MASADA n° 1920 2-5-2018 IL ROSICAMENTO
Blog di Viviana Vivarelli
Da Renzi un No assoluto ai 5stelle- Alleanze? No, grazie – Renzi è il becchino della sx – I Renzi, una famiglia di ladri – Corruzione e mafia, Berlusconi e il Pd – Il grande fantasma: il conflitto di interessi – Sputare sulla giustizia – Guai ai vincitori ! – La strategia del Pd: il rosicamento – Il Ministero della felicità e quello della tolleranza – Franco Bechis e la Raggi – Travaglio mi scrive – Mai col Pd
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Ops, la cena romantica tra Di Maio e Renzi è fallita. E ora che ne facciamo di tutti quelli che reggevano il moccolo?
Viviana
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Il reverendo
Renzi aveva detto che sarebbe stato zitto per due anni.
Cazzo, sono volati!
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Babylonboss
Sono anni che dico che grazie a quel grosso coglione di Renzi, il Pd verrà seppellito. Grazie a Di Maio per averlo definitivamente certificato.
Amen.
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Manlio di Stefano
Dopo aver creato un governo ammucchiata e votato una legge elettorale porcata, dopo aver pagato con la peggiore batosta elettorale mai avuta, il Buzzurro di Rignano vuole un nuovo governo ammucchiata e una nuova legge elettorale. Povero PD in mano a uno così!
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Marione
Se gli elettori degli altri partiti avessero combattuto i corrotti, i mafiosi, i ladri e i puttanieri come oggi combattono il M5S, l’Italia sarebbe migliore ed il M5S nemmeno esisterebbe.
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Kilgore
Di Maio ha dimostrato che chi vota Salvini vota Berlusconi e ha stanato Renzi costringendolo a confrontarsi con l’opposizione interna al PD in campo aperto invece che nell’ombra…ottimo politico.
Viviana
Purtroppo non credo che con queste consultazioni approderemo mai a nulla. Dovute. Ok. Ma del tutto inutili con questa gente. Abbiamo bisogno di 90 voti. Dobbiamo contrattare uno a uno i voti in Parlamento dei possibili disposti a votare con noi un sistema elettorale migliore, finalmente costituzionale e che garantisca libera scelta, rappresentatività e soprattutto governabilità, il contrario esatto, cioè, del Rosatellum, e, dopo, tornare alle urne.
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Marcucci: “Noi del Pd siamo lontanissimi dal M5S nei modi, nelle forme, nelle aspirazioni, nelle idee, nei programmi”. Infatti sembrano di Forza Italia.
antonio carano
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PARLA IL MORTO… E COMANDA
Viviana Vivarelli
IFQ: Renzi fa il padrone del Pd: “Mai con i 5 stelle”.
Di Maio: “Non riescono a liberarsi di lui. Dicono no ai temi, la pagheranno”.“Su 52 senatori democratici non ne conosco uno disposto a votargli la fiducia”.”Bisogna riformare la Costituzione (ancora???). Chiusura totale sui temi, su cui lo stesso Martina invece aveva lasciato spiragli: “Il reddito di cittadinanza per me non sta né in cielo né in terra, io non pago i cittadini per non fare niente”, “Vogliono cambiare il Jobs act? Vadano dall’altro Matteo“. “Occorre un governo di tutti” (come Monti??). “Dobbiamo fare un governo per rifare le regole” (arridaje !!!! Ma la tranvata del referendum non gli è bastata?),”Voglio farmi un partito personale con un sistema elettorale alla Macron” (e perché, allora, non l’ha fatto?)
Renzi a “Che tempo che fa” azzera tutti i tentativi di mediazione dei giorni scorsi del reggente Martina e brucia la direzione. Le deboli aperture ipotizzate dagli ultimi retroscena sono state spazzate via nel giro di pochi minuti.
Di Maio: “Ego smisurato”. “Ormai non bisogna più aspettare la decisione della direzione Pd del 3 maggio. Domani grandi novità”.
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Il patto M5S-Renzi non si fa.
Botti per essersi levato Renzi dai c…oni!
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Comunque noi Napoletani i botti li spariamo per ogni evento felice: una nascita, un compleanno, una guarigione, una comunione. Pensate che c’è un mio amico con un lavoro precario che spara i fuochi ogni volta che prende lo stipendio.
sempreciro
M.P.518
Dopo aver sentito Renzi (per coloro che, dopo 5 anni di balle e caxxate continue e ininterrotte, speravano ancora che dicesse qualcosa di vero o di utile) direi che l’unica cosa sulla quale concentrarsi con tutte le proprie forze, è evitare che rinasca un inciucio tra Renzi e Berlusconi.
Non è vero che senza un Governo non si può stare; all’estero lo ha dimostrato ampiamente la Spagna. E quanto all’Italia è considerata maestra al mondo nell’arrangiarsi a SOPRAVVIVERE ai propri governi e nonostante tali governi. Guardando indietro negli ultimi vent’anni che cosa vediamo? Una fila ininterrotta di farabutti che in cambio di soldi (gente troppo miserabile per ascoltare la campana del potere e avida solo del truogolo) hanno alzato le tasse ininterrottamente, hanno venduto il paese alle organizzazioni mafiose e al gioco d’azzardo, hanno permesso che diventasse la discarica d’Europa dei rifiuti tossici e radioattivi, hanno svenduto le aziende statali che andavano bene e perfino quelle strategiche per il paese (acqua, energia, telecomunicazioni…) ai loro compagni di merende che le hanno spolpate fino all’osso per poi sputarlo, hanno mandato i nostri soldati con le divise di cotone a morire di radiazioni in Jugoslavia, hanno stipulato DUE accordi segreti con l’Europa perché lasciasse arrivare TUTTI i migranti da noi, in modo da lucrarci sopra…
Almeno Berlusconi con la sua FI e Renzi con il suo PD (che sono stati i PEGGIORI) cerchiamo di toglierceli di torno per sempre!
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PeterAngel
Avrei voluto sparare sul piddì, ma ci rinuncio: con Renzi non c’è partita. Come l’affonda lui, il partito, manco l’iceberg del Titanic!
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Renzi, che è stato sconfitto ovunque e ha pure dato le dimissioni, dicendo che per due anni non parlava, non si schioda dal comando del Pd. Invece a Di Maio, che è arrivato primo, si chiede di andarsene dalla guida del M5S. Quando mai si è visto ordinare di andarsene a chi ha vinto? Paradossi incomprensibili. E per far piacere a chi? E poi quello attaccato al potere dovrebbe essere Di Maio….. ?!!
Viviana
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sergio45
Renzi: “Questa storia di Di Maio premier a tutti i costi la pensa solo Di Maio..” ! E pensare che Renzi ha potuto (e voluto) fare il PdC senza che alcuno lo abbia mai votato, scansando Letta, mentre Di Maio che ha avuto il 32,5% dai cittadini non lo può fare e nemmeno pensare ! Altro che “ego smisurato”; Renzi é di una presunzione inimmaginabile e inarrivabile !
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Giancarlo
Ma basta per carità! Non vorrete mica ancora credere che si possa fare un accordo di governo con questo arrogante nullità? Non c’è nulla di più pericoloso di una perdente rancoroso e vendicativo come questo! Lasciamolo passare agli annali come colui che ha distrutto la sinistra, mettiamoci il cuore in pace e cerchiamo di fare una legge elettorale meno demenziale di questo Rosatellum e poi si vedrà ! Non credo che governare a tutti i costi ,pur accoppiandoci contro natura sia positivo !
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Giulio03
Siccome appare essere stato furbo, la condotta attuale volta alla distruzione del PD, è volontaria. O no?
Io sostengo da tre anni che il Mr. Bean di Rignano è stato proiettato al governo con lo scopo precipuo di distruggere il centrosinistra.
E l’azione prosegue……
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Patrizia
Anch’io l’ho pensato. Troppi fallimenti, troppi errori, troppa cialtroneria e vistosa ridicolaggine del personaggio, troppa capacità di restare in piedi malgrado le formidabili mazzate che ha rimediato. È molto probabile che qualcuno/qualcosa gli copra le spalle e gli garantisca un futuro. È evidente che se ne frega del partito.
È possibile che fosse proprio questa la sua missione: scalare il Pd, annidarsi al suo interno ed infine svuotarlo. Una strategia che infatti ha consentito a B di continuare a governare “per procura”, prima attraverso il finto traditore Alfano e poi grazie al soccorso di Verdini, quando è stato necessario. Con le elezioni qualcosa è andato storto: la sinistra ancora c’è ma ha mollato quasi completamente il partito democratico. È s’è trovata un’altra casa.
III
Vedere il partito erede del PCI di Berlinguer ridotto a strumento di teppismo politico nelle mani di un bulletto di provincia divorato dalla bulimia di potere, è veramente molto triste.
Ed è nondimeno penoso dover prender atto del deserto di dignità politica e personale dei cosiddetti dirigenti del PD, che si fanno pisciare allegramente in testa senza fiatare.
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Pacchiarotti Stefano
Caro Di Maio basta perdere tempo con codesto bambinetto, torniamo al voto! Il buffoncello scherzoso è fuori della grazia di Dio! Egli è ebbro di se stesso!
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Tusco
E’ la rovina del PD e l’ennesimo finto riformatore che ha preso in giro il paese. Dovrebbe solo scomparire dopo avere perso il referendum e ridotto il partito ai minimi storici, invece tiene il PD in ostaggio perché, grazie alle liste bloccate del suo rosatellum, si è nominato in parlamento una schiera di deputati peones che può comandare con un messaggino alla bisogna. Solo gli elettori ci possono liberare di questo fascistello fallito.
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andycop
Una tradizione centenaria di un partito con migliaia di persone che ci hanno creduto fino a dedicargli l’intera esistenza, finita nelle mani di un bambinetto che la usa per ritagliarsi un posto fisso in parlamento e poter vivere dei privilegi della vita del politico.
Gli “italiani” e i loro problemi sono sempre stati un trascurabile fastidio per lui.
