particolare, che tuttavia è collegato anch’esso al numero complessivo dei parlamentari;

5) in Germania non ci sono le preferenze. Nonostante ciò, stiamo provando ad inserirle. Se non ci dovessimo riuscire ricordatevi che il M5S fa le parlamentarie. Non come i partiti che ora ci attaccano ma che alla prova dei fatti nomineranno tutti i loro candidati dimenticandosi delle primarie.
Spero di aver contribuito a fare un po’ di chiarezza. Non abbiamo cambiato faccia. Siamo sempre gli stessi ragazzi che danno l’anima per il bene del Paese, in questo caso per riuscire ad ottenere nelle condizioni date, dopo 12 anni, una legge elettorale che non sia incostituzionale e che ci consenta di andare al voto subito, invece di rischiare di andarci con due leggi elettorali diverse o con le altre porcherie incostituzionali, come il Verdinellum-Rosatellum, che sono ancora la prima scelta dei partiti che hanno la maggioranza.
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Il M5S chiede il voto disgiunto e l’eliminazione dei capilista bloccati“. Anche Sinistra Italiana chiede il voto disgiunto. Esso prevede la possibilità di esprimere due voti, uno per la scelta del partito, l’altro per la scelta del candidato. L’elettore può esprimere la preferenza anche per un candidato di un partito diverso da quello scelto. L’avvocato Besostri, che ha fatto respingere dalla Consulta prima il Porcellum e poi l’Italicum come incostituzionale, dice : “Senza correttivi che evitino il voto congiunto, il testo della legge elettorale proposto da Renzi e Berlusconi rischia di essere incostituzionale. Il sistema proposto fin qui viene chiamato ‘alla tedesca’, ma non gli somiglia affatto, gli somiglierebbe di più col voto disgiunto. Questo è anche il punto più controverso per la legittimità costituzionale. Per ridare qualche possibilità di scelta agli elettori ci deve essere almeno la possibilità di non votare per la lista o per il candidato dell’uninominale che non si gradisce, scegliendo una lista non collegata .Per non avere un Parlamento tutto di nominati dai partiti occorrono due emendamenti, uno che prevede l’introduzione di preferenze nella lista proporzionale e l’altro di poter cancellare i nomi dalla lista bloccata in modo da invertire l’ordine di presentazione così, se c’è un capolista che ottiene il 20% di cancellature, passa al secondo posto.

Maurizio
E’ incredibile…tutte le leggi elettorali degli ultimi 30 anni e anche quest’ultima in particolare che i partiti stanno manipolando, configurano una sorta di competizione, di concorrenza, di contrapposizione del tutto anticostituzionale e democraticamente illegittima fra gli interessi dei partiti e gli interessi della popolazione, degli elettori e dei cittadini. La politica e’ riuscita a costituire un confine illegale fra se stessa e la cittadinanza, facendo prevalere i propri nominati ai seggi parlamentari rispetto alle persone che i cittadini non possono indicare ne votare, e anche se riuscissero a votare liberamente qualcuno, ecco che interviene un calcolo del tutto arbitrario con un logaritmo che permette ai nominati di scavalcare i votati dalla gente e ad occupare tutti i seggi disponibili abusivamente rispetto al diritto di rappresentanza parlamentare della gente. Ecco ancora una volta una ennesima legge truffa ai danni degli italiani.
Vergognatevi traditori della Repubblica italiana e della Costituzione!
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Euripide
Sicuramente il sistema massimo che garantisce la governabilità (ma che tutti i politici temono come la peste) è il Sistema Inglese Maggioritario: tutti collegi elettorali uninominali, con divieto di candidature plurime. In pratica significa che anche i segretari o capi di partito (e i loro giannizzeri) non sono affatto sicuri di essere eletti in partenza. Così ogni candidato è costretto a presentarsi in un solo collegio, di fronte agli elettori di quel determinato territorio e lì andare ad esporre le proprie idee, sapendo che ha solo una e una sola possibilità di essere eletto. In pratica nel sistema inglese ogni deputato in carica deve ricordarsi tutte le mattine, prima di uscire, che verrà il giorno in cui dovrà dare conto delle sue scelte agli elettori del suo collegio. Fatto questo, può aggiustarsi la cravatta per andare in Parlamento. Questa sarebbe l’unica legge elettorale libera e democratica a favore dei cittadini, perfettamente adatta ai tempi visto che, peraltro, il lavoro non è più garantito a nessun italiano. Perciò, non dovrebbe esserci nessuna garanzia assoluta di essere eletti, per nessun candidato politico.
(Io: Confermo. Mia figlia vive a Londra e ha la doppia cittadinanza italiana e inglese, alle elezioni inglesi sceglie lei il suo candidato, anzi la circoscrizione in cui viene eletto ha uno stretto rapporto con lui e riferisce a lui una volta la settimana direttamente per presentare richieste o proteste e il candidato ha un rapporto costante con i suoi elettori. Noi al contrario dovremmo essere obbligati a subire i candidati scelti dai capipartito, e gli eletti non hanno più rapporti con noi, a meno che non siamo lobby o potenti, possono tranquillamente calpestare le promesse che avevano fatto oppure transitare in altri partiti o delinquere senza che ricevano alcun danno).

La Corte Costituzionale era stata chiara nel dire che, se non ci fossero state le preferenze, il sistema scelto sarebbe stato incostituzionale ma Fi e Pd sono incrollabili nella difesa delle loro poltrone e nella violenza con cui intendono circondarsi solo di persone nominate da loro calpestando la democrazia, per cui insistono nella loro volontà perversa di fare listini con capilista nominati dall’alto. La democrazia deve far loro davvero paura se da 30 anni non demordono da questa condotta incostituzionale. E siccome la sentenza della Corte si fa aspettare diversi anni, in tutto quel tempo continuano a governare in modo illecito e illegittimo.
Possibile che gli italiani non riescano a capire che questo partiti lavorano per se stessi e contro di noi?
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Mauro Rossi
La lotta contro il parlamento di nominati è l’ELEMENTO ESSENZIALE, fondamentale del modo di concepire la vita politica per il M5S: questo è uno dei FONDAMENTALI motivi per cui il Movimento ha raccolto tanti milioni di voti; un cedimento su questo punto sarebbe interpretato dagli elettori come un cedimento al “solito” modo di fare “politica” (cioè farsi gli affari propri, non gli affari dei cittadini).
Toninelli non se la può cavare scrivendo che “ci proveranno” a reintrodurre le preferenze: Toninelli ci deve ASSICURARE che il Movimento NON voterà la legge se gli elettori non potranno scegliere i candidati: lascino questa pesantissima responsabilità agli altri, ai “soliti”: gli elettori sapranno valutare questa responsabilità.
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TRAVAGLIO
“A chi servono infatti la precedenza dei nominati sugli eletti, il divieto di voto disgiunto e le multicandidature-paracadute? Ai partiti che devono garantire l’elezione sicura ai servi del capo di solito impopolari e invotabili, anche perché spesso sono in Parlamento dalla notte dei tempi. Non certo ai 5Stelle, che non hanno di questi problemi: non sono inseguiti da eserciti di veterani a caccia di un posto, perché non ricandidano nessuno dopo due mandati.”
Per esempio, ma solo per fare un esempio, Verdini, condannato e plurindagato, è in Parlamento dal 2001.
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Domenica sera 4 giugno
I 5stelle ce l’hanno fatta su alcuni emendamenti.

Prima di far scattare il listino del proporzionale, si fa scattare il miglior perdente per cui i più piccoli non hanno la lista bloccata.
Il capolista bloccato non esiste più: si parte dai collegi vincenti e si passa poi alla lista del proporzionale. E non ci sono le pluricandidature.
Il capolista bloccato scompare nel senso che non viene eletto di diritto ma dal 2° seggio in poi (il 1° va al candidato uninominale). Non è passato però il voto disgiunto.
Il voto sarà semplice: una scheda per il Senato e una per la Camera, una X per il Senato e una X per la Camera. Il sistema è al 100% proporzionale. L’elettore farà un unico segno sulla scheda sul partito dove c’è scritto il nome del candidato del collegio uninominale, il listino della circoscrizione sarà da 2 a 6 persone a seconda della dimensione della circoscrizione.
Abbasseranno il numero di firme necessarie per presentare le liste. E semplificheranno le procedure.
“Ce l’abbiamo fatta: via pluricandidature e capilista bloccati – ha twittato il deputato del Movimento 5 Stelle, Danilo Toninelli – ora il sistema è tedesco. Ma cercheremo di migliorarlo ancora!”
I collegi non sono più 303 ma 225.
Non è proprio il sistema tedesco perché quello ha il voto disgiunto. Comunque la cosa positiva è l’eliminazione dei capilista bloccati e delle multicandidature. E’ questo combinato disposto che genera i nominati dal capo del partito.
Le multicandidature sono ormai vietate in tutte le democrazie anche dove ci sono i listini corti bloccati (Spagna). Ora bisognerebbe eliminare anche le liste civetta.
Comunque questa non è ancora la versione definitiva.
Travaglio, Gomez, Scanzi e Padellaro devono chiedere scusa per aver scritto che i 5stelle agivano in modo incostituzionale come il Pd.

Si sono fatti paragoni impropri tra il sistema elettorale italiano e quello tedesco o francese.
Non si possono fare paragoni tra Italia e Francia perché la Francia è una repubblica presidenziale e l’Italia è una repubblica parlamentare. Ma non si possono fare confronti nemmeno con la Germania, perché l’Italia è uno Stato unitario e la Germania è uno Stato federale (16 Länder). Il Parlamento (Bundestag) è composto da 631 deputati, eletti con un sistema misto: per metà in collegi uninominali con il sistema maggioritario plurality e per l’altra metà con il sistema proporzionale del quoziente. Metà dei membri del Bundestag è eletto direttamente dalle 299 circoscrizioni uninominali in cui è diviso il Paese. L’altra metà in base alla percentuale di voti ottenuta dal partito in ogni Land. Gli elettori dispongono di due voti: con uno l’elettore sceglie un singolo candidato all’interno del proprio collegio (con sistema maggioritario: chi prende un voto in più degli altri viene eletto), con l’altro sceglie una lista o un partito. Questo secondo voto (il più importante) stabilisce qual è la percentuale di seggi parlamentari che avrà ogni partito (con metodo proporzionale): chi prende ad esempio il 30% di secondi voti, avrà diritto al 30% dei seggi. I candidati della quota proporzionale sono scelti in listini bloccati: ce n’è uno per ogni Land.
In Germania il numero dei seggi è variabile, perché chi vince nel proprio collegio entra automaticamente in Parlamento anche se in numero maggiore rispetto alla quota proporzionale che spetterebbe a un partito. Noi invece abbiamo un Parlamento formato da un numero fisso di membri.

L’ASSURDITA’ DELLE SPESE MILITARI ITALIANE

Articolo 11 della COSTITUZIONE dice: “L’ITALIA ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”
Renzi ha aumentato le spese militari del 23 % e del 10% i costi per F-35, portaerei, carri armati ed elicotteri.
Gentiloni ha portato di corsa 23 miliardi alla NATO per nuove guerre. Spendiamo in armi 64 milioni al giorno. L’Italia nel solo 2017 ha speso per le forze armate 23,4 miliardi di euro. Quasi un quarto della spesa, 5,6 miliardi, è andata in nuovi armamenti (altri 7 F-35, una seconda portaerei, nuovi carri armati ed elicotteri da attacco), pagati in maggioranza dal ministero dello Sviluppo economico (!), che il prossimo anno destinerà al comparto Difesa l’86 % dei suoi investimenti a sostegno dell’industria italiana (solo quella delle armi, sembra).
Mai cancellati i 15 miliardi di euro da spendere per gli F35, che non funzionano e che sono stati respinti da tutti i Paesi del mondo, USA compresi. E malgrado questi aumenti spropositati di spesa militare, si continua a ripetere che non ci sono soldi per gli investimenti, per il lavoro, per la scuola, per gli anziani, per i pensionati al minimo, per gli esodati, per i creditori dello Stato e per il reddito minimo di cittadinanza.
Le spese militari mondiali sono aumentate dello 0,4 % fino a 1686 miliardi di dollari. Quelle europee negli ultimi 5 anni sono giunte al massimo livello dalla fine della guerra fredda. Per quanto, per colpa di Renzi, l’Italia sia il Paese che va peggio e abbia la crescita economica più bassa (addirittura meno della Grecia), 09% contro il 3,5% medio europeo, siamo i primi per aumento della spesa in armi, primi in in percentuale tra i membri europei dell´Alleanza atlantica, e questo pur essendo bassi i prezzi del greggio. Malgrado questo, mentre in Europa l’aumento della spesa militare è stato del 2,6 %, in Italia è stato del 10,63% quest’anno e negli ultimi 2 anni dell’11%. Renzi è stato micidiale e ha destinato alle armi cifre assolutamente sproporzionate rispetto all’economia italiana. Qualcuno sa spiegare il perché? Visto che persino gli USA hanno aumentato le spese militari solo dell’1,7% noi dobbiamo averle aumentate 10 volte di più?
Oltre a ciò, per quanto a causa della fine delle guerra fredda, la NATO avrebbe dovuto essere smantellata, per volere di Trump sarà invece rafforzata. E ciò malgrado Trump si fosse imposto sulla Clinton guerrafondaia come uno che voleva togliere gli USA dalla politica di guerre a oltranza.
Trump ha chiesto agli alleati europei di versare prontamente le quote di loro spettanza e Gentiloni ha prontamente portato 23 miliardi di euro alla NATO! Ma non è assurdo e inconcepibile tutto ciò?
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TRUMP ESCE DALL’ACCORDO SUL CLIMA

Il 12 dicembre 2015 Obama fece lo storico accordo sul clima con cui gli Stati uniti si univano finalmente a 195 nazioni riunite a Parigi per mettere un freno al riscaldamento globale e difendere la Terra. Ma al G4 Trump ha tentato di rifiutare questo accordo che è accettato oggi anche da India e Cina. Ma la Merkel, Macron e Gentiloni gli hanno ribadito in una nota congiunta che «l’intesa sul clima non rinegoziabile. L’accordo di Parigi è uno strumento vitale per nostro pianeta». L’accordo sul clima resta una pietra angolare nella collaborazione tra i Paesi per affrontare efficacemente e tempestivamente i cambiamenti climatici e per attuare gli impegni previsti dalla Agenda 2030 sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile». Affermano che l’accordo di Parigi non può essere rinegoziato.
Un Paese che annuncia il ritiro dall’ accordo sul clima deve pazientare tre anni dal 4 novembre 2016, poi dovrà rispettare un preavviso di un anno per uscire definitivamente. Quindi gli Stati Uniti potranno uscire dall’ accordo nel novembre 2020, cioè durante la prossima elezione presidenziale americana. C’ è ancora speranza.
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ATTACCATE IL SISTEMA NEOLIBERISTA SUL WEB!
La cosa più idiota di questi nuovi attentati di Londra e di Cardiff è che al sistema ha fatto più danno l’ackeraggio fatto alla British Airways, che ha bloccato la principale compagnia aerea inglese per un giorno fermando migliaia di voli in tutto il mondo e che non è costato nemmeno un morto ed è stato contrabbandato come ‘guasto elettrico’, questo mentre tutte le altre compagnie, nello stesso giorno e negli stessi aeroporti, funzionavano elettricamente benissimo. Ma mentre sull’attentato dell’acker hanno fatto silenzio (ed è la sesta volta che questo accade!), le bombe fanno più scalpore e saranno solo pretesto di altre armi, di altre guerre, di altro odio sociale, di altri arricchimenti del perverso sistema neoliberista. Eppure, se l’Isis fosse intelligente, la guerra al capitalismo anglosassone la farebbe sul web con danni al sistema informatico delle principali mayor, non sulle piazze e nei teatri ammazzando la gente. Ma in quel caso non si scatenerebbe l’odio dei popoli, quello stesso odio che ha giustificato finora, insieme alla balla dell’esportazione della democrazia, ogni sorta di guerra, di tortura, di nefandezza.
Ma con guerre puramente informatiche ci rimetterebbero quelle multinazionali delle armi che vendono i loro ordigni letali sia ai Paesi occidentali che agli emirati arabi o ai Paesi russi che rivendono poi le stesse armi ai terroristi. Ogni vendita di armi che viene presentata come aumento del Pil si ripercuote in aumento di guerre e in aumento di terrorismo e su questo aumento le multinazionali delle armi ci marciano e sono loro poi che comandano i governi.
La campagna della guerra ha sua logica bipartyisan e gli attentati con le bombe la alimentano come la guerra sul web non permetterebbe mai.
La cosa più ridicola è che la British Airways si è fregata con le sue stesse mani, facendo per risparmiare, come tutti i colossi occidentali, il trasferimento di centinaia di posti di lavoro informatici in India così che ora non ha più un controllo diretto a Londra sui propri computer.
Insomma, chi di globalizzazione ferisce, di globalizzazione perisce.

Francesco Erspamer
Per vent’anni vi hanno detto che essere di sinistra significava resistere a Berlusconi, anche mentre il democristiano Prodi, incredibilmente scelto per guidare la resistenza antiberlusconiana, iniziava la privatizzazione dello Stato e rinunciava alla sovranità italiana entrando nell’euro.
Adesso il democristiano Renzi vi dice che essere di sinistra significa allearsi con Berlusconi per resistere al M5S, anche mentre il governo piddino reintroduce i voucher e completa la precarizzazione del lavoro.
I prossimi mesi riveleranno se essere di sinistra, in Italia, significa essere stupidi.

Viviana
Ogni tanto c’è qualche bischero che mi chiede perché non entro in politica.
Non si “entra” nella politica, si “è” nella politica, in quanto si è vivi e si vive, e per come si vive. Sono ‘politici’ anche quei 17 milioni di italiani che sono definiti spazzatura dalle politiche del Governo, che di fatto di loro si cura come della spazzatura, i poveri, di cui nessuno si cura, che non c’erano nella marcia di Milano come non ci sono mai stati nelle false riforme del Governo come sono sempre assenti nelle manovre fallimentari di Padoan. Contavano i poveri per il Governo Berlusconi? No. Contano i poveri per Padoan o per i due Governi di Renzi. No. Ma ci sono lo stesso.
“La politica è esistere”, ed esistere in un certo modo piuttosto che in un altro. Noi siamo animali politici e facciamo politica per il fatto stesso di esistere e non come Robinson Crusoe, solo in un’isola deserta, ma come cittadini dentro una comunità.
Quei 17 milioni di poveri non hanno certo scelto la loro povertà, ovvero la loro politica, se la sono trovata addosso.
Non si entra nella politica. Ci si affoga. Però si può entrare nel Potere. Oppure, cosa più rara e innovativa, si può diventare rappresentanti anche di quei 17 milioni di poveri, e la marcia di Assisi tendeva anche a questo, e cercare di governare anche per loro conto e per il loro bene dovrebbe essere la vera politica, come quella di chi con quei rappresentanti collabora in una partecipazione comune. E in questo tipo di politica io mi riconosco.
Poi c’è la Politica come Potere. Ma, per quel che mi riguarda, entrare in quel tipo di Potere nemmeno mi interessa.
Si può fare ‘politica con’ e ‘politica contro’. Avete notato che ormai chi comanda, e lo si vede soprattutto nella scelta del sistema elettorale, fa ormai politica contro e diventa sempre più incapace di fare ‘ politica con’?

UN NUOVO ATTENTATO A LONDRA
Viviana Vivarelli

Mia figlia che vive a Londra da 12 anni e ha anche preso la cittadinanza inglese e ha i suoceri di Manchester ha passato ore angosciose leggendo su internet fino a notte fonda qualunque cosa si riferisse all’attentato di ieri a Londra, a poco tempo dall’attentato di Manchester che è costato 22 morti.
Ricordo che il sindaco di Londra, Sadiq Aman Khan, è un avvocato laburista pakistano difensore dei diritti umani e membro di una famiglia di immigrati pakistani, specializzato in azioni contro la polizia, diritto del lavoro ed in materia di discriminazione.
Ricordo che Londra è un crocevia di popoli, culture e religioni, dove vige la massima integrazione e dove non è come in Italia dove generalmente un immigrato è accettato solo per i lavori peggiori, a Londra, se uno ha una competenza può trovare il lavoro relativo ad essa. Ricordo però tuttavia che in tutte le ultime guerre di aggressione e predazione del Medio Oriente, l’Inghilterra è stata tra le prime potenze a fianco dell’America e che America e Inghilterra e per terza la Francia (la Francia anche per l’Africa) sono profondamente odiate da milioni di cittadini del mondo che hanno dovuto subire le loro invasioni.

Mia figlia mi scrive:
In termini delle bombe che dire. Ci scandalizziamo solo per i nostri morti e non battiamo ciglio a quelli dei paesi fianco. Diventa una specie di droga: se non succede un attentato le notizie quasi non paiono più interessanti. Allo stesso tempo la droga fa assuefazione e si deve avere un trauma sempre più vicino al nostro cerchio o altrimenti non si sente nulla. Ieri sera sono stata fino alle due a leggere le notizie poi oggi la vita è ripresa come se nulla fosse. È’ una civiltà dell’informazione e della violenza che assorda i sensi anziché risvegliarli.
Per conto mio oggi abbiamo ospitato una signora rifugiata dallo sri Lanka per due settimane. La mia piccola goccia, cercando di sentirmi ancora viva.
Nico
Ecco, nel mondo ci sono molte cose: C’è l’odio, il fanatismo, la guerra. C’è anche l’amore, l’aiuto reciproco, la cultura della pace. Se vogliamo dare il nostro contributo all’evoluzione umana non possiamo e non dobbiamo stare nel primo gruppo. Altrimenti non faremo che peggiorare il mondo.

UNA CAMPAGNA DI ODIO
Viviana Vivarelli

Su Facebook, dopo i recenti attentati, leggo frasi deliranti che fomentano un odio assoluto e non attestano certo grandi livelli di moralità. Dire ” Tra noi e il mondo islamico non ci potrà mai essere nessuna integrazione” sarà pure un discorso molto seguito ma è assolutamente privo di senso. Gli Islamici nel mondo sono 1,6 miliardi, circa 1 miliardo vive in Asia, 240 milioni nell’Africa sub-Sahariana e ‘solo’ 320 milioni in Medio-Oriente. I musulmani in Europa sono circa 44 milioni (il 6% della popolazione totale). Ci sono infinite correnti, infiniti modi di praticare l’Islam, infiniti modi di porsi in relazione agli altri.
Sarebbe come se un non cristiano valutasse gli orrori commessi dagli eserciti dei Paesi cristiani o considerasse solo i cristiani integralisti (Nazisti o fanatici religiosi) e dicesse “Tra noi e il mondo cristiano non ci può essere nessuna integrazione”.
Non ha nessun senso parlare di un tutto unico quando ci si riferisce a un miliardo e 600 milioni di persone. Ognuna di queste persone è diversa, esattamente come nel mondo che chiamiamo occidentale e che a prevalenza cristiana, ognuna delle persone è diversa.
La frase mostra un integralismo e una ignoranza dell’Islam giganteschi e produce solo un odio e un fanatismo pari a quelli dei fanatici musulmani.
Oltre a ciò anche le fedi più integraliste cambiano, tutto evolve. Noi abbiamo avuto i nostri periodi di totalitarismo religioso, nel Medioevo e fino al 1600, nella lotta alle eresie, nello sterminio di 6 milioni di donne tacciate di essere streghe, nelle Crociate, poi abbiamo prodotto il rigurgito nazista con i suoi milioni di ebrei uccisi.
Chi è più indietro di noi nell’evoluzione delle civiltà produce i fanatismi religiosi e gli attentati, le cui cause non sono solo religiose, ma politiche, sociali e militari.
Ma ogni civiltà, ogni cultura, ogni religione, produce i suoi santi e i suoi fanatici e demoni.
Noi non abbiamo nel nostro passato molte cose di cui vantarci e nel nostro presente abbiamo partecipato senza batter ciglio a ogni sorta di guerra, di depredazione e di rovina. Noi dobbiamo evolvere come ogni cultura o civiltà deve evolvere. Ma evoluzione non deve significare banalmente possedere degli strumenti tecnologici più complessi. Dovrebbe invece significare sviluppare una cultura della pace e della convivenza, un mondo migliore.
E i 23 miliardi che il nostro Governo si è precipitato a versare alla NATO per nuove guerre di predazione non vanno certo in quella direzione.

WAHHABISMO
Come in altri attentati, la polizia ha fatto riferimenti allo Wahhabismo.
E’ un errore considerare gli arabi tutti allo stesso modo, sarebbe come considerare gli occidentali tutti cristiani nazisti. In realtà, mentre per il cattolicesimo c’è un’autorità suprema, il papa, che detta regole e stabilisce dogmi, il mondo islamico è molto più variegato. Le due correnti principali sono sciti e sunniti.
Il Wahhabismo è una corrente molto rigida della corrente sunnita, che insiste su un’interpretazione letterale del Corano. I wahhabiti credono che tutti coloro che non praticano l’Islam secondo le modalità da essi indicate siano pagani e nemici dell’Islam. La sua interpretazione dell’Islam è quanto mai erronea e distorta e ha prodotto personaggi come Osama bin Laden e i Ṭālebān. L’esplosiva crescita del Wahhabismo ha avuto inizio negli anni settanta del XX secolo, con l’insorgere di scuole (madrasa) e moschee wahhabite in tutto il mondo islamico, da Islamabad a Culver City (California). Lla maggioranza dei wahhabiti si trova in Qatar, negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita. In Qatar i wahhabiti costituiscono il 46,87% dei fedeli. Si parla di 5 milioni di wahhabiti nella regione del Golfo Persico (a fronte dei 28,5 milioni di sunniti non wahhabiti e degli 89 milioni di sciiti).
Il Wahhabismo è stato accusato di costituire “una fonte di terrorismo globale”,e di aver provocato disunione nella comunità islamica, bollando i musulmani non wahhabiti (la maggioranza schiacciante dei sunniti e gli sciiti) di apostasia(takfīr), aprendo così la strada per il loro “versamento di sangue”.
Il Wahhabismo è stato criticato per la distruzione di siti storici, santuari e mausolei, e altre costruzioni islamiche e non islamiche e dei loro manufatti. Benché fortemente mediatizzato, il pensiero wahhabita resta fortemente minoritario e differisce o addirittura si contrappone alla maggior parte delle altre dottrine islamiche: esso mira particolarmente a una pratica religiosa puramente ritualista. I wahhabiti respingono tutte le altre correnti dell’Islam che non seguano scrupolosamente e acriticamente i loro dogmi, biasimandole come eretiche. Gli sciiti e i sufi non sono considerati dal Wahhabismo veri “credenti”.
Forte rimane l’influenza del Wahhabismo sui movimenti militanti contemporanei arabi e islamici che si propongono di disegnare nuovi equilibri geo-strategici planetari in funzione dell’eccellenza del modello islamico, ma problematico rimane un giudizio non di parte sulla sua positività o negatività, anche se il pensiero hanbalita sembra possedere (almeno in teoria) alcuni validi strumenti metodologici per affrontare positivamente, con l’arma dialettica dell’ijtihād, lo spinoso e finora non risolto problema del rapporto tra modernità e Islam.
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1858 9-6-2017 QUESTA LEGGE ELETTORALE NON S’HA DA FARE

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MASADA n° 1858 9-6-2017 QUESTA LEGGE ELETTORALE NON S’HA DA FARE

Salta la votazione per le legge elettorale- E anche in questo blocco Napolitano e De Benedetti che non vogliono che andiamo a votare – Asilo Renzuccia -Stragi e autostragi – La memoria di Falcone – Strage di Londra – La diffusione dell’odio – Il Wahhbismo – Sibilia querelato dalla Lorenzin –Diseguaglianze- Neoliberismo –Prelievi forzosi dell’Agenzia delle Entrate sui conti correnti – Dove li troviamo a ottobre 30 miliardi? -Orrore per la richiesta di mandare a casa Riina perché muoia con dignità – Vincolo di mandato- La RAI di Matteo- La fabbrica del consenso- Erudizione e cultura

Blog di Viviana Vivarelli

Sono stati 6 mesi a discutere sulla legge elettorale, poi, alla prima discussione in aula è crollato tutto. Il Pd ha preso al balzo la prima scusa per gridare al tradimento. Il patto a 4 sulla legge elettorale, con l’improbabile accordo tra Pd, M5S e B, è morto prima di nascere. Napolitano e De Benedetti avevano detto che l’accordo non si doveva fare, gli italiani non dovevano votare, ma il Pd voleva dare la colpa ai 5stelle. Dopo una mattina di bagarre a Montecitorio, l’Aula vota per rimandare in commissione il provvedimento con 187 voti di differenza (contrari M5S, a favore Pd-Fi-Lega). Si ricomincia da zero. Ognuno accusa l’altro di aver violato l’accordo. Il pretesto è un emendamento sul Trentino proposto dal deputato M5S Riccardo Fraccaro e dalla Biancofiore di FI, per cui il Trentino sarebbe stato equiparato alle regioni normali.

Ma quello che avviene mostra l’inaffidabilità dei piddini che prima dicono una cosa e poi ne votano un’altra. Ieri i 5stelle avevano depositato 200 richieste di modifica, in particolare il voto disgiunto e le preferenze, fortemente richieste dalla base elettorale, ma il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato aveva detto di no. Ma al momento del voto, per uno strano errore, si è visto sul tabellone che quelli che avevano votato contro quanto promesso non erano i 5stelle ma i Dem. Per errore, infatti, si è acceso il tabellone luminoso in modalità «voto palese» con i verdi (sì) e i rossi (no). Per 20 secondi si sono viste le vere intenzioni di voto, col Pd compatto sul rosso (no), tranne qualche verde «per errore», che poi cambiava colore, e la netta macchia verde (Sì) nel settore dei 5 stelle e in parte di Fi. Con quei numeri però l’emendamento non sarebbe passato. Invece quando la modalità del tabellone è diventata segreta, le cose sono cambiate: 270 i sì, 256 i no. Insomma nel Pd e negli altri partiti 59 franchi tiratori hanno cambiato colore. Solo i 5stelle hanno votato compatti sì come era stato concordato. Così l’accordo è saltato nella beffa, in modo indecoroso col Pd svergognato. Ora si torna in commissione.
Dice Travaglio: “Perché Renzi non lo chiede ai suoi elettori se vogliono le preferenze e il voto disgiunto?”
E perché il Pd non vuole che anche il Trentino Alto Adige abbia una legge uguale alle altre Regioni?
La risposta è chiara: perché con il sistema attuale il SVP prende tutti i seggi. Se gli si estende la legge, invece, non raggiunge il 5% e quindi non entra in Parlamento e in Senato non sostiene più il Pd che perde la maggioranza.
La legge elettorale ora salta, torna tutto in Commissione, ma mi pare chiaro che la colpa sia del Pd. Eppure Rosato, anche di fronte all’evidenza dei franchi tiratori, ha fatto la sua sceneggiata di accusa e ha dato di inaffidabili proprio ai 5stelle che hanno votato un SI’ compatto, esattamente come avevano sempre detto di fare. Rosato infama ma è inverosimile che il M5S sia così sciocco da non volere una legge elettorale comune anche per il Trentino Alto Adige e da votare perché vi resti un sistema elettorale che in Senato favorirebbe il Pd. Eppure, malgrado tutte queste evidenze, i cloni piddini (e pure Vespa e gli altri cortigiani) insistono che lo scempio è stato fatto dal M5S. Non si capisce proprio come ragionino.
Comunque l’apparente paradosso è che il sistema ‘tedesco’ sia fallito per colpa dei ‘tedeschi’ ! 🙂
Il fatto è che anche con tutti i sistemi elettorali e gli inciuci del mondo i voti del Pd sono così pochi che non riescono a vincere e allora si attaccano a tutte le briciole o cercano di rimandare il voto o di boicottarlo.

mauriziog
Le modifiche chieste dal M5S erano semplicemente la reintroduzione delle preferenze (come aveva chiesto anche la Consulta affinché di nuovo la legge non fosse incostituzionale) ed il voto disgiunto, mica la luna. Non c’è nulla di male a poter scegliere chi mandare in Parlamento, senza dover per forza certificare la scelta del segretario del partito che vuole mettere solo i suoi leccaculo. Ovviamente questo non va bene né a Berlusconi e ci mancherebbe, visto che si è sempre fatto solo i fatti suoi, ma nemmeno a Renzi, che confonde il governare con il comandare e deve pagare tutti i favori che gli hanno fatto gente come Verdini.
Adesso immagino che il PD butterà un po’ di letame nel ventilatore sperando di avvelenare più pozzi possibile.
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Nena91
Quelli del Pd hanno volutamente, con un sabotaggio mal riuscito ai danni dei 5 stelle, rotto il patto sulla legge elettorale e con scarsa furbizia rimandare il voto a martedì a urne chiuse, per paura del passaggio del voto di preferenza e del voto disgiunto che garantiva la poltrona ai franchi tiratori (che hanno i mezzi materiali e morali per il voto di scambio) ma non agli altri pezzi grossi del Pd che valgono zero e che sono entrati a pagamento. Ma noi dovremmo ringraziarli per quello che hanno fatto. Hanno esasperato gli animi di milioni di italiani che domenica riverseranno il loro voto sui 5 Stelle e poi volete mettere quando ci saranno le politiche!
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Viviana
Ma perché il Pd non vuole che anche il Trentino Alto Adige abbia una legge uguale alle altre Regioni? Perché con il sistema attuale il SVP, Südtiroler Volkspartei , partito dei tedeschi di Bolzano, prende tutti i seggi (tranne uno che va al PD). Se gli si estende la legge nazionale, invece, il SVP non raggiunge il 5% e quindi non prende seggi, non entra in Parlamento e in Senato non dà al Pd la maggioranza. Per questo il SVP aveva chiesto al Pd di rimanere con la vecchia legge elettorale che gli dà più potere e parte del Pd aveva acconsentito, nascondendolo però al M5S. Svp ha espressamente dichiarato di essere contro quell’emendamento, talmente contro che non solo non avrebbe votato l’emendamento Fraccaro-Biancofiore, ma addirittura sarebbe uscito dal Governo. Ecco perché salta tutto e il Pd si è rimangiato la parola data. Ma il Pd ha 282 deputati. Se voleva far passare l’emendamento Fraccaro-Biancofiore gli bastavano, invece c’erano forti assenze e molti nel segreto dell’urna avevano già deciso il tradimento della parola data.
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Francesco Valsecchi
La storia il Pd l’ha già fatta:
Presidente del Consiglio senza voti
Ha pugnalato Letta
Ha un governo con il maggior numero di fiducie al mondo
Gli hanno bocciato di tutto tutti (Corte Costituzionale, Corte dei Conti ed infine il popolo italiano)
E’ riuscito a perdere città storiche come Torino, Livorno e Roma e Regioni come la Liguria
Dal 2014 ha perso qualsiasi cosa (anche, portando sfiga, le previsioni su Brexit e voto USA). Ha perso tutto tranne la faccia di bronzo.
Ha riesumato Berlusconi col Patto del Nazareno riuscendo dove neanche Silvio osava…cioè distruggere quel poco di sx nel Pd (art 18,buona scuola etc etc)
Ha governato col cameriere di Arcore e il condannato Verdini e i voti di NCD e ALA che hanno più indagati che elettori
Un debito pubblico in esponenziale aumento nonostante il paracadute di Draghi e costi di energia e petrolio ai minimi storici..
Penultimo per 2 anni su 3 in crescita PIL nell’eurozona…
In 3 anni ha fatto più danni della guerra mondiale. Vi prego anche voi del Pd, aiutateci a fermarlo per il nostro bene comune.
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scifraroc
Dunque si è annullata una possibile legge elettorale solo perché si proponeva di estenderla anche al Trentino per farlo votare con la stessa legge del resto d’Italia ? Si è annullata una intera legge per un solo emendamento?? e qualcuno ancora pensa che non sia stato un pretesto del Pd per non farla approvare ? siamo messi bene, proprio messi bene.
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Sui blog c’è bagarre su quanto è successo e sul perché la legge elettorale è saltata. Nessuno ha capito niente. Ogni parte incolpa la parte contraria. Eppure è facile. Il M5S vuole andare al voto. Il Pd no. Il M5S vuole estendere la legge elettorale anche alle Regioni a statuto speciale. Alla SVP del Trentino Alto Adige la cosa non va bene perché con quella legge resterebbe sotto il 5% e sparirebbe dal Parlamento, per questo ricatta il Pd e gli chiede di far saltare la legge. In Senato il Pd senza la SVP non avrebbe la maggioranza per cui il Pd in commissione dice che farà la legge elettorale, poi in aula chiede il voto segreto e una buona parte di piddini tradiscono il patto, ma, per un errore del tabellone, il voto che doveva restare segreto lo vedono tutti e saltano fuori 80 franchi tiratori, cioè gente che giura di fare una cosa e poi ne fa un’altra. Grande sputtanamento.
La legge elettorale salta e la colpa mi pare chiaro che sia del Pd.

Sembravano tutti a favore di una legge elettorale uguale su tutto il territorio nazionale anche nelle Regioni a statuto speciale, ma, nei fatti, la cosa al partito tedesco della SVP non stava bene perché con quella legge la SVP non avrebbe superato il 5%. D’altra parte senza la SudtirolerVolksPartei nel Senato il Pd non avrebbe avuto la maggioranza. Per questo il Pd in Commissione ha detto una cosa, in aula molti piddini ne avrebbero fatta un’altra, da quei traditori che sono, approfittando del voto segreto e avrebbero dato la colpa del risultato ai 5stelle dicendo che i traditori erano loro.
Peccato che il giochino non sia riuscito per un errore del tabellone, così che tutti hanno visto quanto poco seri sono i piddini.
Per questo Toninelli diceva:
“Il Pd si è assunto la grave responsabilità di aver affossato una legge con il pretesto di non voler applicare il sistema tedesco, in una regione dove c’è una forte minoranza di lingua tedesca: sono ridicoli. Avvisiamo subito gli arroganti esponenti dello spaccato Pd, che hanno disatteso anche l’invito di Mattarella a formulare una legge condivisa sulle regole che riguardano tutti, che l’ipotesi di un eventuale dl, su una materia elettorale, oltre che incostituzionale, sarebbe un atto eversivo. Siete traditori e vigliacchi!”.

Toninelli: “Col Pd non è più possibile fare niente perché non è nemmeno più un partito, è sbriciolato con correnti che vanno ognuna per suo conto. Oggi si è dimostrato che in questo Parlamento in queste condizioni non si può votare nulla.”
Salvini: “Uniformiamo Camera e Senato con un decreto e andiamo a votare! Io ce l’ho col Pd che sono 5 anni che tiene in ostaggio il Paese. Siamo un Paese ridicolo. Questo Parlamento e questo Governo non rappresentano più nessuno. Ci mettono una settimana se vogliono ad accordare il sistema della Camera con quello del Senato e a ottobre si può andare a votare.”
Mattarella: “Non si azzardino a fare un decreto!”
Toninelli: “Non ci serve un decreto e non certo di quelli che hanno fatto questo pasticcio. Ci sono due leggi elettorali diverse ma non poi di tanto. Si può andare a votare anche con le leggi che ci sono senza decreti.”
Toninelli: “Come può andare avanti questo Paese se ogni riforma viene bocciata o dalla Consulta o dagli elettori? Come può Renzi andare avanti se i suoi tradiscono le stesse decisioni del Pd?”

ASILO RENZUCCIA
Marco Travaglio
“Siccome nello scaricabarile della Camera non si capisce niente (chi ha cominciato? chi ha continuato? chi ha fregato chi? chi voleva fregare chi ed è rimasto fregato? e perché, poi? boh), partiamo da una domanda: mentre deridono i 5Stelle che ogni due per tre consultano il sacro blog, anche prima di fare la pipì, Renzi&C. ci spiegano che c’è di male a consultare la base su scelte fondamentali come la nuova legge elettorale e perché non lo fanno anche loro? Se li fa sbellicare la piattaforma Rousseau (per ora: poi magari fra qualche mese, come han fatto col blog, creeranno una piattaforma Voltaire o Diderot), ci sono sistemi altrettanto rapidi e a costo zero. Il Pd ha i nomi e gli indirizzi di posta elettronica dei suoi iscritti: perché non invia loro una email con tre domande semplici-semplici? 1) Siete favorevoli a un sistema elettorale come il tedesco, che assegna i seggi su base proporzionale mediante una scheda con due diversi voti (anche disgiunti, volendo): quello al candidato nel collegio uninominale e quello al listino bloccato? 2) Preferite avere due possibilità di scelta, sulla persona e sulla lista, anche di due partiti diversi, o volete mettere una sola croce su un solo simbolo che poi fa scattare tutto il blocco a scatola chiusa, cioè il candidato di collegio e quelli del listino? 3) Le preferenze non sono previste nel sistema tedesco; ma questo ha metà dei parlamentari davvero eletti nei collegi e metà nominati dai partiti (che sono tutt’altra cosa dai nostri, fra l’altro), mentre noi per motivi tecnici abbiamo dovuto ridurre gli eletti al 38% e aumentare i nominati dei listini al 62%: sareste favorevoli a introdurre la preferenza unica per decidere voi chi, nei listini, viene eletto e chi no, o preferite che lo decidano i capi-partito fissando l’ordine di piazzamento dei candidati?
Gli iscritti al Pd potrebbero rispondere a stretto giro e dare un’indicazione di massima ai loro sedicenti rappresentanti, che così avrebbero la certezza di votare la legge elettorale più gradita alla loro base. Perché non lo fanno? La risposta non può essere che una: anche Renzi e B. vogliono nominarsi i due terzi dei parlamentari, come del resto avevano previsto per la Camera nell’Italicum; quanto ai senatori, volevano nominarseli tutti, attraverso i consigli regionali, e ci sarebbero riusciti se il 4 dicembre gli italiani non avessero maciullato la “riforma” costituzionale. Si spiega così anche lo psicodramma da Asilo Mariuccia andato in scena ieri a Montecitorio. È passato un emendamento della forzista Michaela Biancofiore che estendeva la nuova legge elettorale anche al Trentino-Alto Adige.
Qualcuno può spiegare perché mai il Trentino-Alto Adige dovrebbe esserne esentato? Dice: la Südtiroler Volkspartei non vuole. E chi se ne frega? L’emendamento era sacrosanto ed è stato votato dai 5Stelle alla luce del sole (avevano presentato un emendamento gemello a firma Fraccaro), ma anche da molti deputati Pd e FI. Allora i renziani han messo su il broncio e se ne sono andati via col pallone, come i bambini capricciosi dell’oratorio: “Tu mi hai detto cacca e io non gioco più. E, se io non gioco più, non giocate più neanche voi”. Tiè, anzi gnè-gnè. Così, tra accuse reciproche di inaffidabilità e tradimento (ma, per bocciare l’emendamento, bastava che i 36 deputati Pd assenti si fossero presentati e avessero votato contro), la legge è tornata in commissione: cioè sul binario morto, salvo ripensamenti dopo le Amministrative di domenica. Ora, chi non ha proprio l’anello al naso capisce benissimo che le sorti del Trentino-Alto Adige e gli umori del partito tirolese (che, paradosso dei paradossi, non vuole il modello tedesco!) non c’entrano nulla con la ritirata renziana. Al netto dei franchi tiratori (largamente minoritari) che puntano ad affossare la legge perché non vogliono le elezioni anticipate o perché temono di non superare il 5%, c’è un’ampia maggioranza che vuole il modello tedesco, comunque più razionale del guazzabuglio dei due Consultellum (uno per la Camera e uno, parecchio diverso, per il Senato, nati dalle due sentenze della Consulta sull’Italicum e sul Porcellum).
Ma è molto probabile che quella maggioranza, annusando gli umori degli elettori, fosse pronta ad approvare nel prosieguo delle votazioni l’emendamento 5Stelle sulle preferenze (anche lì c’è il voto segreto), per espropriare le segreterie dei partiti del diritto di vita o di morte sui due terzi degli eletti al prossimo Parlamento. Perciò il Pd ha preso a pretesto il Trentino-Alto Adige per far saltare il banco: per non dover affossare la legge dopo l’approvazione delle preferenze, mossa che Renzi avrebbe avuto parecchi problemi a spiegare agl’italiani. Salvo dire la verità: “Cari amici, mi spiace ma due deputati su tre voglio nominarmeli io fra i miei amici, piazzandoli ai primi posti in lista, altrimenti col cavolo che sarebbero eletti”. Altre spiegazioni alla tragicommedia di ieri non riusciamo a trovarne. Se però Renzi vuole allontanare il sospetto, non ha che da consultare gli iscritti: vedrà che la stragrande maggioranza di loro, come di tutti gli italiani, vuole il voto disgiunto e le preferenze per contare di più. Con queste due clausole, la legge elettorale sarebbe quasi perfetta. E il Pd avrebbe buon gioco a pretendere che gli altri contraenti del patto a quattro (5Stelle, FI e Lega) ritirino tutti i loro emendamenti, per approvarla in tempi rapidi e senza più intoppi. E, se B. non ci stesse perché è affezionato ai suoi nominati, pazienza: la legge passerebbe lo stesso con ampia maggioranza. Questa è la via maestra, sempreché l’intenzione di tutti sia quella dichiarata: portarci alle urne, anche entro fine anno, con una buona legge. Se invece è il governo Renzusconi, vabbè: allora abbiamo capito tutto. Ma io.ho.qualche amico saputello.che non ha capito.E difende a oltranza.

Intanto senza clamore e normalmente si sono svolte le elezioni in Inghilterra, dove il partito vincente sembra quello conservatore della May contro i laburisti di Corbyn ma i pesi sono quasi pari per cui non si può fare un Governo.
Ho scoperto che in Inghilterra è vero che si vota di giovedì però puoi sempre e comunque votare per posta, non sei obbligato ad andare al seggio di persona.
Comunque resta bizzarro che in UK votino con una legge del 1800 e noi in Italia non si sia in grado di fare una legge elettorale e tutti i pretesti siano buoni per farla saltare per cui alla fine vediamo trascorrere tutte le elezioni europee e gli unici che non votano mai e si tengono un Governo illegittimo siamo noi.
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E’ innegabile che il disguido del tabellone ha mostrato l’inaffidabilità dei piddini checché se ne strilli Rosato che faceva meglio a tacere sulla figuraccia.
Mi pare fisiologico che quando si discute una legge in aula ci siano degli emendamenti, qualcuno sarà accolto e qualcuno no.
Quello che non capisco è perché debba bastare un emendamento non accolto per far saltare la legge.
Perché, come chiede Brunetta, non si può andare avanti a discutere lo stesso?
Ho capito che si stava discutendo da un mese e mezzo e il Pd aveva dimostrato di accettare alcuni punti ma se al primo incaglio va tutto all’aria, quando andremo noi a votare?
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Storiella
In un piccolo tempio sperduto su una montagna, quattro monaci erano in meditazione.
Avevano deciso di fare una meditazione di assoluto silenzio.
La prima sera la candela si spense e la stanza piombò in una profonda oscurità.
Sussurrò un monaco: ” Si è spenta la candela! “.
Il secondo rispose: ” Non devi parlare, è una meditazione di silenzio totale”.
Il terzo aggiunse: ” Perché parlate? Dobbiamo tacere, rimanere in perfetto silenzio! “.
Il quarto, il responsabile della meditazione, concluse:” Siete tutti stolti e malvagi, solo io non ho parlato! “

(Ogni riferimento alla votazione di ieri è puramente casuale)
Morale: Il voto segreto non dovrebbe esistere ! La volontà dei Parlamentari che rappresentano il popolo che li ha votati dovrebbe essere palese ai cittadini .

SIBILIA QUERELATO DALLA LORENZIN
CARLO SIBILIA, deputato 5stelle ha scritto su Facebook:
“Il vaccino obbligatorio e immediato deve essere quello contro la follia del Ministro della Salute Lorenzin.
La politica dell’incompetenza ha preso il posto della scienza. Chissà se un giorno verremo a sapere quanti rolex ha ricevuto il Ministro per scrivere questo decreto irricevibile? La coercizione su 12 vaccini (numero senza precedenti in Europa) è senza senso, in Italia non c’è nessuna emergenza epidemiologica in corso per giustificare tutti questi vaccinati obbligati. Ci trattano come incoscienti. Impongono il TSO ai nostri bambini.
Questo decreto sarà una delle tante fesserie fatte dal governo Renzi che cancelleremo appena al governo.”
La ministra Lorenzin lo ha querelato per calunnia e diffamazione.

FLORIS A DI MAIO: DOVE LI TROVATE A OTTOBRE 30 MILIARDI?

Floris chiede a Di Maio: “Immaginiamo che a settembre, o quando sarà, il M5S vince, a quel punto a ottobre l’Europa ci chiede 30 miliardi o ci fa fare la fine della Grecia e voi che fate?”
Di Maio : “Io sono molto ottimista, so che in questo Paese ci sono moltissimi problemi, ma quei problemi sono una grande opportunità di recupero di risorse pubbliche, dai consigli di amministrazione delle partecipate di questo Paese che sono 5.000 e ci costano 9 miliardi l’anno, solo da un accorpamento di questi possiamo recuperare 9 miliardi e sono soldi non per i dipendenti ma per gli amici degli amici, poi c’è la lotta alla corruzione, che sia di 40 o 60 o 80 miliardi l’anno, se ci fosse una vera lotta alla corruzione, possiamo almeno drenare 10 miliardi, abbiamo 10 miliardi di enti inutili.. alla fine di quest’anno abbiamo il fiscal compact che entra nei trattati europei, e io non sono affatto disposto a togliere soldi dalle necessità del popolo italiano e dallo stato sociale per darli a un fondo europeo (poi avrebbe avuto altre 7 o 8 voci da elencare ma non gliele hanno fatte dire perché, come al solito, le domande non le fanno per avere una risposta ma sperando di mettere in crisi il 5stelle per non avere nessuna risposta).
Di Maio: “Intanto, se lo Stato interviene per salvare una banca non lo fa a fondo perduto ma quella banca la nazionalizza perché a quel punto quella banca diventa uno strumento per erogare prestiti alle famiglie italiane che vogliono acquistare una casa o imprenditori che vogliono un prestito, noi pensiamo anche che i crediti che ora sono incagliati nelle banche e non permettono alle banche di avere performance virtuose abbiano bisogno di essere recuperati all’interno delle banche, il recupero crediti che oggi non sta funzionando va fatto diversamente, non esternalizzandoli come si sta facendo. Non vogliamo più mettere i soldi degli italiani in banche che restano private, con gli stessi manager e che fanno altri buchi come in passato. Ovviamente, se andremo al potere, faremo saltare Visco, Governatore di Bankitalia, e il direttore della Consob perché dovevano controllare le 4 banche truffaldine e non lo hanno fatto e faremo dei cambiamenti nella stessa Bankitalia che dovrebbe controllare le banche private ma non può farlo essendo formata da banche private, per cui si identificano controllati e controllori.”.
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MA QUALI MENO TASSE?
Solo nel 2015, rispetto al 2014, abbiamo pagato più tasse e imposte per 9,26 miliardi. Lo dice l’Istat. Renzi le ha scaricate sugli enti locali che hanno dovuto aumentare le tasse locali, mentre lo stato sociale è stato decurtato. I mille giorni di governo di Renzi hanno portato 55 miliardi in più di tasse e il debito pubblico è aumentato di 66 miliardi.

STRAGI E AUTOSTRAGI
Marco Travaglio

Cosa direste se, dopo la strage di Manchester, qualche pezzo grosso dello Stato, della politica, delle forze dell’ordine e dei servizi segreti britannici si mettesse al lavoro non per scoprire e punire tutti gli esecutori, i complici e i mandanti della mattanza, ma per coprirli facendo sparire le loro carte e quelle degli inquirenti, lasciandoli fuggire pur avendoli sottomano, depistando le indagini con falsi colpevoli, lasciando incustoditi i loro covi a beneficio dei compari, intimidendo o facendo ammazzare i testimoni e magari aprendo una trattativa Stato-Isis per addolcire il trattamento carcerario ai detenuti, smantellare le più importanti leggi antiterrorismo del Paese, screditare, isolare e punire i magistrati che indagano sull’immondo mercimonio? No, perché è esattamente quello che è accaduto in Italia durante e dopo le “auto-stragi” del 1992 a Palermo e del 1993 a Firenze, Milano e Roma. Eppure i rappresentanti di quello stesso Stato che 25 anni fa negoziò con Cosa Nostra sulla pelle di decine di vittime innocenti continuano a commemorarle con orge di retorica e lacrime di coccodrillo. Il massimo dell’autocritica è la solita, trita polemica sulla mancata nomina di Giovanni Falcone a capo dell’Ufficio istruzione o della Procura nazionale antimafia, o sulla diffidenza che accompagnò la sua opinabilissima scelta di collaborare col governo Andreotti. Sui mandanti o i complici istituzionali e dunque occulti delle stragi, sugli artefici della trattativa Stato-mafia che le moltiplicò e sui depistaggi per coprire le tracce, silenzio di tomba.
Ieri, in un’intervista al Fatto, il Pg di Palermo Roberto Scarpinato ha messo in fila una serie di fatti documentati e inoppugnabili, unendo poi i puntini di un disegno che dà i brividi a chiunque voglia dargli un’occhiata. Non furono uomini dell’Antistato, ma del cosiddetto Stato, ad avvertire i killer mafiosi dei programmi di Falcone nel terribile weekend dell’Addaura. A rovistare nei file del suo computer al ministero della Giustizia subito dopo la sua morte. A firmare i comunicati della “Falange armata” per rivendicare e depistare ogni attentato. A essere informati in tempo reale della strategia stragista pianificata da alcuni superboss in un casolare di Enna sullo scorcio del 1991, senza far nulla per contrastarla, anzi. A spedire i carabinieri del Ros dal mafioso Vito Ciancimino per avviare una trattativa con Riina e poi con Provenzano piegando lo Stato al ricatto mafioso; a mandare al macello Borsellino, nemico irriducibile di ogni patteggiamento, in via D’Amelio meno di due mesi dopo Capaci.
E furono sempre uomini dello Stato, non dell’Antistato, a inviare un emissario per sorvegliare il caricamento del tritolo sull’autobomba (forse gli “infiltrati” che la moglie del pentito Santino Di Matteo, intercettata, pregò il marito di non nominare mai dopo il rapimento del figlio Giuseppe, poi ucciso e sciolto nell’acido). A trafugare l’agenda rossa del giudice dal teatro ancora fumante dell’eccidio; a confezionare subito dopo un falso colpevole, Scarantino, da dare in pasto ai pm per nascondere i veri colpevoli e i loro complici o mandanti esterni. A non perquisire il covo di Riina subito dopo il suo arresto, lasciando che gli indisturbati picciotti di Provenzano lo ripulissero di ogni carta e traccia. A decidere la revoca del 41-bis per 334 mafiosi detenuti un anno dopo la tormentata approvazione del decreto sul carcere duro.
A lasciarsi sfuggire nel ’93 Bagarella, inscenando un gran casino attorno al suo nascondiglio nel Messinese per farlo scappare, e poi Provenzano a Mezzojuso nel ’96. Ad avvertire Cosa Nostra che il boss confidente che aveva localizzato Provenzano, Luigi Ilardo, custode di preziosi segreti sugli apparati deviati dello Stato, stava per collaborare con la giustizia e mettere a verbale le sue accuse, per farlo eliminare appena in tempo. E ancora – aggiungiamo noi – a svuotare il 41-bis, a chiudere le supercarceri di Pianosa e Asinara, a depotenziare la legge sui pentiti, ad abolire addirittura (per un anno) l’ergastolo per gli stragisti, proprio come Riina aveva chiesto nel “papello”, ad avviare campagne politico-mediatiche contro i pm antimafia (da Caselli e il suo pool protagonista dei processi su mafia e politica a Di Matteo e agli altri magistrati impegnati tutt’oggi nel processo sulla trattativa) e contro tutti i più efficaci strumenti di lotta alla mafia: i pentiti, i testimoni di giustizia, il reato di concorso esterno in associazione mafiosa (ideato da Borsellino nell’ordinanza del maxiprocesso-ter), la custodia cautelare e le intercettazioni.
Naturalmente l’agghiacciante denuncia di Scarpinato è caduta nel vuoto, essendo il muro di gomma l’arma migliore usata dal potere contro le verità indicibili. Ora, immaginiamo che opinione si farebbe dell’Italia uno straniero che vi sbarcasse per la prima volta e leggesse i quotidiani e ascoltasse i tg e i dibattiti televisivi di questi giorni, tutti dedicati a quei mascalzoni dei pm e all’obbrobrio delle intercettazioni. Penserebbe: che strano, di solito sono i mafiosi, i killer, i rapinatori, gli scafisti, i trafficanti di droga, armi e carne umana che parlano solo di come sfuggire a quei cornuti dei magistrati e di quegli stronzi degli inquirenti, di come levarseli dai piedi e farla franca, prima di aprire bocca, si guardano intorno, evitano i telefonini e parlano sottovoce per scansare le cimici; invece in Italia tutte queste cose le dicono e le fanno i politici, che negli altri Paesi hanno preoccupazioni diverse, anzi opposte. Si domanderebbe il perché di questo bizzarro fenomeno e come potrà mai il nostro Stato combattere lo stragismo jihadista. E si risponderebbe: vuoi vedere che in Italia governa la criminalità organizzata? Risposta esatta.

