MASADA 1865 11-7-2017 JE NE SUIS PAS FANTOZZI’
Renzi e la censura staliniana – Due anni fa Berlusconi, Maroni e poi Letta e Renzi hanno offerto l’Italia come unico sbarco a tutti i migranti dell’Africa perché l’Ue chiudesse un occhio sui nostri conti pubblici sbalestrati – Sadomasochismo – Fatta una pessima legge sulla tortura – Per oscurare Consip si colpiscono il pm e il giornalista – La crescita della corruzione – Il neoliberismo ha conquistato lo Stato, complice la sx – Correzione ai vaccini – Fantozzi – Quale democrazia? – Poesia: Ko un
Blog di Viviana Vivarelli
L’Italia, unico Paese al mondo dove il simbolo della Repubblica è la poltrona, anzi il divano.
Crisi italiana. La situazione è così grave che il Pd impiegherà più tempo per NON risolverla.
RENZI E LA CENSURA STALINIANA
Nemmeno al tempo delle stragi, nemmeno negli anni di piombo, si era visto un tale accanimento contro i pm (Woodcock) o la stampa libera (Lillo di IFQ), come quello fatto scattare da Renzi per oscurare lo scandalo della Consip che avvolge come una ragnatela l’ex presidente del Consiglio. In qualunque altro Paese del mondo uno scandalo simile, un appalto da 3,7 miliardi, l’appalto pubblico più grande d’Europa, che diventa merce di scambio in cambio di mazzette tra i vertici dello Stato o i loro parenti e amici con imprenditori già nel mirino della giustizia in cambio di mazzette… in qualunque altro Paese uno scandalo di tali proporzioni e con soggetti inquisiti di grado così alto avrebbe raso al suolo non solo Lotti o Tiziano Renzi ma l’intero Pd, morto per secoli a venire.
In Italia le alte sfere rignanesi infieriscono sul pm che ha sollevato l’indagine e sul giornalista che l’ha pubblicata, il quale ha tutto il diritto di difendere le sue fonti come la legge gli permette di fare.
Il giornalista è tenuto al segreto d’ufficio e non è tenuto a svelare le sue fonti (articolo 622 del codice penale). Ma Renzi è vendicativo e distrugge tutto quello che gli si oppone come un capo sovietico. Per cui aspettiamoci ritorsioni proterve sullo stesso Fatto Quotidiano. La democrazia e la legalità con Renzi sono morte. Abbiamo solo un tiranno che pretende di coartare lo Stato secondo i suoi voleri.
Grande fervore legislativo per salvare i colpevoli. Ma chi li salva gli innocenti???? E chi li tutela i cittadini?
Un giudice ha dato 4 mesi di carcere in direttissima a un uomo che ha rubato un pezzo di parmigiano in un supermercato: ma ci sarà uno solo di questo ladri di Stato che pagherà le sue malversazioni?
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Beppe Grillo scriveva:
“La Fiat potrebbe fare di più se potesse tagliare l’Italia”, lo ha detto Marchionne, senza neppure un balbettio, un minimo rossore, senza vergognarsi. E’ l’Italia che avrebbe potuto fare di più se avesse tagliato da tempo la Fiat che ha succhiato per decenni contributi statali, casse integrazioni, l’attività di decine di migliaia di operai, impiegati, ingegneri. Senza lo Stato italiano e senza il lavoro degli italiani, compresi tutto coloro che hanno comprato macchine Fiat, la Fiat non sarebbe nemmeno esistita.
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GLI ZOMBI RITORNANO
E ci risiamo con la Lega+Berlusconi+Renzi, la lurida accozzaglia che difende i forti per calpestare i deboli.
Non possiamo augurarci che l’Italia vada ancora peggio. ma con questa gentaglia è sicuro.
L’Argentina mostra che chi non ha sarà falcidiato, idem la Grecia. Ora tocca a noi. L’ultimo Paese d’Europa, grazie al caro Pd. Nella distruzione dei tre Paesi ‘c’è sempre stata, anima nera, Padoan che da noi è stato imposto a gran voce da quel criminale di Napolitano.
I poveri hanno solo da tremare ma chi ha scapperà all’estero col malloppo o lo imboscherà nei paradisi fiscali starà benissimo.
Gli elefanti possono anche andare a calpestare altra erba (come fa Marchionne) ma l’erba calpestata da noi rischia di non ricrescere mai più.
Vedi come i soldi vengono da vent’anni rimpiattati nei paradisi fiscali? Persino Moro aveva centinaia di milioni rimpiattati in Svizzera. La Lega se li faceva consigliare addirittura dalla ‘ndrangheta! Berlusconi di paradisi fiscali ne usa 63 e Antigua è addirittura di sua proprietà. Sai quante cose si risanano coi 40 (ormai) miliardi regalati da Renzi alle banche, coi 24 miliardi portati di corsa alla Nato, coi 124 miliardi di debito pubblico in più prodotti dai ladri di Stato renziani e dall’inetto Padoan, col 23 % di spesa militare in più voluto da Renzi per ingraziarsi l’Ue e con l’offerta vistosa di accogliere, noi e solo noi, tutti i migranti del mondo, purché l’Ue chiudesse un occhio sui nostri conti a rotoli e permettesse a Renzi una pratica di regalie e bonus per tenerlo appiccicato alla poltrona?
Vedi come l’inchiesta Consip su un Governo che ha fatto dei suoi appalti merce da suk sia affossata con una censura da Ghestapo? Mentre stampa e televisione sono sotto l’imperio di uno solo che è solo segretario di partito? Ti sembra democrazia tutto questo?
“Can you see?”
Riesci a vedere?
“Can you think?” “Riesci a pensare?” (da Matrix)
Xanadu: “Il maggior limite della sinistra piddina (prima ex-piccina) sta proprio nella sua cieca fedeltà alla linea della ditta, anche quando è scomparsa sia la linea, che la ditta.”
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Seafruit: “E’ tutto colpa di Grillo e del M5S, Renzi prima di fare il presidente del consiglio diceva che abolire l’articolo 18 era perfettamente inutile, che la scuola aveva necessità d’essere ricostruita a cominciare dalla messa in sicurezza degli edifici, che era inutile toccare le pensioni, che mai avrebbe toccato il nostro welfare, che i nostri istituti bancari erano sani ed invitando ad investire in Monte dei Paschi, che era a favore della riduzione dei compensi dei parlamentari e dell’eliminazione dei vitalizi, che bisognava rinunciare alle auto blu ed ai voli di stato, che la riforma della giustizia avrebbe visto delle serie leggi anticorruzione, contro il voto di scambio, antiriciclaggio e contro la tortura. Ma poi è arrivato Grillo ed il M5S, che viene accusato di essersi preso i voti della sinistra ed allo stesso tempo di avere contribuito alla vittoria del centrodestra nelle recenti elezioni amministrative, che lo ha costretto, poverino, a fare il contrario di quel che aveva promesso.
Mario Mauro: “Renzi e Alfano hanno accettato di accogliere tutti i migranti in cambio di più soldi dall’Ue”
Il governo di Matteo Renzi si è venduto l’Italia sui migranti. A sostenerlo, senza troppi giri di parole, è il senatore Mario Mauro, ex ministro della Difesa con Enrico Letta premier, ora di nuovo in Forza Italia. Intervistato dal Giornale, il big del Ppe ricorda come sia stato proprio Renzi, e il suo ministro degli Interni (fino a ieri agli Esteri) Angelino Alfano, a sottoscrivere con gli altri partner dell’Unione europea un accordo “che ci garantisse maggiore flessibilità sui conti pubblici in cambio di una accoglienza unilaterale dei migranti”. Tradotto: più soldi (spesso spesi per mance elettorali e iniziative di dubbio impatto sulla crescita) a patto che la patata bollente degli sbarchi fosse nelle mani della sola Italia. Mauro conferma dunque quanto rivelato anche dalla sua ex collega agli Esteri, Emma Bonino. “Sia Frontex Plus, sia Triton sono accordi caratterizzati dall’impegno di una parte dei paesi europei a offrire assetti per il salvataggio in mare senza farsi carico dei migranti. Quella svolta è arrivata con i trattati siglati dal governo Renzi. Fino alla firma di Triton un migrante recuperato da una nave inglese risultava di fatto in territorio inglese. Con il governo Renzi si è accettato che tutti quelli recuperati dalle missioni di europee arrivassero sul suolo italiano”.
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“Ci sono le impronte digitali di Matteo Renzi e dell’ex ministro degli Interni Angelino Alfano, oggi agli Esteri, sull’accordo «segreto» con i partner europei in base al quale tutti gli immigrati recuperati in mare da chiunque devono finire nei porti italiani.