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Max sic
Un sospiro di sollievo! Pensare ad un governo con Renzi, la Boschi e Lotti mi bloccava la digestione.
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.. e intanto che Renzi fa il buzzurro in televisione..
MC79
Domanda: a questo punto a cosa serve la Direzione del Pd? Risposta: a nulla.
Viviana
Ormai è chiaro che Berlusconi ha due aziende di sua proprietà; una è Forza Italia, l’altra è la Lega. Poi c’è l’azienda esterna del Pd che lo consocia da fuori.
In questo terzetto la democrazia non c’entra.
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Viviana
Fico va a piedi al Quirinale. CRITICATO.
Fico va in autobus in Parlamento. CRITICATO.
Fico va in auto con la scorta da Roma a Napoli. CRITICATO.
TELETRASPORTATELO!!!
ALLEANZE? NO GRAZIE
Fabio Berardini
L’intenzione di Luigi Di Maio è quella di proporre alle forze politiche un contratto sul modello tedesco per realizzare alcuni punti fondamentali per l’Italia.
Il contratto che hanno sottoscritto i partiti in Germania contiene gli obiettivi e le soluzioni che si vogliono raggiungere, comprensivi delle coperture economiche e dei tempi di attuazione.
Badate bene, non si tratta di un’alleanza, di un accordo o di un inciucio. Si tratta di un contratto.
Il contratto, infatti, si sottoscrive con una parte che non si conosce o di cui non ci si fida per obbligarla a fare un qualcosa.
Noi, infatti, non ci fidiamo e per questo abbiamo proposto un contratto, anche per tutelare gli 11 milioni di cittadini italiani che hanno votato il M5S.
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Ci sono scarsissime probabilità di trovare accordi su qualcosa che piaccia a Salvini come al Pd ma continuiamo a sperare e Di Maio è veramente eroico nel suo tentativi. Per mio conto, ho sempre detto che basterebbe un accordo con la Lega per migliorare l’orribile Rosatellum affinché consenta la governabilità di un qualunque partito, o con un premio di maggioranza o con un ballottaggio, facendo le modificazioni necessarie affinché un nuovo governo sia possibile. E queste modificazioni al sistema elettorale le può fare il Parlamento anche senza un Governo, perché il Parlamento è entrato nel pieno delle sue funzioni. Inutile dire che questo o quel passaggio sarebbe incostituzionale dal momento che sono stati incostituzionali sia il Porcellum sia l’Italicum sia il Rosatellum, ma almeno i primi due un governo lo permettevano, mentre questo vieta anche questo risultato, dunque è esiziale su tutta la linea e sarebbe assurdo tornare alle urne in queste condizioni. D’altra parte, Pd e Fi, che hanno concertato di scrivere questo orrore col solo intento di bloccare il M5S, hanno fatto un autogol che li ha portati alla rovina, e a questo punto non conviene nemmeno a loro imputarsi per mantenere l’Italia bloccata per tempi lunghissimi su qualcosa che nuoce a tutti, mentre il Paesi va alla malora. E’ ora che riconoscano che, per agire con troppa malizia, hanno fatto un danno enorme a tutti e occorre che questo danno sia rappezzato prima possibile.
RENZI E’ IL BECCHINO DELLA SINISTRA
Alessandro
Il PD e la sinistra non hanno quasi nulla in comune. Sopravvive solo la battaglia per i diritti civili che è una specie di cortina fumogena per non far vedere che sono un partito che difende il capitalismo più selvaggio. Da quando il PD e più o meno tutta la sinistra Europea ha sposato il Neoliberismo la sinistra sociale è sparita dai parlamenti. Il Neoliberismo predica la globalizzazione e la svalutazione dei salari a favore di elite rapaci e attive globalmente. Che cosa vede di sinistra in ciò?
UNA FAMIGLIA DI LADRI
Fatture false e quasi 200 mila euro «intascati» illecitamente. Questa l’accusa per la quale Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, rischiano di finire sotto processo. Questa mattina, infatti, la procura di Firenze ha notificato ai genitori dell’ex segretario del Pd, e all’imprenditore Luigi Dagostino l’atto di conclusione delle indagini preliminari che in genere anticipa la richiesta di rinvio a giudizio dei pm. secondo i pm fiorentini il giro di false fatturazione messo in piedi da Renzi senior e da sua moglie sarebbe servito per agevolare un «sistema» ideato dall’imprenditore Dagostino, ex dominus della società «Tramor», per frodare il fisco.
Lo stesso imprenditore, emerge dalle carte dell’inchiesta, avrebbe studiato a tavolino insieme alla mamma dell’ex premier il giro di fatture false. Negli atti si legge che Dagostino «si accordava» con Laura Bovoli e Tiziano Renzi «affinché emettessero la falsa fattura». Importanti in questo senso sono due mail datate 29 e 30 giugno. Nelle due corrispondenze giunge la stessa identica fattura, ma l’oggetto è parzialmente diverso. Per i pm sarebbe una delle prove per dimostrare che le fatture erano false e che a monte c’era stato un accordo illecito con Luigi Dagostino.
CORRUZIONE E MAFIA, BERLUSCONI E IL PD
Viviana Vivarelli
Praticamente, in Italia, la mafia e la corruzione sono state sdoganate e portate ai massimi livelli da Berlusconi, ma ciò è avvenuto con la connivenza perpetua del Pd.
E se rifiutiamo assolutamente Berlusconi come ‘male assoluto’, allo stesso modo dovremmo rifiutare il Pd, che per 23 anni gli è sempre stato complice scellerato.
Per la mafia e non solo.
Per tutto il sistema corruttivo che per un quarto di secolo ha distrutto l’economia italiana portandoci al penultimo posto in Europa, per tutto il sistema maledetto di delinquenza politica che ci ha resi primi in Occidente per corruzione, evasione fiscale, degenerazione partitica, immiserimento sociale, svendita del nostro Paese, distruzione di futuro.
Perché tra Pd e Berlusconi ci sono sempre stati legami strettissimi che, col Rosatellum e la vittoria sperata di Pd e Fi, avrebbe dovuto completarsi col grande ‘outing’ di un governo comune Renzi-Berlusconi. Già prefigurato dal Patto del Nazareno e, con Renzi, pronto al balzo finale e all’unione maledetta.
Peccato, per loro, che il disegno miserabile dei due malfattori sia fallito! Ora i due perdenti ringhiano e sono disposti a qualunque bassezza pur di intralciare il futuro del Paese, ma, a questo punto, pensare di fare qualcosa in comune col Pd dovrebbe essere vietato da un ordine morale, come fare un governo in comune col delinquente di Forza Italia.
Perché uguali sono.
Uno ha rubato, L’altro gli ha fatto da palo.
In un Paese civile:
MAI avremmo avuto un imprenditore sconosciuto come Berlusconi che in una zona ad alta densità mafiosa come la Sicilia prende subito 61 seggi su 61
MAI avremmo mai avuto la complicità del Pd con un corrotto come Berlusconi che paga 250 milioni ogni sei mesi a Riina e si fa curare i rapporti con la mafia da un Dell’Utri
MAI si sarebbe permesso a un Renzi di pervertire la democrazia con un Rosatellum finalizzato a un governo Pd-Berlusconi e di attentare alla Costituzione.
Un Pd serio non avrebbe MAI permesso a un Renzi di portare avanti il piano piduista di attacco alla democrazia di un Licio Gelli, che era il piano di Berlusconi e di una setta faziosa illegale e criminale che voleva prendere lo Stato e distruggere la democrazia .
MAI avremmo avuto un Pd che per 23 anni fingeva di stare contro Berlusconi e si faceva votare per quello, mentre aveva ignorato da subito una precisa legge che gli vietava di fare politica perché proprietario di giornali e televisioni.
MAI avremmo avuto un Pd che faceva eleggere incostituzionalmente per la seconda volta un Napolitano che era accusato di aver piegato lo Stato a un ignobile patto con la mafia.
MAI sarebbe successo che un partito di Governo si accordasse con un delinquente come Berlusconi per fare regali alla mafia, assolvere centinaia di mafiosi in Cassazione per banali vizi di forma, non fare mai una seria legge sul conflitto di interessi, insistere sugli appalti con leggi delinquenziali, diverse dagli altri Paesi occidentali, che non regolavano mai in modo civile gli appalti con obblighi e punizioni adeguate.
Mai un Pd serio avrebbe permesso la candidatura di pregiudicati o persone coinvolte con la mafia. Un Pd serio avrebbe sequestrato realmente i beni mafiosi, avrebbe cacciato i corrotti dalla politica e li avrebbe carcerati adeguatamente. Avrebbe favorito e non impedito le intercettazioni. Avrebbe snellito e non appesantito i processi. L’avrebbe fatta finita con la pratica iniqua delle prescrizioni, che non esistono in questo modo in nessun Paese occidentale e sono fatte apposta per liberare i colpevoli e ignorare le vittime.
Io penso che non sia nessuna differenza a livello di colpe tra il Pd e Berlusconi. Per cui il divieto di cercare un accordo con Berlusconi dovrebbe esistere, parimenti, anche col Pd che gli è sempre stato socio occulto e complice!
IL GRANDE FANTASMA: IL CONFLITTO DI INTERESSI
Le reazioni scomposte del PD renziano e di B sull’argomento “conflitto di interessi” mostrano un’unica faccia: Berlusconi.
I media hanno fatto credere che il M5S stesse rinunciando a tutte le sue battaglie storiche, convincendo citrulli o falsi elettori quando le dichiarazioni di Di Maio erano chiarissime.
Di Maio ha ribadito che reddito e pensione di cittadinanza restano una priorità assoluta quale strumento di lotta alla povertà.
“Non sarà un Governo di continuità col passato. Non si può chiedere al M5S di negare le battaglie storiche. Credo che non sia il caso di fossilizzarsi sull’idea di difendere per partito preso tutto l’operato del governo degli ultimi anni. Il 4 marzo sono uscite fuori delle richieste sul problema dei pensionati rispetto alla Legge Fornero, sul problema del precariato rispetto alle leggi sul lavoro, sui problemi legati a insegnanti che devono fare 1.000 chilometri per andare a lavorare, sulle grandi opere inutili…Credo che sia venuto il momento di metter mano a questo continuo conflitto di interessi che c’è sull’informazione privata italiana e credo che sia arrivato anche il momento, quindi, di dire che un politico non può possedere organi di informazione”.