LA MEMORIA DI FALCONE
Stefano Ragusa

Per onorare la memoria di Falcone, occorre avere memoria. Pietro Grasso, l’ha tradita tre volte. La prima, non firmando il ricorso in appello contro Andreotti. La seconda, dando una medaglia per l’antimafia a Berlusconi. La terza, sabotando il 416 ter con ghigliottina da Presidente del Senato. Non ha memoria un cittadino palermitano che tributa consenso al candidato sindaco Ferrandelli che ha come stratega della campagna elettorale, Totò vasa vasa, Cuffaro condannato per favoreggiamento alla mafia. Non ha memoria un cittadino palermitano che tributa consenso al candidato sindaco Leoluca Orlando, il più grande accusatore di Falcone. Orlando si vantava della primavera palermitana contro Andreotti quando la stella di Andreotti era già eclissata e lo contestava pure Totò Riina… La rete non dimentica, quella notte del 14 aprile 1990 a Samarcanda, quando Orlando insinuò che Falcone non perseguiva l’onorevole Salvo Lima. Orlando anni dopo si giustificò che stava facendo il suo mestiere di politico, ma la verità era un’altra. Pochi mesi prima, Falcone arrestò don Vito Ciancimino, in affari per miliardi con il comune di Palermo a guida Leoluca Orlando. I Palermitani onorino la memoria di Falcone, onorando la propria e mandando all’inferno i farisei dell’antimafia.

CIUCHI MA NON SEMPRE
Bruno p. Napoli
Il Matteo Renzi e il suo entourage del giglio magico insistono per mantenere il potere senza alcuna considerazione della volontà degli Italiani che hanno bocciato le loro pseudo riforme.
Si insiste con una legge elettorale pro Pd e con idee scellerate di politica industriale ed economica che ci hanno fatto precipitare nel baratro della disoccupazione e della decrescita infelice.
Ma loro insistono, incuranti degli ennesimi episodi di corruzione nel governo e nelle amministrazioni,nonostante si avvicini la tempesta dell’aumento delle tasse, dell’immigrazione incontrollata, dei diktat del Nord Europa che si prepara a silurare Draghi e il suo programma di QE e nonostante non si impari dalla vicina Grecia stretta nel morso della povertà e dei debiti.
Stolti a non considerare che siamo seduti su una bomba sociale pronta a scoppiare dall’innesto delle differenze economiche acuite da questo governo di sordi.
Davvero, Pinocchio, credi che gli Italiani siano dei ciuchi senza palle pronti ad accettare qualsiasi sacrificio per rivotare un fallito?
Gli Italiani sono strani eppure il 4 dicembre non se ne è accorto nessuno. Tutti, i giornali, la politica, i sondaggisti continuano a fare finta di niente, ma l’epoca è cambiata.

STRAGE DI LONDRA
Mia figlia che vive a Londra da 12 anni e ha anche preso la cittadinanza inglese e ha i suoceri di Manchester ha passato ore angosciose leggendo su internet fino a notte fonda qualunque cosa si riferisse all’attentato di ieri a Londra, a poco tempo dall’attentato di Manchester che è costato 22 morti.
Ricordo che il sindaco di Londra, Sadiq Aman Khan, è un avvocato laburista pakistano difensore dei diritti umani e membro di una famiglia di immigrati pakistani, specializzato in azioni contro la polizia, diritto del lavoro ed in materia di discriminazione.
Ricordo che Londra è un crocevia di popoli, culture e religioni, dove vige la massima integrazione e dove non è come in Italia dove generalmente un immigrato è accettato solo per i lavori peggiori, a Londra, se uno ha una competenza può trovare il lavoro relativo ad essa. Ricordo però tuttavia che in tutte le ultime guerre di aggressione e predazione del Medio Oriente, l’Inghilterra è stata tra le prime potenze a fianco dell’America e che America e Inghilterra e per terza la Francia (la Francia anche per l’Africa) sono profondamente odiate da milioni di cittadini del mondo che hanno dovuto subire le loro invasioni.
..
Mia figlia mi scrive:
In termini delle bombe che dire. Ci scandalizziamo solo per i nostri morti e non battiamo ciglio a quelli dei Paesi fianco. Diventa una specie di droga: se non succede un attentato le
notizie quasi non paiono più interessanti. Allo stesso tempo la droga fa assuefazione e si deve avere un trauma sempre più vicino al nostro cerchio o altrimenti non si sente nulla. Ieri sera sono stata fino alle due a leggere le notizie poi oggi la vita è ripresa come se nulla fosse. È’ una civiltà dell’ informazione e della violenza che assorda i sensi anziché risvegliarli.
Per conto mio oggi abbiamo ospitato una signora rifugiata dallo sri Lanka per due settimane. La mia piccola goccia, cercando di sentirmi ancora viva.
Nico

LA DIFFUSIONE DELL’ODIO
Viviana Vivarelli

Su Facebook, dopo i recenti attentati, leggo frasi deliranti che fomentano un odio assoluto e non attestano certo grandi livelli di moralità. Dire ” Tra noi e il mondo islamico non ci potrà mai essere nessuna integrazione” sarà pure un discorso molto seguito ma è assolutamente privo di senso. Gli Islamici nel mondo sono 1,6 miliardi, circa 1 miliardo vive in Asia, 240 milioni nell’Africa sub-Sahariana e ‘solo’ 320 milioni in Medio-Oriente. I musulmani in Europa sono circa 44 milioni (il 6% della popolazione totale). Ci sono infinite correnti, infiniti modi di praticare l’Islam, infiniti modi di porsi in relazione agli altri.
Sarebbe come se un non cristiano valutasse gli orrori commessi dagli eserciti dei Paesi cristiani o considerasse solo i cristiani integralisti (nazisti o fanatici religiosi) e dicesse “Tra noi e il mondo cristiano non ci può essere nessuna integrazione”.
Non ha nessun senso parlare di un tutto unico quando ci si riferisce a un miliardo e 600 milioni di persone. Ognuna di queste persone è diversa, esattamente come nel mondo che chiamiamo occidentale e che è a prevalenza cristiana ognuna delle persone è diversa.
La frase mostra un integralismo e una ignoranza dell’Islam giganteschi e produce solo un odio e un fanatismo pari a quelli dei fanatici musulmani.
Oltre a ciò, anche le fedi più integraliste cambiano, tutto evolve. Noi abbiamo avuto i nostri periodi di totalitarismo religioso, nel Medioevo e fino al 1600, nella lotta alle eresie, nello sterminio di 6 milioni di donne tacciate di essere streghe, nelle Crociate, poi abbiamo prodotto il rigurgito nazista, che era pure un movimento che si presentava come cristiano, con i suoi 6 milioni di ebrei uccisi.
Chi è più indietro di noi nell’evoluzione delle civiltà produce i fanatismi religiosi e gli attentati, le cui cause non sono solo religiose, ma politiche, sociali e militari.
Ma ogni civiltà, ogni cultura, ogni religione, produce le sue brave persone e i suoi santi come i suoi fanatici e i suoi demoni.
Noi non abbiamo nel nostro passato molte cose di cui vantarci e nel nostro presente abbiamo partecipato senza batter ciglio ad ogni sorta di guerra, di depredazione e di rovina. Noi occidentali dobbiamo evolvere come ogni cultura o civiltà deve evolvere. Ma evoluzione non deve significare banalmente possedere degli strumenti tecnologici più complessi. Dovrebbe invece significare sviluppare una cultura della pace e della convivenza, un mondo migliore.
E i 23 miliardi che il nostro Governo si è precipitato a versare alla NATO per nuove guerre di predazione non vanno certo in quella direzione.
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Ecco, nel mondo ci sono molte cose: C’è l’odio, il fanatismo, la guerra. C’è anche l’amore, l’aiuto reciproco, la cultura della pace. Se vogliamo dare il nostro contributo all’evoluzione umana non possiamo e non dobbiamo stare nel primo gruppo. Altrimenti non faremo che peggiorare il mondo.

WAHHABISMO
Come in altri attentati, la polizia inglese ha fatto riferimenti allo Wahhabismo.
E’ un errore considerare gli arabi tutti allo stesso modo, sarebbe come considerare gli occidentali tutti cristiani nazisti. In realtà, mentre per il cattolicesimo c’è un’autorità suprema, il papa, che detta regole e stabilisce dogmi, il mondo islamico è molto più variegato. Le due correnti principali sono sciti e sunniti.
Il Wahhabismo è una corrente molto rigida della corrente sunnita, che insiste su un’interpretazione letterale del Corano. I wahhabiti credono che tutti coloro che non praticano l’Islam secondo le modalità da essi indicate siano pagani e nemici dell’Islam. La sua interpretazione dell’Islam è quanto mai erronea e distorta e ha prodotto personaggi come Osama bin Laden e i Ṭālebān. L’esplosiva crescita del Wahhabismo ha avuto inizio negli anni settanta del XX secolo, con l’insorgere di scuole (madrasa) e moschee wahhabite in tutto il mondo islamico, da Islamabad a Culver City (California). Lla maggioranza dei wahhabiti si trova in Qatar, negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita. In Qatar i wahhabiti costituiscono il 46,87% dei fedeli. Si parla di 5 milioni di wahhabiti nella regione del Golfo Persico (a fronte dei 28,5 milioni di sunniti non wahhabiti e degli 89 milioni di sciiti).
Il Wahhabismo è stato accusato di costituire “una fonte di terrorismo globale”,e di aver provocato disunione nella comunità islamica, bollando i musulmani non wahhabiti (la maggioranza schiacciante dei sunniti e gli sciiti) di apostasia(takfīr), aprendo così la strada per il loro “versamento di sangue”.
Il Wahhabismo è stato criticato per la distruzione di siti storici, santuari e mausolei, e altre costruzioni islamiche e non islamiche e dei loro manufatti. Benché fortemente mediatizzato, il pensiero wahhabita resta fortemente minoritario e differisce o addirittura si contrappone alla maggior parte delle altre dottrine islamiche: esso mira particolarmente a una pratica religiosa puramente ritualista. I wahhabiti respingono tutte le altre correnti dell’Islam che non seguano scrupolosamente e acriticamente i loro dogmi, biasimandole come eretiche. Gli sciiti e i sufi non sono considerati dal Wahhabismo veri “credenti”.
Forte rimane l’influenza del Wahhabismo sui movimenti militanti contemporanei arabi e islamici che si propongono di disegnare nuovi equilibri geo-strategici planetari in funzione dell’eccellenza del modello islamico, ma problematico rimane un giudizio non di parte sulla sua positività o negatività, anche se il pensiero hanbalita sembra possedere (almeno in teoria) alcuni validi strumenti metodologici per affrontare positivamente, con l’arma dialettica dell’ijtihād, lo spinoso e finora non risolto problema del rapporto tra modernità e Islam.

L’Unità ha chiuso
Visto il libello che con Renzi era diventato: nessuna perdita per l’informazione e la civiltà
ma il secondo atto dei funerali del Pd dopo la sconfitta referendaria in cui Renzi è stato l’assassino e il becchino.

SENTI CHI MONITA
Marco Travaglio
Se Napolitano non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. È una bussola all’incontrario, un barometro alla rovescia. Per capire se una cosa è giusta o è sbagliata, basta aspettare che lui moniti. Se è contento, è sbagliata. Se è incazzato, è giusta. Se chiede di fare A, bisogna affrettarsi a fare B. Se auspica X, bisogna augurarsi Y. Se va a Nord, conviene buttarsi a Sud. Basta fare il contrario di quel che vuole lui per avere la certezza pressoché matematica di non sbagliare. Vi pare poco, in tempi così confusi? Fateci caso: qualunque politico abbia seguito i suoi amorevoli consigli, ne ha poi subìto le mortifere conseguenze; viceversa chi non gli ha mai dato retta oggi gode di ottima salute.
È così dal 1956, quando esaltò l’Armata Rossa che reprimeva nel sangue la rivolta di Budapest, poi appena 50 anni dopo dovette chiedere scusa. Dagli anni 80 al 1992 voleva l’alleanza del Pci col Psi di Craxi, poi sappiamo com’è andata. Nei nove anni al Quirinale ne combinò di tutti i colori. Eletto e rieletto da due Parlamenti figli del Porcellum dunque illegittimi, nel 2014 avallò la partenza dell’Italicum in Parlamento e poi, il 4 maggio 2015, appena sceso dal Colle, cazziò chi osava votare contro alla Camera. Peccato che anche quello fosse incostituzionale. E per giunta valeva solo per la Camera perché – negli auspici di Napo&Renzi – il Senato non l’avremmo più eletto noi, ma l’avrebbero nominato i Consigli regionali.
Non avevano pensato che al referendum poteva pure vincere il No, e infatti vinse: gl’italiani rasero al suolo anche la riforma costituzionale di Re Giorgio, con dentro il povero Matteo che gli aveva dato retta. Così Camera e Senato si ritrovarono con due leggi elettorali diverse. E il 5 dicembre, quando Renzi si dimise, Mattarella scoprì con grande sorpresa che non si poteva votare con due sistemi disomogenei.
Nacque così il governo-fotocopia Gentiloni per dare il tempo al Parlamento di approvare un nuovo sistema di voto proprio nel periodo meno indicato: il finale di legislatura. E lì è avvenuto il miracolo: per la prima volta i maggiori partiti han trovato un’intesa su un modello proporzionale che non avvantaggia né svantaggia nessuno. Cioè, una volta tanto, hanno partorito una legge elettorale condivisa dall’80% del Parlamento (sul testo nutrivamo e ancora nutriamo molte riserve, sperando che siano superate in aula, ma qui parliamo del metodo, non del merito). Che, diversamente dalle ultime, pare addirittura costituzionale. Un presidente emerito normale s’inchinerebbe alla stragrande maggioranza parlamentare.
E si congratulerebbe con i leader che sono riusciti là dove, sotto la sua guida, avevano fallito. Un emerito normale, appunto: non Napolitano. Il quale infatti, schiumando di rabbia e battendo i pugni come i misirizzi del Far West, davanti agli adoranti corazzieri Cassese, Manzella, Bassanini, Dini e Bonino, insomma la meglio gioventù, si scaglia contro il Parlamento che dopo due lustri osa approvare una legge che non piace a lui (infatti è legittima).
Accusa i quattro leader dell’accordo di “calcolare esattamente le proprie convenienze”, mentre ai suoi tempi – quando B. e Renzi imponevano agli altri le loro leggi illegali a colpi di maggioranza e di fiducie – si seguivano solo gli interessi del Paese. E attacca la decisione dei 4/5 del Parlamento di staccare la spina al quarto governo consecutivo mai voluto dagli elettori: un “patto extracostituzionale… semplicemente abnorme” solo perché non piace a lui. E perché “in tutti i Paesi democratici europei si vota alla scadenza naturale”. Con tanti saluti al capo dello Stato, che casomai non lo sapesse non è più lui e che, sulle elezioni anticipate, ha tutt’altra posizione.

DISEGUAGLIANZE
ALESSANDRO GILIOLI
«Cosa ci siamo dimenticati? Cosa ci siamo dimenticati?
Ci siamo dimenticati di voi!
Ci siamo dimenticati delle donne e dei bambini che cambieranno questo mondo con il loro amore e la loro gentilezza e con la loro meravigliosa, divina inclinazione al gioco.
Ci siamo dimenticati di essere felici».
(Il sogno di Lenny Belardo, da “The Young Pope”)

..vorrei partire da una signora che l’altra sera, mi pare venerdì, era a Otto e mezzo sulla Sette. La signora si chiama Anna Falcone, fa l’avvocato, non fa parte di nessun partito, però l’autunno scorso si è impegnata nei comitati per il No al referendum del 4 dicembre e in tivù l’hanno invitata a parlare della Costituzione nel giorno della festa della Repubblica.
Falcone allora è partita dall’articolo tre: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto l’uguaglianza”.
E di lì il discorso è arrivato al tema enorme ma quasi assente nel dibattito politico italiano – e anche dal vocabolario della sx: le disuguaglianze, l’eccesso spaventoso di disuguaglianze che si è intrecciato alla crisi economica dal 2008 a oggi, ma che affonda le sue radici molto prima.
Diceva Adriano Olivetti che in un capitalismo umano ed equilibrato «nessun dirigente, neanche il più alto in grado, deve guadagnare più di dieci volte l’ammontare del salario minimo». Oggi ci sono amministratori delegati che guadagnano più di mille volte rispetto a un loro dipendente.
La spesa mensile in consumi delle famiglie benestanti in Italia è ormai più del doppio rispetto a quella delle famiglie più povere, dati Istat.
Il 10 % degli italiani possiede 2000 miliardi di euro in ricchezza mobiliare: conti in banca, azioni, titoli. Duemila miliardi di euro, pari a metà di tutto il patrimonio privato, pari a quasi tutto il debito pubblico.
E un eccesso di diseguglianze peggiora la vita di tutti; è dimostrato che quando le disuguaglianze sono troppe, aumenta la delinquenza e quindi diminuisce la sicurezza di tutti: rapine, omicidi e scippi crescano in misura direttamente proporzionale all’allargamento della forbice sociale, all’abisso crescente tra base e vertice della piramide
E l’Italia è uno dei Paesi con maggiori disuguaglianze sociali in Occidente, insieme a Stati Uniti e Regno Unito, come ha detto proprio l’altro giorno l’economista premio Nobel Joseph Stiglitz.
Ecco, per vent’anni la sx in Italia si è dimenticata o quasi di parlare di tutto questo – e di fare qualcosa per invertire la tendenza. Non so se è colpa di Berlusconi – che ci ha costretto a parlare di lui – o se è colpa, chessò, di Blair e della sua “terza via”, di D’Alema e dei suoi tatticismi di palazzo, di Renzi del suo vuoto nuovismo. Non lo so.
So però che in altri Paesi del mondo – ultima, la Gran Bretagna – la sx esiste in tanto in quanto mette la questione della troppa disuguaglianza – dei “molti versus i pochi” – al centro del suo linguaggio e delle sue proposte.
Forse ha fatto bene l’avvocato Falcone, l’altra sera in televisione, a ricordarci questa cosa di base. Oggi vedo che Falcone – insieme a un’altra persona che stimo, Tomaso Montanari – fa seguire alle parole gli atti, o almeno un loro tentativo.
Il mio in bocca al lupo non è tanto per loro, o per gli effetti elettorali che questa cosa può avere, ma per chiunque rimetta le troppe disuguaglianze del presente al centro di quella cosa che si chiama politica.

NEOLIBERISMO
Il neoliberismo non è altro che la corsa di una cricca di individui ad aumentare il loro arricchimento più che possono e costi quel che costi a tutti gli altri.
@Giorgio Quinque
“come se fosse un giocattolo e non avesse portato milioni di persone alla miseria, come se non avesse lasciato a terra le vittime dopo il procurato allarme terroristico dello spread, dopo la politica economica criminale che ha portato all’arricchimento di un ceto sempre più forte, spregiudicato, violento e ignorante”.
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IL FISCO AMICO SECONDO IL PENSIERO RENZISTA
Al via i prelievi forzosi e coatti da parte dell’Agenzia delle Entrate direttamente e senza alcuna previa autorizzazione burocratica dai Conti Correnti bancari e postali degli italiani.
In sostanza lo Stato “amico”,il fisco “umano” e le agenzie di riscossione,si trasformano in cravattari estorsori mettendo i tentacoli sui risparmi degli italiani. Il prelievo forzoso riguarderà ogni multa,ogni tassa non pagata,ogni debito anche piccolo con lo Stato AMICO.
E’ una situazione abominevole e moralmente inaccettabile perché lede la privacy e la dignità dei risparmiatori che porterà ad una situazione di 2 pesi e 2 misure perché a chi ha grossi conti in banca il prelievo non lederà la sua stabilità economica,ma viceversa immaginiamo il dramma psicologico che subirà il piccolissimo risparmiatore! faccio un ESEMPIO CONCRETO:
Mettiamoci nei panni di una persona anziana che sopravvive a stento con una pensione di reversibilità minima di 400-500€ al mese; a questa persona gli arriva dal proprio Comune di residenza una bolletta TARI o IMU da 500 o 600€,cifra che non può permettersi di pagare perché deve scegliere tra mettere il piatto a tavola oppure ridursi alla fame per onorare questa mazzata; questa persona ha un piccolo conto in banca di 6-7 o 8000€ che non tocca da anni perché è l’unica risorsa che potrà permettergli un funerale dignitoso quando arriverà il momento…e a questo piccolo Conto,lo Stato AMICO metterà le mani prelevandogli forzosamente 1/10mo di quel poco che ha,e poi mettiamo che capiti un’altra stangata l’anno dopo che non può onorare,ecc,ecc,…ed ecco che lo Stato AMICO in pochi anni gli ha prosciugato il poco che aveva in Banca…immaginiamoci la devastazione psicologica e morale di questa persona…
Il #PD renziano e democristiano con questa trovata ha davvero oltrepassato il limite della morale; è la certificazione definitiva che vogliono spolpare un intero popolo portandolo alla fame.

ORRORE PER LA RICHIESTA DI RIMANDARE A CASA RIINA PERCHE’ MUOIA CON DIGNITA’

LETTURA NON CONSIGLIATA A TUTTI…
(Leggete questo se avete il coraggio…)

“Io ho detto al bambino di mettersi in un angolo, cioè vicino al letto, quasi ai piedi del letto, con le braccia alzate e con la faccia al muro. Allora il bambino, per come io ho detto, si è messo faccia al muro. Io ci sono andato da dietro e ci ho messo la corda al collo. Tirandolo con uno sbalzo forte, me lo sono tirato indietro e l’ho appoggiato a terra. Enzo Brusca si è messo sopra le braccia inchiodandolo in questa maniera (incrocia le braccia) e Monticciolo si è messo sulle gambe del bambino per evitare che si muoveva. Nel momento della aggressione che io ho buttato il bambino e Monticciolo si stava già avviando per tenere le gambe, gli dice ‘mi dispiace’ rivolto al bambino ‘tuo papà ha fatto il cornuto’ (…) il bambino non ha capito niente, perché non se l’aspettava, non si aspettava niente e poi il bambino ormai non era… come voglio dire, non aveva la reazione di un bambino, sembrava molle… anche se non ci mancava mangiare, non ci mancava niente, ma sicuramente la mancanza di libertà, il bambino diciamo era molto molle, era tenero, sembrava fatto di burro… cioè questo, il bambino penso non ha capito niente. Sto morendo, penso non l’abbia neanche capito. Il bambino ha fatto solo uno sbalzo di reazione, uno solo e lento, ha fatto solo questo e non si è mosso più, solo gli occhi, cioè girava gli occhi. (…) io ho spogliato il bambino e il bambino era urinato e si era fatto anche addosso dalla paura di quello ce abbia potuto capire o è un fatto naturale perché è gonfiato il bambino. Dopo averlo spogliato, ci abbiamo tolto, aveva un orologio da polso e tutto, abbiamo versato l’acido nel fusto e abbiamo preso il bambino. Io ho preso il bambino. Io l’ho preso per i piedi e Monticciolo e Brusca l’hanno preso per un braccio l’uno così l’abbiamo messo nell’acido e ce ne siamo andati sopra. (…) io ci sono andato giù, sono andato a vedere lì e del bambino c’era solo un pezzo di gamba e una parte della schiena, perché io ho cercato di mescolare e ho visto che c’era solo un pezzo di gamba… e una parte… però era un attimo perché sono andato… uscito perché lì dentro la puzza dell’acido era… cioè si soffocava lì dentro. Poi siamo andati tutti a dormire.
(Atti del processo tratti da “al posto sbagliato, storie di bambini vittime di mafia).”

Non possiamo dimentica che Riina è il capo di Cosa Nostra. Che perfino dal carcere ha ordinato assassini e stragi. Che non so è mai pentito. Che fece il primo morto a 19 anni e fu scarcerato, che a 39 anni fu tra gli esecutori della cosiddetta «strage di Viale Lazio», che doveva punire il boss Michele Cavataio, che fu esecutore materiale dell’omicidio del procuratore Pietro Scaglione e, nello stesso anno, partecipò a vari sequestri, che fece sequestrare e uccidere Luigi Corleo, suocero di Nino Salvo, ricco e famoso esattore affiliato alla cosca di Sale, che ordinò l’uccisione di Francesco Madonia, capo della cosca di Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) e strettamente legato ai Corleonesi, che fece eliminare Giuseppe Panno, capo della cosca di Casteldaccia strettamente legato a Bontate e fece uccidere poi anche il boss Salvatore Inzerillo, strettamente legato a Bontade e che i boss dello schieramento che faceva capo a Riina uccisero oltre 200 mafiosi della fazione Bontate-Inzerillo-Badalamenti mentre molti altri rimasero vittime della cosiddetta «lupara bianca», che Riina si inserì poi nel gruppo democristiano di Andreotti sostenendo Ciancimino e offrendo alla “Commissione” di ammazzare gli avversari politici avversari di Ciancimimo, dopo di che fu ucciso Michele Reina, segretario provinciale della Democrazia Cristiana che era entrato in contrasto con costruttori legati a Ciancimino, poi il 6 gennaio 1980 venne eliminato Piersanti Mattarella, presidente della Regione che contrastava Ciancimino, 2 anni dopo venne trucidato Pio La Torre, segretario regionale del PCI che aveva più volte indicato pubblicamente Ciancimino come personaggio legato a Cosa Nostra. Nella seconda guerra di mafia Salvo Lima divenne il referente di Riina e sollecitò, si dice, anche Andreotti per migliorare in Cassazione la sentenza del Maxiprocesso di Palermo che condannava Riina e molti altri boss all’ergastolo. ma gli ergastoli furono confermati dopo che il maggior testimone era stato Buscetta. Riina autorizzò i capofamiglia ad eliminare i familiari dei pentiti “sino al 20º grado di parentela”, compresi i bambini e le donne. Per uno strozzino che aveva agito da cane sciolto fu fatta la sentenza di darlo in pasto ai maiali. Il vicecomandante dei Ros, Mario Mori, incontrò tra giugno e ottobre 1992 Vito Ciancimino, proponendo una trattativa con Cosa Nostra per mettere fine alla lunga scia di stragi che insanguinavano Palermo. La proposta era in realtà, secondo la versione fornita da Mori, una trappola per cercare di stanare qualche latitante, ma Riina rispose alla richiesta con il famoso Papello, un documento di richieste per ammorbidire le condizioni dei detenuti, degli indagati, delle loro famiglie, la cancellazione della legge sui pentiti e la revisione del maxiprocesso. Per quanto poi Mori abbia smentito, la trattativa tra Stato e Cosa nostra “ci fu e venne quantomeno inizialmente impostata su un do ut des L’iniziativa fu assunta da rappresentanti dello Stato e non dagli uomini di mafia.
Il 15 gennaio del 1993 Riina fu catturato dal Crimor (squadra speciale dei ROS guidata dal Capitano Ultimo). Da anni aveva abitato tranquillamente nella sua villa. Fu condannato a due ergastoli. L’arresto fu favorito dalle dichiarazioni dell’ex autista di Riina, Baldassare (Balduccio) Di Maggio al generale dei carabinieri Francesco Delfino, che decise di collaborare per ritorsione verso Cosa Nostra che lo aveva condannato a morte.
Nel 1995, nel processo per l’omicidio del tenente colonnello Giuseppe Russo, Riina venne condannato all’ergastolo insieme con Bernardo Provenzano, Michele Greco e Leoluca Bagarella; lo stesso anno, nel processo per gli omicidi dei commissari Beppe Montana e Ninni Cassarà, venne pure condannato all’ergastolo insieme con Michele Greco, Bernardo Brusca, Francesco Madonia e Bernardo Provenzano, a cui seguì il processo per gli omicidi di Piersanti Mattarella, Pio La Torre e Michele Reina, nel quale gli viene inflitto un ulteriore ergastolo insieme con Michele Greco, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci. Nel 1996 Riina venne nuovamente condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Antonino Scopelliti insieme con i boss Giuseppe Calò, Francesco Madonia, Giuseppe Giacomo Gambino, Giuseppe Lucchese, Bernardo Brusca, Salvatore Montalto, Salvatore Buscemi, Nenè Geraci e Pietro Aglieri. Sempre nel 1995, nel processo per l’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, del capo della mobile Boris Giuliano, e del professor Paolo Giaccone, Riina venne condannato all’ergastolo insieme con Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Bernardo Brusca, Francesco Madonia, Nenè Geraci e Francesco Spadaro.
Nel 1997, nel processo per la strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la scorta (Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo), Riina venne condannato all’ergastolo insieme con i boss Pietro Aglieri, Bernardo Brusca, Giuseppe Calò, Raffaele Ganci, Nenè Geraci, Benedetto Spera, Nitto Santapaola, Bernardo Provenzano, Salvatore Montalto, Giuseppe Graviano e Matteo Motisi. Lo stesso anno, nel processo per l’omicidio del giudice Cesare Terranova, Riina ricevette un altro ergastolo insieme con Michele Greco, Bernardo Brusca, Giuseppe Calò, Nenè Geraci, Francesco Madonia e Bernardo Provenzano.
Nel 1998 Riina venne condannato all’ergastolo insieme con il boss Mariano Agate per l’omicidio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto. Nel 1999, viene condannato all’ergastolo come mandante per la strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque dei suoi uomini di scorta (Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina). Insieme con lui vengono condannati alla stessa pena i boss Pietro Aglieri, Salvatore Biondino, Carlo Greco, Giuseppe Graviano, Gaetano Scotto e Francesco Tagliavia.
Nel 2000 subisce un’ulteriore condanna all’ergastolo insieme con Giuseppe Graviano, Leoluca Bagarella e Bernardo Provenzano per l’attentato in Via dei Georgofili, in cui persero la vita 5 persone e subirono enormi danni musei e chiese, oltre che per gli attentati di Milano e Roma[. Nel 2002, per l’omicidio del giudice in pensione Alberto Giacomelli, Riina venne condannato all’ergastolo come mandante[; lo stesso anno la Corte d’Assise di Caltanissetta condannò Riina all’ergastolo per l’omicidio del giudice Rocco Chinnici insieme con i boss Bernardo Provenzano, Raffaele Ganci, Antonino Madonia, Salvatore Buscemi, Nenè Geraci, Giuseppe Calò, Francesco Madonia, Salvatore e Giuseppe Montalto, Stefano Ganci e Vincenzo Galatolo; sempre lo stesso anno, Riina venne condannato nuovamente all’ergastolo insieme con il boss Vincenzo Virga per la strage di Pizzolungo, in cui persero la vita Barbara Rizzo e i suoi figli Salvatore e Giuseppe Asta, gemelli di 6 anni[.
Nel 2009 Riina ricevette un altro ergastolo insieme con Bernardo Provenzano per la strage di viale Lazio. Nel febbraio 2010, ancora un ergastolo per Riina, che insieme con i boss Giuseppe Madonia, Gaetano Leonardo e Giacomo Sollami, decise nel 1983 l’omicidio di Giovanni Mungiovino, politico della DC che si era opposto alla mafia corleonese, Giuseppe Cammarata, scomparso nel 1989 e Salvatore Saitta, ucciso nel 1992. Il 26 settembre 1970 del giornalista Mauro De Mauro[60]. Il 26 gennaio 2012 gli viene inflitta una condanna all’ergastolo da parte della Corte di Assise di Milano perché ritenuto il mandante dell’omicidio di Alfio Trovato del 2 maggio 1992 avvenuto in via Palmanova a Milano. Siamo a 17 ergastoli.
A partire dal 1995 Riina è in carcere, per 3 anni nel carcere duro secondo il 41 bis, poi gli è stato permesso vedere altri carcerati, dal carcere rilasciò dichiarazioni minacciose contro il procuratore Giancarlo Caselli e altri rappresentanti delle istituzioni, e contro don Luigi Ciotti.
Riina ha 87 anni, ha problemi cardiaci da molto tempo ed è sempre stato curato nel carcere. A nessun mafioso condannato all’ergastolo è stato mai concesso di morire a casa.

Nelle richieste che su tutti i giornali (2 su IFQ) solleciti giornalisti si impegnano a lanciare perché Riina, reo delle peggiori stragi di mafia e colpito da 17 ergastoli, possa avere “una morte dignitosa”, non si legge certo un’umana pietà né il desiderio di mostrare che lo Stato è meglio della mafia.
Poiché finora ogni mafioso condannato all’ergastolo è morto in carcere e per i suoi delitti ha ricevuto cure statali e questa richiesta MAI si era vista nella storia della repubblica, quello che si scorge dietro a tanta moralità dichiarata è qualcosa di allucinante e diabolico: il fatto che ANCORA pezzi dello Stato patteggiano con pezzi della mafia e ANCORA lo Stato si piega ai diktat della mafia. E questo copre scandalosi affari reciproci, orribili inciuci per avere o dare voti, ricchezza e potere. Insomma il papello non è mai morto. Il patto oscuro Stato-mafia per cui Napolitano ingiunse la distruzione di intercettazioni delittuose e per cui Andreotti fu assolto a prescindere per tutti i delitti commessi con la mafia fino al 1980. La DC formalmente è morta, ma tutta la sua parte criminale e delittuosa che governò l’Italia per 50 anni col plagio della popolazione e il patto elettorale con la mafia non è mai morta e vive con noi.
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SATIRA
“Riina è malato e ha diritto ad una morte dignitosa”.
Tipo farlo passare su un viadotto imbottito di tritolo. [@mic_tod]

David Divad
Riina, la Cassazione:“Il boss è malato, ha diritto ad una morte dignitosa”.Falcone e Borsellino invece stavano bene e potevano crepare così?
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NANDO DALLA CHIESA
La dignità, certo. Nel momento della morte, certo. Morirono ricchi di dignità gli uomini e le donne che Riina fece squartare e sfigurare, togliendo loro la possibilità di essere anche solo sfiorati in viso dai loro cari. Dignitosi nell’animo, macellati nelle carni.
Mentre nessuno macellerà nelle carni Totò Riina, che a quelle carneficine brindava felice con il suo “moesciandon”. Verrebbe voglia di chiedersi a quali diritti possa mai appellarsi chi, per mezzo secolo, ha fatto strame dei diritti altrui. Poi avanza la ragione della propria diversità.
Io non perdono. Lo considererei un tradimento non solo verso la mia storia, ma verso centinaia e centinaia di altre terribili storie. Ma so accettare che un ergastolano ebbro di sangue, possa uscire dal carcere per andare a morire nel suo letto. Non diciamo “dignitosamente”, però, perché mai Totò Riina potrà morire con dignità. Diciamo “in libertà”; ovvero dignitosamente per noi, per la nostra democrazia, perché gli siamo infinitamente superiori. Accetto che esca per andare a morire nel suo letto, però. Non per starsene agli arresti domiciliari a dare ordini o minacciare. Perché ricordiamo bene i ciechi messi in libertà che vanno a fare stragi di testimoni. I pazzi che riprendono lucidamente le fila dei loro affari. I moribondi che d’incanto si svegliano e camminano. Se Riina è moribondo, se ha cioè i giorni contati, lo decidano periti medici liberi e ci si giochino la faccia pubblicamente, professionalmente. La Cassazione ha raccolto perizie incontrovertibili prima di lanciare il suo messaggio? O ha sposato per principio l’idea che un mafioso che arriva su un lettino a un processo sia ormai in fin di vita?
Questo è il problema. Ne stiamo vedendo francamente troppe, di sentenze strane, per non pretendere di stare, almeno questa volta, in uno Stato serio. Generoso, ma serio.

VINCOLO DI MANDATO
Sono d’accordo con chi pensa che si deve cambiare l’art. 67 della Costituzione che vieta il vincolo di mandato.
La delega popolare che elegge un candidati assomiglia ora ad una cambiale in bianco firmata a favore di questo o quel partito. Questo lo vediamo molto bene nel nostro Paese. Che senso ha parlare di vincolo di mandato quando i membri del Parlamento sono addirittura nominati dai partiti e si continuano a fare liste preformate fisse? Insomma, la natura rappresentativa del nostro sistema è in crisi proprio anche per gli abusi che sono stati perpetrati sul vincolo di mandato. Un parlamentare dovrebbe essere giuridicamente vincolato ad eseguire la volontà dei suoi elettori, non i diktat del suo capo partito, e dovrebbe essere, pertanto, responsabile verso il corpo elettorale che lo ha eletto.
Renzi ha cancellato di fatto l’articolo 67 che celebra la libertà di opinione e l’assenza di mandato dall’alto come uno dei pilastri di una Repubblica democratica.
Renzi ha governato dispoticamente e vuole solo yesman = uomini-zombi proni e servili che ubbidiscano a qualunque cosa lui dica in vista di ipotetici vantaggi derivanti dalla loro incondizionata disponibilità e non ha esitato finora a estromettere soci di partito, Ministri, parlamentari, presidenti della rai o direttori di testate secondo i suoi umori.
Il nostro Parlamento è la dimostrazione più evidente di questo abuso con l’aggravante di essere diventato un sistema “piramidale” in cui il potere discende dall’alto. In pratica Renzi ha trasformato la nostra Repubblica in un sistema feudale: Imperatore, vassalli, valvassori e servi della gleba. Inutile dire in quale fascia stiamo noi.
Si è vietato il mandato dal basso per imporne uno dall’alto e questo è ciò che di più contrario alla democrazia possiamo immaginare.
Il mandato dal basso esiste già in molti Stati americani e permette di mandare a casa politici eletti che siano stati indegni della loro funzione o abbiano tradito le promesse fatte agli elettori.
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LA RAI DI MATTEO
vv
Quello che sta accadendo in RAI con Renzi è anche peggio di quello che succedeva nel ventennio berlusconiano, dove almeno si imponevano nei palinsesti procaci olgettine di comprovata generosità sessuale. Archiviata totalmente la possibilità di una informazione alternativa e negata persino una informazione approssimativa che accenni vagamente alla realtà, spedita su un altro pianeta la sola possibilità di una informazione pluralista, messi in salvo con oculato silenzio i rei di partito, sotterrati i superstiti viventi dei terremoti e delle truffe bancarie, bombate con opportuni squilli di trombone le pseudo verità renziane sempre fresche e nuove di giornata, non basta al despota MR una Rai prona e ginocchiona. Egli arriva a defenestrare la Berlinguer per aver fatto velati accenni al M5S e Campo Dell’Orto per non aver annichilito la Berlinguer sul campo. Renzi ha un modello di giornalismo assoluto in mente, che non è nemmeno alla Riotta ma alla Minzolini, la feccia del giornalismo che risale il pozzo di Via Teulada, uno che mira a superare nel peggio persino Fede, uno che le notizie che a Renzi non piacciono nemmeno le vede.
Come diceva Ellekappa:
-Cos’è questo giornalismo deviato?
-Qualunque cosa che non corrisponda a un giornalismo scodinzolante

TRUMP E L’ACCORDO SUL CLIMA

Il 12 dicembre 2015 Obama fece lo storico accordo sul clima con cui gli Stati uniti si univano finalmente a 195 nazioni riunite a Parigi per mettere un freno al riscaldamento globale e difendere la Terra. Ma al G4 Trump ha tentato di rifiutare questo accordo che è accettato oggi anche da India e Cina. Ma la Merkel, Macron e Gentiloni gli hanno ribadito in una nota congiunta che «l’intesa sul clima non rinegoziabile. L’accordo di Parigi è uno strumento vitale per nostro pianeta». L’accordo sul clima resta una pietra angolare nella collaborazione tra i Paesi per affrontare efficacemente e tempestivamente i cambiamenti climatici e per attuare gli impegni previsti dalla Agenda 2030 sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile». Affermano che l’accordo di Parigi non può essere rinegoziato.
Un Paese che annuncia il ritiro dall’ accordo sul clima deve pazientare tre anni dal 4 novembre 2016, poi dovrà rispettare un preavviso di un anno per uscire definitivamente. Quindi gli Stati Uniti potranno uscire dall’ accordo nel novembre 2020, cioè durante la prossima elezione presidenziale americana. C’ è ancora speranza.

LA FABBRICA DEL CONSENSO
Il paradosso della nostra epoca è che la quantità d’informazioni non corrisponde alla loro qualità. Non sentiamo parlare che di storytelling, narrazioni artificiali. Ma cosa raccontano i media? Herman e Chomsky alla fine degli anni Ottanta tracciarono il profilo del sistema d’informazione americano, parlando di Fabbrica del consenso: una stampa accondiscendente serve a formare un’opinione pubblica mansueta e malleabile.
De Bortoli scriveva un anno fa: “Per gran parte della classe dirigente italiana, pubblica e privata, l’informazione non è una risorsa, ma un male. Il pericolo maggiore è il conformismo. Questo è un Paese in cui c’è un forte senso di fastidio verso il dissenso da parte della classe dirigente pubblica, privata e dei poteri rimasti. Un tempo certi poteri come Fiat, Mediobanca contavano più di oggi. Con molti difetti, ma non erano privi di ‘sentimento nazionale.. Personaggi anche discutibili ma con una loro etica personale. Dove non c’è un’informazione viva, scrupolosa e attenta ci sono opacità, arbitrio, corruzione, disprezzo del merito. Oggi si ha sempre il sospetto che il giornalista non faccia bene il proprio mestiere, che sia agli ordini di qualcuno o addirittura prezzolato. L’atteggiamento di Renzi e dei suoi comunicatori verso i quotidiani è pari a quello che avevano Berlusconi e i suoi comunicatori. Anzi, a volte è peggio. Si sottovaluta la necessità di avere nel Paese un dibattito con posizioni diverse, autentiche, anche dure. Che aiutano tutti, soprattutto chi governa. Discutere con sincerità dei problemi rende l’opinione pubblica – il vero architrave di un sistema democratico – più avvertita, responsabile e libera. È un antidoto naturale al populismo: la gente è indotta ad approfondire. Il cittadino non è un suddito. Renzi non dovrebbe temere un dibattito vero sollevato da un giornalismo libero e autonomo dal potere: una discussione aperta facilita il raggiungimento delle soluzioni migliori. Le buone politiche risaltano di più e gli errori vengono corretti in tempo. Se il dibattito è reticente, opaco copre gli errori e le collusioni, favorendo i pochi che sanno ai danni dei tanti che non sanno. Parlare di ‘gufi’ e ‘rosiconi’ e attaccarli non è democrazia. emargina il dissenso, addirittura lo criminalizza come un disfattismo anti-patriottico. Chi dubita della politica economica di Renzi – fatta di molte spese utili unicamente a guadagnare consenso – non è un irresponsabile che gioca allo sfascio, ma una persona che vuole continuare a ragionare con la propria testa senza consegnarla all’ammasso del potere renziano. Che peraltro non tollera intralci ed è pronto anche alla vendetta. Un altro dei conformismi di cui non si discute è la grande concentrazione di potere renziano: non c’è mai stata come in questo periodo un’invasione di campo da parte della politica in decisioni che riguardano anche società quotate e private.”

ERUDIZIONE E CULTURA
Viviana Vivarelli
L’erudizione è un accumulo di dati e interessa la memoria. La cultura è una visione del mondo che riguarda la parte più profonda di noi, l’anima, la coscienza, il senso del valore della vita, la relazione con gli altri, la relazione con l’invisibile. La cultura è una strada verso la libertà, ma non è fatta solo di materiale scolastico o letterario. E’ fatta di esperienze, di vita vissuta, di relazioni, di riflessioni, di scelte, di rispetto per l’alterità e la diversità, di conoscenza di noi stessi.
Molti possono essere eruditi, ma le persone colte sono poche.
Antonio Gramsci diceva: “Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri”.
Inutile dire che il Potere oggi (e i media che gli sono servi e massimamente la nostra televisione) non hanno e non ci danno né erudizione né cultura.
Abbiamo alcune speranze nella scuola e nei suoi operatori che spesso non sono all’altezza del loro ruolo. Incontrare un buon insegnante che non ti indirizza tanto ad accumulare qualche dato ma ti fa capire i valori della vita per te e per gli altri è una condizione fortunata ma molto rara del destino.
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Io ho avuto una lunga vita, dedicata tutta allo studio e all’insegnamento, e per quel che posso ricordare le persone più colte che ho incontrato in senso lato ed etico sono state persone che a mala pena erano andate a scuola, ma quello che ho imparato da loro, dalle loro storie, dalle loro esperienze, dalla loro visione della vita, dal modo con cui mi accoglievano o consideravano gli altri andava molto oltre qualunque erudizione, titolo di studio o riconoscimento accademico, perché non era la materia spesso morta dei libri e delle conoscenze formali, ma era crescita morale e sociale nella vita vera. E anche nei miei tanti anni di insegnamento mi sono trovata ad essere io quella che imparavo e gli altri quelli che mi insegnavano.
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WORK IN PROGRESS
Mi sono sempre considerata, a buon diritto e con orgoglio, un cane sciolto, una voce fuori dal coro, presupposto ineliminabile della libertà di ricerca e della relatività di un giudizio che vorrei fosse sempre work in progress. Per questo mi definisco no global piuttosto che liberale e 5stelle piuttosto che grillina.
Voglio avere la certezza di un ideale grande ma anche la progressività di una ricerca perenne.
Oggi purtroppo ci sono troppi dogmatici, o dovrei dire anche peggio, tanti servi o cloni. Il dogmatico è acritico, aprioristico, assoluto, categorico, portato ad asserzioni indiscutibili, facilmente clone di un tizio che senza merito si è posto a capo di qualcosa. Nel suo profondo è un pigro mentale, uno non nato alla propria autonomia di essere pensante.
Il suo opposto è l’uomo anticonformista, aperto, disponibile, flessibile, critico, dubbioso, comprensivo, libero, elastico.
Chi cerca di essere una voce fuori dal coro si pone in una discontinuità fruttuosa nel panorama umano italiano manipolato, conformato, omologato, con l’inedia di quei pericolosi (per il potere) meccanismi neuronali, detti anche ‘ragionamenti’ che, con pericoloso effetto domino, metterebbero in crisi il rassicurante quadro complessivo, così doviziosamente rappresentato dai tanti trombettieri di Stato.
In questo coro di trombettieri stonati i media la fanno da padrone ma anche una certa opinione pubblica di basso livello fa tappetino.
Le uniche windows dalle quali si riesce a respirare idee nuove sono quelle che si aprono in rete.
Tanti anni fa, la tv era comunemente associata all’idea di “finestra sul mondo”. Oggi, secondo il nostro antidemocraticissimo governo, quella finestra deve rimanere accuratamente chiusa. Gli spifferi fanno male, specialmente quando si è anziani. Abbiamo un Governo per vecchi che vorrebbe che diventassimo tutti vecchi, cioè arteriosclerotici, rigidi, passivi, inerti. Ma la vita, come la democrazia, sta da un’altra parte.
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PENSIERI
Qualche volta restiamo lungamente nel buio, qualche volta siamo graziati. Senza capire cosa dipenda da noi e cosa no. Come fossimo cavie in un esperimento fuori della nostra portata. Non abbiamo fatto noi il labirinto, non sappiamo niente della strada né di cosa c’è oltre la strada. Eppure continuiamo a cercare e a cercare di capire.
Mi piace pensarmi un essere pensante, molto meno pensarmi un essere condizionato. Le mie domande sono il mio possesso. La mia capacità di evolvere attraversando risposte diverse è la mia forza. La mia libertà è di pensare e di cambiare, di fare ipotesi e di creare nuove possibilità mentali. Libertà anche di essere, un giorno, tutto quello che il giorno prima non credevo mai di poter diventare.
La mia comunicazione è il mio messaggio e questo messaggio è sempre la mia interezza. Sono ciò che so. E so che posso sapere sempre di più ed essere sempre di più, che posso aprirmi a una realtà più grande che è ‘qualcosa là fuori’ e non saprò mai se è quella realtà che mi cerca o sono io che cerco lei.
Le cose si incontrano quando i tempi sono maturi e qualche volta le cose ci lasciano perché possiamo maturare incontri più grandi. Il vecchio esce perché il nuovo cerca di entrare.
Noi siamo là dove la nostra energia si focalizza, essa si cerca però malgrado le nostre resistenze perché deve fare attraverso noi un cammino d’esperienza che forse attraverso noi deve compiersi per il bene di tutti.
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RIDERE :- )
Mi ha raccontato Gianni, medico, che non fu Jenner a scoprire il vaccino del vaiolo ma sua moglie a informarlo che i contadini che l’avevano preso dalle vacche, poi non si ammalavano più.

Lella Costa

Dio vede Adamo ed Eva.
Adamo dorme.
Eva sta con una mela in mano.
-Che fai con quella mela, Eva?- dice Dio
-Non saprei – risponde lei con aria sognante – Sto pensando. Hai notato come le mele cadano tutte verso il basso? Ci deve essere una qualche forza di gravitazione universale.
-Tranquilla. Passeranno millenni prima che se ne accorga anche lui.
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RIMEMBRANZE DI VECCHI SPINOZA
(Ah, le belle memorie della gioventù…era il novembre del 2009)
Carabinieri a casa Mastella. Al loro arrivo il cane ha scodinzolato.
Secondo i Pm la moglie di Mastella deve lasciare la Campania. Ma non si è capito a chi.
Sandra Lonardo: “Mi crolla il mondo addosso”. Speriamo prenda bene la mira.
Tremonti: “Credo nel posto fisso”. Co-co-cosa? (Subito dopo ha specificato: “Dopo la morte”)
Anche molti giovani credono nel posto fisso. Di solito è la casa dei genitori.
Maroni: “Nuove misure per integrare gli islamici”. Con i leghisti sono bastati due o tre ministeri.
Visita lampo di B in Russia. Un Putin tour.
B-Putin, accordo sui tram: uno la distrae e l’altro le tocca il culo.
B: “Sono nel cuore di molti italiani”. Sappiamo tutti da dove è entrato.
Il premier: “Mai fatto gaffe”. Solo qualche figura di merda. “Non ho mai fatto alcuna gaffe, nemmeno una”. (Mi ha preso per stanchezza: io gli credo).
“Radici cristiane sempre più ignorate” ha detto quel tizio vestito di bianco.
..e ribadisce: “L’Europa si fonda su radici cristiane”. Per esserne tanto sicuro deve aver confessato parecchi banchieri.
Il bandito Graziano Mesina all’Isola dei Famosi. Ha voglia di riscatto. (Che tempi! Di questo passo avremo presto dei pregiudicati in Parlamento!! :-))). Ma il legale di Mesina annuncia: “Ricorreremo in appello”.
Polemica nel Pdl: “E’ ingiusto che chi ha commesso crimini odiosi vada in tv”. Al massimo può esserne il proprietario.
Gesù appare all’Ikea. Disorientati i teologi: questo dimostrerebbe che ha una moglie.
Facebook, migliaia gli iscritti al gruppo “Uccidiamo B” (era il 2009! Sono gli stessi che ora ‘si alleano’ con B!!). Immediatamente creato un altro gruppo per contrastare l’iniziativa: “No, uccidiamolo noi”.
Destano preoccupazione le minacce sui social network: il gattino Virgola messo sotto scorta.
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Dopo il caso Lapo, la Fiat si è ripresa.
Dopo il caso Marrazzo 3 milioni di elettori.
A volte, dopo una crisi, non c’è nulla di meglio di un bel trans.
Lo diceva anche mia nonna: “in caso di inappetenza variare il menù”.
E ora dopo 20 anni passati a parlar male di Berlusconi, lo sdoganano.. Davvero in questo Paese non se ne sono mai viste abbastanza!!
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Dracula chiese a Dio: “Potrei essere reincarnato in un angelo bianco con ali e continuare a succhiare sangue?”. Dio rispose: “No problem!” E lo trasformò in un assorbente!
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Un ragazzo avvicina una ragazza per la strada e dopo averci parlato per alcuni minuti le fa: “Allora… che ne diresti di andare a mangiarci una pizza e poi di andare a fare sesso a casa mia?”. La ragazza, sconvolta, ammolla un manrovescio al ragazzo che, stupito, chiede: “Che c’è? Non ti piace la pizza?”
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1859 13-6-2017 IL GRANDE CASINO

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MASADA n° 1859 13-6-2017 IL GRANDE CASINO

Analisi delle elezioni amministrative- Rom- Kriminalpolitik- Inghilterra, vittoria azzoppata- Corbyn- Corruzione, italica consuetudine- Giovanni Sartori

Blog di Viviana Vivarelli
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In ogni cammino arriva il punto che vediamo solo ombre dinanzi a noi e finiamo per ignorare la luce che non è mai sparita. Nella storia di tutti i vincitori, quel momento è sempre arrivato, ma hanno saputo superarlo finché non hanno trovato premio alla loro costanza.
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Lasciate che vi dica il segreto che mi ha portato al successo. La mia forza risiede soltanto nella mia tenacia.
(Louis Pasteur)
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Alessandro Robecchi
Le alleanze di Matteo Renzi questa settimana:
Lun – Pisapia
Mar – Silvio
Mer – Godzilla
Gio – Pisapia con sbarramento
Ven – Club di Topolino
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Renzi perde in casa: a Rignano sull’Arno sconfitta la candidata PD

L’unica cosa buona di questo voto è che scombina i piani di Renzi di allearsi con Berlusconi, visto che ovunque, da Genova a Taranto, il centrodestra unito vince e rintuzza la voglia chiara e semplice di Salvini di alleare tutte le parti della destra contro il Pd, intento che però fallisce a livello nazionale, perché la Lega è e resta un partito locale e non è né potrà mai essere un partito nazionale.
Ora tutto dipende da Berlusconi che dovrà scegliere se dar retta alla vittoria come alleato della Lega o ai suoi interessi patrimoniali come alleato di Renzi.
Il Pd per vincere ha dovuto travestirsi da lista civica perché si vergognava di mostrare la sua faccia patibolare.
Inesistente la sx che non è mai in grado di presentare dei candidati unitivi e che ormai è perdente sia a livello locale che nazionale così che ai suoi elettori non resta che sparire, non votare affatto o tornare stancamente a confluire in un Pd che ormai è tutto fuorché una sinistra.
Mi piange il cuore per Pizzarotti, ma io sono di quelli che non caccerei mai nessuno, perché ogni cacciato è perso e chi cacciamo oggi era comunque quello che era stato scelto dagli elettori ieri e con lui si cacciano anche tutti loro.
Spettacolare la quinta vittoria di Orlando a Palermo col 44,4% di consenso e il 52,6% di votanti!!! (e il 40,6% nisba?)
Cresce l’astensione di altri 7 punti. Il 40% degli elettori non vota. Il che mostra scarsa fiducia verso tutti i candidati, rassegnazione, apatia, amarezza, menefreghismo…
La democrazia si allontana di un passo dai cittadini.
Tripudiano i media che strombazzano la sconfitta dei 5stelle per coprire le nefandezze dei loro padroni e tirano un sospiro di sollievo perché col M5S al potere, i loro affarucci perirebbero.
Noi aspettiamo le prossime retate di sindaci piddini che ormai sono non solo prevedibili ma certe. Ce lo dice la statistica e il livello morale del Pd.
321 schede già votate Fi scoperte in provincia di Napoli…
Renzi blatera che il M5S perde per il malgoverno, mentre il suo invece…Ora gli si allargherà la bocca a tutti per commentare ‘la sconfitta” dei 5stelle. Mentre saltano i piani di inciucio nazionali con B.
Ma la democrazia è un’altra cosa…

Ora butteranno altro fango sulla Raggi, colpevole di aver avuto il coraggio di cercare di ridare dignità a una città stesa a terra dalle nefandezze del Pd e di An, come se quello che sta facendo non esistesse e come se Pd e An, quelli di prima, quelli di mafia capitale e del debito di 12 miliardi (22 da Veltroni) fossero stati sostenuti da un altro partito, come se i 134 arrestati o inquisiti del Pd non fossero mai esistiti, come se non fosse stato Renzi a metterci all’ultimo posto in Europa (addirittura con una crescita più bassa di quella della Grecia mentre tutta l’Europa sale), come se non fossero state le orrende riforme fallimentari di Renzi a farci cadere ancora più in basso….
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Come facciamo a spiegare razionalmente il voto di tanti cittadini a coalizioni di centrodestra o centrosinistra che in precedenza avevano portato gli stessi Comuni al dissesto?
Non posiamo parlare solo di piccoli interessi locali, inciuci di territorio, abitudine al voto, ignoranza dei fatti, nepotismo, clientelismo, sudditanza alla tv o ai giornaletti locali, disinformazione… ci sono dei livelli di errore che ci lasciano attoniti, ma prenderne atto fa parte della dura considerazione della realtà. Prendere atto che coloro che sono evoluti in una nazione sono ancora una minoranza e il resto sono analfabeti politici.
Credevamo che 70 anni di democrazia avessero portato avanti questo Paese ma siamo ancora al 1946, quando, persino dopo 20 anni di dittatura fascista, l’Italia in macerie, un Paese distrutto, croci in tutte le famiglie, il tradimento di Mussolini e il re scappato a Bari come un disertore, 10.719.284 italiani votarono anche per il Re contro 12.717.923 a favore della Repubblica.