Ce l’hanno fatta sotto il naso per motivi indicibili e questo spiega molte cose, prima di tutte la tranquilla fermezza con cui la Merkel e Macron rimbalzano qualsiasi richiesta di condividere la scomoda ospitalità. Germania e Francia hanno infatti già «pagato» all’Italia l’esenzione dando il via libera allo sforamento dei conti del governo Renzi grazie al quale l’Italia non è stata commissariata.
Renzi avrebbe, insomma, fatto uno scambio con l’Europa: io mi tengo i clandestini, voi digerite il mio disastro economico. Ora rimane da capire quale sia stato il vantaggio dell’allora ministro degli Interni Alfano, l’unico membro del governo che, per competenze, avrebbe potuto non accettare e denunciare il patto scellerato sulla pelle degli italiani.
La prima risposta è ovvia: pur di non perdere la poltrona, Alfano accetterebbe qualsiasi cosa. La seconda è veramente maligna. C’è chi, infatti, ricorda come persone a lui vicine e membri del suo partito abbiano messo in piedi a tempo di record il Cara di Mineo, il più grande e finanziato centro di accoglienza d’Italia, nonché un business milionario, peraltro finito nel mirino della magistratura per una sfilza di reati”. (fonte: Dagospia)
Questa, più o meno, è la verità che sta emergendo in questi giorni: noi ci facciamo carico di tutti i migranti che arrivano in Europa e il Pd può aumentare il debito pubblico buttando via soldi in mancette elettorali e leggi inutili quando non dannose.
Ma temo che ci sia dell’altro che ancora non è venuto fuori.
Dopo anni che, a parità di condizioni geopolitiche, il numero degli sbarchi era pressoché uguale, già con Mare Nostrum è cominciato ad aumentare e, con Triton di Frontex, è letteralmente esploso. In pochi anni sono sorte dal nulla decine di Ong che hanno l’unico scopo di prelevare questa povera gente dalle coste libiche e portarli in Italia. Perché? Vero che i finanziamenti fanno gola ma non potevano non sapere che presto saremmo arrivati al collasso, Cara o non Cara.
Non sarà che, affiancato allo sfruttamento di Stato, c’è anche qualche accordo mafia-scafisti? O peggio, non sarà un accordo a 3 (mafia-scafisti-Stato) visto che, quando Zuccaro sollevò il problema di queste Ong, tutta la stampa di regime, più qualche utile idiota in buona fede, si lanciò in una infame campagna denigratoria nei suoi confronti e in chi si permetteva di sollevare anche solo qualche dubbio?
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Chelli Otello
Vedere cose come questa mi fa dire che Europa e Italia sono da tragica barzelletta. La decisione della prima sezione della Suprema corte rischia di spazzare via un quarto di secolo di condanne per concorso esterno alla mafia. Chiunque sia stato ritenuto colpevole per fatti precedenti al 1994 può vedere annullata la sua condanna. A partire dall’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri. È la prima volta nella storia che una sentenza europea incide direttamente su una sentenza italiana passata in giudicato. Siamo alla mercé di uno stato europeo che non esiste.
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BLOG DI GRILLO
Mentre tutta Italia commenta sbalordita le parole di Emma Bonino, che in un’intervista ha rivelato come sia stato il governo italiano nel 2014 a chiedere all’Europa di gestire “noi” tutto il traffico di migranti nel Mediterraneo, chi è direttamente coinvolto brilla per il suo silenzio. Sarà forse un silenzio-assenso, quello dell’ex premier Renzi e dell’ex ministro dell’Interno Alfano, chiamati direttamente in causa dalle rivelazioni nonché dal Parlamento stesso per voce di Roberta Lombardi?
Non sanno che dire perché le cose stanno davvero così. Lo si è capito ascoltando ieri sera l’attuale ministro della Giustizia Orlando: interrogato in proposito, si è impappinato e non ha spiegato nulla. La Bonino ha detto il vero: il governo Renzi ha chiesto che fosse l’Italia a ricevere per intero, e da sola, tali migrazioni spesso descritte come “epocali”.
Non solo: Orlando ha anche aggiunto che fino a qualche tempo fa i migranti si limitavano a passare per l’Italia dirigendosi in altri Paesi, ma che ora “questo sistema è saltato, per una serie di ragioni”. Quali? Sta dicendo che non solo dobbiamo incaricarci di tutti gli sbarchi, le identificazioni, le richieste di asilo ed il mantenimento, ma dovremo ora tenere qui tutti, incluso chi non vuole starci (e sono la maggioranza)?
Il motivo di questa follia firmata a nostra insaputa e a spese di un Paese già in ginocchio per la crisi, lo sanno solo Renzi, Alfano e i loro accoliti al corrente dell’affarone servito all’Europa. La colpa è solo ed unicamente loro e devono prendersene la responsabilità. Perché l’hanno fatto, ci chiediamo di nuovo? Solo per foraggiare quel mondo di mezzo in cui il PD sguazza? O anche per vantaggi sui conti pubblici? E soprattutto: ora come ne usciamo? Non certo facendoci elargire 4 spicci, e tornandocene a casa da Tallin con le pive nel sacco e i porti aperti.
Siamo lo zimbello dell’Europa, che ci ha chiuso i confini in faccia, e per giunta in violazione di Dublino grazie ai masochistici accordi firmati da governi Pd che pensano ai loro interessi e non a quelli dei cittadini.
SADOMASOCHISMO
Giulio
Secondo Erich Fromm, il carattere psicologico dominante nella nostra società è il
“sadomasochismo”, inteso come sottomissione ai potenti e conscio o inconscio disprezzo dei deboli. Secondo Fromm, chi non è “sadomasochista” è sano in una società mentalmente malata. Il modello di Fromm è una possibile spiegazione del come mai persone di intelligenza e cultura sopra la media sembrano contestare il potere, però alla fine, com’è come non è, sono dalla parte del potere. Io penso che tutti noi decidiamo con la pancia, e poi razionalizziamo con supercazzole più o meno raffinate e più o meno colte, più o meno vere. Ci possiamo dividere in due macro categorie: quelli che di fronte al potere sbavano e quelli che di fronte al potere hanno l’ irrefrenabile desiderio di mandarlo a quel paese.
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Scoperta la famosa particella Xi, il collante dell’universo. Renzi la sta cercando furiosamente dentro e fuori il Pd, per tenere insieme il suo universo. Per ora ha trovato solo la particella VaffanXu che è quella che disgrega ogni universo.
PROFEZIA
Viviana Vivarelli
Sono nata alla fine della 2° guerra mondiale, prima di Nagasaki.
Ho cavalcato il miracolo italiano quando ricostruzione e sviluppo ispiravano tutti e l’Occidente si rialzava dalle rovine della guerra.
Ho superato i terrori della bomba durante la Guerra Fredda.
Ho gioito degli stop alla proliferazione atomica e della perestroika di Gorbaciov.
Ho visto allargarsi nel mondo le menzogne neoliberiste, le grandi multinazionali, gli organismi economici planetari che ancor oggi dettano ordini ai Governi e li piegano alle ricette della debitocrazia, che riduce in rovina gli Stati e li obbliga a svendere beni e diritti, a distruggere il welfare, a prostituire il lavoro. Che racconta loro che i debiti si pagano facendo altri debiti, ma questo nel privato si chiama USURA, e nel pubblico COLONIALISMO. Nessuno è mai uscito dai debiti facendo altri debiti. Fare altri debiti significa solo diventare più schiavi.
Ho visto sorgere di contrappasso un nuovo pensiero che non era né marxismo né mercatismo e non era basato sul lucro o sul PIL, ma universalizzava tutto il mondo partendo da una democrazia dal basso. Ho visto i dubbi e le crisi e le speranze che si accompagnano a una nascita nuova.
Ho visto gli attentati alle Torri e il barbaro regime bushiano, la democrazia esportata con la guerra e l’indebitamento che cresceva e cresceva, ho assistito al fallimento del sistema di mercato, imposto dal capitalismo statunitense per un nuovo “colonialismo da sistema”, che spezza le reni ai popoli, non con le bombe, ma con le Borse, le Banche e le Agenzie di Rating.
Ho visto un nemico molto più subdolo di Al Qaeda, molto più feroce degli eserciti mercenari o degli ordigni nucleari, che atterrava gli Stati non col napalm o l’uranio impoverito, ma attraverso le perversione di un sistema bancario e borsistico intoccabile e considerato come sacro, fatto di derivati, sub prime, vendite allo scoperto, tassi di interesse usurai, speculazioni senza controllo, paradisi fiscali.. con l’arroganza di non sottostare a nessun freno o limite, sopra ogni senso di giustizia e di sopportazione.