Se B è imprescindibile per Salvini e per la Meloni, provino loro a riformare Giustizia, processo penale, prescrizione, conflitto di interessi, falso in bilancio ecc. insieme a Fi! E’impossibile. Col Pd è lo stesso. E’ bastato vedere la reazione aggressiva del Pd all’idea di metter mano al conflitto di interessi. Pd e B gli stessi argomenti.
La direzione PD del 3 maggio sarà, finalmente, l’occasione per un dibattito sulle ragioni della sconfitta. Renzi lo ha evitato finora, presentando finte dimissioni. Il punto è, però, che è dimissionario e non potrà monopolizzare la discussione, né chiuderla a suo piacimento e i temi posti da Di Maio sono esattamente quelli che hanno portato alla sconfitta del PD.
Il PD renziano non ha ancora metabolizzato la sconfitta al referendum sul tentato stravolgimento della Costituzione e non ha consentito che si aprissero discussioni sulle politiche del lavoro, delle pensioni, della finanza, delle banche.
Ma Di Maio ora lo ha stretto nell’angolo. Il PD deve scegliere se riconoscere che la sconfitta elettorale è dipesa dalle politiche sbagliate o continuare dritto sulla strada dell’abisso. E dopo aver discusso delle politiche degli ultimi Governi, dovrà pure decidere se seguire Renzi nel suo accordo con B o meno.
Perché che l’accordo ci sia, è assolutamente chiaro come la luce del sole.
Nel cdx la situazione è più complessa. Fi non è un partito, ma l’estensione di B per cui l’unica soluzione è sempre e comunque l’accordo con il PD renziano. La Lega ha due anime: quella berlusconiana (Maroni-Bossi) e quella salviniana. A cavallo delle due c’è Giancarlo Giorgetti. È questa la ragione per cui B ha il suo canale privilegiato con Giorgetti, candidato ideale per l’accordo B-Renzi.
Due Leghe, quindi. E delle due, quella maroniana è una estensione di Fi.
Anche se Salvini facesse un Governo con il M5S, una fetta della Lega seguirebbe B L’ormai evidente accordo fra B e Renzi mette in serie difficoltà anche Giorgia Meloni. Un eventuale Governo basato sul patto B-Renzi sconfesserebbe tutte le promesse fatte in campagna elettorale e adotterebbe le politiche dei Governi Monti, Letta, Renzi che B ha avallato e sostenuto.
Anche da quelle parti, quindi, si riflette.
E quindi? E quindi la “bomba di profondità” lanciata da Di Maio ha reso il quadro politico incredibilmente chiaro e semplificato. Non ci sono tre schieramenti, ma due.
Da un lato c’è il “Patto del Nazareno 2.0” e dall’altro la possibilità di cambiamento.
Ora ciascuno dovrà scegliere da che parte stare.
SPUTARE SULLA GIUSTIZIA
La candidatura di Bossi a senatore, voluta da Berlusconi e accettata supinamente da Salvini, è stata l’ennesimo affronto alla giustizia fatto dal nano. Del resto da uno che come consigliori aveva Dell’Utri e Previti c’è da aspettarsi questo ed altro. Quello che non capisco è perché uno che è capo partito possa rubare in proprio ma poi non essere responsabile del suo reato come se l’imputato fosse il partito e questo fosse intoccabile. Ho capito che la Lega ha amministrato i suoi beni e i soldi avuti dallo Stato così male da fallire sia nella sua banca, che nella sua radio che nel suo giornale, ma se Bossi ha rubato 48 milioni, perché non si sequestrano i beni di Bossi come si fa coi beni della mafia e come l’Agenzia delle Entrate fa coi debitori morosi? Perché non gli sequestrano la casa, le macchine, tutto quello che ha e alla fine debba uscirne senza andare in galera, senza pagare pegno, senza rendere il maltolto e addirittura premiato con la carica di senatore ? Quanta profonda ingiustizia legale c’è in tutto questo a causa di leggi che questi delinquenti hanno fatto per proteggere i loro crimini !!! E pensare che il Pd ha sempre votato queste leggi proteggi-ladri e che Renzi ha addirittura accorciato i termini della prescrizione e ha incaprettato i giudici e limitato le intercettazioni assieme alla possibilità per la stampa di farle conoscere, mi fa rivoltare le viscere! Finché il ladro di Stato non finirà in galera e diventerà incandidabile, resteremo sempre un Paese che è svenduto la Giustizia. E anzi, a onori superiori dovrebbero corrispondere oneri più pesanti. E se un’alta carica è beccata a rubare o truffare o abusare illecitamente del suo titolo, deve subire una punizione maggiore ed essere estromesso dall’uso di qualsivoglia potere perché chi governa deve essere scelto tra i migliori e non tra i trasgressori di leggi e se falla deve pagare più duramente affinché chi governa sia di esempio agli altri e faccia leggi più giuste per tutti.
Invece siamo il Paese dove per corruzione non si va in carcere, e dove a fronte di 78000 corrotti nelle carceri tedesche, noi ne abbiamo in carcere UNDICi (11) e già questo dice in che condizioni sono giustizia e politica in Italia!!! il Paese più corrotto d’Europa perché governato da corrotti!
RENZI E BERLUSCONI, DUE PALLE AL PIEDE PER IL FUTURO DELL’ITALIA.
FINCHE’ CI SARANNO, NON SARA’ POSSIBILE FARE NIENTE E, SICCOME HANNO PERSO, NON LASCERANNO MAI VINCERE NESSUNO!
ESILIAMOLI COME NEMICI DELLA PATRIA!
Non è accettabile che 60 milioni di cittadini stiano fermi per colpa solo di due!
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Luisa Loffredo
Di Maio, a Renzi e Berlusconi diglielo con i fiori !
SCELTE SUICIDE
Salvini: “Se vinco le regionali, governo in 15 giorni” e se vince anche a Cinisello Balsamo imperatore dell’Universo.
antani1978
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Viviana
Ieri Nello Musumeci, Presidente della Regione Sicilia, ex missino, poi di An, ha dichiarato: “Se non ci fossero i disabili gravissimi, avremmo più soldi per fare altro.” Ho una proposta fatta apposta per la destra: “GASIAMOLI!” !!??
Vincenzo Lentini
Non credo serva alcun commento Quello che ha detto ieri Musumeci in aula è semplicemente vergognoso Se l’avesse detto un esponente del M5S saremmo su tutte le tv del pianeta.
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Non c’è salvezza per chi soffre. La destra vuole eliminare i disabili, Renzi vuole privatizzare la sanità e tentò anche di eliminare l’aiuto ai malati di SLA. Maroni già ha cominciato a privatizzare la sanità lombarda. L’unica è spararsi.
I leghisti e l’amore per l’Italia.
Borghezio: “ Per sanare il deficit, lo Stato venda Napoli, la Sicilia e la Sardegna!”
Forse Travaglio ci ripensa sul suo tormentone che dovremmo unirci al Pd.
“Guai ai vincitori”
Marco Travaglio-29 Apr 2018
L’altra sera, a Otto e mezzo, mi è capitata una cosa tanto rara quanto inaspettata: ho imparato qualcosa da un politico. Nella fattispecie, dal presidente del Pd Matteo Orfini. Più lo sentivo parlare e più capivo perché l’unico governo possibile dopo il 4 marzo, quello fra 5Stelle e Pd (l’altro, quello 5Stelle-Lega, è impraticabile per l’indissolubilità del matrimonio fra B & Salvini), probabilmente non nascerà mai. Almeno finché il Pd resterà quello che è: perché i suoi dirigenti non hanno ancora capito quel che è accaduto il 4 marzo, anzi non si sono neppure posti il problema.
Da 4 anni perdono rovinosamente tutte le elezioni – circoscrizionali, comunali, regionali, referendarie e politiche –e non si domandano mai il perché. O, casomai se lo chiedano, si rispondono che non è colpa loro, ma degli elettori che hanno sbagliato a votare. Dunque vanno severamente puniti, nella speranza che capiscano la lezione e la volta successiva imparino a votare meglio. Il che naturalmente non accade, la qual cosa incattivisce ulteriormente i vertici del Pd che, sempre più asserragliati e isolati nel loro bunker, si rafforzano nell’idea balzana di avere ragione, allargando vieppiù il fossato che li separa dai barbari che non li capiscono, in un cupio dissolvi che non finirà mai. O meglio: finirà quando l’ultimo elettore cambierà partito o passerà a miglior vita.
È proprio per evitare di estinguersi dopo un rovescio elettorale che, nelle democrazie vere, i partiti licenziano il leader sconfitto, lo sostituiscono con uno davvero nuovo, dotato di pieni poteri per cambiare radicalmente linea politica rispetto a quella bocciata dagli elettori. Perché ciò possa accadere, i partiti devono essere “scalabili”, con regole di democrazia interna che lascino sempre aperto un canale di collegamento fra la base e i vertici e consentano in qualunque momento la sostituzione del gruppo dirigente. Queste regole il Pd sulla carta le ha, con uno Statuto che prevede le primarie sia per gli organi dirigenti, sia per i candidati a cariche elettive. Infatti ha cambiato 8 volte segretario: Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani, Renzi, il reggente Orfini, ri-Renzi e il reggente Martina. Ma Renzi quelle regole le ha svuotate dall’interno, con vari colpi di mano culminati nella notte delle candidature, quando compilò personalmente le liste nominandosi i parlamentari senza passare per le primarie.