Paradossalmente ha fatto più per le amministrative il piddino Rosato quando ha velocemente rivoltato la frittata del voto mancato accusando platealmente di ‘inaffidabilità’ i 5stelle, mentre il tabellone mostrava ma non spiegava il bieco cambio di colore tra voto segreto e palese, ha fatto più lui di tanti che hanno fatto campagna elettorale. L’urlo di Rosato è stato ripreso da tutti i tg e riportato da tutti i giornalai ed è sembrato vero, mentre nessuno ha capito l’ipocrisia del Pd e si è reso conto che l’inaffidabile era lui. Per cui tanti anche adesso credono in buona fede e in perfetta ignoranza che siano i 5stelle quelli che hanno sabotato la legge elettorale.
Resta il fatto che con tutti i sondaggi che mostravano la decisa volontà degli italiani di ricominciare a votare, l’astensione in queste amministrative che è cresciuta di altri 7 punti arrivando al 40% va in senso del tutto contrario. Eppure a livello locale il cittadino dovrebbe sentirsi più coinvolto nella politica e, se la sconfitta dei 5stelle si può spiegare col loro scarso radicamente sul territorio, non riesco a spiegarmi tanta astensione.
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Alessandro Bertone
Ma c’era qualcuno che veramente aveva pensato di poter conquistare dei comuni in Italia?Ma siete pazzi….oppure vivete in Guatemala ?Il m5s non si allea con nessuno.Tutti gli altri si uniscono tra porci maiali, squali e alligatori di vecchia data.L’Italia politica dei territori e’ una fanghiglia di corruzione..di voti di scambio…di mafia ,camorra e andrangheta.Di promesse,brogli e clientelismo generazionale ..di amici degli amici degli amici.Con interessi che vanno dall’appalto del mercato nuovo, al posto come vigile del figlio dell’usciere che mi porta sicuro 500 voti ,insieme a 1500 della famiglia Caparecchia delle case popolari di Misano (sia nome che luogo li ho inventati) e voi….amici pentastellati…credevate veramente che tutto questo, puff ,sparisse in queste comunali.ah..beata ingenuità.Vinceremo anche per questo.Perché questo vostro entusiasmo che in voi è morto parzialmente stasera e che in me non era mai nato..vuol dire una bellissima cosa.Che IO vi faccio coraggio e vi prendo per mano oggi..e vi dico di ignorare i tromboni come Feltri che stasera ha dato per morto il m5s per la 50a volta.(Io mi sono fatto una grassa risata! 😀)e che sarete VOI domani,con la vostra pulizia morale a incoraggiare ME Perché siete voi,i delusi di questa sera, ad essere il propulsore delle vittorie di domani..il carburante per tornare a stare qui sul web o sotto un gazebo a ripristinare la verità che le tv deformano..a informare le persone delle porcate del PD.Quindi KEEP CALM stanno morendo, tutto è già’ iniziato…Ma come serpi con le code spezzate, in questi giorni sputeranno veleno,vi faranno credere che il m5s è morto.Non fatevi fregate …faranno leva sui deboli come fanno a Roma per la Raggi.Da domani vi faranno sentire come un centinaio di fanatici che hanno creduto in una stupida utopia..guidati da un comico maligno.Ed è allora che vi chiedo di NON CEDERE..di spegnere la tv e di trasformare tutta la rabbia E CREDERCI PIU FORTE DI PRIMA !
Ricordate dopo le europee?…ci han dati per morti anche allora.Invece siamo in milioni…PIU’ FORTI DEI LORO SONDAGGI FARLOCCHI,PIU’ FORTI DELLE LORO TV DI REGIME, PIU’ FORTI DEI POTERI CHE SOSTENGONO RENZI.Noi siamo quelli DELLE IDEE..siamo quelli DEL SOGNO .siamo quelli del CAMBIAMENTO quelli che NON VOGLIONO TRA I PIEDI perché vogliono che tutto rimanga così com’è..come in queste comunali.Ma noi non possiamo permettere che il nostro paese meraviglioso..culla di mille civilta’ che ci invidia il mondo intero..scompaia tra immigrazione incontrollata,mafiosi,massoni…mentre i nostri giovani senza lavoro sono costretti ad andar via.Non possiamo permettere che dei politici indegni e tutto un sistema infame di potenti e di corrotti…continuino a impoverirci.Di pane e dignità!W il m5s e avanti tutta!Da domani vi voglio più forti di prima!!

Un uomo perde il contatto con la realtà se è circondato dal potere
Il potere è una droga che non perdona
Divora la persona e lascia la bestia.

Pd!
Penso a una frase di Fred Vargas:
“Quanto è desolante l’essere umano che si affeziona a quel che ha di peggiore!”

Sentirci, ognuno di noi, promotore di una qualche evoluzione sociale ci carica di una responsabilità che è anche senso di vita.
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Aamministrative, il M5S è presente in 225 Comuni, il Pd si presenta ufficialmente solo in 134 Comuni, ma in realtà si nasconde sotto le liste civiche, si vergogna di mostrarsi a piena faccia perché sanno bene che il suo simbolo non porta più voti ma semmai li fa perdere.
Inoltre in questa campagna elettorale l’unico leader che si è presentato nelle piazze sostenendo i propri candidati a sindaco è stato Beppe Grillo mentre gli altri leader, Renzi in primis, hanno evitato accuratamente le piazze e la campagna elettorale.
Quindi a chi prevede un lento dissolversi del M5S sulla base di queste informazioni gli chiedo: chi è che sta lentamente scomparendo?
Si vota in città importanti e significative come Genova, Palermo, Padova, Verona, Monza, Parma, Taranto.

Franco Ranocchi
Congratulazione ai palermitani!
Dai risultati delle elezioni di ieri, quinto mandato consecutivo per Leoluca Orlando, si deduce che Palermo sia una delle città meglio amministrate d`Europa e i suoi cittadini fra i più felici del continente, problemi come il degrado, disoccupazione, inquinamento praticamente sconosciuti!
Beati i palermitani che a quanto pare l`unico problema della loro città sia il “Traffico”.
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Doctor Stein Helenio
Attenzione che mischiare elezioni parlamentari e comunali è sempre un errore, 2013 docet
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Quando ci si allea, in atletica, si mette in conto le cadute, gli strappi muscolari, le cattive giornate, ma quel che importa è farne tesoro per migliorare la preparazione in vista della meta finale. Nessuno inizia il suo percorso già vincente. Tutto si costruisce a poco a poco, con la tenacia e la perseveranza.
Quello che appare chiaro è che chi ha vinto adesso lo ha fatto in una sorta avvilente di inciucio, mentre le battaglie del M5S non conoscono inciuci e perseguono il bene dei cittadini in modo pulito e diretto.
E’ vero che non guadagniamo nessun sindaco
tuttavia la crescita del M5S è indubitale
A Genova il M5Stelle sale dal 13,86 al 18,39%,
a Palermo dal 4,24 sale al 17%,
a Taranto dal 1,86 passa al 10%;
a Monza dal nulla al 7,9%;
a Lecce dal nulla al 7%;
a Catanzaro dal nulla al 6%;
a Padova e Verona resta invariato (togliamo Parma dove la debacle per ovvi motivi era prevedibile)

Il Movimento cresce dappertutto!!
mentre il Pd deve ricorrere a inciuci e liste civetta.
Ora occorre che cresca ancora di più.
. “Un vincitore è solo un combattente che non si è mai arreso”
lo ha detto Mandela, e se lo diceva lui… possiamo anche credergli 🙂
Magari non abbiamo vinto oggi. Magari questa è solo una pausa per poter prendere la rincorsa e vincere meglio domani.
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Senza contare che vincere con ammucchiate o con liste civiche che nascondo il nome del Pd che ormai è moneta scaduta porterà a governi instabili soggetti a ricatti interni che impediranno qualunque governabilità
Ma vi rendete conto che il Pd si vergogna talmente di se stesso che non ha messo il suo simbolo né a Parma né a Palermo né in altri Comuni!! e ha creato schede ridicole che sembrano matrioske e dove non sai mai cosa c’è dentro
sempre le stesse domande
sempre le stesse risposte
non hanno nulla di meglio da fare.
Formigli è insopportabile, sembra un disco rotto.
Porro a un certo punto aveva perso il controllo di sé in preda a una crisi isterica, sembrava invasato.
Urlano perché sanno di non avere la ragione, di non avere un programma, di non sapere come frenare l’avanzata dei 5stelle che c’è stata e forte anche se non sono arrivati al ballottaggio, ma loro continuano ad andare indietro e noi avanti, così però fanno tutti ugualmente schifo e appaiono tutti quello che sono: persone prive di ogni attendibilità e ragione che vogliono il potere per il potere e non hanno uno straccio di proposta da contrapporre ai 5stelle.

Ci siamo presentati in 225 Comuni, per molti era la prima volta
Ci siamo presentati a viso aperto e con il nostro nome
Ci siamo presentati, come sempre, da soli
Il Pd aveva paura a mostrarsi col suo volto e col suo nome e si è nascosto sotto le liste civiche
Ha avuto paura di presentarsi da solo e ha sfruttato le ammucchiate
Rispetto alle amministrative del 2012 siamo avanzati ovunque:
A Genova dal 13,86 al 20%
a Palermo dal 4,24 al 18%
a Taranto dal 1,86 al13%
a Monza dal nulla al 7,5%
a Lecce dal nulla al 7%
a Catanzaro dal nulla al 6%

Il M5S è al ballottaggio ad Acqui ,Terme, Fabriano, Guidonia, Ardea, Carrara, Santeramo, Canosa di Puglia, Mottola e Scordia. E Asti.
A Sarego e Parzanica abbiamo i sindaci.

Chi dice che siamo andati indietro mente!
Siamo andati avanti in un trend inarrestabile mentre il Pd ha perso moltissimo e in tutti i ballottaggi è secondo dopo il cdx.
Chi dice che Renzi ha vinto mente.
Ha ragione Grillo: “E’ una crescita lenta ma inesorabile”, mentre il renzismo non fa che perdere, la destra è divisa,la sx estrema in pratica è già sparita.
Sanno benissimo che mentre il M5S è in costante aumento, il Pd è in progressiva diminuzione.
A Genova, i Dem perdono “il 7,7%” del corpo elettorale che ha scelto di non votare.
A Piacenza la quota raggiunge l’8%.
E nella “rossa” Toscana per il Pd non va meglio: i Dem perdono alcuni Comuni (Forte dei Marmi o Rignano sull’Arno) che vanno al centrodestra o a liste civiche mentre a Lucca e a Pistoia pagano il dazio delle scissioni.
E l’emigrazione degli elettori Dem contribuisce, in alcune città, a ribaltare l’ordine tra centrosinistra e centrodestra.

SUICIDIO PERFETTO

I nostri errori secondo Travaglio:
Mossa n. 1. Hai un sindaco, Federico Pizzarotti, che 5 anni fa ti ha fatto conquistare il primo capoluogo: Parma. Non ruba, governa benino, fa quel che può e annuncia solo quel poco che fa, sottovoce. È anche un gran rompicoglioni, refrattario agli ordini di scuderia. Tenerselo stretto e coprirlo di attenzioni, oltre a levargli ogni alibi per la fuga, sarebbe la migliore smentita ai detrattori che dipingono il Movimento come una caserma agli ordini di Grillo & Casaleggio. Ergo lo scaricano con una sospensione disciplinare di un anno, lo attaccano un giorno sì e l’altro pure, non lo chiamano mai, lo regalano agli avversari e candidano al suo posto un carneade che non mette in fila due parole in croce. Risultato: 3,18%.

Mossa n. 2. Genova è la città del fondatore, segnata dai disastri del Pd e poi della sinistra. Il luogo ideale per tentare il colpaccio. Che fare? Una bella rissa fra il capogruppo in Comune, Paolo Putti, e la capogruppo in Regione, Alice Salvatore. Il primo se ne va con tutti i consiglieri pentastellati e si associa alla sinistra. La seconda tenta di imporre il direttore d’orchestra Luca Pirondini. Che però alle Comunarie perde con tal Marika Cassimatis. Onde annientare le residue possibilità che questa ce la faccia, si annullano le Comunarie (spiegazione di Grillo: “Fidatevi di me”) per rifarle con un solo candidato: Pirondini. Che stavolta riesce a vincerle. Il Tribunale dà ragione alla Cassimatis e i 3 candidati di area si dividono i voti. Risultato: ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra.

Mossa n. 3. Palermo è il capoluogo della prima Regione che potrebbe andare ai 5Stelle, ma il sindaco Leoluca Orlando pesca anche nel territorio di caccia grillino. I locali deputati pentastellati si mettono subito d’impegno e si fan beccare nello scandalo delle firme false: migliaia di nomi veri ricopiati in una notte per sanarne uno con la residenza sbagliata, il tutto nel 2012, quando il M5S non piazzò nemmeno un consigliere. I geni vengono indagati e interrogati dai pm, ma pensano bene di non rispondere. Grillo li sospende, quelli polemizzano pure. Le Comunarie le vince l’avvocato Ugo Forello, ex Addiopizzo, che si porta dietro una scia di sospetti sulle cause dei commercianti antiracket. Segue immancabile faida interna, con denunce in Procura e diffusione di un audio che spiega perché Forello non va bene. Risultato: Orlando sindaco per la quinta volta davanti a un suo ex fedelissimo passato a destra con la benedizione di Cuffaro.

Mossa n. 4. Taranto è l’ideale per i 5Stelle: il governo annuncia il “salvataggio” dell’Ilva che avvelena la città, con 6 mila esuberi. Difficile mancare il ballottaggio. Ma si trova il modo: il vertice cittadino sostiene un candidato, ma altri Meetup si mettono di traverso con altri nomi (esattamente come a L’Aquila, a Piacenza, a Padova ecc.). Da Roma si pensa di non presentare il simbolo, magari appoggiando l’ex procuratore anti-Ilva Sebastio, sostenuto da liste civiche. Idea troppo brillante: si rischierebbe di vincere. Infatti subito accantonata. Le Comunarie last minute le vince con ben 107 voti l’avvocato Francesco Nevoli. Che inizia la campagna elettorale alla vigilia del voto. Risultato: solito ballottaggio destra-sinistra.

Mossa n. 5. Incassata la débâcle, si dà la colpa alle liste civiche coi partiti dietro; si vanta la “crescita lenta, ma inesorabile”; si esulta per i trionfi di Sarego e Parzanica; si fanno sparate anonime sui giornaloni contro i pochi volti noti e vincenti (Di Maio, Raggi, Appendino), in vista della grande, spettacolare, definitiva disfatta nazionale.
Prossima mossa. Vista la strepitosa riuscita del sistema di selezione a caso o a cazzo, si completa l’opera passando direttamente dall’“uno vale uno” al “l’uno vale l’altro”. Al posto delle Comunarie, sorteggio dei candidati dagli elenchi telefonici.

MoVimento 5 Stelle
Partiamo subito da una premessa: finora nessuno aveva messo mano al problema dei campi rom, perché per molti non era un problema, ma un affare. Vedi Mafia Capitale. Il MoVimento 5 Stelle a Roma ci ha messo la faccia e ne va fiero. E chi in questi giorni dice che regaliamo soldi ai rom, mente sapendo di mentire. Roma era l’unica capitale europea ad avere ancora campi rom. Diciamo “era” perché grazie a noi è iniziata la fine dei campi, delle roulotte e dei caravan in mezzo alle strade della città, gli incendi occasionali, i “furti” di corrente agli edifici limitrofi. In breve: stop all’illegalità e al degrado.
Di fronte a una emergenza di questo tipo, prodotta da decenni di malgoverno di Roma, le strada è una: smantellare i campi e creare le condizioni affinché l’emergenza non si ripresenti fra qualche anno. Il M5S ha fatto entrambe le cose, senza chiedere un solo euro ai romani. I fondi ottenuti grazie a un bando che abbiamo vinto, circa 3,8 milioni di euro, sono dell’Unione europea e sono vincolati. L’Ue ci mette a disposizione questi soldi a patto che siano destinati esclusivamente all’integrazione delle popolazioni Rom. Se non li usiamo per chiudere i campi rom, li perderemo.
Questo lo vogliamo dire forte e chiaro a tutti quei partiti, Meloni in testa, che in questi anni non hanno mosso un dito e adesso si permettono di diffondere falsità, solo per trarne un debole vantaggio politico e mediatico. L’alternativa quale sarebbe? Lasciare che nascano nuovi campi a Roma? Restare fermi? Perdere i soldi che ci ha dato l’Ue? Quando si smantella un campo rom, cosa credete che farebbe la vecchia politica? Farebbe scomparire le famiglie da un momento all’altro? No, le trasferirebbero in un altro campo o un’altra area per un nuovo insediamento. E dopo aver smantellato anche quello? Ne individuerebbero un altro ancora! Sono 20 anni che va avanti questa storia e intanto l’Ue continua a farci pagare multe. Questo significa una sola cosa: che a pagare le sanzioni sono le tasse dei romani. E’ quello che hanno sempre fatto le precedenti amministrazioni, da Rutelli a Veltroni, passando per Alemanno e Marino.
Stop. Questa storia si chiude qua. Ora a Roma si cambia musica. Chiusura dei campi rom, censimento di tutte le aree abusive e le tendopoli. Chi si dichiara senza reddito e gira con auto di lusso è fuori. Chi chiede soldi in metropolitana, magari con minorenni al seguito, è fuori. In più sarà aumentata la vigilanza nelle metro contro i borseggiatori. Nessuno prima d’ora aveva mai affrontato il problema in questo modo. Il servizio applicato è capillare e copre tutta la città. Iniziamo a chiudere i primi due di nove campi ancora presenti a Roma. Lo diciamo subito: ci vorrà tempo. Queste non sono operazioni che si fanno dall’oggi al domani. Qualsiasi tecnico specializzato vi dirà che serviranno mesi. Come per tutto quello che la vecchia politica ha lasciato a Roma, anche in questo caso il MoVimento 5 Stelle non ha la bacchetta magica. Ma ha la libertà di fare le cose che dovevano essere fatte 20 anni fa. E allora iniziamo: i campi della Monachina e La Barbuta verranno chiusi. Parliamo di 700 persone che risiedevano qui.
Infine, giusto per mettere le cose in chiaro: l’obiezione secondo cui daremmo 800€ ai rom è falsa: nessun cittadino romano pagherà un centesimo. L’altra invece, secondo cui ai rom saranno assegnate case popolari è, allo stesso modo, falsa. Una pura invenzione. La procedura per l’assegnazione delle case popolari è e resta identica per tutti: anche i rom dovranno sottostare alle stesse regole di un qualunque cittadino.
Solo il buon senso, in assenza di un sistema mediatico oggettivo e imparziale, può aiutare a comprendere veramente come stanno le cose. E noi siamo certi che i romani sapranno distinguere tra le urla di un Salvini e il lavoro di un’amministrazione che per la prima volta, a Roma, ha iniziato a rimettere in ordine le cose.

IL GRANDE CASINO
Viviana Vivarelli

Tutti i media picchiano sul M5S nel tentativo di far credere che la loro mancata vittoria si ripercuota sull’intera Nazione, pratica massimamente scorretta e priva di senso perché le elezioni amministrative hanno logiche del tutto diverse dalle politiche. E quando mai i risultati delle amministrative sono stati proiettabili a livello nazionale? Il 2013 non ci insegna niente? Per di più, se ciò fosse vero, il Paese starebbe andando a destra. E poi quale proiezione si può fare se Renzi non ha ancora deciso quale sarà il sistema elettorale?
Si è tentato di far passare il messaggio che il M5S sia finito, in realtà il M5S è aumentato in tutti i Comuni ma non abbastanza da andare ai ballottaggi (salvo una decina di piccoli Comuni, a Carrara, ad Alessandria dove è stato recuperato e ad Asti dove rientra col riconteggio).
Quello che invece è retrocesso massicciamente di ben 6 punti è stato il Pd, confermando la sfiducia degli elettori in questo Governo. Dice Salvini: «Lo sconfitto di queste elezioni non è Grillo ma Renzi. E questo significa che il governo Gentiloni non rappresenta più nessuno«. Perché allora i media non picchiano sulla perdita di consenso del Pd e proprio là dove il Pd si sentiva più sicuro, come a Genova o Piacenza? Per propaganda.
Giustamente B dice: “Resta alta e preoccupante la percentuale degli astensionisti. Quasi un italiano su due non è andato a votare. Questo conferma che la rappresentanza politica non è in sintonia con gli elettori, qualunque sia il sistema elettorale».
Grillo dichiara: “Non vedono l’ora di darci per morti. Lo hanno fatto dopo le politiche, dopo le europee, dopo le regionali, dopo il referendum. Fatelo anche ora. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti per la nostra strada. Rispetto al 2012 abbiamo triplicato i ballottaggi (furono solo 3 all’epoca) e siamo cresciuti in tutte le città in cui ci siamo presentati. Risultati che sono indice di una crescita lenta, ma inesorabile».
Nei 22 Comuni dove si fa il ballottaggio il renzismo risulta secondo, battuto dal cdx. Il M5S sale dappertutto ma non abbastanza. Gli manca il radicamento nel territorio, la collusione con altri partiti (in Sicilia il Pd si ripresenta addirittura con Alfano!), il fatto che il Pd si è camuffato nelle liste civiche come in una matrioska, il fitto intreccio delle reti di interessi locali, le accozzaglie che poi producono governi che non possono governare schiavi come sono di ricatti incrociati.
Il sistema che si usa per le amministrative penalizza il M5S, che è fuori da ogni inciucio e da ogni accozzaglia, gioca pulito, presenta il suo simbolo da solo, sta fuori da ogni camarilla, legame occulto, specchietto per le allodole, liste civetta. Il Pd si vergogna talmente di se stesso che in molti Comuni (Palermo, Salerno..) non presenta il suo simbolo. Su 1.342 Comuni, il Pd presentava una lista con il proprio simbolo soltanto in 160!! In numeri assoluti, i candidati piddini hanno ottenuto più del 40% in appena 41 Comuni! Se si considera solo il voto di lista, poi, la media generale cade al 19,1% e i Comuni dove il simbolo del Pd è stato barrato in più del 40% dei voti sono esattamente 10 in tutta Italia, per di più piccoli.
In quanto al M5S, per ora ha vinto solo là dove i precedenti sindaci di sx hanno fatto dei disastri (Parma, Roma, Livorno..) .
Comprensibile il malumore degli elettori dei 5stelle. Si erano create aspettative molto alte e i risultati hanno deluso, specie là dove il fallimento è dipeso da liti interne, cosa inaccettabile, come a Genova o Palermo, o ad anatemi di Grillo che dovrebbe essere più cauto (tutta la faccenda Pizzarotti è stata un tragico errore). In Grillo come in alcuni 5stelle è mancato un minimo di buon senso. Tutta la faccenda Genova è stata giocata malissimo (siamo scesi dal 30% al 18%!! Si poteva fare peggio di così? E con tutta la Sicilia che sembrava diventata 5stelle, come si è potuto perdere Palermo per un giochino di firme false?), con Grillo che interveniva a gamba tesa come un dittatore tanto che alla fine a votare ci sono andate pochissime persone.
Bersani continua a dire: “E’ arrivata la mucca nel corridoio, ed è una mucca di dx, ma nel Pd tutti dormono e non si sveglia nessuno”. I piddioti hanno dato al solo Renzi la facoltà di pensare e Renzi li porta alla rovina ma il partito resta acefalo e inutile.
Ora l’ago della bilancia sembra diventato B, che deve scegliere: o i voti che gli vengono dal territorio con Salvini, o i suoi affari per cui Renzi gli promette l’ingresso di 100 dei suoi in Parlamento. Apparentemente il cdx ha vinto, ma partiva da un baratro. Siamo alla corsa dei gamberi e il Pd ha perso voti ovunque.
I pezzetti dissolti della sx affogano in un fosco ‘cupio dissolvi’ in cui non c’è un leader, un progetto comune, una volontà di coalizione. Prodi, Vendola, Bersani, D’Alema, Pisapia vanno ognuno per proprio conto con una sola cosa che li unisce: “Il No a Renzi!”.
Inutilmente si tenta di dire che si torna al bipolarismo. Il M5S è più vivo che mai e l’Italia resta divisa in 3, con un csx in rotta continua, un cdx in rimonta ma privo di un capo comune, un csx che si sgretola e un M5S che continua a salire in modo lento e costante.
Le larghe intese per cui Zanda ha già cominciato a trattare con quel B che Renzi vuol sdoganare facendolo passare per un ‘liberale moderato’ sarebbero catastrofiche per l’abbandono finale di uno zoccolo duro che ha retto fin qui solo grazie all’odio contro B, quello stesso zoccolo duro che a Genova aveva resistito ad ogni malaffare e alluvione e ora, persino dopo un sindaco come Doria, si rifugia in una astensione dura e rabbiosa..
Genova è un segno! Il Pd ci dovrebbe fare attenzione. La corda è stata tirata fin troppo e ora rischia di spaccarsi.
La sx-sx sparisce, è ormai destinata a perdere tutte le elezioni.
Renzi non sa fare altro che riproporre all’infinito il suo programma ormai fallimentare di regali e mancette, quello stesso che ci ha messi all’ultimo posto in Europa e che ha strappato diritti e tutele. Renzi ha distrutto le basi del suo partito, andando sempre più a dx, al punto da diventare inaccettabile. Ma che attendibilità può avere chi, come Bersani, ha votato tutte le sue 58 esecrabili fiducie?!
Ora Renzi non sa più dove sbattere la testa. Cerca il patto con B, e tre giorni dopo si rivolge a Pisapia. E’ fuori da ogni realtà!
“Oggi- dice Bersani- non siamo negli anni ’90, sono venute fuori tutte le spine della globalizzazione: la crisi, la disoccupazione giovanile, la distruzione dei diritti del lavoro, la corrosione del welfare, il fallimento del Jobs Act..” (in pratica tutto quello che lui ha fedelmente votato!!).
B e Salvini non si sopportano ma nei loro schieramenti molti dei loro seguaci sono pronti a una nuova alleanza se ciò può aumentare il potere.
Renzi, con la sua apertura al centro ha cercato di acchiappare i voti di B, ma non gli è riuscito, ha perso la sua ala sx che ha praticamente buttato fuori. Ci tiene ad usare il M5S come uno spauracchio. Ma non gli resta altro. Tutto il suo programma elettorale consiste ormai nel calunniare Grillo. Un po’ poco!
Alfonso Bonafede ricorda che, solo grazie al M5S, in Italia si è fatto barriera contro il lepenismo ma, dopotutto, anche in Francia, dopo tanto clamore, la Le Pen si è ritrovata con soli 10 parlamentari, al punto che persino Salvini se ne è allontanato. Tutti vorrebbero ripetere le gesta del vincitore, ma di Macron in Italia non ce ne sono e da noi l’eurofilia non porta certo a una posizione di forza come in Francia, bensì a una peggiore succubanza alla Bce.
Renzi non sa più che strategia fare. La sconfitta del referendum costituzionale ha detto chiaro il No del Paese alla sua pianificazione iperliberista e la sconfitta del Pd alle amministrative è l’ultima goccia di una serie di riforme una peggiore dell’altra che lo bollano come il peggiore capo di Governo di sempre. Ormai è una contraddizione permanente. A Roma stavano per fare una legge elettorale per favorire le coalizioni pensando a farla con B ed ecco che i risultati delle amministrative sconvolgono tutto, mostrando che la coalizione c’è, ma è quella B con Salvini e Fratelli d’Italia.
E’ come uno stadio dove si cambia il piano di gioco così tante volte che alla fine il pubblico scappa e i giocatori non sanno più in quale squadra stanno giocando.
B sta al centro. Ora tutti lo vogliono. Tutti vogliono allearsi con uno che è stato messo fuori da un ruolo politico ufficiale come condanna alla sua criminalità e solo il cinismo di Renzi può tentate di farcela dimenticare.
Fuori da questi giochi sporchi di opportunismo e attaccamento al potere per il potere sta il M5S, pulito e integro, l’antagonista naturale del partito dell’inciucio, pur con tutti i suoi errori, ancora l’unico possibile.

ROM
Leggo dei post in cui si accusa la Raggi di offrire condizioni di vita migliori agli zingari, come se questo fosse un misfatto.
La Raggi fa quello che è giusto
e quello che l’Ue le chiede e per cui le dà dei fondi.
Uno zingaro che ha una dimora, ha una residenza, una assistenza sanitaria, la possibilità di essere raggiunto da un atto legale, di pagare una multa, di trovare un lavoro, di mandare i bambini a scuola in modo permanente…
Esce da una zona di invisibilità, di clandestinità, di inafferrabilità, di nomadismo, e comincia a diventare un cittadino, comincia ad essere integrato, il che non può essere che un bene per lui e per noi.
Purtroppo quello dei rom non è affatto un problema facile, come tutti i problemi di ogni integrazione, ma i problemi si affrontano in qualche modo, non si cacciano, o diventeranno solo più grandi. La situazione varia da paese a paese e ogni governo affronta la questione con un proprio approccio politico. Negli ultimi venti anni le cose stanno cambiando e il Consiglio d’Europa se ne sta facendo carico sul fronte dei diritti umani, dei diritti delle minoranze e in funzione dell’integrazione sociale.
Il non inserimento dei rom è un grosso e spinoso problema.
I Rom sono la popolazione più discriminata d’Europa. Svantaggiati nel lavoro, nell’alloggio, nell’istruzione e nella legislazione ma anche vittime regolari di continue violenze razziste.
E’ difficile anche saper quanti sono. Qualche anno fa si parlava di una popolazione in Europa di In Europa di 12 milioni di persone, che in qualche paese del centro e dell’est Europa – Romania, Bulgaria, Serbia, Turchia, Slovacchia – arrivano a rappresentare fino al 5% della popolazione. In Italia si parla di più di 120.000 persone, meno di Spagna e Francia, Regno Unito e Germania (siamo al 14° posto).
Malgrado lo scarso numero di rom che vivono nel nostro Paese, noi siamo tra quelli che li trattano peggio. L’Italia ha la maglia nera nella gestione della questione rom. La lista delle “mancanze” italiane è lunghissima. Contrariamente agli altri paesi della vecchia Europa, non abbiamo una politica certa sui documenti di identità e di soggiorno mentre in altri paesi hanno la carta di soggiorno e anche i passaporti. Nonostante molti Rom e Sinti vivano in Italia da decenni, non hanno la cittadinanza col risultato che migliaia di bambini rom nati in Italia risultano apolidi; gli stessi bambini non vanno a scuola e non hanno accesso all’educazione; non sono riconosciuti come minoranza linguistica. L’Italia, soprattutto, continua ad insistere nell’errore di considerare queste persone nomadi segregandole in campi sprovvisti dei servizi e diritti basilari mentre invece sono persone a tutti gli effetti stanziali.
Le direttive europee ci bocciano: ” “Non si riscontra a livello nazionale un coordinamento. E in assenza di una guida a livello nazionale, la questione non potrà mai essere affrontata in modo valido”. Bocciati, su tutta la linea. Persino “puniti” nel dicembre 2004 per la violazione della disposizione sul diritto alla casa”.
Un Ufficio centrale sembra essere l’unico modo per affrontare seriamente la questione rom, capire quanti sono, dove vivono, di cosa hanno bisogno, tenere sotto controllo arrivi, partenze, doveri e responsabilità oltre che diritti. All’estero esiste un po’ ovunque qualcosa di simile, in Germania, in Francia, in Olanda, Belgio e in Spagna. “In questi uffici lavorano anche i rom, sono mediatori culturali, parlano la lingua e i dialetti, conoscono le abitudini dei vari gruppi, dettagli per noi insignificanti e invece per loro fondamentali. Non si può prescindere da questo se si vuole affrontare il problema con serietà e concretezza”.
Il sistema migliore sembra essere quello francese, anche se ci sono ancora i campi. “Molti gitani e manouche vivono in case popolari e in vecchi quartieri. Pagano affitto, luce e acque. “Siamo responsabilizzati – racconta Arif, rom kosovaro, un pezzo della cui famiglia vive in Francia – viviamo nei centri abitati, non siamo emarginati, facciamo lavori come facchino, gommista, piccolo trasporto, pulizie, guadagniamo e firmiamo un Patto di stabilità per cui i ragazzi sono obbligati ad andare a scuola ed è vietato chiedere l’elemosina. Se siamo disoccupati per sei mesi abbiamo il sussidio – un mio parente prende 950euro al mese – e abbiamo anche gli assegni familiari. Certo chi sbaglia, chi delinque, chi ruba, chi non manda i figli a scuola, viene cacciato dalla Francia. E su questo punto siamo noi i primi ad essere d’accordo”. Un altro risultato, visibile, è che in Francia difficilmente si vedono zingari in giro, ai semafori o nelle vie dei centri cittadini. E’ vietata l’elemosina e l’accattonaggio. Recentemente l’ex ministro dell’Interno Sarkozy ha sottoscritto un piano con la Romania per il rimpatrio dei rom romeni.
In Germania i 130 mila circa tra Rom e Camminanti sono considerati per legge “minoranza nazionale”. Hanno diritti e doveri. Sono state assegnate case, singole o in palazzine popolari, hanno avuto il sussidio per il vitto, chi ha voluto è stato messo in condizione di lavorare. Tutto questo al prezzo di rispettare i patti e la legge. Altrimenti, fuori per sempre.
Sono 36 milioni gli zingari nel mondo. Diciotto milioni vivono ancora in India. Un milione circa è riuscito ad arrivare anche negli Stati Uniti. A parte poche migliaia di loro che sono riusciti ad avere una vita normale e ad emergere, ovunque sono rimasti gli ultimi nei gradini della società.

CORRUZIONE: ITALICA CONSUETUDINE
Paolo De Gregorio

La senatrice Simona Vicari, sottosegretario al ministero infrastrutture e trasporti, siciliana e alfaniana, indagata per corruzione si è dimessa. La procura di Palermo l’accusa per aver inserito, in un provvedimento di legge, un emendamento che portava l’IVA sui trasporti marittimi dal 10% al 5%, e misteriosamente ebbe un Rolex da 5.800 € dall’armatore Ettore Morace, beneficiario di questo sgravio fiscale, che per caso aveva anche assunto il fratello della Vicari, tale Manfredi, nella sua azienda.
Saranno delle sfortunate coincidenze, magari ispirate da populisti e toghe a 5 stelle, ma la nostra senatrice non è sola, nel suo partito, NDC, gli inquisiti sono particolarmente abbondanti e poi vi è quella splendida norma della immunità parlamentare che rende molto difficile l’avvio di processi agli onorevoli e le consentirà probabilmente di essere presto dimenticata.
La corruzione crea gravi danni economici alle finanze pubbliche e la sua grande diffusione in Italia è all’origine del nostro enorme debito. ’onestà deve diventare la prima virtù che si chiede al rappresentante politico, che non deve essere protetto da alcuna norma immunitaria, e, se rinviato a giudizio, va sospeso dall’attività parlamentare e soprattutto dallo stipendio, processato come qualunque altro cittadino e, se condannato, espulso automaticamente, senza nessuna ulteriore discussione.
La famosa esperienza che tutti i partiti dichiarano che manca ai 5 stelle, altro non è che la consuetudine al furto con destrezza, alla formulazione di leggi con dentro inganni e diverse possibilità di interpretazione, difesa ad oltranza di privilegi economici, intollerabili in una società che conta milioni di disoccupati e di famiglie indigenti.
Il coro “onestà, onestà”, risuonato per la prima volta nelle aule parlamentari da parte della odiata antipolitica, ignorante e populista, ho l’impressione che scaverà la fossa ai corrotti, ladri, amici degli amici, che frequentano numerosi le aule parlamentari.

Marco Travaglio – Kriminalpolitik

ci avevano raccontato che nelle vere democrazie la sera delle elezioni si sa già chi ha vinto e chi governerà. Non era vero: non esiste legge elettorale al mondo che garantisca a chi arriva primo la maggioranza per governare da solo a prescindere dai voti (salvo l’Italicum, che infatti è incostituzionale). Nemmeno nei paesi maggioritari come la Francia (Macron, dopo le legislative di domenica, dovrà fare un governo di coalizione). E neppure in quelli ipermaggioritari come gli Usa (dove Obama ebbe contro sia la Camera sia il Senato) e il Regno Unito (dove Theresa May deve coalizzarsi con gli irlandesi e sperare in Dio).
Ci avevano raccontato che una sinistra dalla parte dei deboli e gli onesti anziché dei potenti e dei ladri, è destinata all’estinzione: Corbyn a Londra, Mélenchon a Parigi e il sondaggio IprFatto su una sinistra italiana unita con Saviano o Rodotà o Bersani (Pisapia non a caso sfugge ai radar) dimostrano l’esatto contrario.
Ci avevano raccontato che la trattativa fra lo Stato e la mafia e gli interessi di Cosa Nostra dietro la nascita di Forza Italia nella stagione delle stragi erano fandonie partorite dalla fantasia malata di alcuni pm visionari e politicizzati e di pochi giornalisti affetti da complottismo e giustizialismo: ora ne parla in presa diretta, intercettato nell’ora d’aria nel carcere di Ascoli, Giuseppe Graviano, il boss di Brancaccio che fu mandante delle stragi di Palermo nel ’92, di Roma, Firenze e Milano nel ’93 e della mattanza fallita e poi annullata allo stadio Olimpico di Roma nel gennaio ’94. “Berlusca – rivela il boss – mi ha chiesto questa cortesia. Per questo è stata l’urgenza… Lui voleva scendere, però in quel periodo c’erano i vecchi e lui mi ha detto: ‘Ci vorrebbe una bella cosa’… Nel ’93 ci sono state altre stragi, ma no che (non) era la mafia, loro dicono che era la mafia”. Una conferma al racconto del suo killer pentito Gaspare Spatuzza sul “colpetto” che lo stesso Graviano gli avrebbe commissionato con la strage di carabinieri all’Olimpico per dare l’ultima spinta al partito di B. ideato dall’amico Dell’Utri. Ma non ce ne fu bisogno: il 26.1.94 B. annunciò la discesa in campo e l’indomani i fratelli Graviano furono arrestati a Milano. B. andò al governo, ma non mantenne tutte le promesse: “Quando lui si è ritrovato un partito così nel ’94 si è ubriacato e ha detto: ‘Non posso dividere quello che ho con chi mi ha aiutato’. Pigliò le distanze e ha fatto il traditore… 25 anni mi sono seduto con te, giusto? Ti ho portato benessere, 24 anni fa mi è successa una disgrazia, mi arrestano, tu cominci a pugnalarmi…”.
“E per che cosa?”, si domanda Graviano, sdegnato per tanta ingratitudine: “Per i soldi, perché tu ti rimangono i soldi. Dice: non lo faccio uscire più, perché sa che io non parlo, perché sa il mio carattere… Alle buttane glieli dà i soldi ogni mese… Io ti ho aspettato fino adesso perché ho 54 anni, gli anni passano, io sto invecchiando e tu mi stai facendo morire in galera… Al signor crasto (cornuto, ndr) gli faccio fare la mala vecchiaia“. Più di parola fu il governo Ciampi che subito dopo le stragi di Firenze, Milano e Roma, ammorbidì il 41-bis, come da papello di Riina: “Allora il governo ha deciso di allentare il 41-bis… Nel ’93 le cose migliorarono tutto di un colpo”. Tutto ciò perché le stragi di fine luglio e il black out a Palazzo Chigi avevano seminato il terrore del golpe: “Quella notte si sono spaventati, un colpo di Stato! Ciampi è andato subito a Palazzo Chigi assieme ai suoi vertici: fanno il colpo di Stato! Loro non volevano nemmeno resistere. Avevano deciso già… Il 41-bis è stato modificato e 300 di loro… (i 334 mafiosi fatti uscire dal 41-bis dal ministro Conso, ndr)”. Graviano sostiene di aver persino messo incinta la moglie in “isolamento”. Il 28 marzo i pm di Palermo sono corsi a interrogarlo. E il boss non ha chiuso la porta: parlerà, ma solo “quando sarò in condizioni di salute”, ora precarie proprio a causa del 41-bis. Sempreché faccia in tempo, perché – avverte – “ho una patologia che mi porterà a perdere la memoria, tra 5 o 10 anni”. E così, dopo averla confermata, Graviano dimostra pure che la trattativa prosegue tuttoggi. E che la politica continuerà a essere uno sporco gioco mafioso finché non si scoperchieranno le radici criminali della Seconda Repubblica, isolando e mettendo in galera chi aiutò Cosa Nostra a ricattare lo Stato, anziché farci le leggi elettorali, le riforme costituzionali e i governi.
Ci avevano raccontato che l’inchiesta Consip è una montatura dei pm di Napoli e del Ros deviato. Invece un testimone al di sopra di ogni sospetto, l’Ad di Consip Luigi Marroni, nominato da Renzi e confermato da Gentiloni, ha ribadito ai pm di Roma quanto aveva dichiarato a quelli di Napoli e al Noe: babbo Renzi e il fido Russo lo ricattarono per pilotare appalti verso l’amico Romeo e gli amici dell’amico Verdini; e le soffiate su indagini e cimici le fecero il ministro Lotti e i generali Del Sette e Saltalamacchia. Parole che, se riscontrate, dimostrerebbero come anche attorno a Renzi graviti un comitato di malaffari. In un paese serio scatterebbe la rimozione di Marroni o del trio Lotti-Del Sette-Saltalamacchia. Invece restano tutti ai loro posti. L’altroieri Lotti ha convocato, non si sa a che titolo (è ministro dello Sport), i consiglieri Rai di maggioranza per ordinare la nomina a Dg del direttore del Tg1 Mario Orfeo al posto del renzianissimo-ma-non-abbastanza Campo Dall’Orto. Per cinque anni il Minzolini di Renzi ha impedito che le notizie di cui sopra, e anche molte altre, giungessero all’orecchio dei cittadini. Non era facile e ora va premiato. Tra poco si vota e non si può rischiare che gli elettori scoprano chi tira i fili dei burattini che ci governano.

ORWELL
L’esperienza mi aveva insegnato molto presto che possiamo commettere degli errori indipendentemente dalla nostra volontà, e poco tempo dopo imparai anche che possiamo commettere degli errori senza neanche capire cosa abbiamo fatto e perché siano errori.”

INGHILTERRA VITTORIA AZZOPPATA
Elezioni generali 2010. Labour voti 8.606.517 (Gordon Brown).
Elezioni generali 2015. Labour voti 9.344.328 (Ed Miliband).
Elezioni generali 2017. Labour voti 12.858.652.
Su 32.181.757 di voti espressi, il Labour ne ha 792.248 in meno dei Conservative (voti 13.650.900). A questo giro, i due grandi partiti hanno cannibalizzato i partiti minori, e l’affluenza è stata la maggiore da molti anni; a prendere questi voti è stato molto più il Labour (+9.5%) che i Conservative (+5.5%).
Corbyn ha realizzato quello che si era proposto, per il momento. Ha aumentato il radicamento del partito nella società, sia aumentando il numero degli iscritti, sia riuscendo a condurre una campagna elettorale “porta a porta” che evidentemente ha pagato. Ha conquistato più di 3 milioni e mezzo di elettori in 2 anni, riducendo l’astensione, e vincendo fra i giovani.
Peraltro non mi illudo. Come tutte le cose umane, è un processo. Come tutti i processi può procedere, può arrestarsi, può regredire.
Però intanto ieri sul sito della BBC (!) era scritto che l’unico vincitore di queste elezioni è Corbyn, mentre i Conservatori hanno compiuto il secondo suicidio politico consecutivo (dopo il referendum di Cameron sulla Brexit).

Caterina 2011
By the way.
Corbyn ha:
– aumentato il numero degli iscritti al suo partito;
– conquistato più di 3 milioni e mezzo di elettori in 2 anni;
– ridotto l’astensione;
– vince fra i giovani.
Da quando ha Renzi come segretario, il PD ha:
– ridotto il numero degli iscritti;
– diminuito il numero di elettori ad ogni giro elettorale rispetto al precedente;
– l’astensione è arrivata quasi al 50% (bastonata referendaria di dicembre a parte);
– perde fra i giovani.
Fatti, non parole

Raffaele La Capria
Ne Il posto delle fragole di Bergman, in una muta silenziosa sequenza appare al protagonista circonfusa di una bianca luminosità irreale, l’immagine del padre e della madre che da una barca pescano con la canna in un lago. Tutto è calmo e immobile immerso in un tempo fermo dove la vita e la morte sembrano essere la stessa cosa. Come si sente, in quell’immagine struggente che il passato è irrimediabilmente passato e nello stesso istante è irrimediabilmente presente, fa parte di un presente che non avrebbe senso senza quella mancanza, senza quella lacerante partecipazione delle figure di chi ci fu caro, in quell’eterno crocevia di vita e di morte che sono le nostre vicende familiari e private.

Ormai questi pseudo intervistatori dei 5stelle sono grotteschi, sembrano macchinette caricate a molla, tutti spaventosamente uguali, con le loro batterie di domande tutte identiche, tutte meccaniche e stereotipate, artificiali e prive d’anima, tutte mitragliate a fucileria con aggressività e malevolenza, senza ascoltare le risposte in un accavallarsi inconsulto e sgradevole, senz’alcun rispetto alla persona, come un dovere comandato a cui si ubbidisce non per saper o per capire, ma per tentare di mettere in brutta luce l’avversario, qualcosa che non abbiamo mai visto coi potenti di turno, come una prova muscolare a braccio di ferro in cui ogni volta l’intervistatore soccombe facendo la sua brutta figura e il 5stelle emerge più luminoso che mai e in cui ciò che conta non sembra essere un programma politico o un valore ideale ma quante parole si riesce a dire in sempre meno minuti, come certi programmi di cucina in cui non il gusto della pietanza conta ma l’abilità del cuoco a cucinare in 5 minuti quello che richiederebbe due ore, mentre viene ostacolato e bersagliato da idiozie disturbanti col solo scopo non di insegnare o far capire ma di provare la sua abilità a reggere lo stress e la deficienza mentale programmata, così che questi programmi alla fine non sono informativi o ricreativi ma altamente fastidiosi come le urla scomposte di Sgarbi o i lecchinaggi della D’Urso o le riverenze servili di Severgnini.
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Caterina
Tornando a Macron, è incredibile come, sommando astenuti, bianche e perdenti si superi il vincente, sono cose che non si erano mai viste nella storia, grazie agli attenti analisti per i vostri preziosi calcoli. I giornali francesi hanno scritto, fin da subito, che “Macron ha vinto male”. Sono loro che fanno le somme, e sottolineano che mai si erano visti tanti astenuti, bianche e nulle nella storia della Repubblica, e che mai un Presidente era stato eletto con così pochi voti (BTW: al primo turno: Astenuti: 10.577.572: primo partito; Macron: 8.657.326; Bianche: 659.302; Nulle: 285.431).
Sono i commentatori francesi a preoccuparsi. Magari perché, a differenza dei renziani, sanno cos’è una democrazia veramente rappresentativa. O magari perché temono che la corda finisca con lo spezzarsi malgrado tutto. Comunque sono molto lontani dallo stolto trionfalismo dei macron-renziani dè noantri.
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Cresce il debito pubblico a marzo: record a 2.260 miliardi
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(Questo scritto è di Giovanni Sartori, che fu mio docente di Scienza della Politica alla facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze. Parla del pericolo per una democrazia di trasformarsi in dittatura. Si riferisce e Berlusconi ma la cosa tragica è che tutto quello che dice di Berlusconi si attaglia purtroppo anche a Renzi. La cecità di troppi è non aver capito questa somiglianza, non aver visto che quello che Renzi tentava di realizzare era lo stesso piano perverso e antidemocratico di Berlusconi, che altro poi non è che il Piano di distruzione della democrazia di Licio Gelli, maestro venerabile della loggia massonica segreta P2, ‘organizzazione criminale ed eversiva” contro lo Stato. Tanti che oggi ancora accusato Renzi di essere un democristiano non vedono che Renzi è molto peggio, è un pidduista e tutto quello che ruota attorno a lui lo conferma: un eversore dellda democrazia, cosa che la DC non è mai stata).
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Giovanni Sartori, docente di scienza della politica, scriveva:
“Oggi abbiamo dittature camuffate, che smentiscono di essere tali e fingono di essere democrazie.
È un’importante differenza rispetto alle dittature fasciste, naziste e comuniste. Ma riconosciamo una dittatura anche quando si camuffa, perché è potere concentrato su uno solo, legibus solutus, non sottoposto a leggi e che usa le leggi per sottoporre i sudditi al suo volere, un regime di potere assoluto nel quale il diritto è sottomesso alla forza. La dittatura è questa. Ma la strategia è cambiata. Prima il dittatore abrogava la Costituzione, eliminava le Camere e faceva strutture di comando a suo uso e consumo (nda: ma Renzi ha tentato di fare anche questo). Oggi si infiltra gradualmente nelle istituzioni democratiche e le svuota dall’interno (nda: preciso piano di Gelli). La strategia è più raffinata. Crea Costituzioni incostituzionali e cioè ne elimina le strutture garantistiche. Una Costituzione ha senso solo se istituisce e conserva poteri controbilancianti che si limitano e controllano a vicenda. Solo così i cittadini sono garantiti dall’abuso di potere e sono in condizione di difendere la loro libertà. Diversamente addio libertà.
Oggi le dittature sono Stati caratterizzati da Costituzioni incostituzionali, la cui forma consente e autorizza un esercizio concentrato e incontrollato del potere politico.
Berlusconi (ma ora Renzi) vuole riforme costituzionali intese a depotenziare e fagocitare i contropoteri che lo intralciano.
Mal sopporta chi lo frena. La sua megalomania cresce. Finora si è impegnato a salvare se stesso dalla magistratura e a corazzare un impero tutto intriso di conflitti e di abusi di interesse. Ha costruito un sultanato, fatto di fasto e potere dispotico. Sultaneggia su un partito cartaceo prostrato ai suoi piedi. Nomina Ministri chi vuole. Caccia chi vuole, come fosse personale di servizio. Nessuno fiata. I Ministri del partito di sua proprietà sono tali per grazia ricevuta. E tornano a casa senza nemmeno un gemito se così decide il padrone. Il sultanato era così.”

RIDERE : – )

Un signore avanti negli anni si presenta dal dottore per una visita senza appuntamento. “Che cosa posso fare per lei?” domanda il dottore. Il signore gli risponde: “Dottore, mi deve aiutare. Ogni volta che faccio all’amore con mia moglie mi sento stanco, le mie gambe non mi reggono e faccio molta fatica a respirare… Dottore, ho paura!”. Il dottore lancia uno sguardo ai dati contenuti nel suo computer e vede che il signore ha 86 anni e quindi gli dice: “Si rassicuri, questo genere di sensazioni sono da considerare abbastanza normali a un’età come la sua. Mi dica, ha notato questi sintomi spesso?”. Il vecchio: “Eh sì, tre volte la notte scorsa e due volte questa mattina!”.
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Un campagnolo è in treno, pallido, tremante e con l’aria agitata. Un giovanotto, nello scompartimento, gli chiede il motivo di quest’ansia. “Eh, devo andare a lavorare a Milano, ed ho una paura boia! Delinquenti, droga, sparatorie e tutte quelle cose lì”. “Palle!” dice il giovanotto. “Io sto a Milano da quando sono nato, ci lavoro da sempre e non ho mai avuto problemi”. E il campagnolo: “Oh, che notizia confortante! Ma lei che lavoro fa a Milano?”. “Mitragliere di coda sul furgone blindato di un panettiere”.
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Un signore amava particolarmente un piatto molto speciale che poteva mangiare solo un paio di volte all’anno andando in Spagna ad assistere alle corride: ‘i maroni di toro’.
Una abitudine che manteneva da diversi anni, finché, una volta, giunto desideroso al suo fedele ristorante, chiese il suo piatto preferito e gli arrivarono due “cosine” indegne di un toro.
Sconcertato e irritato chiamò il cameriere per una spiegazione e quello gli rispose:
“Non vince sempre il torero”.

Un enorme toro nero, una montagna di carne e muscoli possenti, pascola placido in un
verde e deserto prato di montagna. Ad un certo punto coglie uno strano movimento, laggiù in fondo al pascolo: un piccolo puntino bianco che si muove a balzelli nella sua direzione. Il toro, vagamente incuriosito, segue il puntino con lo sguardo, senza peraltro riuscire a distinguerne la natura: sembra come una palletta di pelo bianco, che, saltello dopo saltello, punta dritto verso di lui. Piano piano la palletta si avvicina, finché, ormai giunta a pochi passi, il toro non s’accorge che si tratta di un graziosissimo coniglietto bianco. L’animaletto compie gli ultimi balzelli e si ferma di fronte al toro. “Ans, ans… Cristo che corsa… ans… ehi cazzone! fatti da parte che ho fretta! ans… ans…” grida il coniglietto con la sua vocina chioccia. Il toro lo osserva ruminando, impassibile. “Ehi, grosso idiota! Non mi hai sentito?? Ti ho detto di lasciarmi passare, se non vuoi che ti prenda a calci nel culo fin giù a valle!”. Il toro continua a ruminare, senza fare una piega. “Ma che hai, le orecchie piene di merda? Se non ti sposti entro dieci secondi, quant’evvero che mi chiamo Poldino, giuro che ti rompo il culo e non smetterò nemmeno quando mi chiederai pietà in ginocchio, capito frocione? Allora… pronto? E unooo… dueeeee… treeee… “. Emettendo uno sbuffo di noia, il toro si gira su se stesso, alza la coda, seppellisce il coniglietto sotto una montagna di merda e se ne va, placido e tranquillo. Passano i minuti, le prime mosche cominciano a banchettare sulla piramide di escrementi, quando una zampetta emerge dalla cima, poi la seconda, infine spunta la testa del coniglietto, tutta imbrattata di merda. L’animaletto si pulisce gli occhietti, si guarda intorno e, scorto il toro all’orizzonte, grida: “A-HA! TI SEI CAGATO SOTTO, EH??”.
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Il Presidente degli Stati Uniti sta per venire in visita ufficiale in Italia. A Roma, nel frattempo, il Presidente del Consiglio organizza i preparativi per l’importante vertice. Si fa avanti un segretario: “Presidente, data l’ingente somma di denaro che dobbiamo all’America, sarebbe bene che lei andasse di persona all’aeroporto a ricevere il Presidente americano…”. Il Presidente del Consiglio non è convinto, ma alla fine accetta. Arriva il gran giorno: l’Air Force One atterra a Fiumicino, piove, e il Presidente del Consiglio aspetta l’illustre collega al riparo nella sua auto blu. Si fa avanti il segretario: “Presidente, vista l’enorme cifra che dobbiamo agli Americani, sarebbe bene che andasse a ricevere il Presidente sotto la scaletta…”. “Con questa pioggia? Non se ne parla neanche”. “Ma, Presidente, sono migliaia di miliardi di debiti…”. “E va bene!” sbuffa il Presidente del Consiglio, che esce dall’auto e va incontro a Trump che sta scendendo dall’aereo. Ad un certo punto, un Ministro italiano si accorge con orrore che il Presidente del Consiglio ha i pantaloni rimboccati. Subito affianca il suo capo e gli sussurra: “Presidente, abbassi subito i pantaloni, Presidente !!”. “Ma insomma quanti soldi gli dobbiamo ?”
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Giorgio e Giacomo chiacchierano al bar.
Giorgio: ho un dolore terribile al gomito, penso proprio che andrò da uno specialista. Allora risponde Giacomo: non buttare un sacco di soldi per una visita specialistica, alla Coop hanno un nuovo computer diagnostico che con una prova di urina e 10€ ti da la soluzione in dieci secondi.
Allora Giorgio con una provetta di urina si reca alla coop… Inserisce 10€ e l’urina nell’apposito contenitore e in dieci secondi ha il referto:
lei ha il gomito del tennista, si consiglia bagni in acqua calda e niente sforzi, in un paio di settimane sarà a posto.
Grazie per essere stati alla coop.
Ore più tardi ancora stupito per la nuova tecnica si chiede se riesce a fregare il computer e cosi mescola: acqua di rubinetto, feci del cane, urine della figlia e della moglie e per finire il proprio sperma. Inserisce 10€ e il miscuglio nel computer e dopo dieci secondi il referto:
1- L’acqua di casa ė troppo dura, usare anticalcare, reparto casalinghi.
2- Il cane ha contratto un fungo all’addome, usare shampoo fungicida, reparto animali secondo piano.
3- Sua figlia fa uso di cocaina, portarla al più presto in un centro di disintossicazione.
4- Sua moglie ė incinta: gemelli, non sono suoi, cercarsi un avvocato.
5- Se non la smette di farsi le seghe il gomito del tennista non guarirà mai.
Grazie per essere stati alla coop.
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http://masadaweb.org



MASADA n° 1860 17-6-2017 JUNG 1-LEZIONE 1-(replay)

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MASADA n° 1860 17-6-2017 JUNG 1-LEZIONE 1 (replay)

Libro: LO SPECCHIO PIU’ CHIARO, di Viviana Vivarelli
Camminando con JUNG
Prefazione- Il corpo senza voce – Freud. Io, Es e Super Io –

Siamo il nostro ricordo,
un museo immaginario di mutevoli forme,
specchi rotti in un mucchio”

(Borges)
..
Videmus nunc per speculum in aenigmate:
tunc autem facie ad faciem.
Nunc cognosco ex parte:
tunc autem cognoscam sicut et cognitus sum
”.

Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa. Ma allora vedremo faccia a faccia.