Ho contato l’inanità degli interminabili e vacui G8, sempre dei soliti pochi pagliacci, mentre il 3° Mondo cominciava a divorare il 1°, e i Ministri andavano a prendere ordini dal Fondo Monetario e dalla Banca Mondiale, o da quelle Europea che era la sua filiale, come un grande Moloch che avrebbe digerito tutto, anche la nostra libertà di vivere.
Ho visto acutizzarsi i poteri politici delle Chiese, che quanto più si gonfiavano di potenza terrena, tanto più si svuotavano di spiritualità e di umanità e infierivano su donne e bambini.
Oggi vedo fallire i dinosauri del Capitale, quelli che si muovevano nel mondo come Imperatori: gli Stati uniti, il Giappone, l’Inghilterra, l’Europa…schiantati dalle loro stesse armi come terroristi a cui deflagra la bomba in mano.
Eppure stentano ancora a riconoscere i segni della fine. Come lebbrosi le cui piaghe sono plateali agli occhi di tutti, continuano a credersi immortali nell’accanimento di un sistema economico che era in agonia 30 anni fa e che oggi mostra solo segni terminali.
Ma ancora lo zombi avanza, ancora i suoi funesti guardiani credono di poterlo usare per dominare la Terra, finché il decrepito Frankenstein non li atterrerà definitivamente.
L’Utopia Imperialista del Grande Capitale Internazionale è fallita, il Neoliberismo è fallito, l’atroce Pil è fallito, il mito della Crescita continua è fallito, eppure il Male non si arrende.
Negli anni tardi della mia vita sono destinata ad assistere a questa scomposta agonia, la morte tremenda di un malato che non muore, di un sistema marcio e fatiscente che non si arrende all’evidenza della sua fine.
E allo stesso tempo l’ineluttabilità di questa fine riempie il Mondo di speranza. Un’Era Nuova sta per nascere. E si chiama Nuova Democrazia. E che io la veda o no, non importa. Essa splenderà sul mondo , anzi essa ha già cominciato a sorgere. E io, se voglio, posso farne parte.
ESSERE OTTIMISTI
Il futuro può sempre superare le nostre previsioni più ottimistiche.
Lumiere (inventore del proiettore cinematografico) disse: “La mia invenzione è priva di applicazioni commerciali”.
E l’IBM valutò che la costruzione del computer portatile (pc) non avrebbe avuto futuro. Il primo elaboratore programmabile immesso sul mercato dalla DEC, il PDP-1 del 1960, vendette solo 49 esemplari.
Il famosissimo libro “L’interpretazione dei sogni ” di Freud, uno dei libri più diffusi nel mondo, che avrebbe segnato la nascita della psicoanalisi moderna, fu scambiato per un testo esoterico e in 6 anni vendette solo 354 copie.
Marconi non era nemmeno laureato, e la sua invenzione strepitosa, il telegrafo senza fili, la cui evoluzione portò ai moderni sistemi di radiocomunicazione, la televisione ecc. trovò solo critiche e rifiuti negli accademici dell’epoca che lo considerarono un millantatore.
Anche la democrazia diretta ha avuto notevoli denigratori.
Tutto questo è rassicurante se non entusiasmante.
Non abbiamo che da sconfessare gli scettici e i molestatori. E, per Diana, lo faremo!
Conoscenza significa libertà
Oggi il neoliberismo tiene in pugno i popoli grazie ad una disinformazione diffusa che fa leva soprattutto sugli anziani, spesso analfabeti di ritorno oppure omologati a preconcetti creati dal potere per non destabilizzare i gruppi di comando che desiderano solo la conservazione dello status quo
Non è un caso se i giovani, che sono informatizzati e si liberano più facilmente dalle false credenze politiche, rompono coi tabu ufficiali e sono la parte più consistente dell’elettorato a 5stelle.
FATTA UN PESSIMA LEGGE SULLA TORTURA
Dopo 4 anni si sono decisi finalmente a introdurre nel nostro ordinamento il reato di tortura, ma mai che facciano una legge chiara e netta, per cui perché si possa parlare di tortura ‘una pluralità’ di condotte criminose, per cui se ti stuprano o ti buttano in fondo alle scale o ti bruciano i cogliono con i fili elettrici, ma lo fanno in una volta sola, “tortura non è”!!! Per dirla meglio, con questa legge i delitti della Diaz e di Bolzaneto resterebbero impuniti.
Hanno votato a favore dell’inutile legge sulla tortura: Pd e Ap. Contro Forza Italia, Cor, Fratelli d’Italia e Lega. Ad astenersi sono stati M5S, Sinistra Italiana, Mdp e Scelta civica. La legge fa così schifo che Manconi che l’aveva presentata si è rifiutato di votarla. Magistratura democratica aveva giudicato il testo ” confuso, inapplicabile e controproducente” e invitava deputati “a tornare alla definizione del crimine scritta nella Convenzione Onu contro la tortura, cioè la versione più seria, equilibrata e condivisa al momento disponibile”. A chiedere all’Italia di colmare il vuoto normativo era stata la Corte europea dei diritti umani con la sentenza Cestaro contro Italia (sul caso Diaz) dell’aprile 2015 e lo aveva ribadito con la nuova condanna inflitta al nostro Paese il 22 giugno scorso. “Il testo in esame non sarebbe applicabile alla maggior parte dei casi che la Corte europea qualifica come tortura”.Il commissario europeo per i diritti umani ha bocciato il ddl oggi approvato esprimendo mille preoccupazioni di fronte alla sua concreta inutilità. I deputati del M5s si sono astenuti: “Dopo quasi 30 anni dalla ratifica della convenzione Onu dopo ben tre condanne in sede di Corte europea dei diritti dell’uomo, non sono riusciti ad approvare una legge che punisca per davvero il reato di tortura. È un giorno amaro, in cui il Pd partorisce l’ennesima normativa che troverà difficile applicazione, con paletti e scappatoie che di fatto potrebbero lasciare impuniti i colpevoli e creare caos nei tribunali. Ecco perché ci asteniamo, perché questa legge è scritta male”.Lo stesso dice Sinistra italiana.
Fratoianni: “Questa legge è un pasticcio perché non permetterà di perseguire in modo efficace chi si rende autore di questi orrendi atti”.
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Commenti di vari Blogger:
-Quindi se io prendo un tizio e gli faccio il water boarding – ma solo una volta, eh – vado liscio? Evvai!
-Ignazio Silone diceva che esistono due tipi di fascisti: i fascisti e gli anti fascisti
-Per fare il male ed essere coperti basta essere politici o agenti di polizia.
-Funziona così in Italia. Loro sono loro e noi non contiamo niente.
Ricapitolando: il pianeta di guarda come cacche per via di quella “cosuccia” capitata a Genova al G8, una pagina infamante nella storia della Repubblica, della società e della legalità del paese. Siccome vengono TORTURATI ragazzi provenienti da ovunque nel Mondo, inizia il tam tam che fa puntare tante dita accusatrici verso il paese.
Passano gli anni e tra una porcheria e l’altra nel tentativo di depistare e di impedire che i COLPEVOLI fossero puniti, si arriva ad una legge che potremmo catalogare tra le SOLITE PORCHERIE A CUI SIAMO ABITUATI che non risolve il problema, che non serve a nulla se non a poter dire che “NOI ALMENO UNA L’ABBIAMO FATTA” , lasciando ovviamente tutto come prima perché nel nostro paese un po’ di sana tortura non la si nega a nessuno.
Credo che nella legge ci sia anche qualche comma specifico che obbliga ad alzare di grado qualsiasi colpevole delle forze dell’ordine, meglio se apicale e RESPONSABILE…
Le cose si fanno per bene o non si fanno, vero Renzi?
-Squallidi pagliacci.
-Finalmente c’è la legge …ma se ti torturano una volta sola è tutto a posto. La seconda ..ti chiedono scusa. La terza ti fanno un bel funerale.
-Rivotateli ..questi sono quelli competenti!!
-Quindi si può picchiare a sangue un cittadino inerme per ore, senza incorrere nel reato di tortura, purché non ci siano pause nel pestaggio.
-Complimenti allo chef e ai suoi camerieri.