Perciò oggi il Pd non esiste più: è il PdR, è cosa sua, almeno quanto lo è FI (il partito padronale per eccellenza) per B e molto più del M5S e della Lega (non proprio due modelli di democrazia interna) per Di Maio e Salvini. Perciò sono ridicoli i sondaggi pro o contro l’intesa col M5S fatti da Renzi fra i passanti: perché, statisticamente, meno di un passante su 5 vota Pd; perché, mentre lui cestinava il programma del Pd di Bersani votato dal 25,5% degli elettori per copiare quello di B, non gli veniva mai in mente di interpellare la base (se l’avesse fatto, non sarebbe sceso al 18,7%); e soprattutto perché ai neoparlamentari del Pd non importa una mazza dell’elettorato, visto che devono il seggio e lo stipendio a Renzi e a nessun altro.
Infatti, nonostante le dimissioni da segretario, il figlio di babbo Tiziano continua a menare le danze e il torrone da dietro le quinte. Organizza riunioni con i fedelissimi e il presidente (a proposito: perché un perditore seriale come Orfini è ancora presidente?) nell’azienda privata del capogruppo Marcucci all’insaputa del segretario reggente Martina. E tutti attendono il suo Verbo stasera da Fazio per capire se l’Italia avrà un governo o tornerà al voto. Tant’è che, giustamente, qualcuno comincia a dire che sarebbe più onesto se ritirasse le dimissioni e tornasse a fare il segretario alla luce del sole, anziché nell’ombra. Se fossimo in Francia, in Gran Bretagna, in Germania, o negli Usa, il leader sconfitto sarebbe scomparso dalla circolazione, passerebbe il tempo a tenere conferenze (casomai qualcuno fosse interessato ad ascoltarle) e il partito avrebbe già voltato pagina: con una seria e severa analisi della sconfitta, con una radicale inversione di rotta, con un nuovo leader e un nuovo gruppo dirigente incaricati di interpretare la nuova linea e le nuove alleanze.
In Germania Schulz ha perso le elezioni sulla linea “mai più con la Merkel” e ora l’SPd ha un altro leader. In Francia i socialisti si sono estinti e ora la sinistra è quella radicale di Mélenchon. In Gran Bretagna il blairismo ha fallito e ora il Labour è quello rosso fuoco di Corbyn. Nel caso del Pd, ora che gli elettori hanno bocciato per l’ennesima volta la lunga sudditanza al pensiero (si fa per dire) berlusconian-confindustriale, la soluzione naturale sarebbe un ritorno ai valori del centrosinistra: politiche sociali e ambientali, lotta alle diseguaglianze, all’evasione, alla corruzione, alle mafie, ai conflitti d’interessi, rinegoziazione di alcuni trattati europei. Valori molto simili, se non sovrapponibili, a quelli dei 5Stelle, che renderebbero molto più facile, se non obbligata, un’intesa di governo col M5S. Invece, più elezioni e più voti perde, più il Pd si convince di non avere sbagliato nulla. Tant’è che Rosato, la sua più alta carica istituzionale (è vicepresidente della Camera, in omaggio alla sua strepitosa legge elettorale), confessa di sentirsi “incompatibile con i 5Stelle ma non con B”. Orfini afferma che “Di Maio e Salvini sono uguali”, mentre vuoi mettere B e Verdini. E i renziani ripetono che, se mai si siederanno al tavolo col M5S, sarà solo per far contento Mattarella. E a patto che Di Maio si cosparga il capo di cenere, rinneghi le critiche al governo Renzi e plauda al Jobs Act, alla Buona Scuola e alle altre porcate dell’ultimo quinquennio. A pentirsi e a fare autocritica devono essere i vincitori, non gli sconfitti.
IL ROSICAMENTO
Andrea Scanzi
Dopo giorni e giorni di attente analisi e osservazioni, ho finalmente compreso la finissima strategia politica di Renzi e dunque del Pd: il rosicamento. Chi ancora fa appelli per un accordo tra M5S e Pd, e sapete che io non li ho mai fatti, spera l’impossibile. E non è il caso.
A oggi il Pd è ancora pressoché interamente renziano e non può esserci accordo tra grillini e renziani: sono due mondi inconciliabili. Credo poi che, se fosse chiesto alla base del Pd (ammesso che una “base” ancora esista) se vuole o no un accordo con Di Maio, la maggioranza direbbe no. Chi ancora vota Pd è in larga parte renziano, mentre chi era possibilista nei confronti dei 5 Stelle si è già spostato e ormai li vota (infatti sono passati dal 40 abbondante al 18 stitico in neanche 4 anni). Sarebbe certo giusto chiedere agli iscritti cosa fare, ma ritengo che – in maniera del tutto lecita, s’intende – risponderebbero così: “Con i grillini neanche morti”. E’ tempo di capire che l’equazione “Pd=partito di sx” non ha senso da un bel pezzo, essendo ormai il Pd un partito personalistico e padronale, gestito da un reuccio che non ne indovina mezza ma che non ha oppositori interni.
Torniamo però alla finissima strategia politica elaborata da Renzi, sempre bravissimo a non imparare nulla dai propri (continui) errori e dalle proprie (infinite) sconfitte. Dopo avere distrutto in 4 anni un partito, Renzi e i renziani hanno partorito un’altra strategia puntualmente infantile e sconsiderata: “Tanto meglio tanto peggio”. Oppure, se preferite: “Lasciamoli schiantare”.
Dopo una Waterloo di dimensioni bibliche, l’unica cosa che questi geni contemporanei hanno saputo partorire è stato il rosicamento. La reazione rancorosa di chi ha perso e se ne sta in un angolo, sperando che un meteorite cada sul campo e che a quel punto Dio gli dia la vittoria a tavolino. Infatti son lì che tifano perché Di Maio vada con Salvini e magari pure con Berlusconi, per poter poi dire che anche i grillini ci hanno la rogna e che Nicola Morra in un’altra vita è stato Goring.
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“Se anche il governo M5S-Pd durasse un solo giorno per fare la legge sul conflitto d’interessi, sarebbe già meglio di quelli dell’ultimo ventennio.”
Marco Travaglio
Ma figuriamoci! Non l’hanno fatta in 23 anni, la dovrebbero fare ora?
Travaglio, ravvediti!!! Demone del Pd che lo hai invaso, lascia quel corpo!
MUOIA SANSONE
Viviana Vivarelli
Sembra che Berlusconi sia preda di un cupio dissolvi che porterà quanto prima a distruggere proprio quel cdx che dopo le elezioni lo riconosce sempre meno come capo indiscusso. Salvini e Meloni sono usciti piuttosto irritati dalla famosa conferenza stampa in cui sono stati ridicolizzati da Berlusconi come due bimbetti alle sue comanda e nessuno dei due ha riportato il video sul suo blog. Crozza irrideva la Meloni dicendo che se ne era andata ‘con la faccetta nera’. Ma con Salvini non sembra vada meglio, soprattutto perché nella gara elettorale del Molise Berlusconi, più che mettersi contro gli altri partiti si è messo soprattutto contro Salvini, nel tentativo estremo di far vedere che il capo è lui. In Friuli, dove come da pronostico ha vinto il leghista Fedriga, è lo stesso. Insomma dentro il cdx, se prima mancavano un leader comune e un programma comune e anzi le divergenze erano fin troppe, ora addirittura i tre sono impegnati in una lotta intestina. E’ lite aperta in casa. A Salvini, che ha commentato in senso critico i bombardamenti americani in Siria, Berlusconi ha risposto “meglio tacere“. A Forza Italia che ha continuato a difendere Berlusconi dagli attacchi di ieri di Di Battista, Salvini ha risposto con un post in cui ha detto che sono esagitati tutti e due. Già terrorizzato dai sondaggi che aumentano le probabilità di un accordo M5S-Lega, Berlusconi aveva gettato tutte le sue sorti sul voto del piccolo Molise (233.000 elettori), dove il 5stelle ha preso 67.295 voti ma B ha superato la Lega per 24.043 a 12.000, ma in cui si è ricoperto di altro ridicolo dicendo che “Se Forza Italia perde qui in Molise c’è il rischio che questa situazione potrebbe dare luogo a un governo Lega-Fratelli d’Italia (con il M5s, ndr) che provocherebbe la fuga d’imprese, la fuga di capitali, la fuga dei fondi di investimenti e quindi un disastro nei mercati azionari (il Molise??). L’Europa ci isolerebbe completamente, banche fallirebbero e quindi ci sarebbe per l’Italia un destino assolutamente da scongiurare. Quindi è importante che usciti da qui stasera diciate ad amici parenti conoscenti che è importante che da queste elezioni Forza Italia esca con un grande risultato di molto superiore alla Lega e che il cdx ottenga con il suo candidato una grande importantissima vittoria”.
Assolutamente ridicolo nei fatti. Il M5S ha vinto ma di questa Apocalisse causata dal Molise non si vede traccia, segno evidente o che gli è andato in tilt il cervello o che la mancanza del consigliori Dell’Utri si fa sentire e Ghedini non lo tiene più o la coca lo ha mandato in pappa.
Riguardo alla Lega, i dirigenti verdi sono furenti contro B Salvini ormai è una pentola a pressione pronta a scoppiare. La Meloni scappa. Altro che atteggiamento zen! Quella separazione nel cdx avverrà non perché la chiede Di Maio ma perché sarà proprio Berlusconi a provocarla con le sue intemperanze da invasato.
Io continuo a ripetere che c’è qualcuno che le elezioni anticipate le vede come la pese e ci metto Berlusconi e Renzi, che ha rimandato la data del congresso. E c’è qualcun altro che secondo i sondaggi avrebbe solo da guadagnarci come Di Maio o Salvini, ma certamente non ci si può andare con la porcheria del Rosatellum e i due sono i soli che avrebbero interesse a fare una legge migliore di questo troiaio che Mattarella non avrebbe dovuto firmare mai per quanto è antidemocratico e perverso.
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Travaglio
Sempre La Stampa: Il titolo della settimana. “Il Fondo Monetario alza le stime sull’Italia: ‘Ma il voto non freni le riforme’” (Corriere della sera, 23.1). “Fmi: ‘L’Italia cresce più del previsto. Ma con le elezioni riforme a rischio’” (La Stampa, 23.1). Tranquilli: se dà noia, non votiamo neppure. Basta chiedere.