Ora conosco in modo imperfetto,
ma allora conoscerò perfettamente come anche io sono conosciuto.”
San Paolo (Corinzi 13,12)

PREFAZIONE

Ciascuno di noi è inevitabile
Ciascuno di noi è illimitato – ciascuno col suo diritto sulla Terra
Ciascuno di noi è destinato ai fini eterni della Terra
Ciascuno di noi si trova qui divinamente quanto
chiunque sia qui.

(Walt Withman)

Da tempo immemorabile l’uomo cura la malattia con le medicine. E da tempo immemorabile l’uomo cura la sofferenza anche con le parole, perché l’essere umano non è formato solo dal CORPO ma anche dalla PSICHE, e, se si vuole aprire alla spiritualità, deve tener conto di quella compagna invisibile che è l’ANIMA, mentre partecipa a un compito dato da un elemento superiore che chiamiamo SPIRITO.
Jung non presenta mai queste divisioni in modo netto ma lascia aperta la via a un pensiero volto a tale senso. Come vedremo, il suo dire non è mai sistematico o definitorio, come quello di Freud, per cui apre molti tipi di interpretazioni.

L’uomo, dunque, cura la psiche sofferente anche con le parole e lo fa da tempo immemorabile.
Di parole sono fatti i riti, le formule magiche, le invocazioni, le preghiere, le favole, i miti, la religione, la poesia, gli ideali, la tenerezza, l’amore…
Il bambino che piange perché è caduto non vuole solo che la mamma gli disinfetti la ferita, vuole che lo consoli, che lo coccoli, che gli dica che gli vuole bene, e vuole anche che gli racconti la favola del bambino coraggioso che sopportava le sue ferite, vuole avere un mito cui ispirarsi per sopportare i mali della vita e superare le sue prove. Anche la favola, il mito, fanno parte della formazione dell’uomo e delle sue cure.
Quando il corpo sta male, si guardano i sintomi sul corpo stesso e si danno delle medicine; quando la psiche soffre la si fa parlare, si ascolta, si comunica, si ipotizza che la psiche che essa abbia dentro di sé le cause del suo malessere, sappia inconsciamente perché soffre e abbia anche le soluzioni per guarire.
Che cos’è la PSICHE? Se si esclude nell’essere umano tutto ciò che è corpo, gran parte di quel che resta è chiamato psiche. Ma questa parte non visibile, e in parte nemmeno conscia, produce anche molte manifestazioni del corpo o ne dipende, lo guida, lo fa ammalare, lo fa guarire, viene a sua volta implicata nelle sue ferite o nei suoi miglioramenti. Quando si parla dell’uomo come un insieme psico-fisico si intende questo, meglio sarebbe considerarlo un’unità inscindibile di corpo, psiche, anima e spirito.
La psiche si manifesta con pensieri, emozioni, desideri, paure.. ma anche sogni, allucinazioni, incubi e a volte fobie, tic, malattie psicosomatiche, cadute del sistema immunitario… Freud esaminava i blocchi psichici in patologie molto gravi: paralisi, cecità isterica, forme di panico, impotenza sessuale… ma corpo e psiche non sono separati, ciò che avviene nella psiche può modificare il ritmo cardiaco, la pressione, la glicemia, la reazione ossea o muscolare, la secrezione ghiandolare, le funzioni percettive, il sistema endocrino, il livello immunitario…
In senso lato, naturalmente, corpo, psiche, anima e spirito sono connessi in un essere solo, e non si può separare l’uno dall’altro.
In senso specifico abbiamo chi questa separazione la fa, ignorando che l’essere umano è un unicum, non frammentabile in parti. I medici occidentali, in genere positivisti e materialisti, tentano di curare solo la parte materiale dell’uomo, ignorando tutte le altre parti.
Accanto ai medici, attenti solo alla parte fisica dell’uomo, abbiamo i preti che curano l’anima, gli psicologi che esaminano il comportamento visibile: i riflessi, la memoria, l’attenzione, la fatica…, gli psicoanalisti che cercano di penetrare le cause invisibili del comportamento, quella parte della psiche nascosta e sconosciuta che Freud per primo chiamò INCONSCIO.
Resta lo spirito, il quale è una ipotesi che viene rilasciata a qualche raro filosofo, mistico o medium, e che di questi tempi viene regolarmente eluso in Occidente persino dalle chiese ufficiali.
Dei due fondatori della psicoanalisi, Freud e Jung, Freud si comportò da medico e psichiatra, con una interessante ipotesi sull’INCONSCIO INDIVIDUALE collegato ai disturbi della sessualità.
Con Jung le cose si arricchirono con l’intervento di coordinate spiritualiste, che normalmente vengono ignorate sia dal medico che dall’analista.


Freud

Freud è uno scienziato determinista per cui la malattia, che per lui è sempre e solo un blocco sessuale, ha delle cause che egli pone nel passato, un rimosso basato sulla colpa che deve essere portato alla luce per far scomparire il sintomo. L’analisi si muove dunque a ritroso, cercando quelle cause nell’infanzia, nel rapporto del bambino coi genitori.
Jung è un ricercatore teleologico o finalista, per cui il malato eve essere portato a guardare avanti e a creare il suo futuro in base al compito esistenziale per cui è venuto al mondo, compito che l’anima deve portare avanti e che proviene dallo spirito.
Jung non tratta specificamente problemi sessuali e non racchiude ogni problema in un’eziologia precisa e limitata, né lo riporta a uno schema risolutivo fisso, ma considera l’essere umano come portatore di una duplice funzione, in primo luogo personale nel senso di scoprire tutte le proprie potenzialità e di esprimerle, in secondo luogo sociale nel senso di migliorare il mondo.
Per Freud il lavoro dell’analista finisce quando il soggetto ha recuperato la propria sessualità ‘normale’ ed è in grado di avere un orgasmo ben riuscito con un partner di sesso diverso.
Per Jung la malattia o anche solo l’inquietudine, l’insoddisfazione, il tormento o il vuoto del vivere sono solo intime manifestazioni di disagio in un’avventura più grande che si chiama vita, per cui ognuno di noi ha un compito che dovrebbe riconoscere o realizzare. Il sintomo indica che questo riconoscimento o questa realizzazione non sono facili, ma il compito di chi cura l’altro o di chi cura se stesso non si esaurisce con la scomparsa del sintomo ma continua fino all’espressione massima dell’io, diventa un’avventura esistenziale.
Nella visione junghiana la malattia stessa è vista in un senso molto più ampio, non solo come fattore di dolore ma anche come occasione di crescita e di stimolo per arrivare a una coscienza allargata.
Il PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE è questo: capire che siamo per realizzare il compito per cui siamo venuti al mondo.
La psicoanalisi nasce ai primi del 1900, in Europa.
Freud è austriaco, fonda la Scuola di Vienna; Jung è svizzero e fonda la Scuola di Zurigo. Con loro la cura delle parole diventa scienza e prende il nome di psicoanalisi.
Prima c’era stata la psicologia e anche Aristotele se n’era occupato. La psicologia osserva il comportamento visibile dell’uomo, mentre la psicoanalisi si inoltra nella sua parte invisibile, quella che egli ignora e non controlla ma che ugualmente può modificare il suo comportamento, il suo benessere, la sua salute.
La psicologia osserva i segni esteriori del comportamento visibile, la psicoanalisi penetra la psiche nella sua parte nascosta e invisibile. Tutto comincia dal guardare o dal poter mostrare, fino ad arrivare a comprendere anche l’ombra che sta in noi stessi.
La psicologia è una scienza descrittiva mentre la psicoanalisi è una scienza terapeutica e, con Jung, diventa una disciplina evolutiva.
Freud si applica al malato sessuale. Per Jung ogni uomo è malato in quanto vive, perché è la vita in sé che porta scompenso, squilibrio, malessere e si deve cercare di conoscere se stessi per vivere meglio, per realizzarsi in modo più compiuto. Per Jung la psicoanalisi è l’avventura della ricerca entro se stessi, sulla strada dell’evoluzione.
La mente è un occhio che vede, spesso è un corpo che soffre e un cuore che duole, raramente è un’anima che comprende o uno spirito che si rivela.
Il medico in genere si rivolge solo al corpo del paziente. Ma rivolgersi a tutte le parti che ci compongono, materiali o invisibili, può servire meglio alla crescita umana.
Per Jung la vita è un percorso verso l’identità nel senso più sociale del termine per realizzare un uomo migliore per un mondo migliore. Chiama questo percorso un PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE; esso consiste nel diventare ciò per cui siamo venuti al mondo, ciò per cui siamo nati, e dunque realizzare il nostro significato che è insieme però un significato sociale. Hilmann parla della “ghianda che diventa quercia”.
Il divenire umano è rivoluzionario perché, ovunque l’uomo lotti per manifestare se stesso e liberarsi dai vincoli che glielo impediscono, attua una rivoluzione. La rivoluzione vuol essere, sempre, un atto di liberazione.
La vita di Jung fu rivoluzionaria perché egli fu il pioniere di se stesso, ed è una vita interessante da conoscere perché in tal modo, seguendo la sua liberazione, anche noi saremo spinti a liberarci.
La psicoanalisi parla dell’uomo, dunque ci riguarda. L’uomo è un cercatore e questo fa la sua grandezza e la sua differenza; noi siamo qui per guardare le sue difficoltà e, chiarendole, chiarire le nostre.
Una ricerca umana è sempre una ricerca di libertà, per essere tutto ciò che possiamo essere, contro ogni ostacolo o blocco che vuole impedircelo.
Ognuno di noi tende alla realizzazione di se stesso, la propria individuazione, essere in modo completo quell’unicità che noi siamo potenzialmente, senza lasciare parti non realizzate o non manifeste.
Ma la realizzazione individuale ha significato solo se è anche sociale. Il compito dell’Io non è, come intendeva Freud, il raggiungimento del piacere, o come intendono altre ideologie, il raggiungimento della felicità o del potere o del possesso, ma è partecipare nel miglior modo possibile al mondo, partecipare con la nostra evoluzione all’evoluzione collettiva. I mali dell’uomo sono i mali del mondo, ma anche le sue scoperte e le sue grandezze. E ogni passo che ognuno di noi fa in avanti aiuterà il mondo ad avanzare e a progredire.
La ricerca di Freud porta a un soggetto chiuso in una individualità egocentrica, alla ricerca del proprio piacere soggettivo. Il concetto di individuazione di Jung porta a un essere umano che da una parte si rispetta e si realizza, dall’altra partecipa al grande fiume dell’umanità in nome di un inconscio collettivo a cui tutti apparteniamo.
Tutto sempre insieme; mai sopra o sotto o senza.
Aristotele diceva che l’uomo è felice quando fa bene quello che fa, e la prima cosa che l’uomo fa è ‘essere se stesso’, e, principalmente, manifestarsi come individuo e come essere sociale.
La prima scoperta da cui si parte è l’identità, scoprire chi siamo, in base ad essa cercheremo di svilupparci al massimo nella socialità, realizzando ogni nostra potrenzialità, e in ciò sta la felicità dell’essere vivente. Prima realizzarci nell’io, poi usare l’io per il noi.
La ghianda è felice quando diventa quercia; l’uovo è felice quando diventa uccello; l’uomo è felice quando fa uscire da sé tutto l’umano che c’è. Aristotele diceva che, essendo l’uomo un essere sociale, si realizzerà vivendo socialmente e ponendo il bene collettivo nella sua realizzazione personale (di qui la democrazia partecipativa).
E poiché la conoscenza di sé è conoscenza della vita, l’uomo che si conosce, e che conosce i legami che lo uniscono a tutti gli altri, è l’uomo che impara a vivere bene se stesso.
La storia della psicoanalisi è storia di due esseri: l’uomo eterno che comprende tutta l’umanità, e l’uomo contingente, del suo disagio e dei modi che ha inventato per crescere in se stesso e far crescere il mondo.
In verità questi concetti non sono molto diffusi in Occidente, in virtù di ideologie che non sono connesse ai modi filosofici per essere più umani, ma si rifanno al potere e ai modi con cui il potere alimenta e mantiene se stesso, e primariamente la differenza, la separazione, la divisione, l’emarginazione, l’alienazione, l’opposizione, la creazione del nemico… Jung ci dà una profonda lezione di umanità, in quanto supera le barriere che lo chiudono in una precisa cultura o religione, in un preciso tempo o luogo, per aprirci a una visione dell’umanità di cui si cercano i legami, le correlazioni, le analogie, e in cui si esaltano valori diversi da quelli inculcati dal mercato, in primo luogo la felicità.
L’articolo 1° della Costituzione americana dice che ogni uomo ha diritto alla felicità, ma noi lo contestiamo. La spinta alla felicità (che comprende anche il possesso e il potere) ha prodotto molto egoismo, sia individuale, che di gruppo, di classe, di nazione, di religione, di ideologia.. e tutto questo egoismo, tutta questa pretesa forzata alle felicità, hanno prodotto in realtà molto dolore nel mondo e ne hanno aumentato la miseria sia materiale che spirituale.
Ci sembra più ragionevole pensare che l’aspirazione di ogni uomo debba essere non la felicità ma la consapevolezza, e non crediamo proprio che ciò significhi essere più ricchi, più felici o più potenti, ma pensiamo debba significare essere qualche volta più sereni, certamente più pensosi, e consapevoli delle nostre difficoltà in modo diverso.
Preferiamo in ogni caso una persona che piange sui dolori del mondo che uno stolto, egoista e soddisfatto, che non si cura che del proprio benessere o piacere.
Freud cerca di guarire il paziente dai suoi complessi, mirando al suo piacere materiale, soprattutto quello sessuale.
Il processo di individuazione di Jung non tende a soddisfare un egoismo o a guarire una patologia, ma aspira ad avvicinare l’Io al proprio SE’, concetto più vasto che rientra nell’equilibrio e nella giustizia universali e inserisce il senso della nostra vita nel senso collettivo.
Il Sé non è qualcosa che riceviamo per nascita, come il nome o i beni ereditari, non è un diritto riconosciuto dalla legge o all’ambiente, anzi il mondo intero congiurerà per togliercelo.
Il Sé è la meta del cammino, la conquista dell’opera, lo splendore del compito; sta in fondo al percorso come il sole sta in fondo all’orizzonte; noi camminiamo verso la sua realizzazione e non è bene soffermarsi troppo sull’oscuro che sta alle nostre spalle o sulla malattia che ci blocca momentaneamente. Non è bene nemmeno appoggiarsi troppo agli altri per essere liberati. Molto ci sarà dato se avremo fiducia nella vita che è dentro di noi, meno se ci affideremo solo agli altri o al destino, dimenticando di camminare coi nostri passi.

Per sempre noi siamo migratori
La nostra migrazione può avvenire mentre siamo nel chiuso
di una stanza
o presi da un sogno.
La migrazione non è fatta di passi
e c’è chi consuma molte scarpe senza migrare mai.
Chi viaggia senza cambiare è come se non si fosse mai mosso
perché il cammino dell’anima è un dono degli dei.
C’è chi torna e riparte o smania e si muove di qua e di là
e rimane perpetuamente stagnante.
E c’è chi migra perennemente senza perdere le sue radici
come un mare d’erba sotto il vento.
Il viaggio trascorre sotto gli occhi dell’anima
come un lungo paesaggio.
Che il tuo corpo si muova o sembri fermo
l’anima che viaggia è un’eterna canzone.
L’anima che viaggia si fa sempre più canzone
sempre più un cantare è la vita
.

IL CORPO SENZA VOCE

Il corpo è una registrazione della vita, della vita data, della vita presa, della vita separata e cicatrizzata
(Clarissa Pinkola Estès, “Donne che corrono coi lupi”)

Il nostro re, che è un dio, affermava che, come non bisogna tentare di guarire gli occhi indipendentemente dalla testa, né la testa indipendentemente dal corpo, così non bisogna neppure tentare di guarire il corpo indipendentemente dall’anima… Tutti i mali e tutti i beni, diceva, provengono al corpo e all’uomo intero dall’anima… E’ questo oggi l’errore degli uomini: che alcuni cercano di essere medici separatamente di una cosa o dell’altra, della saggezza o della salute”.
(Platone – Carmide)

«Il corpo è diventato da molto tempo uno dei luoghi su cui confluiscono i saperi, un luminoso campo di incertezza dove far emergere una politica violenta anche se apparentemente liberatoria… Malattia, desideri, dolore, nevrosi, costrizioni: il potere agisce sui corpi lasciandovi marchi, regole, divieti e trasgressioni, strutturandoli, come lo stesso Foucault dice, in un carnaio di segni».
(Francesca Alfano Biglietti)

La psicoanalisi nacque ai primi del 1900 per le nevrosi, malattie senza causa organica, considerate disturbi della sessualità.
Per esse lo psichiatra SIGMUND FREUD fissò il concetto di INCONSCIO INDIVIDUALE, cantina della psiche, parte nascosta che disturba il comportamento cosciente e produce il sintomo, e ipotizzò che il sintomo sparisse quando la sua causa occulta fosse portata alla luce.
Con Jung si ipotizzò un altro ignoto: l’INCONSCIO COLLETTIVO, che non riguarda più il singolo ma l’intera specie umana.
Freud e Jung creano i presupposti per la nostra cultura.
Freud è materialista, semplice e coerente. Jung è spiritualista, complesso e asistematico.
Sono due psichiatri, ma creano una scienza nuova, la cura con le parole, lo studio della psiche profonda e apparentemente inaccessibile, lo studio dell’inconscio, la PSICOANALISI.
La psiche di ognuno di noi è formata da una PARTE CONSCIA e una PARTE INCONSCIA.
La coscienza (che non deve intendersi qui come coscienza morale) è la capacità di guardare, porre attenzione, conoscere, controllare; è l’IO che presuppone di poter gestire il comportamento, di sapere ogni cosa di sé, eppure questo IO ignora contenuti, pulsioni, imperativi, bisogni che si nascondono nel profondo, una parte oscura di noi che sfugge all’occhio della coscienza, di cui non sappiamo nulla ma che può influenzare il comportamento, la salute, i pensieri, i desideri, le scelte… un soggetto nascosto che interferisce con la coscienza e la volontà ed emerge indirettamente, secondo Freud, nel LAPSUS, LA DIMENTICANZA, IL SOGNO, IL SINTOMO, IL TRANSFERT, LA PROIEZIONE, L’ARTE, L’INTUIZIONE…
Dai primi del 1900 l’Occidente ha cominciato a studiare questo nuovo soggetto, l’INCONSCIO, allo scopo di rendere l’IO più consapevole e libero.
L’inconscio è stato una delle più grandi ipotesi del ventesimo secolo.
I primi decenni del 1900 hanno visto grandi scoperte scientifiche del mondo fisico: Einstein con la teoria della relatività, la fisica quantistica che studia le particelle subatomiche e rovescia la concezione del mondo, il DNA…
La psicoanalisi è stata la grande rivelazione nel mondo della coscienza: l’io cerca di allargare i suoi confini e di penetrare gli spazi oscuri, illuminando il NON IO, che, come un oceano oscuro, circonda la zattera della coscienza.
A questa illuminazione contribuisce prima la psicoanalisi freudiana che guarda al sintomo nevrotico, poi quella junghiana che guarda all’evoluzione della specie.
Jung apre una serie di nuove discipline e tecniche che favoriscono l’espressione della coscienza creativa al di là della terapia: non più la contenzione o la terapia farmacologica ma anche la meditazione, la pittura, la poesia, la danza, il canto, il sogno lucido, la visualizzazione, il simbolo, il respiro, lo psicodramma, il gioco, l’arte…
L’arte, particolarmente, che non è solo creazione di oggetti belli ma esperienza di totalità, strumento dell’essere, creazione del capolavoro interiore, realizzazione della Bellezza in sé.
Tutto comincia con Freud che pone nuove coordinate conoscitive e Jung ne è l’ampliamento ma non possiamo immaginare due persone più diverse: Freud si occupa solo del sintomo individuale, che per lui è solo sintomo sessuale, e della sua cura, Jung oltrepassa l’ambito terapeutico per una metafisica mirata all’evoluzione della specie.
L‘inconscio individuale freudiano si limita ai contenuti personali rimossi o repressi.
Jung scandaglia l’inconscio collettivo come una realtà superiore ed extraumana, che è guida e risorsa insieme.
Prima di loro, alla fine del 1800, non esisteva la psicoanalisi, c’era solo la PSICOLOGIA, che era la Cenerentola delle scienze, mentre la PSICHIATRA era una disciplina organicistica che creava schemi di categorie patologiche senza avere le terapie corrispondenti; ghettizzava i malati mentali con etichette come neurastenia, demenza precoce, schizofrenia, isteria… ma non era in grado di curarli; poteva ammassarli in grandi nosocomi per poveri, come la Salpetriere di Parigi che Freud vide come studente per tre mesi, o isolarli in cliniche di lusso, come il Burgholzli di Zurigo dove Jung lavorò per nove anni.

La Salpetriere
I medici non conoscevano la mente, tanto meno la psiche, e sapevano poco dei sistemi nervosi o ormonali.
La medicina è stata una delle ultime scienze dei tempi moderni. Partita dal corpo ippocratico e dalle definizioni aristoteliche era rimasta invariata per il primo millennio del Medioevo, e anche dopo, quando le prime università decollarono su giurisprudenza e teologia, realizzò pochi progressi, rimanendo ancorata a terapie brutali e primitive. Si ignorava cosa fosse il corpo umano, anche a causa della Chiesa che vietò le dissezioni fino al 1600. I medici europei erano figure di scarsa professionalità, cavadenti o speziali, che spezzavano le ossa o praticavano salassi, non conoscevano il corpo umano e ancor meno la mente e, fino al 1800, i loro sistemi di cura restarono rozzi e rudimentali, a differenza di altre medicine molto raffinate come quella cinese o indiana, antichissime ed evolute.
Bologna ebbe una delle prime università europee (1081): l’Archiginnasio o Scuola Superiore, ma solo nel 1600 costruì un’aula per dissezioni, il Teatro anatomico dell’Archiginnasio.
Poi le cose cominciarono a procedere e nel 1900 le scoperte mediche arrivarono veloci, anche se la medicina si occupava quasi unicamente del corpo, ovvero la parte materiale dell’uomo, riducendo ad esso tutto. Persino Freud, il fondatore della psicoanalisi, sperò fino alla fine della sua vita che si trovassero dei farmaci chimici in grandi di guarire anche le malattie della psiche.
Negli ultimi decenni sono nate le neuroscienze, le ricerche neurologiche, endocrine, genetiche…, sempre su una base solidamente materiale: cellule nervose, cervello, ghiandole, ormoni, DNA….
Per molto tempo dunque la psiche è rimasta ignorata, come un dato fuori campo, senza propri paradigmi, senza una visione della realtà analoga a quella della fisica quantistica. La medicina è rimasta ancorata ai paradigmi positivisti, che guardano l’uomo come una macchina formata da tanti pezzi materiali, per cui si cerca la causa di malfunzionamento nei pezzi stessi, senza sapere nulla dell’energia globale che li armonizza. Lo stesso schema della psiche di Freud è costruito secondo una metafora idraulica o meccanica.
Ma il mondo di Jung è già il mondo della nuova fisica.
Wolfgang Pauli, Premio Nobel per la fisica, è amico di Jung e il modo rivoluzionario con cui Jung esamina la psiche umana ha molte analogie con le intuizioni di Pauli; è una vera e propria rivoluzione dell’uomo e del cosmo.
Con lui si esce dalla visione dell’uomo-macchina per l’uomo-energia inserito nell’energia-mondo, secondo un universo globale, spirituale e intelligente, “il mondo come enorme pensiero”, come direbbe la nuova fisica.
Jung precorre il pensiero della fisica moderna che nelle sue intuizioni si avvicina alla filosofia indiana ed è molto più moderno e stimolante di Freud, anche se la medicina classica continua a tenerlo in disparte, preferendo le vecchie categorie ottocentesche del positivismo materialistico, mentre stiamo ancora aspettando che la terapia si evolva passando dall’aspetto materiale dei sintomi a quello più sottile dei simboli e degli scopi.
Freud e Jung furono contemporanei, si conobbero e furono amici (Jung era più giovane di 19 anni e avrebbe potuto essergli figlio, Freud nasce nel 1856, Jung nel 1875) ma sembrano appartenere a due mondi opposti; Freud è positivista e materialista, Jung spirituale e simbolico. I loro paradigmi mentali sono lontani anni luce. Per questo tra loro, dopo un innamoramento iniziale, ci fu una rottura durissima molti dolorosa. Erano due delle menti più intelligenti di tutti i tempi, pionieri di una ricerca nuova e appassionante, partecipavano alle stesse passioni e alle stesse scoperte, Freud era così preso da Jung che pensava di farne il suo delfino, il suo successore nella scuola di Vienna.
Jung capì da subito che le loro differenze erano abissali e incompatibili. Quando si arrivò alla rottura, il colpo fu durissimo per entrambi e sfociò in una depressione di alcuni mesi simile a un lutto. Poi Jung andò avanti sulla sua strada, con la scuola di Zurigo e scoperte nel campo della psiche che non sarebbero mai state conciliabili con le teorie di Freud. Ma entrambi i loro lavori dovevano significare una grande svolta nel pensiero occidentale. Una svolta epocale, di paradigmi e conoscenze, che possiamo paragonare al passaggio dal sistema geocentrico e quello eliocentrico o al pensiero successivo alla teorie della relatività di Einstein.
In particolare, per Jung, la sua ricerca accompagna tutto quel movimento di pensiero che si determinò in Europa verso gli anni 20-30, che videro l’apertura alle culture orientali, il modificarsi della sensibilità letteraria, Herman Hesse, l’astrattismo di Kandinsky, le conferenze di Madame Blawatski… tutto un movimento di reazione al materialismo imperante che metterà radici poi negli Stati uniti, in California, nella new age, nei movimenti contro la guerra, i figli dei fiori …
Oggi viviamo di nuovo una fase intermedia che prelude a un grande cambiamento epocale, molti concetti cambiano e si sviluppa un pensiero alternativo alla scienza ufficiale mentre sorgono ideologie alternative al mercatismo neoliberista e alle false democrazie come alle chiese ufficiali intese come centri di potere. Per questo oggi Jung è più interessante che mai, mentre tendiamo a una visione unitaria di mente e corpo simile a quella delle antiche dottrine indiane o cinesi e il villaggio globale nelle telecomunicazioni ci fa sentire in rapporto col mondo in modo più unitivo, contro le false rappresentanze divisioniste.
Per questo oggi e Jung torna a essere significativo. Molta parte del suo pensiero riporta all’Induismo o al Taoismo, tanto che viene tradotto e letto anche nel mondo asiatico e piace la sua visione universale per cui tutto è una stessa energia, che si manifesta o come materia o come mente.
Spesso lo psichiatra occidentale è uno specialista organicistico che si limita alla risposta neuro-endocrina del paziente e prescrive terapie chimiche, curandosi poco della sua storia o della sua personalità. Per l’analista junghiano, invece, ogni uomo è una storia e un vissuto, un quid alchemico di emozioni, una configurazione energetica da cui partire e una potenzialità che si vuole attuare.
Oggi i terapeuti sono di vari tipi, molti non ancora riconosciuti, si muovono tra organico e mentale, abbiamo omeopati, iridologi, fitoterapeuti, chiropratici, agopunturisti, kinesiologi… tutti uniti dalla caratteristica di vedere corpo e anima come realtà connesse.
Appena cento anni fa, ai primi del 1900, nulla si sapeva della psiche; la malattia mentale era considerata una patologia organica a causa non visibile. Le isteriche erano considerate malate di hysteros =utero, e, dopo la loro morte, vanamente si cercava la causa della malattia in una autopsia dell’utero stesso.
Oggi si parla di cause psichiche per alcune patologie e forse in futuro parleremo di cause energetiche, oggi siamo in un luogo di mezzo, tra la visione materialistica ufficiale e quella energetica non ancora riconosciuta.
Il primo testo di Freud esce ai primi del 1900 L’interpretazione dei sogni’ (‘Der Traumdeutung’), dapprima ignorato e considerato addirittura un libro esoterico e scandalistico, sconvolgerà in seguito la cultura ufficiale.
Seguirà ‘Psicopatologia della vita quotidiana’, poi gli altri libri di Freud che non sono moltissimi, per uno schema piuttosto semplice della malattia mentale a cause sessuali, che ha il merito di fondare i capisaldi di tutta la ricerca psichica futura.
In un tempo in cui si parla d’isteria in termini di ‘utero’, Freud parla di sofferenza psichica in termini di ‘vissuto’. Sono due codici diversi che trattano due ordini di realtà distinti.
La grande novità è che Freud considera corpo e psiche come due entità autonome, ognuna con le sue leggi e il suo linguaggio.
Un sintomo (psichico o fisico) può avere la sua causa tanto nel corpo quanto nella mente; questa è la scoperta fondamentale della psicoanalisi: trattare la psiche come un mondo a parte.
La psiche è divisa tra parte conscia, ovvero chiara a se stessa, e parte inconscia, ignota o oscura, non conosciuta. Nell’analisi, Freud dichiara che la psiche è un vero e proprio apparato o sistema, un mondo parallelo all’organico, con le sue leggi e il suo linguaggio.
Con Jung le cose vanno oltre. Se Freud pone la psiche individuale come una realtà autonoma, Jung ipotizza che essa possa contattare un piano di realtà ancora più ampio, uno psichismo universale o intelligenza che guida tutta la specie. La psicologia esce dalla sfera individuale e diventa collettiva, esce dalla terapia e diventa metafisica. La psicoanalisi di Jung esce poi dal campo ristretto della sessualità per affrontare tutte le tematiche umane.
Sia Freud che Jung emancipano la psichiatria dal settore corporeo e la collegano al mentale. Non è un passaggio facile e non tutti lo accolgono, ancor oggi Rita Levi Montalcini, che pure è un Premio Nobel, afferma che: “Il pensiero è un prodotto secondario del cervello, come il sudore lo è della pelle”, riduce dunque tutto e solo all’organico.
La medicina fa fatica a superare la materia nell’ambito accademico ufficiale. Ma la vera novità è l’enorme movimento di pensiero che si sviluppa fuori dalla cultura ufficiale, specialmente da Jung in poi, un movimento spontaneo e continuo dal basso, che cambia il modo di pensare l’uomo, la salute e il mondo, una vera rivoluzione culturale per una visione globale che investe tutti i settori dell’uomo, un cambio di valori e paradigmi che costituiscono una nuova “Welthanschauung”, visione d’insieme di tutte le cose.
I due pionieri sono contemporanei ma molto diversi tra loro. Freud, aderente alla vecchia mentalità positivista dell’800, considera l’uomo una macchina, legge la psiche come un circuito idraulico o elettrico, un serbatoio, una pompa, un sistema elettrico, in cui il carburante o fluido è l’energia sessuale e i sintomi sono i suoi blocchi che ne impediscono la circolazione. Ognuno ne tiene le cause nascoste nell’inconscio, l’analista le scova come un detective, le porta alla luce, il blocco scompare e la macchina bloccata riprende a funzionare, uno schema facile e semplice, che piace molto come tutte le cose semplici, anche se poi nella realtà non funziona, le cause si moltiplicano, molte sono impossibili da trovare, i sintomi si spostano, alla fine l’analisi diventa interminabile.
Freud divide la psiche in tre zone: IO, ES e SUPER IO.
L’IO è la parte relativa alla coscienza.
L’ES è un luogo oscuro da cui tentano di emergere contenuti rimossi perché l’IO non ne sopporta l’esistenza. Possono essere pulsioni inaccettabili, come può avvenire per un puritano uomo di chiesa che è torturato da desideri sessuali inconfessabili, o pulsioni naturali che sono state rimosse per motivi famigliari, ambientali o culturali, come può avvenire per una donna frigida in relazione a un normale istinto sessuale, si può trattare di una ambivalenza, un rapporto odio-amore, possono essere ricordi traumatici che sono stati rimossi per evitare una sofferenza insopportabile, come una memoria atroce di guerra o uno stupro infantile.
Ma la legge, nella storia della psiche come nella storia dei popoli, è che tutto ciò che è imprigionato o represso, censurato o emarginato, lotta per venire alla luce.
Il problema dell’ES è che i suoi contenuti sono inconsci, il soggetto è perturbato dalle spinte che questi contenti fanno per emergere, ma una ferrea CENSURA PSICHICA cerca di tenerli nell’ombra, in tal modo l’IO deve impegnare molte energie che potrebbero servirgli in altro modo, e, se ne deve impegnare troppe, non gliene restano più per vivere e si ammala.
Sopra l’Io esiste il SUPER IO, una zona, in parte conscia e in parte inconscia, da cui provengono degli imperativi, che ordinano al soggetto che cosa fare o non fare. Questi non sono da confondere con i comandi etici e possono anche non esserlo affatto. Dominano comunque il comportamento umano in modo categorico. Per es. un soggetto può essere incapace di rubare e potrebbe non farlo nemmeno avendone bisogno in circostanze facilitanti e in assenza di testimoni e sarà consapevole di questo comando interno, che rientra in un quadro di leggi etiche. Nel caso della patologia, il soggetto non riesce a fare certo atti, anche naturali, in base a comandi interni di cui non è consapevole, per es. una paziente di Freud non poteva bere nessun bicchiere d’acqua ma non poteva spiegare il perché. L’analisi portò alla memoria un episodio in cui in un salotto le era stato offerto un bicchier d’acqua, ma lei aveva visto il cagnolino bere da quel bicchiere. Per educazione non aveva potuto dir niente, ma il sintomo successivo era stato l’impossibilità di bere da qualunque bicchiere. Una volta fatto riemergere quel ricordo, l’impossibilità a bere scomparve. L’analisi provò che quella ambivalenza si associava a un’altra, ben più grave, di odio-amore verso il padre ammalato.
L’IO, dunque, si trova a dover lottare contro due padroni, le pulsioni dell’ES che tentano di emergere, e quelle del SUPER IO che mandano comandi e, in questa lotta, può soccombere.
La malattia è la conseguenza della lotta che l’Io si trova a fare con le istanze del Super Io e quelle dell’Es.
Ogni disturbo psichico deve avere una sua causa, questa viene situata nell’infanzia, si tenta di portarla alla luce usando i sogni e le associazioni di parole, in tal modo i contenuti ingombranti o inaccettabili o le pulsioni illegittime dell’Es verranno alla luce e sprigioneranno la loro energia, diventando controllabili.
Per Freud “il bambino è un essere desiderante”. Ogni volta che il suo desiderio si scontra col mondo esterno (PRINCIPIO DI REALTA’) viene rimosso, cioè nascosto nell’inconscio, ma premerà poi per riemergere, costringendo l’Io guardiano ad un grande dispendio di energia per tenerlo sotto controllo.
Via via che l’analisi porta alla luce il contenuto rimosso, si libera l’emozione connessa ad esso (abreazione) e la psiche si riappropria dell’energia perduta, per un migliore adattamento all’ambiente.
Ma da dove nasce l’opposizione al desiderio? Dalla relazione sociale, che, per Freud, è principalmente quella del bambino con i genitori che gli pongono i primi divieti. Il bambino ha dei desideri ma i genitori gli dicono di no.
E qual è, per Freud, il desiderio massimamente censurato? Quello sessuale. Nel caso specifico è il desiderio di possesso totale che il bambino maschio ha nei confronti della madre, per cui si trova a sviluppare una rivalità verso il padre, che pure ama (conflitto emozionale).
Questo è, grosso modo, lo schema fisso di Freud, che dopo aver avuto alcune bellissime intuizioni, resta impaniato in quello che è il suo complesso personale, un complesso paterno negativo, che egli chiamerà COMPLESSO EDIPICO.
Jung va oltre, perché vede emergere, nei sogni o nelle visioni o nell’arte dei suoi pazienti, gioielli inestimabili, contenuti che non sono illeciti rimossi, come pretende Freud, e spesso non appartengono nemmeno alla storia individuale del paziente ma sono propri dell’umanità intera, come se esistesse una grande psiche universale che nutre l’uomo di ogni tempo e luogo di energie e visioni: l’INCONSCIO COLLETTIVO.
Questo straordinario concetto apre altre possibilità, con intuizioni nuove e straordinarie, e dà, all’uomo che soffre o vuole evolvere, nuove aperture che vanno oltre la sua persona.
Freud è materialista, nasce da famiglia ebraica anche se non è credente, nega i valori religiosi, nega la spiritualità e l’anima. Jung appartiene all’area cristiano-protestante, la sua famiglia conta undici preti, ed è un cercatore d’anima e un medium naturale.
Freud è ambizioso e desideroso di affermazione sociale; Jung è socievole ma riflessivo, indifferente ai riconoscimenti e alla ricchezza, pronto a rinunciarvi per seguire la voce interiore.
Freud vive sempre sotto gli occhi del pubblico, ne ha bisogno, è un protagonista ambizioso e un leader tenace che cerca fama e ricchezza; Jung ama la solitudine e la ricerca di se stesso fino a intraprende un solitario e rischioso viaggio d’anima paragonabile a una esperienza sciamanica.
Anche le carriere professionali sono diverse: Jung lavora in un famoso manicomio di Zurigo, Burgholzli, di cui diventa direttore; Freud visita un ospedale solo per pochi mesi da studente e poi si occupa di ricche borghesi nevrotiche nel suo studio di Vienna.

Istituto psichiatrico di Zurigo, il Burgholzli
Nemmeno i loro pazienti si somigliano: Freud cura isterici e nevrotici, Jung dapprima ha pazienti schizofrenici, poi persone colte e intelligenti, che hanno oltrepassato la prima parte dell’esistenza, hanno sistemato famiglia e professione e cercano un senso più alto della vita.
Il concetto base della teoria freudiana è la sessualità, pulsione organica fondamentale ed energia primaria. Per Jung l’energia è indifferenziata, può essere sessuale come spirituale, e ciò che lo interessa maggiormente è l’elemento religioso, cioè unitivo, dell’universo, il luminoso, il sacro o, come dice lui, il numinoso, da numen= divino.
Fino a pochi decenni fa Freud aveva il primato della cultura europea e parole come inconscio, rimozione, complesso, fobia, associazione, Edipo… appartengono ormai al linguaggio comune. Ma negli ultimi tempi Freud ha subito molte critiche e si è fatta avanti una serie di operatori che usano, alla maniera junghiana, terapie, tecniche, forme di meditazione, comparazioni religiose o etniche, simboli, fiabe, sogni, opere d’arte… insomma un vasto repertorio di strumenti che oltrepassa la pura analisi dei sogni.
Jung è in maggiore sintonia col nuovo pensiero e già conoscerlo fa stare meglio, cambia la prospettiva mentale, introduce in una nuova filosofia del vivere.
Il pensiero di Freud è materialista, scientifico e aderente alle scienze positiviste occidentali, ma dagli anni 30 in poi gli influssi delle culture orientali hanno penetrato il mondo occidentale, cambiando sensibilmente le nostre coordinate e ammorbidendo il nostro materialismo. Questa tendenza era già in atto in personalità come Kereniy, Hesse, Wilhelm, Kandinskij… e a poco a poco è entrata nel pensiero generalizzato.
Freud nasce nel 1856 e Jung nel 1875; Freud muore nel 1939 e Jung nel 1961, due vite molto lunghe, 83 e 86 anni, molto produttive fino alla morte.
Freud mantiene quasi completamente l’impostazione iniziale. Jung evolve progressivamente fino ad una ricerca interiore di tipo sciamanico. Per cui le sue opere vanno lette in ordine di tempo, in quanto descrivono una crescita spirituale e non sono facili da interpretare, salvo la sua biografia, “Ricordi, sogni, riflessioni di C. G. Jung”, composta con l’aiuto della sua collaboratrice Anela Jaffé, a cui accostiamo l’unico libro esplicativo e sintetico di Jung, “L’uomo e i suoi simboli”, scritto alla fine della sua vita su precisa richiesta della televisione inglese.
A questi due libri possiamo accostare “Il mondo dei sogni” di Marie-Louise von Franz. E le tre opere possono costituire un valido inizio per accostarsi al suo mondo.
E’ passato un secolo da quando nella Vienna ingessata e conformista apparve il primo libro di Freud e oggi la nostra civiltà vive un altro spirito e un altro pensiero. Oggi ci sembra strano che ‘L’interpretazione dei sogni’ sia stata classificata come libro esoterico e scandaloso. Certo attaccava tabù sessuali in un tempo in cui il solo parlare di sessualità era trasgressivo e sono cambiate molte cose, il mondo femminile è avanzato, la morale sessuale e familiare non è più quella vittoriana. Se Freud vivesse oggi e vedesse le coppie di fatto, la libertà femminile, la contraccezione rabbrividirebbe.
Il libro sui sogni oggi è un reperto archeologico, ci appare didattico e analitico, riduttivo e monotematico. Malgrado la venerazione che l’Occidente ha avuto per Freud, nessuno oggi pensa più che i simboli dei sogni siano tutti sessuali o che il sogno sia solo “il soddisfacimento di un desiderio”. Freud è stato superato dal mutamento culturale, tuttavia ci sono ancora psichiatri che lo applicano fedelmente o che considerano solo i trattamenti chimici e nelle università mediche la psicologia continua a essere una materia secondaria, anche se aumentano i medici che, bontà loro, cercano integrazioni con altre discipline meno accademiche.
Oggi le multinazionali comandano la ricerca legandola a forti interessi economici. I business altissimi della chimica farmaceutica condizionano le università, i policlinici, le leggi, i programmi, i sistemi sanitari, le informazioni… e chi se ne arricchisce non ama che l’uomo si curi con le parole e meno ancora che se stesso o usi sistemi naturali: il paziente deve essere un compratore di merci e continuare ad alimentare altissimi business. Dunque la medicina ufficiale accetta male o per niente le terapie alternative o morbide, soprattutto quelle che curano attraverso l’anima o restituiscono all’uomo il controllo autonomo della sua salute.
L’ideale di una multinazionale non è l’uomo fai da te che evolve verso il proprio benessere, ma un malaticcio di lunga durata che continua a comprare molti farmaci. E tuttavia tanti hanno scoperto che si può stare meglio con cure più umane e globali, rispettose dell’integrità dell’essere e dei suoi ritmi naturali.
Freud inventa la cura delle parole, Jung cura l’uomo con l’uomo e favorisce una diffusione di attività espressive, alternative, rivolte alla spiritualità.
La conoscenza e l’uso delle risorse umane, il ritorno dell’uomo a se stesso, l’esplorazione del sé, la ricerca dell’anima, una vita più equilibrata e naturale, la prevenzione della malattia… sono tanti modi non invasivi con cui cominciamo a riappropriarsi di noi stessi.
In un mondo dove tutto è denaro, il pensiero alternativo che sfugge al mercatismo è l’unica libertà che ci resta.
Studiare Jung può aiutarci a porre noi stessi al centro del nostro sguardo, a ritrovare il cuore perduto, l’amore che ci dobbiamo, la comunione col mondo, un senso diverso del vivere, una speranza in più contro l’alienazione progressiva e la manipolazione imperante.
In un mercato che distrugge l’uomo e lo aliena sempre più da se stesso, la storia di Jung è un esempio pedagogico, storia di un uomo che visse non per vendere o per comprare, ma per conoscersi, un uomo che rifiutò l’esteriorità per l’anima, l’avere per l’essere, e si inoltrò in un viaggio difficile e pericoloso per esplorare un territorio ignoto oltre se stesso, per trovare risorse che non si comprano o si vendono ma si sperimentano.
Jung indica un grande obiettivo esistenziale, che non è il potere o la ricchezza, il dominio o l’antagonismo, ma la consapevolezza, la realizzazione della propria individuazione, il cammino all’interno di una totalità più grande che ci trascende, il compito sociale.
Egli fu un viaggiatore d’anima che intraprese un cammino evolutivo oltre l’Ego, verso l’unione con l’Essere supremo, anche se non nominò mai Dio e non parlò mai di religione e venne criticato dalla chiesa protestante come da quella cattolica per avere dichiarato intuizioni che contrastavano con i loro dogmi.
Il suo pensiero si identifica col suo percorso interiore, è la storia di un percorso, nella relazione tra la parte conscia dell’anima e quella inconscia superiore, fino ad arrivare all’Io collettivo, al noi, alla totalità, in una progressiva via di liberazione.
Il mondo di Freud è freddo e analitico, la macchina umana è smontata in pezzi e ricomposta, in un sistema razionale a cui non si sfugge, che piace agli analitici che cercano schemi rigidi, sicurezze e ordini geometrici. Il mondo di Jung è volatile e ombroso, senza definizioni, schemi o strutture; egli allude più che dimostrare, e ognuno lo intende diversamente, perché Jung ha un pensiero non sistematico ma allusivo.
Egli ci dà qualcosa che apre al futuro, in cui ognuno può cominciare ad avanzare per proprio conto, senza modelli fissi e in modo creativo, e questo piace a chi ama la libertà e l’indipendenza, agli avventurosi, a chi cerca l’intuizione del nuovo. Si esprime nello stile evocante del linguaggio poetico, che per molti è fonte di rigenerazione e gioia perché è una forza zampillante ed eterna, apre una porta per una via indefinibile dove nessuno è solo e ognuno può andare dove vuole e trovare ciò che ha e verso cui tende.
Come diceva Eraclito: “Per quanto tu cammini, ed anche percorrendo ogni strada, non potrai raggiungere i confini della tua anima, tanto profonda è la sua vera essenza.”
Sempre l’uomo finisce per essere ciò che crede di essere; se crede di essere una macchina determinata, agirà da macchina determinata; se crede di essere uno spirito libero, avrà molte più probabilità di diventare uno spirito libero.
La logica è un ottimo strumento, ma ci sono vie mentali altrettanto buone. La via della LOGICA è razionale e analitica, ordina il finito, le cose che si sanno già. La via di Jung è intuitiva e ANALOGICA, secondo una facoltà che Jung chiama IMMAGINAZIONE ATTIVA, e che non è la fantasia, ma una via più complessa, non ripetibile, che affonda nell’inconscio collettivo, nelle grandi immagini che da sempre guidano l’anima dell’uomo.
Per Freud abbiamo un ritorno al passato, che ripete se stesso, riporta l’uomo all’infanzia e spesso ce lo inchioda, in una ricerca volta all’indietro.
Per Jung esiste il Viaggio in cui si va sempre avanti, un Viaggio che inizia dall’uomo ma lo oltrepassa, “La via errabonda che ristabilisce l’armonia originaria che esisteva una volta fra l’uomo e l’universo“.
Qui le definizioni non bastano, le spiegazioni sono insufficienti, non c’è un sistema esplicativo di certezze, ciò che conta è l’esperienza, il cammino e il cambiamento. S. Agostino diceva: “Non andare fuori di te, torna in te stesso. Nell’uomo interiore troverai la verità“.
L’uomo interiore di Freud è l’infanzia e i suoi conflitti, l’uomo interiore di Jung è l’assoluto.
Quale dei due è migliore? Ognuno sceglie quello che gli somiglia. Può accadere che uno non sia nel momento giusto per apprezzare Jung, perché delude i razionalisti come i materialisti, e non c’è niente di male a rifiutare ciò con cui non si è in sintonia, ma c’è sempre la possibilità di cambiare.
La psicoanalisi freudiana è una dottrina maschile e sessuale, fatta per uomini, che parte da una società patriarcale fondata sul conflitto odio-amore del figlio maschio con la figura paterna, è una teoria di guerra e antagonismo.
La psicologia junghiana è più duttile, nasce dalle valenze dell’energia femminile, nel suo senso più ampio, non sessuato, come qualità dell’essere e del vivere, insieme di equilibrio, armonia, accoglienza, unione, protezione, cura, servizio…
Freud considera solo l’energia sessuale e cerca i suoi blocchi.
Per Jung l’energia è ‘indifferenziata’, ma più spesso è spirituale.
Uno cerca l’eliminazione del sintomo, l’altro lo considera un simbolo, una porta per evolvere, per avere una esperienza trasformativa, seguendo il richiamo di un elemento sacro.
Ciò che Freud chiama inconscio individuale è una parte della psiche umana, Ma ciò che Jung chiama inconscio collettivo non nasce dall’uomo né gli appartiene, è una energia universale, un immenso fiume che trascina l’umanità intera e la sua storia, una forza potente, che porta l’uomo oltre se stesso, produce la storia del mondo e le sue culture ma nello stesso tempo le trascende.
Jung è un poeta alla ricerca di un’espressione creativa, un filosofo che intravede una verità suprema, un mistico che insegue una visione universale. Si pone al centro della cultura europea ed amplia le categorie del suo pensiero. Dà al mondo una nuova visione, e, se ognuno di noi avrà una nuova visione di se stesso, forse potrà costruire un futuro migliore.
Usciamo da tempi dominati dalla ragione ma la ragione da sola non basta e può diventare disumana e portare l’umanità sull’orlo della distruzione, come fanno l’economia, la politica e certa scienza; forse avremmo bisogno di un pensiero diverso, un livello spirituale più alto, che superi i nostro limiti e guardi all’infinito.
Non ci bastano più norme localizzate, cerchiamo valori e diritti validi per ogni uomo della Terra. Così in economia non ci basta scavare un angolo di sopravvivenza, vogliamo partecipare ai problemi anche di quelli che sono meno fortunati di noi.
Gli uomini nuovi lavorano su due piani d’integrazione, uno individuale e l’altro sociale: ogni essere non è più uomo-cellula, ma uomo-mondo; la parola d’ordine è l’unione; cerchiamo l’armonia tra i piani dell’essere, prima in noi tra i nostri livelli: corpo, sensi, intelletto, affettività, intuizione, spirito.. poi tra noi e gli altri, in correlazioni culturali e in forme partecipative, e sempre con la Natura, in un sentimento religioso universale.
Jung ci insegna una nuova trascendenza. Avanza sulla via dello spirito secondo una evoluzione aperta, in cui ogni risultato è transitorio. Gli Indiani dicono: “La vita è un ponte. Attraversalo, ma non costruirvi nessuna casa!”
La cultura occidentale ha dato la prevalenza alla logica e ha esaltato l’individualità ponendo ogni fine nel possesso e nel potere, fino al mito dell’Uomo Forte e al fanatismo cieco, forza dei deboli che si lasciano plagiare e hanno comportamenti ideativi meccanici e omologati ma chi più comanda. Il pesante materialismo di questo pensiero ha svuotato di senso le religioni, gli ideali, le ideologie.
Via via che essi hanno dimostrato di non saper più porre validi fini umani, è aumentata la solitudine dell’uomo moderno e il suo bisogno di Appartenenza, la sua necessità di Senso.
Grazie alla logica senza cuore siamo caduti nel Trauma della Mancanza e nel Complesso dell’Abbandono, che coglie tutti quelli che si separano dal loro Sé più profondo. Ma le nuove forme di solidarismo sono terapie viventi.
Ogni tempo ha il suo disagio mentale: nevrosi, depressione, abulia, anoressia, bulimia…Con nomi diversi, in tempi diversi, l’uomo manifesta la propria sofferenza. Per il nostro tempo Jung parla di nevrosi, dice: “Siamo tutti nevrotici, soffriamo perché siamo separati dallo Spirito”. La sua soluzione è rendere all’uomo l’uomo tutto intero, fargli sperimentare la vita con maggiore pienezza, collegarlo agli altri in un progetto solidale.
Seguendo il cammino di Jung ci avvicineremo all’inconscio collettivo, attraverso il sogno, la visione, il simbolo, l’atto sincronico, l’arte…; parleremo di valori; apriremo la mente straordinaria, la parte di noi che possiede la visione.
Conoscere se stessi è una grande avventura e io credo valga la pena di provarla.
La visione tipicamente junghiana è finalistica, teleologica, dal greco telos che vuol dire fine, visione in cui si legge ciò che accade in funzione di uno scopo futuro a cui le cose tendono.
Il sistema freudiano è tipicamente causalistico o deterministico, legge i fatti in funzione delle cause che lo hanno prodotto, è rivolto all’indietro.
Nel sistema freudiano noi stiamo male perché siamo determinati o condizionati da fatti che sono successo in passato. In quello junghiano tendiamo a realizzare noi stessi per un compito che si realizzerà nel futuro.

C’era una volta una ragazza africana che si ammalò di depressione. Andò dal medico che la curò con psicofarmaci, ma la depressione non guarì. Andò dallo psichiatra che la curò con prodotti ormonali e chimici, ma la depressione continuava a essere. Il neurologo propose allora di mandarla in una clinica. La ragazza aspettò finché la sofferenza non divenne troppo grande. Allora andò dallo sciamano della tribù. Egli la ascoltò in silenzio. Quando ebbe finito, le parlò. Le disse che gli antenati l’avevano scelta per darle una missione. Il suo dolore significava che la vita come l’aveva fatta fino adesso era finita e che questa pelle non le bastava più, doveva “salire su un gradino più alto e prepararsi per un nuovo compito”. Avrebbe cambiato pelle, perché avrebbe cambiato anima. Si sarebbe spalmata tutto il corpo ed il viso, tutta la pelle meno gli occhi, di argilla bianca, senza toglierla mai, una bianca argilla che l’avrebbe curata nel corpo e nell’anima, si sarebbe vestita di bianco e avrebbe fasciato il capo di stoffa bianca. Così, tutta bianca, come un morto o un neonato, un fantasma o un angelo, sarebbe rinata, sarebbe stata visibile agli Antenati, questi l’avrebbero trovata facilmente e sarebbero venuti a parlarle nei sogni.
Ogni mattina la ragazza sarebbe andata alla capanna dello sciamano e gli avrebbe raccontato i suoi sogni, perché nei sogni gli dei ci parlano ma noi non ne comprendiamo il messaggio. Ogni mattina lo sciamano avrebbe aiutato la ragazza a capire i propri sogni. E insieme l’avrebbe addestrata, con gli altri allievi, ad imparare i segreti della natura e delle erbe che guariscono. In particolare le avrebbe insegnato i segreti dell’argilla bianca, che ha il potere di dare un nuovo corpo e una nuova conoscenza.
L’argilla bianca poteva guarire ogni male. Lei sarebbe andata con la sua tanica di plastica a prenderla in cima a un dosso ripido, dentro un grotta dove zampillavano piccoli sbocchi vulcanici di argilla medicamentosa piena di minerali. Nella caverna, la ragazza avrebbe mangiato di questa argilla e avrebbe avuto spaventosi dolori di pancia, poi avrebbe cominciato a guarire. Con quest’argilla avrebbe guarito prima se stessa e poi avrebbe imparato a curare gli storpi e i sordi e i malati di ogni male.
Per 17 anni la ragazza imparò. Imparò a guarire se stessa, guarendo gli altri. Imparò a cambiare. Dopo 17 anni era molto diversa, era diventata una sciamana e poté lavarsi via l’argilla bianca e ritrovare il suo corpo tenero e indifeso, come rinato, poté lasciare il suo maestro e andare di villaggio in villaggio a curare le persone tristi o sofferenti.