-Questa legge ë una vergogna..una presa per i fondelli..una totale vergogna e un’ulteriore violenza contro tutte quelle persone che subirono atti di tortura..e verso quelle persone che purtroppo li subiranno perché questa legge é del tutto inutile ed inapplicabile..per cui gli uomini in divisa avranno ancora per molto tempo mano libera nel torturare e picchiare cittadini che dovrebbero vivere in uno stato di diritto..uno stato che di diritto ha ben poco..VERGOGNA!
GUARDIE E LADRI
Marco Travaglio
Lavorare con la Guardia di Finanza in redazione senz’aver evaso un euro di tasse né essere accusati di averlo fatto è già piuttosto seccante. Ma leggere nel decreto di perquisizione della Procura di Napoli che essa “sorge sulla base di una denunzia-querela dei difensori di Romeo Alfredo, in cui si lamenta la pubblicazione di notizie coperte da segreto che peraltro avrebbero natura diffamatoria per la posizione del loro assistito”, non sappiamo se faccia più ridere o più piangere. Il preclaro denunziante che il noto criminale Marco Lillo avrebbe diffamato pubblicando atti della Procura che ci perquisisce è quel Romeo che la Procura che ci perquisisce ha fatto arrestare quattro mesi fa per corruzione e indagato un anno fa per associazione per delinquere e concorso esterno in associazione camorristica. Cioè: quello che per i pm di Napoli è un ladro e un amico della camorra chiede da Regina Coeli alle guardie di punire il giornale che ha pubblicato le loro carte che gli danno del ladro. E le guardie eseguono. In trent’anni e passa di cronaca giudiziaria ne avevamo viste tante, ma questa ci mancava. L’accusa di aver diffamato Romeo potrebbe sussistere se avessimo pubblicato atti falsi, ma in quel caso i pm non potrebbero procedere per rivelazione di segreto d’ufficio. Siccome abbiamo pubblicato atti veri, non può sussistere alcuna diffamazione. Ergo la perquisizione “sulla base di una denunzia- querela dei difensori di Romeo” non sta né in cielo né in terra.
Ciò che la Procura non può dire è che della reputazione di Romeo non gliene può importare di meno, altrimenti non l’avrebbe fatto arrestare. Ciò che cerca, dietro il paravento di Romeo, è la nostra fonte. Ma non può ammettere neppure questo: la Corte europea dei diritti dell’uomo ha diffidato più volte gli Stati dal tentare di risalire alle fonti dei cronisti attraverso perquisizioni, intercettazioni, incriminazioni per reticenza. Tutte violazioni dell’art. 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, come ha confermato la Cassazione. Eppure quella norma ieri è stata ripetutamente violata dai pm di Napoli, a maggior ragione in quanto Lillo non è neppure indagato, con un mega-blitz che nemmeno per la camorra: una ventina di militari sguinzagliati fra Roma, Padova e la Calabria (dove il putribondo figuro tenta di farsi qualche giorno di ferie).
E precisamente: nella sede del Fatto, nelle case romana e calabrese di Lillo, in quella dell’ex moglie, in quelle del padre 96enne a Roma e in Calabria, nella tipografia di Grafica Veneta a Trebaseleghe. Perquisizioni, ordini di esibizione, cassetti scassinati, computer e telefonini sequestrati ‘ndo cojo cojo, persino all’ex moglie e alla compagna giornalista di Lillo e financo all’art director e responsabile grafico del Fatto, Fabio Corsi. Quando viene perquisita una persona, tipo un giornalista, che può opporre il segreto professionale, per evitare atti invasivi come il sequestro indiscriminato degli strumenti di lavoro e di comunicazione, è obbligatorio per legge l’“ordine di esibizione”. Lillo non era a Roma, ma ha acconsentito via telefono (quello del figlio: il suo l’avevano sequestrato) a esibire tutti i file richiesti. Ma i finanzieri hanno avuto l’ordine di sequestrargli tutto indiscriminatamente, aggirando la legge con la scusa che poteva esserci “altro”. E tanti saluti al suo diritto di tutelare le fonti, senza che neppure un giudice l’avesse sollevato dal segreto, imponendogli di rivelare il suo informatore per cause di forza maggiore. Tutte queste forzature sono state verbalizzate dal nostro avvocato, che presenterà ricorso contro questa catena di atti abnormi e illegittimi.
Ora però è il momento di uscire dai tecnicismi, che pure ci pare doveroso far conoscere ai nostri lettori, e alzare lo sguardo. Non siamo né il primo né l’ultimo giornale a pubblicare notizie segrete e a subirne le conseguenze. Anzi, ce la siamo proprio andata a cercare: quando si tocca il più intoccabile degli intoccabili – Matteo Renzi – bisogna prepararsi a tutto. Anche a due inchieste parallele e invasive quant’altre mai, a caccia delle fonti (solo le nostre) che ci hanno svelato notizie segrete (ma anche, come vedremo, non segrete). Non solo quella della Procura di Napoli, ma anche quella dei pm di Roma, che per la prima volta nella storia hanno indagato un pm, Henry John Woodcock, e la sua compagna, Federica Sciarelli, sequestrandole telefono (Lillo ha già dichiarato, e metterà a verbale quando sarà sentito, che le sue fonti non sono loro: altrimenti non avrebbe parlato al telefono neppure con la Sciarelli). Pare che le due Procure si siano convinte di una macchinazione eversiva di uomini del Noe tramite fughe di notizie sull’inchiesta Consip (quella su tangenti, traffici d’influenze, appalti truccati e soffiate istituzionali agli indagati: tutti fatti che non sono minimamente in discussione) per colpire presunti nemici interni: il comandante dell’Arma, generale Tullio Del Sette (che a fine anno, quando il Fatto parlò per primo dell’inchiesta, doveva essere confermato dal governo); e il servizio segreto civile Aisi (con accuse false a vari 007). Così giustificano l’incredibile spiegamento di forze, mai usato da alcuno per una fuga di notizie, nè da loro per le soffiate che hanno rovinato l’inchiesta principale, quella su appalti truccati e tangenti pagate o promesse.
Se i telefoni di Lillo, della sua compagna e di quella di Woodcock sono nelle mani degli inquirenti, quelli di babbo Tiziano e del figlio Matteo, ma anche dei generali Del Sette e Saltalamacchia ecc. non sono mai stati sequestrati e i loro uffici e abitazioni non sono mai stati perquisiti. Come se fosse più grave pubblicare notizie su un giornale che avvertire una banda di presunti ladri perché tolgano le cimici, smettano di parlare e trafficare per pilotare il più grande appalto d’Europa.
E di quali notizie segrete stiamo parlando, poi? Quella su cui indaga Roma, che poi scatena il bis di Napoli, è la perquisizione del Noe alla Consip il 20 dicembre 2016, con l’interrogatorio di Marroni che accusa Lotti, Del Sette e Saltalamacchia, indagati subito dopo. Quanto poteva durare il segreto su quel plateale blitz di un manipolo di carabinieri in un ufficio pubblico popolato da decine di dipendenti e funzionari? Se la notizia non fosse uscita sul Fatto il 21 dicembre, l’avrebbe raccontata qualche altro giornale il 22, perché era un fatto pubblico, un segreto di Pulcinella, che fra l’altro non ha danneggiato nè avvantaggiato nessuno (gli indagati sapevano già tutto da mesi grazie alle loro fonti istituzionali). E il registro degli indagati, almeno a Roma, non è mai stato top secret, viste le infinite notizie di iscrizioni anche eccellenti pubblicate quasi in tempo reale. Non solo: dell’inchiesta Mafia Capitale sapevano diversi giornalisti molto prima degli arresti, tant’è che avevano già riempito fior di articoli, libri, persino film e fiction. Infatti i due poliziotti indagati per aver avvertito Massimo Carminati furono poi prosciolti perché la notizia era ormai di dominio pubblico. Qualcuno ha mai perquisito giornalisti, fidanzate, stampatori, grafici, fuochisti, macchinisti e ferrovieri per smascherare la fonte? Non risulta.
La Procura di Napoli indaga invece sulla pubblicazione delle due informative del Noe su Consip: quella del 9 gennaio e quella di febbraio 2017. Ma la seconda era stata depositata agli atti dalla Procura di Roma, dunque non era segreta. E la prima, segreta, fu pubblicata da tutti i maggiori quotidiani il 4 marzo, mentre il Fatto una volta tanto la ebbe solo l’indomani: eppure gli unici perquisiti siamo noi. Il Fatto pubblicò la telefonata top secret dei due Renzi, così come un noto settimanale riportò il verbale segreto di Marroni: e gli unici perquisiti siamo sempre noi. Il che ci rafforza nella convinzione che non ci abbiano perquisiti per tutelare l’onorabilità di Romeo, ma per farci sputare la fonte. Cosa che, purtroppo per loro, non possono fare.