Pina Di Caprio
Emma Bonino ospite della trasmissione radiofonica Circo Massimo condotta da Massimo Giannini su radio Capital ha praticamente annunciato le larghe intese, la grande coalizione all’italiana tra PD e Forza Italia dopo le prossime elezioni politiche. Ha posto come unico paletto la condizione di non governare con la Lega di Salvini. Con Berlusconi invece tutto bene e d’altra parte, come lei stessa ha ammesso, “con Silvio ci ho già governato”. Le affermazioni di Bonino fanno il paio con le promesse che, in cerca di credibilità europea, aveva fatto Berlusconi a Bruxelles, rassicurando sul fatto che nel prossimo Governo non saranno presenti esponenti leghisti o 5 stelle. Emma Bonino gode di una popolarità enorme, fino a essere stata acclamata da tanti come desiderabile Presidente della Repubblica, e francamente me ne sfugge il motivo. Filoamericana, ospite del Bilderberg e membro del Board della Fondazione Open Society del finanziere George Soros, iperliberista, europeista convinta sostenitrice di quest’Europa tecnocratica e bancocentrica che ci sta strozzando, eletta nel 1994 nel Polo delle Libertà nel Veneto e membro, nello stesso anno, del gruppo parlamentare di Forza Italia. Ha quindi governato in passato con Berlusconi e ancora oggi, nonostante la condanna definitiva per frode allo Stato dell’ex cavaliere pregiudicato di Arcore, è ancora pronta a governare a braccetto con lui. Mi chiedo davvero cosa abbia fatto questa donna per meritare tanta ingiustificata popolarità. Oggi, resuscitata politicamente dal democristiano Tabacci, è candidata nel PD Renziano. Cos’altro occorre per avere di lei un giudizio politicamente pessimo?
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La Stampa. Paolo Baroni
La crisi fa impennare il lavoro nero e dimezza i salari
I lavoratori in nero sono stimati in 3,3 milioni. Un effetto è che un’ora di lavoro viene pagata 8,1 euro anziché 16.
Così l’evasione tributaria e contributiva è arrivata a 107,7 miliardi.
La crisi ha spinto il lavoro nero a livelli record, e costretto tanti ad accettare qualsiasi impiego, anche per pochi euro. Le imprese che ricorrono al lavoro irregolare (studio del Censis per Confcooperative) dimezzano il costo del lavoro e mettono fuori mercato le aziende che sono nella legalità. Non solo: ma mettono anche una grave ipoteca sul futuro dei lavoratori lasciandoli privi delle coperture previdenziali, assistenziali e sanitarie generando un’evasione contributiva stimata in 10,7 miliardi e un’evasione complessiva pari a 107,7 miliardi calcolando anche i buchi dell’Iva (36 miliardi), dell’Irpef (35) e dell’Irap (8,5).
Il cosiddetto monte salariale irregolare nel 2014 ha raggiunto i 28 miliardi di euro, pari al 6,1% del valore complessivo delle retribuzioni lorde. Così questo si traduce per molti in una rincorsa affannosa a un lavoro a ogni costo, all’accettazione di condizioni lavorative peggiorative e alla diffusione di comportamenti opportunistici e di fenomeni di sfruttamento del lavoro.
Metà delle persone rimaste senza lavoro a causa della crisi sono stati risucchiati nell’illegalità. Nel periodo 2012-2015 mentre nell’economia regolare venivano cancellati 462 mila posti di lavoro, la schiera di chi era occupato illegalmente cresceva di 200 mila unità, arrivando a superare quota 3,3milioni. Mentre l’occupazione regolare si è ridotta del 2,1%, l’occupazione irregolare è aumentata del 6,3%.
E’ nel settore industriale che si registra il divario maggiore tra retribuzione lorda oraria regolare (17,7 euro) e retribuzione n irregolare (8,2 euro, ovvero il 53,7% in meno), seguono i servizi alla imprese (-50,3%, 9,5 euro anziché 19,1).
Dice il Presidente di Confcooperative Maurizio Gardini:”Denunciamo ancora una volta e diciamo basta a chi ottiene vantaggio competitivo attraverso il taglio irregolare del costo del lavoro che vuol dire diritti negati e lavoratori sfruttati. Se le false cooperative sfruttano oltre 100.000 lavoratori, qui fotografiamo un’area grigia molto più ampia che interessa le tantissime false imprese di tutti settori produttivi che offrono lavoro irregolare e sommerso a oltre 3,3 milioni di persone».
La graduatoria delle attività a più ampio utilizzo di lavoro sommerso vede ai primi posti quelle legate all’impiego di personale domestico da parte delle famiglie, secondo un tasso di irregolarità che sfiora ormai il 60%.
IL MINISTERO DELLA FELICITA’ E QUELLO DELLA TOLLERANZA
Non bastava che la May creasse in Inghilterra il Ministero della Solitudine. Gli Emirati arabi hanno creato due Ministeri, quello della felicità e quello della Tolleranza.
L’Emiro Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum ha dato il primo a una 22enne, la più giovane del suo Governo e otto donne su 28 Ministri.
Con questi due Ministeri, L’emiro guiderà la politica “verso il benessere sociale e la soddisfazione”.
“L’energia dei giovani sarà il nostro motore”. E sicuramente la 22enne Ohood Bint Khalfan Al Roum avrà molto da dire.
Per misurare la felicità si prende come indice il piccolo Paesi Himalayano del Bhutan.
L’Onu stila questa speciale classifica ogni anno: gli Emirati sono al 20°posto, l’Italia è 50esima
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Laura Castelli, deputata del M5S, sulla legge elettorale: “Non sanno più come spiegare di aver fatto una legge elettorale che non ha senso”,ha affermato Castelli. E’ una legge che non piace a molti Senatori dei partiti che la voteranno. Purtroppo il ricatto della ricandidatura pende sulle teste dei parlamentari, soprattutto quelli della maggioranza. Sono le dinamiche della vecchia politica. Il partito che ha promosso questa legge sa che non c’è governabilità se non con la grande ammucchiata. E’ un gioco già fatto a tavolino, lontano anni luce dalla volontà popolare. Ogni volta che la vecchia politica ha fatto provvedimenti contro il M5S non ne ha mai tratto vantaggio, ha sempre ottenuto l’effetto contrario. Chi dice che noi non vogliamo governare e stare all’opposizione mi fa molto arrabbiare, non è assolutamente vero. Il M5S ha degli obiettivi molto pragmatici e a lungo termine, ma di certo non stiamo lavorando al nostro programma pensando che rimarrà carta e basta”.
Abbiamo detto che in Inghilterra sono molto duri con gli extracomunitari, ma valutiamo i fatti con relatività; mia figlia vive e lavora a Londra, dove è arrivata 12 anni fa, e per regolarizzarsi e avere protezione sanitaria ha chiesto un permesso regolare di lavoro. Non ha fatto code, non ha aspettato al gelo per notti intere in piazze sovraffollate e in code smisurate, è stata ricevuta subito in base a un preciso appuntamento, in ambienti belli e confortevoli, con poltrone e moquette, è stata trattata con discrezione e Cortesia. Nessuno l’ha rimandata a casa obbligatoriamente dopo un tot di mesi. E’ andata avanti e indietro con l’Italia senza perdere i suoi diritti. E’ rimasta strabiliata. Niente a che vedere con l’immonda Bossi Fini e le condizioni in cui da noi gli extracomunitari sono avviliti e mortificato come carne da macello. E poi si parla di ‘radici cristiane’! Ma che vergogna! Questi non hanno nemmeno radici umane…!
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Franco Bechis
“Cosa penso di Virginia Raggi? Che ha diritto a fare il sindaco fino al 2021.
A chi mi chiede l’opinione che ho su Virginia Raggi posso dire solo che ha diritto di essere giudicata come sindaco dagli unici titolari : i cittadini di Roma. È stata eletta plebiscitariamente da loro, e loro la promuoveranno o bocceranno nel 2021 quando scadrà il suo mandato. Mi piacerebbe che questo avvenisse sempre nel mio Paesi, che da 8 anni non ha più un Presidente del Consiglio scelto dagli elettori. Se ha infranto leggi in modo da decadere secondo le leggi esistenti, decadrà come accade a tutti. Ma dovrà esserci una condanna per stabilirlo. Finché questo non avviene deve fare il sindaco e avere come unico riferimento i cittadini di Roma e i loro problemi. Se avesse avuto l’assedio e il livello di attenzione da lei subito fin dal primo giorno credo che nessuno dei suoi predecessori avrebbe resistito fin qui. E non è che prima avessero commesso meno errori, anzi. I romani pagano le tasse più alte di Italia e gli italiani sono costretti a contribuire con le loro tasche perché i predecessori dalla Raggi coccolati dalla stampa hanno lasciato una voragine senza fine di debito. Un errore che prima sembró di 10 miliardi e poi man mano che è saltata fuori la polvere nascosta è quasi raddoppiato. Di fronte a quella strage colpevole e irresponsabile delle tasche dei contribuenti che non ha ottenuto manco un titolo di prima pagina, qui da mesi si sta discutendo come fosse la cosa più rilevante del mondo di un aumento forse ingiustificato di stipendio al signore Salvatore Romeo percepito per alcune settimane? Cioè fanno scandalo 18 mila euro da lui effettivamente percepiti in più e non quasi 20 miliardi rovesciati sulle tasche dei romani e degli italiani per dare lavoro e soldi anche alla propria cerchia di amichetti, a intellettuali di Corte, a cooperative amiche, a compagni di partito, a qualche regista, attore o cantante che vive agganciato alla mammella pubblica? Dove si vedono quei 20 miliardi buttati via così ? Cosa hanno ricevuto in cambio i romani e gli italiani? Ma andate a quel Paesi!”
Francesco Erspamer
Una volta, quando la gente era capace di organizzarsi e di lottare, bisognava cambiare tutto perché tutto restasse come prima. Un processo che aveva dei costi e comportava dei rischi: anche nel Gattopardo alla fine si scopre che il gioco non è riuscito e molte cose sono cambiate.