Quando la malattia viene, la vita si ferma. Quando la vita si ferma, ci fa soffrire perché ci chiede di cambiare. Senza sofferenza non cambieremmo mai. Stare fermi sul luogo del cambiamento non serve. La vita può andare avanti solo quando il cambiamento sarà accettato. Rifiutare il cambiamento significa rifiutare la vita e restare nella malattia, e il dolore, allora, diverrà ancora più forte.
Potremmo pensare che il dolore sia un segno. Ma ci vuole molta saggezza per capirne il senso. Il dolore è una moneta a due facce, la prima fa molto male, ma è molto difficile voltare la moneta e leggerne il valore, perché ciò significa cambiare pelle e diventare un’altra persona, e la cosa all’inizio è dolorosa. Così si può continuare a soffrire per molto tempo, ci si può persino affezionare alla malattia come se fosse la parte più importante di noi stessi, si può persino morirne. Ma non si fa un buon lavoro per noi e non si fa un buon lavoro per la vita.
Nella storia africana si parla del dolore del vivere e dei sogni, come se la malattia fosse un parto interrotto, una doglia, un significato nascosto che stenta a uscire. Nel mondo occidentale il dolore è considerato un sintomo da estirpare, ma nelle culture antiche era un segno da capire.
Per lo stregone africano la depressione è un dono del cielo, un’occasione di cambiamento, per questo egli aiuta la ragazza a cambiare e le dà uno scopo sociale, le dice di inserire il suo dolore in quello della sua comunità, di occuparsi del dolore degli altri. Il dolore è un segno per evolvere. E la ragazza guarirà quando capirà questo, quando inserirà il suo dolore in quello del mondo.
Ci sono molti modi per curare il mondo, ma per qualcuno è necessario entrare nel luogo della propria sofferenza. Il significato di ogni cosa è dentro di noi, ma noi non lo sappiamo. Non conosciamo le strade per comunicare con la nostra saggezza più profonda. Il maestro d’anima, se c’è (ma il nostro mondo è povero di maestri d’anima) ci può insegnare ad entrare nella parte nascosta di noi e a coglierne i messaggi.
La cura delle parole passa attraverso la riflessione interna, nell’incontro con quell’inconscio che si riverbera nel mondo dei sogni attraverso un linguaggio simbolico. I sogni sono considerati indizi, messaggi superiori, per un compito che ci appartiene, per cui siamo nati ma che ci è ancora oscuro.
Il disagio mentale, in questo quadro, diventa un privilegio; lo stregone dice alla ragazza malata: “Tu sei stata prescelta dagli dei”.
Un’energia superiore la aiuta a crescere più in fretta attraverso il dolore.
Il taoismo conosce questo concetto, i cinesi indicano la parola ‘crisi’ con un ideogramma che vuol dire ‘occasione’; il dolore è un’occasione, è la spinta verso una metamorfosi e una ristrutturazione della propria vita a un livello più alto.
Come lo stregone africano, Jung non ci insegna solo a eliminare i sintomi ma a vederli come indicatori affinché cerchiamo uno scopo oltre noi stessi, ed è meglio se è uno scopo sociale. Jung considera il dolore psichico l’inizio di un cammino in cui siamo stati scelti da forze superiori che comunicano con noi attraverso l’inconscio, non solo quello individuale, ma quello collettivo, dove è la saggezza della specie, una energia che ci trascende, super-umana e trans-umana, che protegge e dirige l’umanità.
Se per qualcuno una tesi spiritualista è peregrina, possiamo usare anche le scienze tradizionali, addirittura la stessa fisica che nacque intrisa di filosofia ma da qualche tempo è una scienza senz’anima. Eppure proprio la fisica, da qualche tempo ha elaborato teorie molto più ampie e spirituali che oltrepassano un determinismo puramente casuale.
Per spiegare l’universo, la fisica moderna ha trovato due grandi leggi: l’entropia e la sintropia.
L’entropia dice: la camera chiusa di mia figlia tende a un disordine crescente. Il caos cresce.
La sintropia dice: il cuore di mia figlia tende ad un ordine via via superiore e ad una crescente armonia e bellezza. L’armonia cresce.
La legge dell’entropia si deve a un vecchio fisico francese, Carnot, quella della sintropia al meraviglioso Prigogine 150 anni dopo, uno straordinario premio Nobel russo.
Entrambi partono dallo studio della termodinamica per postulare una grande concezione dell’universo.
Carnot osserva che un motore termico perde calore e afferma nella seconda legge della termodinamica che ogni sistema chiuso tende nel tempo a un crescente disordine. Ed estende questa osservazione a tutto il creato. Non gli importa che le creature viventi non siano motori termici, e anche ai fisici successivi sembra sfuggire che la vita organica sia qualcosa di diverso. I materialismo ha sempre avuto questa vocazione di ridurre tutto alla materia e di considerare anche l’uomo come una macchina. E’ una cosa deprimente, Einstein direbbe che è una brutta teoria.
Chissà perché tanta gente ha tanta repulsione per l’uomo spirituale, forse lo spirito è libertà e alcuni non amano la libertà perché non conoscono il proprio spirito. “Siamo poveri d’anima”, diceva Jung.
Dunque per 150 anni la fisica e’ stata dominata da una brutta teoria meccanicistica, poi e’ venuto lo splendido fisico russo Ilya Prigogine, che era anche un idealista, ed ha rivoluzionato non solo la termodinamica ma l’intera visione del mondo, dicendo: “Non e’ vero che andiamo verso il caos anzi, al contrario, la vita evolve dal caos verso l’armonia, perché i sistemi (viventi e non viventi) sono ‘aperti’, cioé scambiano continuamente energia e informazioni con l’ambiente”.
Prigogine immagina i sistemi viventi come vortici nella corrente di un fiume, vortici di energia fluttuante e instabile, che danno informazioni e sono raggiunti da altre informazioni, in questo scambio consumano molta energia, sono cioè dissipativi.
Questo scambio di stimoli/energia/informazioni e’ tale da trasformarli continuamente.
In certi momenti, però, il flusso può diventare così forte da rompere l’equilibrio interno, rendendoli instabili. Insomma quello che può capitare nella vita di un uomo quando gli eventi creano una disarmonia eccessiva e si arriva a un punto di rottura, crisi o depressione.
Quando il sistema aperto diventa troppo instabile, perviene a un punto critico e lo può superare solo in un modo: organizzandosi a un livello superiore.
Possiamo riportare questa legge a noi stessi. Anche noi siamo vortici di energia modificati continuamente dalle informazioni, finché giungono dei momenti in cui le informazioni in arrivo sono troppe o sono difficilmente assimilabili, non riusciamo più a metabolizzarle e arriviamo ad un punto di squilibrio, ecco, quello e’ il punto in cui si apre un possibile salto evolutivo. Possono esserci eventi della vita non facilmente integrabili fino a uno stato di crisi, in cui l’organismo fisio-psichico collassa. Quella crisi è una porta di possibilità. Se non la cogliamo, possiamo cadere nell’esaurimento, nella depressione, nella saturazione, nel collasso. Se la cogliamo, possiamo riorganizzare tutto il nostro essere a un piano più alto. Quello che avvenne a me quando arrivai alla diagnosi di morte. La sopravvivenza, o altrimenti il miracolo, furono possibili solo a prezzo di una nuova ristrutturazione delle energie in un sistema più alto.
Forse l’evoluzione è questo, un insieme di tappe, spesso dolorose, in cui riusciamo via via a realizzare una riorganizzazione ‘altra’ e migliore.
Quando il sistema arriva ad un punto critico, si raccoglie in sé come un sol tutto (molecola con molecola, informazione con informazione), sprigionando forze di auto-organizzazione maggiori, come se ogni sua parte fosse partecipe dello stato complessivo del sistema stesso e tutte le particelle intercomunicassero fattivamente tra loro.
Dunque l’evoluzione del sistema (o dell’uomo) passa per mutamenti successivi sostenibili, causati da continue informazioni, fino a punti critici in cui il sistema può o perire o salire ad un ordine più complesso. Nel secondo caso la crisi diventa trasformazione positiva. L’uomo compie un passo avanti nella sua complessità.
Il caos, allora, non è più il fine dell’universo, ma può diventare matrice di un nuovo ordine esistenziale.
Dal caos la vita, perché l’informazione coscienziale ha di per sé la tendenza a creare strutture sempre più coerenti, più belle e armoniche.
Ordine e disordine creano il mondo. Le culture antiche lo hanno sempre saputo.
In Egitto Horus e Seth ne sono i rappresentanti mitici, come il Kaos e Logos greci, o il Brahma e Shiva indù.
Come dice il filosofo Bergson: “Tutto avviene come se un’ampia corrente di coscienza esistesse ovunque, anche nella materia“.
Tutto può portarci verso una crescente armonia e bellezza, anche le crisi, anche le carenze, gli ostacoli, i dolori, le sofferenze, ma, massimamente, tutte le esperienze che viviamo nel profondo. E veramente la ‘crisi’, allora, come nell’ideogramma cinese, può significare ‘occasione’ e sta a noi far sì che l’occasione di cambiamento sia propizia, non solo a noi, ma al mondo… sia promotrice di crescita, evoluzione e progresso. Non per noi o a causa di noi, ma per la legge che regge tutte le cose e le conduce come un grande fiume verso il mare.
Così le unità di coscienza possono tendere all’auto-trascendenza, fondendosi in unità più’ vaste. Anche noi possiamo arrivare a trascendere ciò che siamo per diventare unità più ampie e armoniche, unità più consapevoli.

Un antico poema narra che il popolo degli uccelli, stanco di una esistenza mediocre e inutile, si lancia alla ricerca del suo mitico re Simorgh.
La maggior parte degli uccelli, spossata o delusa o sedotta dalle sorprese del viaggio o dagli idoli che incontra, si ferma per strada.
Un piccolo gruppo di uccelli ostinati, guidato dall’upupa, attraversando il deserto e le sette valli dell’incanto e del terrore, va avanti.
Esausti, con le ali bruciate, giungono alfine alla presenza dell’uccello-re.
Cento tende si scostano. Una viva luce brilla. Ma essi non vedono che UNO SPECCHIO.
Una voce dice loro: “Questo specchio è la sola verità”.
Il re Simorgh che hanno tanto cercato è loro stessi. Non bisogna attendere altro.
La voce aggiunge una frase magnifica, l’eco della quale risuonerà a lungo nella poesia persiana: “Avete compiuto un lungo viaggio e siete giunti al viandante
”.
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MASADA n° 1861 20 giugno 2017UNA NUOVA LEGGE PER I MIGRANTI

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MASADA n° 1861 20 giugno 2017UNA NUOVA LEGGE PER I MIGRANTI
Blog di Viviana Vivarelli

Oggi 20 giugno è la GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO.
Al Centro Sociale Costa, Bologna, si promuoveva una legge che migliorava accoglienza e integrazione.
ERO STRANIERO. L’UMANITA’ CHE FA BENE
La legge è presentata dal sen. Luigi Manconi, Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato e alcuni rappresentanti di Associazioni attive nel nostro territorio.


Riassumo alcune delle cose dette (Viviana)

Il futuro dipende da noi, occorre un cambiamento culturale e siamo noi che possiamo produrlo rendendoci protagonisti.
Contro la Bossi Fini viene presentata una proposta di legge sostitutiva “Per la promozione del regolare soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini stranieri non comunitari”.
Per portala in Parlamento occorrono 50.000 firme. Al momento ce ne sono 10.000.
La proposta introduce il permesso di soggiorno temporaneo (12 mesi) per lavoratori stranieri facilitando l’incontro con datori di lavoro italiani mediante gli intermediatori previsti da legge.
Reintroduce il sistema della chiamata diretta anche per singoli privati con la garanzie di risorse e alloggio per il periodo di permanenza.
Regolarizza chi non ha il permesso di soggiorno ma già lavora e viene sfruttato o ha legami famigliari, come in Germania e Spagna, o è registrato come disoccupato ed è disponibile a lavorare.
Il riconoscimento delle qualifiche professionali avviene con procedure standard.
Si allarga il sistema Sprar (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), favorendo l’inclusione con l’apprendimento della lingua, la formazione professionale e l’accesso al lavoro. Si introducono misure per migliorare i centri per l’impiego da finanziare coi fondi europei, creando sportelli con operatori specializzati.
Chi rimpatria deve conservare i diritti previdenziali e di sicurezza sociale maturati.
Si danno le prestazioni di sicurezza sociale (assegno di natalità, indennità di maternità ecc.) a chi abbia il permesso da almeno un anno.
Si permette agli stranieri di accedere al Sistema Sanitario Nazionale.
Si equiparano i diritti assistenziali degli extracomunitari a quelli dei comunitari, con la possibilità di iscriversi al medico di base assieme a figli e famigliari.
Per i soggiornanti di lungo periodo si prevede il diritto elettorale attivo e passivo.
Si abolisce il reato di clandestinità, abrogando l’art. 10 bis del ddl 26 luglio 1998, n. 286.
……
A favore di questa legge hanno parlato sia il senatore Luigi Manconi che rappresentanti di varie associazioni e cooperative.
Alessandro Fiorini di ASSOCIAZIONE ASILO EUROPA, per i rifugiati, ricorda che celebriamo l’undicesima giornata dei migranti. La regola fondamentale su cui non si transige è il rifiuto del respingimento. Gli Stati europei non possono prendere chi arriva a rimandarlo a un mondo di guerre, violenze e torture. Questo è tassativamente vietato in tutta Europa. Non si cede su questo punto. Il respingimento sui luoghi di guerra è vietato da molte Convenzioni internazionali vigenti in tutta Europa, dalla seconda guerra mondiale. L’opzione respingimento non deve esistere. Non può essere messa in discussione. Importanti direttive europee lo hanno reso obbligatorio.
Assodato questo, dobbiamo interrogarci sul tipo di regole da applicare per l’accoglienza.
Come la facciamo? Con grandi centri vicini ai luoghi di sbarco o piccoli centri diffusi sul territorio? Che regole mettiamo perché gli operatori di questa accoglienza siano scevri da interessi particolari? Chi e come deve esaminare le richieste di asilo? E cosa vogliamo fare con chi non ha diritto di asilo?
L’Emilia Romagna ha un sistema strutturato di protezione affidato agli enti locali con corsi di italiano, corsi di formazione, operatori qualificati ecc. Poi ci sono le strutture straordinarie ma purtroppo l’80% degli interessati sta ancora lì, per cui c’è ancora molto lavoro da fare.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, a oggi, i rifugiati nel mondo, cioè le persone che devono lasciare il loro Paese a causa della guerra sono 75 milioni. Di questi l’80% resta nei Paesi limitrofi.
Nel 2016 hanno fatto domanda di asilo in Italia 520.000 persone ma il sistema di accoglienza è molto carente. Dieci anni fa ci sembrava che i numeri fossero piccoli e che non ci fosse da allarmarci, eravamo sui 15.000-18.000 richiedenti asilo e chi diceva di prepararsi a flussi maggiori è rimasto inascoltato. Ora siamo in allarme per il progressivo e continuo aumento e c’è bisogno di una legge nuova.
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Luigi Manconi avverte di non confondere migranti e richiedenti asilo e chiede leggi nuove per entrambi che superino la Bossi-Fini. Quello che molti non sanno è che la più grande sanatoria mai realizzata sugli immigrati fu fatta proprio da Maroni-Berlusconi negli anni 2001-2006, ha sanato 600.000 immigrati che lavoravano nel nostro Paese e davano il loro contributo all’economia (in genere erano badanti). Poi tutto si è bloccato. E sono troppi anni ormai che tutto è fallito.
I viaggi attraverso il Mediterraneo e altri canali sono l’ultima possibilità per molti di arrivare al nostro Paese, perché questo è interdetto e da 5 anni il numero degli stranieri in Italia diminuisce progressivamente perché chi arriva spesso col permesso di lungo soggiorno poi va via perché l’Italia non offre opportunità di lavoro.
Ci sono partiti che sventolano il fantasma dell’invasione ma la stragrande maggioranza di quelli che sbarcano ha altre destinazioni. Sono le statistiche di Confindustria ad attestarlo dicendo anche: “Mantenendo l’attuale saldo demografico, e mantenendo l’attuale sistema produttivo, l’Italia ha bisogno di 140.000-150.000 immigrati l’anno per i prossimi 10 anni” .
In un Paese dove l’età media è alta, ci sono molti sopra i 65 anni, e siamo secondi al mondo per denatalità, il saldo demografico negativo sta diventando causa di impoverimento economico.
I principi base dell’accoglienza sono:
-protezione e tutela
-formazione e istruzione, sviluppo e crescita.
E questo vale per tutti i più vulnerabili.
Nella polemica sulle ONG sono state dette cose inaccettabili. Non esiste ancora nessuna indagine con prove certe ma è stata minacciata la credibilità delle stesse ONG, mettendo in discussione il concetto stesso di soccorso, richiedendo la presenza di polizia giudiziaria sulle navi o che la nave non possa fare salvataggi se non ha il permesso della polizia costiera. Ora il soccorso, il salvataggio, è di per sé costitutivo dell’identità umana, mostra l’uomo in relazione col richiedente aiuto. Proprio nel soccorrere c’è il fondamento stesso della materia umana. Mettere in discussione la natura stessa del soccorso è un danno sociale e morale, perché l’umanità consiste proprio nella capacità di vedere nell’altro non un nemico ma una parte inscindibile di noi stessi.
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Nel piano di accoglienza italiano era stato previsto il numero 150.000.
Stefano Fabbri: l’ARCI nazionale ha accolto 6.000 persone in 13 regioni e ha proposto una guida a livello nazionale con un proprio modello, usando appartamenti per piccoli gruppi con un percorso di autonomia che va dall’apprendimento della lingua ai tirocini formativi. A Bologna sono state accolte così una quarantina di persone usando i percorsi SPRAR.
C’è poi una cooperativa che lavora con accoglienze famigliari, con personale che prepara le famiglie che si candidano specialmente verso ragazzi. Alla famiglia vengono dati 350 euro al mese e l’aiuto di un gruppo di sostegno. A Bologna si sono candidate 40 famiglie.
La Cooperativa Dolci si rivolge al sostegno di disabili e ha allestito una palestra gratuita popolare con avviamento allo sport, tanto che ha prodotto un campione regionale di Tai Box. Anche lo sport può concorrere all’integrazione. (E ha ricordato Teofilo Stevenson che era un pugile cubano, amico di Alì, che ha scelto di restare dilettante per amore del proprio popolo, per aiutare a ricostruire la persona umana dal basso).
Tid Nega ha ricordato le difficoltà della seconda generazione di migranti e le richieste di diritti che giungono da tanti giovani che oggi non sono riconosciuti.
La legge Bossi-Fini è stata calcolata nei minimi particolari per strozzare i diritti dell’uomo.
Il lavoro dei migranti ha pagato finora anche le pensioni degli italiani ma chi torna in patria perde tutto quello che ha versato. E tutto quello che non viene regolato dalla legge resta in nero e aiuta la mafia.
La Bossi- Fini crea disuguaglianza e illegalità. Manda nell’illegalità anche tutti quegli stranieri che sono entrati in Italia legalmente ma poi, a causa della crisi, hanno perduto il lavoro dunque i diritti e, perso il diritto di soggiorno, non possono nemmeno più avere un lavoro legale.
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http:www//masadaweb.org


MASADA n° 1862 21-6-2017 IUS SOLI E MIGRANTI

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MASADA n° 1862 21-6-2017 IUS SOLI E MIGRANTI

Le sette proposte del M5S per frenare l’emergenza migranti –Com’era il ddl del M5S sullo ius soli – Astensione del M5S sullo ius soli- Ma è vero che i migranti ci pagano le pensioni? – Commenti sui risultati delle amministrative -Renzi dalla Gruber – Le balle di Renzi: tasse e Pil – Intercettato un boss mafioso su Berlusconi – I vitalizi – Quello che non fece Berlusconi – Unioni civili

Blog di Viviana Vivarelli

(Quelli nella foto non sono i rifugiati di adesso. Quelli eravamo noi qualche tempo fa, anche se la superbia della memoria oscura i fatti che non vogliamo ricordare).

John Donne
“Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.”
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Non discuterò qui l’idea di Patria in sé. Non mi piacciono queste divisioni. Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.
Don Lorenzo Milani

Viviana: Viviamo in un’epoca senza senso, raccontata da un branco di idioti, pagati da una cricca di furboni, per un pubblico di non pensanti.
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Wylliam Pacelli
Un nuovo concetto di import export per il neoliberismo pidiota, stanno applicando tutte le regole su come esportare cervelli ed importare nuovi elettori.

Oggi le ideologie sono sparite, sostituite da emozioni viscerali o da un’abitudine di parte.
Prendete un qualunque leghista e toglietegli l’odio razzista.
Cosa gli resta? Ben poco, come si vede.
Una ideologia è qualcosa che costruisce e la democrazia diretta è un intero programma, una nuova visione del futuro, un grande disegno per il nostro Paese, un nuovo senso di dignità e partecipazione del cittadino, la riabilitazione e la responsabilizzazione di ognuno di noi, un nuovo progetto di Stato e un nuovo ruolo per chi rappresenta la Nazione.
Basta dire ‘democrazia diretta’ e nasce un progetto grandioso, colmo di valori e di significati, una visione utopica forse ma fortemente ricca e produttiva, valida per l’umanità tutta intera, che precorre i tempi e rende tutti i sistemi politici attuali obsoleti e viziosi.
Ma se dite solo ‘razzismo’, cosa potete avere di universale e di positivo per il mondo intero?

Attacco contro gli islamici a Londra
Allarme poco dopo la mezzanotte nei pressi di una moschea nei giorni del Ramadan. La polizia: “C’è un morto”. Almeno dieci i feriti. Una testimone italiana: “Tre sono finite a terra e una è subito sembrata grave. Un furgone è piombato tra la folla nell’area di Finsbury Park a Londra. La notizia è stata data per prima dalla radio Lbc e ha trovato conferma in un comunicato della polizia che indica in Seven Sisters road la zona dell’allarme e riferisce di un arresto effettuato. Sono otto, secondo le autorità, le persone travolte. E all’alba la polizia ha confermato che una persona è morta sul luogo dell’attentato. Una testimone italiana racconta a Repubblica che tre individui hanno riportato le ferite più gravi e una in particolare era apparsa subito a rischio. Le persone investite sono state trasportate in tre diversi ospedali dalle ambulanze arrivate sul posto e l’intera area è stata isolata dalle forze dell’ordine. L’uomo che era alla guida del furgone è stato arrestato. Ha 48 anni. Testimoni riferiscono di averlo sentito gridare frasi di odio contro i musulmani.
Bisogna interrompere questa catena di odio o diventerà gigantesca. Bisogna frenare tutti i facinorosi e i predicatori di vendetta. La vendetta e l’odio non hanno mai salvato il mondo ma rischiano di distruggerlo.
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E’ sempre presto per l’ultimo viaggio,
impavida l’hai affrontato.
Noi non siamo migliori per essere rimasti,
ma solo incoscienti.
Possa la tua essenza librarsi libera nell’aria,
nei boschi, sui mari e nei cieli rossastri.
Quando rugiada tornerai o, semplice soffio,
vibra ancora un istante,
l’istante che racchiuderà una nostra consapevolezza.
L’avorio velo, in adagio, non ha colpa.
Le gentili pieghe della stoffa son proprie tue.
Il respiro non serve e… sei ancora.
La stessa luce che ti cerca non è più luce,
i riflessi non riflettono e l’aria non capisce.
Donati ancora, riequilibra le leggi,
all’interno di quel mondo anche nostro che
solo per una manciata di probabilità
non conosciamo ancora.

Laerte

Per l’ennesima volta
http://www.beppegrillo.it/movimento/Parlamento/esteri/2014/10/immigrati-le-7-proposte-del-m5s-per-fermare-lemergenza.html

LE SETTE PROPOSTE DEL M5S PER FRENARE L’EMERGENZA MIGRANTI

1. Superamento della Convenzione di Dublino che sfavorisce l’Italia come 1° Paese d’approdo e i migranti che non hanno alcuna intenzione di trattenersi nel nostro Paese ma mirano a Germania e Svezia

2. Iniziative nei confronti dei Paesi di origine e di transito per contrastare le organizzazioni criminali che lucrano sul traffico di esseri umani.Una misura efficace è la stipula di accordi bilaterali per il controllo delle tratte

3. Istituzione di quote massime di migranti per Paese, definite sulla base degli indici demografici ed economici, così da ottenere un’equa distribuzione tra gli stessi e favorire le logiche di ricongiungimento familiare

4. Istituzione di punti di richiesta d’asilo, finanziati dall’Ue anche al di fuori del territorio europeo e in collaborazione con le Nazioni Unite, per permettere, a chi ne ha diritto, di raggiungere i Paesi di accoglienza in modo sicuro e a noi di gestire le domande di protezione internazionale e di contenere il numero dei flussi indistinti

5. Revisione di tutti i bandi interministeriali destinati alla prima accoglienza e alla gestione dei servizi connessi, con particolare riguardo ai criteri di spesa

6. Trasferimento, a Lampedusa degli uffici dell’Agenzia Frontex e dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo

7. Concessione di beni e servizi per le famiglie italiane in difficoltà per evitare tensioni tra italiani e migranti. Un Paese in crisi economica è meno tollerante e ricettivo, occorre garantire agli italiani le condizioni di benessere necessarie affinché vivano meglio le relazioni con i migranti.

E Salvini invece cosa propone?
Qualche felpa?

LEGGE SULLO IUS SOLI
Reiyel Rhode

Questa legge del Pd sullo ius soli, tra l’altro rappezzata e fatta male in perfetto stile PD, va solo ad integrare con qualche norma la legge sulla cittadinanza che già esiste e interesserà poche migliaia di persone. Persone che, nella stragrande maggioranza dei casi, avrebbero ottenuto la cittadinanza al compimento della maggiore età anche con la vecchia legge.
Con queste integrazioni, invece, potranno richiedere la cittadinanza per i figli minori coloro che risiedono in Italia da almeno 5 anni, purché vivano in una casa a norma di legge, parlino l’italiano e dispongano di un reddito. E potrà essere richiesta da chi, entrato in Italia prima dei 12 anni di età, abbia regolarmente frequentato da noi un ciclo di studi.
Tutto qui. Scannarsi a botte di “Italiani si nasce e non si diventa – No alla sostituzione etnica” contro “Italiani si diventa e non si nasce – Fascisti, razzisti e blablabla” è inutile, ridicolo e fa solo il gioco di chi ha orchestrato quest’ennesimo teatrino per distrarci da cose a cui non vogliono farci pensare, specie in prossimità delle elezioni.
Tipo, per dire, l’affossamento dell’inchiesta Consip. I voucher reintrodotti con altro nome. Il bavaglio alle intercettazioni. Il fatto che da luglio Equitalia potrà pignorare i conti correnti. La finanziaria con aumento Iva prossima ventura. E potrei continuare per ore…
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Viviana
Quello che trovo aberrante è che si siano scritti infiniti articoli di stampa e post di blog sullo ius soli senza che nessuno si degnasse di riassumere in due righe due cose:
-la proposta che deve ancora essere votata alla Camera
-la proposta che avevano depositato i 5stelle (dov’é? quale è? come è?)
Così che si è scatenata una bagarre vergognosa che ha tirato a galla il peggio di tutti gli italiani in una rissa ignobile senza fine in cui ognuno ha vomitato la sua parte viscerale più infima e indegna dimostrando solo che non aveva la più pallida idea di cosa stava parlando: razzismo, xenofobia, ignoranza pura, fanatismo, odio alla massima potenza, paure incontrollate, pure boiate…
Quando si fa una operazione così sporca, ciò vuol dire che il Governo aveva dello sporco ancora più grande da nascondere, come la pessima riforma penale o il pignoramento dei conti correnti o il patto con Berlusconi…
Ma la colpa del M5S è stata di non fare affatto chiarezza e di nascondersi per non dire niente.
E le stesse scuse che sono stata accampate per cui ‘prima’ bisognava fare una legge europea sono sembrate deboli e insufficienti, perché per troppe materie allora si dovrebbe fare ‘prima’ una legge europea, ma, in mancanza, ci dobbiamo arrangiare a fare una legge italiana ed è a quella che dobbiamo pensare.

Voi potete essere contro questa bambina. Io sono una madre e sono con lei.
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DISEGNO DI LEGGE SULLO IUS SOLI PRESENTATO DAL M5S
Ddl dei 5stelle sullo ius soli
C. 1204 / C. 1204 EPUB Proposta di legge presentata il 14 giugno 2013 dai 5stelle
https://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/4688

“…si rende possibile l’acquisto della cittadinanza italiana a chi nasce in Italia da genitori stranieri di cui almeno uno vi risieda legalmente da non meno di 3 anni o da genitori stranieri di cui almeno uno sia nato in Italia e vi risieda legalmente da non meno di un anno.

Introduciamo, altresì, un riconoscimento dell’impegno scolastico dei minori nati o entrati in Italia mediante l’acquisto della cittadinanza previa dimostrazione dell’integrazione per meriti scolastici.

Può aver la cittadinanza lo straniero nato in Italia o che vi è entrato entro il compimento del 5° anno di età e che vi ha risieduto legalmente fino al compimento della maggiore età, se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro 2 anni dal compimento della maggiore età.

lo straniero nato in Italia o che vi è entrato entro il 5° anno di età, che ha frequentato e concluso con esito positivo un corso di istruzione primaria presso istituti scolastici appartenenti al sistema nazionale di istruzione

lo straniero entrato in Italia entro il compimento del 10° anno di età, che ha frequentato e concluso con esito positivo un corso di istruzione primaria e secondaria di 1° grado presso istituti scolastici appartenenti al sistema
nazionale di istruzione

lo straniero entrato in Italia entro il compimento del 18° anno di età, che ha frequentato e concluso con esito positivo un corso di istruzione secondaria di 1° grado e secondaria superiore ovvero un corso di istruzione secondaria di primo grado e un percorso di istruzione e formazione professionale idoneo al conseguimento di una qualifica professionale

IL REATO DI CLANDESTINITA’
Scrive giustamente Nicola Liuzzi: ” Il M5S è da una vita che insiste su un controllo e una organizzazione dei flussi migratori. lo diciamo in tutte le salse. ”
Questo è perfettamente vero e giusto, come è vero e ingiusto che il Pd fa molte chiacchiere e poca sostanza. Nei fatti la più grande sanatoria di migranti mai effettuata in Italia fu fatta da Maroni-Berlusconi dal 2001 in poi, ben 600.000 persone, ma se il problema migranti è sempre stato sottovalutato e regolato da cani, la colpa è sempre stata della Legge Bossi-Fini che non regolava ma criminalizzava e che, come si vede, non è servita a niente. Il M5S ha votato per eliminare il reato di clandestinità. Il governo Renzi aveva promesso di eliminare il reato di clandestinità, il famoso provvedimento introdotto nel 2009 da Maroni e Alfano all’interno del pacchetto sicurezza, più per scopi propagandistici che altro. Renzi aveva promesso e invece nulla è stato fatto: il decreto legge che elimina il reato di clandestinità si è “smarrito” da qualche parte. Bisogna ricordarlo a quelli che a Milano, accanto a Sala, facevano finta di manifestare con i migranti ma poi, in Parlamento, si dimenticavano completamente di loro!
Il decreto legge prevedeva il declassamento del reato di immigrazione clandestina a illecito amministrativo, mantenendo l’arresto per gli immigrati che rientrano in Italia dopo un provvedimento di espulsione. Le critiche al reato di clandestinità erano molte. Le più ovvie, portate avanti da importanti giuristi (tra cui Rodotà e Zagrebelsky) hanno messo in risalto come la legge, criminalizzando “mere condizioni personali” non ha giustificazioni concrete al di fuori di esse. Già nel 2010, Corte costituzionale aveva anche stabilito che gli stranieri irregolari non possono essere considerati automaticamente socialmente pericolosi per il solo fatto di essere clandestini. il clandestino, poi essendo un “indagato”, non avrebbe potuto testimoniare contro gli scafisti.
Alle prossime elezioni Alfano e NCD si butteranno sul tema della “sicurezza” e della chiusura delle frontiere. Il Pd promette ma non fa. Ci vorrebbe un governo coraggioso e responsabile che affronta il problema nelle sedi europee, attraverso leggi intelligenti e strategie comuni, che mettano insieme sicurezza e accoglienza nei confronti da chi fugge da guerre e carestie. Ma il governo italiano è immobile, il tempo passa e la situazione peggiora.
Ma alle politiche il non voto del M5S sullo ius soli sarà sfruttato nella propaganda piddina come un voto ‘leghista’ e ‘razzista’, mentre alla fine è stato il M5S a fare per i migranti più del Pd
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Se i migranti che arrivano da noi ci invadono, allora anche il milione di italiani che sono andati a cercare lavoro all’estero invadono?
(Viviana)
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Dicono che lo ius soli è una legge criminale che serve solo a dare 800.000 voti al Pd
Ma certamente, non votandola, il M5S dà 800.000 voti al Pd.

Bambini rifugiati scrivono messaggi di speranza sugli aquiloni.

COME PONZIO PILATO
Viviana Vivarelli
Io non sono nella testa di chi nel M5S decide, quindi posso fare solo delle ipotesi
e sullo ius soli sono queste:
i nostri rappresentanti sapevano benissimo che se la legge fosse stata messa ai voti sarebbe stata bocciata perché in questo Paese in quanto a civiltà siamo piuttosto indietro e il modo incontrollato con cui i flussi continuano ad aumentare nel disinteresse europeo ci spaventa.
Dunque la legge non ce l’hanno fatta votare, per paura che l’anima contro i migranti che sarebbe emersa nel M5S avrebbe fatto gridare tutti che il M5S è razzista come la Lega.
Così hanno assunto una posizione come quella di Ponzio Pilato.
Non ci hanno fatto votare su questa legge e se ne sono lavate le mani
Col voto alla Camera l’astensione ha funzionato.
Ma al Senato, dove l’astensione equivale a un NO, le cose si sono complicate.
A ben vedere tra la legge dei 5stelle e quella del Pd non ci sono tante differenze, per cui, secondo me, potevano anche votarla.
Ma, mantenendo l’astensione, chi nel M5S vota No si è convinto che i 5stelle non la vogliono. Chi come me avrebbe votato SI’ ha cercato invano delle giustificazioni attendibili nelle dichiarazioni alte che sono state poche (2?)e poco serie.
Cosa vuol dire che ci vorrebbe ‘prima’ una legge europea?? Siamo pieni di problemi in cui ci vorrebbe ‘prima’ una legge europea: crisi, tortura, fisco, tasse, processi, burocrazia, disoccupazione, prescrizione.. ma, se stiamo ad aspettare l’Ue (che si occupa solo di finanza e banche o della grandezza delle cozze o grossezza delle zucchine) campa cavallo.
Nel frattempo questo Stato deve essere governato e le leggi ce le dobbiamo fare da soli. E in questo campo della cittadinanza ai migranti i 5stelle, per non scontentare nessuno e per non passare da razzisti, hanno fatto fughino. E così hanno scontentato tutti e sono passati da razzisti lo stesso.
Non è stata una cosa bella.
E allora io dico: la legge non è ancora stata votata, FATELA VOTARE ON LINE (lo dico contro me stessa) almeno, qualunque sarà la decisione, sarà stata presa dalla maggioranza, in democrazia, come deve essere.

Viviana Vivarelli
Sono nata quando ancora c’era la guerra, quando ancora il mondo era dannato dall’odio. Sono nata tra le macerie e i primi suoni che ho sentito sono stati quelli degli aerei che sganciavano bombe. Non ho più voglia di guerre. Ho bisogno di un mondo migliore. Il mondo peggiore l’ho già conosciuto: il fascismo, il nazismo, il comunismo. E prima di loro ho letto sui libri di storia il colonialismo, l’Inquisizione, le crociate, le guerre contro le eresie, le guerre di religione, i nazionalismi… Io dico basta a tutto questo!
Ho bisogno di forze costruttive incentrate sulla riedificazione del mondo, ho bisogno di leggi che siano al massimo universali per disegnare un mondo nuovo su principi il più possibile generali, sovraculturali. Ho bisogno di pensare a un grande progetto che sia quello del ‘cittadino del mondo’. E la democrazia diretta fa parte di questo.
E’ cittadino del mondo chi crede che gli abitanti della Terra formino un unico popolo, con diritti e doveri comuni, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza, e che pongono l’interesse di questa comunità mondiale al di sopra degli interessi nazionali. Io non voglio la democrazia diretta solo per me, ma come un ideale che sarà buono per tutti e che supererà in etica la democrazia parlamentare così come questa ha superato la monarchia o la dittatura.
So che a mala pena siamo riusciti a diventare una Nazione, e che ancora per molti persino essere tutti italiani è uno spergiuro, so che il progetto europeo è parzialmente fallito proprio perché si è distorto negli interessi della finanza dimenticando i diritti dei popoli, so che persino l’ONU è fallito nel suo scopo di unire i popoli e che anche dire Occidente è una parola vuota di senso per troppi.
Io ora ho in me questo progetto universale e non so ancora come lo svilupperò e cosa imparerò. Tutta la mia vita è stata segnata dall’incontro di parole che si sono illuminate all’improvviso e che mi hanno guidato come stelle nel buio. Sono vecchia e non so cosa riuscirò a capire ancora. Ma la mia stella adesso è questa e devo seguirla.
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AMMIRO DI BATTISTA
Sono profondamente rattristata nel leggere tanti post razzisti che incitano all’odio sia qui che su Facebook.
E se dire questo è razzista trovo l’assunto paradossale,
perché è quello che dicevano i leghisti a chi li considerava cattivi italiani, capovolgendo ipotesi e tesi.
Dicevano che erano razzisti gli altri contro di loro, il che alla fine era ridicolo. Come se i nazisti avessero accusato di nazismo gli ebrei.
Ci sono dei principi umani da rispettare, vedo che molti non lo capiscono e vomitano odio puro.
Sono convinta che il M5S quei principi umani li abbia sempre rispettati.
Non mi risulta mai che un rappresentante 5stelle abbia detto dei musulmani o comunque degli stranieri o dei migranti le stesse cos che ha detto la Lega.
Ma quelle cose le sento dire da blogger che si gloriano di essere 5stelle e allora qualcosa non va.
Ammiro ardentemente una figura come Di Battista.
Non è un provinciale chiuso nel suo buco, ha conseguito un Master in tutela internazionale dei diritti umani, ha lavorato come cooperante in Guatemala, occupandosi di educazione e progetti produttivi nelle comunità indigene, si è occupato di microcredito e istruzione in Congo-Kinshasa. Si è occupato di diritto all’alimentazione per conto dell’UNESCO. Ha collaborato col Consiglio italiano per i rifugiati, la Caritas e Amka onlus (organizzazione non governativa dedita alla realizzazione di progetti di sviluppo per i paesi australi). E’ stato in Argentina, Cile, Paraguay, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua, Guatemala e Cuba per scrivere il libro Sulle nuove politiche continentali.
Sono persone così che mi ispirano e mi rendono contenta di stare nel M5S, non chi vomita odio e predica la divisione tra i popoli.
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Nelly Naranjo
Per chi si sta strappando le vesti per lo ius solis ricordo che noi stranieri dobbiamo essere residenti per almeno 10 anni, non è gratis bisogna avere un reddito e non essere schedato nel nostro Paese, e i genitori devono avere un contratto di lavoro indeterminato, devi avere una dimora con contratto di affitto o casa di proprietà e poi devi anche pagare, non è gratis. Devi pagare 200 euro al Ministero dell’interno. Se con la stessa intensità attaccheresti ai vostri aguzzini, il vostro Paese sarebbe già un Paese migliore. Sembra che il male dell’Italia siano diventati i nostri figli. Figli di immigrati come mia figlia che è nata qui e cresce insieme ai vostri figli. Cosa posso dire ? Quante frasi dette con odio ho letto da ieri a oggi anche di gente che non me lo sarei mai aspettata. Una tristezza infinita.
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La storia dell’umanità è cominciata in famiglia con Caino che uccise Abele che era suo fratello
Cera un tempo in cui Bergamo di sopra si scannava con Bergamo di sotto.
E n tempo in cui Firenze e Siena si odiavano.
Poi ci fu un tempo in cui il nord dell’Italia odiava il Sud e gli rifiutava l’accoglienza.
Oggi fatichiamo a sentirci europei.
Parliamo di cultura occidentale e ci risentiamo con chi ha una cultura diversa.
Ma prima o poi, lentamente e faticosamente, ce la faremo a sentirci cittadini del mondo, razza umana.

Franco Ranocchi
La questione Ius Soli è molto importante per l’equilibrio sociale del nostro Paese. Un Paese con grandi territori ma con poca popolazione, Alaska, Siberia, Scandinavia, Canada, possono istituire lo Ius Soli per approfittare più del proprio territorio,agevolare gli stranieri nel proprio Paese per fare il bene di tutta la comunità. L’Italia non ha di questi problemi, il contrario, ha anche 4,5 milioni di abitanti senza nessun reddito, lasciati al proprio destino. Cio’ non significa cacciare ogni immigrato, chi fugge da zone di guerra va accolto ed aiutato, per chi non lo è va analizzata la sua posizione ed eventualmente va rispedito indietro, una certa reputazione per un Paese è molto importante. In tutta Europa vige la legge, per chi nasce nel proprio Paese, per cui fino a 18 anni sei sotto tutela dei genitori, quando hai compiuto i 18 anni, hai frequentato le scuole del Paese ospite, ti sei integrato nella loro società, dopo un test di integrazione puoi ottenere la nazionalità. Le conseguenze per un Paese dell’Unione europea che introduce lo Ius Soli possono essere una ondata di immigrati con passaporto italiano in tutta Europa, nella UE si può circolare e vivere come uno vuole, con una chiusura di frontiera per tutti i cittadini italiani. L’Italia vuole diventare un Paese civilizzato, non regredire ancora di più !
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Gian Paolo
A quelli che respingono l’idea di nazione e di tradizioni comuni, come si trattasse del diavolo, vorrei soltanto dire che, a mio avviso, l’uomo ha diritto:
– a non essere sfruttato
– a non essere strappato dalle proprie radici e costretto ad emigrare
– a poter vivere la propria vita, lavorando e costruendosi un avvenire, una casa, una famiglia.
Libertà non è essere costretti ad abbandonare la propria terra d’origine per mendicare in terre straniere.
Libertà è:
– diritto al lavoro, alla dignità, a una vita migliore per i propri figli
– diritto alla sanità pubblica, all’acqua pubblica, ad aria sana, a prodotti biologici
– diritto a scegliere come curarsi: se e a quanti vaccini sottoporsi
– diritto all’onestà, alla giustizia, alla solidarietà.
La finanza internazionale non vuole questo. Ha creato una crisi fittizia, non dovuta né a carestie né a calamità naturali.
Ci vuole tutti schiavi e consumatori senza radici.
Quanto vorrei che tutti si rendessero conto che l’invasione forzata fa parte dei progetti criminali dell’alta finanza e non della storia, e che andare a traghettare schiavi da una sponda all’altra del Mediterraneo non è un atto d’amore verso gli africani. È qualcosa di ignobile.

CONTRO CORRENTE
Viviana Vivarelli

Io i bambini nati in Italia li vedo e sono bambini come gli altri.
Che dei ragazzi soffrano a causa nostra e non abbiano gli stessi diritti dei nostri ragazzi lo ritengo una pura cattiveria.
La legge del M5S è quasi uguale a quella del Pd.
E tutti gli insulti che sento sono puramente pretestuali e immotivati.
Rimandare tutto all’Europa è solo un escamotage per continuare a fare il Ponzio Pilato della situazione e non deludere tanti del M5S che la pensano come la Lega, perché civilmente ed eticamente in Italia c’è ancora molto cammino da fare.
Si poteva e si doveva mettere lo ius soli ai voti.
Sarebbe stata l’unica scelta democratica e pulita.
Probabilmente sarebbe uscito lo stesso un No perché sono pochi quelli che rispettano le persone, ma almeno Grillo ne sarebbe uscito pulito.
Invece la cosa, messa così, è piovuta dall’alto con scarsa democrazia.
Io continuo a votare 5stelle e continuo a fare propaganda per i 5stelle, ma mi riservo il mio diritto di avere un’opinione diversa in casi come questo e spero solo che il Movimento, sia dall’alto come dal basso, possa evolvere in qualcosa di più civile e universale.
Oggi sono delusa e le spiegazioni di Grillo che leggo per cui la cosa è di competenza europea non mi convincono affatto. L’Europa dirà di no come ha sempre fatto, dirà che la questione è puramente nazionale. Del resto l’Europa dei banchieri e della finanza se ne frega dei migranti e se n’è sempre fregata e non è che, togliendo dei diritti a 800.000 ragazzi nati in Italia, otterremo qualche progresso europeo. L’unico risultato sarà di permettere una sconcezza che resterà segnata sui libri di storia e questo non è bello. In più i nostri avversari avranno buon diritto di dire che siamo come la Lega e nemmeno questo sarà bello.
Questi 800.000 ragazzi, anche se rimanesse la vecchia legge, arrivati a 18 anni, potranno comunque chiedere la cittadinanza lo stesso, per cui, rispetto alla cittadinanza, non ci saranno molte differenze. Diventeranno lo stesso degli elettori. Non cambierà molto. Ma sarà rimasto uno sfregio all’idea di giustizia e di rispetto umano che molti hanno e che altri invece dimenticano in nome del fanatismo e dell’obbedienza incondizionata al capo che non è esattamente la democrazia che sognavo.

A QUANTI INTERESSA LO IUS SOLI
In Italia i ragazzi figli di immigrati sono più di un milione, e 3 su 4 sono nati qui. A scuola,gli alunni stranieri sono oltre 814mila, per la metà ragazze. Il 38% si sente italiano, il 33% straniero.
Questi ragazzi sono invisibili, sospesi tra la cultura di origine e quella italiana.
Più integrati sono gli studenti stranieri nati in Italia: 47,5% si sente italiano e 23,7% si considera straniero .
Sulle seconde generazioni si gioca il futuro del Paese.
Gli Italiani senza cittadinanza lanciano la loro petizione:
«Siamo giovani nati e/o cresciuti in Italia, ma siamo nel limbo della società. Rappresentiamo la punta dell’iceberg di quel milione di Italiani e italiane senza cittadinanza, di cui 800mila minori, nati in Italia, o arrivati in tenera età, ma considerati dallo Stato ostinatamente stranieri. In questo Paese si consuma la nostra intera esistenza: impariamo a camminare e a parlare, cresciamo, studiamo, lavoriamo proprio come tutti i nostri coetanei che la cittadinanza italiana l’hanno ereditata, ma la legge condanna noi a restare “estranei nella nostra Nazione” perché chi ci ha messo al mondo è straniero. La Camera, il 13 ottobre 2015, aveva votato per riconoscere finalmente che “chi cresce in Italia è italiano”. Ma poi la legge è rimasta a ingrigire per un anno e mezzo nella commissione Affari costituzionali, rimandando di fatto le nostre vite. Vite in cui abbiamo rinunciato alla serenità e ai sogni e sopportato ingiustizie e discriminazioni, restando spesso invisibili per lo Stato italiano nei momenti per noi più difficili».
La legge, già votata alla Camera, torna al Senato ed è bagarre. Il M5S si astiene ma al Senato è come se votasse No. Aveva presentato una legge simile ma dice che questa del Pd è peggio. E’ comunque una forma di riconoscimento che richiede che il ragazzo abbia compiuto il ciclo di studi obbligatorio e sia in Italia da almeno 5 anni.
Grillo dice che la legge è troppo importante per essere votata da un gruppetto di parlamentari e chiede un referendum. nel frattempo però non ha esposto la legge del Pd né quella del M5S né ha fatto un sondaggio in rete. Grillo dice che la legge sulla cittadinanza è troppo importante per essere votata da un gruppetto di parlamentari e chiede un referendum. Nel frattempo però non ha esposto la legge del Pd né quella del M5S né ha fatto un sondaggio in rete.
Ecco perché molti non hanno capito nulla e c’è oggi scontento sia da parte di chi darebbe la cittadinanza, sia da parte di chi non la darebbe.
Alla fine l’astensione dei 5stelle in Parlamento ha generato solo equivoci e siccome secondo le regole del Senato equivale a un No, rischia di bloccare la legge ancora una volta.
Se almeno l’argomento fosse stato messo ai voti ci sarebbe stata più chiarezza.
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Vedo che spesso ci sono attacchi ai 5stelle da parte di persone che non conoscono nemmeno le leggi di cui parlano. Qualcuno qui sa esattamente in cosa consista la legge sullo ius soli e quali sono le condizioni richieste per dare la cittadinanza? Se lo sa, lo dica! Perché, per es., non c’è nemmeno un giornale che le spieghi.
E tanti che attaccano il M5S mi sembra che lo facciano in via pregiudiziale ma senza sapere una cippa di niente.
Oggi si condanna l’astensione al Senato del M5S, astensione che al Senato equivale a un NO.
Ma alcuni richiamano anche una analoga astensione che ci fu nel caso della legge sulle Unioni civili.

UNIONI CIVILI
Il M5S si astenne dal voto anche per la legge sulle unioni civili.
Il Pd aveva imposto una legge pastrocchio blindata che doveva essere votata così o niente ma in molte parti era difettosa.
Secondo il M5S, per es., “la parte sulle unioni civili era incompleta, riconosceva solo un nucleo minimo dei diritti delle persone omosessuali. E la parte sulle convivenze era un pasticcio, un testo inaccettabile in uno Stato di diritto».
I 5stelle volevano che non si parlasse solo di diritti ma anche di doveri, per cui chiedevano, per es., per i conviventi che un eventuale sostegno finanziario scattasse dopo almeno 5 anni di convivenza o in presenza di un figlio. Non aveva senso parlare di sostegno economico in caso di unioni brevi e senza figli. Altrimenti qualunque convivenza anche momentanea sarebbe diventata un matrimonio forzoso. «Con questa legge si imponeva per legge la disciplina del matrimonio a tutte le coppie eterosessuali che convivono anche per breve tempo, il che era assurdo”. Ma il Pd pretese che la legge fosse votata anche se imperfetta. Come avviene oggi. L’imposizione è il dogma dispotico del Pd. Le leggi si impongono blindandole, ignorando gli esperti e usando la fiducia. Il Governo Renzi-Berlusconi ha imposto 93 leggi e addirittura intere riforme legislative (come oggi la riforma penale) “alla fiducia”.
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MA E’ VERO CHE I MIGRANTI CI PAGANO LE PENSIONI?
La risposta è incerta.
Prendo dati affidabili, quelli della CGIA di Mestre.
All’inizio del 2016 c’erano in Italia 5 milioni di immigrati regolari. Di essi gli occupati sono 2,35 milioni e hanno contribuito per oltre 127 mld al valore aggiunto del sistema-Italia. Hanno versato imposte per 6 mld e 10,9 mld di contributi per un totale incassato dal fisco che sfiora i 17 mld.
Pagare le tasse comporta anche diritti: immigrati regolari e parenti possono giustamente usufruire dei servizi scolastici, sanitari, assistenziali e previdenziali + le spese per l’amministrazione della giustizia (1/3 dei detenuti nelle carceri italiane è di origine straniera). La somma di queste spese dà il 2% del totale della spesa pubblica: 16 mld.
Tale calcolo, però, include in maniera sommaria (1,2 mld riferiti al bilancio dello Stato) le spese per l’accoglienza di migranti e rifugiati, esborso che il ministero dell’Economia ha quantificato in 3,2 mld. Anche se vi fosse un disavanzo, va ricordato che gli immigrati contribuiscono al pagamento di 640mila pensioni.
Ma anche questi lavoratori immigrati un giorno andranno in pensione e l’assegno sarà del tutto insufficiente a garantire loro un’esistenza dignitosa se resteranno in Italia. Diventeranno, pertanto,un problema in più a carico delle generazioni future perché quei contributi che versano oggi e pagano le pensioni di ieri dovranno essere restituiti e magari integrati con altre forme di sostegno al reddito.
Il prof. Gian Carlo Blangiardo dell’Università di Milano Bicocca ha calcolato che sarebbe necessario un flusso aggiuntivo di 400-500 mila immigrati «giovani» all’anno per rendere il sistema sostenibile. Questo, però, farebbe esplodere una questione sociale senza precedenti.
Quello che vediamo per certo è che l’immigrato in genere svolge mansioni che prevedono basse remunerazioni creando una concorrenza al ribasso, una guerra fra poveri, italiani e non. Resta il fatto che certi lavori (badante, raccoglitore di frutta, manovale…) gli italiani non li farebbero.

L’ADESIONE CIECA
Viviana Vivarelli

Scrive giustamente Giggi 21.06.17 07:29:
“Le due proposte di ius soli temperato sono pressoché identiche (anzi, il TGla7 ha definito quella del M5s di quattro anni fa ‘a maglie più larghe’).
Come mai Grillo continua a definire la proposta del PD un “pastrocchio” quando è praticamente identica a quella del M5S di 4 anni fa?
Il M5S è arrabbiato con il PD che non l’ha calendarizzata per 4 anni e poi ve l’ha copiata pari pari presentandola lui? Ma il M5s non era quello che votava le leggi giuste, da qualunque parte provenissero ?
Ma di questo ai figli minori nati in Italia da genitori stranieri che aspettano da molti anni i loro diritti civili quanto glie ne frega?”
Francamente sono disgustata nel vedere quanti, non avendo nemmeno confrontato le due leggi, che sono quasi uguali, e non conoscendole nemmeno, seguano pedissequamente gli anatemi di Grillo o quelli del Pd per cieca obbedienza o fanatismo senza un minimo di senso critico. Lo stesso disgusto l’ho provato in una Casa del Popolo di Bologna dove ero andata a sentire la presentazione di una nuova legge di Manconi, sostitutiva della Bossi Fini e molto aperta, quando, dopo 3 ore in cui si è parlato di tutto fuorché dei contenuti della legge stessa, ho visto la mandria dei piddioti correre a votarla, senza avere la minima idea di cosa la legge dicesse.
Io non discuto qui del merito di questa o quella legge.
Dico solo che finché si dirà Si’ o No solo perché l’ha ordinato il Capo, senza avere una conoscenza delle cose su cui ci accapigliamo e senza formarci un’idea nostra in proposito, la democrazia sarà soltanto una parola priva di significato.

NON CAPISCO
Le 2 proposte di legge per lo ius soli,del M5S e del Pd,sono quasi uguali,anzi quella del M5S è più concessiva di diritti per i figli di migranti
NON CAPISCO perché il Pd abbia rifiutato la legge del M5S per 3 anni e ne abbia poi tirata fuori una quasi uguale,mentre tutti i piddini insultano i 5stelle dando loro di fascisti,oscurando il fatto che i 5stelle ai migranti riconoscevano anche diritti maggiori
NON CAPISCO perché i 5stelle in Parlamento con la scusa che la legge dovrebbe essere votata nel Parlamento europeo(cosa che 3 anni fa non dissero)si astengano oggi,apparendo come contrari alla legge stessa,visto che in Senato l’astensione è come votare No NON CAPISCO perché questa legge non sia stata votata on line dalla base del M5S
NON CAPISCO perché Grillo chiami ‘pastrocchio’ la legge del Pd che è quasi uguale alla sua
NON CAPISCO infine perché chi è favore di una qualsiasi legge per i figli dei migranti nati in Italia,legge presentata sia dal Pd che dal M5S,venga insultato coi titoli di fascista o di comunista né capisco come mai sia scoppiata una guerra di ‘religione’ come se l’Italia cambiasse poi tanto con questa legge o senza e ne uscissero calamità incredibili
NON CAPISCO infine a quale titolo chi per i figli dei migranti nati in Italia vorrebbe solo l’espulsione,perché è accecato da un odio razziale,possa chiamarsi 5stelle e possa offendere chi invece vuole una regolamentazione anche per loro,com’è giusto che sia
Ma la cosa che capisco meno è perché la Lega abbia presentato 50.000 emendamenti,cosa che permetterà a Renzi-Gentiloni di mettere la fiducia e far passare la legge senza alcuna discussione,cosa che hanno molta voglia di fare per stroncare questa ignobile gazzarra
Ci sono in giro proposte di legge anche più concessive di questa e sul mio blog ho riportato quella del senatore Manconi (senza fare peraltro alcun commento).
Vogliamo fare ciò che è giusto o ci vogliamo ammazzare per il gusto della rissa per rissa?
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COMPLESSITA’ DEL TEMA DEI MIGRANTI
vv
Quando si affronta un grosso problema,bisogna guardarlo in tutte le sue parti o si sbaglia in partenza e si rischia di essere unilaterali
Il problema migranti ha molti aspetti inquietanti:
-solidarietà e compassione(io incontro poveri ogni giorno facendo volontariato con migranti e senza tetto,italiani e non,e sento storie tragiche e strazianti per cui sono molto sensibile a questo aspetto).L’Italia è il Paese che ha più associazioni di volontariato del mondo,ma ci sono troppi aspetti legislativi che non vanno e che sono contraddittori, caotici, disordinati, inefficienti, addirittura demenziali
-aumento esponenziale dei flussi per cui vedo benissimo che un Paese piccolo e sovrappopolato come l’Italia “non può assolutamente” accogliere tutti quelli che arrivano. Occorrono leggi migliori della Bossi-Fini e strutture di smistamento più rapide ed efficienti (e dunque più risorse) per evitare i lunghi periodi nei centri-lager, gli arricchimenti illeciti dei loro gestori, i migranti illegali in giro a piede libero, lo sfruttamento schiavistico di mano d’opera in nero, l’aumento della micro-criminalità, di gente che dorme per strada, di disperati che non sanno dove dormire o come campare ecc.
-necessità urgente a livello europeo di rivedere al più presto il Trattato di Dublino che ci obbliga a tenerci chiunque arrivi ma non penalizza chi rifiuta la quota migranti stabilita dall’Ue, costruisce muri ecc.
-necessità immediata di denunciare chiunque devii capziosamente i flussi migratori verso l’Italia per produrne il collasso economico, cosa che non si concilia certo ricevendo a Roma quegli stessi magnati che usano i flussi per destabilizzare il Paese e arricchirsi ulteriormente
-esigenza morale universalistica per cui non dovrebbero esistere diritti solo per chi è cittadino di una Nazione, ma ci sono diritti minimi (alloggio, cibo, scuola, assistenza sanitaria ecc.) che devono essere riconosciuti ad ogni essere umano in quanto tale.