CORREZIONE AI VACCINI
Sotto l’onda delle rimostranze popolari e con l’emergenza delle Regioni che non sanno come coprire i costi, la Lorenzin ha deciso di togliere dall’obbligo due vaccini, di togliere delle pene la sospensione della patria potestà e di abbassare la multa da 7.500 euro a 3.500.
Ricordiamo che altrove si agisce diversamente. Il 10 maggio il Parlamento svedese ha respinto 7 proposte che avrebbero promosso le vaccinazioni obbligatorie. Il governo svedese ha deciso infatti che le politiche di vaccinazione forzata sono contrarie ai diritti costituzionali dei loro cittadini.
La Svezia, invece di aderire alla pressione delle aziende farmaceutiche o delle tattiche spaventose dei media mainstream, ha adottato la decisione di rifiutare l’applicazione della vaccinazione obbligatoria ai suoi cittadini. Infatti, un tale mandato, hanno affermato, violerebbe la Costituzione del paese.
Anche altri fattori hanno influenzato questa decisione. Da un lato c’è stata la pressione dei cittadini che hanno manifestato chiaramente il loro dissenso oltraggio al concetto di vaccinazioni forzate. Il testo di uno dei moti relativi alla decisione ha rilevato che i parlamentari avevano osservato una grande resistenza a tutte le forme di coercizione per quanto riguarda la vaccinazione.
I politici hanno anche citato alcuni dati dal sistema sanitario svedese (NHF) che hanno rivelato frequenti e gravi reazioni avverse al vaccino MMR (morbillo, orecchioni e rosolia) ed hanno osservato che tali reazioni sono specificate anche nel foglietto informativo del vaccino. I politici hanno affermato che siccome i bambini dovrebbero ricevere due dosi di questa vaccinazione, questi considerevoli rischi sarebbero raddoppiati. Inoltre hanno sottolineato che tali rischi non erano limitati al vaccino MMR, ma che altri vaccini causavano reazioni avverse simili.
Cettina de Giosa
Prendo spunto da un post per una riflessione: un governo che vuole farci credere di voler incrementare il lavoro approvando la legge Biagi, i voucher lavoro, contratto a progetto (poi abolito), ed altri similari, che governo è?
Un governo che obbliga un cittadino a corrispondergli la metà del proprio guadagno senza ottenere nulla in cambio, che governo è?
Un governo che ci costringe ad accettare che la loro corruzione dilaghi senza operare alcun provvedimento per frenarla ed eliminarla, che governo è?
Un governo che, con i nostri soldi, ci costringe a salvare le banche asserendo che, salvando le banche, si salva anche l’economia traballante del paese, che governo è?
Un governo che non ci permette di curarci operando continui tagli alla sanità, ma ci costringe ad iniettarci ben 12 vaccini, che governo è?
Non abbiamo bisogno di un governo che ci maltratti, abbiamo bisogno di un governo che ci rispetti ed agisca per il bene comune!
Il NEOLIBERISMO HA CONQUISTATO LO STATO, COMPLICE LA SX.
Berluscameno
Fantozzi non poteva neppure immaginare che il fine ultimo del Socialismo si trasmutasse in quella avventura senza senso di condurre l’umanità degli attuali dipendenti nella più cupa schiavitù, tipo laogai cinesi.
E’ falso che il liberismo fosse contro l’ingerenza dello Stato in economia. Mentivano: il neoliberismo ha assoluto bisogno dello Stato, per creare leggi favorevoli alle multinazionali e alle banche, moltiplicando i loro profitti speculativi.
Senza la complicità della sx, il neoliberismo non avrebbe raggiunto un tale grado di penetrazione e perversione.
Le politiche ultra liberiste, dalla Thatcher a Reagan nei primi anni ’80, si sono perfezionate con la terza strada di Blair, che ha cantato le lodi del mercatismo facendone il principio ispiratore di un’intera stagione di contro-riforme (alla Renzi) che ha smantellato welfare, diritti del lavoro e solidarietà sociale.
La sx si è convertita alle ragioni del management, ripetendo l’arrogante bugia di presentarsi come portatrice di un valore in netto contrasto con strategia della spoliazione statale attribuita dalla dx..
Due bugie: la SX NON HA DIFESO UN BEL NIENTE , e la dx – anziché svuotare lo Stato lo ha plasmato in funzione pro-business.
Già da tempo il neoliberismo aveva precisato la funzione fondamentale dello Stato subalterno ai mercati la priorità nei programmi economici e sociali. Quindi uno Stato in funzione di grandi interessi economici.
Il cosiddetto laissez faire è rimasta solo una delle posizioni del neoliberismo. Invece proprio lo Stato garantisce la realizzazione non della concorrenza sempre e dovunque, ma della prevalenza degli squali del mercato e la monetizzazione di ogni cosa.
La distinzione tra dx e sx è stata un falso. La sx attuale si è consegnata anima e corpo al predominio del profitto più alto, distruggendo il patrimonio di Keynes.
Questa è una post-sx, che ha realizzato la scomparsa della lotta delle classi ma non nel senso di Marx, nel senso dell’annientamento totale delle classi media e bassa.
La responsabilità della sx, specie nell’accettazione dell’euro, ha fornito alla dx finanziaria e bancaria i suoi strumenti istituzionali. Lo Stato a servizio delle banche e dei potenti. La sx ha fregato un’intera umanità di lavoratori, stravolgendo giorno dopo giorno il modo di intendere il ruolo del lavoro, la dignità della persona, il rispetto della vita. La solidarietà sociale è scomparsa, risucchiata dalla cessione della sovranità monetaria ai nemici della classe subalterna! Ed è stato grazie a questa cessione che il neoliberismo ha vinto.
(E ora siamo arrivati alla chicca finale: come nella Germania hitleriana lo scontento della gente fu buttata su un capro espiratorio che furono gli emarginati e gli ebrei, i poveracci di oggi, disoccupati e malpagati sono buttati contro i nuovi emarginati: i migranti. E il cerchio si chiude).
Quando milioni di poveracci sono convinti che i propri problemi dipendano da chi sta ancora peggio, siamo di fronte al capolavoro delle classi dominanti.
LA CORRUZIONE
Il Governo ha sfornato l’ennesima riforma della giustizia con leggi contro la corruzione, non certo un miglioramento etico ma l’ennesima presa per i fondelli che non colpirà nessuno degli imputati eccellenti.
Diceva 7 anni fa uno degli uomini migliori d’Italia, Pier Camillo Davigo, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione ed ex pm del Pool di Mani Pulite ai tempi di Tangentopoli, autore del volume “La corruzione in Italia: percezione sociale e controllo penale”.
«Credo che anche questo disegno di legge non abbia in realtà alcuna efficacia nei confronti dei reati che dice di voler perseguire. Si possono anche inserire pene più severe per la corruzione, persino l’ergastolo, ma questo non risolve nulla. Si devono invece introdurre delle norme che aiutino a far emergere la notizia di reato. Altrimenti si finisce per avere delle pene molto severe per dei reati che non si possono scoprire. Le faccio un es.: in 20 anni alla Corte di Appello di Reggio Calabria ci sono state solo 2 condanne per corruzione. Se si vuol credere che quella è un’isola felice va bene, ma forse c’è qualcosa che non va.
La corruzione è un reato che solo in minima parte viene denunciato. La differenza tra i casi denunciati e quelli che davvero accadono è molto elevata e si deve trovare un modo per far emergere questo sommerso».
Oggi questo è molto più difficile. Le leggi degli ultimi anni, approvate sia da dx che da sx, hanno depenalizzato una serie di reati finanziari che aiutavano a smascherare la corruzione. L’abuso di ufficio oggi è molto difficile da provare, il falso in bilancio è stato in gran parte depenalizzato. Ed era proprio dal falso in bilancio e dai fondi neri creati in questo modo dalle aziende che partivano spesso le indagini per corruzione. Senza parlare dei tempi di prescrizione che hanno trasformato i processi in una corsa contro il tempo prima che scadano i termini.
La corruzione non ha effetti nefasti solo dal punto di vista etico, ma anche pratico. In altri termini, costa moltissimo a tutto il Paese e a tutti i contribuenti. Ci sono settori economici che dopo la scoperta di vicende di corruzione hanno visto crollare i prezzi degli appalti anche del 50%. Senza dire che prendersi un appalto con le mazzette è una distorsione del mercato e della libera concorrenza, e ha come conseguenza una minore efficienza delle imprese.