Adesso i potenti vanno sul sicuro: gli psicolabili narcotizzati dai media si fanno convincere di buon grado che siccome tutto comunque resta come prima, tanto vale non provarci neppure a cambiare, poco o molto che sia.
(In Italia sono quelli che vi spiegano quotidianamente che anche se le cose vanno male loro voteranno per Renzi o Berlusconi, come in passato, o al massimo non andranno a votare, tanto sono tutti uguali e poi vuoi mettere il pericolo del populismo; e se uno ha proprio bisogno di novità, c’è l’iPhone X).
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ARMARCORD 2004
Osservate come questi articoli tratti da un Masada del 2004 siano ancora attuali, il che è allucinante perché in 14 anni un Paesi civile avrebbe dovuto cambiate qualcosa, invece questa persistenza del peggio ci fa sembrare un Paesi di fossili.
I GIOVANI
L’Italia non ha scommesso sui giovani: eppure solo scommettendo su di loro potrà riprendere il cammino dello sviluppo. I nostri giovani stanno peggio dei loro genitori. Hanno meno speranze di quante ne avevamo noi alla loro età. Eppure potrebbero avere davanti a loro orizzonti sempre più ampi. Eppure, nei pochi casi in cui vengono date loro delle occasioni sono bravissimi. Nella ricerca nei settori più avanzati dalle biotecnologie alle nanotecnologie, nell’arte moderna, nella produzione di qualità. Ma in genere i nostri giovani sono costretti a restare in parcheggio sempre più a lungo. Anni sprecati perché dai 20 ai 35 anni la nostra società li spinge a vivere come adolescenti. Dovremo lavorare insieme ai giovani per una nuova scuola, più seria, più severa, più formativa, per portare anche l’Italia sulla frontiera dell’innovazione dalla quale è quasi assente, ma anche per dare nuova dignità al loro lavoro. I giovani hanno bisogno di conoscere diverse esperienza, di viaggiare e studiare all’estero, di studiare fianco a fianco nelle università italiane con decine di migliaia di coetanei di altri Paesi. Voi giovani avete bisogno di conoscenze e di esperienze. Certo avrete anche bisogno, come si dice in linguaggio moderno, di mobilità. Ma qui si è confusa la mobilità con la precarietà in cui nulla è certo, nulla è previsto come stabile, nulla è pensato come duraturo. E il giovane, anche quando trova un lavoro, è perennemente angosciato dalla paura di perderlo e nulla può investire nel migliorare se stesso. Togliendo la sicurezza ai giovani, negando loro le occasioni di cui hanno diritto, noi togliamo ad essi e all’Italia la possibilità di crescere.
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Il libro “Matteotti e Mussolini” di Claudio Fracassi.
Nel 1924 Matteotti veniva ucciso da sicari fascisti, dopo aver denunciato in Parlamento i brogli elettorali. Nel ’24 né la società né lo Stato sembravano fascistizzati: «Non pochi tra i magistrati erano gelosi dell’indipendenza solennemente garantita loro dalle leggi. La libertà di sciopero era difesa dai sindacati, così come la libertà di stampa dai giornalisti…I giornali parlavano di Mussolini come di un carattere chiuso, portato al romanticismo e amante dei fiori…quando parlava alla folla era un leone, e nei dialoghi a quattr’occhi, soprattutto con stranieri, diventava una pecora…aveva soprattutto sviluppatissimo il dono di sapersi adeguare al sentimento dei suoi ospiti, precedendoli, anzi, nel giudizio». Ma Gobetti diceva: «la lotta politica a Mussolini non è facile: non è facile resistergli perché egli non resta fermo a nessuna coerenza, a nessuna posizione, a nessuna distinzione precisa, ma è pronto sempre a tutti i trasformismi». La grande stampa sentiva progressivamente ridotta la sua libertà e si lasciava intimidire. L’opposizione vedeva le rivalità prevalere sulla comune contrapposizione al fascismo. Commentava Turati: «I comunisti fanno da sé, quindi anche i massimalisti, e i popolari sono sempre oscillanti ed equivoci…». Matteotti credeva che la battaglia per la democrazia fosse condotta e vinta, a tre condizioni: che l’opposizione fosse unita, che non ci fossero cedimenti nei confronti del Governo, che il regime nascente in Italia – in quanto alla lunga contagioso e pericoloso per l’intera Europa – fosse combattuto non solo a Roma ma in ambito continentale. Matteotti era, anche, un deciso pacifista, ma anche allora sulla guerra la sx era divisa, come era divisa nei confronti di Mussolini, alcuni pensavano addirittura che i rapporto col fascismo si potessero ‘normalizzare’ e che Mussolini non dovesse essere demonizzato. La rovente accusa di Matteotti fu giudicata inopportuna e eccessiva. Eppure il Parlamento era stato via via esautorato fino a diventare un semplice esecutore. Turati diceva: «I bilanci non si discutono più se non in quei capitoli che importino variazioni al bilancio precedente! Gli emendamenti di qualche importanza non si possono votare, ossia è inutile neppure presentarli e sostenerli se non sono previamente accettati dal Governo! Insomma, è la sostituzione effettiva del Governo al Parlamento». Mussolini odiava gli scioperi e i sindacati: “C’è stato uno sciopero dei maestri. Immaginate se si può pensare a qualcosa di più paradossale di uno sciopero di maestri… Siccome c’era un sindacalismo di magistrati siamo stati a un solo pelo dall’avere lo sciopero della giustizia…» e così spiegava ai suoi la strategia del contrattacco: «La battaglia è difficile e delicata. Bisogna ‘cloroformizzare’ le opposizioni e anche il popolo italiano”.
Così, mentre l’opposizione traccheggiava e cercava di accontentare Mussolini che chiedeva una ‘tregua’, l’11 giugno 1924 Matteotti venne massacrato. Dopo cominciò il regime. Ma era ormai troppo tardi.
(Quando nel 1945 il regime fascista cadde, molti gridarono alla vittoria, ma nulla era caduto. Nessuna vittoria è permanente. Tutto rimase e si perpetuò. Con altre vesti. Con altri nomi. Fino ad oggi).
Eroi….
“C’è in noi, nel nostro opporsi cieco, qualcosa di donchisciottesco. Ma nessuno di noi ride perché nella mostra lotta c’è una disperata religiosità. Non possiamo illuderci di aver salvato la lotta politica: ne abbiamo custodito il simbolo. E bisogna sperare (ahimè, con quanto scetticismo) che i tiranni siano tiranni, che la reazione sia reazione, che ci sia chi avrà il coraggio di levare la ghigliottina, che si mantengano le posizioni sino in fondo. Si può valorizzare il regime; si può cercare di ottenerne tutti i frutti: chiediamo le frustate perché qualcuno si svegli, chiediamo il boia perché si possa veder chiaro. “
Piero Gobetti
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“Essere puniti per quel che scriviamo,
patire povertà e emarginazione,
pagare insomma i costi di una partita vera:
tutto ciò ci sta bene,
a noi – come a Gobetti – innanzitutto giova la chiarezza”
“Va bene. I punti si contano all’ultimo, abbiamo memoria lunga e spalle buone. Vediamo chi la vince, alla fine. Per ora, è bello essere rimasti così, non essere diventati un Rossella o un Liguori, un Ferrara o, uno Sgarbi. Noi, la generazione di Peppino Impastato.”
Riccardo Orioles
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Casellati: ”Escludere una figura come quella di Berlusconi sarebbe una ferita della democrazia”
Se questa è la donna della garanzia, mi sa che è scaduta.
giulysua
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BEPPE GRILLO
Certo, ora che la censura s’è fatta più brutale e scientifica, aggirarla è più difficile di prima. Anche perché la censura riesce a occultare pure la censura stessa. Ed è difficile far capire alla gente che, in questa overdose di informazione, nessuno ci informa davvero. Era molto più facile nella Russia di Breznev, quando c’era solo la «Pravda» e infatti il giornale più letto era il «Washington Post»: tutti sapevano di vivere nel regime della menzogna, e tutti andavano a cercarsi le notizie vere. Oggi siamo pieni di «Pravde» e le scambiamo per tanti «Washington Post». Ci manca l’informazione, ma non lo sappiamo.
Beppe Grillo
Il Cavaliere mica s’incazza se si fa satira sociale, sulle pensioni, sulle riforme, sulle ville, sulla statura, sulla pelata. S’incazza se parli dei suoi processi e del suo monopolio, che poi sono le vere ragioni per cui fa politica: in una parola, i guadagni di Mediaset. Quello è il tabù. Per questo sono saltati Biagi, Santoro, Luttazzi, la Guzzanti, Fini, Rossi e tutti gli altri. Perché lo toccavano negli affetti più cari: i fatturati. E lui, quando gli toccano i fatturati, va fuori di testa. Parla di «uso criminoso della televisione», lui che la usa criminosamente da vent’anni. E così trasforma in eroi e in martiri dei professionisti che si limitavano a fare onestamente il loro mestiere di giornalisti o di artisti. Niente di rivoluzionario: solo il loro mestiere, anche se è vero che in Italia solo i veri rivoluzionari fanno ancora il loro mestiere.