ADAM
Giungerà il tempo in cui tutti comprenderanno che si faceva parte dello stesso Sogno, e che si è sempre stati una sola unica persona: per cui tutto ciò che si prende o tutto ciò che si fa, viene preso o fatto a se stessi, anche se gli occhi che ci guardano, sono differenti. Di qui l’importanza di donare quanto più Amore possibile superando le apparenti diversità che separano l’Umanità da se stessa.
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VEDI RENZI DALLA GRUBER. E capisci che è ora di spegnere le luci.
Alessandro Gilioli

Lo vedi e lo senti, soprattutto: con la sua mitraglia di parole, slogan, battute, allitterazioni, sarcasmi, attacchi, variazioni, smorfie, controsmorfie, sorrisi, aggrottamenti, smarcamenti, fughe laterali, riapparizioni al centro, finte di corpo e tackle di caviglia, scatti improvvisi, frenate, bilocazioni, pacche sulle spalle, gesti dell’ombrello, allusioni, metonimie, sineddochi, paso doble, sombreri, controfinte, poi la palla buttata da una parte, poi dall’altra, poi nascosta dietro la schiena, poi fatta riapparire con uno sberleffo, poi ancora una battuta, un sorriso, un grugno, poi la palla di nuovo lanciata lontano e subito dopo tra le sue braccia o nascosta sotto la maglietta con un marameo.
Vedi Renzi da Gruber, con tutti i suoi effetti speciali, e capisci perché divide l’Italia in due, gli Ammaliati e gli Stanchi, gli Entusiasti e i Non Ne Posso Più – e capisci anche che più passa il tempo più i primi tenderanno a diminuire, a ridursi in una curva sud di dopati, mentre i secondi inevitabilmente cresceranno, di numero e di stanchezza – ogni circo troppo chiassoso e luccicante dopo un paio d’ore satura e nessuna sospensione d’incredulità può durare all’infinito, se non per i dopati appunto.
Vedi Renzi da Gruber, con i suoi fuochi d’artificio sparati ad altezza d’uomo, con i suoi motteggi irridenti e le sue piccole furberie di provincia gabellate per intelligenza, vedi questo tizio un po’ acrobata, un po’ derviscio e un po’ ribaldo, vedi il compagno di classe che alle gite scolastiche iniziava il suo urlante spettacolo sull’autobus già alle otto del mattino, e fino alle dieci tutti ridevano, poi qualcuno iniziava a stancarsi, a mezzogiorno non se ne poteva più e al ritorno se riprovava ad aprire bocca veniva menato.
Vedi insomma quest’uomo colmo di se stesso e incapace di cambiarsi, lo vedi andare incontro festante al suo inevitabile destino portandosi nella voragine il partito che fu della speranza e dell’uguaglianza, ed è inevitabile starci un po’ male, scuotere la testa, e sperare nel cuore che ce la facciano i calmi e pacati che tra mille ostacoli e centomila contraddizioni stanno provando a costruire altro, altrove, in altro modo. Perché a loro resterà la palla – la palla dell’uguaglianza e della civiltà, della coesione sociale e dello stay human – quando il funambolo resterà solo coi suoi ultimi incauti seguaci, e tutti gli altri gli avranno detto basta, è finita, non c’è più pubblico, è davvero ora di spegnere le luci.
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Dei media mercenari e ignobili sono in grado di rovinare il migliore dei popoli, di degradare la migliore delle democrazie, di bloccare qualunque processo di evoluzione umana.

LE BALLE DI RENZI
FRANCO BECHIS

Puntata di Otto e Mezzo di mercoledì 14 giugno. Matteo Renzi interrogato dalla Gruber e da Zucconi. Una delle peggiori ospitate dell’ex premier, bulimico più del solito, incapace di staccare da vuoti slogan in risposte non all’altezza di un politico di livello, arrogante in ogni istante: non solo non rispondeva alle domande fatte, ma non ne lasciava proprio la formulazione…
Messo alle strette sugli insuccessi degli ultimi due governi sull’economia, Renzi ha provato ad uscirne sfoderando quello che credeva il suo asso nella manica: “Posso dirvi che ho visto la curva e finalmente dopo tanti anni negli ultimi mesi il rapporto fra debito pubblico e Pil sta iniziando a scendere. E perché? Grazie alla nostra crescita…”. Nella puntata ne aveva già sparate grosse una dietro l’altra, ma il segretario Pd non immaginava che quest’ultima si sarebbe frantumata nel giro di poche ore. E’ bastata una notte e la favoletta del debito che scendeva si è schiantata sul muro del bollettino statistico di Banca di Italia.
A fine aprile il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo record, raggiungendo 2.270 miliardi di euro. Dieci miliardi di euro più del mese precedente. Ma soprattutto 52 miliardi in più rispetto al dato consuntivo del debito pubblico al 31 dicembre 2016. Significa che in appena 4 mesi il debito pubblico italiano che avrebbe dovuto scendere secondo tutti i trattati firmati e secondo i patti con la commissione europea scritti da Renzi e confermati da Gentiloni (il ministro dell’Economia è lo stesso, Pier Carlo Padoan), è invece salito del 2,36%.
Sarà pure vero come ha detto Renzi che qualcuno gli avrà fatto vedere meravigliose curve ma è chiaro che quelle non avessero nulla a che vedere con le curve del rapporto fra debito pubblico e Pil. Perché la famosa crescita italiana di cui si gloriano sia l’ex che il nuovo premier nello stesso periodo è stata di circa 7 volte inferiore (lo 0,4%). Quindi quel rapporto fra debito pubblico e Pil che è il vero tallone di Achille dell’economia italiana non solo non si è ridotto come avrebbe dovuto, ma è addirittura aumentato in maniera preoccupante. E infatti sembrano assai preoccupati i commissari europei, come…come ha fatto capire il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, ricordando all’Italia che “deve rispettare i suoi impegni di finanza pubblica, perché è interesse comune che l’alto livello di debito pubblico sia progressivamente ridotto”.
Se fosse restato almeno allo stesso livello di prima, il rapporto debito/pil si sarebbe ridotto senza fare nulla (e infatti il governo Gentiloni non sta facendo proprio nulla) grazie a quella timida crescita che l’economia europea sta regalando all’Italia nonostante l’esecutivo invece di assecondarla addirittura la freni. Quell’1,2- 1,3 % di crescita corretto grazie all’ultimo intervento contabile dell’Istat è infatti il 26° dato sui 28 Paesi in Europa: 25 crescono più dell’Italia, e solo due fanno peggio. Non c’è proprio nulla di cui gloriarsi, quindi. Anzi: avremmo immaginato Padoan e Gentiloni ventre a terra per cercare di capire quali dei loro provvedimenti, o di quelli del governo Renzi che li ha preceduti, sta ostacolando la crescita dell’economia che se tutti loro fossero stati fermi non decidendo nulla sarebbe stata almeno il 50% superiore a quella registrata.
I dati di Bankitalia rivelano purtroppo che, invece di eliminare gli ostacoli che loro stessi hanno messo alla crescita, ne stanno aggiungendo altri. Oltre la metà dell’incremento del debito nell’ultimo mese, e più del 75% da inizio anno è dovuta all’aumento del fabbisogno pubblico, e quasi interamente questo è dovuto agli sforamenti di spesa delle amministrazioni centrali. E’ chiaro che la spending review (altra favola raccontata da Renzi) è restata un capitolo vuoto nel bilancio pubblico italiano, e i dati raccontano come ad avere le mani bucate sia il governo centrale, e non quegli enti locali su cui spesso si scarica ogni colpa.
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(Ma l’altra favola è che le tasse siano diminuite)
Mentre aumenta la spesa pubblica in modo così preoccupante, crescono allo stesso ritmo pure le entrate tributarie: 28,9 miliardi nel solo mese di aprile e 120,9 miliardi di euro nei primi quattro mesi dell’anno, con un aumento del 2 % rispetto allo stesso periodo del 2016. Vero che le entrate fiscali crescono quando sale il Pil, ma la crescita acquisita in quello stesso periodo è circa la metà (0,9 %) del dato sulle entrate. Quindi i numeri smascherano un’altra favola raccontata dall’esecutivo: è falso che le tasse siano diminuite, perché sono aumentate a tasso doppio rispetto alla crescita…

(Per IFQ l’anno prossimo le entrate tributarie di cassa saliranno da 457,1 a 465,3 miliardi
Grillo nei primi due anni calcolò un aumento delle tasse di 55 miliari
Le partite Iva hanno visto le tasse aumentare al 55%
La pressione fiscale in Italia è aumentata di un punto di Pil, dal 41,6% al 42,6% e continuerà ad aumentare con la “manovrina”. Il debito è aumentato di 123 miliardi, il deficit per il 2016 doveva attestarsi all’1,5% e invece ha chiuso al 2,4%,).

Marco Travaglio – Il post-vocabolario

Ci risiamo. È bastato che Virginia Raggi chiedesse (dopo le amministrative) al prefetto una moratoria sull’arrivo di nuovi migranti a Roma e annunciasse (prima delle amministrative) l’inizio del percorso – promesso un anno fa in campagna elettorale – per il graduale superamento dei campi rom, e che Grillo dicesse basta ad accattonaggi e borseggi in metropolitana “con minorenni al seguito” – per riscatenare il solito ritornello dei 5Stelle lepenisti, trumpisti, razzisti, fascisti e naturalmente populisti.
E le solite voci sul patto di governo fra il napoletano Di Maio e il padano Salvini, che fino a qualche anno fa cantava “senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani”.
Come scrive Antonio Padellaro, gli elettori non hanno l’anello al naso e sapranno distinguere fra le cose serie e le strumentalizzazioni politico-elettorali di tre temi che vengono spesso assimilati e invece vanno separati. Cioè: l’accoglienza a chi ha diritto d’asilo; l’applicazione della legge a chi non può stare in Italia; e la repressione di fenomeni criminali come i bambini costretti a mendicare, i furti sui mezzi pubblici e i servizi sociali a finti poveri con Mercedes e refurtive da favola.
Vedremo se i 5Stelle sapranno garantire la legalità e la sicurezza evitando i due opposti estremismi. Da un lato quello della sinistra fighetta e parolaia, che vive nei quartieri-bene e può permettersi di ignorare i problemi di convivenza causati dai centri d’accoglienza pieni di migranti (tutti, non a caso, nelle periferie “invisibili”). Dall’altro quello leghista, che promette ciò che non può mantenere, spaccia soluzioni impraticabili e illusorie per ricette pret à porter, e condisce il tutto con toni e slogan della più bieca xenofobia.
I problemi sono enormi e le risposte tutte da inventare (salvo disporre di 15-20 miliardi, come la Germania, che li ha investiti per accogliere in un anno un milione e mezzo di profughi, garantendo abitazioni e corsi linguistici e professionali, ma ora ha raggiunto anch’essa il livello di saturazione). Possibilmente partendo dai dati. La Raggi dice che Roma è al limite, il Viminale replica che può ospitare altri 2mila migranti, ma fra i dati ufficiali e quelli reali c’è un abisso: in mezzo c’è un mare di immigrati non censiti, compresi quelli “in transito” che alzano a dismisura il numero dei presenti. Dopodiché ogni parere è legittimo, purché valga sempre e per tutti. Il sindaco Sala e il ministro Minniti prendono applausi per la “svolta Pd sulla sicurezza” quando chiedono più rimpatrii e vanno per le spicce con sgomberi nelle stazioni.
Dunque ci sarebbe da attendersi lo stesso trattamento per Grillo e Raggi, che non fanno blitz né abbattono nottetempo baracche rom (come nella Roma di Veltroni), ma si limitano a scrivere una lettera al prefetto e un post su furti e minori sfruttati. E invece no: nel doppiopesismo all’italiana, c’è chi può e chi non può.
Indovinate chi l’ha detto: “La cultura dello sceriffismo non ci appartiene. Ma non possiamo neppure accettare che le famiglie… siano importunate… né che il travestimento divenga un comodo alibi per agire impuniti. Dopo molte segnalazioni abbiamo deciso di intervenire contro due tipi di problemi di degrado. Uno, gli abusivi che molestano le persone nei parcheggi degli ospedali. Due, i finti mimi che in centro si avvicinano ai passanti con abbracci e baci (e spesso… rubano)”.
È lo stesso che l’altroieri ha definito il post di Grillo sui furti nella metro “le classiche dichiarazioni a presa in giro degli italiani”. Uno che di classiche prese in giro se ne intende: Matteo Renzi, che il 26.11.2009, sindaco di Firenze, annunciò una tragicomica ordinanza per multare (da 80 a 480 euro) i mimi e i musicisti da ristorante o da bar (ladri e non), i mendicanti negli ospedali o agli incroci (molesti e non). Uno che, a leggere i giornaloni di ieri, dovrebbe essere l’alleato naturale di Salvini.
Volete ridere un altro po’? “Con la stessa lucidità di un ultras (uno solo sarebbe un ultra, ma fa niente, ndr) che torna a casa furibondo per una sconfitta nel derby e litiga col vicino afferrando il primo randello che gli capita, all’indomani della batosta alle comunali Grillo ha dato ordine ai suoi di aprire il fuoco contro i rom e i migranti… Di Battista da tempo ripete che bisogna espellere subito (verso quali Paesi?) chi sbarca in Italia senza avere diritto all’asilo politico… Ormai dobbiamo prendere atto che il M5S da ieri è in gara con la Lega. Due populismi che si incrociano, due demagogie che oggi si fanno concorrenza sulla pelle dei disperati. E che domani, chissà, potrebbero persino allearsi”.
Perbacco, che grinta: del resto è Sebastiano Messina di Repubblica. Qualcuno potrebbe pensare che Repubblica sia fieramente contraria al rimpatrio degli irregolari, previsto dalla legge Turco-Napolitano (governo Prodi-1) ben prima che dalla Bossi-Fini, nonché dalle norme di tutta Europa e dalla giurisprudenza delle Corti europee. Opinione legittima, per carità, purché sostenuta sempre, nei giorni pari e in quelli dispari. Invece no. Sentite che piglio in questo titolo di Repubblica del 31.12.2016: “Svolta sulle espulsioni: ‘Vanno raddoppiate’. Minniti e Gabrielli: immigrati irregolari, più controlli, nuovi Cie, identificare e allontanare chi non ha diritto a rimanere. La svolta nella circolare firmata dal ministro Minniti e dal capo della polizia”.
Non è meraviglioso? Basta usare due vocabolari. Quando lo dicono i 5Stelle, è razzismo, leghismo, populismo. Quando lo dice il governo, è “la svolta”.
Ps. Ieri il governatore sardo Francesco Pigliaru (Pd) ha comunicato a Minniti che la Sardegna non può sopportare altri aumenti nelle quote dei migranti. Che voglia allearsi con Grillo e Salvini? Si attende un vibrante editoriale di Repubblica.

LORIANO SALVADORI
(Renzi ha detto la balla di avere ridotto le tasse invece.. ha aumentato le tasse e ha aumentato il debito di 124 miliardi)
Decreto “manovrina”: l’antipasto del prossimo massacro è servito
La cosiddetta “manovrina” che il Governo ha approvato con l’ennesima fiducia ieri al Senato, è l’antipasto amaro della mazzata che ci attende con la prossima legge di Bilancio. Tagli lineari, aumento della pressione fiscale e marchette su marchette.
Il Governo Gentiloni doveva riparare la pessima politica economica di Renzi, che tra bonus e austerità ha clamorosamente fallito l’aggancio alla ripresa internazionale. Lo ha fatto nel modo sbagliato, cioè accettando servilmente di ridurre ancora il deficit pubblico, quando servirebbe una spinta decisa agli investimenti e alle spese sociali. Il deficit 2017 passerà così dal 2,3% del Pil fissato da Renzi al 2,1% per ridursi ancora nel biennio successivo, fino al pareggio di bilancio del 2019. La stella polare di Gentiloni è la stessa di Renzi, quel Fiscal Compact che il M5S vuole ripudiare per tornare a fare politica industriale e occupazionale.
Come ha ridotto il deficit il duo Gentiloni-Padoan? A parte 500 milioni di euro di tagli lineari ai ministeri, aumentando le entrate. 1 miliardo dall’estensione dello split payment alla Pa e 1 miliardo dalla stretta sulla compensazione dei crediti Iva. Si tratta di due provvedimenti che aumentano il carico fiscale sulle pmi. La rimodulazione dell’Aiuto alla crescita economica (Ace), ridotta di 200 milioni, ha fatto il resto, colpendo anche le imprese che investono.
Ma non solo. Insieme ad altri balzelli sono arrivate anche le marchette. 8 milioni al teatro di Luca Barbareschi e il salva-Franceschini, che toglie dall’imbarazzo il ministro dopo le nomine irregolari ai vertici di 5 musei nazionali.
In tutto ciò le zone terremotate hanno ricevuto un contentino da 1 miliardo spalmato su più anni mentre gli enti locali sono rimasti sostanzialmente a bocca asciutta.
Dulcis in fundo, l’aumento dell’Iva agevolata dal 10 all’11,5% e di quella normale dal 22 al 25% a partire dall’1 gennaio 2018.
Altro che manovrina. È il solito massacro sociale in salsa europea

COMMENTI SUI RISULTATI DELLE AMMINISTRATIVE

Domenica25 il M5S ha 10 ballottaggi:
Asti, Fabriano, Carrara, Ardea, Guidonia, Canosa, Mottola, Acqui Terme, Santeramo, Scorda.
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BECHIS
In modo semplice e diretto Bechis fa fuori tutte le balle che corrono sui media contro il M5S:
“Io dico, al contrario di tutti, che ha vinto il M5S: è il primo partito d’Italia, visto che si è presentato dappertutto col suo simbolo mentre gli altri si sono nascosti sotto le liste civiche, comunque ha più voti della Lega e più voti di tutti su tutto il territorio nazionale, aumenta praticamente dappertutto salvo in 4 Comuni, la rappresentanza l’aveva raddoppiando tutti i nomi, dunque…!”
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Francesco Farina
Eminenti giornalisti e utenti facebook fini analisti politici (oltreché medici, esperti di sicurezza ecc) sentenziano che il risultato negativo del m5s sia frutto del cattivo giudizio degli elettori sulle giunte Raggi e Appendino.. Allora come mai 4 sui 10 nostri ballottaggi (in matematica fa il 40%) sono in Piemonte e Lazio? E perché di questi 4, 3 sono in provincia di Roma e Torino? Magari quell’analisi è verificata nel suo contrario..

IVAN CRIPPA
Il M5S è stata la forza politica più presente a questa tornata elettorale, in 225 Comuni. Gli altri partiti si sono camuffati, soprattutto il Pd che si è presentato in circa metà dei Comuni rispetto al Movimento. La maggior parte delle città sono state conquistate da ammucchiate di liste civiche, capitanate da foglie di fico, fatte ad hoc per accaparrarsi voti sul territorio nascondendo il vero volto dei partiti. Senza di loro il Pd di Renzi altro che sindaci: avrebbe faticato a mettere anche solo qualche consigliere comunale! Stiamo assistendo alla lenta scomparsa di un partito che, con nomi diversi, era radicato sul territorio dal dopoguerra.
Il M5S, con coerenza, si è presentato in tutte le città da solo e candidando le nostre persone, senza calcoli elettorali. In molte città, come a Palermo, siamo la prima lista, abbiamo confermato Roberto Castiglion sindaco di Sarego, facciamo gli auguri al neosindaco di Parzanica e ce la giochiamo al ballottaggio in una decina di Comuni, tra cui Carrara. Rispetto al 2012 abbiamo triplicato i ballottaggi (furono solo tre all’epoca) e siamo cresciuti in tutte le città in cui ci siamo presentati.
Risultati che sono indice di una crescita lenta, ma inesorabile. Tutte le prime pagine dei giornali parlano però di fallimento. Tutti gongolano esponendo raffinate analisi sulla morte dei 5 Stelle, sul ritorno del bipolarismo. L’hanno detto dopo le politiche, dopo le europee, dopo le regionali, dopo il referendum. Fate pure anche ora. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti per la nostra strada.
Adesso il primo obiettivo è dare il massimo supporto ai nostri candidati al ballottaggio tra due settimane. A luglio avremo il candidato Presidente della regione siciliana, a settembre avremo il candidato premier. Il 5 novembre ci saranno le regionali siciliane e ci mobiliteremo per far sì che quella splendida isola diventi la prima regione a 5 Stelle. Dopo ci saranno le politiche e l’obiettivo è andare al governo. Successi e fallimenti fanno parte della nostra storia. L’importante è non mollare mai.

I nostri successi e i nostri fallimenti sono tra loro inscindibili, proprio come la materia e l’energia. Se vengono separati, l’uomo muore.” (Nikola Tesla)

Renzi dalla Gruber esalta le magnifiche sorti e progressive, vantando meriti così assurdi che nemmeno il fantasmagorico Calabresi di Repubblica potrebbe inventarli.
La Gruber, da quella vecchia filona che è, si guarda bene dal dirgli che per ripresa siamo peggio della Grecia che ormai agonizza e che con le balle non si fa farina.
Dai che tra poco c’è la ripresina!
Sì, la ripresina per il c..o!

Come in Inghilterra la May, non avendo abbastanza voti per governare, si allea al peggiore partito inglese, quello dei DUP, fanatici estremisti irlandesi di dx omofobi, antiabortisti, creazionisti perfino, così Renzi, non avendo voti per governare, porta avanti la sua alleanza con Berlusconi, quello che per 20 anni la sx ha fatto finta di combattere come suo nemico naturale, portando però avanti varie forme di protezione, di impunità, di salvataggi miracolosi.
Siamo oggi arrivati al più corotto e infame degli inciuci.
La parola “inciucio” denomina un compromesso malandrino tra parti politiche avversarie, un compromesso sporco e seminascosto che contiene segrete pattuizioni e segreti benefici per i contraenti, nascosti al popolo-bue (e se è così che lo definisce Scalfari, ci possiamo credere, salvo poi che lo stesso Scalfari dovrà creare un termine nuovo per proseguire la sua apologia del Pd, come, a discapito di vari orrori, in combutta con Napolitano, ha sempre fatto.

LA VITTORIA DELLE ACCOZZAGLIE NOBILITATE PER LEGGE
Rosa: “C ‘è qualcosa di molto grottesco in questa legge elettorale per egli enti locali.” Lo ha detto persino Leoluca Orlando ieri sera: “Io sono di nuovo vincitore perché mi sono adeguato alle regole” (la regola delle accozzaglie).
Vi pare possibile che un Comune con 600.000 abitanti (Palermo) nomini il Sindaco (Orlando) che ottiene solo 8% di preferenze? Nei Comuni il Sindaco ha un enorme potere e dovrebbe avere il consenso della stragrande maggioranza dei cittadini. Ma Orlando il voto diretto di questa maggioranza non ce l’ha. Tutti gli altri voti provengono da un insieme di miriade di liste.
Staremo a vedere se questo sistema funziona o se sarà causa di fallimento. (io: quando vince uno, amministra uno. Ma quando a vincere sono in tanti e ognuno, dopo, vuole la sua parte, entriamo in una cerchia di ricatti reciproci e dove finisce la governabilità?).
Renzi disse: “Contro di me un’accozzaglia”. Mi pare piuttosto che per vincere le amministrative sia stato proprio lui a servirsi di una accozzaglia. Almeno il cdx ha giocato più pulito.

I VITALIZI
Viviana Vivarelli

Mentre il fisco si dimentica di esentare dalle tasse le rovine di Amatrice, i nostri cari rappresentanti sono tutti presi nel salvataggio dei loro vitalizi.
Il Fondo Monetario ci chiede di ricalcolare tutte le pensioni più alte in base ai contributi versati perché è indubbio che le pensioni calcolate col contributivo sono diverse da quella calcolate con retributivo.
Tra le pensioni che non hanno nulla a che fare con quanto versato ci sono quelli dei parlamentari che poi possono sommarne diverse più una assieme a uno o più vitalizi. Il vitalizio è un beneficio illecito di cui godono solo i parlamentari italiani e che si aggiunge alla pensione ma, appena si è saputo che le pensioni dei parlamentari dovevano essere ricalcolate, da una parte il ddl Richetti ha cominciato a slittare senza che mai il Parlamento si decidesse a discuterlo (e lo ius soli serve anche a perdere tempo) dall’altra la deputata piddina Daniela Gasperini ha presentato un ddl per aumentare per 20% la reversibilità dei vitalizi ai superstiti, mogli e figli, perché “Non possono mica andare a fare la sguattera o il giardiniere!”. Mentre questo accade, ricordo che già due volte in tv Renzi ha annunciato di voler tagliare non i vitalizi dei parlamentari ma la pensione di reversibilità dei 4 milioni di vedove normali, senza che le vedove italiane se ne accorgessero e facessero una insurrezione, e senza che nella mia città, Bologna, che è una città di vecchi e dunque di vedove, si scatenasse la guerra civile. La Fornero dice che il vitalizio viene strumentalizzato e che ogni tanto il Parlamento ne parla un po’ per fare di caciara ma nessuno ci pensa minimamente e togliersi i privilegi acquisiti. Caso emblematico: Natale Cacciola, che fu per 3 anni deputato monarchico nel 1946, ha lasciato alla moglie prima e alla figlia poi un vitalizio che è stato pagato per 70 anni, 3.600 euro al mese. Ma Renzi promette e non fa. E’ come Equitalia che Renzi aveva promesso di abolire e che è rimasta col nome cambiato, anzi è diventata più cattiva perché ora ti può pignorare direttamente il conto corrente. Dice Salvini: “Come si permette lo Stato di fare il rigido coi cittadini quando poi lo Stato stesso non è rigido con se stesso, non paga i fornitori, non rende in tempi decenti Irpef o IVA ecc.? Guai al cittadino se tarda un giorno a pagare la multa poi si vede che lo Stato permette di non pagare alle Holding all’estero, quelle che hanno miliardi nei paradisi fiscali e risulta che per loro la somma recuperata da Equitalia è dello 0,05%?”.
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QUOD NON FECERUNT BERLUSCONES
Marco Travaglio

Per chi ancora si domandasse come mai Renzi e B, dopo una lunga relazione clandestina, si apprestano a convolare a giuste nozze nella prossima legislatura, giunge a proposito il “ddl penale” approvato dalla Camera col solito ricatto della fiducia. Una salama da sugo con 95 commi insaccati in un unico articolo sugli argomenti più disparati che, se portasse la firma di B, avrebbe scatenato rivolte in Parlamento, girotondi in piazza, alti lai dalle federazioni della stampa e degli editori, campagne di Repubblica a base di post-it gialli e bavagli sul volto di artisti e intellettuali. Invece è targata Pd, e tutti zitti. Ma, oltre alle non-reazioni dell’intellighentia, c’è un’altra differenza fra le porcate di csx e quelle di cdx. B scriveva nero su bianco che non lo dovevano processare, che i suoi reati non lo erano più e che i suoi processi erano già prescritti, per cui di solito la Consulta respingeva tutto al mittente. Il Pd è più astuto: nasconde le peggiori boiate dietro appositi specchietti per le allodole (cioè per gli elettori), fingendo di difendere la legalità per devastarla meglio. Sono le famose “leggi-spaventapasseri”: da lontano spaventano i delinquenti, da vicino li fanno ridere.
Prescrizione. La soluzione è stranota: farla decorrere non da quando il reato viene commesso, ma da quando viene scoperto, per evitare che scatti già durante le indagini (come nel 70% dei casi); e interromperla definitivamente al rinvio a giudizio o alla condanna di primo grado, per evitare che il colpevole la faccia franca durante il processo e levare agli imputati e agli avvocati ogni interesse ad allungare i tempi con ricorsi infondati e cavilli pretestuosi. Invece no. Si sospende la prescrizione per 18 mesi dopo la condanna di primo grado (dopo l’assoluzione no, come se fosse ribaltabile in appello) e per altri 18 dopo quella di secondo. Una barzelletta. Non solo: se il pm non ce la fa a chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione entro 3 mesi dalla fine dell’indagine, la Procura generale deve avocare il fascicolo. Pare una norma per accelerare, invece serve a rallentare: il fascicolo passa dall’ufficio del pm a quello del pg, che di solito è ancor più oberato del pm (a Roma, 23 pg che non conoscono gli atti dovranno fare il lavoro che non riescono a smaltire 100 pm): così sarà ancor più probabile che il processo si prescriva.
Notifiche. Gran parte dei tempi morti dipendono dalle notifiche fatte a mano dagli ufficiali giudiziari al domicilio delle parti, con molti imputati che si divertono a non farsi trovare in casa.
Nell’èra di Internet, sarebbe ora di passare alle notifiche telematiche, sull’e-mail degli avvocati difensori. Ma così avremmo processi più rapidi e meno prescrizioni: non sia mai.
Corruzione. Su richiesta dell’Ocse, per quel reato la prescrizione è allungata. Ma intanto si rende ancor più difficile scoprirlo, per cui il problema della prescrizione non si porrà proprio, visto il ridicolo numero di processi per corruzione che si riusciranno a celebrare. Il Trojan, l’intrusore informatico che s’intrufola negli i-phone, nei tablet e nei pc, sarà utilizzabile soltanto per mafia e terrorismo, non di corruzione, concussione, peculato, truffa ecc. I magistrati chiedevano premi speciali per chi denuncia e collabora, e infiltrati, agenti provocatori e sotto copertura per fare il test di integrità ai pubblici amministratori. Ma l’idea ha comprensibilmente seminato il panico a palazzo: i politici più corrotti del mondo non sono mica matti.
Intercettazioni. Avevano garantito che non avrebbero posto limiti ai poteri della magistratura di utilizzare l’unico strumento rimasto per penetrare nel sancta sanctorum delle nuove Tangentopoli, ma anche questa era una balla: il Parlamento delega in bianco il governo perché imponga ai giudici “prescrizioni che incidano anche sulle modalità di utilizzazione cautelare dei risultati delle captazioni”. Cioè sarà il governo a decidere quali prove potranno usare o meno per arrestare i ladri..

VACCINI
130 famiglie altoatesine chiedono ‘asilo’ in Austria. “Non avveleneremo i nostri bambini “Una carneficina chimica ai danni dei nostri figli”.
Il Veneto di Zaia fa ricorso alla Consulta contro il decreto del governo: “L’obbligo è controproducente”. «I vaccini sono una conquista delle società civili per il debellamento di alcune malattie letali, ma l’approccio non può essere la coercizione».
Zaia: «Dico “no” all’imposizione dei vaccini fino ad arrivare addirittura alla sospensione della potestà genitoriale – dice Viale – e dico “sì” ad un intervento di educazione, per accompagnare le famiglia a chiarire un momento della loro vita che riguarda la salute dei figli”.
Intanto il Tar dell’Emilia-Romagna ha rinviato la decisione sui ricorsi di una trentina di famiglie e del Codacons contro le norme regionali.
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Vi riporto le parole del Prof. Paolo Bellavite,dell’Università di Verona, perché sono talmente gravi che non possono non essere condivise:
“Premetto e prometto per la ennesima volta che non sono contro i vaccini ma contro le bufale sui vaccini. Arbitro è la famosa Scienza (quella con la S maiuscola, libera da interessi e da brevetti). Ma più che “contro” qualcosa voglio essere a favore dei bambini, giuro che mi muove solo questa intenzione. Voglio “celebrare” la firma del decreto Lorenzin (nome che probabilmente passerà alla storia come una delle pagine più buie della nostra sanità pubblica) con una nota sulla meningite. Malattia rara ma che fa tanta paura e che ha indotto migliaia di persone a correre a vaccinarsi e vaccinare i figli all’inizio dell’anno. L “emergenza meningite” era uno spauracchio diffuso dai giornali sull’onda di una campagna ben organizzata, spauracchio certo e riconosciuto anche dall’ISS, ma tanto è servito per farla inserire tra i vaccini obbligatori. VENGO AL PUNTO, stropicciatevi gli occhi: NON CI SONO PROVE CHE IL VACCINO PER LA MENINGITE B SIA EFFICACE. Pare incredibile eppure è così: Se uno sa l’inglese traduca questa frase presa letteralmente da una recente rassegna pubblicata da una rivista di vaccinologia: “Due to the relative rarity of MenB disease we have been unable to determine vaccine efficacy” J. Findlow, Vaccines for the prevention of meningococcal capsular group B disease: What have we recently learned?, Hum. Vaccin. Immunother., 12 (2016), pp. 235-238. Le uniche prove esistenti riguardano la immunogenicità, vale a dire il fatto che l’iniezione di materiale estraneo fa aumentare gli anticorpi. MA QUESTO NON E’ UN CRITERIO DI EFFICACIA! E’ OVVIO CHE INIETTANDO MATERIALE ESTRANEO AUMENTANO GLI ANTICORPI. Questo succede anche col vaccino per HIV, che notoriamente non funziona. QUEL CHE CONTA E’ VERIFICARE SE PROTEGGE DALLA MALATTIA. NON CI SONO PROVE. E’ una nozione elementare di medicina basata sulle evidenze (EBM) il fatto che la conoscenza (sempre parziale) di un ipotetico meccanismo d’azione NON BASTA PER STABILIRE L’EFFICACIA DI UN FARMACO. Infatti finora nei Paesi civili il vaccino era somministrato solo in casi particolari, di reali emergenze, tanto per fare qualcosa
Di conseguenza, i bambini italiani saranno usati -male – come CAVIE. Ma il grave non è solo questo, il grave (scientificamente parlando) è che il loro sacrificio NON SERVIRA’ NEMMENO a stabilire se il vaccino è efficace. Infatti essendo un obbligo imposto a tutti in un setting non di tipo sperimentale, mancherà un adeguato gruppo di controllo in cui si valuti l’incidenza della malattia (e degli effetti avversi dei vaccini) in un gruppo comparabile di non vaccinati.
E lascia molto perplessi constatare che una simile somministrazione indiscriminata, imposta per ragioni politico-economiche, sia promossa e supportata da quei circoli scientisti e quelle società “scientifiche” tra cui quella dei pediatri, che fino a ieri erano paladini della EBM.
Siccome né la Lorenzin né Mattarella si sono degnati di rispondermi, ora se qualcuno conosce dei parlamentari per favore faccia avere loro questa notizia. Forse un sussulto di dignità umana qualcuno lo può ancora avere. Grazie
Ah dimenticavo: siccome il vaccino fa venire un febbrone, viene raccomandato il paracetamolo preventivo. Così si beccano due veleni.”
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Virginia Raggi ieri intervistata dalla Berlinguer

ArsenaleKappa):
Berlusconi: “Diventare italiani non può essere un riconoscimento automatico”. Ha detto quello che ha fatto diventare egiziana una marocchina

http://masadaweb.org


MASADA n° 1863 26-6-2017 NON CI RESTA CHE RIDERE

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MASADA n° 1863 26-6-2017 NON CI RESTA CHE RIDERE
Blog di Viviana Vivarelli

Primum suffragium Renzi est insanum, secundum autem diabolicum.

Ma perché è vietato scrivere sulla scheda elettorale ciò che si pensa dei politici? Ormai è lo stile letterario più in voga tra gli Italiani.

Ma qualcuno lo racconta lo ‘sballottaggio’ degli elettori?
Mentana facci la maratona!
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Con un altro leader forse il Pd vinceva le elezioni. Ma siccome si è incaponito di perderle…
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Orlando a Palermo vince sempre perché promette che questa volta è l’ultima.
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Il Pd ha perso dappertutto, questa volta il tracollo è stato tale che si é dimenticato di dire che era una ‘non vittoria’.
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Ma Jim Messina lo pagano ancora per far perdere il Pd? E gli ha dato pure qualcosa Beppe Grillo?
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Alle prossime elezioni i due euro il Pd li dà lui a chi va a votare.

Però non è giusto che il partito del non voto non abbia i suoi bravi rappresentanti molto incazzati.
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Beppe Grillo è andato a votare col casco. La prossima volta si mette pure i parastinchi.

ArsenaleK
Centrodestra con il vento in poppa. Se la smettono di mandare la Santanchè in TV vincono le politiche a mani basse.
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Renzi commenta i risultati delle amministrative2017: “E’ andata bene. Sono a macchia di Leopoldo”. (@MassimoVolpi6)
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Renzi nega il tracollo del Pd: “Risultati a macchia di leopardo. Campanelli d’allarme? Non vedo per cosa”. Poi lo hanno riportato in reparto.
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Renzi dichiara:”Se perdo ai ballottaggi Gentiloni lascia la politica”. (@PaoloGrazioso )
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L’Italia s’è destra. E ora stanno spargendo il sale sulle sedi del PD.
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Il PD non vince il ballottaggio nemmeno a Trapani, dove si presentava da solo. (@PaoloGrazioso)
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Beh, ci voleva Renzi per fare vincere la destra a Genova: Finalmente il centrodestra ha trovato un leader fidato. (@MikusRB9
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Il PD è andato così male che adesso Tiziano Renzi sta rispondendo: “Matteo chi?” (@PaoloGrazioso)

Renzi ha perso anche la partita di scopone al baretto sotto casa. (@giulysua)
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Se offri due euro per le banchevenete ti danno bancaetruria di resto. (@rostokkio)
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Il debito pubblico aumenta di 2 miliardi al mese dal 2015. Sono gli interessi sui regalini che ci ha fatto Renzi con i soldi nostri (@LVIX1)

ORA ABBIAMO FATTO ANCHE I BALLOTTAGGI
Il M5S non è radicato sul territorio e si è presentato in pochi Comuni, 241 su 1004, tuttavia la sua crescita è continua e costante. E si è presentato col suo simbolo di partito mentre il Pd si è vergognato a farlo, ha usato il suo simbolo solo in 134 Comuni, e ovunque si è nascosto dietro una sfilza di liste civiche. Dalle ultime amministrative queste sono raddoppiate, nel 1997 erano 2117, oggi sono diventate 3910, si sono presentate in 850 Comuni. Eppure alla fine sono un imbroglio perché i voti, poi, vanno ai partiti. I nomi erano fantasiosi, ‘Spighe di grano’, ‘Funghi e pini’,’La vela’, ‘Ramoscello d’olivo e colomba’,’E’ ora che tutto cambi’, ‘La svolta buona’… ma sarebbe ora che ci fosse una legge che impone che con uno stesso nome ci si presenti dappertutto o niente.
Il M5S ha vinto ad Acqui Terme 46% contro cdx 27% (il doppio!).
A Fabriano 60 a 40
A Carrara 65 a 35
Ad Ardea 60 a 40
A Guidonia 52 a 48
A Scordia 54 a 46
A Santeramo il M5S vince col 70%
A Mottola 60 a 40
A Canosa 52 a 48.
Crolla la speranza di Renzi di allearsi con Berlusconi dopo essere fallita quella di allearsi col csx e con Alfano, Berlusconi ora è ringalluzzito e stringerà nuovi patti con Salvini e Meloni.
Renzi ha detto: “Poteva andar meglio”. Lo diceva anche quello a cui avevano tagliata la testa. Insomma, è una non vittoria, per dirla alla Bersani. Ovvero un tracollo totale, a riprova che errare è umano ma perseverare diabolico.
Al primo turno il cdx aveva vinto in 11 comuni su 22.
La rovina del Pd è innegabile. Avanti così con Renzi, l’inetto Padoan e il cerchio magico, e sono finiti. Le promesse e le bugie di Renzi incantano sempre meno gli italiani. Si diceva che il voto al M5S era un voto di protesta. Perché questo invece cos’è?
L’astensione è ancora aumentata, al primo turno aveva votato il 54% degli elettori, al 2° il 46. E’ una cifra impressionante che rivela una caduta a picco della credibilità della politica. Gli italiani sono sempre più schifati dal sistema, dalle sue truffe, dai giri viziosi della casta, dall’economia a pezzi, dal futuro incerto, dalle promesse mirabolanti che si concludono in mascalzonate, dal debito pubblico che aumenta col l’economia che va sempre peggio, dallo sfruttamento schiavistico di chi lavora, dalla disoccupazione giovanile mentre i soliti noti prendono cifre da capogiro, dai processi farsa, dalle menzogne dei media, dai talk show spudorati e diffamatori, dalle calunnie a catena, dalla nullità totale di piani di rinascita del Paese, dai soldi dati solo alle banche, dalla corruzione di regime, dai flussi di migranti incontrollati su cui non si fa nulla, dall’aumento della microcriminalità impunita, dalle leggi libera tutti, dalle banche delinquenziali ma sovrane…ormai più di metà degli italiani, se sente parlare di politica vomita.
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Nulla cambia in meglio e nemmeno piove. Maledetta Estate. Non ci resta che ridere.

Un tizio durante il carnevale arriva a una festa mascherata tutto nudo. L’usciere però lo blocca: “Guardi che questa è una festa mascherata, non una riunione di nudisti”. E il tizio: “Ma io sono vestito da faro!”. E l’usciere: “Ma cosa dice! Non vedo niente che mi ricordi un faro!”. Allora il tizio comincia a girare su se stesso dicendo: “Guardi bene: ora lo vede, ora non lo vede, ora lo vede, ora non lo vede…”.
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ArsenaleKappa:
Prova di matematica allo scientifico: “Dando un bonus di 80€ al mese, il candidato calcoli la % di aumento dei voti”.
Ho scoperto i twitter di Arsenale K, spassoso!
Il figlio di Salvini ha superato gli esami di terza media. Ha avuto solo qualche problema con il tema in albanese.
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Blogger francese uccisa da bomboletta spray: sono quindici le marche che hanno venduto apparecchi difettosi. L’Isis le ha rivendicate tutte.
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Maturità: dopo Caproni e bici a ruote quadrate, per la terza prova ci si aspettano quesiti su folletti, iperuranio ed unicorni.

Consip, Travaglio: “Che differenza c’è tra mafia e politica”? L’immunità parlamentare.
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Codice antimafia, Forza Italia: “no al sequestro dei beni dei corrotti”. E questo vale più di un’ammissione di colpa.

Berlusconi che dà lezioni di morale è un po’ come un vegano che spiega come cucinare la coda alla vaccinara.
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Manca l’acqua: è allarme in molte regioni e ci aggiungono pure le ordinanze anti alcool. Questa è cattiveria.
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Salvini: “Lo ius soli è un errore culturale”. Quindi di quelli da lui non rilevabili.
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Maturità. Prova di Fisica: “Dopo la spaccatura del PD si calcoli fino a quante volte possono scindersi i partiti di sinistra”

Il latino sarà anche una lingua morta, ma dopo Traccie scritto sul sito del MIUR nemmeno l’italiano si sente tanto bene. (zenocataway)
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Berlusconi: “Se vince Grillo espatrio”. Francia, Austria e Germania chiudono le frontiere. (antonio_carano)
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Prova matematica: “Si può pedalare su una bicicletta a ruote quadrate?”. “Se la Fedeli è ministro MIUR, tutto è possibile”.
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Prova di latino: “Il candidato spieghi cosa significano secondo i nostri politici i nomi delle leggi elettorali messi a cazzo”
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Prova generale: “Dato un Caproni su una bicicletta a ruote quadrate, quanti vaffanculo spettano al Ministro dell’Istruzione?”

Esplode dispenser di panna: muore nota blogger francese. Verrà cremata per la seconda volta. (Pardomicio)
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Saggio tecnico-scientifico:”Le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Il candidato consegni immediatamente lo smartphone”

ArsenaleKappa
Ragazzi consolatevi: nel 2040 ai maturandi toccheranno i poeti di Twitter.
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L’unico che conosceva Caproni è Gasparri perché l’aveva già bloccato su Twitter.
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Con l’euro é aumentato il divario tra poveri e ricchi. Però si può comprare una Banca con 1 euro
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Tema Italiano: Caproni, ecologia e tecnologia. “Dove smaltire correttamente il vecchio iPhone quando esce il modello nuovo”.
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Nasa: “Scoperti altri 219 pianeti, 10 sono abitabili come la Terra”. E in tutti Radio Maria prende benissimo.
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Quando apri twitter manda qualcuno affanculo. Tu non sai il perché, ma lui sì.
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Ho rimproverato mia moglie per aver distrutto l’auto un’altra volta. Si è giustificata urlando: “Allah Akbar”
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Asti, motociclista dimentica la moglie in autostrada e se ne ricorda 40 km dopo. Chissà cosa gli serviva. (giulysua).
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Sondaggio: durante gli esami di #maturità 1 studente su 3 riscopre la fede e prega. Mentre 2 su 3 sperano nell’invasione di extraterrestri
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Quando apri twitter manda qualcuno affanculo. Tu non sai il perché, ma lui sì. (antico proverbio bolognese)

fisburypark: Falcia passanti urlando: “voglio uccidere tutti i musulmani “. Poi ha fatto un frontale con quell’altro che urlava Allah Akbar.
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Incendio in Portogallo. Mattarella: “Pronti ad aiutarvi”. Adesso qualcuno gli dica che i soldi dei Canadair li abbiamo spesi per gli F35.
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McDonalds non sarà più sponsor delle olimpiadi. Il CIO continua a rifiutare di mettere 5 hamburger come simbolo
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Governo dimentica le esenzioni x Amatrice: le famiglie delle vittime pagheranno le tasse di successione delle macerie. Ma Renzi vi è vicino.
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Trump cancella l’accordo di Obama con Cuba: “Vogliamo che Cuba sia libera”. Poi ha aggiunto: “Con molto ghiaccio, grazie”.
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Renzi che cerca l’alleanza con Pisapia sembra Verdone nel film Un Sacco Bello quando cerca qualcuno a caso per andare in vacanza a Cracovia
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Scioperi, Delrio: “L’Italia è ostaggio di minoranze, servono nuove regole”. Tipo l’anello al naso e la palla al piede. (antonio_carano)
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Agnes Heller: “l’uomo moderno si aspetta solo pochi momenti di felicità”. Perchè sa che Renzi dice che lascerà la politica ma poi ci ripensa
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Gli immigrati che vogliono la cittadinanza italiana, hanno una vaga idea di che cifra di debito pubblico gli tocca a testa? (LVIX1).
Se si va avanti di questo passo andrà a finire che daremo la cittadinanza italiana anche ai napoletani. (BaoloGhiro, piemontese)
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Non capisco tutta questa voglia di avere lo IusSoli in Italia, quando è pieno di italiani che vogliono la cittadinanza a Montecarlo.
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E’ morto Helmut Kohl. Fu uno dei maggiori artefici della nascita dell’Euro. Ora l’importante è controllare che venga seppellito bene.

Addio a Messegue, una vita spesa a trarre benefici dall’erba, senza mai capire che si poteva anche fumare. (katadaniele)
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Le 5 regole auree dell’informazione (Who? What? When? Where? Why?). Ma Calabresi adotta il metodo “Alla cazzo di cane”.
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I dubbi di Calabresi: “Mi si nota di più se rispondo a bassa voce e che non si sente o se non rispondo per niente?”
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Forse Al-Baghdadi è morto per la quindicesima volta. Ma noi vogliamo ricordarcelo così: vivo e imbottigliato sul raccordo.

NEWS! Calabresi rettifica: “Ci siamo sbagliati: Casaleggio a Milano ha incontrato una trans che assomigliava a Salvini. MetodoRepubblica

I conti del Pd tornano in rosso di oltre 9 milioni di euro: solo per la campagna referendaria spesi 11 milioni. Per fortuna è andata bene.
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Ho letto su Repubblica che Grillo si sta alleando a Rifondazione Nazista e vuole invadere la Polonia. FATE GIRARE!!1!!1 MetodoRepubblica
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I figli degli stranieri hanno letto i vostri commenti sullo IusSoli. Hanno detto che preferiscono essere apolidi. (ReNudo79)
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Dalla Raggi linea dura sull’ingresso degli stranieri a Roma. Occhio Virginia: quelli son turisti giapponesi e quello è il Papa. (LVIX1)

Bindi su Riina: “Ha cure ed assistenza migliori di quelle che avrebbe fuori”. Mia nonna mi sta chiedendo come si fa a diventare capomafia.
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Giappone: gatti in ufficio per ridurre lo stress. Da Napoli fanno sapere che è per lo stesso motivo che tengono le formiche in ospedale.
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May profondamente rattristata per le vittime del rogo di Londra. Per tranquillizzarla le hanno detto che avevano tutti votato Corbyn.
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A Napoli sappiamo arrangiarci. Il parcheggiatore sotto all’ospedale San Paolo oggi sta vendendo i formichieri. (jackbass68)
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Se davvero Riina ha diritto ad una fine dignitosa si accontenti del fatto che almeno lui in ospedale non ha formiche nel letto (slevinkrz)

L’anno nero della Gran Bretagna: attacchi terroristici ed ora palazzi in fiamme. “Qualcun altro vuole uscire dall’Unione Europea?” (LVIX1)
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Napoli formiche nei letti in ospedale, guardiamo il lato positivo: non ci sono briciole.
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Comunali, l’analisi de voto: “c’è il ritorno del bipolare”. Nulla che un buon psichiatra e un buon psicofarmaco non possano risolvere.
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Sembra che Pizzarotti sia stato votato anche da Igor il russo.
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Comunali2017, 5Stelle fuori da tutti i ballottaggi. Quando bastava accordarsi con mafia e camorra e promettere favori per vincere ovunque.

Macron vince anche le amministrative in Italia. Era travestito da lista civica. Prometteva sesso alle vecchiette.
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Elezioniamministrative2017 9 milioni alle urne per eleggere mille sindaci. Per sveltire le procedure quelli del PD si presentano già indagati.
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Jena: Per capire cosa spinga un Presidente a dire bugie, gli americani hanno chiesto un parere a Renzi.
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Jena: Totò Riina merita una morte dignitosa, può scegliere se saltare in aria come Falcone o essere sciolto nell’acido come il piccolo Di Matteo.

Partono le querele dei 5stelle a Calabresi, direttore di Repubblica, reo di aver detto che Davide Casaleggio si è visto con Salvini.

C’è chi il giornalista lo fa per noia
Chi lo sceglie come professione
Ma su “La Repubblica” né l’uno né l’altro
Lo si fa solo per mistificazione
Ma la mistificazione spesso conduce
A soddisfare i propri imbrogli
Senza indagare se i 5 Stelle
Verranno eletti nonostante i brogli

Su “La Repubblica” ormai scrivon tutti
Dai più ciarlatani ai più cretini
Su “La Repubblica” scrivon tutti
l’importante è sparlare dei Grillini
C’era un articolo bugiardo
Con una grossa scritta nera
Diceva:
” Casaleggio ha incontrato Salvini
in gran segreto ieri sera!”
Ma un Gran MoVimento Originale
Non l’ho abbatte alcun giornale
Come una freccia dall’arco scocca
Vola veloce di Blog in bocca
E alla votazione successiva
Ci sarà molta più gente in aspettativa
Chi con il babbo, chi col suo amore
in coda ai seggi anche per ore
Persino i parroci dei Paesini
Di norma obbligati all’astensione
abbandoneranno le loro preghiere
E andranno ai seggi in processione
E con la Vergine in prima fila
E il documento elettorale per l’elezione
Si porteranno appresso l’intero Paese
a votar i 5 Stelle per la nuova nazione !

Aldo

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra.
Una donna emancipata è di sinistra
riservata è un po’ più di destra
ma un figone resta sempre un’attrazione
che va bene per sinistra e destra.
Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra.
Tutti noi ce la prendiamo con la Storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la Stampa è poco seria
quando parla di sinistra o destra.
Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra.
Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra.
Se il M5S non vota lo Ius Soli è di destra…
ma se lo vota invece è di sinistra…
e se si astiene è anche un po’ sessista.
Se la Raggi frena l’ingresso ai Migranti è di destra.
ma se aumenta il traffico dell’accoglienza è di sinistra…
e se si astiene è maschilista
Destra-sinistra
destra-sinistra
destra-sinistra…Basta!
Il M5S non è di destra né di sinistra…
e si astiene agli inciuci sia col cdx sia col csx
non ha il saluto vigoroso a pugno chiuso
che è un antico gesto di sinistra
e nemmeno quello degli anni ’20, un po’ romano
che è da stronzi oltre che di destra.
Il M5S non è di destra e nemmeno di sinistra..
ma ha idee e una sua ideologia
è un bene che ci sia
per poter affermare
un pensiero che è contro ogni ipocrisia:
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà sono i 5 Stelle: La Rivoluzione…

Un grazie al Grande Gaber!
Aldo

Una coppia di sposi, dopo un anno di matrimonio, non riuscendo ad avere bambini, si reca dal ginecologo. Questi chiede loro: “Ma la sera cosa fate?”. E il marito: “Ceniamo, vediamo la TV, ci diamo un bacetto e poi andiamo a letto”. “E la mattina?”. “Facciamo colazione, ci diamo un bacetto e poi io vado a lavorare”. E il dottore: “E il pomeriggio ?”. “Mangiamo, ci diamo un bacetto e andiamo a fare un riposino”. Allora il ginecologo, rivolgendosi alla signora: “Si spogli e si sdrai sul lettino!”. Il ginecologo si mette su di lei e fanno l’amore alla presenza del marito che non batte ciglio. Alla fine il dottore dice al marito: “Hai visto come si fa ad avere bambini? E questo si deve fare tutti i giorni!”. Il marito, contento, risponde: “Ho capito dottore”. I due ringraziano ed escono. Appena chiusa la porta dell’ambulatorio al marito sorge un dubbio, torna indietro, riapre la porta e chiede: “Scusi, dottore, ho dimenticato di chiederle. Viene lei a casa nostra o veniamo noi in ambulatorio ?”.
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Un elefante passando sopra a un formicaio lo distrugge per cui le formiche infuriate gli saltano addosso, ma lui con un colpo di proboscide se le scrolla tutte di dosso tranne una che gli rimane sul collo. Le altre da sotto le gridano: “Strozzalo!”.
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A scuola ero bravissimo nella scrittura creativa. Avevo una mirabile capacità di sintesi. Una volta la maestra ci propose un tema particolarmente difficile: “Voglio che parliate dei valori tradizionali della vita” ci spiegò, “cioè la religione, la nobiltà, la famiglia… e poi aggiungeteci pure un pizzico di incertezza e un po’ di suspense.” Io mi ci sono messo d’impegno, e dopo tre minuti ho presentato il mio tema. Faceva più o meno così: “Mio Dio! – disse la baronessa – sono incinta e non so di chi!”

Due amici vanno al bar:
-“Lo sai che qui c’è una che fa delle seghe fantastiche?”
-“Davvero?”
-“Giuro, ma non so quale è delle due bariste”
Si avvicinano al bancone. L’amico le squadra, si rivolge alla più carina e le fa:
-“Sei tu che fai le seghe?”
e lei: “Sì!”
.-“Allora vatti a lavare le mani perché voglio un toast”.

Marito a casa a letto con l’amante.
Suona il telefono si alza e va a rispondere, poi torna a letto e l’amante gli chiede chi era.
Lui: era mia moglie che mi ha detto che tardato, perché era con te a fare compere.
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Capì perché era meglio non domandare: se una cosa importante hai bisogno che ti venga spiegata, probabilmente non la capirai mai.
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L’attenzione è una virtù morale. Essere attenti significa essere giusti con se stessi e con gli altri. Le persone attente sono curiose e attive; studiano e lavorano con entusiasmo, coinvolgimento e passione; scrutano i bisogni degli altri e sono capaci di aiutare.

Mentre passava la Storia, non eravamo davvero qui. Né altrove.
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Come quando ti avvicini a un arazzo, lo osservi da dietro e ti accorgi di come i puntini colorati che formano il disegno risultino da fili dello stesso colore che compaiono, scompaiono e ricompaiono ancora, dopo un cammino sotterraneo, in qualche punto lontano. Adesso provi qualcosa di simile. Ti sembra d’un tratto che le migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di frammenti di vita che hai disseminato nei tuoi quarantotto anni, gli svariati punti di vista degli altri su di te, i te stessi moltiplicati nella visione di tutti gli altri, non siano altro che i puntini di un arazzo che emergono inattesi da fili nascosti, fili che hanno fatto lunghi e nascosti percorsi.
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Qualcuno si chiede per quale motivo si studi la filosofia, cioè una disciplina che in apparenza non ha alcuna utilità pratica. Ebbene la filosofia serve a non dare per scontato. Nulla. La filosofia è uno strumento per capire quello che ci sta attorno – per capire quello che ci sta dentro probabilmente è più efficace la letteratura –, ma capiamo davvero quello che ci sta attorno se non diamo per scontate le verità che qualcun altro ha pensato di allestire per noi. Fare filosofia – cioè pensare – significa imparare a fare e a farsi domande. Significa non avere paura delle idee nuove. Significa non fermarsi alle apparenze. Significa essere capaci di dire di no a chi vorrebbe imporci il suo modo di pensare e di vedere il mondo. Cioè a chi vorrebbe pensare per noi.
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Questo tormentone della pseudo alleanza M5S-Lega è imbarazzante e talmente falso e viene sventolato dai giornalazzi poco seri come Repubblica per nascondere ben altri patti molto più gravi e inquietanti, come quello perenne del Pd con Berlusconi o quello sempre oscurato dei membri del cerchio magico renziano con la peggiore P2, o del renzismo col capitalismo nero, i fabbricanti di armi, le grandi multinazionali del farmaco, i magnati del Bilderberg, la sporca massoneria internazionale, i mestatori alla Soros, i legami di Renzi col Ceo di Blackrock, Larry Fink, il più grande fondo di investimento al mondo, quarta potenza dopo Russia, USA e Cina.
Si danno in pasto al popolino questi finti intrallazzi M5S-Lega, si tace lo sporco patto con cui Renzi è stato messo come un fantoccio al potere da forze occulte per rovinare l’Italia e permettere a taluni di banchettare sulle sue rovine come è avvenuto con la Grecia. A fare il lavoro nero di copertura di questi ‘affari’, giornali come Repubblica si prestano in modo vile e mercenario. La disinformazione è il più grande aiuto al capitalismo per ingannare le masse.