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Sono passati 7 anni. Nulla è stato fatto. La corruzione italiana ha continuato ad aumentare. Nella diligentissima Germania c’erano in carcere per corruzione 8.600 persone, in Italia UNDICI! 11 nel Paese che per corruzione è primo in Europa per un ammontare di denaro frodato che equivale alla metà dell’intera corruzione europea: 60 miliardi. Ed è così che arriviamo al caso Consip che coimvolge la prima autorità dello Stato e i suoi amici, il padre persino. E cosa fa il Pd per combattere la corruzione? Attacca il pm che ha aperto l’inchiesta e attacca il giornalista che l’ha fatta conoscere!!! “Bisogna fare emergere il sommerso. Deve uscire allo scoperto la notizia del reato”, diceva Davigo. Ma il Partito democratico oggi lo sotterra più profondo intimidendo, come una nuova Gestapo, chi vuol far luce sui delitti del Potere.
FANTOZZI
Gilioli
Villaggio ha descritto lo schiavismo umiliante del mondo del lavoro com’era prima della globalizzazione e prima che l’epocale vittoria del liberismo estremo polverizzasse ogni argine, ogni regola, ogni patto. Ci faceva ridere, perché caricaturava e portava all’estremo quello che milioni di persone realmente vivevano nei loro polverosi e grigi luoghi di lavoro. Lo schiavismo di oggi non è nemmeno caricaturabile perché è già all’estremo in sé, non può essere portato oltre con la chiave del grottesco.
Non si riesce più nemmeno a ridere, parlando di lavoro, oggi.
Ai tempi del ragionier Fantozzi c’erano almeno uno stipendio fisso, un orario di lavoro, dei compiti precisi, dei ruoli. Non c’era il disfacimento attuale, quel limbo di insicurezza e di annientamento a cui la politica perversa di Renzi e del Pd ci ha portato, con un Ministro Poletti che spara numeri a caso negando anche l’aumento di disoccupazione e la crisi senza futuro di cui è la vestale demenziale.
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Non ho mai sopportato Fantozzi. Soffro di un caso raro di accentuata empatia. Mi faceva stare troppo male. Mentre gli altri ridevano, a me veniva il mal di stomaco. Guai a risvegliare il Fantozzi che c’è in te!
Citazioni di Ugo Fantozzi
-Il megapresidente è uno stronzo, è! Certe volte mi viene voglia di scriverlo in cielo, così… (Fantozzi contro tutti)
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-Io, Pina, ho una caratteristica: loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile, e sai perché? Perché sono il più grande perditore di tutti i tempi. Ho perso sempre tutto: due guerre mondiali, un impero coloniale, otto – dico otto! – campionati mondiali di calcio consecutivi, capacità d’acquisto della lira, fiducia in chi mi governa… e la testa, per un mostr… per una donna come te. (Fantozzi contro tutti)
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-Io non mi permetterei mai di giocare, si figuri se mi permetterei di vincere, sire. (Il secondo tragico Fantozzi)
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-Mi scusi, le spiace se mi sago, mi sidio, mi sagghio… (Fantozzi va in pensione)
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– Carriera di Fantozzi, primo scatto: direttor. lup. mann. figl. di putt., aveva diritto a: segretaria in minigonna, cartella per la firma in pelle di vitello e macchina con autista a disposizione. Secondo scatto: direttor. dott. ing. gran. ladr. di gran croc. pezz. di merd.: due segretarie in body, quattro telefoni cellulari, cartelle per la firma in pelle di cobra… e fastosa limousine con autista omosessuale. Terzo scatto di Fantozzi: gran farabutt. ladr. matricolat. paracul.: quattro segretarie in topless, cartelle per le firme in pelle umana di extracomunitario… elicottero personale e tre portaborse. Ma quando ottenne un cocchio a due pariglie bianche con lacchè e il diritto al potere temporale, Fantozzi si trovò di fronte ad una nuova inquietante qualifica: natural. prestanom. omm. di pagl. gran test. di cazz.. (Fantozzi alla riscossa)
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Voce Narrante : Dopo quella diamantata pazzesca la contessina Serbelloni Mazzanti Vien Dal mare gli fece conoscere alcuni amici e gli presentò nell’ordine: la signora Bolla, i coniugi Bertani, la contessa Ruffino, i fratelli Gancia, Donna Folonari, il barone Ricasoli, il marchese Antinori, i Serristori Branca e i Moretti, quelli della birra. A metà di quel giro di presentazioni Fantozzi era già completamente ubriaco!
[Fantozzi e la Contessina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare]
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. ‘Megapresidente Arcangelo: Lei è convinto di quello che ha scritto di me? – Fantozzi: Io non l’ho scritto, io l’ho solo pensato! – Megapresidente Arcangelo: Lei non deve pensare, Fantozzi, questo è il suo errore’.
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‘Il suo è culo, la mia è classe, caro il mio coglionazzo!’
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‘Era il Mega Direttore Galattico in persona, colui che nessun impiegato al mondo era mai riuscito soltanto a vedere. Correva anzi voce che non esistesse neppure, che non fosse un uomo, ma solo un’entità astratta’
QUALE DEMOCRAZIA?
Paolo De Gregorio
Il termine “popolo”, pur abusato e quasi sempre a sproposito, è un sostantivo generico in cui ci può essere di tutto, da Berlusconi all’ultimo barbone, e l’etichetta “populista”, che si vuole appiccicare a chi si riferisce al popolo, ha un carattere denigratorio e dispregiativo come se si trattasse di una parolaccia.
In realtà quando parliamo di “ceti popolari” non facciamo certo riferimento ad avvocati, notai, imprenditori, commercianti, alti gradi militari e di banche, ma tutti pensiamo che si tratti di persone a basso reddito e bassa cultura, che pur tuttavia rappresentano la maggioranza della popolazione italiana. I segmenti principali sono pensionati sotto i 1.500 euro mensili (10 milioni), disoccupati (3 milioni), salariati sino a 1.500 euro (circa 4 milioni, dato non individuato da fonte ufficiale), percettori di pensione e assegno sociale (857.000), invalidi civili (2.960.000), lavoratori pagati con voucher (1.932.905 nel 2015) e quelli precari.
Sarebbe giusto fare riferimento a questi strati sociali, che hanno interesse materiale a migliorare la loro condizione di vita, quando si parla di popolo, anche perché la matematica ci dice che rappresentano la maggioranza della popolazione. Questi strati sociali, non solo vivono nelle ristrettezze, al punto di rinunciare a cure mediche e ad una dieta equilibrata, ma, per quanto riguarda gli occupati, anche nella costante provvisorietà, imposta loro, proprio da chi li doveva difendere, con l’abolizione dell’art, 18 e con i voucher, reintrodotti subdolamente dopo aver finto di abolirli.
La stragrande maggioranza di questo popolo non legge libri, non compra giornali, forma le proprie opinioni esclusivamente attraverso la televisione controllata in modo dittatoriale da partiti e da Berlusconi, e ultimamente sentendosi tradita da una sinistra falsa e bugiarda, non va più nemmeno a votare, nella convinzione che i politici siano tutti uguali.
C’è un brutto clima anche tra i giovani, catturati da alcol, droghe, gioco d’azzardo, disimpegnati in politica, pronti con la valigia in mano a scappare ovunque ci sia una possibilità di lavoro e di futuro.
E, come se non bastasse, va aggiunto a questo idilliaco quadretto la insopportabile pressione dei flussi migratori, una pacchia per scafisti, Ong, gestori dei centri di identificazione, caporali che li utilizzano come schiavi nei lavori agricoli, un successo per gli emiri che gli pagano il viaggio allo scopo di islamizzare l’Europa, una pacchia per le destre che su questo problema prendono voti, una calamità per quel “popolo” di cui sopra, che sopporta nei propri quartieri e nella ricerca di lavoro disagi e concorrenza tra poveri.
Aggiungo, a proposito di immigrazione, con il punto fermo che essa è pilotata e gestita, che non serve a nulla per risolvere i problemi dell’Africa (essendo quasi tutti migranti economici e non perseguitati politici), che ha ormai quasi un miliardo di abitanti e non può risolvere questo problema esportandone una piccolissima parte in una Europa che ormai sta chiudendo (saggiamente) le frontiere. L’unica strada da percorrere è quella di far arrivare alle donne africane tutti i presidi contraccettivi a disposizione delle donne europee che se ne strafregano di quello che dicono i preti e hanno raggiunto l’OTTIMO risultato di crescita zero e decidono loro e non gli uomini se e quando avere figli. In pochi anni, come è accaduto qui in Europa malgrado la tradizione cattolica, si potrebbe ottenere in Africa lo stesso risultato, alla faccia degli imam, e vedere le ONG usare le navi non per trasportare schiavi, ma per esportare contraccettivi.