Scrive Mario:
“La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo non era però ‘sta gran cosa… riproponeva stancamente i diritti della borghesia, gli stessi della ‘dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino’ del 1789, gli stessi, comma più comma meno, della Costituzione americana: diritto alla proprietà, alla ‘libera impresa’, allo
sfruttamento mascherato da lavoro salariato, all’accumulazione…. L’articolo 3 della DUDU non cita espressamente la proprietà (mantenendo la “sicurezza”), ma l’art. 17 ribadisce: “1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà privata sua personale o in comune con gli altri. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.” Sono questi i diritti che interessano i governanti, e sono quelli che si propone di difendere la Costituzione europea. Probabilmente da questo punto di vista la Costituzione realmente più avanzata è quella italiana, nata da un compromesso tra forze di diversa ispirazione, marxiste, cattoliche e laiche (“giustizia e libertà”): la sintesi attuata nella nostra Costituzione è sicuramente più avanzata di quella contenuta nella DUDU. Ad esempio, la CRI afferma con molto maggiore incisività i diritti delle donne lavoratrici, afferma che pari dev’essere la loro retribuzione e quella dei disabili o comunque impossibilitati a lavorare (art. 37), cui spetta il mantenimento e l’assistenza sociale (art.38), il diritto di studio per tutti, compresi inabili e minorati (fondamento della legge 104 per i disabili), garantisce il diritto di sciopero (art.40) e stabilisce (art.41) che la libera iniziativa economica “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.” La proprietà privata è garantita dalla legge, ma se ne invoca la “funzione sociale” e si dichiara che ha dei limiti, e può essere
soggetta ad esproprio salvo indennizzo o (art.43) al trasferimento “allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti” se si tratta di imprese con “carattere di preminente interesse generale”. L’art. 44 pone vincoli e limitazioni alla proprietà della terra e il 45 riconosce la funzione sociale delle cooperative. Molto piu’ esplicita, insomma, quasi come la bellissima (a parole) Costituzione dell’Unione Sovietica, o quella cubana… tutte rimaste parole, in ogni caso. “
Grazie, Mario.
Ricordate che Masia di La7 ha ricevuto 50.000 euro da Renzi per ‘migliorare’ i suoi sondaggi a favore del Pd.
E che per l’Italia alla riunione del Bilderberg, nel 2017, erano presenti, in ambito economico, il Presidente di Fca, John Elkann; la fisica Fabiola Giannotti, direttrice del Cern; Sandro Gozi, Segretario di stato per gli affari europei e membro di spicco del Pd. E, infine, tre noti e rispettati giornalisti: Lilli Gruber (La7, già numerose le sue precedenti partecipazioni), Maurizio Molinari (direttore de La Stampa) e Beppe Severgnini (Corriere della Sera). Come sia possibile professionalmente, per un reporter, accettare di assistere a un simile evento senza scrivere una riga, resta un mistero.
Ricordatevi che lo speculatore miliardario Soros si arricchisce con manovre speculative in tutto il mondo manovrando come un grande burattinaio la politica dei Paesi che vuole devastare, con l’aiuto di parlamentari e giornalisti degli stessi Paesi. Le speculazioni sorosiane riguardarono anche l’Italia; nel 1992, Soros partecipò insieme ad altri “investitori” ad un attacco alla Banca d’Italia causando una epica svalutazione della lira, l’uscita dal Sistema Monetario Europeo e la seguente crisi economica. Disse: “Quella fu una buona speculazione”. Lo fu un po’ meno per i portafogli del popolo italiano.
I suoi passatempi con le monete nazionali però non rimasero impunite in altri stati: in Francia fu processato e giudicato colpevole di “insider trading”, e dovette sborsare 2 miliardi di dollari, in Indonesia fu condannato all’ergastolo e in Malesia, invece, alla pena di morte. La sua fondazione ‘Open Society’ si interessa ora dei migranti interagendo con parlamentari e sindaci italiani, come il Sottosegretario di Stato alla Giustizia On. Gennaro Migliore (Pd),op Pierfrancesco Majorino è assessore alle “Politiche Sociali, Salute e Diritti” del Comune di Milano (nella giunta Pisapia e riconfermato in quella di Beppe Sala) o il Senatore Luigi Manconi (Pd) o il radicale Mario Perduca, Cécile Kyenge, Sergio Cofferati, Barbara Spinelli, Gianni Pittella, Laura Boldrini…
Valutando le ingenti risorse economiche investite da George Soros nella campagna elettorale di Hillary Clinton (25 milioni di dollari) e della sua successiva disfatta elettorale, siamo sicuri che il sostegno del magnate della Open Society Foundations nel lungo periodo possa portare a riscontri positivi nelle carriere politiche dei suoi “fidati alleati”?
Zeus
Incredibile, un pregiudicato che vuole riformare la giustizia. Impensabile, improponibile, ma tristemente vero!
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Ranger2017
Mi sono appena svegliato e la mia preghiera mattutina è sempre quella: “… Dio fa che quest’ uomo tiri le cuoia prima del 4 marzo…”
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Paolo 434
Pene Severissime per qualsiasi Giudice che volesse emettere sentenza di condanna per chiunque sia giudicato colpevole di Corruzione, Evasione, Estorsione, Falso in Bilancio, Abuso d’Ufficio, Appropriazione indebita di denaro Pubblico!
Queste devono essere le modifiche da apportare con l’introduzione della Nuova Riforma della Giustizia se il Patto del Nazareno verrà finalmente attuato!!
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MAI COL PD
L’azzeramento graduale dello stato sociale, i regali alle banche e alla finanza, la svendita del Paesi, l’asservimento alla Merkel e ai poteri forti, la distruzione dei diritti del lavoro, l’accentramento del potere nelle mani del capo del Governo, la privatizzazione a 360 gradi dei servizi pubblici sono sempre stati nel programma di Renzi fin dalla prima Leopolda. Come è stato possibile che gran parte del popolo sia stato a tal punto accecato da non capire che questo significava la morte dell’Italia? E come è possibile che ci siano tutt’ora giornalisti o Italiani che insistono a volere una alleanza con un Partito Democratico ormai totalmente renziano? Come può il partito che ha vinto le elezioni accettare come socio quello che gli elettori hanno maggiormente rifiutato e maggiormente penalizzato come il maggior nemico?
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TRAVAGLIO MI SCRIVE
Sorpresa che Travaglio si scomodi e leggere quello che scrive una signora ignota di 76 anni di Bologna, ho risposto:
Il Pd di cui Travaglio parla è morto da tempo e non resuscita nemmeno se ridiscende il Santissimo. Quello che è sopravvissuto non somiglia nemmeno di lontano a una cosa modestamente seria, accettabile e democratica.
Io di alleati per il M5S non ne voglio. Non ci penso nemmeno. Ho sempre detto e lo ripeto che spero solo che il M5S riesca a trovare a livello parlamentare (non certo governativo) abbastanza voti per fare un sistema elettorale decente e tornare al voto quanto prima. Per me, un sistema elettorale decente è quello che permette al primo arrivato di governare; mettiamoci quello che serve, premio di maggioranza o ballottaggio e aggiungiamoci quello che è compatibile secondo la Consulta e poi torniamo di corsa a votare. Ho idea che a Salvini tornare diversamente al voto farebbe comodo per liberarsi definitivamente di Berlusconi che ormai è in caduta libera e per assorbire anche molti voti della Meloni così da diventare realmente il leader del cdx, credo senza ombra di dubbio che, ora che Salvini ha abbandonato la Padania, la secessione e altre idee bislacche ed è diventato un partito nazionale, non potrà far altro che crescere, perché è simpatico, populista e semplice, non ha industrie da salvare, non ha voti dalla mafia, ce l’ha con l’invasione dello straccione che vien dal mare, ha una fidanzata fresca e che stira le camicie, non si atteggia a capetto arrogante e sfrontato o a extraricco con la puzza al naso, le escort e il vulcano, sembra ‘uno di noi’, può sfondare. E coi voti di Salvini possiamo pensare a fare non un Governo ma un sistema democratico di voto. Basta. Io non voglio che il mio Movimento si allei con nessuno. Non voglio che si corrompa con residui della prima o della seconda repubblica ché la terza minaccia di esser peggio delle altre due. Io non ho grandi illusioni e non faccio grandi progetti. Mi basterebbe mandare al macero il Rosatellum, poi ho abbastanza fiducia nel 31nenne e nel 41nenne che potranno cambiare tutti e due, adattarsi ai tempi nuovi e ognuno per il suo verso può introdurci in tempi meno zozzi e meno corrotti per il bene dell’Italia
Cordiali saluti e molto sorpresa di avere avuto un riscontro da un mondo che finora per me è stato distante e parecchio alieno.
Caro Travaglio, io continuo a credere che lei sia il giornalista migliore d’Italia ma sono convinta che col suo Pd immaginario lei abbia preso uno sfondone. I sogni sono sogni, la realtà è diversa non solo da quello che credono i politici ma spesso anche da quello che si illudono di credere i giornalisti, perché entrambi sono chiusi nel loro mondo di parole, effimero e lontano, e finiscono per credere che quel mondo non sia una loro invenzione ma una concreta realtà. E forse sbaglio io sulla mia tastiera ma sbagliano anche loro perché entrambi ci crediamo creatori di qualcosa mentre siamo come le bolle di sapone che qualcun altro soffia e fa disperdere al vento dell’irrealtà
Cordialmente
viviana
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Comunque resta il fatto che non avrei mai creduto che uno come Travaglio leggesse quello che scriveva una come me e che addirittura mi mandasse una mail privata al mio indirizzo e mail, riportando per intero due scritti miei. E’ vero che non è l’unica volta che questo accade ed è accaduto anche con dei politici che nemmeno conosco (Manconi per es.) con cui ho avuto animate discussioni, quasi litigi. Sono stupita e non so nemmeno dire se la cosa mi fa piacere, forse mi imbarazza. Non mi piace vincere né aver ragione. Resta il fatto che, se crediamo di scrivere solo per noi, ci sbagliamo. Il mondo è una piazza e ognuno di noi su quella piazza ha una voce e quella voce può farsi sentire. E questa è l’unica verità che conta. Per cui rispolvero una mia vecchia poesia che a me piace e questo basta. LA PIAZZA
Intanto Salvini non parla più di secessione, è contro la Fornero come noi e non a favore come Berlusconi, non parla più della Padania e dell’antimeridionalismo, ha aperto un partito che prima era locale e ora è nazionale, si è presentato al Sud e evidentemente qualcosa di buono l’ha detto perché ha preso un milione di voti, ha abbandonato anche il razzismo e non è certo un nazista come Borghezio, non è per forza contro una legge per il conflitto di interessi, ha un’idea d’Europa che non sarà proprio la nostra ma è migliore di quella di Padoan, Monti o Renzi, vuole contattare con l’Ue per la questione migranti come in Europa nessuno si è sognato di fare, non ha legami con le banche, è come noi a favore delle piccole e medie imprese, come noi vuol tutelare il territorio, si sta aprendo anche al reddito minimo di cittadinanza, è contro i vitalizi.. Mi sembrerebbe ingeneroso insistere a dire che cambiamenti non ne ha fatti. A me sembra che ne ha fatti tanti e che è meno peggio di tanti. E tra tutti i nostri avversari è il meno odioso e quello che finora in molte cose magari è andato un po’ a rimorchio ma almeno non è stato il promotore come ha fatto Renzi che ci ha proprio incaprettati e venduti. In ogni caso, non so come fare a dirlo chiaro, non lo dobbiamo sposare. A me basterebbe che unissimo i nostri voti e i suoi per andare al voto con un sistema migliore. Io non mi voglio alleare con nessuno. Voglio solo un sistema che permetta al primo partito votato di governare. Perché sennò sennò cosa proponete di fare? Ma davvero possiamo pensare che le scelte siano tante???? Ma dove le vedete tutte queste scelte? Da soli non faremo niente e perderemo tutto. E qualcosa bisogna pur fare o vorrà dire che abbiamo preso 11 milioni di voti per buttarli al vento.