GOUMIERBruno Fusco
Buongiorno amici di FB, cuori stellati, come sempre l’assurdo governa e l’onestà rimbalza, credo si tratti di allucinazione collettiva, dove tutto diventa il contrario di tutto, chi prima diceva delle cose oggi afferma il contrario, parole smarrite e malate che non trovano più coerenza e dignità.
Il PD, è il partito più indecente e pericoloso che sia mai esistito, non conosce regole e memoria, governa senza legittimazione e tira a campare con occhio ai sondaggi, fino a quando l’uomo del monte, dirà adesso si può votare.
Infanga tutto e tutti, dai magistrati, ai giornalisti sgraditi, fino al punto di imbavagliare web e telefonini.
Una banda di bulli che dileggiano l’ultimo arrivato, addossandogli tutte le colpe, “è stato lui!” C’è la mafia, colpa del Movimento cinque stelle, Roma è sporca? Non guardiamo al passato, adesso è tutta colpa del movimento…, c’è la nebbia in val Padana?
Sono loro che accendono fuochi, quelli del movimento…, le malattie, le carestie, gli immigrati, gli appalti, il debito…, tutta colpa degli ultimi arrivati.
Telecamere puntate come fucili in mano ai cecchini, programmi televisivi che mostrano Roma e solo Roma, come la puttana da screditare, dopo averle mischiato tutte le malattie veneree possibili, se la sono trombata, l’hanno stuprata senza precauzioni, e adesso ne mostrano i danni e ridono del Movimento, “la Ciociara”, è l’immagine che mi torna alla mente, una Sofia Loren che grida un dolore immenso per la sua bambina, e nessuno vede, nessuno interviene i vecchi “Goumier” che adesso si sono vestivi da innocenti paladini e guardano Roma con le cerniere dei pantaloni ancora aperte…, mentre il resto delle macerie d’Italia non si devono inquadrare, nascondere, infangare e imbavagliare, è la parola d’ordine!!!troppo facile!
Il vile Prodi, per niente prode, allude ad una minaccia se il movimento…, cazzo peggio di come ci hanno ridotti, io, se potessi, andrei in montagna, per combattere questo nuovo regime che si autoassolve, additando il pulito se l’odore di merda si sente troppo, ma non è il momento, siamo ancora i primi nei sondaggi e prossimamente alle amministrative di giugno ne vedranno il risultato, e allora sarà ancora peggio, per loro, naturalmente, perché stiamo arrivando…, come disse quel vecchio pilota ai marziani nel giorno dell’indipendenza…
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Non si sa per quale bizzarro motivo i pagatissimi personaggi che fanno i programmi più consueti della RAI, quest’anno, dal primo di giugno vanno tutti in ferie. Mi chiedo in quale mai Paese del mondo c’è una televisione pubblica che sbaracca per 4 mesi e, dopo aver già dato programmi stentati e poco innovativi per tutto l’anno, addirittura si prende 4 mesi di ferie dove ci rifileranno il peggio del peggio, il trito del trito, roba vista e rivista, persino spezzoni di programmi di quando la televisione era in bianco e nero!
Ma siccome c’è la probabilità che si voti a settembre, i disgraziati canali televisivi saranno intasati dalla propaganda elettorale dove ci rifileranno Renzi dall’alba a notte fonda senza nemmeno un attimo di tregua. Qualcosa che mi fa cadere il latte alle ginocchia e mi farà odiare Renzi e i suoi accoliti perché già li trovo insopportabili in tempi normali che pensare di averli in over dose credo mi produrrà una crisi di rigetto insormontabile.
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Due bambini:
“Anche voi pregate prima di mangiare?”
“No, mia mamma cucina bene”
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Marco Travaglio – Family Day.
“Le nostre priorità assolute sono lavoro, casa, mamme” (Renzi).
I babbi meglio di no.

Gesù Cristo torna sulla terra entra in un bar dove ci sono un milanese, un veneto ed un romano.
“Sono Gesù Cristo “, dice, ” se avete un malanno, basta che io vi tocchi e vi passerà”.
Il lombardo tutto curvo si lamenta:
“La spalla dx la me fa mal da tri ann, per l’artrosi, de quei dulur!!!”
Gesù Cristo gli tocca la spalla e l’artrosi guarisce.
Il veneto si lamenta zoppicando:
“Mi g’ho ciapà ‘na storta e g’ho male a sta cavegia”.
Gesù Cristo gli tocca la caviglia e il male passa.
Gesù Cristo vede il romano in perfetta forma e gli chiede:
“E tu figliolo,come stai?”
E il romano:
” Nun me toccà che c’ho ancora du settimane de malattia!!!”
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LA PAZZA ESTATE-Alessandro Robecchi
…..I primi stambecchi con scritto “Vota Silvio” avvistati dai turisti sulle Dolomiti creeranno scandalo e indignazione, ma anche molta invidia tra gli avversari, che tenteranno di scrivere “Vota Matteo” sulle vongole, un lavoraccio di cui sarà incaricato Orfini.
Nelle redazioni dei talk show è il panico. Gente che è arrivata alla fine di maggio sui gomiti, trascinandosi con la lingua fuori per le cazzate sentite e trasmesse in inverno e primavera, si vedrà annullare ferie e permessi: tutti in onda a ferragosto! Per portare il pubblico plaudente negli studi televisivi si rastrelleranno gli anziani nel centri commerciali. Prime stime delle falangi della propaganda: i Cinque Stelle quasi padroni assoluti in campeggi e spiagge libere, fastidiosi come testimoni di Geova, pronti all’evangelizzazione delle coste. I renzisti in fila nelle città d’arte, o appostati ai caselli autostradali intasati, intenti a spiegare ai viaggiatori che se avesse vinto il Sì la coda non ci sarebbe. I berlusconiani, anzianissimi, in decorose pensioncine, destinati ad incontrarsi con pensionati del Pd sulla battigia, agevolando il colpo di sole che li convincerà di essere in fondo fratelli, e benedire le larghe intesa già conclamate.
La promessa elettorale cambierà la sua natura, i programmi scoloreranno come il giornale lasciato sul parabrezza sotto il sole, a quaranta gradi. Cambiano le priorità, insomma. Va bene il welfare e le pensioni, ok, buoni argomenti. Ma a un certo punto, in macchina a sessanta gradi all’ombra, con i bambini che frignano e la spia dell’acqua accesa, sarete disposti a votare chiunque vi trovi un posto auto vicino al mare a Gallipoli.
Ci saranno innumerevoli problemi di linea politica. La svolta animalista di Berlusconi si applicherà anche al fritto di pesce o resterà circoscritta gli agnellini per farsi la foto a Pasqua? Michela Brambilla perorerà la causa dei pescespada? E Matteo da cosa si travestirà questa volta? Nel caso in Gran Bretagna dovesse vincere Corbyn (i sondaggi sono sorprendenti) si presenterà come il Corbyn italiano? O continuerà a recitare la parte del Macron italiano? O girerà per gli stabilimenti balneari presentandosi semplicemente come il Renzi italiano? (in questo caso mi porterei la scorta). Dramma per i leghisti. Sceglieranno le spartachiadi di polenta nei rifugi alpini dove credono di giocare in casa, o si spingeranno al Sud in omaggio alla linea salviniana di farsi prendere a pomodori sotto la linea gotica per poi fare le vittime?
E la sx, riuscirà a mettere d’accordo le sue millemila formazioni per superare l’assicella del cinque % adottata proprio per farla fuori, insieme ad Angelino buonanima?
Il combinato disposto campagna elettorale/sagre paesane aggiungerà delirio a delirio. Sarà un tripudio dada-ideologico tra festivalini improvvisati, feste della birra riformista, miss maglietta gialla bagnata, microconvegni in bermuda e crema solare su “i destini dell’Europa”, seminari sulla decrescita felice, arruolamenti in massa di venditori di cocco fresco, gazebo torridi, comizi negli autogrill. Sarà un inferno e al tempo stesso una spettacolare sagra della demenza, l’allegria dei naufragi, la fiera degli endorsement strappati all’intellettuale, all’attore, al cantante, allo scrittore mentre affettano il cocomero, in ciabatte e occhiali scuri, destituiti di ogni autorevolezza nell’assurda estate del nostro scontento.

Par di vederlo, Franceschini, che si aggira per i corridoi del ministero domandando a dx e a manca chi è quello stronzo che nel 2001 mise nero su bianco nella legge 165 che ai concorsi del Mibact possono concorrere anche cittadini europei ed extraComunitari, ma non per le posizioni dirigenziali apicali come le direzioni dei musei.
Domenica il Fatto gli risponde: è stato lui. Forse non si è riconosciuto, perché all’epoca era senza barba.
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Aubergine
La differenza tra i fascisti di ieri e i fascisti di oggi è che se quelli di ieri avessero visto come si pettinano quelli di oggi, li avrebbero crepati di mazzate.
Sapete cosa provo la mattina dopo aver letto le ultime novità politiche? Alcune marche di whisky.
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Bipo
Il vero motivo per cui i politici non fanno mai un passo indietro, è che non sanno da che parte sono girati.
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Rostokkio
Che incubo: ho sognato che il PD si alleava con mia suocera.
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Credo che l’unica cosa che ha fatto di positivo la Lorenzin sia il test di gravidanza.
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The Aubergine
La politica è come la moglie, se un giorno ti prende la briga di seguirla finisce che ti incazzi di brutto.
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È evidente che chi disse “Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo”, non ebbe mai una conversazione con un renziota.
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Serena_Gandhi
Una volta i miei genitori mi beccarono in bagno con una tessera del Pd.
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Amadiro
L’italiano non vuole un politico onesto che faccia rispettare tutte le leggi. Ne vuole uno corrotto come lui, solo un po’ meno.
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The Aubergine
La differenza tra i fascisti di ieri e i fascisti di oggi è che se quelli di ieri avessero visto come si pettinano quelli di oggi, li avrebbero crepati di mazzate.
Sapete cosa provo la mattina dopo aver letto le ultime novità politiche? Alcune marche di whisky.
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I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio sono svolte, meglio è.
(Bertrand Russell)
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Un prete e una suora che devono partecipare a un convegno di religiosi arrivano molto tardi presso l’albergo e trovano una sola stanza libera. Essendo molto tardi decidono di prendere ugualmente la stanza (tanto fra religiosi…). Entrano nella stanza e trovano un letto matrimoniale. Il prete decide pertanto di dormire sulla poltrona. La suora però, eccitata al pensiero di un uomo nella stanza con lei, dice: “Padre, ho molto freddo. Perché non viene qui nel letto con me?”. “Va bene sorella… se è per fare un’opera buona vengo!”. La suora sempre più eccitata al pensiero di un uomo nel suo letto dice al prete ammiccando: “Padre, ma io ho ancora freddo…”. Il prete si alza, apre l’armadio, prende una coperta, copre la suora e si rimette a letto. La suora non demorde: “Ma padre, io ho sempre freddo. Perché non facciamo come marito e moglie?”.
“Allora VAFFANCULO e prenditele da sola le coperte!”

Marito e moglie stanno cenando in un ristorante di lusso quando entra una stupenda donna, bionda e sexy, che si avvicina al loro tavolo, saluta l’uomo calorosamente, gli dà un grosso bacio sulla bocca e se ne va dicendo: “Ci vediamo domani al solito posto”. La moglie è scandalizzata: “Ma chi è quella?”. E il marito tranquillo: “Niente, cara, è la mia amante”. La moglie grida arrabbiatissima: “Porco! Voglio il divorzio!”. “Non c’è problema – replica il marito – ma pensaci bene: dopo il divorzio niente cameriera, niente spese in centro, niente auto sportiva, niente gioielli e niente cene in ristoranti di lusso. Decidi pure liberamente”. Mentre sta dicendo ciò entra nel ristorante un loro amico accompagnato da una bella ragazza, anch’essa vestita elegante e sexy. La moglie allora chiede: “Ma chi è quella bella ragazza insieme a Giovanni?”. “È la sua amante!” replica il marito. E la moglie: “La nostra è meglio!”.
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Coppia Moderna. La moglie tornando a casa dopo una dura giornata di lavoro trova il marito che le sta facendo le corna con un’amica. A quel punto tra lo stupito e l’incredulo esclama: “E adesso come la mettiamo?”. Il marito interrompendo l’azione per un istante: “Non ne ho proprio idea, le abbiamo già provate tutte…”

Per il coacervo mostruoso con cui Renzi vuole restare col culo attaccato alla poltrona a costo di dividerla con la mummia di Silvietto adorato, rispolvero una vecchia storiellina di Alessandro Brigante
C’era una volta un particolare uccello che aveva due teste che condividevano uno stomaco Comune.
Un giorno, una delle teste trovó un vasetto di marmellata e, avendolo visto per prima, decise di mangiarlo tutto senza neppure farlo assaggiare all’altra testa.
L’altra testa infuriata, vide nel frattempo un barattolo di veleno e decise di mangiarlo per fare un dispetto all’altra testa.
Cosí il veleno raggiunse lo stomaco delle due teste e l’uccello perí.
(Storie dagli indiani d’America per bambini)

Per l’orrendo patto ormai stipulato tra Renzi e Berlusconi per tenersi il potere e gabbare la democrazia, ricordo un detto di Cecchi Gori: “Attento, Matteo, ché Berlusconi se gli dai un dito, ti prende il culo”.
Il potere del Pd è finito.
Certo la bestia può apparire ancora viva perché tira calci e cerca di mordere, ma il processo di morte è irreversibile.
E non le gioverà fare congiunzioni carnali contro natura per generare incroci repulsivi nell’ostinata speranza di moltiplicare le cellule. La dissoluzione è cominciata. E poiché l’orgasmo è cercato con una mummia vivente non potrà che aggiungere putrefazione a morte fatta.
Perché nella vita non riusciamo mai a identificare il momento preciso in cui un potere comincia, ma ci accorgiamo così bene del momento in cui finisce?

Un contadino cerca un bel gallo da monta per le sue galline. Si reca alla fiera del Paese e compra un bel gallo del Texas. Arrivato alla sua fattoria mette il gallo nel cortile e se ne va a fare colazione. Poco dopo esce per mettere il gallo nella sua gabbia, ma non lo vede più. Si reca allora al suo pollaio e comincia a vedere galline stese per terra ovunque, tutte a gambe aperte e con la lingua fuori: “Oh cavolo, se le è trombate tutte!”. Si avvicina al recinto delle vacche e le vede tutte a terra stremate, a zampe aperte che gemono, bava alla bocca. “Ma, anche le vacche!”. Passa dai maiali e lo stesso spettacolo gli si ripresenta: le maiale stese a gambe aperte; stessa sorte alle coniglie e alle pecore”. Finalmente lo vede nel campo disteso per terra, immobile, con gli avvoltoi che gli girano sopra. “Oh finalmente, sei morto, eh? Chiava chiava, ti sei preso un infarto…”. Si avvicina al galletto che quando lo vede gli fa: “Hey, psss, sparisci!” e indicando gli avvoltoi gli dice “Fighe !”.
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“Dottore, ci vedrò meglio con le lenti che mi ha prescritto?”. “Certamente”. “E potrò anche leggere e scrivere?”. “Sicuro !”. “Benissimo dottore… e pensare che fino a ieri ero analfabeta…”
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Un contadino se ne sta in bar a ubriacarsi. Entra un suo amico che gli chiede: “Che fai qui in questa bella giornata di sole ad ubriacarti?”. Il contadino scuote la testa e risponde: “Ci sono cose che non si possono spiegare…”. “Che è successo di così orribile?” chiede l’amico, sedendosi vicino al contadino. “Vedi, stavo mungendo la mia mucca, avevo quasi riempito il secchio quando la mucca ha alzato la gamba sx e ha rovesciato il secchio!”. “Non era nulla di grave” gli dice l’amico. “Ci sono cose che non si possono spiegare….”. “Dai, che è successo dopo?”. “Le ho legato a terra la zampa sx perché la tenesse ferma. Poi ho ripreso a mungerla… Avevo quasi riempito il secchio, che ha alzato la zampa dx e lo ha rovesciato di nuovo con un calcio!”. L’amico ridacchia. “Ci sono cose che non si possono spiegare” ribatte il contadino. “E poi che hai fatto?”. “Le ho legato la zampa dx e ho ripreso a mungerla. Avevo riempito il secchio quando quella stupida mucca l’ha rovesciato con la coda!”. “Hmmm” fa l’amico, annuendo… “Ci sono cose che non si possono spiegare” ripete il contadino. Poi prosegue: “Non avevo più corde così ho legato la coda della mucca con la mia cintura. In quell’istante mi sono caduti i pantaloni a terra e subito dopo mia moglie è entrata nella stalla… Ci sono cose che non si possono spiegare!”.
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Quando la storia non si capisce, ci si può avviare solo verso un oceano di silenzio.
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“Invecchiare è obbligatorio, maturare facoltativo”.

Tre astronauti devono partire per lo spazio per un viaggio che durerà anni. Naturalmente visto che staranno nello spazio per tanto tempo sono liberi di portarsi quello che vogliono, per rendere meno gravoso il passare del tempo. Il primo dice che gli piacciono le donne e così si porta dietro 20 donne bellissime. Il secondo dice che adora mangiare, così gli riempiono l’astronave di ogni possibile alimento. Il terzo confessa di essere patito per il fumo e così gli riempiono l’astronave di sigari e sigarette. I tre partono quindi ognuno con la sua astronave. Dopo 10 anni finalmente ritorna il primo astronauta. Si apre il portellone ed escono dozzine di bambini. Gli chiedono come è andata e lui: “Ah, veramente una bella missione”. Dopo un po’ arriva il secondo; si apre il portellone e ne esce una sfera compatta di lardo di 200 Kg che tutto contento se ne va. Dopo un po’ arriva il terzo; si apre il portellone ed esce l’astronauta incazzato come una bestia. Gli chiedono com’è andata e lui: “L’ACCENDINOOOO”.
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Carabinieri
Due archeologi dilettanti scoprono in pieno deserto la punta di una strana roccia.
Scavano e scoprono che si tratta della sommità di una piramide antichissima. Incerti sul da farsi, decidono di chiamare il gruppo archeologico americano. Sono professionisti e sicuramente scopriranno qualcosa.
Arrivano gli americani con le loro jeep, caravan, elicotteri, strumenti scientifici. Dopo due anni di studi, se ne ripartono sconsolati.
– “Dopo lunghe analisi e verifiche abbiamo scoperto solo che questa piramide e’ stata costruita tra il 1500 e il 2500 AC”.
I due si consultano e decidono di chiamare una squadra tedesca, che sicuramente è più metodica.
Dopo altri due anni di studi, arriva finalmente la loro risposta:
– “Abbiamo verificato che la piramide e’ stata sicuramente costruita intorno al 2000 AC. Non abbiamo potuto scoprire altro, i geroglifici sono molto complicati”
I due si osservano, sconsolati, finché uno dice:
– “Non ci sono altri rimedi che chiamare i carabinieri italiani”.
Arriva una coppia di carabinieri, entra nella piramide e ne esce dopo circa due ore.
– “Però, che veloci! Avete scoperto qualcosa?”
– “Sì. La piramide fu costruita tra il 12 febbraio 1858 e il 22 luglio 1857 AC, agli ordini di tale faraone Ankhetop IV, l’architetto fu tale Tutmosis detto Il Giovane. Il giorno dell’inaugurazione era nuvoloso. I sacerdoti si opponevano a detto progetto, a causa di una malefica eclisse parziale di luna in Sagittario… Parteciparono 2118 schiavi non classificati, che tentarono una rivolta per le insane condizioni di lavoro, soffocata il 5 settembre dai soldati del faraone, con il risultato di 42 morti. Il costo dell’opera fu di 48 libbre d’oro e 3 libbre di diamanti. La influenza nella lingua si comprova nell’accento delle terre alte che presentavano i nobili di… bla bla bla… (e così via, per un’ora)”.
– “Cavolo! Ma come avete fatto?”.
– “Eh, ci è costato molto, è stato difficile, ma alla fine la mummia ha parlato” ..

FEDRO
Una volpe, che era entrata in casa di un attore, ci trovò una maschera da teatro lavorata con molta abilità, e, sollevandola, disse: “Che bella testa! Ma non ha cervello!”. “Quanta est eius species, inquit, sed cerebrum non habet !”
Quanti di noi ammirano belle maschere o maschere convincenti, senza vedere quanto poco senno vi sia dietro di esse!
E quale maschera vuota di verità c’è su uno come Berlusconi o su Renzi o su tanti della loro cerchia di infami!
Davvero sono 150 anni che non si vedevano maschere così! E ne facevamo benissimo a meno!
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RADICI
Ci sono politici di una ignoranza così crassa, penso a Salvini, che si reggono solo sull’ignoranza ancora più grande dei loro faziosi seguaci.
Giustamente Toninelli rideva di Salvini dalla Gruber e gli diceva che lo trovava pure simpatico ma che discorsi simili avrebbe potuto farli solo all’osteria dopo tre birre.
Vi ricordate quando la Lega sbraitava nella presunta difesa delle ‘radici cristiane’ dell’Europa? Non erano ancora i tempi dell’antieuropeismo di giornata, ma i leghisti lo sapevano che Nostro Signore Gesù Cristo poteva anche essere un arabo di carnagione SCURA??
Sì’, ma loro intendevano di radici cristiane ARIANE!!!
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Scriveva nel 2009 ELLEKAPPA parlando di Berlusconi:
“Avvertiamo il mondo intero che l’Italia è momentaneamente chiusa. Stiamo salvando il culo ad un nostro facoltoso cittadino. Le attività riprenderanno il più presto possibile. Ci scusiamo per l’inconveniente.”
Sostituite al “nostro facoltoso cittadino” le parole “lo sbobbioso segretario del Pd” e avete, 18 anni, dopo la stessa situazione.
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FORMAMENTIS
Tifosotti
Ora, non voglio offendere nessuno che mi ci metto dentro anch’io, ma se pensi a quanto sia idiota in sé tifare per una squadra di calcio, proiettare le proprie frustrazioni sui colori di una maglia, fare gruppo per sentirsi massa (Canetti, ecc.), in un bisogno quasi patologico di ritrovare nell’altro le tue stesse passioni, così da esserne confortato, rinfrancato al punto da coltivare l’ebrezza della violenza nei casi più conclamati, be’, solo allora ti rendi conto quanto l’idiozia sia un fardello che ci portiamo appresso come un gemello parassita impossibile da estirpare. Detto questo, Juve merda (scherzo, su).
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RIABILITAZIONE
Un apologeta è un apologeta, fa il suo mestiere. Così quando di tanto in tanto mi capita di spiluccare “Storia dell’Inquisizione” (Il Sapere, 100 pagine 1500 lire, Tascabili Economici Newton, 1997) non mi sorprendo più di tanto delle tesi ivi esposte. “Dove più s’incupisce il nero della leggenda è a proposito della tortura”, scrive l’autore. Primo: la tortura la praticavano tutti (e va be’), veniva anche usata nei tribunali laici per estorcere confessioni (i laici medievali te li raccomando). Secondo: L’inquisizione non irrorava direttamente le pene, quello spettava al braccio secolare (cambia tutto). L’eretico pertinace, in quanto tale, veniva condannato subito al rogo e basta (mi hai tolto un peso). Terzo: esistevano particolari confraternite che avevano il compito di proteggere i condannati condotti al patibolo dalle intemperanze della folla inferocita (ma quale tortura?). Mi hai convinto: l’Inquisizione non era poi così brutta come la dipingono i moderni.
(Non l’ho scritto io ma il delizioso formamentis che sono andata a ricercare)
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CONDICIO SINE QUA NON (FORMAMENTIS)
Il sistema elettorale tedesco con scappellamento al cinque è un ottimo sistema, a condizione di trovarsi in Germania. Io in Germania ci sono stato per lavoro qualche anno fa, fu il mio primo viaggio all’estero se escludiamo il Ticino e la Calabria, ho visitato Amburgo, la regina, passando per Ochtrup, il Paese delle fiabe, poi ridiscendendo sono passato per Düsseldorf, che ho trovato brutta, quindi per la Westfalia, che ho trovato bella, e infine per la Baviera, che ho trovato media. Che dirvi? Germania mia patria d’elezione, l’ultima Thule, la sensazione di un Paese governato col maggioritario. L’unica vera vocazione dell’Italia è invece la cazzimma.
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CAZZIMMA
“cazzimma”, neologismo napoletano molto in voga negli ultimi tempi: furbizia accentuata, la pratica costante di attingere acqua al proprio mulino, in qualunque momento e situazione, magari anche sfruttando i propri amici più intimi, i propri parenti; attitudine a cercare e trovare, d’istinto, sempre e comunque, il proprio tornaconto, dai grandi affari o business fino alle schermaglie meschine per chi deve pagare il pranzo o il caffè.
Ci dice Pino Daniele: “La cazzimma è innanzitutto la ‘furbizia opportunistica’, e colui che tiene la cazzimma è propriamente un individuo furbo, scaltro, sicuro di sé, è il dritto che sa cavarsela, anche se ciò comporta scavalcare gli altri. Ma il termine copre uno spettro di significati o, per meglio dire, di atteggiamenti ben più ampio. Ma è anche la ‘cattiveria gratuita’. Il suffisso ‘ imma’ aumenta il senso dispregiativo del termine come nelle parole rattimma ‘eccessiva libidine espressa attraverso parole o gesti’, sfaccimma ‘liquido seminale’, sodimma ‘sudore copioso’, zuzzimma ‘sporcizia’.
Come fa notare ancora Pino Daniele, la cazzimma è fin troppo Comune “in una società come la nostra, dove certe volte il diritto diventa un optional e anche se non sai fare niente, puoi andare avanti, appunto, con la cazzimma”.
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Insomma è un po’ come la storiellina del sadico e del masochista che si incontrano su un ponte.
Il masochista dice: “Fammi male!”
E il sadico: “NO!”
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IMPERTURBABILITA‘ (formamentis)
Una volta che hai equiparato le passioni politiche a quelle calcistiche è come se ti si aprisse un mondo, avrai trovato la chiave di volta dell’universo. Non lo vedi quello che augura la morte all’avversario, lo “sparati!”, il “lascialo lì che concima!” che ho sentito quella volta che sono stato a San Siro? Sette anni son passati dalla caduta in disgrazia di Fini e Storace era ancora lì seduto sulla riva per infierire sul cadavere (mi viene in mente Lercio: “Aspetta in riva al fiume il cadavere del suo nemico ma lui passa su uno yacht pieno di figa”). E non c’è pure quello che augura un cancro a Renzi, uno sturbo a Grillo, quello che spera che il Salvini se lo inculi il negro? La politica è pure peggio del pallone, tutto è livore, acrimonia, risentimento, e ad inseguire l’acrimonia farai la fine di quelli dell’Mdp, cioè darsi arie di capire tutto per non combinare niente. Il giorno che guarderai tutto con distacco e comprenderai che l’unico vero modo per smontarli è non prenderli nemmeno in considerazione acquisirai una tale imperturbabilità che al confronto Seneca diventerà l’incredibile Hulk, e in più conserverai intatte le tue camicie.
.. e se Cristo oggi rinascesse non più figlio di un falegname in patria ma di un immigrato palestinese in Italia (e ricordiamoci che anche lui da piccolo dovette fuggire per colpa della politica) come lo trattereste? Non gli dareste il diritto di partecipare all’assegnazione di una casa popolare perché ‘prima gli italiani’?
ma fatemi il piacere…..
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Formamentis. DISGELO
Ogni anno la stessa storia: noi che al nord passiamo nove mesi al buio imbacuccati nelle pelli d’orso a intagliare ruspe di cedro per i nostri piccini ai primi caldi veniamo come abbacinati dal bagliore delle gambe delle nostre squaw, come se per tutto quel tempo si fossero conservate in frigo fra il grasso di foca e le costine di maiale e si portassero appresso ancora un poco di quel rigore da disciogliere come rugiada sotto i tiepidi raggi del sole. La donna che d’inverno è tutta più segreta e sola, tutta più morbida e pelosa, e bianca, afgana, algebrica e pensosa, d’estate è più pubblica e impegnata, tutta più tonica e depilata, e afro, americana, euristica e facilona, è una geometria non euclidea che sconvolge i piani ben congegnati dell’uomo parallelepipedo, e tutto questo per un brevissimo arco di tempo, poi la finestra temporale si richiude e arrivederci all’anno successivo. Morale della favola: buonanotte.
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SPERANZA ULTIMA DEA
Ultimo miglio (formamentis)
Sono molto stanco e provato stasera, soprattutto per la situazione lavorativa, tuttavia dicono che il capitalismo sia agli sgoccioli e che questi siano solo gli ultimi singulti del mostro morente: a breve ci attende un futuro di pace e di tranquillità, tutti i bisogni appagati, ogni conflitto finalmente risolto, si tratta solo di portare ancora un po’ di pazienza.
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Viviana
Allora spiegatemi:
D’Alema ha eliminato il lavoro fisso
Prodi ha introdotto i vaucher
Ichino ha allargato la precarietà
Bonanni e Angeletti hanno indebolito il sindacato
La Comunità Europea vuole venderci al minimo strappando lo statuto del lavoro e se ne frega del flusso dei migranti che ci rubano i salari
Ammortizzatori sociali non se ne vede
La Marcegaglia chiede licenziamento libero e salario sotto la sussistenza
I padroncini preferiscono extraComunitari in nero
Berlusconi voleva far lavorare anche di domenica, Natale e Pasqua
Renzi ha tentato di eliminare le domenica
Ma prima aveva eliminato l’articolo 18 e il lavoro fisso, i diritti del lavoro, i sindacati dal tavolo delle trattative, e aveva allargato i vaucher fino a coprire tutto, infine li aveva pure abbassati di valore e intanto ha fatto in modo che l’agenzia delle entrate ci sequestri i conti correnti
Brunetta vuole che si lavori anche ammalati
Rotondi vuole annullare la pausa pranzo
Marchionne ha eliminato nel silenzio delle leggi il diritto di fare pipì
..ma, se al posto dei politici prendevamo dei robot, non era meglio?
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Questa me la segno perché è troppo bella:
“Io e mio marito abbiamo divorziato per differenze religiose. Lui pensava di essere Dio e io no”. (su una t-shirt)
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BASTA LA PAROLA
Alessandra Daniele

Dopo essersi scagliato varie volte contro i mercanti d’armi, Papa Bergoglio la settimana scorsa ha ricevuto in pompa magna il più grosso mercante d’armi del mondo, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il quale, dopo aver piazzato 110 miliardi di dollari di armi ai principi sauditi, maggiori sponsor del terrorismo islamista, gli ha raccomandato con un solenne discorso ufficiale di combattere il terrorismo islamista.
Basta la parola.
Quello che s’è svolto in Vaticano è stato dal punto di vista mediatico una specie d’incontro fra materia e antimateria. Se Donald Trump è unanimemente disprezzato dai media mainstream, che tifano per il suo impeachment con una furia da ultras, Papa Bergoglio gode d’una estasiata idolatria indiscussa. Persino fra gli opinionisti atei solitamente mangiapreti è considerato un imprescindibile obbligo sociale adorarlo, e dichiararlo l’unico leader credibile del pianeta, l’unica speranza di riscatto per i poveri e i perseguitati.
Se Wojtyla era famoso ma controverso come una rockstar, Bergoglio in arte Francesco non è nemmeno in discussione. È santo subito. A prescindere.
Ma perché i media mainstream ci tengono tanto a santificare qualcuno che dice cose apparentemente così contrarie all’establishment? Perché le dice, ma non le fa.
Al netto di slogan e gadget tipo la Misericordina, quali sostanziali cambiamenti concreti il suo pontificato ha davvero portato finora?
La Chiesa ha rinunciato alle sue ricchezze terrene per devolverle ai poveri, aprendo i propri palazzi a profughi e rifugiati?
No.
Non ha nemmeno rinunciato all’otto per mille, né alle detrazioni fiscali.
La Chiesa ha abolito il malsano celibato obbligatorio per i consacrati, ha aperto al sacerdozio femminile, ha smesso di definire l’aborto un infanticidio?
Macché.
Non ha nemmeno smesso di fare pressioni indebite sul Parlamento italiano, cercando di soffocare le poche già esili leggi sui diritti civili.
Forse però aspettarsi mutamenti così radicali è troppo. Bisogna accontentarsi d’un repulisti, una Mani Pulite oltretevere. Almeno quella c’è stata?
Figuriamoci.
La narrazione, come sempre in questi casi, è che Papa Bergoglio ci stia provando, ma non ci riesca perché bloccato dalle gerarchie, dalle burocrazie, dalle consorterie. Dal TAR. Dal CNEL.
Benché nessun autentico rinnovamento stia avvenendo, Bergoglio è quindi considerato comunque un grande rinnovatore, per quello che dice.
Basta la parola.
E così, con la sua fotogenia ruffiana, il gesuita Bergoglio restaura la maschera benevola del potere che Trump con la sua spudorata mostruosità ogni giorno distrugge.
In un mondo nel quale ormai le élite sono giustamente considerate il Nemico, un leader, anzi un sovrano assoluto che riesca a dare l’impressione che il potere non sia un male in sé, purché si trovi nelle mani “giuste”, è in realtà una benedizione per tutti i potenti.

Lazzaro 69
Renzi ammette la sconfitta nella sua Rignano: “Ha perso Gentiloni”
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Notturno concertante
Renzi: “Si riparte dai buoni sindaci”.
O per lo meno da quelli che sono ancora a piede libero.
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Cricon
Trapani, ballottaggio tra un prescritto e un indagato. In mancanza di qualcuno con una condanna definitiva.
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Xanax
Lampedusa, Giusi Nicolini (Pd) sconfitta da Salvatore Martello (Pd). Dev’essere come il colesterolo, c’è quello buono e quello cattivo.

Un ragazzino sale su un autobus e si siede vicino a un uomo che sta leggendo. Notando indossa il colletto alla rovescia, gli chiede il motivo.
L’uomo, un prete, risponde:
– “Perché sono un padre”.
– “Ma il mio papà non porta mai il colletto così…”.
– “Io sono il padre di molti…”.
– “Il mio papà ha quattro figli e quattro figlie, e due nipotini. Ma non porta il collare così”.
– “Ma io sono il padre di centinaia…”.
– “Forse era meglio se indossavi alla rovescia i pantaloni…”.
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“Dobbiamo parlare” è il presente indicativo del verbo litigare.
“Dobbiamo parlare” è il presente indicativo del verbo litigare.
“Dobbiamo parlare” è il presente indicativo del verbo litigare.

(Le foto a soggetto sportivo sono di un grande e spettacolare fotografo, Ezra Shaw)
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http://masadaweb.org


MASADA n° 1864 2-7-2017 I BARBARI

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MASADA n° 1864 2-7-2017 I BARBARI

Gilioli e le ragioni del non voto- Emergenza politicanti – La privacy dei magnati – Di Battista: qualche spiegazione in più sul reddito di cittadinanza – I Mascaglioni – Il Pd: una strada tutta in discesa – Disastro immigrazione, Carla Ruocco – Cosa farebbe il M5S se fosse al Governo per frenare i flussi migratori – Risposta parlamentare sul caso Consip – Le accuse alla Raggi – Mafia di Stato – Prodi parla di suicidio di Stato per la Brexit, ma di che parla? – Il Patto di Dublino, una truffa gigantesca – Induzione allo stalking, la violenza contro le donne – L’incompetenza al potere – Il totale che manca – Ambulanti a Roma- Rom- La proposta M5S sui vaccini

Blog di Viviana Vivarelli

Arsenale Kappa
Fazio: “Resto in Rai per ragioni emotive e professionali”. 11,2 milioni di euro: tu chiamale, se vuoi, emozioni
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‘Democratica’, il nuovo giornale del Pd è talmente democratico che lo hanno aperto dimenticandosi di pagare gli stipendi a chi lavora all’Unità.
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Dopo 16 anni ci hanno detto che alla Diaz fu tortura, dopo 37 che a Ustica fu un missile. Domani scopriremo che Berlusconi andava a puttane.
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Nasce ‘DEMOCRATICA’, quotidiano digitale del Pd. Nel 1° numero “come smacchiare le magliette gialle senza scolorirle o lasciare aloni”.
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Il Pd dice addio all’Unità e lancia ‘Democratica’, il quotidiano dedicato alle banche di famiglia. [@MikusRB].

Ho viste cose che voi umani dovreste disperarvi, lecchini strapagati alla RAI e giornalisti persi come lacrime nella pioggia. #LAGABBIAOPEN
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Giovanardi: “Voglio i reparti antidroga al concerto di Vasco Rossi”. Se gli avanza tempo ditegli di fare un giretto anche in Parlamento.
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Renzi: “Abbiamo perso consenso a causa dell’inchiesta Consip”. E pensa se i giornali ne avessero parlato! [@GrouchoMac]
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Vaticano, il cardinale Pell accusato di pedofilia. Ma erano solo cresime eleganti. [@amotalbrezza]
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Renzi: “C’è chi non mi vuole alle Politiche”. Mi chiedo da cosa lo abbia dedotto. [@MikusRB]
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Woodcock e Federica Sciarelli indagati per il caso Consip. Pare sia colpa loro se il PD ha perso in tutta Italia [@LVIX1]
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Renzi: “Il caso Consip m’ha fatto perdere molti consensi”. Invece con Verdini e Banca Etruria sfiorava il 51%. [@rostokkio]
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Renzi: “io non penso che gli italiani siano una massa di deficienti”. Più che altro se lo augura. [@antonio_carano]
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“Sconfitto? Non mi pare”, ha detto Renzi riferendosi al suo delirio di onnipotenza. [@antonio_carano]
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Maggioni: “La Rai non avrebbe retto alla perdita di Fazio”. Ma da quando uno zerbino é una struttura portante? [@zenocataway]
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La Maggioni e tutto il cda della RAI sono riusciti a fare odiare FabioFazio dall’Italia intera. Complimenti a questi cerebrolesi.

Io rispetto la legge comune perché anche tu la rispetterai e così saremo entrambi sul medesimo piano di fronte alla legge e ciascuno di noi di fronte all’altro. Ci potremo guardare reciprocamente con lealtà, diritto negli occhi, perché non ci sarà il forte e il debole, il furbo e l’ingenuo, il serpente e la colomba, ma ci saranno leali concittadini nella repubblica delle leggi.
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Viviana
Per chi dubita dell’evoluzione dello spirito
Credere o no all’evoluzione umana è come credere o no in Dio.
Nessuno può dimostrarti che esiste e molti possono dimostrarti che non esiste,
ma tra un mondo che non crede nella possibilità di cambiare le cose in meglio
e un mondo che non vi crede affatto, io preferisco il secondo, se non altro perché in tal modo mi metto nelle condizioni di cercare di cambiare io qualcosa.
La storia non è mai stata fatta dai pessimisti.
I rinunciatari aiutarono sempre il male
I grandi rivolgimenti si ebbero grazie a degli utopisti che si chiamavano Luther King, Gandhi, Mandela, Salk,.. e ad altri utopisti che li seguirono sul cammino della speranza.
Io non posso essere un Mandela o un Gandhi, ma posso sempre essere una Rosa Park e fare avanzare il mondo col mio sì e col mio no.
C’è un ottimismo della ragione e un ottimismo della disperazione, ma anche il più piccolo di questi potranno fare sempre di più del pessimismo della volontà.

ALESSANDRO GILIOLI – LE RAGIONI DEL NON VOTO

Do la mia interpretazione sul voto e sul non voto.
Sesto San Giovanni: la candidata del csx al ballottaggio di 5 anni fa ha preso 16 mila voti, quest’anno 11 mila. Perso un terzo dei voti.
Genova: il candidato del csx al ballottaggio ha preso circa 90 mila voti, 5 anni fa ne aveva presi 115 mila. Persi 25 mila voti.
L’Aquila il candidato del csx quest’anno ha preso meno di 14 mila voti; 5 anni fa ne aveva presi più di 20 mila. Persi 6000 voti, di nuovo quasi un terzo svaporato.
Quando succedono queste cose è abbastanza improbabile che tutti quei voti siano passati dal csx al cdx, specie in un ballottaggio.
La lettura più probabile è che quei voti persi al ballottaggio dai candidati del csx siano in grande maggioranza di gente che ha deciso, questa vota, di non votare, di stare a casa, di andare da un’altra parte.
Di non appoggiare, al momento della scelta secca tra cdx e csx, quel csx che 5 anni fa invece aveva invece votato.
Una volta l’astensione riguardava soprattutto l’elettorato più qualunquista, meno informato, meno coinvolto e spesso un po’ reazionario. Tanto che – si diceva – un’alta astensione sfavoriva la dx e favoriva la sx.
Adesso ad astenersi sempre di più sembrano essere gli elettori di sx. O meglio gli ex elettori di sx.
E non sembra tanto un’astensione di disinteresse o indifferenza, quanto di rabbia e di delusione.
Non è gente che diserta le urne perché non si interessa di politica, ma proprio perché è incazzata con la politica. E ancora di più con la sua parte politica, o meglio con quella che era la sua parte politica.
Insomma, forse domenica le destre ai ballottaggi hanno vinto non per bravura propria ma perché gli elettori di sx non si sono presentati in campo.
Forse il primo problema di qualsiasi sx in Italia oggi non è portare via voti all’avversario ma portare via voti all’astensione. Andarsi a riprendere almeno il terzo che non si è presentato. Dare agli astenuti – specie quelli freschi, i nuovi astenuti, gli astenuti di incazzatura – un buon motivo per presentarsi alle urne. Una buona ragione per votare. Che sia una ragione politica, programmatica, emozionale, umana, etica, economica, leaderistica, quello che volete. Ma una ragione, cacchio, per andare a votare. Altrimenti è ovvio che vincono le destre, più o meno a tavolino.
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Come spiegare che, a l’Aquila, malgrado tutto quello che è successo e il totale menefreghismo del Governo, 14.249 elettori su 59.963 hanno votato Pd?
Renzi è sadico, gli aquilani sono masochisti. Si incontrano che è una bellezza.
Peccato che sadici e masochisti siano due figure cliniche di malati mentali, cioè sono persone che non stanno tanto bene

David Divad
In Italia abbiamo 7982 comuni (di cui 1095 governati dal PD), nei quali il PD ha 595 indagati e 156 arresti e in aumento giorno per giorno, per un totale di 751 esponenti. La domanda è ma chi cavolo li gestisce i conti in questi comuni con amministrazioni alla deriva?
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EMERGENZA POLITICANTI
Marco Travaglio

Parole del Governo sull’immigrazione: sulla Libia finalmente stabile e in grado di fermare gli sbarchi, ospitare centri di controllo e smistamento; sul raddoppio dei rimpatri degli irregolari (inesistenti sia prima sia dopo il “raddoppio”); sull’Europa che “deve aiutarci”, anche se i trattati che abbiamo beotamente firmato e ratificato prevedono il contrario.
Parole dell’Europa sull’aiuto all’Italia e l’accoglienza condivisa per quote fra gli Stati. Parole anche ieri, dopo i 20 mila nuovi arrivi in Sicilia negli ultimi tre giorni. La Merkel, che in casa sua almeno il suo dovere l’ha fatto accogliendo un milione di siriani, afghani e limitrofi in due anni, dice “aiuteremo l’Italia, ci sta proprio a cuore questa necessità”. Il Presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker, a un’ora pericolosamente tarda del mattino, assicura che “Italia e Grecia sono eroiche e non possiamo abbandonarle”. Il premier spagnolo Mariano Rajoy promette “qualsiasi aiuto possibile all’Italia”. Ma il migliore è Emmanuel Macron, il gattopardo parigino creato in laboratorio per fingere di cambiare tutto lasciando tutto com’è, ultimo idolo dei nostri pidini che s’erano bevuti le promesse di un’Europa a tre teste Germania-Francia-Italia, anzi di un “asse Roma-Parigi”, che ci rispedisce al mittente 400 migranti a Ventimiglia e ci fa pure la supercazzola: “Noi sosteniamo l’Italia”, ma solo ai profughi con diritto d’asilo, mentre “l’80% sono migranti economici” e per loro non è previsto nulla, salvo la solita pacca sulla spalla e la solita mancetta per smazzarceli da soli.
Parole, parole soltanto parole che la dicono lunga su quanto conta in Europa il Governo italiano, quello che ogni due per tre finge di “battere i pugni” come Fantozzi: zero.
E di quanto vuote suonino le ennesime giaculatorie delle nostre cosiddette autorità.
“Così l’immigrazione non è più gestibile”, scopre Mattarella nel suo periodico risveglio dal letargo.
“Chiuderemo i porti alle navi non battenti bandiera italiana”, minaccia il Viminale, ma tutti sanno che la pistola è scarica: la regola o la prassi che abbiamo sempre accettato è che le navi private delle Ong che “salvano” cioè prelevano i migranti anche in acque libiche devono fare rotta sui porti più “sicuri”: non certo quelli maltesi, tunisini, spagnoli o francesi, ma i soliti, quelli siciliani.
Basterebbe una sola nave respinta dall’Italia che vaga, carica di disperati, donne incinte e bambini allo stremo, per destare il giusto scandalo internazionale, come quella del film Exodus carica di ebrei scampati ai campi di sterminio e rifiutati da tutti.
Finché dura il trattato di Dublino-2, spensieratamente accettato dai governi di destra e sinistra, è il Paese di primo approdo che deve farsi carico dell’accoglienza. Siamo prigionieri di una gabbia che noi stessi (anzi, i nostri sciagurati governi) abbiamo contribuito a costruire e nessuno ha interesse a scardinare. Il nostro peso specifico nella presunta Unione è quello di una piuma, vista l’incapacità dei nostri politici di fare politiche europee, dopo mille vertici con l’“emergenza immigrazione” all’ordine del giorno: arraffiamo posti, poltrone e strapuntini (la Mogherini-Moscerini responsabile della politica estera di un’Europa senza politica estera; Tajani Presidente dell’EuroParlamento) e continuiamo a contare come il due di coppe, salvo per la flessibilità sui nostri conti sfasciati e le nostre banche sbancate: elemosine elargite per arginare l’orda dei barbari populisti e tenere in piedi questa classe politica di incapaci che, dietro il comodo alibi dell’Europa matrigna, possono continuare a riempirsi la bocca di “solidarietà” e “accoglienza”, a scaricare i migranti sui sindaci affamati dai tagli, a demonizzare Lega e 5Stelle salvo poi parlare la loro stessa lingua.
E se il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro segnala che qualcosa non va nella privatizzazione dei soccorsi delle Ong, negli sconfinamenti in acque libiche, nell’inspiegabile scelta dei soli porti italiani per gli sbarchi di natanti con bandiera del Belize, della Spagna, di Malta, e chiede che lo Stato sia presente sulle navi con la polizia giudiziaria per evitare che qualcuno faccia il furbo, ma anche per riuscire a beccare gli scafisti piantati sulle spiagge libiche e lieti di subappaltare gratis il lavoro alle benemerite organizzazioni, allora si attacca lui: zitto tu, certe cose non si dicono, se no la gente capisce.
E non si cambia nulla neppure sull’accoglienza, anch’essa privatizzata e in mano a enti caritatevoli, ma anche alle coop modello Buzzi & Carminati.
La marea dei migranti viene stipata in centri provvisori per visite e impronte, poi chi non è già fuggito viene spedito nei comuni, e lì i più si danno alla macchia perché sanno di non aver diritto all’asilo e di dover essere rimpatriati.
Milena Gabanelli aveva proposto di ricondurre l’accoglienza sotto lo Stato: usare i tanti mega-edifici pubblici vuoti (caserme ecc.), senza ingrassare i privati con affitti da strozzo. E lì identificare i migranti e, in attesa di espellere chi dev’essere espulso e di inviare ai comuni chi ha diritto a restare, insegnar loro la lingua e un mestiere, come in Germania, anziché lasciarli bighellonare e talvolta delinquere nei quartieri popolari, addosso agli italiani più poveri e spaventati alimentandone l’intolleranza e la rabbia.
Il ministro-sceriffo Minniti le rispose che era una soluzione “razionale, ma troppo costosa”. Così continuiamo con le soluzioni irrazionali che sembrano a buon mercato, ma in realtà sono infinitamente più care: come in tutte le altre emergenze (terremoti, frane, incendi), intervenire dopo costa il triplo che farlo prima.
Forse l’emergenza migranti è irrisolvibile, ma l’emergenza politicanti è risolvibilissima.
Alle prossime elezioni.

LA PRIVACY DEI MAGNATI
La lista dei magnati che, non pagando i loro debiti multimilionari alle banche, le hanno mandate in rovina, è stata protetta con la più rigorosa osservanza governativa del rispetto alla PRIVACY. Anche l’Agenzia delle entrate, già Equitalia, che è così pronta, per la nova legge Renzi-Gentiloni ad entrare nei conti correnti dei più poveri per pignorarli, si è dimostrata rispettosa della PRIVACY dei conti dei più ricchi che risultano intoccabili.
Rispetta la PRIVACY di De Bortoli quella Boschi che non ci pensa nemmeno a querelarlo.
Rispetta la PRIVACY delle banche truffatrici quel Governo che non ci pensa nemmeno a fare un’inchiesta parlamentare o a cambiare le regole che finora hanno permesso una finanza bancaria allegra tipo Banda Bassotti.
Rispetta la PRIVACY dei criminali di Consip quel Governo che non ci pensa nemmeno a cacciarli o incriminarli per essersi spartiti le mazzette dell’appalto più grande d’Europa.
Non ti dico come viene rispettata la PRIVACY del padre di Renzi o del suo amico carissimo Lotti e del padre della Boschi, pure ammanicato con la P2, non parla nessuno, chiaramente per PRIVACY.
E una enorme PRIVACY circonda Matteo Renzi e tutta la sua ghenga.
Ovviamente sono stati molto carenti di PRIVACY quel Marroni che ha denunciato Lotti per avere rovinato una indagine e quel pm Woodstock che non ha ancora capito che anche un Magistrato, se vuole far carriera, deve chiudere un occhio sui reati delle persone ‘eccellenti’ e giustamente il CSM, che è un grande difensore della PRIVACY lo ha fortemente redarguito.
Qualcuno sembra non capire che l’articolo 1 non scritto della Costituzione è: “Questa è una Repubblica fondata sulla PRIVACY”.
E l’Articolo 2 ovviamente sarà: “Io so’ io e voi nun siete un cazzo!”.
La Santanché disse una volta una cosa vera: “Anche i mafiosi hanno diritto alla loro omertà” . E’ il dogma di questi politici! Ma ci mancherebbe altro! Sennò, signora mia, dove si andrebbe a finire?
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Kavafis
Che aspettiamo, raccolti nella piazza?
Oggi arrivano i barbari.
Perché mai tanta inerzia no Senato?
E perché i Senatori siedono e non fan leggi?
Oggi arrivano i barbari.
Che leggi devon fare i Senatori?
Quando verranno le faranno i barbari.
Perché l’imperatore s’è levato
così per tempo e sta, solenne, in trono,
alla porta maggiore, incoronato?
Oggi arrivano i barbari
L’imperatore aspetta di ricevere
il loro capo. E anzi ha già disposto
l’offerta d’una pergamena. E là
gli ha scritto molti titoli ed epiteti.
Perché i nostri due consoli e i pretori
sono usciti stamani in toga rossa?
Perché i bracciali con tante ametiste,
gli anelli con gli splendidi smeraldi luccicanti?
Perché brandire le preziose mazze
coi bei caselli tutti d’oro e argento?
Oggi arrivano i barbari,
e questa roba fa impressione ai barbari.
Perché i valenti oratori non vengono
a snocciolare i loro discorsi, come sempre?
Oggi arrivano i barbari:
sdegnano la retorica e le arringhe.
Perché d’un tratto questo smarrimento
ansioso? (I volti come si son fatti serii)
Perché rapidamente le strade e piazze
si svuotano, e ritornano tutti a casa perplessi?
S’è fatta notte, e i barbari non sono più venuti.
Taluni sono giunti dai confini,
han detto che di barbari non ce ne sono più.
E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi?
Era una soluzione, quella gente.

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QUALCHE SPIEGAZIONE IN PIU’ SUL REDDITO DI CITTADINANZA
Alessandro Di Battista

Ora che è caduta la balla sull’impossibilità di finanziare il reddito di cittadinanza (negli ultimi mesi con una velocità inaudita il Governo PD ha trovato decine di miliardi per metterli a disposizione delle banche) coloro che non vogliono una misura capace di contrastare la povertà e sconfiggere quel cancro che si chiama voto di scambio insisteranno su un’altra balla, quella dell’assistenzialismo.
Diranno che in Italia non potrebbe funzionare perché ci sono troppi furbi e perché spingerebbe le persone a non lavorare. E’ una stronzata colossale! La legge sul reddito di cittadinanza che abbiamo studiato in questi anni è molto semplice. Se non hai lavoro non puoi lasciare l’Italia, entrare in depressione o darti fuoco. Non è tollerabile in un Paese civile. Quindi hai bisogno di un reddito. Per ottenere questo reddito tuttavia devi metterti in gioco. Devi partecipare a corsi di formazione professionale per imparare un nuovo mestiere, devi mettere a disposizione 8 ore settimanali per lavori socialmente utili nel tuo comune (pensate a quante cose si potrebbero fare!) e soprattutto non potrai rifiutare più di 2 proposte di lavoro. Se rifiuti la terza perdi il sussidio.
“Ma chi ti offre un lavoro se il lavoro non c’è?” continuano a dire i critici per professione. Semplice. Nel momento in cui molti disoccupati avranno un reddito minimo e i pensionati minimi si vedranno aumentata la pensione da 400 euro al mese a 780 è evidente che moltissimi denari saranno spesi nel mondo reale (non portati in qualche paradiso fiscale). Questo creerà un circolo economico virtuoso. Aumenteranno i consumi e così si creeranno nuovi posti di lavoro, quei posti di lavoro che saranno proposti a chi riceve il reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza è una manovra economica ed è necessaria adesso più che mai sia per evitare che 130.000 persone fuggano ogni anno dall’Italia e sia per dare tempo al Paese per riconvertire la propria economia.
Perché ci vuole tempo per puntare su questi settori che saranno sempre più redditizi nei prossimi anni: piccole infrastrutture strategiche, trasporti, cultura, turismo, produzione di energia verde.
Ultima cosa. Chi mentirà per ottenere il reddito non avendone diritto andrà a processo e rischierà una condanna molto dura. Il reddito di cittadinanza così come una vera legge anti-corruzione, così come una legge sul conflitto di interessi, così come una vera lotta alla grande evasione fiscale non è soltanto una legge giusta, è una legge che crea posti di lavoro!

I MASCAGLIONI
Marco Travaglio

Se i nostri politici siano più coglioni o più mascalzoni, è un dilemma tanto annoso quanto ozioso. Anche perché l’esperienza insegna che l’una cosa non esclude l’altra. Diciamo che sono dei “mascaglioni” e non ne parliamo più. Anche perché, invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia. L’ultima impresa riguarda il cosiddetto “ddl penale”, un frittomisto di norme eterogenee stipate in un unico articolo di 95 commi, firmato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando che vagava in Parlamento da più di due anni e che il mese scorso è stato approvato col solito ricatto della fiducia. Ben nascosta dietro a norme-vergogna molto care alla casta degli intoccabili, tipo il bavaglio sulle intercettazioni “penalmente irrilevanti”, c’è l’“estinzione del reato per condotte riparatorie”. Un’assurdità tipica del sinistrismo perdonista, perfetto pendant dell’impunitarismo berlusconiano: se uno commette un certo tipo di reato e, quando lo beccano, ripara al danno commesso chiedendo scusa e risarcendo la vittima, non lo processano neppure: la fa franca. Così i ricchi, che possono permettersi di metter mano al portafogli per rifondere i danni per non finire in galera, sono salvi; i poveracci invece no (evviva i progressisti all’italiana). Non solo: siccome la gran parte dei delitti restano impuniti perché non si scoprono i colpevoli, o magari si scoprono fuori tempo massimo quando è già scattata la prescrizione, il delinquente avrà ottime probabilità di sfangarla; e, nei casi rarissimi in cui non sia così, potrà scusarsi e risarcire il danno con una parte della refurtiva (tenendosi il bottino di tutti gli altri delitti), e la sfangherà lo stesso.

Un formidabile incentivo a delinquere in base al calcolo rischio (ancor più basso)-beneficio (ancor più alto). Tra i delitti compresi nella mega-sanatoria spicca quello particolarmente ripugnante dello stalking, spesso antiCamera del femminicidio. Reato finalmente istituito in Italia da una legge del 2009, forse l’unica decente approvata da uno dei tre governi B. per iniziativa della ministra Mara Carfagna: circa il 50% delle condotte di stalking, quelle procedibili a querela della vittima (soggetta a remissione) e quelle considerate meno gravi ma non per questo meno odiose (raramente lo stalking si materializza con le armi puntate), saranno estinguibili grazie alle “condotte riparatorie” e sfuggiranno ai tribunali. Ieri, quando il Fatto ha raccolto l’allarme di sindacati e magistrati, il Pd ha provato a bollarlo di fake news e fantomatici “uffici tecnici” governativi a definirlo “infondato”.

Poi però il ministro Orlando ha annunciato un intervento urgente (vedremo quanto) “per evitare qualunque possibilità di equivoco interpretativo si deve agire riconsiderando la punibilità a querela prevista nella legge del 2009”. Il che, tradotto in italiano, significa che la legge del 2016 è sbagliata, visto che quella del 2009 non aveva mai creato problemi. Insomma, per l’ennesima volta il centrosinistra è riuscito nell’impresa di peggiorare una legge di B.. E di farci rimpiangere la Carfagna che, al confronto delle Boschi&C., è Cavour. Ai tempi del referendum costituzionale, facemmo notare che depotenziare il Senato è una follia: visto il livello dei nostri “legislatori”, non solo dovremmo tenerci strette le due Camere, ma possibilmente portarle a quattro. E la legge sulla licenza di sparare ai ladri ma solo di notte, ci ha dato ragione: dopo averla votata, il Pd si accorse della puttanata approvata a Montecitorio e promise di cambiarla a Palazzo Madama. Purtroppo il “ddl penale” è passato in entrambi i rami ed è già legge dello Stato, dunque gli stalking commessi finché la norma non sarà cambiata rischiano di restare impuniti. E questa non è l’eccezione: è la regola, grazie al cocktail di mascalzonaggine e cialtroneria che contraddistingue i nostri politici.