Ma torniamo alla nostra precaria democrazia, dove si dimentica allegramente che siamo sgovernati con un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale dalla Suprema Corte, che richiedeva l’immediato ritorno alle urne con una legge elettorale emendata secondo le osservazioni della Consulta. Addirittura il governo Renzi, con questo Parlamento illegale, ha tentato di stravolgere buona parte della Costituzione, per fortuna fermato dai cittadini nel Referendum del 4 dicembre 2016. Io mi domando, scandalizzato, a che serve il Presidente della Repubblica (che deve essere il supremo garante della Costituzione) se non scioglie un Parlamento eletto con una legge incostituzionale e indice nuove elezioni con una legge costituzionale.
Il problema della legge elettorale è veramente serio e andrebbe risolto a livello europeo se si volesse veramente una Europa con regole omogenee, più vicina ai cittadini, mentre qui in Italia vi è un eterno scontro tra partiti che vogliono una legge funzionale ai propri interessi, mentre sarebbe giusto tenere conto soprattutto della voglia dei cittadini di scegliere direttamente persone di fiducia, senza dimenticare il problema della governabilità che può essere assicurata solo dando al primo partito il premio di maggioranza, senza ammettere le coalizioni che generano un eterno litigio per la spartizione del potere con conseguente immobilismo.
Comunque le elezioni si vincono solo se si riesce ad avere un programma credibile e attuabile, che si leghi ai bisogni di quelle categorie sociali in sofferenza oggi intimidite dalla precarietà, dalla possibilità di essere licenziati, dalle pensioni di fame, dalla pressione della immigrazione, e ai giovani disoccupati che non vedono il futuro,, per riuscire a incrinare il muro di scetticismo e di rifiuto della politica
POESIA- KO UN, UN QUASI NOBEL
Ko un, è il più grande poeta coreano ed è anche pittore, scrittore, saggista e autore teatrale. Ha 84 anni. E’ candidato al Nobel.
A 19 anni, stanco degli orrori visti, trova rifugio diventa monaco buddhista dedicandosi alla meditazione. Viaggia per alcuni anni senza sosta vivendo di elemosina finché nel fonda un giornale buddista. A 29 anni, deluso dalla corruzione dei preti buddisti, abbandona la vita monastica. Per tre anni, vive sull’isola Cheju dove insegna gratuitamente coreano e arte in una scuola di carità. In questo periodo legge Il placido Don di Michail Sholokhov ma la vastità e grandezza del testo lo sconforta e brucia tutti i suoi manoscritti che ritiene misera cosa. Depresso dall’alcool e dall’insonnia tenta nuovamente il suicidio. A 34 anni torna a Seul e inizia un terribile periodo nichilista in cui si ubriaca e a 37 anni tenta per la terza volta il suicidio con il veleno rimanendo in coma trenta ore. A 40 anni ha un profondo cambiamento e diventa un appassionato militante nazionalista. Profondamente coinvolto nel movimento per i diritti umani e nel movimento dei lavoratori dirige la sua protesta contro il tentativo del presidente Park Chung Hee di emendare la costituzione e salire al potere. Nel 1978 sarà eletto rappresentante dell’Associazione per i diritti umani. Inserito nelle liste nere dei servizi segreti viene arrestato. Nello stesso anno riceve il “Korean Literature Prize”. Nel 1979 viene eletto vicepresidente dell’Associazione per l’unità nazionale e, imprigionato per la seconda volta. Intanto la situazione del paese si sta facendo sempre più critica. Assassinato il presidente, la dittatura riprende il potere con il colpo di Stato di un generale. Ko Un viene imprigionato per la terza volta e condannato all’ergastolo ma sarà liberato grazie ad un’amnistia.
A 50 anni la sia vita subisce una nuova svolta. Si innamora di una docente universitaria di inglese, la sposa e ha una bambina.
Nel 1987 riceve per la seconda volta il “Korean Literature Prize” ma viene incarcerato per la quarta volta. Nello stesso anno riceve il “Manhae Literary Prize”.
Ha scritto poesie in quasi ogni genere immaginabile, di ogni lunghezza e su ogni tema. La politica e la lotta non sono mai state pervasive nei suoi lavori , benché egli leggesse poesie di protesta a tutte le più importanti manifestazioni pro-democrazia durante gli anni 70 e 80. Le sue poesie sono intensamente spontanee, con un linguaggio dialettale. Ha scritto 120 opere.
La strada non c’è.
Da qui in poi, speranza.
Mi manca il respiro,
da qui in poi, speranza.
Se la strada non c’è,
la costruisco mentre procedo.
Da qui in poi, storia.
Storia non come passato, ma come tutto ciò che è.
..
Un poeta nasce negli spazi tra crimini,
furti, uccisioni, frodi, violenze,
nelle zone più oscure di questo mondo.
Le parole di un poeta s’insinuano tra le
espressioni più volgari e basse,
nei quartieri più poveri della città,
e per qualche tempo dominano la società.
L’animo di un poeta è un solitario grido di verità
nato negli spazi fra mali e bugie del nostro tempo,
picchiato a morte da tutti gli altri animi.
L’animo di un poeta è condannato, non c’è dubbio.
.
A volte sogno.
Dopo il volo lontano d’un pellicano sull’Oceano Indiano
io sogno.
Come usava fare mio padre al paese natio.
Scomparsa la luce dopo il tramonto, in quell’oscurità
io sogno.
Risvegliato dal sogno
sono vivo come una linea elettrica che piange nel vento.
Finora ho respinto i miei sogni.
Persino in sogno
ho lottato per respingere i sogni.
Così,
che fossero fantasie
o teorie dominanti di un’era
le ho respinte.
Esistevano solo le cose così come sono.
Ho visto
luci fosforescenti brillare sul mare notturno.
Ho visto
le bianche fauci delle onde scintillare appena
mentre l’oscurità le seppelliva.
Esistono solo le cose così come sono.
Ho visto
lo scintillio della luce fosforescente e il suo nascondersi,
simili allo sguardo che unisce la madre e il suo neonato.
Ora accetto i sogni.
Le cose non sono più solo come sono.
Io sogno.
Ieri
non è oggi.
Oggi
Non è domani.
Ma io sogno il domani.
La Madre terra è tomba d’esperienze.
Mi resta un sogno:
possa in un futuro lontano il mio Io-fossile sepolto nella terra
diventare un canto fossile.
..
Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno l’avrà già pensato.
Non piangere.
Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno lo starà pensando.
Non piangere.
Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno lo vorrà pensare.
Non piangere.
Che gioia!
In questo mondo,
chissà dove in questo mondo,
io sono composto di molti Io.
Che gioia!
Io sono composto
di molti Altri.
Non piangere.
.
A volte sogno.
Dopo il volo lontano d’un pellicano sull’Oceano Indiano
io sogno.
Come usava fare mio padre al paese natio.
Scomparsa la luce dopo il tramonto, in quell’oscurità
io sogno.
Risvegliato dal sogno
sono vivo come una linea elettrica che piange nel vento.
Finora ho respinto i miei sogni.
Persino in sogno
ho lottato per respingere i sogni.
Così,
che fossero fantasie
o teorie dominanti di un’era
le ho respinte.
Esistevano solo le cose così come sono.
Ho visto
luci fosforescenti brillare sul mare notturno.
Ho visto
le bianche fauci delle onde scintillare appena
mentre l’oscurità le seppelliva.
Esistono solo le cose così come sono.
Ho visto
lo scintillio della luce fosforescente e il suo nascondersi,
simili allo sguardo che unisce la madre e il suo neonato.
Ora accetto i sogni.
Le cose non sono più solo come sono.
Io sogno.
Ieri
non è oggi.
Oggi
Non è domani.
Ma io sogno il domani.
La Madre terra è tomba d’esperienze.
Mi resta un sogno:
possa in un futuro lontano il mio Io-fossile sepolto nella terra
diventare un canto fossile.
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Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno l’avrà già pensato.
Non piangere.
Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno lo starà pensando.
Non piangere.
Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno lo vorrà pensare.
Non piangere.
Che gioia!
In questo mondo,
chissà dove in questo mondo,
io sono composto di molti Io.
Che gioia!
Io sono composto
di molti Altri.
Non piangere.
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RIDERE :- )
Un giornalista va ad intervistare un’anziana ex maitresse di quello che era stato uno dei più frequentati ed eleganti casini d’Italia.