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Non mette conto riportare oggi l’editoriale di Travaglio che insiste sulla sua idea delirante e ossessiva di una alleanza del M5S col Pd. Prigioniero della volontà di aver ragione ad ogni costo, sembra un cieco totale che non riesce nemmeno a vedere la differenza abissale tra l’idea di economia, finanza, democrazia, Europa, esistente tra M5S e Pd, come se le infinite leggi e riforme da Monti a Renzi non avessero ribadito in modo sistematico un iperliberismo aberrante, schiavo della finanza, delle multinazionali, del mercato degli squali, delle banche, del Bilderberg, della Merkel, un iperliberismo o turbocapitalismo nemico dei popoli che i 5stelle respingono con tutte le loro forze, presentandosi come l’unica forza politica e sociale che difenda la democrazia dal basso contro un autoritarismo verticistico fastistoide, che difenda i diritti del popolo contro l’arroganza dei potenti, che difenda l’idea di Nazione contro il livellamento di ogni sovranità o diritto nazionale, che difenda i diritti del singolo contro la globalizzazione massificante, che difenda i diritti del lavoro contro lo schiavismo del lavoro che riduce a schiavismo anche la scuola, che salvi la tutela della Costituzione contro la distruzione della Costituzione.
Non c’è nulla che sia più nemico e contrario per il M5S del Pd che con le sue aberrazioni che con Renzi hanno toccato i vertici della stupidità e del malgoverno.
Ma Travaglio, privo dell’idea di una economia democratica, povero di opinioni su un’Europa distruttiva, carente di ogni valore di sx o liberale, non riesce nemmeno a comprendere quanto sia grande l’avversione di ogni 5 stelle per ogni renziota e continua, forte della sua notorietà, a diffondere l’idea contro natura di un patto M5S-Pd che creerebbe un organismo così geneticamente modificato da distruggere entrambe le componenti.
.. e ancora..
Tornare al voto col Rosatellum saremmo schiacciati come ora, sarebbe follia. Dobbiamo fare di tutto per tornarci con una legge elettorale che dia il potere di governo al partito che prende più voti, non all’accozzaglia dei perdenti e non sarà certo Renzi o Berlusconi a permettercelo. Con loro le possibilità sono zero. Con Salvini non lo so. Non vedo altra scelta.
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Sono alcuni 5stelle fuori di testa a parlare di alleanze, sono i troll a dirlo fingendo crisi isteriche, sono i media a inculcarlo, è Travaglio che insiste. Io di alleanze non mi sono mai sognata di parlare perché sarebbero contro natura, e perché da sempre nel nostro statuto, nel nostro DNA, è scritto a caratteri di fuoco che non faremo alleanze con nessuno, per questo le isterie dei disperati mi irritano tanto. Ma una cosa sono i patti e le alleanze, altra cosa è unire i voti in Parlamento per una causa comune che faccia l’interesse di due partiti, come un sistema elettorale dignitoso e costituzionale, e Salvini è l’unico che potrebbe avere interesse a farlo. Il programmi sia pur minimo di Di Maio per me serve solo a decantare il vino, ma qualcuno potrebbe avere interesse a berlo come ne abbiamo noi.
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Fra Man, vecchio iscritto di Masada, mi scrive:
“Anch’io sono sorpreso che Travaglio indichi come via una alleanza con il PD. Il Pd non esiste più da tempo da quando è stato infettato da Comunione e Liberazione come da tutta la dx italiana. Sono convinto che siano le destre italiane ed europee i veri cavalli di Troja dei ‘governanti ombra’. Sono la porta aperta da sempre per loro…ma sono cose che sai di sicuro, o per lo meno, ne senti il fetore.
Salvini è un poveraccio, probabilmente Travaglio lo vede così, troppo stupido per liberarsi del nano, non ha le palle per dirgli in faccia: “Ho vinto io e quindi tu a cuccia”. Del resto se non gli riesce come non è riuscito a Fini, si ritrova a cercar stracci, non sa far altro che parassitare in politica da quando ne ha vista una (capisci amme’). E’ una pezza da piedi del nano puttaniere. Ho sentito dire ad un Deputato designato come ministro di giustizia da parte del M5S che: “Né con il nano ma nemmeno con tutta Fi”e la cosa sinceramente mi dà quella gran voglia di stare davvero altri 5 anni fuori dal governo….piu danni di così sti tre moschettieri, Re Napo capo, il rikkione di Rignano e il nano puttaniere, non li riescono a fare e, se riusciamo a farli andare per altri 6 mesi al governo da SOLI, il M5S arriva al 70% . Quasi quasi…seguirei una eventualità che Travaglio ha esplicitato (in un momento di sconforto) quando Virginia veniva attaccata su tutti e per tutto perfino sulle orecchie…quella di dire agli Romani/Italiani: “Bene! Non ci volete? Ce ne andiamo da governo di Roma e dell’italia. Da adesso fate fare quello che volete ai vostri esperti che avete votato anche al 4 marzo scorso!”. Macchiarella vuole portare avanti il progetto di Re Napo…Non per nulla ha stretto la mano a un mafioso.
ciao un saluto…
Fra man
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Caro Fra Man
Sul Pd, come te, penso tutto il male possibile, come uno che ha sempre votato a sx può pensare di chi lo ha tradito come peggio non si poteva. Non c’è solo la critica a un partito che ha distrutto l’Italia ma tutta l’amarezza di chi nella sx ci sperava e l’ha vista sempre peggiorare nella disintegrazione totale di ogni valore e ideale fino a un punto di non ritorno. Ci manca solo l’ennesima profezia di Fassino che potrebbe dire: “Ora Renzi farà un partito tutto suo e vediamo chi non lo vota”.
Renzi ha distrutto il Paesi, ha annientato l’Unità, ha sciolto un partito, gli manca solo di dissolvere se stesso e l’opera sarà compiuta
Ringraziamenti e saluti
Viviana
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MARIAPIA CAPORUSCIO
Davvero non riesco a comprendere l’astio (per non dire odio) di tanti italiani contro il M5S. Che lo facciano quei politicanti che da oltre trent’anni depredano questo Paesi si può capire, dato che in caso di una vittoria dei 5 Stelle per loro finirebbe la pacchia e sarebbero costretti a cercarsi un lavoro. Ma che siano i cittadini a nutrire odio nei confronti di ragazzi che non hanno mai fatto male a nessuno, è veramente sconcertante. Per caso anche al popolo fa paura l’onestà? Forse si, visto che dinanzi al ritorno in politica di un essere che ha all’attivo più crimini che capelli in testa, non alzano un dito per contestarlo. Come si fa a permettere ad un pregiudicato, un evasore fiscale, un mafioso, un essere indagato per stragi, un puttaniere che abusa di minorenni, ma cos’altro dovrebbe fare questo tizio per essere bandito dalle istituzioni? E cosa avrebbero fatto i 5 Stelle per essere temuti più di lui? Se per davvero gli italiani preferiscono un criminale a dei ragazzi puliti, non c’è più salvezza: il nostro Paesi è destinato a morire!
Ma quando riusciremo a vedere la differenza fra gente onesta e questa banda di traditori? La ridicola scusa che non saprebbero governare è la prova della loro miseria oltre che disonestà, perché è osceno emettere sentenze senza alcuna prova, visto che NESSUNO, MA PROPRIO NESSUNO POTREBBE FARE PEGGIO DI LORO!
Vorrei chiedere ai miei connazionali cosa li spinge a temere chi vuole solo restituire all’Italia quella dignità che le è stata tolta e pretendere che a governarla siano persone al di sopra di ogni sospetto. La ferocia dimostrata contro la sindaca di Roma (ritenuta incapace da chi ha dimostrato quanto siano pericolosi oltre che incapaci tutti loro) da parte di questi buffoni e dei media venduti, la dice lunga sulle loro intenzioni: continuare a depredare la nostra nazione. Nessuno, nemmeno Dio Padre sarebbe riuscito in meno di due anni a sanare una città sbranata dalla mafia e da una politica criminale, che dopo averla riempita di debiti, arrivano a dimezzare (per fare cassa) risorse necessarie ai comuni per governare e riparare i danni.
Perché i cittadini non si chiedono come mai politici e media vedono la pagliuzza negli occhi dei 5 Stelle e non le travi nei loro occhi? E’ come se un serial killer si scandalizza nel vedere un uomo mollare uno schiaffo. Sono tutti bravi a contare i peli ai 5 Stelle, ma nessuno che ne vanti la generosità quando hanno restituito 23 milioni dei loro stipendi, anzi li criticano per averne dichiarato uno di più, mentre a lor signori non bastano gli stipendi da lotteria che riscuotono, ma arrivano addirittura ad accordarsi con la malavita in cambio di favori, danneggiando sempre più il nostro povero Paesi.
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