Nel 2010, per fare la faccia feroce, il Governo B. varò il decreto Maroni che creava il reato di immigrazione clandestina. Così Procure e Tribunali furono intasati di decine di migliaia di fascicoli inutili e, se prima i clandestini si potevano espellere subito in via amministrativa, ora se sono imputati possono essere rimpatriati solo dopo la sentenza definitiva (indagini, udienza preliminare, tre gradi di giudizio: una decina d’anni, sempreché arrivi la condanna prima della prescrizione, e il condannato si lasci gentilmente trovare).
[…] continua

UNA STRADA TUTTA IN DISCESA
Il Pd continua a perdere elettori. Le amministrative hanno proseguito il trend al ribasso ormai cronico, siamo a 3 milioni di abbandoni. La strada di Renzi è tutta costellata di sconfitte e fallimenti mentre si palesa agli occhi di troppi il suo carattere antidemocratico e destroide. Non si capisce come qualcuno continui a negare che dal basso sale ormai una antipatia crescente verso di lui e verso quegli inetti dei suoi Ministri-fotocopia, mentre le sue leggi e le sue cosiddette riforme non solo non hanno risolto nessun problema ma hanno peggiorato le condizioni di tutti quelli che non rubano o non comandano o non sono servi del regime, quando non sono risultate ridicole om peggio, incostituzionali. Ma è incredibile come persista uno zoccolo duro di elettori allergici a guardare in faccia la realtà e pronti a credere alle balle più inverosimili della propaganda (vd l’attacco a Woodstock), mentre una parte crescente di elettori non vota più né a dx né a sx in preda a conati di vomito verso la politica tutta!
Non c’è dato economico, politico e sociale, non c’è disfatta, non c’è l’essere all’ultimo posto in Europa, non c’è scandalo, inchiesta o denuncia di corruzione o malgoverno che faccia aprire gli occhi a certi renzioti. Eppure ci sono numeri inconfutabili, come i 134 miliardi in più di debito pubblico, essere l’Italia il peggior Paese d’Europa, il disastro dell’immigrazione incontrollata, i suicidi e i fallimenti, l’incrudelimento dell’Agenzia delle Entrate che ora sequestra anche i conti correnti, i 20 miliardi più altri 20 regalati senza colpo ferire alle banche assassine, i magnati insolventi ma intoccabili di cui è vietato dire anche i nomi ‘per la privacy’, la distruzione della legge penale e del processo con le depenalizzazioni a pioggia, le prescrizioni facili, le facili archiviazioni, le intimidazioni ai giudici, i veti alle intercettazioni e tutto mentre aumenta la corruzione e i partiti sembrano ormai filiali di Rebibbia, la catena di scandali che circonda il premier, i 120 piddini cacciati dagli enti locali non per reati ma per libero pensiero, mentre ci si tiene 134 indagati o condannati per gravi reati, la censura sempre più stretta, il monopensiero, l’assenza totale di un piano per qualsiasi cosa: energia, salvezza del territorio, terremotati, banche, disoccupazione, giovani, razionalizzazione delle risorse, legge elettorale, alleanze… il Paese va allo sbando ma resiste ancora una pattuglia di estimatori, sordi, ciechi, acefali, acritici e tuttavia, purtroppo, blateranti.
Purtroppo lo zoccolo duro è formato da plagiati (ovviamente anche da opportunisti e corrotti) e da rincoglioniti. Difficile che capisca qualcosa chi non proprio non vuol capire. Il fanatismo è la prima benda sulla capacità umana di vedere la realtà. Le abitudini della vecchiaia sono la seconda.
Ormai, se uno mi dice che è del Pd, lo guardo con disgusto come guardavo un berlusconiano, o, nei casi estremi, con pietà e stupore.
Prosegue l’attacco ai giudici non asserviti (vd il grottesco attacco a Woodstock,il pm più segreto d’Italia accusato di rivelazione di segreto d’ufficio!? Una cosa che non sta né in cielo né in terra ma serve a Renzi per imbavagliare la magistratura come nemmeno B aveva fatto), prosegue la ghigliottina sui giornalisti televisivi non piegati ad un vergognoso lecchinaggio (vd la chiusura di colpo di ‘La Gabbia Open’ e il licenziamento di Paragone, l’unico che denunciava in chiaro gli orrendi complotti del neoliberismo), mentre i lecchini di Stato, quelli che addormentano gli spettatori sotto una melassa di banalità, sono premiati dai nuovi capi RAI (vd Fabio Fazio con un contratto stratosferico da 11,5 milioni, uno schiaffo in faccia alla miseria. Bello non è, intelligente nemmeno, scarso di cultura, nemmeno spiritoso, ma la fedeltà dei peggiori merita i premi migliori, senza la minima vergogna per chi si dà fuoco per le disfunzioni dello Stato).
Immagino la rabbia di Renzi e Maggioni che Travaglio non sia un giornalista della RAI perché so con che gusto lo avrebbero licenziato. Ora gli cercheranno chissà quali colpe perché più il regime è chiuso e dittatoriale, meno sopporta le libere critiche e in fatto di antidemocrazia il renzismo ormai batte tutti.
E chi ha in passato attaccato sia Paragone che Travaglio si vergogni della sua pochezza e consideri in che fossa di abominio è caduto lo Stato.

DISASTRO IMMIGRAZIONE
Carla Ruocco (M5S)

Il 29 giugno l’imbarcazione “Rio Segura” del servizio marittimo della Guardia Civil, la polizia spagnola, ha tratto in salvo 1216 migranti.
Date un’occhiata alla cartina, il tratto in cui è avvenuto il salvataggio è equidistante sia dalle Baleari, isole spagnole, che da Salerno. Anzi, le Baleari sono qualche miglio più vicine. Mi chiedo, perché mai l’Italia si sta sobbarcando da sola questo esodo inarrestabile?
Renzi è politicamente responsabile del disastro immigrazione. Con il suo Governo è entrata in vigore l’operazione Triton che autorizza le navi di 15 Stati europei a pattugliare il Mar Mediterraneo. Queste navi portano i migranti SOLO in Italia. I dettagli tecnici, tra cui le modalità di sbarco di queste operazioni congiunte, sono contenuti nel piano operativo dell’operazione stessa. Purtroppo il documento non è pubblico. Si deve fare trasparenza. Vogliamo capire perché i migranti arrivano solo nei porti italiani, quando invece spesso il porto più sicuro è quello maltese o tunisino. Stessa modalità viene seguita dalle ONG che operano nel Mar Mediterraneo: i migranti soccorsi vengono sbarcati SOLO nel nostro Paese. Da quando Triton è entrato in vigore – il 1 novembre 2014 – sono sbarcati nel nostro Paese ben 413.000 migranti.
Nel 2017 (fino al 28 giugno) sono arrivati 78.756 in Italia, 8.975 in Grecia, 4.029 in Spagna. Sbarcano tutti solo in Italia. Quando dicevamo noi che il piano voluto da Renzi era insostenibile e avrebbe trasformato l’Italia nel campo profughi d’Europa ci accusavano di essere razzisti, ma i dati dicono che avevamo ragione: rispetto al 2016 quest’anno si registra il 26% in più di arrivi. Se continua così quest’anno toccheremo il record assoluto di 230.000 sbarchi. Per l´immigrazione l’Italia ha previsto 4,6 miliardi di spesa, 1 miliardo in più rispetto al 2016.
Anziché mandare lettere a Bruxelles, Minniti chieda conto degli errori che il Pd al Governo ha commesso. Renzi deve chiedere scusa a milioni di cittadini esasperati dalla mancanza di risposte efficaci sul tema dell’immigrazione. Le emergenze di solito sono temporanee, Renzi le ha rese croniche.
Al Parlamento europeo il gruppo Efdd – M5S ha presentato una interrogazione alla Commissione europea – a prima firma Laura Ferrara – nella quale si denuncia la scelta delle coste italiane come approdo finale di tutte le navi presenti nel Mar Mediterraneo. Se i migranti vengono salvati da una nave che porta la bandiera di altri Stati membri, allora la domanda di asilo deve essere presentata in quegli Stati. L’Italia non può sobbarcarsi la gestione di centinaia di migliaia di richieste di asilo che nella maggior parte dei casi non riguardano il nostro Paese ma sono dirette ad altri Paesi europei. Lo abbiamo detto in ogni sede. Renzi prima e Gentiloni adesso invece hanno negoziato in Europa sempre accordi anti-italiani. Se ci avessero ascoltato non saremmo arrivati a questo punto di non ritorno. Sono i cittadini a pagarne il conto.
Chiediamo il rispetto delle regole. L’immigrazione deve essere gestita, le leggi devono essere rispettate, così come i Trattati europei che prevedono la solidarietà fra gli Stati membri per la gestione delle emergenze. I partiti che hanno firmato accordi suicida devono andare a casa.

DIEGO FUSARO
E LA CHIAMANO “ACCOGLIENZA”
Da una diversa prospettiva, mediante le pratiche della deportazione di massa che la neolingua ha scelto di chiamare “accoglienza” e “integrazione”, il Capitale deporta dall’Africa migliaia di nuovi schiavi disposti a tutto e pronti a essere sfruttati illimitatamente, il “materiale umano” ideale per le nuove pratiche dello sfruttamento neofeudale. E, con movimento simmetrico, aspira a sostituire con questi nuovi schiavi il vecchio popolo europeo, composto da individui ancora troppo avvezzi ai diritti sociali, alla dignità del lavoro, alla coscienza di classe, alle conquiste salariali: in una parola, ancora memori del precedente assetto borghese e proletario del capitalismo non del tutto finanziarizzato.
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Il nemico non è chi HA FAME ma chi AFFAMA; chi getta nella DISPERAZIONE i popoli e non chi è DISPERATO; chi costringe gli esseri umani a fuggire, non chi fugge; chi provoca l’immigrazione, non chi la subisce. Svegliamoci! E’ il capolavoro del potere quando si pensa che il nemico sia chi sta più in basso di noi e non chi sta sopra di noi!
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COSA FAREBBE IL M5S SE FOSSE AL GOVERNO PER FRENARE I FLUSSI MIGRATORI
(Alle richieste di aiuto di Gentiloni all’Europa, i capi europei rispondono con la massima ipocrisia, in pratica con un nulla di fatto, come c’è stato un nulla di fatto contro quei Paesi che hanno calpestato il Patto di Schengen erigendo muri e mettendo blocchi, mentre si sono dati miliardi alla Turchia, tollerando tutti i protervi atti dittatoriali di Erdogan, pur di garantire il passaggio dei gasdotti americani e il blocco ai migranti da est. La Merkel non ci pensa nemmeno a riconoscerci qualche tutela, il Presidente spagnolo addirittura ci offre il massimo aiuto, quando ci sono navi spagnole che prendono migranti marocchini (il Marocco sta davanti alle coste spagnole) ma la portano da noi.)
Di Battista dalla Gruber ha detto chiaramente che in certi territori gli aiuti ai migranti hanno costituito una forma di finanziamento ai partiti e Renzi questo non lo ha risolto.
Ricorda che tutte le politiche che ha fatto Renzi sono state dettate dalla stessa Europa. Mieli, come al solito elogia il Governo e elogia Minniti. Al che Di Battista chiede cosa ha fatto Minniti, visto che nelle ultime ore sono sbarcate 12.000 persone. E chiede se Mieli ricorda che appena poco tempo fa Bozzi diceva a Roma che si fanno più soldi coi migranti che col business della droga e Buzzi finanziava il Pd romano e finanziava anche Renzi. Così innegabile che per es. in Sicilia il Governo finanzia cooperative come il Cara Mineo che i soldi per i migranti se li sono intascati, questo è agli atti di una inchiesta.
Chiede la Gruber: cosa farebbe il N5S se fosse al Governo oggi? Risponde Di Battista:
Quando noi chiedevamo il rimpatrio, eravamo fascisti e razzisti, quando lo chiede Minniti, è l’uomo forte. Quando chiedemmo maggiore chiarezza, Repubblica gridò alla svolta razzista, lepenista. Quando Minniti dice: chiudiamo i porti alle ONG straniere, è l’uomo forte che fa la svolta. Non è che tutti i mali di questo Paese sono riconducibili al M5S che da mesi propone soluzioni che ovviamente devono valere a livello europeo. Vogliamo fare 4 cose:
-1: occorre un finanziamento da parte dell’Europa del sistema dei rimpatri. Quando Renzi diceva in Parlamento “La sx non deve aver paura della parola rimpatri” era uno statista. Lo dice il M5S è razzista. Vanno rimpatriati .
2: occorre un Piano Marshall per i Paesi africani, un Piano europeo, anche perché l’Europa l’Africa l’ha massacrata. Io in Africa ci ho lavorato, non ho conosciuto un solo cittadino del Congo che avesse voglia di lasciare il Congo, affrontare il deserto, la violenza, la morte in mare..Io ho chiesto in ogni modo di aumentare i fondi alla Cooperazione internazionale. Nel primo discorso che feci in Parlamento dissi “I fratelli africani devono stare a casa loro”.
-3: due anni e mezzo fa firmammo una richiesta per la modifica del Patto di Dublino, quel Patto (firmato nel 2003 da B, Ministro degli Interni Maroni col sostegno di Lega e AN) che prevede che i migranti siano accolti dal primo Paese dove sbarcano anche se vogliono andare altrove e la terza versione nel 2013 fu firmata da Letta sostenuto dal Pd.
-4: è stato o no un dramma il bombardamento della Libia? (B contro Gheddafi) ma c’è stata la spinta di Napolitano (csx) e il sostegno di Fratelli d’Italia. Dunque sono responsabili tutti. Si faccia ora un lavoro serio per la pacificazione della Libia perché finché la Libia sarà in questo stato, non ci sarà uno stop ai flussi migratori. Io mi indigno perché quello che dico stasera lo sto dicendo in Parlamento da 3 anni. Abbiamo anche presentato atti che sono stati votati dal Parlamento.
Mieli obietta che Minniti fa proprio questo. Di Battista: Minniti sarà anche un buon ministro, ma queste sono chiacchiere che sentiamo fare perché mancano pochi mesi alle elezioni e il Pd è molto debole dal punto di vista della legittimazione popolare. Mieli ribatte che lo stesso discorso preelettorale vale anche per il M5S. Sì, però il Pd è al Governo da 4 anni e si dovrà bene valutare i fatti. Qual è oggi la legge che regolamenta l’immigrazione? Ancora la Bossi Fini? E qual è in 4 anni l’unica cosa che ha fatto il Pd? Istituire la giornata in memoria delle vittime delle migrazioni! Chiaro che deve intervenire l’Europa, altrimenti l’Europa serve solo a rafforzare il potere bancario e a dire a che età si deve andare in pensione. Purtroppo gli ultimi governi, da B, al traballante Governo Letta, a quello di Renzi non passato dalle elezioni a quello di Gentiloni, uscito dalla cocente sconfitta referendaria, non hanno l’autorevolezza di andare in Europa e pretendere quello che altri governi, tedesco, francese e spagnolo sono riusciti a ottenere. Cosa ha fatto Renzi in concreto? Voi dite che ha battuto i pugni sul tavolo?? Ma se è preso in giro da tutte le cancellerie europee! Risponde la Gruber: per es. ha ottenuto più elasticità sui nostri conti.
Di Battista: E per fare cose? Per andare in giro a distribuire bonus e mancette? E oggi fa la manovrina comandata dall’Ue!! E sarebbero questi gli esperti?
Mieli dice che la campagna del M5S sarò soprattutto sulle banche se ne meraviglia! Risponde Di Battista: Ogni 2 mesi c’è il salvataggio di una banca. Anche qui si continua a chiedere cosa farebbero i 5stelle se fossero al Governo: faremmo la separazione tra banche d’affari e banche di famiglia, così il cittadino sa dove mettere i propri soldi e non si ritrova ad averli messi in una banca che coi suoi soldi ha fatto speculazioni in Borsa e fallisce perché ha comprato titoli tossici (Io: lo fa persino il Ministro del Tesoro coi soldi pubblici! E lo fanno pure gli enti locali! Abbiamo in Italia una speculazione di 240 miliardi mentre anche il Ministro del Tesoro è inguaiato coi soldi nostri per 4 miliardi). Anche questa settimana abbiamo dato 5 miliardi nostri a fondo perduto a Intesa San Paolo. Dobbiamo nazionalizzare, non salvare le banche coi soldi dei cittadini. In Germania c’è una banca pubblica di investimento che dà sostegno alle imprese. In Italia non abbiamo una banca pubblica ma quando le banche pubbliche falliscono per colpa della politica, dei mancati controlli, dei finanziamenti a politici o ad amici dei politici, arrivano i governi di turno e tirano fuori “in 12 minuti”, quando ci vengono a dire che non ci stanno i soldi per il reddito minimo di cittadinanza, “12 minuti” !!! il tempo di un prelievo al bancomat, solo che quel bancomat siamo noi, 5 miliardi per darli a una banca, pagarla un euro, e dare la parte negativa (debiti) di Banca popolare veneta e di Vicenza allo Stato italiano. Vi sembra giustizia questa? Anche Mieli conviene che i responsabili di questi fallimenti non vengono mai puniti. Prosegue Di Battista: Gli operai dell’Ilva, i disoccupati che ancora si ammazzano, i dati economici che l’Istat non conta nemmeno più che sono drammatici, pensionati minimi, i piccoli pescatori, gli artigiani, se tutti costoro si chiamassero ‘banche’, i politici al Governo li avrebbero già salvati da un pezzo. Lo Stato non interviene su nulla, ma appena c’è una banca da salvare la salva.

LA PROSSIMITA’
Il mio Paese è il mondo. Il mio corpo l’umanità. Il mio cielo lo Spirito, l’utopia che mi guida.
Ma prima di essere mondo, io sono famiglia, amici, vicinato, villaggio, città, regione, nazione, continente. Una scala di cui io sono o ogni gradino o niente. Prima di essere mondo, io sono ‘prossimità’, in una fede che dice di amare il prossimo come me stesso, in un ideale che vuole che veda l’altro in quanto ‘è’ me stesso, in un mondo di valori dove nessuno si realizza senza la realizzazione di tutti. Prossimità vuol dire ascolto e aiuto. Vuol dire compresenza e coesistenza. Prossimità è empatia e partecipazione. L’uomo che perde questa capacità decade nella scala umana. Prossimità vuol dire essere l’uomo che mi sta davanti. E capire che non posso evolvere senza di lui.
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Jena
Per capire cosa spinga un Presidente a dire bugie, gli americani hanno chiesto un parere a Renzi.
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Totò Riina merita una morte dignitosa, può scegliere se saltare in aria come Falcone o essere sciolto nell’acido come il piccolo Di Matteo.
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RISPOSTA PARLAMENTARE SUL CASO CONSIP

Con la faccenda Consip, Renzi ci mostra ciò che in campo penale dovrebbe essere assurdo: repetita iuvant! I reati ripetuti aiutano!
Ieri discussione in Parlamento su Consip.Esito: salvi tutti!
Erano indagati:
-Lotti, Ministro nonché amico intimo di Renzi accusato di aver sabotato un’inchiesta enorme, rivelando l’esistenza di microfoni spia in Consip, per favoreggiamento e rivelazione di segreti di ufficio che hanno mandato all’aria una indagine di polizia sulla più grande centrale di appalti d’Europa
(2,7 miliardi)
-il padre di Renzi, Tiziano, accusato di aver percepito una tangente mensile e indagato per concorso in traffico di influenze, cioè per essersi fatto intermediario tra Consip e Romeo per fargli avere illecitamente degli appalti, sfruttando la sua posizione di padre del premier
-l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, accusato di aver corrotto un funzionario di CONSIP e aver promesso denaro a Tiziano Renzi per avere appalti in modo criminoso
-il comandante generale dei Carabinieri Del Setteindagato per favoreggiamento e segreto di ufficio
-il Comandante dei Carabinieri della Toscana Saltalamacchia, indagato per fuga di notizie
-il Presidente uscente di Consip Ferrara indagato per falsa testimonianza
-l’ex dirigente di Consip Gasparri indagato per concorso in corruzione e aver preso 100.000 € da Romeo
-il Presidente di Publiacqua ed ex consulente del Governo Renzi per le politiche economiche Vannoni che fa da mediatore tra Marroni e Renzi e avverte Marroni che ha il telefono sotto controllo
-Russo, mediatore-faccendiere del padre di Renzi, raccomandato da Lotti anche ad Emiliano e che consigliava dove versare mazzette per avere favori pubblici
Questo scandalo è talmente grosso che in qualunque Paese civile avrebbe cancellato dal mondo sia Renzi che tutto il Pd PER SEMPRE!
Vengono colpiti solo:
-Luigi Marroni, capo di CONSIP, destituito per aver detto che era stato avvertito da Lotti dei microfoni spia
-e Woodstock, pm colpito con provvedimento disciplinare dal CSM perché ha aperto l’indagine.
(Poi uno va in una Casa del Popolo piddina a sentire una conferenza di Manconi e si sente sibilare con odio dalla vicina di sedia: “Il M5S è fascista, anzi sono sempre stati tutti fascisti!)

Video sul Cantico delle Creature di San Francesco

DALLA PADELLA ALLA BRACE
Bruno di Napoli
Che questa maggioranza di Governo sia il frutto di accordi sottobanco e flotte di cambia casacche è ormai scritto nei libri della vergogna, ma che un partito con tradizioni social democratiche sia diventato la rappresentanza delle classi più agiate è un fatto ancora più inaccettabile.
Da Renzi a Gentiloni nulla è cambiato, tutto si mantiene nel solco scavato da quel Governo di geni-bocconiani che è stato il promotore della disfatta economica del Paese.
I 20 miliardi di aiuti statali alle banche in difficoltà che sono serviti per salvare istituti di credito condotti in modo del tutto “creativo” sono passati inosservati all’Europa delle banche, chissà perché.
L’operazione della Veneto Banca e di quella Popolare di Vicenza sono un vero inno alla sfacciataggine a danno di migliaia di azionisti e obbligazionisti mentre Intesa acquista la parte buona degli istituti suddetti indebitati, lasciando quella cattiva all’erario.
Una vera operazione di giustizia sociale, i truffatori a spendersi i soldi dei contribuenti e i fessi a pagare le tasse per l’aumento del debito.
Un capolavoro degno delle più fetenti oligarchie sotto il benestare di una Europa che chiude gli occhi sugli aiuti di stato alle banche perché sa benissimo che i soldi ce li mettono i lavoratori precari, le piccole imprese in difficoltà, le famiglie in affanno, i giovani che si arrangiano e perché no gli extracomunitari,si quelli a cui vogliono dare lo Ius Soli, il salvadanaio di riserva della politica magnona.
Tutti gli altri sono già in vacanza. Manager bancari liquidati con milioni di euro mentre i loro clienti hanno perso tutti i loro risparmi, malati trattati come cavie mentre politici, direttori sanitari e presidenti di case farmaceutiche se la spassano a bordo di yacht di lusso e alloggiano in alberghi da nababbi.
Giornalisti e direttori di rete spargi merda strapagati per disinformare e calunniare, ministri corrotti,magistrati trasferiti, testimoni castigati, mai la Russia di Putin è stata così vicina.

LE ACCUSE ALLA RAGGI
Sulla Raggi è stato sollevato un polverone criminoso. Qualcuno si diverte a ripetere che è accusata di ‘gravissimi reati’ ma ciò è del tutto falso. I ‘cosiddetti reati’ riguarderebbero le due nomine di Renato Marra e di Romeo, per cui le imputazioni sarebbero di falso e di abuso d’ufficio. Dal 6 febbraio, per volontà di Renzi, questi non sono nemmeno più reati penali ma illeciti amministrativi sanabili con una multa. La prima imputazione è già caduta perché dalle chat è stato dimostrato che la Raggi aveva fatto la nomina del fratello di Marra seguendo le sue disposizioni e non era nemmenl al corrente del suo stipendio. Nel secondo caso che la nomina di Romeo sia stata fatta per vantaggio della Raggi ha le sue prove nelle famose polizze, che sono già state dichiarate prive di valore giudiziario, per cui anchre questo capo di accusa dovrebbe rarefarsi.
Molto più grave la posizione di Sala, sindaco di Milano, per turbativa d’asta, in quanto alterò varie cose come la retrodatazione di 13 giorni di un documento che onsentì di cambiare in corsa due commissari di una gara di expo (la Piastra, con base d’asta da 272 milioni) senza dover ricominciare l’intera procedura più un’altra turbativa d’asta nella fornitura di alberi, che la procura aveva già definito improprio a causa dell’affidamento diretto alla società Mantovani di 6000 alberi per 4,3 milioni a fronte di un costo per l’impresa di 1,6 milioni.L’altra ipotesi di reato, formulata dalla Procura generale, fa riferimento al periodo in cui Sala era Commissario di Expo e riguarda l’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta, partita nel 2012, sull’aggiudicazione dell’appalto al consorzio di imprese guidato da Mantovani Spa di Piergiorgio Baita (già sotto inchiesta per i lavori del Mose a Venezia) che aveva vinto i lavori con un’offerta da 149 milioni di euro pari ad un ribasso del 42% su una base d’asta di 272 milioni di euro. Un prezzo decisamente fuori mercato che secondo gli inquirenti costituisce un’offerta anomala (pertanto la gara avrebbe dovuto essere annullata). La stessa inchiesta era stata il motivo dello scontro tra l’ex procuratore Edmondo Bruti Liberati e l’allora suo aggiunto Alfredo Robledo, poi trasferito d’ufficio a Torino. La Procura generale aveva tolto il fascicolo alla Procura della Repubblica perché non ne aveva condiviso la volontà di chiedere l’archiviazione anche delle uniche cinque posizioni minori sinora indagate. In merito a questa inchiesta Sala risulta indagato per i reati di falso materiale e falso ideologico commesso il 30 maggio 2012. La posizione di Sala si va aggiungere a quella di altri manager e imprenditori già iscritti nel registro degli indagati ovvero: gli ex manager Expo Angelo Paris e Antonio Acerbo, l’ex Presidente della Mantovani spa Piergiorgio Baita e gli imprenditori Ottaviano ed Erasmo Cinque.

MAFIA DI STATO
Avete notato che non si parla più della mafia? Avete notato che nelle ultime finanziarie non si parla più di fondi stanziati nella lotta contro la mafia? E che questa parola è sparita dai giornali, dai tg.. Pensate davvero che, se non se ne parla, mafia, camorra e ‘ndrangheta si siano vanificate come nebbia al sole? Illusi.
Non si parla più di mafia contro lo Stato perché oggi la mafia si è identificata con lo Stato.
Ormai nulla differenzia questo Governo dalla mafia: omertà, illegalità, corruzione, cooptazione, intimidazione, distruzione della verità, spregio dei principi del diritto, odio alla magistratura, negazione dei diritti umani e dell’ambiente, arricchimento e potere come unici scopi della vita…
e, come per la mafia, ancora qualcuno giura che un regime non esiste e che, anzi, chi parla male della mafia diffama il Paese.
Da “I cento passi” di Marco Tullio Giordana
Peppino: Sei andato a scuola, sai contare?
Vito: Come contare?
Peppino: Come contare? 1, 2, 3… Sai contare?
Vito: Si, so contare
Peppino: E camminare?
Vito: So camminà
Peppino: E contare e camminare insieme lo sai fare?
Vito: Si, penso di si
Peppino: Allora forza, conta e cammina: 1, 2, 3… 97, 98, 99 e cento. Lo sai chi ci abita qua? Ah, u zù Tanu ci abita qua! Cento passi ci sono da casa nostra, cento passi!
Cento passi, cento passi ci sono da casa nostra. Vivi nella stessa strada, bevi nello stesso caffè alla fine ti sembrano come te…
Come sarebbe bello poter dire, come avviene nel film:
“Io sono Theresa. Chi di voi è Peppino Impastato?”
E tutti rispondono con una voce sola: “ Sono io!”

PRODI PARLA DI SUICIDIO DELLA GRAN BRETAGNA NELLA BREXIT. MA DI CHE PARLA????

L’Ue è sempre più in crisi e si regge solo su una rete di bugie. Tutte le fosche previsioni di economisti e politici sulla Brexit si sono rivelati fandonie.
Prima hanno detto che non si poteva uscire dall’Europa quando c’era l’art. 50 che lo prevedeva. Una volta attivato dalla Gran Bretagna, si aprono ora 2 anni almeno di negoziati. Nessuno sa veramente cosa accadrà, visto che l’art. 50 nato alla fine del 2009 non è mai stato utilizzato. Ma questo ‘suicidio’ di UK, come dice Prodi, non essite proprio. Prodi ha riconosciuto solo larvatamente l’immane errore che ha fatto mettendo l’Italia nell’euro (se fossimo rimasti in Europa ma con la nostra moneta nazionale, l’economia sarebbe andata molto meglio) e ora continua a difendere l’Ue contro ogni credibilità e con la massima ipocrisia e il fatto che il Pd lo rispolveri mostra una ulteriore ipocrisia. Non basta il danno che ha già fatto e che ha fatto il Pd votando il fiscal compact? Gli economisti avevano disegnato previsioni tragiche per la Brexit ma nessuno le vede. Nel 2016 l’economia britannica è cresciuta dell’1,8%, 2a solo alla Germania (+1,9%) tra i G7. La disoccupazione ha continuato a diminuire, è scesa ai minimi di 11 anni al 4,8%. L’aumento annualizzato dei prezzi delle case è sceso dal 9,4% al 7%. La Banca d’Inghilterra ha tagliato i tassi di interesse e sostiene la sterlina.
Se la May non trova un accordo con la Merkel, farà poca differenza, perché i partner commerciali europei un accordo sicuramente lo troveranno, considerato che la Gran Bretagna incide per un 15% sull’economia europea. I trattati politici saranno anche importanti ma quelli economici lo sono di più. I termini dell’uscita della Gran Bretagna dovranno essere concordati con cura dai 27 parlamenti nazionali europei, un processo che potrebbe richiedere diversi anni e il diritto UE resterà valido nel Regno Unito fino all’ultimo. Il Regno Unito continuerà a rispettare i trattati e le leggi comunitarie, ma non prenderà parte a processi decisionali. Ritrattare 43 anni di trattati e accordi che riguardano migliaia di soggetti diversi non sarà semplice. In più questo non è mai stato fatto prima per cui le cose si aggiusteranno strafa facendo. Un accordo commerciale è più che probabile e sarà complicato perché richiederà l’approvazione unanime di più di 30 parlamenti nazionali e regionali europei. Circa i lavoranti stranieri in UK, forse si introdurranno dei permessi di lavoro come per i cittadini non comunitari, limitando l’ingresso a lavoratori qualificati nelle professioni in cui vi è carenza (come sarebbe giusto facessimo tutti). La Bank of England ha tagliato i tassi di interesse. Per ora, a parte lo sconvolgimento politico in Gran Bretagna, in cui comunque tutti i partiti sono rimasti deboli come sono deboli ovunque, l’unico risultato immediato è che la Gran Bretagna non paga più 10 miliardi di sterline l’anno all’Ue (noi le diamo 20 miliardi!!).
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La mia amica Annarita che sta alle Canarie mi ha mandato questa pezzo bellissimo
Chiudete gli occhi e godete!

IL PATTO DI DUBLINO- UNA TRUFFA GIGANTESCA

La convenzione di Dublino fu stipulata da Berlusconi e Maroni il 1-9-1997 e prevedeva che ogni Paese si tenesse i migranti che lo prendevano come 1° Paese di arrivo, per cui l’Italia si sarebbe tenuta tutti quelli che arrivavano dall’Africa.
Oggi la Lega e Fi a parole sono per frenare il flusso dei migranti,ma cosa pensavano quando firmarono quel patto? Erano scemi? Firmarono cose che non riuscivano a capire? Perché non glielo chiede nessuno?
Il regolamento dice: “Lo Stato membro competente all’esame della domanda d’asilo è quello in cui il richiedente asilo ha fatto il proprio ingresso nell’Ue”.
Per il regolamento di Dublino, se una persona che ha presentato istanza di asilo in un Paese dell’UE attraversa illegalmente le frontiere di un altro Stato, deve essere restituita al primo. Dunque, se da noi sbarcano migranti che vogliono andare in altri Paesi europei, ce li dobbiamo tenere, e, se riescono ad arrivarci, possono rimandarli a noi come li rimandano in Grecia, anche se cercano di ricongiungersi alle famiglie altrove.
Il 24 agosto2015, la Germania ha deciso di sospendere il regolamento di Dublino per i profughi siriani e di accoglierli.
Il Trattato di Dublino è folle e penalizza in pratica solo tre Paesi, andrebbe rivisto almeno con una divisione dei migranti per quote, ma Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia e Polonia non vogliono cambiare il patto di Dublino e introdurre quote permanenti ed obbligatorie per tutti gli stati membri. Ora assistiamo addirittura a nevi ON norvegesi che vanno a prendere i profughi per portarli in Italia!
Il grosso dei migranti africani ovviamente sbarca in Spagna, Grecia e Italia ma l’Ue se ne frega. Addirittura la Spagna ha navi ONG per trasferire in Italia anche i marocchini che per vicinanza vorrebbero andare in Spagna.
L’Ue ha dato 3 miliardi alla Turchia per bloccare i siriani, ma 3 milioni di siriani sono già sul territorio turco e Erdogan minaccia di mandarceli se non gli danno altri miliardi. Ma che cosa ha dato a noi l’Ue per affrontare il problema dei migranti? Renzi ha ottenuto solo maggiore elasticità nella considerazione dei suoi conti farlocchi e ha usato il surplus non per accelerare le pratiche di asilo bensì per bonus e mancette per assicurarsi la sua elezione e con quali risultati sul terreno dell’economia e dei conti si è visto.
La Grecia (aprile 2016) ha riformato la legge sull’asilo introducendo la detenzione dei migranti irregolari in attesa di valutazione (quasi 14.000 sono stipati orrendamente nelle isole in condizioni disperate, 5000 sono bambini, molti hanno tentato il suicidio, 7000 hanno chiesto di tornare in patria!).
L’anno scorso sono morti affogati nel Mediterraneo 5000 migranti, quest’anno siamo già a 1000. Quanti ne devono morire ancora prima che questa Europa così attenta alle multinazionali, ai patti commerciali assassini e alle banche, si accorga che c’è un problema enorme che deve essere affrontato?
Ma l’Ue se ne frega e il Pd finora ha fatto solo chiacchiere, come fece solo chiacchiere Renzi quando fu Presidente della Commissione europea e non affrontò nemmeno questo gigantesco problema.
E il Pd finora ha fatto solo chiacchiere, come ne fece Renzi quando fu Presidente della Commissione europea e non affrontò nemmeno il problema.
Ma davvero qualcuno può pensare che sia servita a qualcosa la sceneggiata di Gentiloni,supervantata dai tg e dai media,che è andato in Europa a chiedere aiuto e si è sentito dire che ‘l’Italia è eroica’!? Persino quell’ipocrita di Rajoy ci ha preso per il c..o offrendoci il massimo aiuto mentre ci manda navi ONG coi profughi marocchini che vogliono andare in Spagna!Ma ci hanno presi per scemi?
Se Renzi avesse dedicato al problema migranti un centesimo degli sforzi che ha fatto per combattere il M5S,saremmo già a metà dell’opera
Se avesse messo nei centri di smistamento almeno 1/4 di quello che ha regalato alle banche avremmo già rispedito in patria una bel numero di illegali, ma qui ogni politico pensa solo a mantenere la poltrona, e di chi soffre, sia esso italiano o migrante, non gliene frega un bel niente.

INDUZIONE ALLO STALKING, LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Nella mia vita non ho fatto altro che studiare e insegnare. Ho frequentato 4 università, ho studiato legge, ho anche una abilitazione per insegnare diritto ed economia, ho studiato filosofia ed ho amato la storia della filosofia politica. Per questo ho sempre fatto molta attenzione alle spregevoli leggi e riforme di Renzi e ho denunciato i suoi abomini, ma, con mia grande sorpresa, quando, 5 mesi fa Renzi cancellò con un colpo di spugna 120 orrendi reati, e ho gridato il mio allarme, sono rimasta inascoltata, eppure quello che Renzi toglieva dal diritto penale erano veri delitti come il furto, la corruzione di minore, il mobbing, lo stalking. Da 5 mesi grido la mia protesta ma oggi finalmente ho visto che Il Fatto Quotidiano si è svegliato dal suo torpore e ha attaccato una di queste depenalizzazioni: lo STALKING, la violenza contro le donne, quel comportamento persecutorio reiterato che in troppi casi finisce con un femminicidio. Ogni 3 giorni una donna, in Italia, viene uccisa da un convivente o da un partner respinto. 128 l’anno scorso. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740. Molte di più hanno subito persecuzioni, molestie, aggressioni, per anni, dal ‘cacciatore in agguato’. Ci sono menti gravemente malate per cui perseguitare una donna è una grande soddisfazione, è la fissazione della loro vita. Di fronte a questa aggressione perpetrata da una parte deviata del genere umano, la magistratura è stata in genere impotente ma c’era tuttavia una legge del codice penale che puniva lo stalking come reato con la pena da 6 mesi a 5 anni e ordinava che il persecutore stesse a distanza di sicurezza dalla sua vittima, purtroppo questa legge non scattava d’ufficio ma solo dopo querela da parte della vittima.
A questa situazione di grande precarietà Renzi ha avuto la faccia di aggiungere la depenalizzazione del reato.
Ci sono persone in stato di grave debilità mentale per cui l’aggressione a una donna costituisce il mezzo per sentirsi forti, potenti, una ossessione che riempie i buchi di una vita fallita, le carenze di una degenerazione dell’anima.
Ma dal 6 febbraio 2017 perseguitare una donna, metterla in grave stato di angoscia, rendere impossibile la sua vita non sono più un delitto. Renzi l’ha fatto diventare un illecito amministrativo per cui al massimo il persecutore può ricevere una multa, come avesse messo un’auto in sosta vietata. Insomma basta pagare una piccola cifra e il reato è condonato. Come ha detto Paola Taverna: “Molesti, paghi e il reato è cancellato. Al persecutore facciamogli pure lo sconto!” Così si può liberamente fare violenza ad una donna, poi si paga una multa e non ci sono nemmeno effetti sulla fedina penale!
Interrogato su questo, Migliore del Pd, sottosegretario di stato al Ministero di Giustizia, ha avuto la faccia di dire che la cosa era un fake, ma non lo è, Migliore mente: lo stalking, che spesso è solo l’antiCamera della morte, in Italia è consentito.
Quasi ogni giorno la tv trasmette casi terribili di donne aggredite, molestate, uccise e Mai, MAI, che il giornalista che cura il servizio si degni di ricordare che colui ha commesso questi fatti è stato benignamente liberalizzato da Renzi che un giorno ha deciso che il suo persecutore non commetteva nessun reato. Insomma lo Stato si fa garante della violenza, la permette.
In Italia le donne tra i 16 e i 70 anni vittima di una qualche forma di violenza sono quasi 7 milioni, una cifra gigantesca, da terzo mondo.
Ora ci manca che Renzi faccia un’altra cosa che ha promesso: togliere la pensione di reversibilità a 4 milioni di vedove (anche questa è violenza) e poi il suo odio contro le donne sarà completo. E che il Pd sostenga simili abomini in nome di un fanatismo cieco e acefalo fa nascere una sola speranza: che il Pd abbia a perire presto assieme al suo capo, perché non merita altro.

L’INCOMPETENZA AL POTERE
Il Governo di Renzi si è marchiato non solo di criminalità ma anche di incompetenza.
E’ raro vedere un tale insieme di incapacità giuridica e amministrativa. Non c’è stata riforma o legge che non sembrasse uscita dalla mente delirante di un inetto.
Ma, per la legge psichica per cui nessun reo riesce a vedere la sua colpa se non proiettandola fuori di sé su un capro espiatorio, così la modalità di Governo di Renzi si è basata sul denominare ‘incompetenti’ e ‘incapaci’ proprio i suoi avversari, i 5stelle.
Le leggi di Renzi sono state fatte tutte coi piedi, le sue riforme sono state in maggioranza incostituzionali fino al tentativo di colpo di stato sulla Costituzione stessa respinto da 19 milioni di elettori. Ma ogni cosa uscita da Renzi è stata un miscuglio di assurdità giuridiche.
E non solo da lui ma anche dai suoi collaboratori, uno più inetto dell’altro, gente presa non si da dove e sbalzata dalle stalle alle stelle o oriundi di altri partiti venduti al conquistatore, spesso in lunghe peregrinazioni da un partito all’altro in cerca della poltrona più comoda. Si veda quel borioso di Franceschini che prima fa una legge per cui si vietano le nomine di dirigenti stranieri nei musei e poi nomina 5 stranieri come dirigenti dei musei, nomine annullate dal Tar, per cui chiede di cambiare non la legge ma i dirigenti del Tar (!).
Dall’Italicum incostituzionale alle leggi della Boschi fatte pro patrem suum, i decreti si succedono uno peggio dell’altro e sempre senza che ve ne sia necessità e urgenza, sorretti solo dalle firme celeri di un Mattarella che si fa servo del potere e non custode del diritto. La riforma della Costituzione svetta in cima a questa piramide di orrori legislativi che contrassegnano il regno di Renzi come la massima puttanata, testo che già prima i costituzionalisti avevano bollato come “mal scritto, improvvisato, lacunoso, ambiguo e contraddittorio”. Così la riforma della Pubblica Amministrazione della Madia respinta perché incostituzionale. Così la legge sulla legittima difesa, per cui si poteva sparare ‘di notte’, che ha fatto scompisciare dalle risate anche i polli. Così la vaccinazione di massa, dirigista e dispotica, che è soggetta, ora, a ogni sorta di correzione e ha fatto scattare la rivolta di massa delle Regioni, che non sanno dove trovare i fondi per applicarla visto che la legge, contro ogni suo dovere e obbligo, non li prevede. Così le pene per l’omicidio stradale così alte che ora tutti scapperanno in caso di incidente. Un enorme calderone di orrori, che accompagnano altri orrori più vecchi, come la Fini-Giovanardi che equipara droghe leggere e pesanti e che è stata abolita solo 3 ani fa dopo aver ingorgato le galere, o la depenalizzazione del reato di clandestinità che è rimasta in sospeso e non si sa quando sarà approvata, o la legge sullo ius soli ripescata nel momento sbagliato e nel modo sbagliato che resterà sospesa come altri provvedimenti legislativi di Renzi (uno ogni 2 giorni e mezzo) buttati là a caso, mai portati a termine, robaccia priva di qualità che intasa il corpaccione legislativo dello Stato, rendendo l’Italia uno dei Paesi peggio regolamentati al mondo. E a momenti stava per essere abolito anche il 2° passaggio delle leggi al Senato, con danni di qualità e di sostanza, mentre, come dice giustamente Travaglio, di Senati se ne dovrebbe avere 4 per rallentare questa legiferazione inConsulta e delirante. Come diceva Cicerone, lo Stato peggiore è quello che ha più leggi, per cui alla fine non se ne obbedisce nessuna.



IL TOTALE CHE MANCA-MA QUALI COALIZIONI?

E le coalizioni adesso? E ora con chi si allea Renzi se ha appena licenziato Alfano, Bersani è scappato, Pisapia gli volta le spalle, l’estrema sinistra lo scansa e Berlusconi gli fa la linguaccia? Con Salvatore Riina?
Temo che Renzi non presenterà lo ius soli per un pezzo. Lo stesso per il reddito di inclusione (visto il crack finanziario e la Mekel che non tollererà altre mancette).
In quanto alle alleanze, dopo il No di Pisapia, quello di Bersani e di Salvini, il licenziamento di Alfano e i dubbi di Berlusconi, sembra che il Pd abbia un programma di sonde spaziali per cercare alleati su altri pianeti, per cui il nuovo quotidiano ‘Democratic’ diventerà un giornale di fantascienza.
Del resto ripetere il titolo ‘L’Unità’ in queste condizioni sarebbe stato da pazzi: ma l’Unità de che??
Resiste lo zoccolo duro. Avete mai pensato che lo zoccolo duro avesse un cervello?
Non sanno più cosa inventarsi. I numeri.. i numeri.. comunque si mettano o si girino, mancano i numeri. Ormai destra e sinistra, centro o altro, tutto è stato inghiottito dalla ricerca spasmodica di fare un totale e su quello costruire artificialmente un sistema elettorale col solo scopo che quelli che hanno preso il potere dolosamente se lo possano tenere legalmente. A Renzi ormai va bene tutto, Alfano come Bondi, Verdini come Lotti, Berlusconi come Pisapia. Si alleerebbe col diavolo in persona se gli garantisse il seggio supremo. Del popolo gli interessa così poco che continua a fare errori su errori, come i vaucher tolti e poi malamente rimessi offendendo tutti, o il sistema elettorale giurato in faccia ma poi tradito in segreto, e, ora, questo ius soli, presentato nel momento sbagliato, nel modo sbagliato, per dividere ancora di più il Paese, o questi 12 vaccini obbligatori (caso unico al mondo!) presentati in modo così sbagliato con una assenza di informazione spaventosa, o questa pseudoriforma penale che allunga ancora di più i tempi del procedimento penale, azzera un numero ancora più ampio di processi, rende la prescrizione ancora più iniqua… Ma chi è quell’idiota che consiglia a Renzi o a Berlusconi di fare queste mosse legislative e di farle in questo modo? Siamo alla 93a imposizione della fiducia parlamentare! Si governa in modo caotico, bolso, confusionario, infelice. Si governa come se non ci fosse una democrazia, ma un solo despota che non sta più nemmeno tanto con la testa e procede a testa bassa come un caprone impazzito. I numeri.. i numeri!
Se Churchill si fosse basato sui numeri o se Gandhi si fosse basato sui numeri o se Martin Luther King si fosse basato sui numeri.. o se Grillo e Casaleggio si fossero basati sui numeri, non avrebbero nemmeno cominciato a fare quello che hanno fatto. I numeri hanno la loro importanza. Gli ideali di più. E quando gli ideali sono inghiottiti dai numeri, c’è poco di bene da sperare.
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AMBULANTI A ROMA
La Raggi riordina il settore degli ambulanti a Roma. I Romani non sono stati contenti e nemmeno gli ambulanti sono stati contenti e non hanno certo considerato un regalo il nuovo regolamento ma questo doveva essere fatto. Non è cosa da poco e coinvolge 11.000 persone, per decine di milioni di euro, che nelle casse della Capitale ne frutta 4, ma non si poteva lasciare che banchetti e carrettini proliferassero in totale anarchia. Gli operatori hanno fortemente protestato e tra loro le Tredicine che volevano permessi più larghi e speravano in Parlamento di essere stralciati dall’applicazione della Bolkestein. Ma il M5s ha tirato dritto, con una maratona notturna fino alle 7 del mattino e oltre 20 ore di seduta spalmate su tre giorni. L’articolo 12 di fatto blinda i titolari attuali grazie al peso preponderante attribuito all’anzianità (secondo quanto previsto dall’intesa con le Regioni): con o senza Bolkestein, sarà quasi impossibile che le licenze possano passare di mano..
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ROM
In Italia gli zingari (rom, sinti e camminanti) sono circa 130mila. Di loro, la metà ha cittadinanza italiana; i restanti provengono dalla ex Jugoslavia, e in molti casi sono arrivati dalla Croazia di lingua italiana dopo la seconda guerra mondiale e dopo il terremoto che negli anni Sessanta si abbatté sulla Macedonia, dove molti zingari erano sedentari. Dalla fine degli anni Ottanta, soprattutto durante la guerra nella ex Jugoslavia, c’è stato l’ultimo grande flusso migratorio di rom verso l’Italia.
Nessuno di loro vuole vivere in un campo dove le condizioni di vita sono tremende. E leviamoci dalla testa che i rom siano ancora nomadi.
Due terzi dei rom in Italia non vivono nei campi, ma in case di mattoni e cemento, e fanno gli stessi lavori che fanno “gli italiani”.
L’esistenza dei campi ha sempre fatto comodo a qualcuno come avviene per i centri di accoglienza dei migranti.
I campi alimentano la separazione e impediscono l’integrazione. Sono ghetti vergognosi che l’Ue ha condannato dando fondi perché siano chiusi.
A Roma ci sono stati decenni di politiche fallimentari che hanno solo aumentato il disagio. Marino tagliò i fondi e se intervistato evitava di rispondere ma è stato negativo come tutti gli altri.
I campi sono luoghi dove è stato sospeso il diritto ed era ora che questo fosse ristabilito.

IPOCRISIA DELLA CHIESA
Tutti elogiano Papa Bergoglio come sinonimo di clemenza e modernità. In realtà sotto il suo sorriso e la sua faccia paciosa, nulla è stato fatto per suo volere per migliorare e rendere più liberale e progressista la sua Chiesa: non è stata riconosciuta la parità femminile e ancora alle donne è fatto divieto di impartire i sacramenti o essere a capo dei loro stessi ordini religiosi, la prevenzione delle nascite non viene accettata e nemmeno il diritto di decidere quanti figli avere, è fatto divieto ai preti di sposarsi, i gay sono ancora considerati dei peccatori anormali, i palazzi della Chiesa non si aprono ai migranti, la Chiesa continua a non pagare le tasse allo Stato, ma soprattutto i preti pedofili e addirittura i cardinali pedofili continuano i loro indegni mercati e nessuno di loro viene cacciato dalla Chiesa o scomunicato.
Papa Bergoglio sorride ed è simpatico. Ma in realtà sotto quel sorriso non c’è niente.
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INTERCETTAZIONI DOUBLE FAX
In alcune intercettazioni ambientali compiute in carcere, il boss mafioso Giuseppe Graviano ha tirato in ballo Berlusconi parlando con l’ex camorrista Umberto Adinolfi. Già in passato Berlusconi era stato indagato per sospetti legami con la mafia dalle procure di Firenze e Caltanissetta, e ricordiamo il ‘consigliori’ Dell’Utri condannato a 7 anni per collusione mafiosa, ma la sua posizione era stata archiviata. In particolare, nel 2009 era stato tirato in ballo da un ex collaboratore dei Graviano, Gaspare Spatuzza, e accusato di essere stato in contatto con Cosa Nostra nei primi anni 90. Le accuse però non portarono a nulla. Graviano è un boss relativamente giovane – 54 anni – in galera da 24, protagonista di primo piano della stagione delle stragi del 1992-93. E’ quello che secondo il pentito Gaspare Spatuzza avrebbe collegato Cosa Nostra con la «discesa in campo» di Berlusconi, per «mettersi il Paese nelle mani». Ora, intercettato mentre chiacchiera con il detenuto che lo accompagna all’ora d’aria nel penitenziario di Ascoli Piceno, Graviano si lascia andare a rievocazioni spezzettate (ma non si sa se volute visto che si ipotizza che sapesse di essere intercettato) che sembrano rievocare le bombe ed alcuni passaggi della presunta trattativa fra Stato e mafia (quella per intendersi per cui Napolitano chiese ed ottenne la distruzione delle sue intercettazioni telefoniche). Graviano nomina di nuovo Berlusconi.
Giusto si era un po’ sbiadita nella memoria degli italiani la faccenda di Mangano, Previti, Dell’Utri, Cuffaro, Cesaro, Aiello, D’Alì, Mancuso …tutti collusi con la mafia, per cui, in prossimità del Patto del Nazareno n° 2, viene bene questo promemoria, così Renzi può sperare di fare incetta di voti di mafia freschi freschi e rivincere al Sud.
Altro che il diversivo di Repubblica per cui Grillo si sarebbe visto con Salvini! Qui cose grosse sono!

LA PROPOSTA DEL M5S SUI VACCINI
I giornali presentano un vero allarme sui vaccini in modo da spaventare la popolazione. Dicono che due bambini sono morti di morbillo, in realtà erano malati terminali di leucemia, e la leucemia distrugge il sistema immunitario, per cui sarebbero morti anche di un raffreddore e nessuno avrebbe titolato “Bambini morti di raffreddore”, ma i giornali e i tg dovevano favorire la Lorenzin che ha fatto un enorme regalo di miliardi alle multinazionali del farmaco. Ora i punti critici del decreto sono tanti. Intanto i decreti si fanno in condizioni di necessità e urgenza e lo stesso Gentiloni ha dichiarato che non c’era nessuna emergenza. Poi il decreto non prevede le risorse finanziarie a cui ogni legge è obbligata dalla Costituzione e le Regioni non sanno come procurarsele, a meno di non far pagare i vaccini alle famiglie o aumentare le tasse locali.
Si dice che i vaccini sono diminuiti per scarsa informazione ma non si fa nulla per aumentare l’informazione. Non fa nulla nemmeno per far vaccinare il personale scolastico e sanitario che può essere veicolo di infezione. Infine, al contrario di ogni Paese europeo, punta tutto su pesantissime pene.
Il M5S ha presentato una sua proposta di legge in Senato, che le elimina, prevede le risorse, chiede una monodose e non 14 sforacchiamenti sul bambino, corregge i punti critici, punta sull’informazione e chiede la creazione di una anagrafe vaccinale.
In Friuli Venezia Giulia già 1000 famiglie hanno contattato il Codacons per opporsi al nuovo decreto legge. Veneto e Liguria sono in rivolta. Il Veneto ha impugnato il provvedimento, per «lesione dell’autonomia regionale» con tutto che ha una copertura del 96% pur avendo rifiutato l’obbligatorietà. La Liguria chiederà in Conferenza Stato-Regioni che su sanzioni e divieto di iscrizione scolastica per 12 vaccinazioni il Governo faccia dietrofront. Poco prima la Provincia autonoma di Bolzano, che vanta tra le peggiori coperture vaccinali d’Italia, aveva approvato all’unanimità una mozione contro l’obbligatorietà, sulla spinta dei gruppi locali di genitori no vax che chiedevano addirittura asilo all’Austria per i loro figli. La Lombardia chiede di imitare Zaia. 300 famiglia di siciliane li rifiutano.
Certo il Governo può imporre il decreto con la fiducia, ma questo non farebbe che sottolineare il suo carattere dittatoriale e antidemocratico. E, considerando che il Governo Renzi-Berlusconi ha già imposto più di 77 voti alla fiducia, calpestando i diritti del Parlamento, continuare si questa linea sarebbe solo un’altra lesione alla democrazia.
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VACCINI
Imposimato, grande magistrato, Presidente onorario della Corte di Cassazione e grande difensore della Costituzione, ha scritto al Pres. Mattarella per denunciare come incostituzionale il decreto della Lorenzin che impone ben 12 vaccini obbligatori con alte sanzioni pecuniarie (7500 euro di multa), la non accettazione a scuola e la minaccia della sospensione della patria potestà.
Imposimato avverte che in base all’art. 32 della Costituzione, nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario: “Il decreto deve essere fermato dal Presidente in base all’art. 74, perché è un modo per imporre tasse e oneri alle famiglie meno abbienti”. (Tra l’altro il costo ricadrà sulle Regioni che sono già state abbondantemente taglieggiate dal Governo sulla Sanità e che dovranno aumentare le tasse o diminuire i servizi).
“L’Italia- scrive Imposimato- è tra i 10 Paesi del Mondo con la mortalità infantile più bassa. il Governo (Pd) ha strumentalizzato il picco epidemiologico del morbillo per imporre alle famiglie il decreto sui vaccini obbligatori, ma questo è inaccettabile e incostituzionale: è una tangente legalizzata, è un fatto criminale. Ci opponiamo alle lobby farmaceutiche criminali” (che due anni fa decisero, per aumentare i loro affari, di imporre ai governi questi 12 vaccini obbligatori e solo l’Italia ha accettato. Come mai? La Lorenzin ha querelato il 5stelle Sibilia perché chiedeva se c’erano state delle mazzette ma è abbastanza strano che di tutti i Paesi del mondo solo l’Italia abbia accettato).

RIDERE :- )
Un giovane, molto timido, una sera si reca in un bar dove vede una bella ragazza sola in un angolo che beve la sua aranciata. Dopo aver raccolto tutto il coraggio il ragazzo si avvicina alla giovane e le dice: “Posso sedermi qui a chiacchierare un po’ con te?”. Al che la ragazza, immediatamente e con un tono di voce altissimo, urla verso il giovane: “No, non voglio venire a letto con te, lasciami in pace!”. Tutti i presenti si voltano per osservare bene la coppia. Naturalmente il giovane, fortemente imbarazzato, abbandona il posto e torna sconsolato al suo tavolino. Dopo qualche minuto la ragazza si avvicina al tavolo del giovane e gli sussurra in tono accomodante: “Scusa per il casino di poco fa. Io sono una studentessa di psicologia e sto osservando le reazioni delle persone in una situazione fortemente imbarazzante”. Il giovane senza perdere tempo e a piena voce allora le grida: “Cosa? 100 euro? Meglio dormire da solo che con te!”.
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