“Bei tempi quelli.. avevo al mio servizio 20 bellissime ragazze e come clienti avevamo i più bei nomi della società, persone che hanno dato lustro al paese!” dice la maitresse.
“Perbacco, non potrebbe rivelarmi qualche nome?” chiede il giornalista. “Beh, è passato tanto tempo, penso non ci sia niente di male.
C’era quello dei panettoni, quello famoso…”
– “Intende il Cav. Motta?”
– “Proprio lui, arrivava sempre con panettoni per tutti!”
– “E poi?”
– “Beh, c’era l’avvocato!”
– “Vuol dire l’avv. Agnelli?”
– “Proprio lui! Ci portava dei modellini di automobiline!”
-“E poi? Altri Vip?”
– “Ah… c’era il Presidente del Consiglio”
– “Ma non intenderà mica Matteo Renzi??”
– “Proprio lui!”
– “Ma non può essere, a quei tempi era un bambino, sicuramente si sbaglia…
” e la donna: “No! Era lui, veniva tutti i giorni, si mangiava il panettone, giocava con le automobiline e poi, quando sua mamma aveva finito il turno se lo riportava a casa!”
.
Il PICCOLO THOMAS CHIEDE DI ANDARE DIRETTAMENTE AL LICEO PER QUESTO GLI VIENE FATTO UN TEST*…
Il piccolo Thomas chiede alla sua maestra se può parlare con lei dopo le lezioni.
– Cosa volevi dirmi Thomas?
– Maestra, penso di essere troppo intelligente per stare in questa classe! Vorrei andare direttamente al liceo.
– Informerò il Preside!
Il preside chiede di fare un piccolo test a Thomas. E inizia ponendo alcune domande:
– Vediamo Thomas sai dirmi quanto fa: 36 x 36?
– 1296 …!
– E 363 x 363?
– 131.769, Signor Direttore …
– Capitale del Taiwan?
– Taipei
La prova continua per mezz’ora, Thomas non sbaglia neanche una domanda. Alla fine del test, il Direttore sembra abbastanza soddisfatto, ma la maestra chiede di porre qualche domanda a Thomas.
– Beh, Thomas … … la mucca ne ha 4 e io ne ho due, che cosa sono?
– Le gambe, signora maestra!
– Corretto. Cosa hai nei pantaloni che io non ho?
Il Direttore si sorprende della domanda …
– Le Tasche!
– Dove è che le donne hanno i peli più ricci?
Il Direttore si prepara ad intervenire quando Thomas risponde:
– In Africa, signora maestra!
– Che cosa è morbido ma, nelle mani di una donna, diventa duro?
Il preside sgrana gli occhi, sta per bloccare il test ma Thomas dice:
– Lo smalto, signora!
– Cosa c’è in mezzo alle gambe degli uomini e a quelle delle donne?
– Le ginocchia, signora!
– Bene, Cos’è che la donna sposata ha più largo della donna single?
Il Direttore non poteva credere alle sue orecchie.
– Il letto, signora!
– Qual è la parte del mio corpo che solitamente è più umida?
– La lingua, signora!
– Quale parola che inizia con la lettera C si riferisce a qualcosa che può essere bagnato o asciutto, e che agli uomini piace guardare?
– Il cielo, signora!
Il preside sbuffa, finalmente riesce a bloccare quel test ed esclama:
– Altro che al liceo, io ti mando direttamente all’università! Sei stato più bravo di me, io avrei sbagliato sicuramente questo test!
Morale della storia:
E’ con l’età che si diventa perversi* …
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BIBBIA
E’ uscita un’edizione più moderna della Bibbia. Talmente moderna che…
Il serpente offre a Eva un posto in Parlamento facendole l’occhiolino
L’arca di Noè era piena di migranti senza permesso di soggiorno
Mosè spiega che i Dieci Comandamenti non valgono per le quattro più alte cariche dello Stato e che per gli altri politici si chiuderà un occhio
Adamo ed Eva si sono conosciuti su Facebook
Nelle tavole della legge c’è il processo breve e praticamente tutti i peccati vanno in prescrizione
Mosè ha i 10 comandamenti scritti sull’Ipad
La ricostruzione del tempio di Gerusalemme è affidata a Bertolaso
I romani sono in missione di pace in Palestina
e Pilato è là per esportare la democrazia
Maria aveva rischiato di morire durante il parto per una lite tra i medici
Maria dice di esser rimasta incinta a sua insaputa
Giuseppe chiede l’esame del DNA
La strage degli innocenti è fatta con le bombe al fosforo di Falluja
Gesù trasforma l’acqua in spritz
eviterà il processo appellandosi al legittimo impedimento
riscatta l’umanità dal peccato facendo balconing
la Maddalena viene chiamata escort
Nell’ultima cena Gesù ha spezzato un cheeseburger
Gesù viene battezzato nel Po con Rito Celtico e la coppa dell’ultima cena era una ampolla
è stato condannato a morte da giudici di sx coi calzini turchesi
ma ci sono sospetti su Woodcock
“Date a Cesare quel che è di Cesare” lo dice uno della loggia P3 sponsorizzato da Previti
Lazzaro risorge dalla tomba gridando: “ITALIA UNO!!”
Ponzio Pilato si è rivolto alla Consulta che lo fa attendere 10 anni
Barabba è difeso da Ghedini
Gesù intesta i suoi miracoli al fratello per non finire sulla croce
e si fa chiamare PierDio
I Romani hanno comprato la croce all’IKEA ma sono ancora lì che devono capire come si monta
I 30 denari saranno intascati da Anemone
Non convince la casa di Giuda a Montecarlo
Quando Pilato lascia al popolo la scelta di liberare Gesù o Barabba, Gesù è sostenuto dal Pd ma Barabba è pagato da Soros
Lazzaro viene ripescato col televoto
Andreotti dice che Gesù se l’è cercata (fu la frase usata nel delitto Ambrosoli)
Gesù tenta di far spostare il processo a Brescia
Dio non vuole pubblicare con la Mondadori
Minzolini dice che Gesù è stato assolto
Caino viene proclamato eroe e candidato per il Pd
i due ladroni non vengono più crocefissi. Il primo per intervenuta prescrizione, mentre il secondo perché il fatto non costituisce più reato
E infine al posto di Erode c’era Renzi e i neonati non li ha fatti uccidere ma ha fatto fare loro 240 vaccini
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LISTA PD
«Cameriere? Vorrei ordinare, mi porta la lista?».
«No. Per lei abbacchio scottadito con verdini».
«No, grazie, a me i verdini mi restano sullo stomaco, vorrei la lista».
«Che lista?».
«La lista, per scegliere cosa mangiare».
«Qua non si sceglie: scegliamo noi quello che è meglio per lei. Di antipasto lotti di zucca, di primo renzi al ragù, di secondo boschi allo spiedo con contorno di finocchiaro, per dolce un bel gelato al poletti fresco il tutto annaffiato da un bicchiere di Zanda del ’98».
«No, per carità col Zanda del ’98 me ce so presa ‘na sbornia che ancora me la ricordo. Mi girava tutta la testa! Sbandavo da tutte le parti, confondevo la destra con la sinistra…».
«Allora madia alla zucca».
«No, guardi sono allergica, mi dia la lista!»
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«Dio me ne guardi! Ma come no, io voglio scegliere…».
«Renzi al ragù, è deciso».
«Ma non avete il menù?».
«…Poi le porto i verdini allo spiedo con contorno di finocchiaro e gelato al migliore. Basta una puntina di esposito e vedrà come le va giù».
«Ma il migliore è quello fresco? perché c’è il migliore a lunga conservazione che fa venire le malattie, indebolisce il sistema immunitario…».
«Signò, forza che io c’ho da lavorare, fanno 95 euro».
«Ma, si paga prima di mangiare??».
«E certo!».
«Ma allora sa che c’è? Io me ne vado!».
«E che fa, non mangia?».
«Ma voi non mi fate scegliere!».
«Signò, la legge mica l’abbiamo fatta noi! Si metta a sedere, si magni i verdini allo spiedo e poi a casa e si piglia tre bustine di digestivo alla DelRio e quello che non le torna su le va giù».
«Ma me volete fa’ morì…».
«Signò, è la democrazia!».
«Quale democrazia, a me mi pare una porcheria!».
«È porcellum o italicum o rosatellum che fa lo stesso, ma a lei che le frega. Beva beva, tanto mica è musulmana. E magni questa porcata e basta!».
«La prego, mi dia la lista!».
«No. Questo è il ristorante Italia. O così o renzì”.
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